Oggetto del Consiglio n. 2241 del 6 novembre 1996 - Resoconto
SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 6 NOVEMBRE 1996
OGGETTO N. 2241/X Approvazione del "Programma operativo plurifondo Interreg II Italia - Confederazione Elvetica 1994/1999".
Deliberazione Il Consiglio
a. vista la comunicazione della Commissione europea agli Stati membri 94/C 180/13, in data 1° luglio 1994, che avvia - ai sensi dell'articolo 11 del regolamento (CEE) 4253/88 del Consiglio, modificato dal regolamento (CEE) 2082/93 del Consiglio - l'iniziativa INTERREG II in materia, fra l'altro, di cooperazione transfrontaliera, definendone gli obiettivi e le misure sovvenzionabili;
b. atteso che l'iniziativa di cui si tratta è rivolta, per le zone di frontiera esterna, essenzialmente al perseguimento delle seguenti finalità:
b.1. aiutare le zone medesime a superare gli specifici problemi derivanti dalla loro posizione di relativo isolamento nel contesto delle rispettive economie nazionali ed in quello dell'intera Unione europea;
b.2. aiutare le aree medesime ad adeguarsi al loro nuovo ruolo di zone di frontiera di un unico mercato integrato;
b.3. cogliere le nuove opportunità di cooperazione con paesi terzi;
c. rilevato che, in applicazione del titolo II della comunicazione richiamata alla precedente lettera a., sono interessate all'iniziativa comunitaria in argomento, tra le altre, le seguenti zone:
c.1. per l'Italia: l'intera regione Valle d'Aosta, le province di Vercelli e Novara della regione Piemonte, le province di Varese, Como e Sondrio della regione Lombardia e la Provincia autonoma di Bolzano;
c.2. per la Confederazione elvetica: i cantoni Vallese, Ticino e Grigioni;
d. dato atto che per l'utilizzazione dei contributi comunitari resi disponibili in applicazione della comunicazione di cui alla lettera a. le regioni e la provincia italiane interessate, con il coordinamento del Dipartimento per le politiche dell'Unione europea della Presidenza del Consiglio dei Ministri, hanno elaborato, nel secondo semestre del 1994, distinte proposte di sottoprogrammi a valenza territoriale - in coerenza con il precedente programma 1991/93 e in ragione delle sostanziali differenze geo-morfologiche, socio-economiche, istituzionali e di cooperazione sottese dalle diverse parti del segmento di frontiera italo-svizzero - poi notificati alla Commissione europea entro il 30 novembre 1994;
e. atteso che - in sede di negoziato tra Commissione europea, Stato, Regioni e Provincia italiani interessati - i sottoprogrammi regionali e provinciale sono stati sintetizzati ed inclusi, sotto forma di distinte azioni, in un unico programma interessante l'insieme della frontiera, articolato in assi prioritari e misure comuni, il cui testo è stato trasmesso al Dipartimento per le politiche comunitarie e alla Commissione europea nel maggio 1996;
f. rilevato che, nell'ambito del programma di cui in e., le azioni da realizzare in Valle d'Aosta consistono:
f.1. nel favorire la cooperazione tra le comunità di confine e tra i soggetti socio-economici (misura 1.1);
f.2. nella gestione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio naturale e storico-culturale dell'area del Gran San Bernardo (misura 3.2);
g. preso atto che la spesa complessiva programmata, nel periodo di riferimento, per la parte interessante la Valle d'Aosta, ammonta a 4,098 milioni di ECU (equivalenti, al tasso di cambio orientativo di 2.000 Lire per ECU, a 8.196 milioni di Lire) così articolata, in milioni di ECU, per fonti di finanziamento:
g.1. Unione europea (Fondo europeo di sviluppo regionale) 1,531
g.2. Stato italiano (l. 183/1987) 1,516
g.3. Regione Valle d'Aosta 0,520
g.4. comuni (Saint-Rhémy en Bosses, Saint-Oyen, Etroubles) 0,130
g.5. Privati 0,401
h. vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, concernente il coordinamento delle politiche riguardanti l'appartenenza dell'Italia all'Unione europea e l'adeguamento dell'ordinamento interno agli atti normativi comunitari, che, all'articolo 5, istituisce il "Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie", al fine di erogare alle amministrazioni pubbliche e agli operatori pubblici e privati interessati la quota di finanziamento, a carico del bilancio dello Stato, per l'attuazione dei programmi comunitari;
i. considerato che, nelle more della definizione del programma in argomento la Regione ha provveduto - all'articolo 17, comma 1, lett. f) della legge regionale 19 gennaio 1996, n. 1 (legge finanziaria per gli anni 1996/98) - a determinare, sulla base della originaria stesura del programma, in complessive lire 1.138 milioni le risorse a proprio carico per il finanziamento del programma medesimo, di cui lire 422 milioni per l'anno 1996, lire 416 milioni per l'anno 1998 e lire 300 milioni per l'anno 1999;
