Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2191 del 23 ottobre 1996 - Resoconto

SEDUTA POMERIDIANA DEL 23 OTTOBRE 1996

OGGETTO N. 2191/X Modalità applicative delle attività per la profilassi ed il risanamento degli allevatori bovini e ovi-caprini. (Interpellanza)

Interpellanza Visto le Delibere di Giunta n. 3758 e 3759 inerenti gli abbattimenti obbligatori relativi ai piani di profilassi e risanamento degli allevamenti di bovini e ovi-caprini;

Preso atto della delibera n. 4108 del 20 settembre 1996 che stabilisce le modalità e le procedure di valutazione per il calcolo delle indennità spettanti agli allevatori valdostani per la campagna di bonifica sanitaria 1996/97;

Rilevato che le nuove indennità sono di gran lunga inferiori rispetto alle passate campagne di bonifica sanitaria;

Considerato che nell'ultima campagna di bonifica sanitaria l'esborso dell'Amministrazione regionale a tale riguardo è stato inferiore alla somma di Lire un miliardo e che gran parte dei beneficiati sono stati allevatori proprietari di piccole o medie aziende aventi solo alcuni casi di capi infetti;

Appurato che gli allevamenti bloccati a causa di pochi capi infetti creano ancora maggiori danni agli allevatori interessati in quanto a fronte di esigue indennità percepite sono obbligati a innumerevoli vincoli che comportano forti perdite economiche quali quella di non poter produrre la fontina;

Ribadita l'importanza che rivestono le piccole e medie aziende di allevamento per il mantenimento del territorio valdostano;

I sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per conoscere:

1) quali sono le motivazioni che hanno determinato tali scelte;

2) se l'Amministrazione regionale intende riesaminare tale problematica alfine di evitare ulteriori danni agli allevatori proprietari di piccole e medie aziende che rischiano di chiudere definitivamente.

F.to: Marco Viérin - Lanièce

Presidente Ha chiesto la parola il Vicepresidente Marco Viérin.

Viérin M. (PpVA) Preso atto delle modalità e delle procedure di valutazione per il calcolo delle indennità spettanti agli allevatori valdostani per la campagna di bonifica sanitaria '96-'97; rilevato che le nuove indennità sono di gran lunga inferiori rispetto alla passata campagna; considerato che nell'ultima campagna di bonifica sanitaria l'esborso dell'Amministrazione regionale è stato di gran lunga inferiore alle precedenti campagne - è stato inferiore in complessivo ad 1 miliardo - e che gran parte dei benefici sono andati ad allevatori proprietari di piccole o medie aziende di allevamento, e questo è un dato importante, perché negli anni passati avevano beneficiato per la gran parte del contributo le grandi aziende; appurato che questi allevamenti bloccati a causa di pochi capi infetti creano ancora maggiori problemi agli allevatori che, essendo allevatori di piccole aziende, devono subire altre perdite economiche - ad esempio, avendo le stalle bloccate, non possono produrre fontina - si chiede all'Assessore competente quali sono state le motivazioni che hanno determinato queste scelte.

Credo di conoscere in parte quale sarà la risposta dell'Assessore, il quale aveva più volte risposto al sottoscritto e ad altri che era necessario finalizzare meglio le contribuzioni, e che questa finalizzazione andava ricercata su una soluzione del miglioramento delle razze e sull'applicazione delle finalità del regolamento n. 2078. Concordo su questi due ultimi elementi, però volevo chiedere all'Assessore, vista la situazione dell'anno passato in merito agli allevatori che hanno avuto dei problemi sanitari - ribadisco: situazione che si è verificata quasi esclusivamente in piccoli allevamenti - se ha tenuto conto di questo fatto e se intende intraprendere o modificare le iniziative già adottate.

Si dà atto che, dalle ore 18,23, presiede il Vicepresidente Aloisi.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'agricoltura, forestazione e risorse naturali, Vallet.

Vallet (UV) In parte il Vicepresidente Viérin si è già risposto da solo, devo dire che concordo con la sua risposta. Scherzi a parte, devo fare alcune brevissime premesse, intanto per ribadire la particolare soddisfazione rispetto ai risultati che sono stati ottenuti per quanto riguarda il risanamento del bestiame negli ultimi anni. C'è stata una significativa inversione di tendenza, la Regione è adesso ufficialmente indenne da brucellosi, c'è stata lo scorso anno una percentuale di capi infetti abbattuti per tubercolosi dell'1,03 percento, che è molto vicina a quella percentuale dell'1 percento di stalle infette che ci consentirebbe di avere la dichiarazione di regione ufficialmente indenne anche per la tubercolosi.

Il Vicepresidente Viérin sa bene che questi risultati è stato possibile ottenerli grazie ad un mix che definirei, con un po' di presunzione, sapiente ma sicuramente equilibrato fra l'applicazione puntuale e rigida - che evidentemente crea dei problemi - delle norme sanitarie e l'aver stabilito dei criteri e delle entità per quanto riguarda gli indennizzi che, da una parte, devono cercare di ripagare i danni che negli allevamenti si provocano nel momento in cui si vanno ad eliminare dei capi infetti produttivi, ma che dall'altra non devono incentivare atteggiamenti che mi limito a definire superficiali da parte degli allevatori rispetto ad un problema che è quello del risanamento degli allevamenti sicuramente importantissimo, tenuto conto degli effetti che la normativa sanitaria attuale provoca sulle stalle che hanno dei vincoli in relazione a questo problema.

