Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2825 del 11 novembre 1997 - Resoconto

SEDUTA POMERIDIANA DELL'11 NOVEMBRE 1997

OGGETTO N. 2825/X Disegno di legge: "Bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta per l'anno finanziario 1998 e per il triennio 1998/2000".

Articolo 1 (Bilancio annuale)

1. È approvato lo stato di previsione della parte entrata e della parte spesa del bilancio della Regione per l'anno finanziario 1998, annesso alla presente legge, in lire 2.788.200.000.000 per la competenza e in lire 3.274.400.000.000 per la cassa (Allegato A).

Articolo 2 (Bilancio pluriennale)

1. È approvato lo stato di previsione della parte entrata e della parte spesa del bilancio pluriennale della Regione per il triennio 1998/2000, annesso alla presente legge, nell'importo complessivo di competenza di lire 8.371.500.000.000, di cui lire 2.788.200.000.000 per l'anno 1998, lire 2.800.800.000.000 per l'anno 1999 e lire 2.782.500.000.000 per l'anno 2000 (Allegato B).

Articolo 3 (Autorizzazioni di spesa determinate dalla legge di bilancio)

1. Le autorizzazioni di spesa per l'anno finanziario 1998 previste da leggi statali o regionali attualmente in vigore sono determinate dalla presente legge, ai sensi degli articoli 15 - comma 1 - e 17 - comma 1 - della legge regionale 90/1989, negli importi indicati in corrispondenza di ciascun capitolo dello stato di previsione della parte spesa (Allegato A).

Articolo 4 (Ripartizione tra diversi settori di destinazione degli interventi finanziari per il recupero del patrimonio storico e architettonico del borgo di Bard)

1. Ai sensi dell'articolo 2 - comma 1 - della legge regionale 1° dicembre 1992, n. 68, l'autorizzazione di spesa per l'anno finanziario 1998 di lire 230.000.000 prevista nel capitolo 65945 dello stato di previsione della parte spesa (Allegato A) è così ripartita:

a) acquisizione da parte del Comune di immobili

lire 100.000.000

b) concorso nelle spese di restauro e recupero di immobili

lire 80.000.000

c) interventi pilota su immobili di proprietà privata e pubblica

lire 50.000.000

Articolo 5 (Rideterminazione dell'ammontare del contributo annuo al "Comité de l'Alliance Française en Vallée d'Aoste" e al "C.M.I.E.B.")

1. Ai sensi dell'articolo 3 - comma 3 - della legge regionale 20 agosto 1993, n. 66, i contributi a favore del "Comité de l'Alliance Française en Vallée d'Aoste" e del "C.M.I.E.B." sono rideterminati per l'anno finanziario 1998 rispettivamente in lire 75.000.000 e in lire 50.000.000 (Capitolo 57440).

Articolo 6 (Erogazione al Consiglio regionale)

1. Il fondo iscritto al capitolo 20000 dello stato di previsione della parte spesa (Allegato A) è messo a disposizione del Consiglio regionale mediante mandati di pagamento da commutarsi in quietanza di versamento nel conto aperto presso l'istituto bancario gestore del servizio di tesoreria del Consiglio stesso.

2. I fondi per il programma annuale di attività della Consulta regionale per la condizione femminile, di cui alla legge regionale 23 giugno 1983, n. 65 e successive modificazioni, sono periodicamente trasferiti al Consiglio regionale su richiesta della sua Presidenza in relazione alla realizzazione dell'attività stessa (Capitolo 20050).

Articolo 7 (Variazioni concernenti autorizzazioni di spesa relative a leggi regionali entrate in vigore dopo la presentazione al Consiglio regionale del bilancio)

1. Ai sensi e per gli effetti del comma 4 dell'articolo 42 della legge regionale 90/1989, come modificato dall'articolo 5 della legge regionale 16/1992, la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore competente in materia di bilancio e finanze, è autorizzata ad apportare variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1998 per l'iscrizione, in capitoli istituiti o da istituire, di nuove o maggiori spese a carattere continuativo disposte da leggi regionali entrate in vigore dopo la presentazione al Consiglio regionale del bilancio, la cui copertura finanziaria sia assicurata da fondi iscritti nel bilancio medesimo.

