Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2190 del 23 ottobre 1996 - Resoconto

SEDUTA POMERIDIANA DEL 23 OTTOBRE 1996

OGGETTO N. 2190/X Iniziative economiche da insediare nell'area autoportuale di Pollein. (Interpellanza)

Interpellanza Richiamata la delibera del Consiglio regionale n. 997 del 9 novembre 1994 avente per oggetto gli interventi per la riconversione dell'area autoportuale di Pollein;

Richiamato altresì il punto 3) della delibera del Consiglio regionale n. 1187 del 22 febbraio 1995, con il quale si decideva di "demandare alla Giunta regionale l'individuazione dei parametri che la Società Autoporto Valle d'Aosta S.p.A. dovrà adottare per la selezione delle iniziative economiche da insediare nell'area";

Appreso che il Presidente della società Autoporto avrebbe dichiarato ai mezzi di informazione di aver definito l'accordo per l'insediamento della società MEGA presso le nuove strutture oggetto della riconversione dell'area;

Preso atto altresì che la società COVIM ha a suo tempo inoltrato un ricorso al TAR contro il diniego dell'Amministrazione regionale alla richiesta di insediare un ipermercato nel Comune di Saint Christophe;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Giunta per conoscere:

1) se risultano veritiere le affermazioni attribuite al Presidente della società Autoporto e se la Giunta ha già adottato, a distanza di 20 mesi, i parametri di cui alla delibera 1187/X;

2) se il Tribunale Amministrativo regionale abbia già emesso qualche sentenza in merito al ricorso della società COVIM, e, eventualmente, quale sia il dispositivo;

3) quali sono le intenzioni della Giunta al riguardo e, più in generale, quali politiche intende realizzare per le attività commerciali nella Regione soprattutto in considerazione della crisi del piccolo commercio.

F.to: Collé - Marguerettaz - Marco Viérin - Lanièce

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Collé.

Collé (PpVA) Con questa interpellanza ho voluto portare all'attenzione del Consiglio nuovamente un argomento dibattuto sovente sia in commissione sia in Consiglio alcuni anni or sono, nel '94 e nel '95; in effetti questa interpellanza tratta della riconversione dell'Autoporto, più specificatamente di quello che è il discorso dello spostamento della società MEGA nel Comune di Pollein, analizzando poi altri aspetti che vanno nella direzione di quelli che sono i magazzini di una certa entità.

Il 9 novembre 1994 il Consiglio regionale ha approvato una delibera nella quale c'era un ordine del giorno in cui la Giunta doveva entro 90 giorni sottoporre al Consiglio regionale lo schema delle tipologie delle attività insediabili nella zona della riconversione dell'Autoporto, con la sola eccezione riguardante il possibile trasferimento di punti vendita della grande distribuzione già operanti nel Comune di Pollein.

Il 22 febbraio 1995, quindi circa 90 giorni dopo, viene approvato lo schema delle attività insediabili, che va a completare la scelta già fatta dalla Giunta per un eventuale trasferimento; cioè la scelta che viene fatta in questo schema delle tipologie completa quanto già deciso tre mesi prima dal Consiglio regionale, cioè aveva dato come discorso di fatto il trasferimento di questo grande magazzino di circa 300 metri nel Comune di Pollein.

Al punto 3 di detto schema si demanda alla Giunta l'individuazione dei parametri che la società Autoporto dovrà adottare per la selezione delle iniziative economiche da insediare nell'area. Si tratta di parametri che vanno ad interessare tutte le altre società che si insedieranno nella zona dell'Autoporto, ma sono parametri altrettanto validi anche per questo trasferimento. Quindi ci saranno anche per MEGA, come in commissione più volte si è detto, dei requisiti, cioè la Regione tramite Autoporto andrà a mettere anche per MEGA i requisiti affinché si insedi nella zona della riconversione autoportuale di Pollein.