j. ritenuto necessario che il Consiglio regionale proceda - ai sensi dell'articolo 1, lettera h), della legge regionale 7 dicembre 1979, n. 66 - all'approvazione:
j.1. del programma relativo all'insieme della frontiera, per le parti di competenza, allegato con il numero 1 alla presente deliberazione, essendo ormai prossima l'approvazione definitiva del medesimo da parte della Commissione europea;
j.2. del sottoprogramma relativo alla sola Valle d'Aosta, allegato con il numero 2 alla presente deliberazione, quale "Allegato tecnico" al programma di cui in j.1 per tutte le parti con esso compatibili;
k. dato atto che - ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale 23 novembre 1994, n. 70 - è stato richiesto, con lettera in data 26 settembre 1996, il parere della Consulta regionale dell'economia e del lavoro (CREL) sulla presente deliberazione e che tale parere non è pervenuto nel termine prescritto;
l. visto il parere favorevole di legittimità rilasciato dal Dirigente del Servizio studi, programmi e progetti, ai sensi dell'articolo 72 della legge regionale n. 3/1956 e successive modificazioni, e del combinato disposto dagli articoli 13 - comma 1 - lett. e) e 59 - comma 2 - della legge regionale n. 45/1995, sulla presente deliberazione;
Delibera
1) di approvare, per quanto di competenza, il "Programma operativo INTERREG II Italia-Confederazione elvetica 1994/99" relativo all'insieme della frontiera nella versione - in via di approvazione da parte della Commissione europea - allegata con il numero 1 alla presente deliberazione, di cui forma parte integrante;
2) di approvare, altresì, il sottoprogramma relativo alla sola Valle d'Aosta di cui all'allegato n. 2 alla presente deliberazione quale "Allegato tecnico" al programma di cui in 1. per tutte le parti con esso compatibili;
3) di dare mandato alla Presidenza della Giunta regionale di curare la conclusione del negoziato tra Commissione europea, Amministrazioni centrali dello Stato, Regioni e Provincia interessate, finalizzato a concertare il testo definitivo del programma di cui in 1., rinviando ad apposito provvedimento di Giunta l'approvazione della versione finale sempreché, con riferimento alle azioni relative alla Valle d'Aosta, le eventuali modifiche e/o integrazioni al documento allegato con il n. 1 mantengano sostanzialmente invariati il contenuto delle operazioni da finanziare e che la spesa complessiva e la sua articolazione per misure e per fonti di finanziamento non subisca variazioni superiori al 10 percento dell'importo complessivo espresso in ECU;
4) di dare atto che agli ulteriori adempimenti per l'attuazione del programma in argomento si provvederà con successive deliberazioni di Giunta, ai sensi dell'articolo 3 della legge regionale 7 dicembre 1979, n. 66;
5) di affidare al Servizio studi, programmi e progetti il coordinamento dell'attuazione del programma di cui si tratta nell'ambito della regione Valle d'Aosta;
6) di sottoporre la presente deliberazione al controllo della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta ai sensi e per gli effetti dell'articolo 8, lettera b), del decreto legislativo 22 aprile 1994, n. 320.
Allegati
(...omissis...)
Presidente Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Viérin Dino.
Viérin D. (UV) Si cet acte administratif n'est soumis que maintenant à l'approbation du Conseil, bien que le premier texte de ce programme ait été communiqué à la Communauté Européenne par le Gouvernement italien au mois de novembre 1994, c'est que l'expérience précédente laissait supposer, et la chose a été confirmée, que la négociation entre les différents partenaires, la Commission européenne, les administrations italiennes centrales et régionales, qui avait déjà duré 23 mois, impliquerait des modifications du texte original. Les modifications se sont surtout concentrées sur la structure du programme, raison pour laquelle les propositions initiales des sous-programmes régionaux ont été retravaillées et ont pris la forme d'un programme unique, touchant l'ensemble de la frontière.
Nous soumettons donc aujourd'hui à l'approbation du Conseil tant le texte du programme concernant l'ensemble de la frontière, qui recevra sous peu l'approbation définitive de la Communauté Européenne, que le sous-programme traitant de la seule Vallée d'Aoste, et qui constitue, selon un accord spécifique passé avec les services de la commission, une annexe technique du premier pour toutes les parties compatibles.
