Oggetto del Consiglio n. 2852 del 26 novembre 1997 - Resoconto
SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 26 NOVEMBRE 1997
OGGETTO N. 2852/X Commissione di seconda istanza in materia di invalidi civili. (Interrogazione)
Interrogazione Vista la legge regionale n. 22 del 7 luglio 1995, con la quale vengono sostituite le precedenti normative in materia di invalidi civili, ciechi e sordomuti;
Preso atto del fatto che numerosi invalidi civili hanno manifestato la loro preoccupazione per il fatto che la commissione, prevista dalla suddetta legge, atta a revisionare su richiesta, in seconda istanza, il ricorso per il grado di invalidità precedentemente attribuito, è la stessa incaricata di visitare i richiedenti in prima istanza;
Considerato il fatto che, secondo quanto riferito dagli invalidi stessi, spesso le richieste di ricorso corredate da ulteriore certificazione medica, per la revisione del grado di invalidità vengono respinte senza che il paziente sia stato nuovamente visitato;
Ritenuto che, se il paradosso che si evince da quanto sopra riportato corrisponde a verità, tale anomala prassi è da ritenere contraria, oltreché al buon senso, anche a quanto stabilito dalla vigente legge;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
la Giunta regionale per sapere:
1) se quanto detto in premessa corrisponde al vero;
2) se, in caso di risposta affermativa alla precedente domanda, non ritiene opportuno adoperarsi affinché venga tempestivamente istituita una commissione di seconda istanza per i casi di ricorso predetti, composta da membri diversi da coloro che hanno visitato i richiedenti in prima istanza, commissione che preveda altresì l'inserimento, per ovvie ragioni di neutralità e trasparenza, di un medico legale, proveniente anche da fuori Valle qualora non fosse reperibile in loco;
3) per mezzo di quali criteri è stata stabilita prassi normale l'adozione della prima commissione quale ente revisore in seconda istanza di decisioni da essa stessa prese, solo pochi mesi prima, nei confronti di invalidi ricorrenti.
F.to: Lanièce
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali Vicquéry.
Vicquéry (UV) Contrairement à ce que Monsieur Lanièce affirme dans l'interpellation, il n'existe pas dans la loi régionale n° 22/95 une commission de deuxième niveau, car il s'agit d'une commission en opposition. En effet l'article 5 dit qu'un recours peut être porté devant les commissions visées à l'article 4 de la présente loi contre tout procès-verbal dressé par celle-ci, dans le délai de 30 jours à compter de la notification dudit procès-verbal. La demande d'une nouvelle constatation portant sur la même infirmité est admise en cas d'éléments nouveaux, déterminant une aggravation effective et persistante de l'état de santé de l'intéressé, attestée par un certificat médical délivré à cet effet, six mois au moins après la date de notification du procès-verbal de visite ou de la décision relative au recours.
Donc là le problème n'existe pas, car comme j'ai eu l'occasion de dire quand on a abordé cet argument, le choix de mettre sur pied une commission en opposition par rapport à une commission de deuxième niveau, d'un côté c'est dans la ligne du droit administratif italien, de l'autre côté c'est parce qu'il n'existe pas en Vallée d'Aoste et malheureusement aussi dans la Région Piémont de médecins spécialistes en médecine légale. Nous avions à l'époque 4 commissions, maintenant nous en avons 3, mais nous avons un seul médecin spécialisé qui peut faire le Président.
Au-delà de ça, je peux confirmer que le choix a été fait à bon titre car à l'époque on avait 12 mois de retard et maintenant on est dans les limites. On m'a dit qu'on est en train de convoquer pour la Commission les demandes qui ont été présentées le mois d'août, donc nous sommes dans les limites prévues par la loi.
Quant au troisième point, quand les associations des invalides avaient posé le problème le printemps passé, on avait fait une rencontre et on avait envoyé en date du 7 juin 1997 au Président des commissions médicales et aux associations syndicales une lettre qui dit très clairement ce que les commissions doivent faire. Je donne lecture de cette lettre:
"Il comma 1 dell'articolo 5 della legge regionale 22/95 prevede la facoltà per gli invalidi ciechi civili e sordomuti di presentare ricorso in opposizione avverso i verbali di visita emessi dalle commissioni mediche collegiali. La norma nulla dice circa lo svolgimento dell'esame dei suddetti ricorsi, con la conseguenza talvolta di creare errate aspettative da parte dei ricorrenti. Occorre in primo luogo distinguere fra ricorso motivato e non motivato. In questo secondo caso la commissione procede senz'altro a dichiararne l'inammissibilità d'ufficio, pertanto i patronati che leggono per conoscenza sono pregati di far pervenire agli uffici istanze di ricorso debitamente motivate.
