Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2855 del 26 novembre 1997 - Resoconto

SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 26 NOVEMBRE 1997

OGGETTO N. 2855/X Tariffe praticate ai residenti nei vari impianti di risalita della Regione. (Interpellanza)

Interpellanza Avendo avuto diverse lamentele in merito alle tariffe praticate ai valdostani nei vari impianti di risalita nelle diverse località della Valle d'Aosta;

Preso atto che effettivamente ai valdostani vengono praticate tariffe diverse a seconda della Comunità Montana di appartenenza;

Interpella

l'Assessore competente per sapere:

1) in base a quale normativa i cittadini valdostani sono soggetti a trattamenti così diversi;

2) se non si ritiene che i cittadini valdostani nelle località sciistiche della nostra Regione debbano usufruire di un eguale trattamento (fatti salvi casi eccezionali es. atleti, pensionati, eccetera), visti anche gli ingenti investimenti effettuati dall'Amministrazione regionale per gli impianti sciistici.

F.to: Chiarello

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) Ho presentato quest'interpellanza perché ci sono diverse lamentele nella nostra Regione in fatto di tariffe di impianti di risalita e mi spiego. Anche se, più che spiegarmi io, spero che mi spieghi l'Assessore qual è la giungla di queste tariffe perché non si capisce bene.

A parte la normativa regionale che prevede lo sconto al giovedì per tutti i Valdostani, il resto è tutto a discrezione non si sa di chi perché qualcuno dice che sono gli impianti di risalita, qualcun altro le comunità montane; sta di fatto che i Valdostani sono discriminati. Vi faccio un esempio: ci sono Valdostani di certe comunità che vanno a sciare che pagano più dei non Valdostani cioè chi arriva qui da fuori della Valle d'Aosta in gruppi organizzati ha lo sconto comitive e chi arriva magari da 10 chilometri dagli impianti, Valdostano, non ha nessuno sconto. Vi sono poi altri Valdostani appartenenti ad una comunità montana che hanno lo sconto sabato e domenica, i ragazzi giovani addirittura mi risulta - vorrei che l'Assessore me lo confermasse - hanno lo sconto del 100 percento probabilmente tutta la settimana, parlo della Comunità Walser.

Vorrei sapere le risposte dell'Assessore in merito a questo, dato che vediamo che si continua a finanziare decine di miliardi per questi impianti a fune; vorremmo che almeno i Valdostani che utilizzano questi impianti fossero tutti uguali.

Si dà atto che, dalle ore 10.43, presiede il Vicepresidente Chenuil.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore al turismo, commercio e sport, Agnesod.

Agnesod (UV) Sulle considerazioni di fondo espresse dal Consigliere Chiarello concordo, credo che sia certamente utile e necessario che ci siano dei trattamenti uguali; bisogna però tener conto di come sono maturate queste situazioni che partono addirittura in taluni casi dalla costituzione delle società degli impianti quando gli enti locali sono entrati a far parte come azionisti delle società medesime e gli stessi hanno poi riservato come contropartita al loro impegno finanziario nelle società un particolare riguardo ai residenti nei propri comuni.

I comuni e le comunità sono enti locali che gestiscono e guidano in autonomia le proprie scelte e anche a questo riguardo le scelte fatte da questi enti sono scelte loro, autonome, che creano come conseguenza quella situazione a cui faceva cenno Chiarello.