A la suite de la communication du premier juillet 94 la Commission européenne a décidé un financement global de 40 milliards de lires pour la seule partie italienne des accords frontaliers italo-suisses, dont 7,7 pour cent destinés à la Vallée d'Aoste. Il faut ajouter à ce chiffre les contreparties nationales italiennes; la Confédération Helvétique ne faisant pas partie de l'Union européenne elle soutient de ses propres deniers sa participation au programme.
Le programme a été structuré de façon à permettre la distribution de la dépense globale, qui pour la seule partie italienne s'élève à environ 114 milliards de lires, dont 35,1 pour cent est financé par la Commission européenne, 47,3 pour cent par les administrations publiques nationales et 17,6 pour cent par les bénéficiaires. Par zones d'intervention - la chose qui nous intéresse le plus - le montant global du financement a été reparti pour 7,2 pour cent à la Vallée d'Aoste - donc le chiffre qui nous concerne est de 8,2 milliards -, par contre pour le Piémont, les provinces de Vercelli et de Novara 30,3 pour cent, pour la Lombardie, Varese, Como et Sondrio 55,1 pour cent, et pour le Sud Tyrol 7,4 pour cent.
Les zones concernées par le programme sont, pour l'Italie: la Vallée d'Aoste, le Piémont et le Sud Tyrol, et pour la Confédération Helvétique: les cantons du Valais, du Tessin et des Grisons.
Les actions qui concernent la Vallée d'Aoste sont les suivantes: dans le cadre de la mesure 1.1 du programme, l'intensification de la coopération entre les communautés frontalières et les acteurs socio-économiques, en vue du développement et de la rationalisation des services publics, l'instruction, la culture, la recherche et la santé en particulier, et de l'essor des activités économiques, artisanales et industrielles en particulier, pour une dépense totale de 4 milliards de lires pour ce qui est de la partie italienne; dans le cadre de la mesure 3.2 du programme, la valorisation et la restauration d'éléments communs de caractère historique et culturel dans la zone du Grand-Saint-Bernard, notamment la route de Napoléon, les ruines romaines et les autres éléments archéologiques, et des activités traditionnelles, ainsi que la valorisation d'éléments communs de caractère environnemental, la nature et sa valorisation grâce à un dispositif de signalisation.
Ces éléments, qui peuvent prendre la forme de produits touristiques communs, seront soutenus par des points d'information et de promotion: le Château de Saint-Rhémy-en-Bosses et le Prieuré de Bourg Saint-Pierre, qui seront remis en état à cet effet avec une dépense globale de 3,480 milliards de lires. Enfin, la planification du paysage et du territoire de la zone du Grand-Saint-Bernard grace à un plan de coordination Vallée d'Aoste-Valais, en vue de résoudre les problèmes communs pour une dépense globale de quelque 660 millions de lires.
La gestion et le suivi du programme sont confiés à un comité de surveillance, où sont représentées les administrations étatiques et régionales ainsi que la Commission européenne, et auquel la Vallée d'Aoste, quant à elle, ajoutera un groupe de travail composé de fonctionnaires valaisans et valdôtains, chargés de la sélection et de l'évaluation des projets qui seront financés par cette mesure de coopération.
Si dà atto che, dalle ore 11,50, presiede il Vicepresidente Marco Viérin.
Presidente É aperta la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Collé.
Collé (PpVA) Brevemente per dire che senz'altro questi interventi sono di una certa rilevanza e sicuramente migliorativi per quello che è l'aspetto turistico e culturale dell'alta valle del Gran San Bernardo. Volevo comunque segnalare che Martigny fa parte ancora del cantone vallese e non del cantone di Vaud, come scritto a pagina 27; si tratterà sicuramente di un errore, ma che sarebbe bene correggere.
Volevo chiedere alcune cose su quelli che sono i tempi di realizzazione, che su questo programma vengono esposti in cinque anni, cioè dal 1994 al 1999, data di ultimazione.
Il Presidente della Giunta ha esposto a grandi linee i progetti, che adesso riprendo brevemente. Abbiamo il restauro sia dalla parte svizzera che dalla parte valdostana di un sito di interesse culturale, per quanto riguarda la Valle d'Aosta si tratta del Castello di Bosses; abbiamo il recupero della route de Napoléon, di cui già in occasione della presentazione di una mia interpellanza avevamo discusso, per la quale i lavori per quanto riguarda la parte svizzera sono in fase di ultimazione. C'è poi il discorso della navette fra le due vallate - direi quasi le due nazioni - esigenza questa che va a riscontrarsi con l'esigenza di unire queste due popolazioni, per certi versi allontanate dal traforo, quindi riteniamo che questo possa essere uno strumento giusto per mettere a confronto queste due posizioni. É prevista l'istituzione di una struttura che avrà le funzioni di organizzazione dei vari interventi. Questo mi pare sia il quadro completo di quelli che saranno gli interventi del progetto.