Articolo 8 (Variazioni per assegnazioni di fondi statali e comunitari)

1. Ai sensi e per gli effetti del comma 1 dell'articolo 42 della legge regionale 90/1989, come modificato dall'articolo 5 della legge regionale 16/1992, la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore competente in materia di bilancio e finanze, è autorizzata ad apportare variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1998 per l'iscrizione di somme derivanti da assegnazioni dello Stato e comunitarie destinate a scopi specifici in appositi capitoli della parte entrata e nei corrispondenti capitoli della parte spesa, qualora la relativa spesa sia tassativamente regolata da leggi statali, regionali o dalla normativa comunitaria.

Articolo 9 (Accensione di prestiti)

1. Per il finanziamento di spese di investimento per l'anno 1998 la Giunta regionale è autorizzata alla contrazione, con uno o più istituti di credito, di uno o più mutui per complessive lire 120 miliardi, ad un tasso massimo dell'8 percento per un periodo di ammortamento non superiore ad anni quindici, oppure all'emissione di obbligazioni da deliberare previo conforme parere del Comitato interministeriale per il credito ed il risparmio.

2. L'onere derivante dall'applicazione del comma 1, previsto in complessive lire 14.020.000.000 a decorrere dal 1999, grava sui capitoli 69300 "Quota interessi per ammortamento di mutui da contrarre" e 69320 "Quota capitale per ammortamento di mutui da contrarre" dello stato di previsione della parte spesa (Allegato B) del bilancio pluriennale per il triennio 1998/2000 e sui corrispondenti capitoli dei bilanci successivi.

3. La copertura dell'onere di cui al comma 2 è assicurata per gli anni 1999 e 2000 mediante utilizzo degli appositi stanziamenti iscritti al bilancio pluriennale 1998/2000.

4. L'autorizzazione alla contrazione di mutui rispettivamente per complessive lire 110 miliardi e per complessive lire 95 miliardi per gli anni finanziari 1999 e 2000 è rinviata alla legge di approvazione di bilancio degli anni medesimi.

Articolo 10 (Allegati al bilancio annuale)

1. Sono approvati i seguenti allegati al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1998:

Allegato 1 - elenco dei provvedimenti legislativi che si intendono finanziare con i fondi globali;

Allegato 2 - quadro di classificazione della spesa regionale;

Allegato 3 - quadro generale riassuntivo;

Allegato 4a) - entrate derivanti da assegnazioni dello Stato effettuate in base all'articolo 9 della legge 16 maggio 1970, n. 281;

Allegato 4b) - spese finanziate con i fondi provenienti da assegnazioni dello Stato in base all'articolo 9 della legge 16 maggio 1970, n. 281;

Allegato 4c) - entrate derivanti da assegnazioni dello Stato in corrispondenza di deleghe di funzioni amministrative a norma dell'articolo 4 - comma secondo - dello Statuto speciale;

Allegato 4d) - spese finanziate con i fondi provenienti da assegnazioni dello Stato in corrispondenza di deleghe di funzioni amministrative a norma dell'articolo 4 - comma secondo - dello Statuto speciale;

Allegato 5a) - stanziamenti di competenza relativi a spese correnti;

Allegato 5b) - stanziamenti di competenza relativi a spese di investimento;

Allegato 6 - classificazione funzionale (sezioni) ed economica (categorie) delle spese regionali;

Allegato 7 - elenco delle spese obbligatorie;

Allegato 8 - elenco delle spese per le quali è concessa la facoltà di prelevamento dal fondo di riserva per le spese impreviste;

Allegato 9 - garanzie fideiussorie concesse a norma della legge regionale 1° aprile 1975, n. 7;

Allegato 10 - dimostrazione del saldo finanziario presunto.

Articolo 11 (Allegati al bilancio pluriennale)

1. Sono approvati i seguenti allegati al bilancio pluriennale per il triennio 1998/2000:

Allegato 1 - elenco dei provvedimenti legislativi che si intendono finanziare con i fondi globali;

Allegato 2 - quadro di classificazione della spesa regionale;

Allegato 3 - quadro generale riassuntivo.

Articolo 12 (Dichiarazione d'urgenza)

1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi del terzo comma dell'articolo 31 dello Statuto speciale ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.

Presidente Si passa all'esame dell'articolato.

