Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2525 del 16 aprile 1997 - Resoconto

SEDUTA POMERIDIANA DEL 16 APRILE 1997

OGGETTO N. 2525/X Approvazione del programma dei lavori pubblici per il triennio 1997-1999 nonché del piano lavori per l'anno 1997.

Deliberazione Il Consiglio

Richiamata la legge regionale 20 giugno 1996, n. 12 "Legge regionale in materia di lavori pubblici" ed in particolare il Capo II della stessa "Pianificazione e programmazione del ciclo dei lavori pubblici" che stabilisce che il ciclo di realizzazione dei lavori pubblici sia strutturato in relazione alle fasi di identificazione dei bisogni, di progettazione e programmazione, nonché di esecuzione dei lavori necessari a soddisfare i bisogni identificati e che ad esse corrispondono le tre diverse fasi di progettazione indicate agli articoli 11, 12, 13 e 14 della legge regionale medesima;

Considerato che non è stato ancora completato il censimento degli studi e delle progettazioni già acquisite o comunque già affidate a soggetti esterni per la verifica della loro attualità e corrispondenza dei contenuti a quanto stabilito dalla legge regionale n. 12/1996 ai sensi dell'articolo 47 della stessa, né quindi sono stati strutturati i cicli di realizzazione dei lavori pubblici avviati prima dell'entrata in vigore della legge regionale secondo quanto disposto dalla medesima legge;

Considerato quindi che in questa fase transitoria di applicazione della legge regionale n. 12/1996 non è possibile applicare quanto previsto dal Capo II sopra citato si ritiene opportuno strutturare in via provvisoria per il triennio 1997-1999 e per l'anno 1997 la programmazione del ciclo di realizzazione dei lavori pubblici in un programma dei lavori pubblici per il triennio 1997-1999 e in un piano dei lavori pubblici per l'anno 1997;

Visto il programma dei lavori pubblici per il triennio 1997/99, nonché il piano dei lavori pubblici per l'anno 1997 predisposti dall'Assessorato dei Lavori Pubblici ed evidenziato che in tali documenti di programmazione sono stati indicati lavori pubblici considerati di interesse regionale e per i quali si ritiene necessario avviare o completare il ciclo di realizzazione mediante la predisposizione della progettazione, anche preliminare, o l'affidamento dei lavori nell'anno 1997 e nel triennio 1997-1999;

Richiamato l'articolo 39 della legge regionale n. 12/1996 nel quale sono indicate le attribuzioni al Consiglio regionale, alla Giunta regionale e ai Dirigenti della Regione le competenze relative alle attività connesse al ciclo di realizzazione dei lavori pubblici, vista la legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45 recante "Riforma dell'organizzazione dell'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta e revisione della disciplina del personale" e richiamata la determinazione della Giunta n. 1826 in data 19 aprile 1996, nonché le deliberazioni di Giunta n. 6162 in data 30 dicembre 1996, n. 317 in data 3 febbraio 1997 e la circolare applicativa n. 7 del 6 febbraio 1997;

Visto il Regolamento regionale 28 marzo 1994, n. 2 "Regolamento regionale per l'esecuzione di lavori, provviste e servizi in economia", come modificato dal Regolamento regionale 5 dicembre 1995, n. 8;

Vista la lettera della Consulta regionale dell'Economia e del Lavoro prot. n. 42/DG/me in data 15 aprile 1997 recante: Parere della C.R.E.L. sulla proposta di delibera consiliare riguardante "Programma dei lavori pubblici per il triennio 1997-1999";

Visto il parere favorevole rilasciato, dal titolare delle funzioni di responsabile del Servizio assetto e tutela del territorio nell'ambito dell'Assessorato dei Lavori Pubblici, ai sensi dell'articolo 72 della legge regionale n. 3/1956 e successive modificazioni e del combinato disposto degli articoli 13, comma 1, lettera e) e 59, comma 2 della legge regionale 45/1995, in ordine alla legittimità della presente deliberazione;

Delibera

1) di approvare il Programma dei lavori pubblici per il triennio 1997/99 ed il Piano dei lavori per l'anno 1997;

2) di stabilire che la Giunta regionale provveda, per le opere elencate nel Programma dei lavori e nel piano dei Lavori pubblici per l'anno 1997 predisposti dall'Assessorato dei Lavori Pubblici, ad assumere le determinazioni necessarie per l'avvio delle fasi di progettazione, all'approvazione dei progetti, all'appalto e ai relativi impegni di spesa;

3) di autorizzare la Giunta regionale a derogare all'ordine delle opere, quale indicato nelle tabelle di programma, nei casi in cui motivi tecnici e di opportunità lo rendano necessario e a modificare in relazione alle risultanze progettuali esecutive gli importi destinati ai singoli lavori, nei limiti della disponibilità di spesa dei pertinenti capitoli;

4) di sottoporre la presente deliberazione al controllo della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta ai sensi e per gli effetti dell'articolo 8 lett. b) del decreto legislativo 22 aprile 1994, n. 320.

Président La parole à l'Assesseur des travaux publics, Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Brevissimamente, per illustrare il documento nelle sue linee più generali, rimanendo poi a disposizione per eventuali chiarimenti su quesiti più puntuali.

Questo è un documento molto importante e con la sua approvazione possiamo avviare tutta una serie di interventi sia nell'anno '97 che nel triennio '97-'98.

L'impostazione del documento va nella direzione di essere il più possibile trasparente dal punto di vista dell'informazione complessiva di quelli che sono gli interventi previsti nel triennio '97-'98 e degli interventi già avviati nel '96, ma che hanno impegni finanziari di competenza che riguardano o il '97 o il '97-'98.

L'elaborato che avete esaminato è composto da tre blocchi. Il primo blocco elenca gli interventi per i quali sono già stati avviati gli appalti nel '96, ma che hanno anche competenze finanziarie nel '97-'98. Il secondo blocco del documento riassume tutti gli interventi del piano lavori che possono essere avviati nel '97, oltre a quelli che possono essere avviati anche nel '98 e nel '99. Nell'ultima parte del documento, che è quella fondamentale per l'anno in corso, c'è l'elencazione e le informazioni sui singoli interventi che possono essere avviati nel '97.

Volevo sottolineare lo sforzo che è stato fatto dagli uffici per rendere il più possibile compatibile questo documento a quelli che sono gli elementi caratterizzanti della programmazione contenuti nella legge 12. Posso anche sottolineare che il documento all'esame dei consiglieri fa riferimento preciso a quelle che sono le cifre del bilancio di previsione annuale per il '97 e del triennale '97-'99.

La verifica è stata fatta congiuntamente dai servizi dell'Assessorato dei lavori pubblici con i servizi dell'Assessorato delle finanze.

Mi pare che anche da questo punto di vista il documento si caratterizza come un'elencazione di lavori realmente concretizzabili, non come un libro dei sogni che poi non riesce a trovare concretizzazione o perché indeterminato o perché non ha la copertura finanziaria per la realizzazione finanziaria dello stesso.

Per quanto riguarda le linee generali di fondo che sottointendono a questo documento di programmazione, innanzitutto vi è tutta una serie di interventi tesi a soddisfare una serie di censimenti di bisogni fatti dai singoli assessorati, trasmessi poi all'Assessorato dei lavori pubblici per la realizzazione del documento stesso, che sono il risultato di una serie di interventi funzionali al completamento del programma dell'attuale maggioranza e della Giunta.

In linea generale gli interventi hanno come filosofia di fondo quella di abbellire e mantenere l'esistente (infatti soprattutto per quanto attiene il discorso della viabilità sono più che altro interventi relativi alle migliorie di strutture già esistenti), di qualificare certi servizi, pochi sono gli interventi ex novo da un punto di vista viario. Vi sono invece interventi qualificanti sia nel settore dell'industria e del turismo che nel settore scolastico.

Riassumendo brevemente i dati più importanti relativi agli interventi previsti e che possono essere avviati per il '97, che hanno impegni finanziari già nel '97, ma che possono avere impegni anche nel '98-'99, per il sistema idrico integrato abbiamo previsto 11 miliardi, per le opere necessarie per garantire il corretto regime delle acque 11,5 miliardi, opere per la tutela, riassetto e difesa del suolo 5,6 miliardi, strutture per il turismo, sport e tempo libero 4,5 miliardi, strutture per la cultura e lo spettacolo 52 miliardi, raccolta smaltimento rifiuti solidi 22 miliardi, edifici pubblici 55 miliardi, per un totale complessivo di lavori avviabili nel 1997 di circa 500 miliardi, di cui 170 miliardi di competenza finanziaria per il '97, 161 nel '98 e 182 nel '99.

Visto anche l'esame pagina per pagina fatto nelle competenti commissioni consiliari, mi limiterei a quest'intervento introduttivo per essere poi a disposizione con i colleghi di Giunta per eventuali approfondimenti sulle singole voci.

Presidente È aperta la discussione generale.

Do lettura della lettera del CREL:

Ill.mo Claudio Lavoyer, Assessore ai lavori pubblici, Regione autonoma Valle d'Aosta;

Ill.mo Luigi Pasquino, Dirigente Presidenza del Consiglio Regione autonoma Valle d'Aosta.

Oggetto: Parere della CREL sulla proposta di delibera consiliare riguardante "programma dei lavori pubblici per il triennio 1997/99".

La Presidenza della Consulta, esaminata la proposta di delibera di cui all'oggetto, sottolinea che i tempi a disposizione non consentono di formulare un giudizio di merito approfondito in quanto la quantità e la qualità del provvedimento necessita di un approfondito esame per verificare la congruenza e coerenza con le linee di indirizzo definite nel bilancio preventivo e di una valutazione sui risultati dei programmi delle annate precedenti.

A tale fine, pur ritenendo che nulla osta alla discussione in Consiglio regionale del provvedimento proposto, si ritiene proprio per gli effetti positivi che produce la prosecuzione degli investimenti pubblici sulla situazione economica regionale, di proporre una riunione fra la Consulta e l'Assessore per un confronto approfondito sulle logiche politico-programmatiche che sottendono le decisioni di investimento e la procedura di collegamento fra programma, piano, interventi.

Si sottolinea infine che sarebbe preferibile all'esclusiva redazione di pareri partecipare alla formazione e alla definizione dei provvedimenti, consentendo così di prendere in considerazione eventuali indicazioni delle parti sociali.

Cordiali saluti

il Presidente Guido Dondeynaz.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.

Parisi (RV) Prima di entrare nel merito di questo programma lavori volevo pubblicamente ringraziare la III Commissione per il senso di responsabilità, nonché per la disponibilità e la sensibilità dimostrate. Di fronte ad uno strumento di questa portata la Commissione ha voluto esprimere il parere pur non avendo i tempi necessari per entrare nel merito del programma lavori.

Mi auguro che sia l'ultima volta che documenti di questo genere arrivano alle...

Marguerettaz (fuori microfono) ... la penultima perché c'è ancora il prossimo anno.

Parisi (RV) ... la penultima, almeno per quanto mi riguarda, potrebbe interessare altri. Chiedo scusa dell'interruzione, non solo io, ma altri membri della III Commissione così come di altre commissioni hanno lamentato sovente i tempi ristretti con i quali vengono coinvolte le commissioni per esprimere dei pareri. Si comprende anche la necessità di avviare la discussione e quindi di acquisire il parere da parte delle commissioni su determinati argomenti, però credo che di fronte a certe proposte che hanno delle grosse implicazioni di carattere politico debba essere in futuro concesso un maggiore tempo alle commissioni competenti per poter entrare nel merito ed esprimere il parere.

Oggi anche il sottoscritto, come altri membri della Commissione, avranno la necessità di entrare nel merito del documento, quindi mi auguro che l'Assessore non se ne abbia a male e risponda a tutte le domande che gli verranno poste in merito all'oggetto che andremo a discutere fra un momento.

Mi fermo qui, però ritenevo doveroso da parte mia ringraziare ancora una volta la Commissione perché ha dimostrato non solo in quest'occasione ma anche in passato, di non tenere conto di quelli che erano i ruoli e le posizioni occupate all'interno del Consiglio di fronte a tutte le discussioni che venivano fatte in III Commissione.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Squarzino Secondina.

Squarzino (VA) Il mio intervento affronterà solo alcuni aspetti, ma confesso che quando osservo questo piano lavori quest'anno come gli anni precedenti e vedo tutta una serie di cifre, dentro di me scatta quasi automaticamente un confronto con dei parametri che mi vengono spontanei e che riguardano un metro con cui valutare i bisogni della gente.

Ricordo che uno degli ultimi Consigli abbiamo discusso sull'entità dei finanziamenti dati agli enti privati proprio per ospitare anziani autosufficienti e non, e all'interno della discussione era emerso con forza che a fronte di una cifra messa in bilancio di 4,3 miliardi non si poteva fare tanto diversamente.

Ho presente che una cifra di questo tipo vuol dire rispondere ai bisogni di 200 e più persone, invece vedo che la stessa cifra è utilizzata per fare tipi di lavori che, secondo me, potrebbero essere fatti con cifre più modeste e con un po' più di attenzione alle modalità con cui vengono spesi i soldi pubblici. E qui non me ne voglia l'Assessore Lavoyer, ma l'esempio tipico che emerge con forza sono le ristrutturazioni del salone di manifestazioni del Palazzo regionale.

Ripeto, ho difficoltà a valutare l'entità di questa cifra, ma vedo che i bisogni di più di 200 persone della città di Aosta costano meno della ristrutturazione di questo salone; quindi ho l'impressione che a volte le cifre che vengono stabilite e anche i tipi di lavori che vengono proposti siano ad un livello dispendioso rispetto al tipo di materiali, al tipo di soluzioni che vengono proposte. Rischiamo in questo caso come in altri casi di creare delle strutture, che poi abbiamo difficoltà a gestire. Per esempio, chiederei rispetto al Foyer de fond de Rhêmes all'Assessore al turismo e anche all'Assessore ai lavori pubblici se esiste un progetto regionale di foyers de fond perché mi sembra strano che ogni 2-3 anni emerga il bisogno di un nuovo foyer de fond da collocare da qualche parte. Non vorrei che anche i foyers de fond avessero la stessa trafila che hanno avuto le microcomunità, cioè cominciano a sorgere qua e là, secondo le esigenze di un territorio particolare senza un piano organico di investimenti e di rapporto costi-benefici rispetto all'investimento. Altrimenti mi sembra che questo tipo di risorse, che sono risorse pubbliche - non dimentichiamolo - siano risorse forse spese non in modo oculato.

E poi volevo anche chiedere alcune informazioni all'Assessore alla sanità per quanto riguarda l'RSA di Antey; non ho capito bene come mai da una parte c'è la previsione di una spesa di circa 9 miliardi, dall'altra c'è un investimento di 300 milioni per il '97. Vorrei chiedere se c'è stato questo finanziamento del CIPE, se il finanziamento del CIPE è già arrivato, perché dai documenti ufficiali pubblicati dal CIPE non appare ancora che questo stanziamento sia già stato assegnato alle regioni, e vorrei sapere i tempi entro i quali questo si realizza perché non possiamo continuare a dire che abbiamo bisogno di RSA e poi l'unica RSA che è programmata continuiamo a tenerla scritta in tutti i documenti, ed in questo modo non si riesce ad offrire in tempi brevi un servizio ai nostri utenti.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Prendo spunto per fare alcune riflessioni su questo piano dalle parole che ho sentito nell'illustrazione dell'Assessore e che peraltro avevo già avuto modo di leggere sugli organi di informazione a seguito di una conferenza-stampa che l'Assessore ha tenuto per presentare questo piano dei lavori pubblici.... sì, conferenza stampa della Giunta, non dell'Assessore...

La parola chiave che vuol tradurre questo piano dei lavori pubblici mi sembra, proprio perché presente sia negli articoli della stampa, sia perché ripresa oggi dall'intervento dell'Assessore, sia questa: non è un libro dei sogni, ma è un piano concreto, attuabile, che si propone come già ho avuto modo di sentire lo scorso anno l'abbellimento dell'esistente e via di questo passo.

Devo dire innanzitutto che l'intervento dell'Assessore mi è parso molto, molto simile all'intervento che egli fece lo scorso anno nella presentazione del piano. La cosa non mi sorprende perché molte, forse troppe sono le affinità fra il piano che questo Consiglio regionale ha approvato lo scorso anno e quello che si appresta ad approvare quest'anno.

Il significato politico del mio intervento è uno solo, il tentativo è quello di dimostrare - se ci riuscirò non lo so - che il documento che questo Consiglio si accinge a discutere e a votare è esattamente un libro dei sogni.

Credo che il dato più significativo che traduca la fantasia di questo programma sia l'ultima parte di questo piano, quella che concerne gli interventi che sono affidabili entro l'anno 1997. Effettivamente gli interventi sono tanti e così differenziati che è difficile anche analizzarli ad uno ad uno per cui ho fatto un doppio lavoro: da una parte un'analisi un po' statistica generale, dall'altra l'individuazione di alcuni problemi specifici, parte che magari svolgerò in un secondo intervento.

