Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2827 del 11 novembre 1997 - Resoconto

SEDUTA POMERIDIANA DELL'11 NOVEMBRE 1997

OGGETTO N. 2827/X Consulenze nel settore culturale. (Interpellanza)

Interpellanza Richiamata la delibera di Giunta n. 3099 dell'8 settembre 1997 avente per oggetto "Affido di consulenza nel settore culturale al Prof. Gianfranco Mossetto";

Rilevato che l'incarico prevede l'espletamento delle seguenti mansioni:

a) definire il progetto di organizzazione del sistema dei musei in Valle d'Aosta;

b) collaborare con l'Assessorato per la valutazione delle proposte relative alle esposizioni temporanee;

c) predisporre un progetto espositivo per la valorizzazione dei reperti archeologici dell'area megalitica di Saint-Martin de Corléans;

Giudicato grave quanto scritto nella delibera in oggetto e cioè che, secondo il Coordinatore alla Cultura, non vi sarebbe tra le figure professionali del Coordinamento nessuno con la competenza necessaria per tale genere di attività;

Giudicato ancor più grave che, ammesso e non concesso che vi fosse la necessità di una consulenza esterna, questa sia stata assegnata ad un professionista di un'altra regione sottintendendo, quindi, che non esiste una professionalità di questo genere in tutta la Valle d'Aosta;

Sottolineato che tale incarico va a sommarsi ai già numerosi impegni del Prof. Mossetto;

Sottolineata inoltre la non indifferente spesa di 135 milioni per dieci mesi di consulenza;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per conoscere:

1) se d'ora in poi le proposte relative alle esposizioni temporanee dell'Assessorato saranno valutate da una sola persona e cioè dal consulente Prof. Mossetto;

2) se si intende localizzare la mostra per la valorizzazione dei reperti archeologici dell'area megalitica di Saint-Martin de Corléans all'interno delle magnifiche tenso-strutture che proteggono il sito;

3) se sia intenzione della Giunta continuare a valorizzare le risorse e le professionalità locali.

F.to: Collé - Parisi - Rocchio

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Collé.

Collé (Aut) Ancora una volta ci troviamo di fronte a una situazione che non ci piace troppo, e non è la prima volta che il nostro gruppo solleva questo tipo di problema. Ci troviamo questa volta di fronte ad un incarico che riguarda il settore culturale. Il prof. Mossetto con una delibera di settembre è stato incaricato dalla Giunta regionale di espletare delle mansioni ben precise che riguardano il settore culturale.

In definitiva diciamo che i settori sono tre, anche se per certi versi fanno parte di una stessa organizzazione, ma diciamo che in questo incarico si evidenziano tre linee: l'organizzazione del sistema dei musei, la collaborazione con l'Assessorato per la valutazione delle proposte relative alle esposizioni temporanee - e qui credo si faccia riferimento alle mostre che vengono organizzate ad Aosta e fuori Aosta - la predisposizione di un progetto espositivo per quanto riguarda la valorizzazione dei reperti archeologici dell'area megalitica di Saint-Martin de Corléans.

Il primo commento che ci permettiamo di fare attiene a quanto si afferma nella delibera: "Considerato che fra le figure professionali esistenti nell'organico del coordinamento cultura non esistono, a giudizio del coordinatore, figure in grado di effettuare con dovuta competenza tale attività".

Noi riteniamo questo fatto abbastanza grave, in quanto un'amministrazione come quella valdostana, con il personale che gli assessorati hanno a disposizione, che fa questo tipo di dichiarazione ci sembra grave!

La seconda valutazione che riteniamo ulteriormente grave, e non è la prima volta che denunciamo questo, lo abbiamo fatto per altri casi ancora più importanti, è che si debba ancora una volta andare verso l'esterno per affidare questo tipo di incarichi, ritenendo quindi che in Valle d'Aosta non vi siano figure professionali in grado di dare questo tipo di risposta.

Noi crediamo invece che ci siano in Valle d'Aosta delle figure professionali altrettanto valide di quelle che sovente questa Giunta regionale - purtroppo, diciamo noi - è andata a cercare all'esterno. Per certi versi questa sta diventando una consuetudine, cioè sempre più sovente, soprattutto in alcuni settori, si va alla ricerca di questi personaggi che arrivano da fuori e che vengono qui in Valle a decidere e a definire delle linee che, come dicevo prima, secondo noi sarebbe possibile trovare in Valle d'Aosta.