Chiedo al Presidente, se è in grado di dirlo, a che punto siamo per quanto riguarda la fase dei vari progetti, se cioè siamo già in una fase avanzata, con riferimento in particolare al Castello di Bosses. Chiedo questo perché, proprio tornando ai tempi previsti da questo programma, per cui entro il 1999 l'intero progetto, suddiviso in questi quattro punti, dovrà essere ultimato, vorrei sapere se, così come si è verificato per il Forte di Bard - di cui abbiamo discusso alcuni Consigli fa - la data del 1999 è una data perentoria, se ci saranno delle proroghe o se dobbiamo aver terminato per poter accedere a questi finanziamenti per il 1999.
Per quanto riguarda la route de Napoléon, come avevo detto l'altra volta è prevista per il 2000, per ricordare i 200 anni del passaggio di Napoleone, una grossa manifestazione che interesserà i due versanti, quindi sarebbe bene che anche dalla parte valdostana i lavori fossero ultimati.
Quindi più che altro le mie sono richieste di delucidazioni per sapere se siamo sulla buona strada per far sì che questi interventi siano effettivamente realizzati entro il 1999. Per quanto riguarda la route de Napoléon a suo tempo l'Assessore ci aveva detto che sarebbe stato utile un incontro con i comuni interessati e che la Regione si era già attivata in tal senso; colgo l'occasione per chiedere se questi incontri si sono già verificati e se si è iniziato ad approfondire questa tematica.
Presidente Altri colleghi chiedono la parola? Se nessun altro chiede la parola, dichiaro chiusa la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Viérin Dino.
Viérin D. (UV) Par l'approbation de cet acte nous entrons dans la phase opérationnelle, à savoir tout d'abord nous pouvons conclure cette négociation avec la Commission européenne et les différentes administrations de l'Etat pour disposer du programme définitif, et sur la base de ce programme donner application aux actions qui y sont prévues.
Ces différents projets sont en cours de réalisation; avant de passer à la phase de la réalisation nous devons disposer du programme approuvé et, donc, en quelque sorte du feu vert de la part de la Commission européenne.
Le programme est le programme 1994-1999, donc en principe nous devrions respecter cette échéance; si jamais il y aura prorogation, cela on ne peut pas le prévoir aujourd'hui, surtout que la Commission européenne est en train de réfléchir en général sur une modification du régime des fonds structurels. Donc du point de vue des programmes futurs on ne sait pas encore aujourd'hui s'il y aura ou non une reproposition de ces initiatives.
En ce qui concerne le programme en cours, pour certains programmes il y a eu une prorogation et, donc, les délais ont été reportés d'une année ou de deux années. Nous agissons, pour l'instant, en ayant comme point de repère cette échéance de 1999, c'est donc pour ces raisons que dans la délibération nous confions cette mission au Service études, programmes et projets de l'Administration régionale, pour qu'il y ait un service de référence qui puisse suivre la réalisation de ces initiatives et qui nous assure donc du suivi et du respect des engagements qui sont pris.
Compte tenu de la constitution de ce groupe de travail, nous aurons la possibilité au cours des mois qui viennent de vérifier le suivi de ces initiatives; aujourd'hui - je le souligne encore une fois - nous travaillons pour que toutes ces initiatives soient complétées avant 1999. Nous ne sommes pas les seuls à être impliqués, il y a aussi les autres communautés, mais si jamais il y a des retards ou autre, nous serons à même "en cours de route" de vérifier quelles en seront les conséquences.
J'ai pris bonne note de la sollicitation qui m'a été formulée, pour coordonner ces interventions avec les programmes que les deux communautés des deux versants du Grand-Saint-Bernard ont déjà établis pour la célébration des 2000 ans de cette route bimillénaire qui relie le Valais à la Vallée d'Aoste. Sur ce thème je peux m'engager également à tenir au courant M. Collé de l'évolution et donc du suivi de ces différentes initiatives.
Presidente Prima di passare ad eventuali dichiarazioni di voto, devo comunicare al Consiglio che in data 26 settembre 1996 questa Presidenza del Consiglio ha richiesto parere al CREL, parere che non è pervenuto nei trenta giorni prescritti dalla legge regionale n. 70/94, quindi lo si dà per ricevuto per decorrenza dei termini.
Se non ci sono consiglieri che chiedono la parola per dichiarazione di voto, pongo in votazione l'oggetto n. 14:
Presenti, votanti e favorevoli: 23
Il Consiglio approva all'unanimità