In questa prima parte dell'intervento volevo far notare al Consiglio come la realizzabilità di questo programma preveda che nel corso del 1997 siano affidabili la bellezza di 252 lavori; il che - se i conti non mi fanno difetto - significa affidare, togliendo le festività, una media di un lavoro al giorno. Non solo, di questi 252 lavori affidabili secondo l'Assessore nel 1997, solo 65 - poco meno di un quarto - hanno il progetto esecutivo; tutti gli altri, quindi più dei tre quarti dei lavori che si vorrebbero affidare nel 1997, non sono ancora dotati di una progettazione esecutiva. Credo che per chiunque conosca la situazione burocratica nostra - che da questo punto di vista però non credo sia dissimile da altri enti pubblici - questo sia significativo di per sé di come ciò che è promesso all'interno di questo programma sia certamente non realizzabile e quindi credo proprio si tratti di libro dei sogni.

Dei dati interessanti vengono poi dal confrontare il piano dei lavori che ci accingiamo a discutere con quello che discutemmo e questo Consiglio approvò lo scorso anno. Qui vi sono alcune "chicche". Già lo scorso anno l'Assessore faceva lo stesso tipo di affermazioni, parlando di un piano estremamente concreto, realizzabile e fattibile. Allora darò a questo Consiglio un dato, che poi chiaramente l'Assessore potrà contraddire, ma io l'ho assunto da quello che è il documento stesso. Prendo un capitolo a caso, quello della regimazione idraulica. Lo scorso anno questo Consiglio votò 24 interventi di regimazione idraulica nei diversi comuni, per i quali era previsto l'affidamento dei lavori nel corso del 1996. Su 24 lavori affidabili a seconda dell'Assessore e della Giunta nel 1996, ben 23 li troviamo nuovamente espressi e indicati fra gli interventi affidabili non più nel '96, bensì nel '97...

(... interruzione dell'Assessore Lavoyer, fuori microfono...)

... sono più che contento, anzi mentre guardavo questo piano lavori dicevo al mio amico Collé: mi auguro che l'Assessore distrugga tutto il mio intervento, mi auguro di sbagliarmi, mi auguro di non aver capito, mi auguro di fare confusione perché, se così non fosse, veramente questo piano di lavori pubblici rappresenterebbe quanto di peggio quest'Amministrazione ha finora prodotto, sempre che abbia prodotto qualcosa di buono.

Facevo riferimento ad altri dati che mi hanno fatto fortemente riflettere. Vi sono tutta una serie di interventi per i quali apparentemente anche qui - sempre secondo quello che ho letto io - non solo non vi sono stati passi avanti, e qui ci sono una serie infinita di progetti, non li ho contati perché sono troppi, ma se andate a vedere, sempre paragonando il programma dei lavori del triennio '96-'98 con quello di quest'anno, vi renderete conto dell'enormità di progetti indicati nel piano di allora e i passi che sono stati fatti da un anno a questa parte, non parlo a livello di realizzazione, dico a livello di progettazione. Vi sono un'immensità di progetti per i quali progetto di massima vi era, progetto di massima vi è, progetto esecutivo in corso vi era, progetto esecutivo in corso vi è; ce ne sono un'infinità. Quindi non si sono fatti apparentemente passi avanti per quel che concerne neanche la progettazione.

Vi sono alcune voci per le quali apparentemente sembra si siano fatti dei passi indietro rispetto allo scorso anno; cito 4 interventi.

Il primo è la costruzione dell'impianto di depurazione al servizio della Comunità montana Valdigne-Mont Blanc, in località Equilivaz; nel '96 questo Consiglio, approvando il piano lavori, leggendo la tabella allegata ai vari interventi per quest'intervento in particolare, non poteva non vedere come nelle colonne inerenti la progettazione l'anno scorso fosse indicato che questo progetto era già esecutivo. Se andiamo a vedere lo stesso progetto di quest'anno, si evince che la fase di progettazione non è più quella esecutiva, ma è tornata quella preliminare.

Per gli interventi di potenziamento e razionalizzazione dell'acquedotto consortile Chamois-Antey-La Magdeleine passiamo da un progetto esecutivo in corso dello scorso anno a un progetto di massima in corso di quest'anno.

Per le opere di sistemazione della pista di slittino in località Combasse passiamo da un progetto esecutivo dell'anno scorso ad un progetto esecutivo in corso di quest'anno.

Per l'ammodernamento della strada regionale n. 18 di Pila dal chilometro 11,1 al chilometro 11,760 passiamo da un progetto esecutivo ad un progetto esecutivo in corso.

Poi vi sono altri punti che personalmente volevo sottoporre all'attenzione dell'Assessore, sempre nella certezza che egli mi spiegherà perché mi sono sbagliato su tutti questi punti. Le opere civili di sistemazione dei fabbricati della funivia di Chamois erano nel '96 inserite nel programma annuale per l'affidamento dei lavori, quindi l'anno scorso bisognava affidare i lavori per sistemare i fabbricati della funivia di Chamois; quest'anno la stessa voce viene inserita nel programma triennale.

Per la ristrutturazione infine degli immobili dell'ex Italsider da adibire a Ecole des neiges, l'anno scorso mi sembra che, mentre approvavamo il piano dei lavori, fossimo in pieno contenzioso con le imprese, quindi non sapevamo all'epoca come si sarebbe evoluta la situazione, ebbene, questo Consiglio approvò per quanto concerne l'Ecole des neiges di La Thuile un programma triennale che prevedeva per il '97 uno stanziamento di ben 4 miliardi. Quest'anno che sappiamo, così è stato annunciato, che l'arbitrato è stato favorevole nei confronti dell'Amministrazione regionale, questa Giunta pensa bene di mettere - rispetto ai 4 miliardi dello scorso anno - zero lire di stanziamento per il '97.

Queste sono alcune considerazioni di carattere generale con le quali chiudo il primo intervento, probabilmente ne farò un secondo dopo altrimenti credo che con l'Assessore verrebbe fuori un dialogo che non sarebbe costruttivo per il Consiglio.

Si dà atto che, dalle ore 17,16, presiede il Vicepresidente Viérin Marco e che, dalle ore 17,20, presiede il Vicepresidente Aloisi.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) L'altra volta che abbiamo discusso di programmi che dovevano avere anche un giudizio dal CREL, ci siamo lamentati perché non aveva dato un giudizio. Adesso c'è un giudizio che è quello che ho dato in Commissione e che abbiamo dato qui e che indirettamente ha dato anche Parisi dicendo che i tempi sono stati strettissimi, qui lo conferma e dice che oltre i tempi bisognava avere almeno una discussione con l'Assessore per capire le volontà. Sicché mi sembra che da questo lato, se il CREL lo abbiamo costruito e deve servire a qualcosa, dobbiamo tenere conto dei rilievi; se invece non ci interessa..., avevo detto più volte cosa ne pensavo, e comunque qui i rilievi ci sono, sono anche firmati da un Senatore, quindi hanno più valore.

Diciamo che il Consigliere Marguerettaz mi ha anticipato, dicendo che è un bel libro dei sogni, io lo avevo già detto per il piano finanziario regionale e lo dico anche qui. Non voglio ripetere quello che ha già detto Marguerettaz sui diversi punti, però vorrei fare una domanda all'Assessore: un piano lavori deve essere un piano lavori, oppure un piano di quello che ha in testa l'Assessore?

Si parla di allargamento della strada comunale Nicolin Bagnère in Comune di Saint-Christophe a pagina 26 numero di intervento 179; allora, progettazione zero, VIA zero, A zero, B zero, C zero. Come dobbiamo prenderle queste opere? Sono delle opere a cui qualcuno ha accennato, però non c'è niente; non capisco come mai possano stare su un piano lavori. Cioè su un piano lavori ci deve essere qualcosa che è appaltabile.

Prendiamo il n. 172, rettifica spostamento del tracciato strada regionale, Torgnon: progetto zero, VIA zero, A no, B zero, C zero, 300 milioni di stanziamento. Volevo capire con quale cognizione è stato fatto, cioè come dobbiamo comportarci noi di fronte a certi tipi di lavori.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Perron.

Perron (UV) Effettivamente delle valutazioni più complete almeno di quelle che farò io ed anche più approfondite si sarebbero potute fare, se avessimo avuto più tempo per esaminare questo documento. È comunque innegabile la grande portata politica, amministrativa di quest'atto. Esso ha anche una grande portata di carattere economico e finanziario. Questo documento è a mio giudizio un documento molto importante: è importante per la pubblica Amministrazione intesa come Regione, intesa come comunità locali; è estremamente importante perché va a costituire una risposta positiva per un settore economico delicato com'è quello edile. Quindi sono questi due elementi che possono contare di avere nelle loro mani un importante strumento che permette di poter guardare avanti con un discreto ottimismo.

Si tratta senza dubbio di un progetto corposo, di grandi dimensioni sia dal punto di vista finanziario, ripeto, quindi di denaro che questo documento prevede di mettere sul mercato, sia da un punto di vista della mole di lavori che si immettono sul mercato.

Sottolineo l'accoglimento positivo su due fronti: da un punto di vista della pubblica Amministrazione intesa sia come Regione che come comunità locali, ma poi anche dal punto di vista del volano economico che ciò può rappresentare.

Dicevo prima che la quantità di lavori che si prevede di immettere sul mercato è senza dubbio rilevante; è un programma che pone una discreta attenzione a diversi settori che possiamo giudicare importanti ed io intravedo in questo piano ad esempio una buona attenzione al programma dell'edilizia scolastica. A questo proposito mi pare che contenga degli importanti obiettivi e giudico apprezzabile lo sforzo non solo dell'Assessore, ma dell'intero Governo di investire in questo settore che possiamo reputare importante.

Una buona attenzione mi pare riservata alla viabilità, nel senso di completamento di tutta una serie di procedure e di lavori già intrapresi, e non vista quindi come un progetto di realizzazione ex novo di tante opere. Penso ad alcuni grandi progetti fra i quali mi permetto di sottolineare l'estrema importanza della realizzazione della strada dell'Envers in destra orografica, come mi pare di poter sottolineare l'attenzione che questo ha nei confronti dei trasporti pubblici.

Mi pare di vedere in esso una buona attenzione al sistema idrico generale, che costituisce un bisogno primario della collettività; vediamo in questo modo la possibilità di portare a compimento tutta una serie di opere che sono state intraprese in precedenza al fine di consentire un corretto regime ed un corretto utilizzo delle acque.

Mi pare di vedere infine una grande attenzione al territorio, vedendo nel complesso non una serie di interventi ex novo, ma una serie di interventi che vanno a migliorare e a terminare lavori già intrapresi, al ripristino del territorio e al suo rispetto, alla valorizzazione delle aree protette nel rispetto delle regole che ci siamo dati.

Questi sono alcuni punti di carattere generale che ho inteso sottolineare.

Mi permetto soltanto da un punto di vista un po' tecnico di porre all'Assessore alcune domande relativamente a degli aspetti che non ho capito. A pagina 22, dove si parla della costruzione dei nuovi svincoli, di imbocchi per le due strade regionali, volevo solo capire a che punto era la progettazione, la durata di queste realizzazioni e sapere dall'Assessore se a suo giudizio queste opere sono realizzabili nel triennio oppure no. Vorrei inoltre sapere se, a fronte di questo grande atto, l'Assessore o i suoi uffici hanno calcolato quale percentuale di ricaduta occupazionale possiamo avere in futuro sul nostro territorio; credo che la Regione stia vivendo, anche se in maniera minore e più ridotta rispetto ad altre realtà, un certo grado di difficoltà per quello che riguarda i livelli occupazionali. Credo che questo documento che stiamo discutendo possa costituire, insieme ad altri atti che abbiamo approvato, penso alla legge nel Consiglio precedente, una risposta concreta, forse parziale, ma concreta sul piano occupazionale.

Allo stesso modo vorrei capire se è stato immaginato o preventivato quale può essere il grado di ricaduta di ricchezza sulla nostra comunità a fronte di un così ampio e corposo programma di investimenti.

L'altro settore sul quale mi permetto di fare un'analisi è quello del settore edile per valutare cosa comporta questo piano lavori. Il settore edile, abbiamo avuto modo di affermarlo quando abbiamo parlato della legge sui lavori pubblici, costituisce uno dei settori trainanti della nostra economia e io credo che questo piano lavori senza volerlo definire un libro dei sogni possa costituire un'occasione di ripresa di questo settore e di tutto il suo indotto che ancora oggi conosce un certo grado di difficoltà.

Qualcuno faceva riferimento ai piani lavori precedenti. Effettivamente la mole di lavoro che è stata immessa sul mercato, checché ne dica il Consigliere Marguerettaz, è notevole...

(... interruzione del Consigliere Marguerettaz, fuori microfono...)

... non è vero, se andiamo a verificare la quantità di lavori che sono stati appaltati, si nota un grande incremento rispetto ad anni precedenti. Quello che - ed è un giudizio strettamente personale che è negativo - purtroppo constatiamo è che gran parte degli appalti vengono aggiudicati da imprese esterne alla Valle.

Pur esistendo la possibilità del subappalto che credo molto poco ci interessa, il fatto che gran parte dei lavori che la Regione Valle d'Aosta appalta vada all'esterno possa costituire un elemento di preoccupazione per la nostra realtà e per la nostra comunità, dico anche per la politica nel suo complesso.

Chi ha l'occasione di seguire l'andamento delle gare può notare che assistiamo forse quotidianamente ad un mercato selvaggio nel mondo delle imprese, dove il bisogno di lavoro è enorme, dove vi è una lotta all'ultimo sangue per l'assegnazione dei lavori. Il tutto avviene in un quadro normativo non chiaro a livello nazionale, certamente non stabile e non chiaro, condizionato anche da una certa instabilità politica che caratterizza la politica italiana perlomeno in questo settore.

Quest'Assemblea o perlomeno una parte di essa aveva espresso un giudizio positivo sul progetto di legge dei lavori pubblici che la Giunta aveva presentato a questo Consiglio. Oggi ribadiamo l'estrema importanza di quella legge, riaffermiamo la convinzione della necessità di quell'atto, però mi permetto di chiedere all'Assessore un'accelerazione nella completa adozione di questa legge. Non suonino queste mie parole come un rilievo negativo o una critica, vogliono solo essere uno stimolo positivo per operare con più celerità e per fare in modo che questa legge venga applicata nella sua interezza. Esistono delle parti di questa legge non sostanziali che non sono applicate. So che in questi mesi, dal momento in cui è stata pubblicata la legge, si è lavorato molto, certamente non è stato perso del tempo, però credo che vi sia da fare ancora un discreto lavoro per fare in modo che la legge venga applicata nella sua interezza.

Assessore, accolga questi suggerimenti in senso positivo, come un invito a cercare di operare affinché questa legge possa essere usata nella sua interezza affinché le comunità locali, ma soprattutto il volano economico che è costituito dalle imprese locali, possano trarre un beneficio da questa legge, sempre all'insegna della trasparenza, della correttezza, della chiarezza delle norme che questa legge impone.

Però, Assessore, volevo sapere da lei che tempi prevede affinché questa legge possa andare a regime e quali lavori il gruppo di lavoro sta conducendo per rendere questa legge funzionante a pieno regime.

Comunque l'adozione di un piano triennale è anche un'occasione da parte di questo Consiglio per dare all'esterno un messaggio è la speranza che dall'enorme quantità di lavori che prevediamo di immettere sul mercato senza dubbio possono venire degli effetti positivi, dei benefici per la nostra comunità e mi auguro che siano commisurati allo sforzo che facciamo con l'adozione di questo piano lavori.

Il segnale che la Regione può dare in questo settore può andare anche in controtendenza ad un segnale che il Governo italiano sta dando, un segnale di un certo disinteresse in questo settore. Credo che qui possiamo dire esattamente l'opposto: siamo in controtendenza rispetto al Governo nazionale, ovvero cerchiamo con i limiti delle nostre competenze e delle nostre capacità di dare in questo settore delle risposte positive.

Voteremo a favore di questo piano lavori nella convinzione che questo non sia un libro dei sogni. Intravediamo in questo un grande sforzo del Governo regionale e del Consiglio nel suo complesso di dare delle risposte legittime e giuste alle esigenze degli enti locali e di mettere in moto se possibile definitivamente il settore del lavoro edile affinché questo abbia una ripresa definitiva, affinché non muoia, affinché tutto l'indotto ad esso collegato continui a vivere perché questo settore costituisce uno dei settori trainanti dell'economia valdostana.

In questo senso apprezziamo questo sforzo, pertanto il nostro voto non può essere che positivo.

Presidente Ha chiesto la parola il Vicepresidente Viérin Marco.

Viérin M. (PpVA) Intervengo solo per completare l'intervento del collega Marguerettaz. Ricollegandomi all'intervento del collega Parisi, questo documento importante per la Valle è uscito all'esterno ed è stato presentato ai mass media come un documento importante ed è un documento importante, ma a livello di tempistica, come già ricordato da altri colleghi, in dieci giorni questo documento è stato presentato alla stampa, sei giorni fa è arrivato in Commissione, la Commissione poi è stata anche un po' bizzarra perché in alcuni momenti non c'è stato il numero legale e dopo una decina di giorni è arrivato direttamente in Consiglio. Quindi dobbiamo decidere, se è una cosa importante è giusto far sì che i consiglieri abbiano il tempo di valutarla e di analizzarla in maniera più approfondita per proporre eventualmente delle alternative, ma se adottiamo questi tempi, come è già stato fatto per altri argomenti importanti in questa decima legislatura, non si permette ai consiglieri di espletare il proprio lavoro.