Pongo in votazione l'articolo 1:

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 22

Contrari: 12

Presidente Pongo in votazione l'articolo 2:

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 22

Contrari: 12

Presidente Pongo in votazione l'articolo 3:

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 22

Contrari: 12

Presidente Pongo in votazione l'articolo 4:

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 22

Contrari: 12

Presidente Pongo in votazione l'articolo 5:

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 22

Contrari: 12

Presidente Pongo in votazione l'articolo 6:

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 22

Contrari: 12

Presidente Pongo in votazione l'articolo 7:

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 22

Contrari: 12

Presidente Pongo in votazione l'articolo 8:

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 22

Contrari: 12

Presidente Pongo in votazione l'articolo 9:

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 22

Contrari: 12

Presidente Pongo in votazione l'articolo 10:

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 22

Contrari: 12

Presidente Pongo in votazione l'articolo 11:

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 22

Contrari: 12

Presidente Pongo in votazione l'articolo 12:

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 22

Contrari: 12

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi per dichiarazione di voto.

Parisi (Aut) Speravo che, come in altre occasioni, qualcuno facesse un po' di passerella; prendo atto che non è stato così.

Sarò brevissimo. Nell'intervenire per dichiarazione di voto a nome del gruppo degli Autonomisti, vorrei sgombrare il campo da qualsiasi dubbio emerso in quest'aula sull'opportunità o meno della nostra scelta politica, effettuata nel mese di luglio scorso.

Vorrei far rilevare a tutti coloro che hanno cercato anche in questi ultimi tempi di giustificare la loro opposizione politica che la nostra è stata una scelta scaturita da una proposta chiara e coerente con quanto era stato il cammino intrapreso fin dalle elezioni politiche e che aderivano alle più volte richiamate necessità di allargare la base autonomista, senza più dipendere dallo stato centralista e da quelle forze nazionali che in passato avevano, a detta di molti esponenti dell'UV, messo in pericolo o quanto meno ostacolato la realizzazione della piena autonomia di questa regione.

Detto questo, il nostro voto non si riferisce alle cifre del bilancio, in quanto le stesse non contengono grandi mutamenti rispetto agli altri bilanci, ma alle mancate scelte politiche che questa Giunta non ha fatto e d'altra parte non poteva fare, tenuto conto che sin dall'inizio della legislatura, pur contando su una maggioranza di 28 voti, questa si è dovuta più volte barcamenare per non soccombere di fronte alla mancanza di coesione.

Non a caso oggi si arriva stancamente alla fine della legislatura senza che siano stati sciolti i nodi politici di fondo. Mi riferisco in particolare alla questione dell'Ospedale, del PTP, della Pubblica istruzione, della politica economica, del Piano energetico. Abbiamo avuto un esempio appena dieci minuti fa da parte del Consigliere Squarzino, di quale è ancora la sua posizione all'interno di questa maggioranza. Il Consigliere Squarzino stranamente diventa anche incoerente perché da una parte fa una dichiarazione, poi dall'altra vota in maniera contraria; ci piacerebbe sapere almeno alla fine cosa ne pensano i Verdi su tutte queste questioni che ho citato... forse in maggio lo sapremo!

Non è avvenuto quel cambiamento tanto caro ai Verdi e non si è riusciti a programmare uno sviluppo della Valle che desse alle nuove generazioni se non certezze, almeno speranze di un futuro sereno. Basta andare in giro, come dicevo anche stamattina, al di fuori del Palazzo per sentire qual è l'umore e cosa ne pensano i giovani e la società civile.

La Regione con le sue partecipate controlla ancora quasi l'intera economia della Valle d'Aosta e credo che non vi possano essere possibilità di crescita quando tutto è ancora basato sull'assistenzialismo. Siamo ancora la Regione dove la presenza dei contributi occupa grandissimi spazi all'interno dei bilanci, e anche su questo mi ricordo perfettamente che gli amici Verdi fin dal ?93 si erano impegnati a ridurre enormemente il settore dei contributi. Ma anche su questo forse c'è stata un po' di disattenzione.