Non va peraltro dimenticato che il prof. Mossetto sicuramente non avrà per questo anno di tempo solamente questo incarico; per quello che ci è dato di sapere il prof. Mossetto fa anche il politico nel senso che è Assessore comunale, che poi sia un assessore tecnico è altro discorso, però di fatto ha un impegno politico presso il Comune di Venezia, e credo che ricoprire questa carica non sia un impegno indifferente. Va anche detto che bene o male il prof. Mossetto rientra nell'organizzazione dell'Università Cà Foscari di Venezia, la stessa che nel mese di agosto ha avuto un incarico di oltre 300 milioni da parte dell'Assessorato al turismo per andare a definire quelle che saranno le linee guida del turismo in Valle d'Aosta.

Va anche detto che il prof. Mossetto a suo tempo ha avuto anche l'incarico per la progettazione del Forte di Bard insieme ad altre persone e che - non sappiamo in che modo, probabilmente solo a livello di amicizia - ha anche collaborato per Les Etats généraux de la culture.

Perché ho citato questi esempi? Non perché siamo gelosi che Mossetto ha tutti questi incarichi, anzi, beato lui, sarà anche bravo!

Però tutto questo permetteteci di dire che ci stupisce un po': questo personaggio deve essere ben dotato nel senso che probabilmente le 24 ore al giorno di noi mortali non gli sono sufficienti per dare risposta alle questioni che sappiamo noi, a quelle che riguardano la Valle d'Aosta a livello di incarico, perché sicuramente avrà altri incarichi da altre parti. E obiettivamente ci lascia perplessi questo tipo d'indicazione che viene data dall'Assessore. Così come ci permettiamo di dire che i 135 milioni affidati al prof. Mossetto per 10 mesi di consulenza ci sembrano sproporzionati. Quindi chiediamo con quest'interpellanza se da oggi in poi sarà il prof. Mossetto che deciderà insieme all'Assessore le linee guida per quanto riguarda le esposizioni temporanee e quale tipo di mostre necessita la nostra regione, in modo particolare Aosta.

Faccio una piccola considerazione. Siamo convinti che sia necessario fare una riflessione sul discorso delle esposizioni temporanee, perché questo è un argomento che successivamente andremo a toccare, nel senso che molte volte abbiamo visto delle cose deludenti, abbiamo visto delle mostre che hanno avuto poca partecipazione di pubblico.

L'Assessore Louvin sa che poco tempo fa ho fatto un'interrogazione con risposta scritta per avere anche dei dati, non ho avuto tempo per mettere insieme tutto, ma presto arriveremo su questo tema. Non vuole essere un motivo di esclusiva polemica, ma credo che anche qui, come ho già detto per il settore turistico, ci sia la necessità di fare una riflessione perché molte volte - a detta anche di chi opera in questo settore - ci sono delle cose che lasciano perplessi.

Il secondo aspetto riguarda l'area megalitica di Saint-Martin de Corléans, dove si dice che s'intende fare un'esposizione per valorizzare i reperti. Qui il discorso sarebbe molto più ampio e bisognerebbe chiedersi anzitutto a che punto è il progetto dell'area megalitica, ne abbiamo parlato "en passant" questa mattina con il bilancio, ma credo che questo discorso debba essere approfondito.

Come Consiglieri di minoranza - preciso di minoranza, perché forse in maggioranza ne avete parlato altre volte rispetto a noi - siamo rimasti all'audizione che abbiamo fatto circa un anno fa, da allora non abbiamo più saputo niente. Quindi sarebbe bene sapere sull'area megalitica cosa si intende fare, se si è rivisto il progetto, se non lo si rivede, anche per capire il perché di quest'esposizione. Credo che le due cose possano andare di pari passo.

L'ultima domanda, che oggi è rivolta all'Assessore alla cultura, ma che abbiamo fatto già altre volte, è se questa Giunta intende valorizzare, da un punto di vista delle professionalità, quelle locali.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'istruzione e cultura, Louvin.

Louvin (UV) Les questions posées par M. Collé sont nombreuses et j'essaierai d'y répondre de façon cohérente et en suivant le même ordre qu'il a bien voulu proposer pour revenir après sur la partie commentaires du début de son intervention.