Per la gran parte il piano lavori ricopia il bilancio regionale, quindi non capisco neanche questo grande enfatizzare 500 miliardi di lavori quando per il 90 percento, come giustamente ha detto anche l'Assessore Lavoyer, sono cose previste nel bilancio regionale che questo Consiglio ha discusso alcuni mesi fa.

Invece la domanda che dobbiamo porci è proprio quella domanda che in parte ha formulato il collega Perron, ogni volta utilizzando la parola "pare". Probabilmente neanche lui è convinto che questo piano poi riesca veramente a dare quelle risposte e a raggiungere quei traguardi che l'Assessore ha illustrato nelle premesse. Quindi la domanda che voglio porre all'Assessore più per capire se veramente è un libro dei sogni è la seguente: l'anno scorso, nell'intervento dell'Assessore sul piano per il '96 e per il triennio '96-'98, l'Assessore ci disse praticamente che 100 miliardi riguardavano le previsioni di spesa relative ad appalti di lavori da avviare nel '96; di quei 100 miliardi di lavori che dovevano essere avviati nel '96, al momento dell'approvazione del piano triennale '96-'98 e del piano per il '96, quanti ne sono stati già avviati? Se avremo una risposta dall'Assessore in merito a questo, potremo toccare con mano se il piano del '96 è stato un libro dei sogni e se per il '97 sarà la stessa cosa.

Altre due considerazioni. Penso che comunque una risposta a quanto richiesto la si possa già dare, perché tutti noi, i mass media e chi ci ascolta sappiamo perfettamente che nel '96 e fino ad oggi non è stata risolta nessuna crisi nel settore edile, anzi sempre più viviamo un momento nero.

Inoltre - qui pongo la domanda all'Assessore Mafrica - vedo anche che nel settore industriale, in quello commerciale ed in quello dell'artigianato, settori questi ultimi due ai quali abbiamo sempre pensato che si debba rivolgere più attenzione perché è da lì che si può risollevare il problema occupazionale, si mettono a disposizione per il piano lavori '97 26.320 milioni, quando nel '95 si erano messi a disposizione oltre 40 miliardi.

Altra domanda: nel discorso della regimazione delle acque vengono messi 11.550 milioni; già lo scorso anno c'era una cifra di questo tipo però, come è già successo in III Commissione e anche in questo Consiglio, abbiamo chiesto più volte all'Assessore perché non è ancora pronto un piano di intervento in merito al discorso della regimazione delle acque. Perché chiediamo questo? Perché sono trascorsi ormai quattro anni dai famosi eventi del '93 e da allora tutte le volte ci sentiamo annunciare la presentazione di questo piano, e ancora in III Commissione tre mesi fa abbiamo chiesto ufficialmente di avere copia di questi documenti, ma ad oggi non abbiamo ricevuto niente. E anche se non faccio parte della III Commissione in maniera ufficiale, normalmente assisto ai lavori e conosco perfettamente le richieste che sono state fatte. Chiedo all'Assessore una risposta anche in merito a questo e mi riprometto di intervenire nell'arco della discussione che sicuramente procederà.

Volevo chiedere se si poteva, almeno per il piano '97, sfogliare pagina per pagina, oppure se ogni consigliere deve alzarsi e porre 15 domande per 15 punti che sono previsti nel piano stesso. È un discorso procedurale, chiedo solo come si vuole procedere perché altrimenti anche gli altri colleghi, se non altro quelli di minoranza, dovranno chiedere la parola per chiedere ragguagli su 10-15-20 argomenti specifici almeno sul piano '97 quindi, si procede per pagina oppure si preferisce che ogni consigliere si alzi e ponga le 20 domande?

Presidente Prima chiudiamo la discussione generale, poi trattandosi di un documento che ha allegato un piano, generalmente negli altri anni abbiamo votato il piano nel suo complesso. Se il Vicepresidente Viérin vuole intervenire e c'è una disposizione del regolamento, la verifichiamo, ma nulla toglie di poter intervenire per capitoli.

D'altronde lei dovrebbe conoscere il regolamento almeno quanto lo conosco io.

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Viérin Marco.

Viérin M. (PpVA) Vicepresidente Aloisi, non faccia il "furbo".

Il problema è solo questo: essendo in discussione generale, se uno pone la domanda, può avere le risposte dall'Assessore, quindi ne trarrà le dovute conseguenze. È solo questo il problema, altrimenti penso che anche gli altri colleghi come il sottoscritto si alzano e pongono i quesiti direttamente all'Assessore e dopo che l'Assessore avrà risposto trarremo le debite conseguenze.

Presidente Intanto il suo secondo intervento doveva essere per mozione d'ordine e poi le ripeto che andremo a definire la discussione generale dopodiché, se il Vicepresidente intende intervenire per capitoli, questo rientra nelle sue specifiche prerogative di richiedere l'esame per capitoli. Negli anni precedenti il piano triennale lo abbiamo votato nel suo complesso, ma se c'è quest'esigenza il Consigliere può chiedere che venga votato per capitoli e su ogni capitolo può porre dei quesiti a cui verranno date le relative risposte. Credo di essere stato chiaro, d'altronde non sono io a dire queste cose, ma è l'articolo 78 del Regolamento che disciplina queste modalità di intervento. Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz per mozione d'ordine.

Marguerettaz (PpVA) Siccome ci sono diversi colleghi, me compreso, che hanno delle domande specifiche su singoli interventi, e penso che siano anche piuttosto numerose, un po' come avviene nella discussione per il bilancio laddove, se c'è una discussione pagina per pagina, si interviene sulla pagina, si pone la domanda specifica, altrimenti bisogna porre tutte le domande nella fase della discussione generale però, mi permetta, Presidente, con la limitata, ma credo giustificata pretesa di avere la risposta puntuale sulle varie domande.

Presidente Consigliere Marguerettaz, penso di essere stato chiaro, l'esame del piano triennale avviene sui capitoli...

Marguerettaz (PpVA) ... sì, però lei capisce che bisogna saperlo prima di continuare i lavori del Consiglio perché, se non sappiamo come è organizzato, non possiamo sapere neanche come intervenire.

Presidente L'organizzazione è semplice: siamo ancora in fase di discussione generale, chiusa la discussione generale se un qualsiasi consigliere chiede che venga esaminato il piano triennale per capitoli, è nel suo diritto. La votazione poi è un atto complessivo quindi, non credo che l'Assessore non dia risposte ai capitoli, assolutamente. Se si può risolvere il tutto nella discussione generale, va bene, altrimenti una volta chiusa la discussione generale si passerà ad esaminare il programma triennale per capitoli. Penso di essere stato chiaro, o non ci si capisce, oppure non ci si vuole capire. Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici, Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Volevo solo fare una proposta che mi pare di mediazione che è quella che abbiamo fatto in Commissione. Visto che il piano lavori è composto da tre elaborati: uno è un elaborato di dati oggettivi, di lavori avviati nel '96 che hanno impegni finanziari anche nel '97-'98, l'altro è il piano lavori triennale che contiene anche i lavori del '97, pertanto la mia proposta è pagina per pagina sui lavori del piano '97 che sono i lavori che possono essere fin da ora avviati. Degli altri lavori, che sono una descrizione di intenti che hanno comunque un impegno sul triennio e che per essere avviati dovranno tornare in Consiglio perché non hanno l'impegno nel '97, mi pare superfluo l'esame. Quindi sull'esame pagina per pagina sul fascicolo che riguarda i lavori che possono essere avviati quest'anno da parte della Giunta non c'è nessun problema.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Piccolo.

Piccolo (ADP-PRI-Ind) Un brevissimo intervento, anche per non essere tacciato di essere troppo di parte.

Per quanto riguarda l'argomento oggi in discussione, relativo al programma dei lavori per il triennio '97-'99 nonché al piano lavori per il '97, credo sia doveroso innanzitutto ringraziare la Giunta regionale, l'Assessore ai lavori pubblici e i funzionari per il lavoro fatto, e soprattutto per la tempestività nel portare in Consiglio il programma dei lavori nei primi mesi dell'anno in corso.

Il volume e l'ingente finanziamento delle opere previste sia nell'anno in corso che nel triennio stanno a dimostrare una precisa volontà dell'Amministrazione regionale di cercare di soddisfare le esigenze dei singoli assessorati, ma che rispondono alle effettive esigenze dei nostri comuni con opere che hanno indubbiamente una rilevanza per le singole realtà. Si tratta infatti, lo ha rilevato anche l'Assessore, in particolare di interventi funzionali per il mantenimento e l'abbellimento dell'esistente, oltre che con la previsione di interventi mirati nei singoli settori.

Non c'è dubbio quindi che l'importo previsto servirà, oltre a quanto detto sopra, ad incrementare un settore importante quale quello economico-regionale, che è il settore edile, e che farà sicuramente scaturire un rilevante indotto negli altri settori.

Non posso quindi che concludere esprimendo voto favorevole al programma da parte del mio gruppo.

Presidente Non ho altri iscritti. Dichiaro chiusa la discussione generale. Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici, Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) In attesa di esaminare il piano nel dettaglio, come richiesto dal Vicepresidente Viérin, vorrei fare alcune considerazioni sui quesiti o le suggestioni che i singoli interventi dei vari consiglieri hanno sollevato.

Innanzitutto voglio anch'io ringraziare il Presidente della III Commissione e i Commissari della III Commissione per l'impegno e la serietà con cui hanno esaminato il documento, consapevoli dell'importanza dello stesso e quindi della ricaduta economica che lo stesso ha per l'economia della nostra Regione, e che quindi hanno sollecitato l'approvazione da parte del Consiglio.

Per quanto attiene l'intervento del Vicepresidente Viérin, sempre sui caratteri generali, facendo riferimento a conferenze stampa, voglio sottolineare che l'Assessore correttamente non ha fatto nessuna conferenza stampa prima che il piano lavori non fosse stato approvato dal Consiglio. Alla fine dei lavori di ogni Giunta regionale, all'incontro con i giornalisti per informare di quali sono i documenti, i provvedimenti, i disegni di legge che la Giunta stessa ha approvato, in quella sede questo tipo di argomento è stato inserito nell'elencazione, come tutti gli altri argomenti di rilevanza approvati dalla Giunta stessa.

Voglio anche sottolineare che in quella sede la Giunta, il sottoscritto in particolare ha distribuito ai giornalisti solo dei dati riassuntivi ed assolutamente non ha distribuito nessun documento complessivo, dove c'era l'elencazione nel dettaglio degli interventi. Dopodiché l'Assessore non ha fatto nessuna conferenza stampa, non mi pare dal mio intervento precedente d'introduzione che abbia dato particolare enfasi a questo piano; ho sottolineato l'importanza di questo documento. L'enfasi non c'è anche perché la Giunta regionale è consapevole delle difficoltà in cui si trova il settore, quindi non c'è nessun trionfalismo e nessuna enfatizzazione particolare.

Per quanto attiene poi i quesiti più di dettaglio e gli interventi più generali, su quello del Consigliere Squarzino non voglio fare polemica perché mi è sembrato un intervento abbastanza tranquillo, ma il Consigliere Squarzino mi riporta in discussione il problema del salone e già lo scorso anno abbiamo approvato un piano lavori secondo me di notevole importanza, dove alcuni organi di stampa hanno rilevato il salone.

Allora, visto che già l'anno scorso si è alzato un consigliere per dire una fesseria, perché ha usato dei parametri per individuare il costo di quest'intervento, parametri poi ripresi dagli organi di stampa come verità, l'Assessore ha spiegato in Commissione a tutti i Commissari, dati alla mano e progetto alla mano, che il costo dell'intervento del salone, visto che non riguarda solo i metri quadri del salone, ma riguarda anche l'interrato e la saletta attigua, si attesta su circa 2 milioni al metro quadro, tenuto conto anche di un'impiantistica estremamente complessa, e l'ho spiegato in Commissione nel dettaglio davanti agli elaborati, quindi non è una dichiarazione di principio.

Non vorrei tornare su quest'argomento, poi chiaramente uno può dire che questi soldi potevano essere spesi per altri tipi di interventi, questo fa parte anche di scelte soggettive. Noi riteniamo che la funzione del salone delle manifestazioni regionali per la rilevanza che ha anche di immagine all'esterno, per l'utilizzo che ha il salone non solo a fini di compiti istituzionali, sia importante non solo a servizio del Consiglio regionale, ma di tutta la popolazione della Valle d'Aosta. Volevo sottolineare che questo è un argomento che ho già spiegato nel dettaglio.

Per quanto attiene l'intervento del Consigliere Marguerettaz non voglio fare una battuta polemica, ma mi pare di aver capito che forse il Consigliere Marguerettaz ha guardato alcuni interventi che sono inseriti nel piano triennale, ad esempio gli edifici e la struttura degli impianti di risalita di Chamoix di pagina 39 del piano lavori del '97 sono interamente finanziati nel corso di quest'anno. Può darsi che per alcuni lavori che lo scorso anno avevano il progetto esecutivo in corso di definizione non sia stato avviato l'appalto, ma sono di nuovo nel '97. Non dico che tutto il piano lavori sia stato realizzato, quello previsto nel '97, ma voglio sottolineare che, se il Consigliere Marguerettaz guarda soltanto i lavori avviati nel '96, che sono riportati su questo piano lavori perché hanno delle competenze finanziarie anche nel '97-'98, già ci attestiamo su 120 miliardi.

Ci sono già un'ottantina di interventi qui, le posso dire che noi abbiamo appaltato più di 200 lavori nel '96, abbiamo appaltato per oltre 300 miliardi, poi le posso fornire anche i dati alla mano. Teniamo anche conto che l'Assessorato non ha soltanto funzioni di appalto relativo a lavori del piano lavori, che prevalentemente riguardano l'Assessorato dei lavori pubblici con qualche intervento specifico degli altri assessorati, ma nel corso dell'anno c'è anche l'appalto di tutta una serie di interventi qualificanti che vengono definiti di volta in volta dai singoli assessorati.

Vi è poi tutto il settore della manutenzione e degli interventi in economia. Volevo solo dire che per buona parte il piano lavori è stato realizzato, soprattutto se andiamo nel settore della regimazione delle acque, di cui hanno parlato non so più se Marguerettaz o qualche altro consigliere, dove è stato praticamente completato in toto, salvo qualche piccolo intervento. Può darsi che ci siano interventi che vengono di nuovo riportati come asta torrentizia perché il piano lavori di quest'anno prevede successivi ed ulteriori interventi. L'anno scorso eravamo, soprattutto per alcune vallate, ancora in una situazione di semi-emergenza; definiti i lavori fatti di pronta urgenza, quelli che non avevano le caratteristiche per questo tipo di procedura, ma che avevano le caratteristiche per essere appaltati, sono stati inseriti nel piano lavori.

Adesso possiamo inserire una serie di interventi che vanno a completare quello che era un programma più complessivo. Fra l'altro, come il Consiglio sa, avevamo approvato recentemente un programma con finanziamenti statali di circa 70 miliardi interamente finanziati dalla Cassa DD.PP.; chiaramente questi riguardano interventi non di pronta urgenza.

Su alcune cose puntuali che ha sollevato il Consigliere Marguerettaz rispondo subito, così eviteremo di soffermarci eventualmente nel corso dell'analisi del piano.

Per il depuratore di Derby non c'è nessuna contraddizione, nel senso che la localizzazione attuale era una localizzazione che definiva un intervento mediante appalto concorso; qui non c'era la progettazione, c'è un appalto concorso che prevedeva la realizzazione di quest'impianto in quella localizzazione con l'impegno di determinate cifre. C'è una fase di esame ulteriore, d'accordo con la Comunità montana e le comunità locali, per trovare eventualmente una dislocazione meno onerosa soprattutto per quanto attiene le opere accessorie. Questo è il motivo per cui, se ci fosse uno spostamento di quest'intervento, la progettazione in questo momento non è definita; probabilmente può essere utilizzato l'appalto concorso già approvato anche perché, nel caso di soluzione diversa dovremmo entrare in contenzioso con la ditta che ha vinto l'appalto a suo tempo. Questo è solo il motivo per cui tecnicamente potrebbe balzare agli occhi questo tipo di discorso.

Per l'acquedotto di Chamoix probabilmente lì c'è un completamento, nel senso che c'è un grande progetto di larga massima, sul quale abbiamo fatto una riunione con le comunità interessate e con il progettista, adesso si è dato il via ad alcuni interventi più puntuali, quindi è probabile che lo ritroveremo richiamato per diversi anni qualora quest'Amministrazione o altre intendano concretizzare questo progetto.