Per quanto riguarda la Regione abbiamo avviato, nel momento in cui era entrata in vigore la legge sulla battitura delle piste, un accordo con l'Associazione impianti a fune a livello regionale per dare ai residenti in Valle d'Aosta un'agevolazione. Allora erano state fatte agevolazioni riferite alle varie società con una differenziazione per società: alcune davano di più, altre davano meno, con l'accordo della Regione. Questa situazione è stata superata. Dal ?94 abbiamo una situazione che regola su tutto il territorio della Regione un tariffario uguale per tutti i residenti. C'è questa situazione: riduzione del 30 percento sulle tariffe ordinarie per gli skipass per la giornata, la mezza giornata e lo stagionale, concessa a tutti i residenti all'atto di presentazione della carta di identità. Gli sciatori non possono beneficiare di questa riduzione la domenica, i giorni di festa, il 23 dicembre e il 6 febbraio. Per i minori di 18 anni c'è lo sconto del 50 percento sulle tariffe ordinarie degli skipass, sempre considerando la giornata, la mezza giornata e lo stagionale. La riduzione è assegnata senza esclusione di giornate né di periodi con la presentazione della carta di iscrizione ad uno sci club valdostano, affiliato all'ASIVA. Deve essere cioè presentata una dichiarazione contenente generalità, data di nascita, comune di residenza, foto e attestazione di appartenenza ad uno sci club valdostano.

Questo vale come accordo regionale per quanto riguarda i residenti ed è unificato su tutto il territorio della Regione in virtù dello skipass unico che dal ?94 esiste su tutto il territorio della Valle d'Aosta.

In più come Regione è stato promosso un accordo fra le parti, fra ASIVA e Sì Ski per quanto riguarda tutta una serie di operatori, di maestri di sci, responsabili ASIVA e giovani componenti le squadre agonistiche degli sci club valdostani. E cioè: maestri di sci ed operatori del soccorso alpino pagano 80mila lire; responsabili ASIVA, addetti nazionali di sci, componenti e allenatori squadre regionali ASIVA: 115mila lire; giovani nati dopo il 1° gennaio ?78, componenti delle squadre agonistiche degli sci club valdostani: per i residenti 235mila, per i non residenti 585mila.

Queste sono le regole generali. Poi c'è il tariffario skipass regionale che vale sullo skipass rosso e sullo skipass azzurro, per il plurigiornaliero, e ci sono tutte le varie tariffe. Sui due skipass rosso e azzurro c'è uno sconto per i residenti abbastanza importante e qui ci sono anche tutta una serie di prezzi che non sto a leggere, ma se al Consigliere Chiarello interessano gli farò avere una cartellina con questa documentazione.

Per quanto riguarda invece la situazione complessiva nelle convenzioni varie che gli enti locali e le comunità montane hanno operato nel corso degli anni con le società di impianti, è una situazione disomogenea, ma fino ad un certo punto. Tutte le comunità hanno avviato qualche iniziativa e io leggo velocemente le varie iniziative che esistono e gli accordi che ci sono nelle comunità: Valdigne, Comuni di La Thuile, Courmayeur e Pré-Saint-Didier, 50 percento per i residenti; Comunità montana del Grand Paradis, Comuni di Rhêmes-Nôtre-Dame, 50 percento per i residenti; Comunità montana Mont Emilius, Comune di Gressan, sempre per i residenti 75 percento sullo stagionale e 50 percento sul giornaliero e settimanale, il Comune però in questo caso mette a disposizione ad uso della Società impianti i terreni per le piste. Comunità montana Grand Combein, Saint-Rhêmy en Bosses, Allein, Etroubles, Saint-Oyen, 50 percento per i residenti; Comunità montana Monte Cervino, convenzione con tutti gli impianti di risalita della Comunità e riduzione del 50 percento ai residenti; Comunità montana Monte Evançon riduzione del 50 percento per i residenti; Comunità montana Monte Rosa, riduzione del 50 percento ai residenti sugli impianti di Champorcher solo dal lunedì al venerdì; Comunità montana Walser, alta Valle del Lys, riduzione del 50 percento su tutti gli impianti.

La motivazione, come dicevo prima, è per la gran parte dovuta alla partecipazione azionaria; ci sono poi casi come quello della Comunità montana Monte Cervino, dove c'è stata una convenzione sottoscritta fra le parti per la promozione della Comunità e della Società impianti insieme quindi, nel momento in cui la Comunità partecipa a delle azioni promozionali, promuove anche la Società impianti. In compenso c'è stato questo tipo di risultato.