Pour ce qui est de la question si dorénavant les propositions concernant les expositions temporaires de notre Assessorat seront examinées par une seule personne, soit par le prof. Mossetto, je peux exclure que l'on ait donné mandat à quelqu'un de pourvoir "en lieu et au nom de" à un choix qui appartient à l'Assessorat et au Gouvernement régional et qui concerne l'ensemble des expositions. Les bureaux de toute évidence continueront à faire leur part d'analyse, à promouvoir les équipements des expositions, à planifier la succession de ces événements et leur distribution sur le territoire.

Il s'impose cependant à notre avis et justement dans le sillon de ce même raisonnement que vous venez de faire, la nécessité de réfléchir sur quel genre d'événements, sur quelle coordination nous pouvons lui donner d'un point de vue local et dans une plus vaste perspective. Je tiens à signaler qu'une exposition fort importante qui a eu lieu l'été dernier, une exposition sur les icônes russes, a fait l'objet d'une initiative parallèle sans que nous en soyons informés par la maison Gianadda, l'exposition étant prévue pour la fin de cette année.

Il y a donc un marché des expositions, une série d'événements qui se passent autour de nous par rapport auxquels il est important d'être au courant des stratégies mises en oeuvre par les principaux centres d'exposition, pour éviter qu'il y ait des doubles, pour éviter qu'il y ait des concurrences qui n'amènent qu'à une superposition d'événements ce qui ne peut finalement que porter atteinte aux objectifs que nous souhaitons réaliser, l'objectif culturel à l'intérieur de la Vallée d'Aoste, la qualification de notre image et par là la présence des touristes dans notre région l'été ou pendant les autres saisons.

Il y a donc d'après nous la nécessité d'avoir une voix extrêmement compétente pour nous suggérer des stratégies et en même temps pour tisser une toile de contacts qui nous permette de bénéficier de différentes collaborations même au niveau international. Je tiens à préciser à ce sujet que l'évaluation des événements ne doit pas se faire uniquement du goût de l'assesseur présent en ce moment; elle ne peut se faire que sur la base d'une analyse de tendance générale, de la présence que l'on peut remarquer au niveau des plus grands centres touristiques et artistiques d'Europe en ce moment. Je souscris entièrement ce que vous venez de dire: nous avons besoin de qualifier notre politique d'exposition. Nous croyons pouvoir tirer, de l'expert que nous avons engagé et des conseils qu'il pourra nous donner, d'importants bénéfices et je tiens à le répéter: des conseils qu'il pourra donner à notre Gouvernement.

Pour ce qui est de la question de la mise en valeur des mégalithes de Saint-Martin, il s'agit d'une exposition que nous entendons réaliser à la fin du printemps de l'année prochaine pour couvrir toute la période d'été au musée archéologique; elle se situera justement à l'intérieur du musée archéologique et le site de Saint-Martin de Corléans entrera dans la logique de cette même exposition dans la mesure où cela sera possible en accord avec les conditions d'accessibilité au site, en particulier pour ce qui a trait à la couverture, qui maintenant est dans un état assez lamentable. Elle entrera donc dans cette logique uniquement pour ce qui concerne la fréquentation du site relié à l'exposition elle-même.

Mais l'événement principal, donc l'exposition de stèles qui n'ont jamais été vues dans leur ensemble en Vallée d'Aoste, devra se faire à l'intérieur du musée avec une confrontation avec d'autres stèles pour lesquelles nous avons entamé une série de contacts avec les principaux musées européens, d'autres stèles de dimensions plus réduites parce que les nôtres sont les plus importantes que l'on ait retrouvé dans toute l'Europe occidentale. Mais de Roumanie jusqu'à la Suisse et à la France, certains musées ont déjà été contactés et il paraît fort probable que l'on puisse avoir une disponibilité pour réaliser pour la première fois au niveau international une exposition qui confronte ces trésors d'art et d'archéologie, dont nous sommes extraordinairement bénéficiaires, le site de Saint-Martin de Corléans ayant permis des découvertes absolument uniques.

