Oggetto del Consiglio n. 2676 del 14 luglio 1997 - Verbale

OBJET N° 2676/X - DEBAT SUR LES TRAVAUX DE LA COMMISSION BICAMERALE POUR LA REFORME DE LA CONSTITUTION ITALIENNE. (Approbation d'une résolution - Rejet de deux résolutions)

Le Président STEVENIN déclare ouvert le débat sur les travaux de la Commission Bicamérale pour la réforme de la Constitution italienne.

Intervient le Conseiller Joseph César PERRIN.

Le Président STEVENIN illustre.

Prennent la parole, pour communications, aux termes de l'article 51 du Règlement intérieur, le Sénateur DONDEYNAZ et le Député CAVERI.

Interviennent les Conseillers Charles PERRIN, LINTY (qui présente une résolution), LANIVI (qui présente une résolution avec les Conseillers COLLE', LANIECE, MARGUERETTAZ, DUJANY, Marco VIERIN, PARISI, ALOISI et ROCCHIO) et Mme Secondina SQUARZINO.

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Depuis 17h44 c'est le Vice-Président ALOISI qui remplit les fonctions de Président de la séance.

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Interviennent les Conseillers TIBALDI, STEVENIN, DUJANY et BAVASTRO.

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Depuis 18h49 le Président STEVENIN reprend ses fonctions de Président de la séance.

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Interviennent les Conseillers FERRARIS, PICCOLO, CHIARELLO, l'Assesseur à l'Instruction et Culture LOUVIN et le Conseiller Joseph César PERRIN, qui demande une suspension des travaux.

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La séance est suspendue de 19h36 à 20h20.

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A' la reprise des travaux, le Président STEVENIN communique la présentation d'une résolution des Conseillers MOSTACCHI, PERRON, VICQUERY, Joseph César PERRIN, RINI, Charles PERRIN, BAVASTRO, VALLET, BORRE, BIONAZ, AGNESOD, VOYAT, Dino VIERIN, FERRARIS, FLORIO, PICCOLO et LOUVIN.

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Le Président STEVENIN propose de procéder à l'examen de la première résolution, présentée par le Conseiller LINTY.

LE CONSEIL

- avec un voix pour et huit voix contre (présents: trente-quatre; votants: neuf; abstentions: vingt-cinq, les Conseillers AGNESOD, ALOISI, BAVASTRO, BIONAZ, BORRE, COLLE', DUJANY, LANIECE, LANIVI, LAVOYER, LOUVIN, MARGUERETTAZ, MOSTACCHI, PARISI, Charles PERRIN, Joseph César PERRIN, PERRON, PICCOLO, RINI, ROCCHIO, STEVENIN, VALLET, VICQUERY, Dino VIERIN et VOYAT);

N'APPROUVE PAS

la suivante:

RISOLUZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA

PREMESSO che la votazione da parte della Commissione Bicamerale, avvenuta il 30 giugno 1997 a larghissima maggioranza, ha licenziato un progetto di legge costituzionale peggiorativo dell'attuale Costituzione; una vera e propria truffa ai danni del cittadino, sigillo ad uno scellerato patto di potere contro i diritti dell'uomo singolo e dei popoli;

CONSTATATO che per quanto riguarda i poteri e le risorse delle autonomie locali sono stati palesemente travisati i fondamentali principi di autonomia contenuti nello Statuto Speciale della Regione Autonoma Valle d'Aosta, nonché la violazione degli articoli 5 e 10 dell'attuale Costituzione;

VERIFICATO che con questo atto autoritario si violano altresì le dichiarazioni ONU sui diritti universali, la Carta di Helsinki del 1975 sul diritto all'autodeterminazione dei popoli e, da ultimo, il principio di sussidiarietà sancito dai trattati di Maastricht nel 1992;

ATTESO come con questa votazione si siano esauriti tutti i possibili percorsi di negoziato politico e istituzionale, confermando una "Legalità italiana" ormai irreversibilmente aliena al sistema delle legalità democratiche e occidentali, che solo con la restituzione del potere costituente al popolo si potrebbero ripristinare;