Dopo queste due deliberazioni per un po' di tempo non si è più sentito parlare di questa cosa; alcuni mesi fa il Presidente della società Autoporto avrebbe dichiarato in televisione - non ho sentito direttamente l'intervista ma ritengo che chi me l'ha riferita, abbia riferito bene - che si è chiuso l'accordo con MEGA.

Un altro aspetto di questa interpellanza è relativo alla società COVIM, la quale aveva richiesto di potersi insediare in Comune di Saint-Christophe, l'Amministrazione regionale aveva dato il suo diniego e mi risulta - chiedo se è vero o meno - che questa avrebbe fatto ricorso.

Pertanto con questa interpellanza si chiede intanto se la dichiarazione fatta dal Presidente della società Autoporto corrisponde al vero; se i parametri che erano stati enunciati nella delibera del '95 sono stati adottati dalla Giunta, io non ho trovato la deliberazione però può anche darsi che ci sia, in caso affermativo chiedo che venga illustrata, oltre che di averne copia.

Se le dichiarazioni del Presidente dell'Autoporto sono vere e se ci sono i parametri, chiedo come è stato fatto l'accordo con MEGA, chiedo cioè se si tratta di un semplice spostamento di MEGA con i metri quadrati attuali, così come la commissione aveva inteso, o se c'è quel piccolo ampliamento di cui si era parlato, o se si tratta invece di cose diverse e più ampie.

Un'altra cosa che ho saputo dopo aver presentato questa interpellanza e che può essere un fatto non rilevante, ma che tuttavia mi pare giusto citare, è che il gruppo Continente francese avrebbe acquistato la maggioranza del gruppo Garosci, di fatto quindi sarebbe il gruppo francese che va ad insediarsi nella nuova zona dell'Autoporto. Anche qui, se ci sono elementi bene, altrimenti approfondiremo l'argomento più avanti.

Sul discorso COVIM vorremmo sapere se questa ha fatto ricorso e se la Regione ha adottato dei provvedimenti a fronte dello stesso.

Per chiudere vorrei chiedere alla Giunta regionale come intende affrontare il problema da una parte della grande distribuzione e dall'altra del piccolo commercio; in questi giorni, dopo la dichiarazione televisiva, i vari commercianti e le varie associazioni hanno preso posizione contro questa impostazione e contro questa decisione, credo anche a ragione.

Alcuni mesi fa, parlando in generale della situazione del commercio, avevo ipotizzato che nel giro di qualche mese una ventina di esercizi commerciali di Aosta avrebbero chiuso perché ci sono un milione di problemi, non ultimo le applicazioni che oggi il Governo intende fare con la finanziaria per il medio reddito. Di conseguenza mi chiedo quali sono le intenzioni della Giunta sull'aspetto della grande distribuzione così come cosa intende fare per la piccola distribuzione.

Qualcuno ha sottolineato che con l'apertura di questo grande magazzino si andrebbero a creare nuovi posti di lavoro per circa 70-80 unità. Mi chiedo se questo sia giusto, nel momento in cui una scelta di questo genere potrebbe generare la chiusura di tantissimi piccoli negozi che oggi vivono con difficoltà e quindi di altrettante famiglie. Non penso che la politica più giusta sia quella di trovare 80 posti di lavoro di qua e nello stesso tempo perderne 2-300 dall'altra parte.

Aspetto delle risposte, poi eventualmente farò la replica.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore al bilancio e finanze, Lévêque.

Lévêque (Ass.tec.) Risponderò limitatamente al quesito 1, lasciando poi al collega Mafrica le risposte agli altri due quesiti per competenza.