L'Ecole des neiges con zero lire ha una motivazione; l'ho anticipato l'altro giorno nella risposta all'interpellanza, ma qui posso specificarlo tecnicamente. Intanto le cose sono notevolmente modificate perché l'altro giorno ho potuto spiegare al Consigliere interpellante che finalmente abbiamo il lodo arbitrale che è favorevole all'Amministrazione, ma nel frattempo abbiamo già avviato tutta una serie di interventi. Avevamo previsto quella cifra, gli interventi sono notevolmente inferiori anche se adesso non me li ricordo a mente; abbiamo fatto tutta una serie di interventi - dicevo - per la messa in sicurezza del cantiere in modo da non danneggiare ulteriormente le strutture. Ora che abbiamo definito il lodo arbitrale dobbiamo definire, previa una breve verifica di tipo politico con l'Amministrazione locale, per la quale abbiamo già definito un incontro fra Amministrazione regionale ed assessorati competenti e l'Amministrazione comunale di La Thuile, la scelta dal punto di vista della realizzazione dell'intervento. Perché zero lire? Perché mi pare, da quanto si è detto in Consiglio regionale, che la strada che si vorrebbe percorrere è quella di fare concorrere per la realizzazione di quest'intervento importante anche capitali privati quindi, diciamo che per l'avvio di quest'intervento nel 1997 la linea è quella di un project finance o di una proposta, dove ci possono essere anche capitali privati che vanno a soddisfare i bisogni dell'Amministrazione regionale, senza utilizzare interamente risorse dell'Amministrazione. Questo è il motivo per cui l'indicazione finanziaria è di tipo generico.

Per quanto attiene la richiesta di Chiarello, se il Consigliere vede lo zero sul VIA, vuol dire che il VIA non è necessario. Questo è un progetto di non stretta competenza regionale, ma inserito nel piano lavori regionale perché è uno di quei progetti che vanno a soddisfare e a completare un intervento regionale; qui è l'accesso alla famosa Cascina Olignant.

La progettazione quindi, è una progettazione comunale, mi pare che da notizie che ho io confermate anche dal Consigliere Bionaz, il Consiglio comunale di Saint-Christophe dovrebbe approvare il progetto a giorni. Materialmente gli uffici scrivono che non hanno il progetto depositato, non possono dire che hanno il progetto esecutivo in sede, questa è la motivazione però, anche gli elaborati che non hanno la progettazione esecutiva definitiva sono concretamente avviabili nel '97, perciò non dico che tutti saranno avviati però, se prendiamo il raffronto al piano lavori '96, vi posso portare i dati in Commissione, il 90 percento degli interventi sono stati avviati.

In merito all'intervento del Consigliere Perron sugli svincoli la problematica è quella di tipo finanziario perché, nel momento in cui sono state trasferite le strade ex statali, ora regionali, vi era l'impegno di concorrere per circa il 50 percento nelle spese degli svincoli. Vi sono dei progetti di massima, per passare alla progettazione esecutiva stiamo definendo con l'ANAS quale sarà la partecipazione dei finanziamenti statali a quelli che sono i finanziamenti regionali.

Non è stato fatto un esame preciso sulla ricaduta occupazionale, la prima preoccupazione è comunque per quanto attiene il settore edile che vi sia il mantenimento dell'attuale livello occupazionale nel settore quindi, il primo obiettivo è quello di evitare il tracollo o addirittura le situazioni di fallimento di grosse imprese che si sono verificate negli ultimi anni.

È sotto gli occhi di tutti che il momento è molto difficile anche dal punto di vista normativo, e qui rispondo ancora indirettamente a Marguerettaz sul libro dei sogni, sulla capacità operativa; tenete conto che nel '96 ci siamo mossi sugli appalti all'interno di una selva di normative incerte nazionali e non, per fortuna adesso c'è la nostra legge regionale, non sarà perfetta, ma è perfettibile, comunque ci dà una certezza di norme. A livello nazionale fra trenta giorni verrà fuori il regolamento, però attualmente non vi è nulla di definito, siamo a livello di bozze di legge che il più delle volte creano confusione perché vengono interpretate come provvedimenti approvati, però siamo in una fase ancora estremamente confusa.

Direi che malgrado questa situazione, tutto sommato lo sforzo dell'Amministrazione regionale nella direzione che auspicava il Consigliere Perron c'è stato. D'altro canto voglio anche sottolineare che l'impegno dell'Amministrazione regionale nel realizzare questi interventi non ha come unico fine quello del mantenimento occupazionale e del sostegno delle imprese, ma il fine principale è quello di andare a soddisfare dei bisogni che l'Amministrazione regionale o i singoli enti locali hanno individuato. In particolare, per quanto attiene le imprese, nell'ultima Giunta abbiamo distribuito i risultati ottenuti dal lavoro svolto dalla Consulta, che è l'organismo previsto nella legge, alla quale partecipano funzionari regionali e rappresentanti delle imprese.

In questa bozza sono contenuti i criteri che dovrebbero stare alla base dell'iscrizione all'albo di preselezione delle imprese locali. È un argomento complesso, importante, anche perché la volontà è da una parte quella di cercare nei limiti del possibile di recepire le istanze dell'imprenditoria che ha l'organizzazione stabile in Valle, ma d'altro canto anche quella di tendere ad un salto di qualità: l'iscrizione all'albo non può essere una iscrizione tout court, ma deve essere un'iscrizione che richiede alle imprese determinate caratteristiche e un determinato grado anche di affidabilità. Uno dei grossi problemi è l'affidabilità dell'impresa per la realizzazione dei lavori quando questi sono stati avviati.

Penso che senz'altro gli effetti positivi ci saranno anche perché questo è un settore, come ha già sottolineato qualcuno, che ha una ricaduta notevole sul tessuto non solo imprenditoriale, ma anche artigianale presente in Valle; quando l'edilizia sta in piedi, c'è un'economia collegata sulla quale, soprattutto per come è configurata l'organizzazione artigianale a livello regionale, per la dislocazione decentrata delle piccole realtà comunali che richiedono anche la presenza per sopravvivere di attività artigianali in loco, non può che esserci una ricaduta positiva di carattere generale.

Presidente Seguendo la proposta che aveva fatto l'Assessore Lavoyer, andiamo ad esaminare il piano lavori relativo al '97 per categorie. È accettato da tutto il Consiglio questo metodo? Grazie.

Si passa all'esame degli allegati. Pagina 1, categoria 52500. Ha chiesto la parola il Vicepresidente Viérin Marco.

Viérin M. (PpVA) Sempre in merito al depuratore della Comunità montana Valdigne - Mont Blanc. Per la prima volta l'Assessore oggi ha paventato la possibilità di trasferire la dislocazione futura di questo depuratore, cosa che era già stata discussa in varie occasioni, non solo in questa X legislatura ma già nella IX, ed era sfociata in un'intesa con la comunità locale nel sito che tutti pensavamo fino ad oggi fosse stato quello concordato. Ad oggi invece apprendiamo che probabilmente dipende dallo studio che verrà realizzato da questa Società, perché potrebbe anche darsi che alcune opere di questo depuratore o lo stesso vengano trasferiti in un'altra località.

Quindi vorremmo capire bene perché già lo scorso anno sia nella discussione del piano del bilancio che rispondendo ad alcune interpellanze l'Assessore ribadì che è vero che già allora si facevano i finanziamenti per il collettore fognario, ma che nel '97 sarebbe partito l'impegno finanziario per la costruzione del depuratore. Oggi non vedo una lira di impegno finanziario; vuol dire che fino al '98 non sapremo se si partirà a fare il depuratore oppure continueremo a costruire collettori che alla fine andranno a sfociare dove? Quindi chiederei all'Assessore una risposta più precisa e anche di ribadire quanto espresso poc'anzi dallo stesso, cioè la possibilità che la Giunta decida un domani di trasferire il sito già concordato nella localizzazione del futuro depuratore.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (Ind) Mi riferisco ai lavori... ho sbagliato pagina.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.

Parisi (RV) Pongo una domanda di carattere generale che riguarda la realizzazione del programma di costruzione dei collettori fognari; volevo sapere dopo questi interventi se tutti i comuni sono dotati di collettori, oppure se ancora vi sono delle località che ne sono sprovviste. Chiedo di sapere a che punto è il programma di realizzazione.

L'altra domanda era riferita alla costruzione dell'acquedotto del Monte Bianco, cioè come mai ancora viene previsto questo tipo di interventi dopo che mi sembrava che la questione fosse stata abbandonata da parte del Comune di Aosta. Volevo sapere come mai ancora appare questo.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) Volevo fare due esempi all'Assessore di quello che intendevo prima perché mi ha risposto non in maniera del tutto soddisfacente, forse per quanto riguarda Saint-Christophe se l'è cavata...

Premetto una cosa. Penso che una previsione seria di un lavoro cantierabile dovrebbe avere al punto progetto almeno un 2B, un progetto preliminare; poiché al 15 e al 16 ci sono 1 e 1, 1A che vuol dire VIA non ancora iniziata e tutto di seguito, mi chiedo com'è pensabile che sia seriamente cantierabile un lavoro di questo tipo.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (Ind) Mi riferisco all'impianto di depurazione di Valtournenche, quindi immagino sia quello di Ussen, quello che serve a purificare le acque del torrente Marmore: qui erroneamente si citano come lavori di potenziamento dell'impianto di depurazione comunale, mentre sappiamo bene, anche a seguito di interpellanze alle quali sono state date più risposte, che non si tratta di potenziamento, ma si tratta di rettifica su errori progettuali, ma anche costruttivi, che sono stati fatti inizialmente. Adesso per ripararci si interviene con una spesa di quasi 5 miliardi, per l'esattezza 4,915 miliardi che vanno ad integrare un finanziamento statale.

L'Assessore potrà confermare quanto sto dicendo, quest'impianto di depurazione è costato più di 10 miliardi. Vorrei sapere innanzitutto in merito alla tempistica se viene rispettata quella degli impegni che sono stati qua elencati nel settore dei connotati finanziari, cioè il '97 e il '98, se riusciamo ad arrivare dopo questa lunga odissea di 4-5 anni dal momento in cui è stato sollevato il problema ad un completamento di funzionalità di quest'impianto di depurazione. Vorrei ancora sapere se al termine di questo massiccio intervento ci sarà anche una garanzia di qualità dell'acqua che alla fine viene purificata perché finora sappiamo anche per rilievi fatti dall'USL che quest'obiettivo non è stato assolutamente perseguito.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.

Lanièce (GA) In merito al numero 15, realizzazione dell'acquedotto comprensoriale della Comunità montana dell'Evançon con collegamento al Comune di Saint-Vincent, volevo avere delle delucidazioni dall'Assessore, tenuto conto che tale problema è stato poi sollevato anche a livello di comunità montana, che ha chiesto di rifornire tutta la Val d'Ayas fino a Verrès, per cui anche la Comunità montana aveva deliberato all'unanimità.

Chiedo poi se il fatto del collegamento al Comune di Saint-Vincent riguarda anche la famosa collina di Saint-Vincent, in particolare quel problema che avevo sollevato due anni fa.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Pongo qui una domanda di carattere generale sul primo capitolo che analizziamo, ma che è valida per i successivi, per capire bene com'è illustrato questo piano dei lavori.

Vorrei sapere in merito a tutti gli interventi che cominciano con questo capitolo e finiscono assai più avanti: per tutti quegli interventi per i quali non risulta esservi una progettazione esecutiva, per tutti quegli interventi per i quali risulta esserci un'indisponibilità dei terreni, per tutti quegli interventi per cui risulta non esserci ancora la concessione edilizia, per tutti quegli interventi per cui risulta non esserci le autorizzazioni varie, vorrei sapere per tutti questi progetti come pensa l'Assessore di metterli in appalto nell'anno '97.

Inoltre, nel caso in cui molti di questi interventi siano già stati iniziati negli anni scorsi, così come mi è parso di capire dal primo intervento, per cui molti o tutti o pochi non lo so di questi interventi sarebbero dei lotti successivi a dei lavori già iniziati, chiedo rispetto a questi lotti successivi se lo stato dichiarato dalle varie colonne, ad esempio per quanto concerne l'indisponibilità dei terreni o la concessione edilizia di questi lotti eventuali successivi, ci sia o non ci sia. Nel caso non ci sia, ripongo la domanda: come pensa l'Assessore entro l'anno di appaltare questi lavori.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici, Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Sul depuratore di Derby mi pareva di aver già risposto nel mio precedente intervento. Posso solo dire che una grossa novità c'è, nel senso che l'Amministrazione ha fatto tutti i piccoli interventi dei vari collettori fognari, quindi il problema dell'inquinamento si è notevolmente ridotto. La situazione negativa che c'era negli anni precedenti adesso si è notevolmente ridotta.

Sulla dislocazione si stanno prendendo dei contatti con le amministrazioni locali perché la preoccupazione non è tanto la costruzione del depuratore, ma è il costo di quasi 10 miliardi di opere di consolidamento, di sostentamento del versante a monte di dove si va a realizzare l'opera. Penso che sia anche compito di una buona amministrazione di cercare nei limiti del possibile di risolvere i problemi che vanno risolti, però se vi è uno spazio per ridurre notevolmente la spesa, questo spazio va percorso e va ricercato. La motivazione è solo questa.

Per quanto attiene il quesito di Parisi, non sono in grado di dire se con questo piano lavori risolviamo tutto; mi pare di ricordare, da quanto mi hanno detto gli uffici, che con il piano lavori di quest'anno, se vengono realizzati questi interventi, praticamente il compito dei collettori fognari a carico dell'Amministrazione regionale dovrebbe essere esaurito. Mi impegno a produrre la documentazione, che stanno predisponendo gli uffici, relativa alla regimazione delle acque, richiesta dal Vicepresidente Viérin, e a produrre un quadro dello stato dell'arte per quanto attiene i collettori.

Sull'acquedotto del Monte Bianco avevo già parzialmente risposto in Commissione, nel senso che la voce acquedotto del Monte Bianco qui ha una funzione un po' più generica, nel senso che sono previsti alcuni interventi compatibili con il progetto complessivo, che viene diviso in tre grandi interventi: la distribuzione di acqua ai due Comuni a monte, Pré-Saint-Didier e Courmayeur, l'intervento di collegamento all'anello che dovrebbe essere costruito attorno al Comune di Aosta con l'utilizzo dell'acqua dei pozzi e l'intervento invece della condotta principale.

Sono previsti alcuni interventi puntuali nei Comuni di Courmayeur e di Pré-Saint-Didier che però sono compatibili con il progetto generale.

Per quanto attiene l'intervento n. 15, problematica sollevata da Chiarello e da Lanièce, avevo già sottolineato in Commissione che su questo tipo di argomento è stato richiesto all'Amministrazione regionale da parte della Comunità montana.

La definizione dell'intervento complessivo è su un progetto di fattibilità, è chiaro che non giuro sulla definizione precisa dei costi però, visto che risulta che sul territorio del Comune di Ayas vi sia acqua per risolvere il problema complessivo, vista anche l'impostazione che si sta dando adesso a questo tipo di problematica - ad esempio il Consigliere Lanièce sa che a Champdepraz stiamo costruendo un acquedotto ed abbiamo potenziato delle vasche di presa proprio perché, servito quel Comune, l'eccedenza si fa utilizzare sui comuni limitrofi -, il discorso viene studiato in un programma di fattibilità generale da parte della Comunità montana; siamo in attesa da parte della Comunità montana di uno studio ormai quasi già definito sugli effettivi fabbisogni di Ayas e di Brusson, pertanto il sovrappiù della potenzialità di acqua potabile verrà utilizzato per risolvere tutti gli altri problemi del comprensorio, incluso il problema Col du Jou che adesso tutti sapete ha l'acqua potabile pompata con costi enormi.

Per quanto riguarda l'osservazione di Tibaldi, è un'osservazione puntuale che condivido, d'altro canto bisogna porre mano e cercare di risolvere questo problema; sono fiducioso che l'avvio di quest'intervento sia nel '97 e quindi venga realizzato nel biennio '97-'98. Quanto alle garanzie, tecnicamente ci hanno dato le garanzie che questo problema verrà risolto. Le finalità sono proprio in quella direzione, se così non fosse ci sarebbe veramente da preoccuparsi.

Sul quesito di carattere generale posto da Marguerettaz, a parte che per questa tipologia di interventi è meno problematica la disponibilità dei terreni perché un conto è la disponibilità dei terreni per costruire una scuola, l'allargamento di una strada o per costruire un acquedotto, però in generale non è questo che mi preoccupa perché si tratta di interventi di pubblica utilità. Quindi a volte, purtroppo per il privato, per fortuna per l'amministrazione, quando questa deve soddisfare i bisogni di carattere generale porta nocumento all'interesse particolare per cui è prevista l'occupazione di urgenza o l'esproprio. Ad esempio, per fare l'allargamento di una strada regionale, una volta approvato il progetto c'è l'occupazione di urgenza, successivamente l'amministrazione può dare avvio ai lavori. C'è uno stretto raccordo con l'ufficio espropri per cercare di programmare il più possibile questo tipo di procedura però, non è tanto quello il problema, sono più problematiche a volte non tanto le concessioni edilizie degli enti locali, ma più che altro le autorizzazioni della Soprintendenza o i pareri di varie commissioni tipo il VIA. Però i progetti che sono stati inseriti nel piano lavori sono fattibili, l'avvio è nel '97 quindi, questo problema di carattere generale mi sembra abbastanza superato.