Pour ce qui est de la mise en valeur des ressources locales et donc des experts que nous pourrions avoir, et j'emploie le conditionnel, nous tenons à mettre en évidence le fait que là où des personnes sont dotées des compétences nécessaires, nous n'avons jamais hésité et nous n'hésiterons pas à y faire recours. Toute la saison culturelle, tout ce qui est de la politique du spectacle, par exemple, là vous savez bien que nous ne faisons pas appel à des ressources extérieures: nous avons toujours confié la partie artistique dans ce même domaine à des professionnels locaux et avec pleine satisfaction de notre part. Mais dans ce domaine je serais vraiment très heureux que vous puissiez confirmer par les faits qu'il y a des professionnels aussi valables. Ce ne sera pas à moi de faire une présentation de la personne en question, je me permets simplement de rappeler d'une façon très rapide qu'il s'agit d'un professeur d'économie de la culture de l'Université Cà Foscari, qu'il a été chargé de planification à l'intérieur des administrations publiques, qu'il est Président et Coordinateur scientifique du Centre international d'études sur l'économie de l'art à l'Université de Venise, et qu'en même temps il est, depuis '91, le Responsable scientifique du projet de recherche pour les technologies des biens culturels au Centre national de recherche de Rome pour ce qui est de l'économie des cités d'art en Italie. Je vous passerai avec plaisir un curriculum et également la liste des publications de M. Mossetto, pour que vous puissiez mesurer de toute évidence son expérience. Pour ma part et je le dis avec regret, je ne trouve pas en ce moment à l'intérieur de notre région les personnalités qui disposent du même bagage de compétence et d'expérience.

Vous vous inquiétez du fait que M. Mossetto occupe une charge politique; cela correspond à la vérité, c'est un mandat qui se termine dans quelques semaines puisque, comme vous le savez, l'Administration municipale de Venise sera renouvelée d'ici peu et M. Mossetto nous a fait état de son intention de ne pas assumer les fonctions purement techniques qu'il avait au Conseil municipal de Venise jusqu'au mois de novembre de cette année.

Il a également participé aux Etats généraux de la culture, il y a environ un an et demi, lors de l'inauguration de ces mêmes Etats généraux, donc un engagement de deux heures au plus.

Il a été également à la tête du groupe chargé du projet pour la partie exposition à l'intérieur du Fort de Bard, un groupe qui a achevé l'hiver dernier son travail, remis entièrement au Gouvernement et qui a été apprécié et approuvé par le Gouvernement même. Donc nous avons toutes les garanties, M. Mossetto vient de terminer deux journées de travail ici sur place, comme il en fait régulièrement depuis le début de son activité, et nous estimons que, étant donné la qualité et les compétences du consultant en question, le montant qui a été convenu pour les prestations correspond au niveau de rémunération qui est actuellement en vigueur pour ce genre de consultant et pour l'engagement qui lui est requis.

Puisque vous estimez cependant que ce même professionnel est soumis à une charge de travail assez importante, je voudrais rappeler la fameuse règle des Jésuites, d'après laquelle quand il y a quelque chose d'important à faire, il faut toujours le confier à quelqu'un qui a déjà beaucoup de travail, parce qu'il trouvera le temps de la faire. Il y a souvent des personnes qui ont très peu de travail et qui pourront sans doute assumer des fonctions mais pas toujours remplir le mandat qui leur est confié d'une façon satisfaisante.

Ceci m'amène à dire que le choix qui a été fait n'est nullement un choix qui va dans la direction de sous-évaluer les compétences que nous avons à l'intérieur soit de notre Assessorat, soit en général de l'Administration régionale, mais qu'il faut tenir compte de la spécificité du mandat qui a été attribué, en particulier par rapport à la réorganisation du secteur muséographique, et cela me permet également de donner au passage une réponse à M. Dujany, qui a voulu remarquer hier dans son intervention une absence de stratégie globale du patrimoine des châteaux.

Nous avons besoin d'une politique générale de mise en valeur de nos biens culturels; le choix que nous avons fait c'est de pouvoir mettre en place une politique et des structures, qui soient à même de faire jouir globalement de ces biens culturels, de créer un réseau, d'avoir une politique également pour ce qui concerne les tickets, l'entrée dans ces musées, l'entrée dans ces châteaux, pour qui cela soit finalement à la hauteur de notre patrimoine.