Per quanto riguarda la veridicità delle affermazioni attribuite al Presidente della società Autoporto, acquisite le informazioni ufficialmente dalla società, posso confermare che è stata sottoscritta una convenzione fra la società Autoporto e la società controllante la struttura del MEGA in data 4 settembre. Questa convenzione che prevede l'insediamento del punto di distribuzione nell'ambito della struttura riconvertita dell'Autoporto, è in linea con quanto stabilito dal Consiglio regionale con la delibera del febbraio a cui faceva riferimento il Consigliere Collé, in quanto questa delibera prevede, nella griglia di attività insediabili, esattamente al punto 52, nella colonna del serpentone, l'insediamento di commercio al dettaglio limitatamente a trasferimento/potenziamento di punti di vendita della grande distribuzione già operanti nel Comune di Pollein.

Mi pare che la discussione già a suo tempo affrontata lasciasse chiaramente comprendere che, essendo il piano commerciale regionale bloccato rispetto alle nuove grandi superfici, l'unica struttura poteva essere questa e l'eventuale potenziamento rimaneva negli ambiti di quanto previsto dalla legge per gli ampliamenti di aree esistenti.

La convenzione sottoscritta inoltre prevede, in linea con quanto era stato previsto nel programma della società Autoporto, ovvero che l'area debba essere messa a reddito successivamente, essendo questo presupposto indispensabile per la finanziabilità da parte della CEE della riconversione, prevede una serie di impegni della società, tra i quali i più significativi sono 4 miliardi di investimenti in impianti - quindi non le attrezzature del supermercato, ma gli impianti - che restano alla società Autoporto. Diciamo che una parte dell'investimento del padrone di casa se lo accolla come onere di convenzione il MEGA. Altri impegni della società sono: un canone annuo di 700 milioni al mese a regime, rivalutati con l'indice ISTAT, quindi quasi 1/3 di quello che è previsto il break-even della società Autoporto per quando sarà a regime in termini di entrata; l'impegno a 135 occupati in più rispetto all'attuale occupazione entro 24 mesi.

Per quanto riguarda la seconda parte della prima domanda, effettivamente la Giunta non ha ancora adottato la delibera relativa ai parametri; i parametri non devono far pensare a cose che stravolgono la delibera del Consiglio perché la delibera consiliare prevedeva già la guida su cui andare a definire i parametri. Devono, cioè, essere parametri che comunque fanno privilegiare iniziative che valorizzino il potenziale valdostano, minimizzino l'impatto ambientale, valorizzino il traffico autoportuale, massimizzino il valore aggiunto rispetto al fatturato e favoriscano l'integrazione reciproca fra attività esistenti. I parametri sono sostanzialmente dei pesi che dovranno essere dati a queste diverse voci.

Sentiti gli uffici competenti, al momento risulta prematuro o perlomeno non impellente assumere questa delibera, in quanto sono ancora in corso i lavori di risistemazione dell'area, per cui è indispensabile che questa delibera la Giunta la adotti nel momento in cui si avvierà la valutazione da parte della società Autoporto delle attività insediabili, perché proprio la delibera citata da Collé demanda alla Giunta l'individuazione dei parametri che la società Autoporto dovrà adottare per la selezione delle iniziative.

Quindi è tanto più opportuno che questi parametri siano adottati quando la società Autoporto si dovrà preoccupare della selezione, per non incorrere oggi in un'identificazione di parametri che potrebbero fra un anno e mezzo non essere quelli più coerenti per i fabbisogni della Valle.

Presidente Ha chiesto la parola all'Assessore all'industria, commercio e artigianato, Mafrica.

Mafrica (GV-PDS-SV) Per quel che riguarda il punto 2 e alcune indicazioni per il punto 3, la COVIM ha presentato ben 3 iniziative per avere la possibilità di esercitare un'attività di centro commerciale in Valle.

La prima, in data 31 dicembre 1993 per una superficie commerciale di quasi 9000 metri a Saint-Christophe, aveva avuto parere favorevole del comune interessato, parere contrario della commissione consultiva e diniego della Giunta regionale nell'aprile '94; il diniego della Giunta regionale era motivato dal fatto che le quote di acquisti esterni alla Valle in supermercati, ipermercati e varie sarebbero state ampiamente superate da questo insediamento e che l'incremento occupazionale preventivato avrebbe avuto un impatto negativo sul personale occupato presso le piccole aziende.