Presidente Categoria 52160. Ha chiesto la parola il Vicepresidente Viérin Marco.

Viérin M. (PpVA) Riformulo una domanda di carattere generale, che ho già posto in discussione generale ma che l'Assessore, molto abilmente, ha bypassato. Nei quattro anni che sono passati dagli ultimi eventi alluvionali si doveva preparare uno studio in merito agli interventi per la regimazione delle acque, è da vario tempo che se ne parla in III Commissione, è da vario tempo che questa domanda se la pongono anche esponenti della maggioranza in Commissione, è da vario tempo che si dice non è possibile, e ripeto è da vario tempo che l'Assessore parla di "domani". Quindi andiamo di nuovo a prevedere nel triennio oltre 45 miliardi per questo tipo di interventi e continuiamo a prevedere nell'anno in corso come per il ?95, per il ?96 e per il ?97, interventi scelti a caso senza studi precisi ad esempio, per alcuni siti di fondovalle non c'è stato uno studio complessivo della zona, ma è stata presa da parte degli uffici e dell'Assessorato una decisione che è sufficiente a fare questo.

In particolare, visto che in Commissione è nata questa discussione, possiamo prendere la piana di Montjovet, dove da quello che risulta alla III Commissione, da quello che risulta anche agli Amministratori, si vuole fare un'arginatura sulla sinistra orografica della Dora, alzando di circa 60-70 centimetri, pulire il letto della Dora e basta. L'Assessore nell'audizione in III Commissione ci disse al riguardo che erano state prese intese con l'Amministrazione locale, mentre quest'ultima ha detto cose diverse nell'audizione fatta sempre in III Commissione. Quindi vorrei capire dall'Assessore perché non è stato fatto uno studio...

(... interruzione dell'Assessore Lavoyer, fuori microfono...)

... questo è un esempio, Assessore, lei dice che non è vero e allora io le pongo l'esempio: per la piana di Montjovet non è stato fatto uno studio della piana e, se dovesse succedere un'altra alluvione e se si faranno solo questi interventi che lei ha previsto nel piano, avremmo il fenomeno raddoppiato perché tutto il fenomeno si trasferisce a valle e a valle, caro Assessore, c'è il Paese. Vorrei capire in maniera chiara cosa è successo e cosa intende fare l'Assessore nel merito.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Vorrei capire un po' meglio un quesito che ponevo nella discussione generale.

Ho detto che non volevo essere provocatorio nel primo intervento, però avevo detto che di 24 interventi previsti dal piano ?96 per la regimazione idraulica, 23 li ritrovavo presenti nel piano di quest'anno. L'Assessore mi ha detto no, che se c'è una cosa che abbiamo fatto è la regimazione idraulica. Allora pongo nuovamente la domanda per capire.

Prendiamo il piano ?96, dove vi era tutta una serie di interventi che dovevano essere affidati lo scorso anno; vengo a questo piano e vado a vedere quali affidamenti di lavori sono stati fatti e, per quanto riguarda il regime delle acque, trovo un punto significativo che è quello dei lavori di sistemazione idraulica del torrente Lys.

Quello lì è proprio il ventiquattresimo che mi mancava cioè questo non c'è più nel piano di quest'anno perché questo tipo di intervento è stato affidato nel ?96 e quindi non è più riportato nell'affidamento previsto per il ?97. È così, poi lei mi dica dov'è allora, Assessore. Nel ?97 invece troviamo tutti gli altri 23 interventi per i quali del resto anche qui pongo la domanda di prima. Anche per tutti questi interventi, che ripeto erano già presenti lo scorso anno, troviamo la stessa situazione dal punto di vista della progettazione, della disponibilità dei terreni, della concessione edilizia, così com'era lo scorso anno.

La pongo come domanda, senza provocazione, Assessore, ma lei non mi può dire che questa è una continuazione dei lavori...

(... interruzione dell'Assessore Lavoyer, fuori microfono...)

... allora mi spieghi come può essere una continuazione dei lavori, se per un progetto che prendo a caso: sistemazione del torrente Lys della località Staffal, punto 46, siamo in fase di un progetto esecutivo in corso di elaborazione e se prendiamo lo stesso dello scorso anno, abbiamo ancora un progetto esecutivo in fase di elaborazione. Come è possibile che da un anno all'altro non abbiamo ancora un progetto esecutivo finito e lei mi dice che queste sono delle continuazioni di lavori?

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici, Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Rispondo subito al quesito di Marguerettaz perché dobbiamo fare chiarezza su questo. Se ho capito bene, il Consigliere Marguerettaz ha guardato gli interventi del 52160 del programma lavori ?97, poi giustamente ha ritrovato nel programma lavori avviato nel ?96 l'intervento per il Lys, e ora chiede come mai se questo era già iniziato l'anno scorso lo ritroviamo nuovamente qui....

(... interruzione del Consigliere Marguerettaz, fuori microfono...)

... ecco il Lys invece è proprio uno degli interventi che non è ancora finito, che si ritrova nel ?97 perché ha anche impegni finanziari nel ?97. Solo che anziché essere a Staffal è a Soefre Biensocken, cioè in un altro punto.

Allora il 90 percento degli interventi di regimazione hanno avuto impegni finanziari interamente nel ?97 e sono già realizzati, pertanto non si trovano più su questo piano lavori, ma per la stessa asta torrentizia la situazione progettuale sarà simile a quella degli altri interventi all'inizio dell'anno scorso. Tenete conto anche che la fotografia della situazione progettuale non è aggiornata al minuto, diciamo che questa fotografia è stata fatta dagli uffici nei primi mesi del ?97, quindi appena approvato il bilancio regionale è stato svolto questo lavoro...

(... interruzione del Consigliere Marguerettaz, fuori microfono...)

... ma l'anno scorso. Allora se l'anno scorso c'era un progetto esecutivo in corso d'opera, probabilmente quel progetto esecutivo è stato ultimato ed è stata realizzata l'opera. Quelli che hanno fatto il progetto di massima, al momento del piano lavori cioè al momento in cui gli uffici hanno fatto quel censimento erano progetti di massima, nel corso dell'anno sono diventati esecutivi e sono stati appaltati. Mi impegno a portare la fotografia di questi interventi in III Commissione.

E qui rispondo a Viérin, ho dato disposizioni di prepararmi questa documentazione da portare in III Commissione. C'è già il piano, se il Consigliere Viérin si riferisce a Montjovet io gli ho risposto, non so cosa ha detto il Sindaco nell'audizione in Commissione, ma so cosa hanno detto il Sindaco e i suoi Assessori quando sono venuti in Assessorato, dunque tengo conto di queste richieste. Se ero presente all'audizione avrei potuto recepire eventualmente contraddizioni, ma sono fermo a quanto il Sindaco ci ha chiesto e gli impegni che ci siamo presi soddisfacevano in toto l'Amministrazione di Montjovet rappresentata dal Sindaco.

Presidente Capitolo 52180. Categoria 64820. Ha chiesto la parola il Consigliere Squarzino Secondina.

Squarzino (VA) Non mi è stato risposto alla domanda che avevo posto nel mio breve intervento. Avevo posto una domanda rispetto al Foyer de fond di Rhêmes, avevo chiesto in particolare all'Assessore al turismo se esisteva..., se esiste un piano di programmazione di queste strutture, oppure se ogni anno ce un nuovo progetto che arriva...e che si finanzia.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici, Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Sul problema del Foyer de fond... se ce ne sono altri ancora che vogliono intervenire....

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Qui volevo approfittare del titolo di questo capitolo non per chiedere di un punto preciso, ma per avere un ragguaglio più generale su tutti gli interventi di opere pubbliche per quanto concerne l'impiantistica sportiva.

Mi è sfuggita, ma probabilmente davvero è per una disattenzione mia, la parte realizzata nel ?96. Mi ponevo delle domande molto semplici. La prima, nel programma dello scorso anno era presente il campo sportivo di Aymavilles - l'ho già chiesto all'Assessore Agnesod - il quale sembrava già in ottima fase di avanzamento... è già appaltato, esatto, ma nel ?96? Allora forse non lo hanno messo qui, oppure mi è sfuggito.

L'altra domanda che volevo porre per quanto riguarda gli impianti sportivi riguarda il famoso discorso di Aosta. Qui avevamo messo in piedi un accordo di programma, rifatto, rivisto, rimesso in piedi; alla fine di tutto avevamo fatto una convenzione Regione, Comune e CONI con un programma di interventi, di finanziamenti eccetera. Per quanto riguarda il Palazzetto dello sport, i terreni di Regione Tzambarlet, periodicamente pongo il problema e la risposta è sempre la stessa: stiamo andando nella direzione dell'acquisizione dei terreni, siamo arrivati al 78, 80, 95 percento, insomma non siamo ancora arrivati al 100 percento. Ad esempio, c'era la proprietà Sacco che sembrava non interessasse più all'Amministrazione, invece adesso sembra che le interessi di nuovo. Vorrei approfittare di questo capitolo per avere seppure brevemente un quadro della situazione dell'impiantistica sportiva su Aosta.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.

Parisi (RV) Vedo qui con soddisfazione che c'è un grosso intervento per quanto riguarda la pista di slittino del Combasse. Siccome è previsto 1 miliardo, penso che si tratti di un grosso intervento. Volevo sapere di che tipo di intervento si tratta.

Vorrei cogliere l'occasione per sapere, tenuto conto che qualche giorno fa è stata inaugurata una mostra sulla pista di bob del Breuil, se quel progetto è stato abbandonato completamente, o se si prevede di recuperare quella struttura sportiva che aveva una grossa rilevanza a livello mondiale in termini anche di immagine della Valle d'Aosta.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici, Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Lascerò eventualmente al collega Agnesod integrare la risposta soprattutto alla domanda posta dal Consigliere Marguerettaz, che non è oggetto specifico del piano premesso che noi, per quanto attiene questo tipo di interventi, abbiamo recepito le proposte dell'Assessorato del turismo. Voglio anche sottolineare che qui non sono compresi tutti gli interventi delle infrastrutture sportive, diciamo che innanzitutto abbiamo fatto un primo passo avanti in questo piano lavori nel cercare di ricomprendere il più possibile all'interno dello stesso documento gli interventi dei singoli assessorati. Qui chiaramente non sono previsti tutti gli interventi della legge n. 45, non sono previsti gli interventi che fanno parte di un accordo di programma con il Comune di Aosta anche perché è ancora da definire chi sarà l'ente che li appalterà; qui vi sono tutta una serie di piccoli interventi puntuali che si presume di potere definire o appaltare entro il ?97. Il piano lavori con questo tipo di elencazione non ricomprende tutti i programmi che riguardano sia singolarmente l'azione dell'Assessorato del turismo sia l'azione degli enti locali finanziati in parte dall'Amministrazione regionale, in parte con fondi di mutui. Mi pare che anche la struttura della Regione Tzamberlet sia oggetto di eventuali finanziamenti di mutui previsti anche per le strutture sportive, in collaborazione con il CONI. Comunque lascerò integrare all'Assessore Agnesod.

Per quanto attiene il foyer de fond non è vero che ogni anno c'è un foyer; il problema è che c'è un programma, d'altro canto vi sono località che hanno una caratteristica specifica per questo tipo di sport, Rhêmes è una di queste e il problema di Rhêmes è che non c'era ancora il parere della Soprintendenza del VIA. Adesso, su quel progetto c'è il parere finalmente della Soprintendenza del VIA quindi, a questo punto mi pare che la fase progettuale sia molto più avanzata di quella che si evince da queste tabelle, che come ho detto sono state predisposte nei mesi di dicembre e gennaio.

Il censimento della situazione e dei progetti non avviene in maniera istantanea sul computer perché se va preso atto che per i consiglieri c'è stato poco tempo per esaminare questo documento, occorre tenere anche conto di tutto l'iter quindi: esame in Giunta, commissioni, predisposizione precedente, per cui l'aggiornamento del documento non è fatto al minuto nel momento in cui stiamo discutendo. Ho sottolineato prima che il censimento delle progettazioni è stato fatto all'inizio dell'anno perché quello era il primo lavoro da fare per verificare, oltre alla situazione oggettiva esistente, quali erano i progetti, quali erano le difficoltà nei rapporti con la Soprintendenza e con le altre autorizzazioni per avere i permessi. Il Foyer de fond finalmente ha un parere favorevole da parte della Soprintendenza e giustamente l'Assessore lo ha inserito nel piano lavori.

Per quanto attiene la pista di slittino di Combasse penso sia noto a tutti che quella è una struttura che per quel genere di sport effettivamente funziona a livello regionale, quindi l'intervento, vista anche la rilevanza di immagine all'esterno, è quello di migliorare una struttura che dà la possibilità ad un numero notevole di atleti di questa disciplina di praticare con dei risultati importanti non solo a livello regionale, ma anche a livello nazionale questo sport.

Sulla pista del bob qualcosa posso dire, nel senso che conosco parzialmente la cronistoria, mi ricordo il vecchio progetto presentato dall'Ing. Galli sulla ristrutturazione di quest'impianto; al di là dei costi enormi di un impianto di illuminazione che adesso è indispensabile per questo tipo di intervento, la vera problematica era una spesa enorme, quantificabile in svariati miliardi, per il consolidamento del pendio di questa pista.

D'altro canto bisogna sottolineare che questo sport, anche se può avere nelle competizioni una rilevanza a livello non solo nazionale ma europeo, è uno sport seguito da pochissimi addetti. Secondo me conviene nei limiti del possibile fare qualche intervento di miglioria per mantenere questa pista, se vi è l'esigenza da parte di atleti locali di poter espletare questo sport altrimenti, la Giunta deve puntare più su altri tipi di manifestazioni, su gare di altra rilevanza legate prevalentemente allo sci di discesa per esportare l'immagine della Valle. Non penso che con il bob abbiamo una grande ricaduta dal punto di vista della diffusione della realtà della Valle d'Aosta.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore al turismo, sport e beni culturali, Agnesod.

Agnesod (UV) Per quanto riguarda la domanda di Marguerettaz circa il discorso del progetto per gli impianti nel Comune di Aosta, è stato definito il progetto preliminare, è stata effettuata la consegna da parte del CONI del progetto preliminare per la struttura polivalente, adesso ci sarà l'avvio della procedura per l'affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva. Nel corso di queste settimane provvederemo all'affidamento per la fase successiva.

Presidente Categoria 64821. Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.

Parisi (RV) Credevo che la risposta mi venisse data dall'Assessore al turismo, non so se condivide quanto detto dall'Assessore ai lavori pubblici, ma credo che trattandosi di una struttura riferita ad una problematica che riguarda l'immagine della Valle e che...

Presidente Mi scusi, Consigliere, ma lei sta parlando del capitolo 64821 o del 64820? Se si riferisce alla risposta che le ha dato...

Parisi (RV) ... la problematica è la stessa.

Presidente Non possiamo però tornare al ping-pong. Sono stati posti dei quesiti, sono state date delle risposte, non si può ripetere il ragionamento su una categoria diversa sempre avente come oggetto lo stesso punto.

Parisi (RV) Posso esprimere il mio pensiero sempre sulla domanda che avevo posto?

Presidente Se la domanda fa parte del capitolo 64820 non la può riproporre sul 64821 perché allora diventa una storia infinita. Le è stata data una risposta alla domanda da parte dell'Assessore Agnesod.

Parisi (RV) Avevo chiesto che tipo di interventi venivano fatti per 1 miliardo alla pista del Combasse e non mi è stata data risposta.

Presidente In questo caso prenderà la parola in dichiarazione di voto.

Parisi (RV) L'altra domanda che avevo fatto era se era stato abbandonato completamente il progetto che riguardava la pista del bob. Siccome riguardava una struttura di carattere...

Presidente Consigliere Parisi, lei deve capire che se continuiamo in questo modo, nel ?98 alla vigilia delle elezioni siamo ancora a discutere.

Parisi (RV) Allora prendo atto che la risposta non mi è stata data.

Presidente Capitolo 64821. Capitolo 67385. Capitolo 35020. Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.

Lanièce (GA) Ai punti 115 e 116, ristrutturazione ex Cinema Splendor, visto che per il ?97 sono previsti impegni per circa 1 miliardo e 300 milioni, cosa si pensa di realizzare? Per quanto riguarda il completamento del Museo Beck Peccoz sono previsti 300 milioni nel ?97, non c'è il progetto, chiedo come si pensa di spendere la somma impegnata.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Stessa domanda.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla pubblica istruzione, Louvin.

Louvin (UV) Pour répondre au Conseiller Lanièce. En effet l'état du projet pour ce qui concerne l'ancien Cinéma Splendor est suffisamment avancé et en ces derniers jours il s'est cependant présenté un problème pour ce qui concerne le démarrage de la dernière phase du projet exécutif de l'oeuvre en question.

Il dépend dans une très large mesure des accords qui interviendront avec la Commune d'Aoste la possibilité réelle de dépenser ce qu'il était cependant nécessaire d'envisager comme financement sur l'année ?97.