Nel luglio del '93, quindi quando abbiamo rivisto criteri e cifre, avevamo detto che l'indirizzo era quello di distinguere gli aspetti sanitari da quelli contributivi per quanto possibile e che comunque l'indirizzo doveva essere quello di andare verso la diminuzione degli indennizzi per i capi infetti e di promuovere invece, diversificando, anche interventi per la selezione. E questo abbiamo fatto.

Produrrò al Consigliere Viérin delle tabelle riassuntive, con dei dati che partono dal '90 e arrivano al '96 e con le previsioni per il '97, da cui potrà rilevare che quanto sto dicendo, e cioè diversificazione e riconversione di risorse finalizzate questa volta ad "azioni positive" fra virgolette, non sono affermazioni di principio, ma sono cifre concrete. In questo senso sono andati provvedimenti come la revisione dei parametri per le rassegne, l'aumento dal 10 al 15 percento delle percentuale per le improduttive, l'applicazione di tutte le misure di accompagnamento alla PAC, 2078, aiuto integrativo regionale, non ultimo la presa di coscienza da parte della Giunta che è necessario fare un ulteriore ed ultimo sforzo perché la nostra sia dichiarata regione ufficialmente indenne da tubercolosi; da qui la riproposizione, che avverrà con la legge finanziaria del '97, della misura per le stalle ufficialmente indenni.

La scelta che è stata fatta di ridurre del 50 percento il contributo integrativo regionale per l'indennizzo dei capi infetti è una scelta corretta e soprattutto coerente con tutto quanto ci siamo detti, ed è una di quelle misure richieste ufficialmente dall'Associazione allevatori, che ha chiesto di azzerare questo tipo di contributo integrativo.

Personalmente ho ritenuto che l'azzeramento potesse essere una misura troppo forte e che all'azzeramento si potesse arrivare passando attraverso una fase intermedia che era la riduzione del 50 percento.

Il vero problema, quindi, per quei pochi allevamenti che ancora hanno dei problemi di carattere sanitario riferiti a tubercolosi e brucellosi, non è nell'eliminazione del capo infetto, ma deriva dal blocco sanitario della stalla, quindi con l'impossibilità di trasformare il proprio latte se non inviandolo alla pastorizzazione. Rispetto a questi danni stiamo approfondendo se ci sono delle possibilità di interpretare o meglio applicare la legge regionale, che già prevede di rifondere il 60 percento dei danni derivanti dal blocco delle stalle e comunque dai problemi attinenti al risanamento del bestiame.

Credo che la scelta sia stata una scelta corretta e coerente, rispetto alla quale sicuramente non abbiamo intenzione di tornare indietro.

Presidente Ha chiesto la parola il Vicepresidente Marco Viérin.

Viérin M. (PpVA) Assessore, come ha visto, ho cercato di anticipare una parte della sua risposta perché sulla prima parte del suo intervento non ho niente da dire, anzi, anche in altre sedi ho condiviso quest'impostazione. Non condivido invece l'ultima parte, oltretutto mi risulta che non sia vero il fatto che l'associazione abbia chiesto di eliminare completamente...

(... intervento dell'Assessore Vallet, fuori microfono...)

... allora mi fa avere anche la lettera.

D'altra parte la mia richiesta è avvenuta esclusivamente per un fatto, che lei ha citato alla fine del suo intervento, e che è in sintesi il seguente. Se sono solo i piccoli allevamenti, o sono al 99 percento i piccoli allevamenti che hanno il problema di trovarsi uno o due capi dichiarati malati, lei ha detto poc'anzi - chiaramente non ne poteva fare a meno - che questi allevamenti rimangono bloccati per un anno e mezzo, due anni, per bene che vada.

Questi piccoli allevatori, che sono quelli che mantengono questa piccola Valle d'Aosta verde più che i grandi allevatori, perché di questo dobbiamo essere coscienti, rischiano di fallire perché con un piccolo allevamento essere obbligati a rispettare alcune normative e non a produrre alcuni prodotti come si potrebbe invece fare, è chiaro che alla fine si troveranno davanti alla scelta se mandare avanti la loro attività o chiuderla definitivamente. Al 90 percento queste persone chiuderanno i loro allevamenti. A fronte di questo chiedo vivamente all'Assessore di verificare prima di Natale qual è l'andamento della campagna di bonifica sanitaria, che è già partita da un mese. Se si verificasse che sono pochi gli allevamenti e sono tutti piccoli allevamenti, si potrebbe vedere se c'è la possibilità di un sostentamento affinché questi non chiudano.

La mia interpellanza era finalizzata a questo, quindi chiedo all'Assessore se per fine dicembre può darci qualche dato più preciso su quelli che saranno gli allevamenti ancora bloccati dalla campagna di bonifica sanitaria.