La società ha proposto ricorso al TAR nel giugno '94 e nel '95 il TAR ha accolto il ricorso. La Giunta però ha ricorso in appello al Consiglio di Stato nel giugno '95 e da allora non è ancora stata fissata l'udienza. Questa, come dicevo, era la prima domanda del dicembre '93.

Nel marzo '94 la stessa società COVIM ha presentato per Pollein una richiesta di un centro commerciale di quasi 17mila metri quadrati. Qui c'era il parere contrario del Consiglio comunale, il parere contrario della Commissione consultiva regionale, ai quali è seguito nel settembre '94 il diniego della Giunta regionale, motivato dal fatto che l'insediamento non è conforme alle disposizioni delle indicazioni programmatiche di urbanistica commerciale, oltre che non coerente con il progetto di ristrutturazione dell'area Autoporto. Contro questo diniego non è stato proposto ricorso al TAR.

Il 20 giugno '94 una terza istanza sempre della COVIM è stata fatta per Saint-Christophe per una superficie ridotta, circa 6000 metri quadrati, rispetto a quella presentata nella prima istanza, circa 9000 metri quadrati. Qui c'è stato nuovamente parere favorevole del comune, parere contrario della commissione e diniego della Giunta regionale, perché con questo insediamento ci sarebbe un eccesso di offerta non giustificato dalla situazione attuale di servizio presentata dai centri già esistenti in Valle. É stato presentato ricorso al TAR, che ancora non ha avuto alcun esito.

Ricordo che per ciò che riguarda i nuovi insediamenti di centri commerciali, è prevista la procedura con il nulla osta regionale, invece per i trasferimenti di centri già esistenti la competenza non è regionale, ma è comunale.

Per quello che riguarda gli intendimenti della Giunta, credo che i fatti ricordati, questi tre dinieghi successivi e le iniziative prese anche in sede di giustizia amministrativa dimostrino le intenzioni della Giunta per ciò che riguarda l'insediamento di nuovi centri commerciali con piattaforma per gli alimentari.

Ricordo che in materia di commercio noi abbiamo solo potestà integrativa, non abbiamo potestà primaria, e soprattutto per ciò che riguarda la materia fiscale non abbiamo possibilità d'intervento; abbiamo invece possibilità di programmazione ed è stata esperita una gara per rivedere il piano commerciale esistente. Questo prevedeva quattro possibili iniziative nei Comuni di Pont-Saint-Martin, Châtillon, Saint-Vincent, Aosta e Morgex, sono tutte richieste soddisfatte, quindi si può - visto anche l'atteggiamento della Giunta - ritenere che nelle indicazioni per il piano futuro non vi sarà spazio per ulteriori iniziative della grande distribuzione.

Con il piano si prevederanno anche iniziative per favorire i negozi specializzati, per favorire consorzi di acquisto e di accorpamento di attività esistenti, e per avere possibilità di intervento verso i negozi dei comuni della media montagna, nei quali l'iniziativa commerciale ha più un carattere di servizio pubblico che non di vero e proprio servizio commerciale.

Queste sono le indicazioni che per il momento è possibile dare, che hanno carattere politico, però è già stata esperita questa gara e dovrà essere portata a termine la revisione del piano commerciale esistente.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Collé.