In caso di ricorso motivato bisogna distinguere se la doglianza si riferisce al calcolo del punteggio, ovvero alla valutazione della patologia.
Il riesame del punteggio avviene esclusivamente sulla base della documentazione posseduta agli atti dalla commissione.
Per quanto riguarda una nuova valutazione della patologia rappresentata, la commissione può accogliere ricorso su base documentale ovvero richiamare a visita il ricorrente.
In tutti i casi naturalmente gli interessati potranno presentare richiesta per un nuovo accertamento sanitario per la stessa patologia, ai sensi del comma 3 dell'articolo 5 della legge regionale 22/95".
C'est l'alinéa que j'ai déjà lu, là où on dit qu'on peut présenter une nouvelle demande de constatation après au moins 6 mois. Donc le problème ne se pose pas, car les choses ont été résolues dans ces derniers temps.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.
Lanièce (Aut) Prendo atto delle dichiarazioni dell'Assessore. L'interrogazione che ho presentato ha il compito di sollevare un problema di forma e di sostanza a mio avviso. L'Assessore dice che non c'è nessun problema, che così è stato scelto e che questa è la linea giusta e corretta. Chiunque abbia a che fare con delle commissioni sa benissimo che in qualsiasi campo c'è una commissione che deve stabilire se il soggetto è invalido o meno e che, nel caso in cui questa commissione decida in una certa maniera, il soggetto ha tutti i diritti di fare ricorso.
La cosa assurda è che il ricorso viene giudicato dalla stessa commissione che ha precedentemente stabilito l'invalidità. In pratica gli stessi soggetti dovrebbero dire che hanno sbagliato, cioè hanno stabilito che una persona non è invalida e dopo due mesi devono dire che quella stessa persona è invalida. Questo è l'assurdo e penso che in qualsiasi settore, quando c'è una commissione che stabilisce qualcosa, se c'è un ricorso non può essere presentato alla stessa commissione perché è difficile che dopo un mese questa cambi idea.
Quindi penso che questa richiesta, avanzata dalle associazioni degli invalidi, sia una richiesta da tenere in considerazione. Secondo me non c'è niente di assurdo in quest'interrogazione, anzi è un invito rivolto all'Assessore a verificare la congruenza di questa legge regionale e a prevedere eventualmente all'articolo 5 un emendamento o un comma che preveda per queste persone la possibilità di adire una commissione composta da medici diversi. Non vogliamo chiamarla commissione di seconda istanza? Benissimo. Comunque i ricorsi devono essere presentati e vistati da una commissione composta da membri diversi da quelli che hanno giudicato questa persona...
(interruzione dell'Assessore Vicquéry, fuori microfono)
... non penso che sia colpa dell'invalido se in loco non ci sono dei medici adatti per svolgere questa mansione. Vorrà dire che si reperiranno fuori Valle quindi, invito veramente l'Assessore a verificare in sede legislativa la possibilità di emendare la legge regionale per venire incontro a delle persone che vivono già una situazione di disagio senza poi parlare del fatto che a quanto mi hanno detto molte volte queste seconde visite non erano neanche effettuate, cioè la persona faceva ricorso e pur producendo ulteriore documentazione medica non veniva neanche chiamata.
Mi hanno detto che è successo, poi hanno parlato con l'Assessorato e da quel momento è cambiato qualcosa, però è successo in passato, quindi su questa materia ci sono già dei problemi. Invito l'Assessore a verificare, anche per maggiore trasparenza, se c'è la possibilità di creare questa commissione composta da medici diversi e se non abbiamo un medico legale in Valle ci si farà carico di trovarlo in Lombardia però, mi sembra sia giusto dare dei diritti ai cittadini quando i diritti sono loro.
Questo è un invito e mi auguro che l'Assessore possa verificare la possibilità di emendare la legge regionale, verificando anche lui come sia possibile creare una commissione composta da medici diversi da quelli della commissione che giudica in prima istanza l'invalidità dei soggetti.