Abbiamo forse anche noi le nostre colpe per non essere riusciti ad incidere di più, ma dobbiamo anche dire che di fronte a una situazione politica in cui il rapporto di forza era così squilibrato, risultava quasi impossibile incidere sulle scelte effettuate. Anche per questo motivo è nato il gruppo degli Autonomisti i quali, anche in presenza di una legge elettorale proporzionale, a differenza di altre forze politiche presenti in quest'aula, si presenteranno insieme in un'unica lista alle prossime elezioni elettorali, con un programma molto chiaro e senza i giochetti da Prima Repubblica.

Per queste considerazioni, il giudizio che diamo a questo bilancio è di segno negativo.

(interruzione del Consigliere Florio, fuori microfono)

... è troppo poco... ma non è che tu non hai capito solo su questo, mi sembra che non hai capito su tante altre cose...

Presidente ... Consigliere Parisi, la richiamo... queste cose si dicono in privato...

Ha chiesto la parola il Consigliere Piccolo.

Piccolo (ADP-PRI-Ind) Come premesso in occasione della discussione generale, riservandomi di fare alcune considerazioni in occasione della dichiarazione di voto, sentiti i vari interventi sui singoli capitoli e le risposte date dalla Giunta, non posso, anche in quest'occasione della discussione di bilancio di previsione triennale 1998/2000, che ripetere, in parte, quanto già espresso l'anno scorso, in quanto bilancio di continuità e che porta alla conclusione la Xa legislatura. Un bilancio che rappresenta la coerenza della Giunta regionale nel suo contenuto e che sottolinea, qualora esistessero ancora dubbi, la stabilità del Governo regionale e di questa maggioranza, nel rispetto degli accordi di programma sottoscritti all'inizio della legislatura.

Mi corre quindi l'obbligo, anche oggi, di fare alcune considerazioni a nome del mio gruppo, sottolineando alcune parti del bilancio che noi riteniamo qualificanti come forza politica appartenente a questa maggioranza.

Per quanto attiene il settore sociale e sanitario intendo chiedere all'Assessore Vicquéry di rivolgere una particolare attenzione e precisa volontà, per altro dimostrate e che sono state indicate nel piano sociosanitario regionale, piano che nelle sue intenzioni si prefigge obiettivi anche ambiziosi, affinché lo stesso venga in termini pratici tradotto dalle intenzioni nei fatti, fornendo quindi maggiori finanziamenti per gli interventi previsti dal piano sociosanitario regionale con alcuni progetti obiettivo, progetti che riguardano, in particolare, servizi rivolti a soggetti sempre più a rischio e preoccupanti per il crescente numero, mi riferisco ai tossicodipendenti, ai malati di AIDS ed agli alcolisti.

Interventi che potranno garantire la giusta assistenza e cura tramite le cooperative sociali e le associazioni private, alcune operanti in strutture già oggi esistenti, e che necessitano di integrazioni finanziarie regionali per poter continuare a svolgere la loro attività rispetto ai contributi erogati dall'USL che sono addirittura insufficienti a garantire la copertura dei soli costi di gestione.

Intendo ricordare, in quest'occasione del bilancio, che per quanto sopra detto, si dà esecuzione a quanto era stato proposto in modo tecnico e preciso in un rapporto del gruppo di lavoro, incaricato dalla Giunta regionale, per dare indicazioni in merito alle problematiche connesse al finanziamento delle cooperative sociali oggi operanti nel campo della tossicodipendenza e alcoldipendenza.

Le soluzioni proposte dal gruppo di lavoro indicano strutture residenziali e centri diurni che il piano sociosanitario regionale ha fatto proprie.

Vorrei inoltre sottolineare che dal gruppo tecnico è emerso il dato preoccupante, sempre più in crescita, del fenomeno della polidipendenza, cioè della dipendenza da più sostanze stupefacenti e psicotrope (eroina, psicofarmaci ed alcol), e che nello stesso rapporto, il SERT (Servizio Pubblico per i Tossicodipendenti oltre che Servizio di alcologia) è addirittura insufficientemente attrezzato per operare nel settore delle tossicodipendenze, non solo per le carenze di personale, ma anche per le difficoltà connesse alla scarsa esperienza specifica nel settore.

Ecco da qui l'esigenza di integrare il servizio pubblico con altre strutture private, in particolare con le cooperative sociali, che da anni ormai operano nella nostra regione, e con il prezioso contributo del volontariato che in Valle d'Aosta possiamo considerare un fiore all'occhiello soprattutto nel campo socio-sanitario-assistenziale.