Collé (PpVA) Parte delle cose che avevo rilevato nell'interpellanza si sono dimostrate veritiere. In effetti, a parte la conferma dell'Assessore che il 4 settembre è stata firmata con MEGA la convenzione, là dove si chiedeva il discorso dei parametri, cioè nella parte iniziale del mio intervento dicevo che i parametri non solo necessitano per quei nuovi insediamenti, ma anche per MEGA, visto il suo trasferimento, perché è comunque una nuova attività che va ad insediarsi nella zona autoportuale, è vero che la griglia prevedeva già MEGA. É giustissimo, ne abbiamo discusso più volte, e i parametri a cui facevo riferimento sono proprio le cose che lei molto velocemente ricordava e che sono state scritte in convenzione - di cui poi le chiederò copia -: i 4 miliardi per gli impianti, l'affitto a tot, il discorso del personale, eccetera. Per quella che può essere la mia interpretazione, i parametri, nel momento in cui una azienda va ad insediarsi nella zona autoportuale, dovrebbero essere questi e dovevano secondo me essere scritti su una delibera prima di siglare l'accordo con MEGA.

Posso convenire con l'Assessore quando dice che la delibera che farà la Giunta sui parametri non è impellente in quanto non siamo ancora nell'iter finale e non sappiamo chi andrà a collocarsi in quella zona, ma nello stesso tempo dico che perlomeno per il discorso MEGA sarebbe stato utile portare a conoscenza del Consiglio regionale, prima di siglare questa convenzione, le modalità con cui la Regione ha dato l'okay alla società Autoporto per siglare l'accordo con MEGA.

Per quanto riguarda COVIM apprendiamo delle brutte notizie. La notizia positiva è che la Giunta regionale ha un indirizzo politico ben preciso che è quello di dire "no" alla grande distribuzione; di questo va dato atto, credo che vada nell'ottica di quanto anche noi riteniamo giusto. Quello che mi fa paura è il discorso che ci ha fatto l'Assessore Mafrica in merito all'iter che c'è stato per la prima iniziativa, cioè l'ubicazione di un supermercato di 9000 metri quadrati là dove il Comune di Saint-Christophe dice sì, la Regione dice no, la COVIM fa ricorso, viene accolto; la Regione fa anch'essa ricorso e al momento si sta aspettando che la giustizia amministrativa dica qualcosa in merito.

Siamo tutti qui ad auspicare che la giustizia amministrativa ribadisca quanto già detto dalla Regione, però avendo accettato - e qui torno a MEGA - il discorso del trasferimento di MEGA con l'ampliamento previsto per legge che è notevole - il 50 percento - andiamo da 4000 a 6000 metri quadrati, e qualora questa società dovesse aver ragione, purtroppo ci ritroveremmo con un magazzino, che attualmente è di circa 4000 metri quadrati, ampliato del 50 percento, più a pochi metri di distanza un altro nuovo grande magazzino.

Sono considerazioni che faccio ad alta voce e che mi preoccupano; quando l'Assessore dice che si deve rivedere il piano commerciale è un auspicio che anch'io faccio e mi auguro vivamente che in questo senso vengano sentite per tempo tutte le varie associazioni e tutto il tessuto del commercio della Valle d'Aosta, perché per quanto riguarda la riconversione dell'Autoporto e in maniera specifica la grande distribuzione, le associazioni attinenti a questo problema sono state sentite dopo e solo dopo si è potuto sollevare in maniera più notevole un problema che già molti di noi in commissione avevano sollevato.

Un'altra cosa importante che è stata detta dall'Assessore - spero di aver capito bene - è quella che la Giunta vorrebbe portare avanti delle iniziative che vadano a salvaguardare il piccolo commercio della media e alta montagna. É questo un problema sentito soprattutto nei piccoli comuni, là dove con gli obblighi di legge, con le tasse, con tutta una situazione che si è venuta a creare, obiettivamente c'è difficoltà a tenere in piedi queste piccole attività.

Quindi ben venga un'iniziativa in questo senso, che mi auguro possa essere studiata insieme alle varie realtà e ai comuni, affinché si possa portare avanti un qualcosa di valido per la popolazione residente, nello stesso tempo lavorando perché i piccoli commercianti possano continuare ad esercitare la loro attività guadagnando anche qualcosa.