Ci sono poi alcuni impianti, come quelli di Courmayeur e di Gressan, dove c'è la disponibilità dei terreni da parte del Comune e in compenso per questa disponibilità il Comune ha firmato con la Società impianti la convenzione però, ritorniamo sempre al discorso iniziale, ovvero sono accordi fatti dagli enti locali che hanno l'autonomia di gestione sulle scelte e quindi sono scelte fatte da loro.

Concordo però con l'osservazione fatta. Potrebbe esserci una situazione più vicina fra le varie realtà, tenendo conto che anche nei comuni dove non ci sono gli impianti ci sono però degli sciatori e penso che da parte dei comuni ci dovrebbe essere un'omogeneizzazione però, è un'iniziativa che dovrebbe essere presa da loro in maniera autonoma, cioè dovrebbero essere gli stessi a concordare una linea strategica per quanto riguarda questo problema.

Questa è la situazione e su questa possiamo fare poco. Il risultato più importante che mi pare doveroso sottolineare è quest'accordo che vale dal ?94 e che riguarda tutti i residenti in Valle d'Aosta indistintamente, a prescindere dai comuni in cui risiedono, e che prevede una riduzione a fronte dell'avvio dello skipass regionale, quindi non più com'era prima con l'accordo valido che prevedeva però una differenziazione come Regione, ma un'unificazione sul territorio di tutti i residenti a seguito dell'accordo regionale.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) Ringrazio l'Assessore per la risposta. Non ho recepito bene la situazione della Comunità Walser, ma non mi interessa più di tanto, dico solo: beati quelli che hanno quegli sconti, mi sembra che per i giovani sia addirittura gratis anche sabato e domenica e io dico giustamente.

Quello che diceva Agnesod però alla fine - vorrei iniziare dalla fine - che non possiamo fare niente, io vorrei solo leggere i finanziamenti della Finaosta agli impianti a fune, ci sono tre pagine, forse ci impiego più di lei a leggere quello che ha letto, ma questi soldi per gli impianti a fune sono soldi di tutti i Valdostani che vengono investiti in quegli impianti, che almeno i Valdostani possano usufruirne in maniera uguale fra di loro.

L'Assessore ha menzionato Gressan, giustamente questo Comune ha dato i terreni per le piste alla Società Pila; mi risulta che nella stessa Comunità Monte Emilius Gressan ha una situazione e il Comune di Aosta ha delle facilitazioni che l'Assessore non ha elencato, ma non riguardano probabilmente neanche il sabato e la domenica. Ormai Gressan e Aosta sono attaccati, vorrei capire che differenza dobbiamo prevedere fra gli abitanti di Gressan e Aosta. L'Assessore ha parlato della Comunità Monte Rosa proprio perché anche lui arriva da lì, in quella realtà c'è lo sconto tutta la settimana quando la gente lavora e il sabato e la domenica, quando potrebbe andare a sciare, non c'è, ma è l'unica che ha elencato, Assessore, perché nelle altre risulta che c'è lo sconto anche il fine settimana.

Allora non prendiamoci in giro su queste cose perché, probabilmente, Pont-Saint-Martin, Donnas, Aosta non hanno i terreni per darli alle piste da sci, ma hanno le infrastrutture scolastiche, hanno terreni che sono stati utilizzati per fare altre cose e nei confronti di abitanti in altre comunità che frequentano queste infrastrutture scolastiche o di qualsiasi altro tipo non c'è una diversità di trattamento come c'è in quest'ambito. Vogliamo far pagare a quelli delle altre comunità, che vanno a scuola a Pont-Saint-Martin o ad Aosta, di più perché sono di Gressan? In questa maniera creiamo una giungla ancora più grossa. Chiedevo che almeno i Valdostani non fossero in balia delle decisioni o delle non decisioni delle comunità montane perché anche queste prendono i soldi da noi e poi decidono di spendere un miliardo per una casetta di rappresentanza, ma non decidono di facilitare quelli che vanno a sciare, specialmente i giovani. Non è che devono pagare tutti per delle scelte che sono discutibili.

Ritengo che come Regione, dato i grossi investimenti che facciamo e dato che tutto sommato siamo una piccola Regione, dovremmo mettere dei trattamenti uguali per tutti i Valdostani.