Le Conseiller Parisi a exprimé, lui aussi, un doute, au cours du débat de la journée d'aujourd'hui, d'après lequel le passage du secteur du Tourisme au secteur de l'Education et de la Culture aurait en quelque sorte affaibli le côté jouissance du patrimoine culturel. Là je me permets de contester radicalement ce que vous avez dit, mais vous l'avez bien entendu formuler en termes d'hypothèse, parce que c'est la première fois que nous avons prévu qu'à côté de la protection des biens culturels il y aura une direction spécifique de cet Assessorat chargée de la gestion du patrimoine culturel et donc de sa mise en valeur. Cela nous permettra dans les mois à venir d'avoir de bons résultats; c'est dans cette direction que nous sommes en train de travailler et je pense que nous aurons l'occasion de revenir très bientôt et très ponctuellement sur différents aspects de cette même politique.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore al turismo, commercio e sport, Agnesod.

Agnesod (UV) Rispetto all'ipotesi che era stata formulata da Collé nell'illustrazione dell'interpellanza, ovvero il discorso della Cà Foscari per quanto riguarda l'affidamento del turismo, non c'entra niente e non c'è nessun tipo di collegamento con il prof. Mossetto.

Il prof. Mossetto è un professore che insegna a questa Università, il nostro approccio all'Università per quanto riguarda il turismo ha tutto un altro tipo d'impostazione e il riferimento è il CISET, dott.ssa Manenti, con cui avevamo collaborato già in passato attraverso il Touring. Quindi non sono due cose che vanno insieme.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Collé.

Collé (Aut) Sono andato a scuola dai Salesiani e non dai Gesuiti, quindi non conosco bene l'impostazione dei Gesuiti.

Sentendo la risposta dell'Assessore in primo luogo devo dire che l'Assessore, o meglio, il neo-Assessore perché da poco tempo si sta occupando del discorso dei beni culturali, ha in mente sicuramente delle aspettative nobili e intende rivoluzionare tutto un discorso. È un'esigenza, è una necessità della Valle; è chiaro che dovremo verificare con il tempo con quali intendimenti, in che modo, con quali prospettive e con quali progetti intende portare avanti questo suo tipo di iniziative.

Entrando nel merito dell'interpellanza, apprezziamo quando si dice che è necessario riflettere su questo argomento, così come l'Assessore ci ha detto che è necessario riqualificare tutto il discorso dell'esposizione. Mi ha fatto peraltro piacere che l'Assessore abbia parlato della Fondation Janada, dove abbiamo molto da imparare. Mi sto documentando su quanto sta avvenendo da anni a Martigny, dove abbiamo una situazione completamente diversa almeno dal punto di vista dei fruitori paganti, ritorno sia economico che da un punto di vista turistico, perché è vero che oggi tutto questo settore rientra nel discorso della cultura, ma insieme al discorso della cultura si deve andare a un discorso turistico. Se si fanno queste esposizioni, se si spendono dei denari, credo sia anche per portare alla Valle d'Aosta, in particolare ad Aosta per le esposizioni che ci sono, un ritorno turistico; per cui su questo è necessario fare una grossa riflessione perché Fondation Janada ha un ritorno ben più notevole di quello che abbiamo noi in 8-10 esposizioni. Mi permetto di affermare questo con i pochi dati di cui dispongo ad oggi, ma che un domani saranno più completi.

Da questo punto di vista accettiamo quanto l'Assessore ha detto, nel senso che è giusto riqualificare e riflettere su tutto questo discorso, che è molto complesso e molto ampio.

Ci lascia un po' perplessi, ma lo verificheremo nel tempo, il fatto che questo professore abbia veramente queste capacità, noi non lo mettiamo in dubbio; ci consenta, se abbiamo fatto quest'interpellanza, di dire che alcuni punti interrogativi li avevamo e li abbiamo. Saranno eventualmente smentiti dai fatti, se questo discorso avrà un cambiamento di rotta e se si avranno dei risultati più positivi di quelli che abbiamo avuto fino ad oggi.

Per terminare, noi vigileremo su questo aspetto e sicuramente ci torneremo sopra perché è un discorso che crediamo possa avere il contributo di tutti, in quanto da un punto di vista e culturale e turistico troppe volte, anche forse per colpa nostra, ci siamo fermati solamente al denunciare dei fatti senza collaborare e contribuire. Se da parte sua ci sarà una collaborazione in questo senso, anche da parte nostra un certo tipo di collaborazione ci sarà.

In ultimo mi consenta di dire che su quelle che sono le professionalità locali una piccola riflessione vada fatta anche per queste.