Quant à l'achèvement du Musée Beck Peccoz, il ne s'agit pas d'oeuvre de bâtiment, mais de l'accomplissement des structures d'exposition à l'intérieur de ce même immeuble. Il s'agit de fonds qui ont été attribués par une loi de prélèvement des fonds globaux au cours de l'année passée et qui devront certainement être dépensés au cours de l'année courante.

Presidente Categoria 51800. Capitolo 50150. Capitolo 51300. Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.

Parisi (RV) Volevo fare una domanda di carattere generale. Anzitutto come vengono programmati gli interventi, cioè quali criteri vengono seguiti per stabilire le priorità di intervento poi volevo chiedere all'Assessore quando è prevista l'ultimazione della strada Aosta-Valpelline, della strada Nus-Saint-Barthélemy e se è previsto un intervento definitivo nella strada Gressan-Pila. Sono anni che questa strada è rimasta un nodo e non sono stati più fatti degli interventi; volevo sapere se vi sono dei problemi tecnici oppure problemi di altro genere per ultimare quella strada.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (Ind) Per avere spiegazioni in merito agli interventi 153 e 154 che si riferiscono alla costruzione di nuovi imbocchi per la strada regionale A 45 della Val d'Ayas e la A 46 della Valtournenche, dove abbiamo già degli impegni di spesa preventivati nel triennio. In particolare nel ?97 si prevede già una parte di impegni rispettivamente dei 100 milioni per quanto riguarda l'imbocco della Val d'Ayas e di altrettanti per quanto riguarda l'imbocco per la Valtournenche. Tuttavia sia a livello di progettazione, sia a livello di valutazione di impatto ambientale e di autorizzazioni varie non figura niente. Vorrei avere una spiegazione perché non è chiaro, così come è impostato lo schema.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici, Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Consigliere Parisi non mi offendo per le sue domande, però lei ha posto due quesiti molto precisi: quando sarà ultimata la strada Aosta-Valpelline e quando sarà ultimata la strada Nus-Saint-Barthélemy. Le posso dire al limite quando vengono avviati certi lavori, ma quando saranno ultimati... lei pretende troppo dall'Assessore ai lavori pubblici.

Per quanto attiene invece la strada di Gressan-Pila sono previsti una serie di interventi puntuali, soprattutto in certe zone dove ci sono anche problemi di stabilità di versanti.

Per quanto attiene il quesito del Consigliere Tibaldi, avevo già risposto prima all'intervento del Vicepresidente Viérin; l'indeterminatezza dal punto di vista finanziario è perché questi due interventi sono inseriti nell'accordo di trasferimento delle ex strade statali ora regionali, dove c'è l'impegno dello Stato di finanziare il 50 percento sia dei progetti che della realizzazione dell'intervento quindi, c'è un po' di indeterminatezza dal punto di vista dell'impegno finanziario da parte dell'Amministrazione regionale.

Sulla progettazione in ambedue i casi vi sono dei progetti di fattibilità avanzati che possono essere trasformati in progetti esecutivi in tempi brevi. Soprattutto per la Valtournenche la scelta d'accordo con le comunità locali, con la Comunità montana, è quella di realizzare una grande rotonda. Il problema definitivo è di difficilissima soluzione perché l'unica soluzione che tecnicamente può essere realizzabile è quella di entrare in galleria prima dell'imbocco dell'attuale statale e di costruire un altro casello a Pontey. L'attraversamento del Paese di Châtillon a valle o a monte, by-passando il Comune di Châtillon, è tecnicamente e praticamente irrealizzabile allo stato delle cose.

Vi è poi l'altro problema; superata eventualmente la situazione di ingorgo che per la verità si concentra in certe giornate specifiche (sabato e domenica) al rientro, vi è poi il problema dell'intasamento dell'autostrada, perché possiamo snellire il traffico a monte, possiamo anche aumentare i caselli, ma più di tanto anche l'arteria autostradale non porta quindi, il problema è molto complesso. Ma per rimanere al quesito specifico le motivazioni sono queste.

Presidente Capitolo 51490. Capitolo 33110. Capitolo 35020. Capitolo 51310. Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (Ind) Realizzazione del parcheggio di servizio all'ex Casa Sarteur, sempre in Comune di Châtillon: è previsto un impegno finanziario complessivo di 7 miliardi e 774 milioni di cui un primo esiguo impegno di 25 milioni per l'anno in corso e via via impegni negli anni successivi a completarsi nel ?99 con il grosso del finanziamento a 6 miliardi e 500 milioni. Anche qui abbiamo diverse situazioni progettuali, abbiamo un progetto esecutivo che sembra già essere completato, la valutazione di impatto ambientale già avvenuta e poi situazioni autorizzatorie ancora da definire. Vorrei avere qualche chiarimento in merito alla tipologia dell'intervento, 7 miliardi e 700 milioni per un parcheggio, per sapere in cosa consiste e quale area riguarda, inoltre quando è previsto l'avvio dei lavori visto che già esiste la progettazione esecutiva.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici, Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Penso che anche per quanto attiene la documentazione amministrativa lo stato oggettivo attuale sia già più avanzato, anche quello che riguarda le disponibilità e le autorizzazioni.

Sull'impostazione dal punto di vista finanziario prevediamo che per il ?97 si possa ottimisticamente avviare l'appalto quindi, era importante avere comunque un impegno finanziario che dava la possibilità entro il ?97 di avviare l'appalto.

Pensiamo che l'avvio concreto dei lavori sia nel ?98, questo spiega anche perché la competenza finanziaria nel ?97 è minima.

Sulla tipologia dell'intervento nel dettaglio posso fornire maggiori chiarimenti al Consigliere Tibaldi. Posso dire che questo parcheggio è nel retro della Casa Sarteur, va a risolvere un problema di viabilità di carattere generale, ma soprattutto è a servizio della struttura socio-sanitaria che è stata realizzata nella Casa Sarteur. Una struttura che, vista la vocazione del Comune di Châtillon legata prevalentemente a tutta una serie di servizi, comporterà un movimento notevole dal punto di vista di presenze sia di auto che di persone, e che necessitava comunque di andare ad incrementare il fabbisogno attuale dei parcheggi in Comune di Châtillon.

La finalità importante di questo parcheggio è complementare alla struttura e una parte di questo parcheggio invece è destinata al soddisfacimento di bisogni sempre legati a problemi di aree del Comune di Châtillon. L'obiettivo è quello di liberare sempre più dal traffico il centro storico, soprattutto se non dal traffico almeno dallo stazionamento permanente di auto. Tibaldi che conosce meglio di me la situazione, sa il caos che si trova percorrendo o a piedi o in macchina il centro storico di Châtillon, quindi l'obiettivo è quello di attestare i parcheggi nel perimetro del centro storico in posizione in questo caso molto centrale, dando la possibilità di accedere a piedi a tutta una serie di servizi.

Presidente Capitolo 68070. Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.

Parisi (RV) Per quanto si riferisce alla nuova teleferica di Chamois, siccome vedo che ancora siamo al progetto preliminare, volevo sapere se si ritiene che questo lavoro possa iniziare nel ?97, tenuto conto che forse non ci vogliono concessioni edilizie o altre autorizzazioni. Da indagini che sono state fatte sembra che il Paese di Chamois stia morendo, si riduce sempre più la popolazione anche per problemi di altra natura.

Volevo sapere se si ritiene che questi lavori possano iniziare e terminare nei tempi previsti, anche perché con l'attuale situazione di collegamento si sono creati dei grossi problemi lo scorso anno.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'ambiente, territorio e trasporti, Riccarand.

Riccarand (VA) La popolazione di Chamois è stazionaria, quindi non c'è una diminuzione di popolazione...

Presidente ... non faremo delle deportazioni, però...

Riccarand (VA) Per quanto riguarda la teleferica, il progetto è preliminare perché il lavoro viene affidato, stante la tipologia dell'opera, attraverso un appalto concorso che dovrebbe andare in Giunta lunedì prossimo, quindi i lavori verranno realizzati nei tempi previsti. Credo che entro la metà dell'anno prossimo la teleferica sarà completata ed entrerà in funzione.

Presidente Capitolo 68090. Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Visto che sembra - almeno dalle informazioni apparse sugli organi di informazione - che siamo ormai in fase decisiva per quanto riguarda il collegamento tramviario Pila-Cogne, vedo che abbiamo una progettazione esecutiva e un parere del VIA già in regola, vedo gli stanziamenti complessivi di 10 miliardi che mi lasciano dubbioso sull'entità che mi sembra piuttosto modesta rispetto a quella che sarà a conclusione dei lavori, vedo gli stanziamenti periodici anno per anno: 3 miliardi nel ?97, 5 nel ?98, 2 nel ?99, volevo solo sapere, rispetto a questa decisione di stanziamenti nel diverso triennio, quali saranno le varie fasi.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'ambiente, territorio e trasporti, Riccarand.

Riccarand (VA) Il finanziamento che qui è previsto sulla Pila-Cogne riguarda le opere civili e l'impiantistica, non riguarda evidentemente le spese relative ai mezzi di locomozione, alle carrozze, ai locomotori eccetera, quindi questa è una parte delle spese che con l'appalto del terzo lotto, con la prossima firma del contratto per la fornitura delle carrozze da parte della società Firema, vede imboccata la dirittura di arrivo anche se non sarà breve e ci vorranno ancora un paio di anni, ma direi che ormai l'opera si sta configurando nel suo assetto definitivo, sta riprendendo l'operatività piena per concludersi nei tempi programmati.

Presidente Capitolo 68150. Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.

Lanièce (GA) Lavori per il potenziamento impianti presso l'aeroporto regionale: quale tipo di intervento si pensa di realizzare nel ?97, visto che c'è un importo di 4 miliardi?

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Pongo una domanda simile alla precedente, cioè se l'Assessore può dirci nel triennio quali saranno i passi che riguarderanno il potenziamento dell'aeroporto di Saint-Christophe.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'ambiente, territorio e trasporti, Riccarand.

Riccarand (VA) Per quanto riguarda l'aeroporto troverete anche un altro capitolo, dove ci sono i fondi relativamente alla sistemazione dell'hangar, mentre questi sono relativi alle altre infrastrutture.

Le opere prioritarie rispetto all'aeroporto sono essenzialmente due: una è la centrale di alimentazione dell'aeroporto, che è fondamentale per tutte le funzioni che l'aeroporto deve svolgere, l'altra è l'intervento sull'illuminazione della pista e sulla radioassistenza quindi, sono questi gli interventi prioritari che si intendono realizzare in via prioritaria in modo da garantire un'operatività completa all'aeroporto.

Presidente Capitolo 54220. Capitolo 56300. Ha chiesto la parola il Consigliere Squarzino Secondina.

Squarzino (VA) Mi collego anche al 54220 su cui stavo chiedendo la parola perché stavo alzando la manina e il Presidente è passato subito all'altro capitolo.

Il problema che pongo è almeno la terza o la quarta volta che lo pongo in questa legislatura e cioè, è nostro interesse di avere un piano regionale di edilizia scolastica. Ogni anno ci vediamo arrivare una serie di interventi, ciascuno avrà una sua funzione, non voglio negarlo; però credo che, in assenza di un piano regionale di edilizia scolastica che l'Assessore aveva promesso fin dal momento in cui posi questo problema tre anni fa, sia difficile valutare le priorità degli interventi.

Chiedo rispetto a questo problema se sono stati fatti alcuni passi avanti, se entro la fine della legislatura si arriverà finalmente ad avere un piano dell'edilizia. Non vorrei che arrivassimo ad avere tutti gli edifici scolastici già realizzati senza avere predisposto il piano generale.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) In merito al punto 280, ristrutturazione fabbricato area ex Tercinod ad uso ludoteca, volevo chiedere all'Assessore di cosa si tratta, se è la stessa area su cui non so se è già stata terminata la struttura provvisoria per ospitare le scuole materne, se è la stessa struttura o se invece è qualcosa di nuovo.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla pubblica istruzione, Louvin.

Louvin (UV) Je n'ai pas oublié, Conseiller Squarzino, les engagements que nous avons assumés quant au plan général pour les bâtiments scolaires. Un groupe technique dirigé par Monsieur Borre est actuellement au travail dans cette matière et je pense que le Conseiller pourra nous donner bien tôt des informations à ce sujet pour nous faire état des évaluations qui ont été faites avec les services de l'Assessorat des travaux publics et les ordres professionnels qui ont été également concernés.

Je tiens à rappeler en particulier que l'on est en train d'agir sur deux niveaux, celui de l'établissement de ce plan général pour vérifier les priorités et l'ordre des investissements à faire et d'autre part le groupe est également en train de travailler sur les standards des bâtiments scolaires de façon à les adapter à notre réalité.

Or au sujet du travail qui est en train d'être réalisé, je pense que bien tôt le Conseiller Borre pourrait présenter un court rapport en Vème Commission pour nous faire état des résultats du travail qui a été entamé.

Monsieur Marguerettaz demande à être renseigné sur le projet de réalisation d'un bâtiment appelé ludothèque à Aoste. Il ne s'agit pas de la surface exacte sur laquelle surgit actuellement l'école maternelle, qui a déjà été terminée et pour laquelle l'Administration municipale est en train d'octroyer le certificat d'agibilité, mais d'une surface qui se trouve à proximité de celle-là et plus précisément le bâtiment qui était jadis occupé par la Surintendance aux biens culturels comme entrepôt et toute la surface environnante qui s'élève autour de 10000 mètres carrés. C'est le réaménagement de l'ensemble de cette surface à l'usage de notre enfance, en particulier le petit immeuble qui surgit sur cette surface qui pourra être affecté à cet emploi.

Presidente Capitolo 56360. Ha chiesto la parola il Consigliere Squarzino Secondina.

Squarzino (VA) Per chiedere informazioni rispetto all'intervento n. 286, cioè rispetto all'adeguamento degli impianti termici per la conversione a gas naturale presso stabili scolastici. Mi sembra che una delle linee di questa maggioranza fosse quella di intervenire perché negli edifici pubblici si cominciasse a riconvertire il sistema di riscaldamento dal gasolio al metano per tutti i motivi che sappiamo bene.

È vero che lo stanziamento non è così alto, però mi chiedo come mai abbiamo tutto zero, zero, no, no, no, può darsi che questa sia una tabella stilata alcuni mesi fa ma, se c'erano dei dati più aggiornati, forse sarebbe stato opportuno presentarli laddove era possibile.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici, Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Il problema "zero, no, no, no" è perché non è riferito ad un singolo intervento, sono più interventi alcuni dei quali richiedono una progettazione minima o irrilevante, che viene realizzata dagli stessi uffici; alcuni di questi interventi, che hanno una progettazione un tantino più complessa, vengono realizzati da una struttura di supporto che hanno i servizi per gli interventi di manutenzione; per alcuni che hanno un intervento ancora più complesso viene dato l'incarico di progettazione globale. Essendo un pacchetto di interventi non può essere specificato lo stato delle cose.

Sulla linea più generale la Giunta si è impegnata e stiamo andando in quella direzione non solo per gli edifici scolastici, ma anche per tutti gli altri immobili di proprietà dell'Amministrazione regionale. C'è un programma dettagliato che abbiamo già presentato anche in Giunta, l'Ufficio manutenzione stabili sta portando avanti questo tipo di intervento.

Presidente Capitolo 60420. Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.

Parisi (RV) La mia domanda non è riferita all'intervento che riguarda l'abbattimento delle barriere architettoniche in particolare dell'ospedale o degli ospedali, la mia domanda è di carattere generale. Siccome su questo problema ci sono state ultimamente delle polemiche da parte della categoria interessata, volevo sapere a che punto è l'intervento su tutte le strutture pubbliche in generale, se è andato avanti quel programma di interventi e a che punto siamo di fronte a questa problematica che coinvolge una parte di cittadini che purtroppo soffrono di questo handicap. Volevo sapere se sono stati realizzati quei programmi che erano stati previsti qualche tempo fa.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici, Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Cerco di interpretare il quesito del Consigliere Parisi. In generale tutte le strutture sono dotate o ci stiamo adeguando alla normativa o per interventi specifici, oppure a seguito di interventi più generali che vanno anche in quella direzione. Un problema che voleva sollevare il Consigliere Parisi è quello del Beauregard...

Parisi (fuori microfono) ... no, no...

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) ... ma lì purtroppo siamo incappati in un fallimento di un...

Presidente Consigliere Parisi, può riformulare la domanda? Grazie.

Parisi (RV) ... quello che è pubblico, quindi può essere tribunale, possono essere le strutture degli enti locali, cioè tutto quello che riguarda una situazione generale verso questo problema. Volevo sapere in generale a che punto siamo.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale, Vicquéry.