DELIBERA

1) di considerare la proposta di revisione della seconda parte della Costituzione nel testo votato dalla Commissione Bicamerale in data 30 giugno 1997, contraria ai principi dello Statuto Speciale della Regione Autonoma Valle d'Aosta ed alle legittime rivendicazioni del popolo valdostano, nonché a quanto prescritto dagli articoli 5 e 10 della Costituzione italiana in vigore dal 1948;

2) di ritenere tale proposta un'aperta violazione del principio di diritto internazionale contenuto nelle dichiarazioni ONU, nella Carta di Helsinki del 1975 e nel trattato di Maastricht del 1992, generalmente riconosciuti dalle Corti internazionali della difesa dei diritti umani;

IMPEGNA

la Giunta regionale a stabilire rapporti con tutte le organizzazioni internazionali attente e interessate alla difesa dei diritti universali ed in particolare con il Parlamento di Strasburgo, la Corte di Strasburgo, la Corte dell'Aia, la Corte dei Diritti dei Popoli di New York e sollecitare la costituzione di una Commissione euro-parlamentare che indaghi sulle violazioni dei diritti umani perpetrate dallo Stato italiano.

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Le Président STEVENIN propose de procéder à l'examen de la deuxième résolution, présentée par les Conseillers LANIVI, COLLE', LANIECE, MARGUERETTAZ, DUJANY, Marco VIERIN, PARISI et ALOISI.

Interviennent les Conseillers LANIVI, Joseph César PERRIN, TIBALDI et LINTY.

LE CONSEIL

- avec huit voix pour (présents: trente-quatre; votants: huit; abstentions: vingt-six, les Conseillers AGNESOD, BAVASTRO, BIONAZ, BORRE, CHENUIL, CHIARELLO, FERRARIS, FLORIO, LAVOYER, LINTY, LOUVIN, MAFRICA, MOSTACCHI, Charles PERRIN, Joseph César PERRIN, PERRON, PICCOLO, RICCARAND, RINI, Secondina SQUARZINO, STEVENIN, TIBALDI, VALLET, VICQUERY, Dino VIERIN et VOYAT);

N'APPROUVE PAS

la suivante:

RISOLUZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA

TENUTO CONTO che dai lavori della Commissione parlamentare per le riforme costituzionali è emerso il rifiuto di riformare lo Stato italiano in senso federale ed è invece prevalsa la volontà di affermare nuove forme di centralismo;

TENUTO CONTO ALTRESI' che tali scelte sono state assunte dai rappresentanti di tutti i Partiti nazionali, con la sola opposizione del Parlamentare della Valle d'Aosta, di quello del Sud-Tirolo e di pochi altri dissenzienti;

RITENUTO che la prospettiva che si delinea dall'accordo tra i maggiori schieramenti politici rappresenta un nuovo gravissimo rischio per la specialità dell'autonomia valdostana, testimonia la volontà di non voler riconoscere le diversità ed è in contrasto con una concezione della costruzione europea fondata sulla valorizzazione delle libertà dei cittadini e delle loro comunità;

CONVINTO dell'assoluta necessità di salvaguardare il diritto della Valle d'Aosta di avere una specifica autonomia per poter vivere e crescere secondo la propria particolare identità;

RIAFFERMATA la validità delle proprie determinazioni assunte con la risoluzione del 28 aprile 1997;

ESPRIME

un giudizio fortemente negativo sull'esito dei lavori della Commissione Bicamerale in quanto prefigura una volontà di livellamento e di appiattimento delle autonomie speciali, disattendendo inoltre la legittima aspettativa dei cittadini di un diverso e più maturo, partecipato, democratico e moderno rapporto con le istituzioni;

CONDIVIDE

le posizioni assunte dal Senatore Dondeynaz che risultano coerenti con il suo ruolo di rappresentante di una Regione a Statuto speciale e in sintonia con le indicazioni espresse da questo Consiglio;

SOTTOLINEA

come tale esito tende a mettere in discussione la natura pattizia del rapporto tra Stato e Regione Valle d'Aosta che aveva trovato nello Statuto del 1948 una prima e parziale concretizzazione dell'aspirazione all'autodeterminazione della Comunità valdostana;


RITIENE NECESSARIO

- rafforzare la coscienza autonomista nell'intera Comunità;

- potenziare i rapporti di collaborazione con le Comunità transfrontaliere confinanti;

- ottenere il riconoscimento giuridico della specialità dell'autonomia della Valle d'Aosta nell'ambito delle Istituzioni europe;

DA' MANDATO

ai Parlamentari valdostani di proseguire l'azione finora condotta per la tutela dell'autonomia della Valle e, al governo regionale, di operare per la concretizzazione degli obiettivi suindicati.

