Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2826 del 11 novembre 1997 - Resoconto

SEDUTA POMERIDIANA DELL'11 NOVEMBRE 1997

OGGETTO N. 2826/X Ripresentazione del disegno di legge concernente l'utilizzazione delle acque pubbliche ad uso idroelettrico. (Interpellanza)

Interpellanza Richiamato il disegno di legge n. 238 "Modificazioni alla disciplina dell'utilizzazione delle acque pubbliche ad uso idroelettrico" discusso ed approvato all'unanimità dal Consiglio regionale con provvedimento n. 2547 del 7 maggio 1997;

Preso atto del rinvio a nuovo esame nel Consiglio deliberato dalla Commissione di Coordinamento il 10 giugno 1997;

Rilevato che, nel dibattito consiliare sul disegno di legge, tutti i gruppi sottolineavano la notevole importanza del provvedimento;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per conoscere:

a) se si intende ripresentare al Consiglio il disegno di legge n. 238 ed entro quali scadenze;

b) se si è affidato a qualche esperto l'esame delle osservazioni della Commissione di Coordinamento;

c) se nel corso dell'incontro avvenuto il 4 agosto scorso tra il Presidente della Giunta, i due Parlamentari ed il Presidente del Consiglio Prodi si è parlato di questo tema ed in quali termini.

F.to: Collé - Rocchio - Parisi - Viérin Marco - Marguerettaz

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Collé.

Collé (Aut) Abbiamo presentato quest'interpellanza per ricordare quanto quest'aula il 7 maggio di quest'anno aveva votato, cioè all'unanimità il Consiglio regionale aveva votato il disegno di legge n. 238 concernente la modificazione della disciplina dell'utilizzazione delle acque pubbliche ad uso idroelettrico.

Non sto a ripercorrere tutto quello che è stato l'importante dibattito su un argomento sicuramente importante e di attualità in Valle d'Aosta. Si era detto in quell'occasione che questo era un primo passo verso una completa autonomia per quanto riguardava l'utilizzazione delle acque, e purtroppo questo disegno di legge è stato respinto dal Presidente del Coordinamento il 10 giugno 1997.

Si era detto, all'epoca, che il discorso doveva essere affrontato in termini politici e quindi l'invito era che il Presidente della Giunta con i nostri Parlamentari aprisse un tavolo di discussione con il Governo e con l'ENEL.

Con l'ENEL abbiamo avuto pochi giorni fa un incontro, al quale noi consiglieri regionali siamo stati invitati, e devo dire - sia per quanto mi riguarda, che per i commenti che ho sentito in quella sede - che non solo io, ma anche altri, siamo stati leggermente delusi da questo incontro.

Ci aspettavamo, in quest'incontro tenutosi in Valle d'Aosta, invitando tutte le varie categorie, che oltre a prospettarci i nuovi tipi di bolletta e cose di questo tipo, direi quasi cartaceo-burocratico, che il vertice dell'ENEL avesse parlato anche di quelle che saranno le prospettive per un discorso così importante per la Valle d'Aosta. Invece in questa sede questo tipo di risposta non è arrivato.

Ci chiediamo come mai a cinque mesi di distanza da questo diniego della Commissione di Coordinamento non sia stato ripresentato, quindi nell'interpellanza chiediamo se è intenzione del Governo regionale ripresentare questo disegno di legge; se si è pensato di trovare delle soluzioni a quelle che erano le controindicazioni presentate dal Coordinamento. Chiediamo anche al Presidente della Giunta se nell'incontro che si è tenuto con il Presidente del Consiglio Prodi si è discusso di questo problema e se di questo problema si è parlato anche con il vertice dell'ENEL.

Si dà atto che, dalle ore 18,15, presiede il Vicepresidente Chenuil.

Presidente Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) Nous confirmons notre volonté, qui d'ailleurs est la volonté unanime de cette Assemblée, à savoir affirmer notre compétence en la matière. De ce point de vue, nous allons représenter ce projet de loi.

Nous voulons le représenter non pas aux termes du dernier alinéa de l'article 31 du Statut, mais comme nouveau texte, sur la base des remarques formulées par le Président de la Commission de Coordination - il s'agit de remarques d'ordre formel qui ne touchent pas aux principes - et des dispositions qui sont entrées en vigueur après que l'Assemblée avait approuvé la loi, notamment les "dispositions Bassanini" qui ont établi certains principes en matière électrique. Le projet de loi a été examiné par nos bureaux de concert avec Finaosta et la Compagnie valdôtaine des eaux.

Il nous a été présenté un texte, que nous examinons du point de vue juridique, et dès que cet examen sera achevé nous le représenterons à votre attention.

Par ailleurs, sur la base également des indications qui avaient été fournies au cours du débat lors de la présentation du projet de loi, nous avons sur le plan plus général posé certains problèmes politiques, parce que le rapport direct avec l'ENEL touche certains aspects d'ordre général: la privatisation de l'ENEL qui a subi un arrêt, la libéralisation du marché électrique sur la base d'une directive de l'Union européenne, mais aussi les consortiums, ou volonté de travailler avec l'ENEL pour résoudre certains problèmes.

Pour ce qui est par contre de l'aspect plus général, à savoir la compétence statutaire en matière d'utilisation des eaux pour des finalités hydroélectriques sur la base des articles 7, 8 et 9 de notre Statut, ou l'application de la convention de 1990, nous avons soumis ces questions début août à M. Prodi, lors d'une rencontre que les deux Parlementaires et moi-même avons eu - rencontre dont j'avais informé le Conseil à la reprise de ses travaux au mois de septembre dans les communications à l'Assemblée -, mais aussi lors de la présentation qui a été faite par les responsables de l'ENEL de leurs projets et de leurs stratégies.

L'assesseur Mafrica et moi-même avons rencontré le Président et l'Administrateur délégué de l'ENEL et nous leur avons aussi soumis ces problèmes.

Dès que la redéfinition du projet de loi sera achevée - je pense que d'ici à la fin de l'année nous pourrons compléter cette phase - nous transmettrons ce projet au Conseil pour que l'on puisse continuer cette analyse, vérifier quelles ont été les propositions que nous avons retenues et donc demander de nouveau à l'Assemblée de réaffirmer avec force cette compétence, à laquelle nous ne voulons pas renoncer.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Collé.

Collé (Aut) Siamo soddisfatti della risposta.