Per quanto sopra detto, siamo convinti che con i necessari finanziamenti mirati si andrà a dare esecuzione ad una serie di interventi, che ho appena citati, cercando quindi di rispondere in modo puntuale, non solo alle esigenze degli addetti che operano nel campo sociosanitario con grossi problemi di difficoltà che ho appena evidenziato, ma soprattutto rispondere in modo efficiente ed efficace ai bisogni dei cittadini utenti, in particolare i giovani che sempre più oggi necessitano negli aiuti di assistenza in modo più incisivo da parte delle istituzioni che, secondo noi, hanno il dovere di prestare più attenzione al delicato mondo dei giovani, cittadini che saranno la società del domani, e alle famiglie interessate, che spesso non trovano le giuste risposte dal servizio pubblico e quindi sono causa di comprensibili e gravi disagi familiari, creando problemi ad una convivenza civile di una comunità.

Per quanto attiene il Casinò di Saint-Vincent e l'annoso problema relativo all'affidamento della gestione della Casa da gioco ad un privato, ci auguriamo che si possa concludere la trattativa oggi in atto in un modo positivo ed in tempi brevi. Un problema, quello della Casa da gioco, che ci ha impegnati in tutta questa legislatura, e che è stato argomento di discussione di parecchie sedute del Consiglio regionale.

È indubbio che l'attività della Casa da gioco di Saint-Vincent rappresenta una delle più importanti fonti economiche ed occupazionali della nostra regione, basta guardare le cifre registrate nel bilancio 1996, soprattutto durante la tanto contestata gestione straordinaria.

Per il settore industriale produttivo occorre insistere, con un maggior impegno e con i finanziamenti necessari, alla ricerca della crescita dell'imprenditorialità locale, con l'intento di creare potenziali fonti economiche ed occupazionali per i giovani in attesa del primo posto di lavoro (le liste di giovani disoccupati sono purtroppo ancora lunghe presso gli uffici di collocamento).

Notiamo, con soddisfazione, che le spese previste per l'investimento delle opere pubbliche si sono consolidate, ed alle quali vanno aggiunti gli investimenti che gli enti locali destineranno direttamente o autonomamente, grazie anche alle maggiori somme ad essi destinate.

Vorrei sottolineare che il settore degli investimenti nelle opere pubbliche è, secondo noi, un volano importante per la ripresa dell'attività economica e delle quali fanno parte le categorie imprenditoriali, gli artigiani e le piccole imprese.

Pertanto non posso condividere le solite accuse del Consigliere Tibaldi relative alla farraginosità della legge sui lavori pubblici. Infatti, anche qui, è imminente l'approvazione da parte della Giunta regionale dell'albo delle imprese che hanno organizzazione stabile in Valle d'Aosta.

Vorrei inoltre ricordare che siamo l'unica regione, in mezzo alla confusione a livello nazionale, che si è data delle regole certe, sia in materia di appalti e di lavori che di servizi.

In questo senso posso esprimere la soddisfazione della Fédération Autonomiste per una parte del programma, a cui noi abbiamo cercato di contribuire in modo determinante e che si sta completamente realizzando.

Importante sarà, sempre a nostro avviso, l'approvazione della nuova legge di riforma delle autonomie locali che prevede la rideterminazione ed il decentramento delle funzioni regionali a favore dei comuni e delle comunità montane, spina dorsale della nostra realtà valdostana.

In ultimo, per quanto attiene il problema... il collega Parisi c'è... per quanto attiene il problema "casa", l'attuale maggioranza sta rispettando completamente gli impegni assunti nel programma. Vedi, Consigliere Parisi, se non intervenivi, non sarei intervenuto...

(interruzione del Consigliere Parisi, fuori microfono)

... l'ho tirato giù oggi pomeriggio...

(ilarità dell'assemblea)

... infatti, l'Assessore competente, ha già predisposto quattro testi di legge, ora all'esame degli uffici finanziari e legislativi, e quindi voglio rassicurare il collega Parisi per la preoccupazione espressa, ricordando che lo stesso è informato sull'iter dei testi da approvare.