Vicquéry (UV) Quando il Consigliere Parisi si riferisce a problemi delle categorie interessate presumo che si riferisca a quanto scritto sui giornali di questi giorni in riferimento esclusivo agli impianti sportivi perché per tutto quanto riguarda gli altri interventi con la legge regionale del ?95 si sono recuperati 6 anni di ritardo e gli stanziamenti ammontano già a circa 4 miliardi. Agli atti non abbiamo nessuna richiesta in istruttoria, in arretrato, è stato tutto finanziato. Chiaramente si tratta di provvedere ancora man mano che le richieste verranno presentate sia dagli enti pubblici che dai privati. Per i privati sono competenti i Comuni, per gli enti pubblici è competente la Regione, ma il finanziamento è tutto regionale.

Sugli impianti sportivi l'Associazione portatori di handicap ha fatto un'indagine specifica, interpellando tutti i Comuni. Mi risulta che solo pochi Comuni hanno risposto, in effetti su quel settore, trattandosi di interventi per lo più regionali, bisognerà sicuramente intervenire. Per quanto riguarda la competenza dell'Ufficio accessibilità dell'Assessorato della sanità, posso dire che allo stato non abbiamo pratiche in istruttoria che non siano state finanziate; ci sarà un successivo programma che verrà portato all'attenzione della Giunta entro fine maggio.

Presidente Ha chiesto la parola per integrare la risposta l'Assessore ai lavori pubblici, Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Per quanto attiene il Beauregard, in particolare l'intervento di abbattimento della costruzione dell'ascensore, come il Consiglio sa, l'impresa è in fallimento, adesso ci sono le condizioni per la rescissione del contratto e potremo riappaltare con procedure molto celeri e usando la formula dell'economia riavviare l'ultimazione dei lavori.

(... interruzione del Consigliere Squarzino, fuori microfono...)

... il giorno non te lo so dire, l'appalto penso sarà a giorni...

Presidente Capitolo 60480. Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.

Lanièce (GA) Al n. 301, ristrutturazione poliambulatori, Comune interessato Donnas, abbiamo una base d'asta di 5,8 miliardi, un importo complessivo di 7,5 miliardi ed un impegno nel triennio di 1 miliardo ciascun anno. Vorrei sapere quale tipo di intervento si vuole fare in quest'anno.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Squarzino Secondina.

Squarzino (VA) Aspetto la risposta alla domanda che avevo fatto rispetto alle RSA.

Presidente Consigliere Squarzino, non siamo nel discorso "soddisfatti o rimborsati", il metodo di lavoro che ci siamo dati è uno, poi ci sono altri strumenti durante il rimanente corso della legislatura.

Squarzino (VA) Le chiedo scusa, forse lei non ha afferrato...

Presidente ... io non devo afferrare, sono lungi dall'afferrare; come metodo di lavoro ci siamo dati un metodo molto semplice: lei pone dei quesiti, gli Assessori rispondono. Non è che mi può venire a dire su ogni capitolo che è soddisfatta.

Squarzino (VA) Le chiedo scusa, ma forse non ha afferrato il senso del mio intervento. Nel mio primo intervento, che forse lei non ha sentito precedentemente alla chiusura della discussione generale, avevo posto questo problema e adesso ricordavo, come ho ricordato precedentemente, che a questa mia domanda non è stata data una risposta.

Presidente Le chiedo scusa, rammentiamo il suo intervento in discussione generale e richiamiamo quell'intervento. Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale, Vicquéry.

Vicquéry (UV) Per quanto riguarda il Poliambulatorio di Donnas, quest'importo è indicativo perché non abbiamo ancora il progetto definitivo che però dovrebbe arrivare a giorni. C'è stata un'evoluzione di pensiero in materia di salute mentale e come ben sapete il capitolo specifico approvato dal Consiglio nel piano socio-sanitario prevede l'ampliamento del Poliambulatorio di Donnas per tutta una serie di ambulatori, principalmente tutto il servizio di dialisi, tutto il servizio di emergenza che sarà potenziato enormemente e tutta la parte relativa agli ambulatori specialistici. Inoltre verrà istituito un centro di salute mentale e un hospice per la bassa Valle per cui questo intervento sarà un intervento notevole perché l'ampliamento è difficile per la struttura stessa del Poliambulatorio, bisogna prevedere un corpo aggiuntivo non indifferente. Ci siamo incontrati con i progettisti proprio la settimana scorsa, siamo in fase di definizione del tutto.

Per quanto riguarda l'RSA di Antey, il finanziamento del CIPE è di 4.256 milioni e la delibera è dell'8 agosto 1996 con l'articolo 20, il resto verrà impegnato sul bilancio regionale però, vi prego di prendere tutto il capitolo socio-sanitario con beneficio di inventario perché su alcuni punti ci sono delle situazioni da chiarire.

Presidente Capitolo 35020. Capitolo 46940. Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.

Lanièce (GA) Mi riferisco al codice n. 319, che riguarda le infrastrutture Meridian; qui si prevede un importo complessivo di 9,4 miliardi, di cui 2,6 miliardi nel ?97. Volevo sapere quali opere sono previste per un intervento di questa portata. Nel n. 320 c'è la ristrutturazione dello stabilimento Baltea Disk, anche qui chiedo che tipo di ristrutturazione si vuole realizzare visto che l'importo è di 3,75 miliardi ed è previsto solo per il ?97. Infine al n. 321 è prevista la costruzione del nuovo deposito carburanti UMA; visto che per ultimare il nuovo deposito si arriverà al ?99, fino ad allora non ci saranno dei problemi per l'attuale deposito?

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) Si parla di adeguamento dello stabilimento Eleys, mi risulta che lo stabilimento è quasi in fase conclusiva, ci sono 500 milioni nel ?97 e non capisco la necessità, ma perché un importo di 1 miliardo e 200 milioni per il ?98?

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'industria, commercio ed artigianato, Mafrica.

Mafrica (GV-PDS-SV) In sede di discussione generale era stato chiesto da Viérin come mai l'importo complessivo fosse di 24 miliardi. In questo capitolo vengono riportati gli interventi direttamente fatti dall'Amministrazione regionale. Sono gli stessi capitoli già presenti nel bilancio che avevamo discusso e oltre a questi interventi ce ne sono altri, non eseguiti dall'Amministrazione per realizzare stabilimenti industriali. Per esempio la Nord Elettronica realizza un intervento sullo stabilimento con un contributo che abbiamo previsto con una convenzione; la Termoplay e la N.T.E. hanno avuto un diritto di superficie sull'area di Pont-Saint-Martin e realizzeranno l'intervento attraverso un leasing per costruire i capannoni; la Tecnomec raddoppia il suo stabilimento, ma utilizza la legge 85, che dà contributi alle imprese che realizzano in proprio lo stabilimento quando l'intervento è superiore ad 1 miliardo e 200 milioni, a Chambave viene realizzato un intervento per la Tempera, che è finanziato attraverso la legge 33 che con mutui finanzia fino al 60 percento della spesa ammissibile; i consorzi artigiani utilizzano la legge n. 9, cioè eseguono loro le opere e ottengono poi un contributo; per ciò che riguarda i lavori dell'area Cogne vengono effettuati da Vallée d'Aoste Structure e quindi non compaiono in questo capitolo. Allora, questo capitolo comprende solo gli interventi che esegue direttamente la Regione attraverso i lavori pubblici.

C'erano poi tre domande specifiche. Per l'Eleys è già stato realizzato in effetti un ampliamento dello stabilimento, questo è un ulteriore intervento per realizzare una quota di uffici che non era stato possibile realizzare prima perché non era stato approvato definitivamente il PRG di Hône; dopo l'approvazione di tale piano, che consente una superficie edificabile superiore, la società ha richiesto di poter fare un ulteriore ampliamento.

Per ciò che riguarda la Baltea Disk, si prevede nel seminterrato di realizzare per 3 miliardi una messa a punto dell'area ancora disponibile per ampliare la produzione con nuove linee di produzione; una parte che è stata già con l'intervento dell'anno precedente messa a punto rispetto alla sicurezza per le alluvioni.

Per le infrastrutture Meridian è errato forse il titolo; qui si intende la sistemazione di area per l'area di Verrès. La Meridian ha eseguito le opere per il capannone per conto suo attraverso un leasing, quindi qui si tratta della sistemazione complessiva di area per tutta l'intera area industriale.

Presidente Capitolo 51800. Capitolo 59220. Ha risposto l'Assessore Mafrica, Consigliere Lanièce...

Vuole cortesemente riformulare la domanda, Consigliere Lanièce? Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.

Lanièce (GA) Costruzione nuovo deposito carburanti UMA: visto che per ultimare il nuovo deposito si arriverà al 1999, fino ad allora non ci saranno i problemi con l'attuale situazione dell'attuale deposito?

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'agricoltura, forestazione e risorse naturali, Vallet.

Vallet (UV) Si l'administration a décidé d'entreprendre la réalisation d'un nouveau dépôt, c'est parce que là où le dépôt est localisé actuellement il y a quelques problèmes. Ce sont des problèmes dus principalement à la nécessité de réaménager l'aire où il se trouve. Nous souhaitons que pendant l'année ?97 on puisse donner cours aux travaux pour la réalisation d'un nouveau dépôt.

Presidente Capitolo 59220. Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Confesso di prendere spunto da questo capitolo per porre una domanda inerente lo smaltimento dei rifiuti. Qui parliamo di un impianto di incenerimento ad uso veterinario, volevo seppure brevemente avere una risposta da parte dell'Assessore Vicquéry, nel senso che avevamo iniziato questa legislatura con una voce nel programma di questa maggioranza che prevedeva la realizzazione di un inceneritore. Ad un certo punto del cammino di questa maggioranza fu fatta una verifica o qualcosa del genere e nel nuovo programma che fu presentato dalla stessa maggioranza questa voce sparì.

Ciononostante l'Assessore ha detto a più riprese, a fronte di interrogazioni o di interpellanze varie, come questo sia un problema davvero molto grave per la nostra Regione e al tempo stesso assai urgente. Guardando questo, che sarà il penultimo piano dei lavori pubblici approvato da questa maggioranza, e non riscontrando all'interno di questo nessun accenno alla soluzione del problema, volevo chiedere all'Assessore come si è orientati per dare una risposta a questa necessità.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale, Vicquéry.

Vicquéry (UV) Vorrei precisare che nel programma di questa legislatura non esiste la voce incenerimento; esiste invece un capitolo legato alla politica ambientale e alla politica della raccolta dei rifiuti, politiche molto complesse che prevedono uno studio dettagliato delle varie ipotesi che sono sul mercato e che la tecnologia oggi offre.

È pur vero che in fase di bilancio preventivo del ?95 era stata inserita questa voce che poi è stata modificata in termodistruzione, non nel programma di maggioranza comunque, ma nel bilancio preventivo del ?95 o del ?94.

Questo capitolo si riferisce esclusivamente al sistema di incenerimento delle carcasse ad uso veterinario ed è stato inserito perché originariamente si prevedeva che lo facessero direttamente all'interno della struttura del canile; si voleva utilizzare l'inceneritore dell'ex autoporto, a questo scopo era stato fatto uno studio di massima della fattibilità tecnica, ma si è accertato che il gioco non valeva la candela perché l'inceneritore dell'autoporto aveva una tecnologia ormai superata e non era il caso di spostarlo in sede di canile.

Così si sono presi i contatti con i concessionari dell'impianto di Brissogne che hanno offerto loro un prodotto altamente innovativo e sono disponibili a realizzarlo; l'impegno di spesa corrisponde a quanto prevede questo progetto. Comunque sia, è un intervento di minima che risolverebbe già fino da subito i problemi delle carcasse che, come sapete, adesso vengono trasportate a Torino grazie ad una convenzione che è stata siglata fra l'AREV e una ditta autorizzata con il patrocinio, o meglio ancora, con la supervisione dell'Amministrazione regionale. Questa però, è una soluzione tampone, che non dà una risposta esaustiva ai problemi degli allevatori soprattutto durante il periodo estivo, quando manze, bovini vari, ovini, caprini, eccetera vengono a trovarsi in situazioni di abbandono e vengono abbattuti. È una soluzione comunque che dà una risposta sufficientemente interessante a questo problema, ma non riguarda il problema dei rifiuti.

Presidente Capitolo 59270. Ha chiesto la parola il Vicepresidente Viérin Marco.

Viérin M. (PpVA) Qui abbiamo degli stanziamenti per la discarica di Brissogne, soprattutto per quanto riguarda il IV lotto e l'impianto di irrigazione conseguente. Volevo chiedere all'Assessore se è previsto anche un intervento per quanto riguarda la puzza che la stessa area crea in certi periodi dell'anno. L'Assessore già in altre occasioni ci aveva detto che si stava provvedendo ad isolare il fenomeno con alcune tecniche ad oggi note, quindi volevo sapere se in questi stanziamenti c'era anche la previsione di affrontare quel problema.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) Abbiamo discusso diverse volte di questa discarica regionale, volevo capire dall'Assessore se si è veramente alla costruzione, se cioè quest'anno si riesce ad utilizzare il biogas. Qui c'è scritto: completamento di captazione, impianto ed utilizzazione biogas entro il ?97, 2 miliardi di spesa, nel ?98 e nel ?99 zero; vuol dire che si pensa entro l'anno di essere pronti ad utilizzare il biogas.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale, Vicquéry.

Vicquéry (UV) Premesso che l'Assessore alla sanità è quello che ha posto il problema del biogas, quest'intervento riguarda l'ultimazione dei lavori di captazione del biogas, che sono previsti entro l'anno. In seguito sarà effettuato anche l'impianto di captazione dei rifiuti solidi urbani, ma anche questo non va confuso con l'impianto generale e definitivo che dovrà essere esaminato nel momento in cui si decide quale tipo di smaltimento dei rifiuti solidi urbani va effettuato, con cogenerazione, perché questo prevede il decreto Ronchi, e con utilizzo del biogas per produzione di energia elettrica.

Non è sicuramente questo il progetto perché lì siamo ancora in fase di studio come dicevo prima, questa è semplicemente captazione del biogas che è anche compattazione, completamento di interventi di captazione ed impianto di utilizzazione del biogas; utilizzazione del biogas significa in questo caso la captazione con la costruzione di una centralina adiacente allo svincolo autostradale rispetto al quale abbiamo avuto un incontro alcune settimane fa perché va sbloccata da parte dell'ANAS l'autorizzazione in deroga alle distanze autostradali. Senza questa centralina di captazione il metodo attuale è un metodo ancora empirico, cioè c'è già una captazione del biogas, ma non è ancora sufficiente. Con la centrale sicuramente il problema dei fumi e degli odori migliorerà, ma nessuno di noi può dire che sparirà definitivamente perché dipende dalla temperatura e da molti fattori. Sicuramente quella centralina è tecnologicamente avanzata...

(... interruzione del Consigliere Viérin Marco, fuori microfono...)

... no, la produzione del biogas continua, una cosa è togliere l'odore, un'altra cosa è captarlo per produrre energia elettrica; quando si parla di impermeabilizzazione e di irrigazione ci si riferisce al IV lotto della discarica, quando si parla di utilizzazione del biogas si intende questa centralina di cui vi parlavo.

Presidente Capitolo 59290. Ha chiesto la parola il Vicepresidente Viérin Marco.

Viérin M. (PpVA) Una domanda è d'obbligo: da tempo si parla di questa discarica di Pontey, i soldi impegnati sono tanti, perché sono 14 miliardi di cui 4 direttamente sul ?97. Visto che si è deciso ultimamente - cambiando così quella che era l'idea originaria - di trasferire la discarica dell'ex Cogne in quella di Pontey, di trasferire quindi il materiale, ma quel materiale rimarrà in loco, volevo sapere se erano cambiate alcune intenzioni sulla discarica di Pontey, o se rimaneva l'idea originaria anche dopo aver preso questa decisione diversa sul discorso Cogne.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'industria, commercio ed artigianato, Mafrica.

Mafrica (GV-PDS-SV) Si vede che questa discarica è progetto 3B esecutivo, VIA 3, quindi valutazione positiva di compatibilità ambientale; c'è già la concessione edilizia, ci sono già le autorizzazioni, si sta procedendo all'acquisizione dei terreni.

Dal punto di vista della necessità è necessaria sempre la discarica di tipo 2B perché non si era mai pensato di trasferire le scorie presenti sull'area Cogne dentro quella discarica; la discarica è per la produzione di scorie attuale e futura in quanto sarebbe stata insufficiente per contenere la quantità già presente che è stata accumulata in decenni. In pratica sono 35mila tonnellate all'anno di produzione di scorie, qui c'è una discarica che può contenerne 500mila grosso modo, quindi un decennio di produzione di scorie, mentre era già superiore la quantità che verrà messa in sicurezza nell'area Cogne. Il progetto quindi, sta proseguendo come previsto.

Presidente Capitolo 33110. Capitolo 35020. Capitolo 51800. Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Volevo fare una domanda sulla realizzazione del tempio crematorio presso il cimitero. Da quello che risulta da ciò che dovremmo votare, siamo ancora nella fase di elaborazione del progetto esecutivo e la spesa presunta è passata da 2,7 miliardi dello scorso anno ai 9 miliardi di quest'anno, quindi si è più che triplicata. Volevo saperne le ragioni. Al tempo stesso vedo che nel triennio vi è un impegno di circa il 50 percento della somma presunta e quindi quanto tempo si stima necessario per arrivare alla realizzazione dell'opera.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici, Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Questo è un intervento sul quale devo dare atto al Consigliere Marguerettaz che l'Amministrazione regionale è in ritardo, nel senso che questo effettivamente è un intervento che si trascina da più anni. Finalmente dovremo avere sbloccata la situazione.