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Le Président STEVENIN propose de procéder à l'examen de la troisième résolution, présentée par les Conseillers MOSTACCHI, PERRON, VICQUERY, Joseph César PERRIN, RINI, Charles PERRIN, BAVASTRO, VALLET, BORRE, BIONAZ, AGNESOD, VOYAT, Dino VIERIN, FERRARIS, FLORIO, PICCOLO et LOUVIN.

Prennent la parole, pour déclaration d'intention, les Conseillers MARGUERETTAZ (abstention du groupe des Autonomistes), FLORIO (voix favorable du groupe des Verts Alternatifs), Joseph César PERRIN (voix favorable du groupe de l'Union Valdôtaine) et LINTY.

LE CONSEIL

- avec vingt-trois voix pour (présents: trente-quatre; votants: vingt-trois; abstentions: onze, les Conseillers ALOISI, CHIARELLO, COLLE', DUJANY, LANIECE, LANIVI, LINTY, MARGUERETTAZ, PARISI, TIBALDI et ROCCHIO);

APPROUVE

la suivante:

RESOLUTION

LE CONSEIL REGIONAL DE LA VALLEE D'AOSTE

AYANT PRIS CONNAISSANCE du texte des propositions approuvées par la Commission Parlementaire pour les réformes institutionnelles;

EN RAPPELANT ses précédentes résolutions en matière de réformes institutionnelles, en particulier pour ce qui a trait à un pouvoir constituant pour les Régions et les Provinces Autonomes;

AYANT CONSTATE' la grave insuffisance du texte en objet, en ce qui concerne la nécessité d'une transformation de l'Etat italien en Etat fédéral (voire le paradoxe représenté par le maintien, de la part de l'Etat, d'une liste de compétences excessivement riche, susceptible d'être élargie davantage en faisant appel au principe, très peu clairement défini, de "tutela di imprescindibili ed evidenti interessi nazionali") et de tout ce que cela devrait comporter en termes d'autonomie, de reconnaissance des spécificités ethnolinguistiques, de garanties et de création d'une Chambre des Régions;

AYANT PRIS ACTE également des solutions ambiguës adoptées en matière de forme de Gouvernement, de bicaméralisme et de rapports avec l'Europe;

AFFIRME

que la réforme proposée pour l'organisation de l'Etat ne peut absolument convenir aux exigences d'une démocratie moderne qui se voudrait respectueuse des diversités et orientée au progrès;

EXPRIME

son avis négatif par rapport à la réforme de l'Etat, ainsi qu'elle a été proposée, tout en constatant le maintien du régime d'autonomie spéciale pour notre région et pour celles qui déjà en jouissent, et en formulant l'appréciation pour l'élimination du contrôle de légitimité sur les lois;

SOULIGNE

pour ce qui est de la réforme électorale, la nécessité que la nouvelle loi assure la représentativité de la Vallée d'Aoste au sein du Parlement italien;

ENGAGE

son Président, la première Commission, le Gouvernement, son Président et les Parlementaires valdôtains à oeuvrer, en collaboration avec les entités locales, pour une modification radicale de ce texte, dans le sens d'une réforme réellement fédéraliste, en prévoyant - entre autres - la création d'une Chambre des Régions, et pour une réforme permettant le renforcement et un nouvel essor de l'autonomie spéciale de la Vallée d'Aoste qui, en partant de l'intangibilité des droits acquis, constitue une réponse aux exigences historiques d'autogouvernement de notre région, dans une logique européenne et dans l'optique de liens transfrontaliers.

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La session termine à vingt-et-un heures et sept minutes.

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Lu, approuvé et signé:

LE PRESIDENT

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LE FONCTIONNAIRE SECRETAIRE LE CONSEILLER SECRETAIRE

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