Mi sembra pertanto demagogico il suo intervento in quanto è a conoscenza che le proposte della Giunta sono in dirittura di arrivo, e che non perde l'occasione per sollecitare, pungolare, col fine forse - è una considerazione personale - tra un mese o due, di poter affermare: "La Giunta non avrebbe fatto niente se io non avessi sollecitato".

Quello che invece forse manca completamente al Consigliere Parisi è una proposta completa alternativa.

Con queste considerazioni intendo concludere il mio intervento augurandomi che le osservazioni fatte vengano tenute nel debito conto da parte della Giunta e per esprimere il voto favorevole del mio gruppo al documento contabile per il triennio 1998/2000.

Presidente Certo è che è una dichiarazione di voto sui generis e la colpa è del Consigliere Parisi, che ha voluto a tutti i costi intervenire...

(ilarità dell'assemblea)

... colleghi consiglieri, ha chiesto la parola il Consigliere Linty per dichiarazione di voto.

Linty (LNPIAP) Se è vero che dal bilancio di previsione si desumono le volontà politiche di un'amministrazione, possiamo tranquillamente dire che il documento di programmazione contabile per il ?98 si presenta come una fedele copia dei 4 bilanci già approvati nel corso di questa legislatura. Le spese correnti ormai condizionano in gran parte la seconda parte del documento, lasciando agli investimenti un ruolo sempre più marginale. Infatti, se le spese in conto capitale sono aumentate di 3 miliardi dall'anno scorso, quelle correnti sono aumentate di 85 miliardi.

A chi sostiene che la Regione diventa ogni anno più leggera, vorrei far notare come 7 miliardi di questi 85 sono stanziati sul capitolo relativo al personale regionale. Avanti di questo passo la Regione diventerà una società di gestione che paga gli stipendi, trasferisce fondi agli enti locali, all'industria, al Casinò, ma che non investe le sue risorse nello sviluppo. Praticamente tutto il bilancio potrebbe essere contenuto in un solo titolo: le partite di giro; la Regione incassa il denaro sonante dallo Stato e dall'Unione Europea, e lo distribuisce un po' qua, un po' là, a seconda delle esigenze gestionali. Di come fare per generare un reddito tutto valdostano non c'è traccia.

Analizzando tecnicamente il documento contabile emerge per il quinto anno consecutivo l'ennesima incongruenza finanziaria: con mirabile ostinazione si continua ad iscrivere al Titolo I dell'entrata, quello relativo alle entrate derivanti dai tributi della Regione, la quota sostitutiva dell'IVA all'importazione per merci provenienti da paesi comunitari. Non è difficile comprendere il motivo di questa bestialità contabile; visto che si tratta di 496 miliardi, li iscrivete in questo capitolo così potete sostenere l'assoluta autosufficienza finanziaria della Regione.

Potete, cioè, così affermare che le entrate proprie dell'ente regionale sono in aumento, mentre diminuiscono i contributi statali. Ma c'è qualcuno in grado di spiegarmi quanti di questi miliardi sono esatti oggi in Valle d'Aosta? A quale settore produttivo si riferiscono? La realtà è che questi non sono altro che un trasferimento bello e buono fatto dallo Stato italiano alla Valle d'Aosta, a causa del mancato introito erariale, sicuramente riferibile a tributi incassati dalla Regione ma più di 5 anni fa. Credo sia giunto il momento di chiamare le cose con il giusto nome, altrimenti non facciamo altro che aumentare la confusione nei cittadini.

Se esistesse il premio per l'inutilità, verrebbe vinto sicuramente dal bilancio triennale. Come vi ho già illustrato ieri, la percentuale degli stanziamenti azzeccati sulla competenza del ?98 si aggira intorno al 2-3 percento dei capitoli iscritti. Se il criterio che viene seguito per la redazione di tale documento è riconducibile a una mera moltiplicazione in percentuale delle somme stanziate per i due anni a venire, è sufficiente scriverlo su una pagina del sommario, così risparmiamo i soldi per stampare un documento inattendibile per almeno il 97 percento ed evitiamo di millantare un'esistente capacità di programmazione. Un bilancio che guarda più al passato, quando c'erano ancora le barriere doganali e si incassava l'IVA comunitaria, piuttosto che al futuro della nostra regione, non può che avere il voto contrario della Lega.

Presidente Pongo in votazione la legge nel suo complesso:

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 22

Contrari: 12

Il Consiglio approva