Questi ritardi non sono tutti imputabili all'Amministrazione regionale, per la verità. Il primo problema era la realizzazione di un progetto legato al forno specifico che prevedeva l'utilizzazione di materiali estremamente costosi. La linea dell'Amministrazione regionale è stata quella di andare nella direzione di rivedere questo progetto, utilizzando dei materiali che riducessero notevolmente i costi di realizzazione, mantenendo inalterate quelle che sono le finalità dell'intervento stesso.

Non sono in grado di entrare nel dettaglio della modificazione degli importi preventivati, posso però dire che successivamente, oltre alla problematica del forno specifico, d'intesa con il Comune di Aosta c'è l'esigenza di realizzare tutta una struttura anche di tipo viario accessoria al forno stesso. Vi è soprattutto l'esigenza di costruire, in base alla nuova normativa, tutta una serie di interventi relativi agli addetti; tenuto conto che gli addetti possono essere maschi o femmine, bisogna costruire tutta una serie di strutture di sterilizzazione perché chi fa questo lavoro deve cambiarsi gli abiti, sterilizzare, vestirsi in un certo modo, pertanto bisogna costruire questi reparti separati per i maschi e le femmine.

Arriviamo al problema finanziario. Abbiamo fatto una riunione martedì scorso con i progettisti responsabili del Comune di Aosta e l'Assessorato, l'impegno è di arrivare entro il mese di maggio alla definizione del progetto per poter appaltare la prima parte dell'intervento. La linea, in accordo con il Comune, è quella di realizzare il forno, quindi una concretizzazione del progetto parallela con l'immediata realizzazione del forno che è la struttura più importante, rinviando eventualmente ad una programmazione, che prevediamo possa avere la prima incidenza dal punto di vista economico nel ?98, gli altri servizi collaterali.

Presidente Capitolo 56360. Capitolo 51360. Capitolo 51820. Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz per dichiarazione di voto.

Marguerettaz (PpVA) Non sapevo se nel dibattito poteva essere inserita anche l'ultima pagina, che è quella del parere della Commissione. Sarebbe interessante aprire un dibattito anche sull'ultima pagina, ma lo evitiamo.

La dichiarazione di voto sarà molto breve. Personalmente, così come faccio salva la buona fede dell'Assessore, spero di essere ricambiato in tal senso; le perplessità che avevo e che ho più volte enunciato nel corso dei vari interventi per la verità non sono state tutte superate. Di fronte a dei problemi particolari devo dare atto a chi ha risposto al sottoscritto - ma credo anche ad altri - di aver risposto esaurientemente, ma di fronte alle problematiche più generali che sono state presentate sinceramente le giustificazioni portate dall'Assessore a mio avviso non sono state sufficienti.

Il problema rimane quello con cui siamo partiti: se questo non è il libro dei sogni si può votare. Noi alla fine del dibattito rimaniamo con quest'idea con cui siamo partiti: a nostro avviso questo è e rimarrà un libro dei sogni, lo verificheremo nel corso di quest'anno in particolare, soprattutto per la mole di progetti che sono stati inseriti come realizzabili perlomeno da un punto di vista dell'inizio dei lavori stessi nel corso di quest'anno e che noi siamo pronti a scommettere qui non lo saranno.

Perché siamo pronti a scommettere? Perché a fronte delle numerose osservazioni che abbiamo fatto di fronte all'arretratezza di tutta una serie di interventi previsti per quest'anno, per i quali gli 8 mesi che abbiamo davanti non saranno sufficienti affinché questi interventi possano iniziare, a fronte di questo anche forti dell'esperienza perché credo che questa sia un po' l'esperienza di tutti, l'Assessore dice che probabilmente ogni anno mettiamo in cantiere tanti interventi e probabilmente è vero, io ne ho visto partire uno di cui parlava il collega Collé e lui ne ha visto partire uno in particolare a cui mi riferivo. Quest'anno ho visto con piacere partire finalmente i lavori di allargamento della strada regionale per Roisan, la cui fase progettuale è iniziata dieci anni fa; lo stesso mi diceva il collega Collé si è verificato per quanto riguarda una strada nel Comune di Saint-Oyen: iniziati quest'anno i lavori, partita la progettazione dieci anni fa.

Questi non sono casi sporadici, purtroppo sappiamo che i tempi della burocrazia sono eccessivamente lunghi; ecco perché non possiamo fidarci di ciò che ci ha detto l'Assessore in relazione a tutta una serie di progetti. L'Assessore a fronte di osservazioni del genere: "Come è possibile che quest'iniziativa - della quale, così come risulta dal testo che abbiamo davanti, abbiamo solo una progettazione di massima - si inizi a realizzare nel ?97?", ci ha risposto che i dati della progettazione non sono aggiornati, che risalgono alla fine dell'anno scorso, quindi alcune progettazioni per le quali in questo documento è prevista una progettazione di massima, in realtà sono già esecutive.

Questo può essere vero per alcuni di questi interventi, ma non sicuramente per la globalità, perché alcuni di questi interventi nel ?97 riportano lo stesso stato di progettazione del piano del ?96, quindi non è possibile pensare che vi siano stati dei passi avanti per tutti questi progetti, tanto da renderli tutti esecutivi e tanto da non poterli inserire nel piano che abbiamo davanti.

Questi sono dei dubbi che ci portano ad astenerci su questo piano dei lavori pubblici, dichiarando fin d'ora che saremo ben felici se i fatti ci faranno ricredere.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Florio.

Florio (VA) Vorrei fare solo una breve considerazione al termine della discussione che c'è stata, discussione che è stata lunga, per certi versi minuziosa, ma anche - scusate colleghi - inutile sostanzialmente. Discutere del piano lavori in questa fase è come voler fare le pulci ad un materasso immenso nel quale è impossibile non trovarne, ma nel quale potrebbero anche esserne contenute tantissime, non se ne viene a capo.

Ad obiezioni continue l'Assessore, diciamo il responsabile politico ha buon gioco a rispondere ricco di dati e di notizie, così come i consiglieri hanno buon gioco a contrapporre obiezioni, rilievi e quant'altro. Il risultato è sterile, almeno questa è l'impressione che ne ho ricavato.

Invece la considerazione da farsi a mio avviso è un'altra, cioè questo piano lavori non corrisponde ai dettami della legge regionale n. 12/96 sui lavori pubblici e non risponde perché la formulazione di questo piano dei lavori non ha seguito quanto previsto al capo II di quella legge. Ricorderanno i Consiglieri membri della III Commissione la lunga discussione che ci fu in quella sede, quando si modificò completamente il capo II, tentando di dare all'individuazione delle opere pubbliche un significato programmatorio che avrebbe dovuto partire dall'individuazione dei bisogni. Tutto questo non avrebbe dovuto essere fatto secondo lo spirito di questa legge e una volta tanto mi sento in grado di dire quale fosse la ratio di quella legge, almeno in quel capo, e cioè l'individuazione di quei bisogni avrebbe dovuto scaturire da un'analisi complessiva e non invece frutto di un lavoro all'interno degli uffici, così come temevamo.

Ancora una volta oggi ci troviamo a votare un documento che sicuramente corrisponde a parte dei bisogni perché non possiamo credere che si tratti di un documento campato in aria, per la cui redazione gli uffici e l'Assessore non abbiano tenuto conto dei bisogni, ma si tratta di un documento che è il risultato di un lavoro non di individuazione politica dei bisogni della collettività valdostana, ma ancora una volta di un lavoro di individuazione tecnico-finanziaria da parte degli uffici, cosa che con quel capo II della legge questo Consiglio avrebbe voluto cancellare.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (Ind) Innanzitutto un'osservazione di tipo metodologico. Come è stato rilevato anche da altri colleghi che mi hanno preceduto sia in sede di discussione generale sia in sede di interventi specifici, c'è da rilevare la tempistica esigua che è stata data a disposizione di questo Consiglio per analizzare in maniera più compiuta tutta questa documentazione, che abbiamo rilevato qui oggi non essere stata formulata in maniera un granché intelligibile. Una documentazione che, possiamo dire anche sulla base di alcune rilevazioni specifiche, è incongruente con quanto era stato predisposto lo scorso anno cioè non dà, nell'ambito di uno sguardo sommario, la possibilità di comprendere l'aggiornamento dei lavori che ci sono stati dal ?95 al ?96 e quelle che saranno le previsioni del ?97. Non si ha questa possibilità di leggere in maniera immediata e semplice qual è stato il miglioramento che l'Assessore dice esserci stato a livello di lavori, di cantierabilità e così via.

La stessa osservazione mi pare si possa rilevare anche dalla lettera che il CREL ha fatto pervenire a tutti i consiglieri. A parte che non è un parere del CREL, ma è un parere della Presidenza del CREL, quindi del Presidente Guido Dondeynaz, al quale ovviamente sarà stato comunicato il piano all'ultimo minuto perché dice che i tempi a disposizione non consentono di formulare un giudizio di merito. Io penso che questo sia un grosso aspetto riduttivo e limitativo dell'apporto che dovrebbe dare quella Consulta regionale dell'economia e del lavoro a quest'organismo assembleare. Così non è stato e questa mia critica sulla metodologia, critica che è stata anticipata da altri colleghi, viene fatta anche da un organismo extra-istituzionale che dovrebbe avere avuto una funzione decisamente diversa, almeno secondo quelle che erano state le vostre impostazioni politiche.

Per quanto riguarda la sostanza, senza tornare nel merito di certe osservazioni che sono già state fatte e che puntualmente ritengo si debbano sottoscrivere, la cifra di 500 miliardi dislocata su tre esercizi finanziari è senz'altro una cifra allettante, lo è soprattutto per gli organi di informazione che per il secondo anno consecutivo hanno la possibilità di poter amplificare questo potenziale impegno del Governo regionale in materia di lavori pubblici.

Sono convinto che sia molto meno allettante per gli operatori del settore edile locale perché sappiamo bene che - e non è una dichiarazione gratuita, ma penso che sia suffragata dai fatti non solo per quanto riguarda la mia indagine, ma anche per quanto riguarda gli altri colleghi - gli operatori del settore, in particolare gli artigiani edili, sono profondamente scontenti di come il sistema edilizio, impostato secondo questi nuovi criteri, sta funzionando in Valle d'Aosta.

Sappiamo che per ogni concorso c'è una molteplicità di concorrenti (80-100 ditte) che in buona parte vengono da fuori, sono un liberista convinto e sono certo che la concorrenza debba essere l'anima del mercato, però dobbiamo prendere atto che la nuova impostazione legislativo-amministrativa che è stata data dallo scorso anno in particolare con la legge sui lavori pubblici, più che una concorrenza sta creando una vera e propria soccombenza dell'imprenditoria locale nei confronti degli omologhi di altre Regioni.

Faccio l'esempio del cimitero di Saint-Oyen che viene realizzato da una ditta di Salerno, ma potrei fare l'esempio dell'asfaltatura delle strade, del rifacimento del manto stradale dove in linea di massima si sapeva che c'erano delle possibilità maggiori per artigiani e per piccole imprese locali di poter acquisire appalti e di realizzare lavori in loco, invece queste piccole imprese locali stanno passando un momento di difficoltà proprio perché questo monumento legislativo e burocratico impedisce loro l'accesso. Sarà anche l'anima del mercato, ma in questo caso penso che non si possa parlare di concorrenza. Bisogna analizzare in maniera più attenta questa fenomenologia e bisogna implementare tutti gli strumenti di coordinamento e di consultazione, gli osservatori previsti dalla legge sugli appalti, per fare fronte a questo disagio.

A fronte di tutto questo 500 miliardi di opere che vengono lanciate nel mercato quale ricaduta potranno avere sull'imprenditoria locale? Sulla base di calcoli approssimativi che si possono fare ben pochi, proprio perché con la logica del subappalto non si può sviluppare l'imprenditoria locale anche nel settore edilizio quindi, questo è un grosso limite, pertanto invito il Governo regionale, sulla base degli organismi che sono stati previsti in quella legge, a fare un'analisi più approfondita.

Un altro vizio che mi pare di rilevare in questo piano triennale è la limitatezza di quanto viene previsto sulla base di dichiarazioni fatte dall'Assessore sia in sede di presentazione quando c'è stato l'incontro con i giornalisti, sia ribadite qui in aula perché destinare 500 miliardi per l'abbellimento e il mantenimento dell'esistente è anche questo fortemente riduttivo da un punto di vista politico. Qualcosa di più si potrebbe prevedere con tutti questi soldi.

In realtà abbiamo visto che c'è una prosecuzione affannosa di progetti che sono stati già previsti in passato che avanzano in maniera lenta e faticosa e di lavori che si ripropongono in più esercizi finanziari e quindi per più anni. Ritengo che questo sia un altro grosso limite di previsione politica da parte dell'Assessore, della Giunta, degli organi competenti all'amministrazione.

Limiti che probabilmente derivano da quella farraginosità, da quella difficoltà di applicazione della legge n. 12/96 che avrebbe dovuto essere di riforma del settore dei lavori pubblici, ma che invece più che riformare e rilanciare il settore, lo ha ingessato in maniera preoccupante. Faccio riferimento in particolare a due articoli, il 30 e il 40, che sono rimasti disapplicati, dove si fa riferimento ai capitolati generali e speciali per l'esecuzione di appalti di lavori pubblici per i quali entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge n. 12, cioè entro l'estate ?96, doveva essere varato il capitolato generale per i lavori pubblici di competenza della Regione che avrebbe dovuto costituire il punto di riferimento per la predisposizione dei capitolati speciali.

Questo non è stato fatto e ciò ha condizionato quella che è stata la predisposizione del piano. Lo stesso per la struttura centrale di coordinamento, di cui all'articolo 40, creata dalla Giunta regionale; sono diversi mesi che gli esperti stanno lavorando, però non mi pare che gli obiettivi che erano previsti nello stesso articolo 40, che dovrebbero tendere soprattutto alla creazione di un albo regionale di quella che è l'imprenditorialità locale, abbiano dato gli esiti sperati.

Concludo dicendo che dissento profondamente da quanto detto dal Consigliere Perron, il quale diceva che la Valle d'Aosta può insegnare all'Italia per quanto concerne l'impostazione del sistema dei lavori pubblici, sia per quanto riguarda gli appalti sia per quanto riguarda l'esecuzione e l'osservazione del rapporto fra ente pubblico ed enti locali. Penso che purtroppo la potestà legislativa primaria di cui gode la nostra Regione in materia non sia stata utilizzata nella maniera più opportuna. Ripeto non lo dico gratuitamente, ma sulla base di osservazioni che mi sono state riportate da operatori del settore.

Non c'è purtroppo alcuna spinta al rilancio del settore, anzi ci sono dei fenomeni di preoccupante ingessamento che dovrebbero essere analizzati con più cautela e più interesse dagli organismi previsti dalla legge e naturalmente dallo stesso Assessorato. Dichiaro la mia astensione.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

Parisi (RV) Sarò brevissimo Presidente grazie. Noi comunque, con tutte le osservazioni o le critiche che si possono fare a questo documento, riteniamo che sia un documento importante. Sarebbe un'iattura se questo documento non fosse arrivato oggi in Consiglio o comunque se fosse stato rinviato anche perché non so se la situazione è quella che ha illustrato il Consigliere Tibaldi, comunque sia sono sempre delle opere pubbliche che partiranno anche se non totalmente e comunque una percentuale sarà appannaggio dell'imprenditoria locale anche in questo campo credo che la legge 12 doveva essere lo strumento che doveva dare...

Credo che forse in futuro darà la possibilità alle nostre imprese di essere più qualificate e più competitive e quindi di riuscire poi ad aggiudicarsi gli appalti perché non credo che ci sia una norma che in qualche modo possa escludere la partecipazione di ditte che sono di fuori Valle. Credo che l'unico strumento che possa consentire alle nostre imprese di aggiudicarsi gli appalti sia quello di qualificarsi. Io ritengo che la legge 12 vada in quel senso, mi auguro che l'iter per la sua applicazione totale venga ultimato nelle sue varie fasi e che si possa dare questa possibilità alle nostre imprese.

In Commissione ci siamo sforzati di capire il significato anche politico di questo documento, e credo comunque che delle critiche se si possono fare, lo accennava anche il Consigliere Florio, è al criterio con cui viene fatto questo piano triennale. Le Commissioni e il Consiglio -ed è forse per questo che siamo stati così cavillosi nel fare le domande - dovevano essere invece coinvolti nella fase di predisposizione del piano, nella fase successiva evidentemente non si ha che il compito di ratificare un atto che è già avvenuto a monte. Data l'importanza di questo documento esprimiamo il nostro voto favorevole.

Presidente Pongo in votazione il punto 23a all'ordine del giorno:

Presenti: 29

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 6 (Chiarello, Collé, Lanièce, Marguerettaz, Tibaldi e Viérin Marco)

Il Consiglio approva