Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2159 del 2 ottobre 1996 - Resoconto

SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 2 OTTOBRE 1996

OGGETTO N. 2159/X Assunzione e formazione professionale delle maestranze per lo stabilimento di Pont-Saint-Martin della società Zinco-Celere. (Interrogazione)

Interrogazione Premesso:

che l'Amministrazione regionale ha recentemente stipulato una convenzione con la società Zincocelere per la produzione di circuiti stampati nell'insediamento produttivo ex-Conner di Pont Saint Martin, mettendo a disposizione della medesima lo stabilimento e, in varie forme, più di trenta miliardi di liquidità;

che l'azienda ha iniziato ad assumere parte del personale necessario all'espletamento dell'attività produttiva;

che, cogliendo il favorevole silenzio della convenzione, l'azienda opterebbe per l'assunzione a tempo determinato delle maestranze e provvederebbe alla loro formazione utilizzando personale interno con qualifica modesta;

che l'Amministrazione regionale ha previsto un generoso esborso, pari a sei miliardi, per la formazione professionale dei dipendenti assunti;

tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l'Assessore competente per sapere:

1) se è vero che le assunzioni delle maestranze sono a tempo determinato;

2) se è vero che la formazione professionale delle maestranze è stata affidata a dipendenti della medesima azienda con qualifica modesta;

3) qualora alcuna delle risposte precedenti fosse affermativa, se non sia ravvisabile una violazione sostanziale degli accordi da parte dell'azienda.

F.to: Tibaldi

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'industria, commercio e artigianato, Mafrica.

Mafrica (GV-PDS-SV) L'interrogazione si riferisce ad assunzioni e corsi effettuati dalla Zincocelere.

Si chiede se è vero che le assunzioni delle maestranze sono a tempo determinato.

Questo è vero.

Si chiede se è vero che la formazione professionale delle maestranze è stata affidata a dipendenti della medesima azienda con qualifica modesta.

Questo è assolutamente falso.

Si chiede inoltre se la convenzione viene rispettata. La convenzione prevede che entro il 31 gennaio '97 vengano assunti 150 addetti e poi fino al 2000 si arrivi a 250. La società si obbliga ad effettuare le assunzioni nel rispetto delle norme sul collocamento, dando priorità di assunzione ai lavoratori in cassa integrazione guadagni o in mobilità, residenti nel comune di Pont-Saint-Martin e nei comuni limitrofi. C'è da dire che la modalità utilizzata per l'assunzione rientra nelle norme del collocamento ed è una strumentazione tecnica utilizzata dalle aziende. Tutte le aziende, quando iniziano ad assumere, o usano contratti di formazione lavoro, oppure - quando assumono dalle liste di mobilità - passano attraverso un periodo di tempo determinato, per avere poi un ulteriore periodo di sgravi contributivi che si prolunga per il fatto di assumere lavoratori in mobilità. Si tratta quindi di modalità tecniche che sono state usate da tutte le ditte che hanno convenzioni con noi, che rientrano nelle normative sul collocamento, che danno alle aziende la possibilità di utilizzare per periodi per loro convenienti gli sgravi contributivi previsti dalle leggi.

In poche parole, un'azienda che assuma un lavoratore in mobilità, può averlo a tempo determinato per un anno e poi, trasformando il contratto da tempo determinato in tempo indeterminato, ottiene altri 12 mesi di sgravi contributivi. In questa direzione sta anche operando il patto fra Confindustria, sindacati e Governo per ciò che riguarda il lavoro, vale a dire si va cercando soluzioni tecniche che mettano insieme l'interesse dei lavoratori ed anche possibilità di maggiore flessibilità e di contenimento del costo del lavoro da parte delle aziende. Quindi su questa modalità non ci sono conflitti con la convenzione.

Per ciò che riguarda i corsi, questi sono iniziati il primo ottobre e non in precedenza.

Il primo corso di formazione professionale ha avuto inizio, quindi, il primo ottobre; a questo corso partecipano 12 allievi, i docenti individuati dalla società interessata per le materie teoriche sono 15: 9 laureati e 6 diplomati, che possono essere in caso di necessità sostituiti da supplenti, che sono 14, dei quali 8 laureati e 6 diplomati.

Per l'addestramento pratico sono previsti 35 docenti, dei quali 2 laureati, 8 diplomati, 4 tecnici qualificati e per il resto, per l'addestramento pratico, lavoratori con significative esperienze aziendali.

Per concludere, mi pare che il fatto che già nel mese di settembre si sia proceduto per punte di lavoro all'assunzione di un nucleo di lavoratori anche se con questa modalità del tempo determinato, e che adesso inizino i corsi sia un fatto positivo, essendo l'azienda in grado di avere attività operative in Valle d'Aosta ben prima di quanto prevedesse la convenzione, perché potevano iniziare anche dal primo gennaio e raggiungere il numero previsto entro il 31 dicembre.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (Ind) Non posso dichiararmi soddisfatto della risposta dell'Assessore per le ragioni che ora andrò ad illustrare.

Sulla prima domanda c'è una conferma di quello che era stato il quesito, cioè è vero che le assunzioni delle maestranze sono a tempo determinato. É altrettanto vero che la convenzione è silenziosa sulle modalità di assunzione che deve effettuare la società, però il fatto che questa società arrivi in Valle d'Aosta, disponga di una liquidità plurimiliardaria erogata generosamente dalla Regione, e poi vada a puntare sul precariato, su una occupazione temporanea, mi sembra quanto meno paradossale.

Il fatto che la legge ammetta che comunque la società possa utilizzare modalità di assunzione anche di questo tipo, come riferiva l'assessore, ciò significa che la Regione deve imparare a tutelare meglio se stessa in sede di convenzione e soprattutto tutelare meglio i dipendenti, ora sono in stato di mobilità; mi riferisco agli ex Conner, affinchè sia loro garantita una sicurezza lavorativa che sia di lungo periodo.

Penso che oggi l'assessore, rispondendo a questa domanda, abbia messo in evidenza la fragilità contrattuale della Regione che, nonostante abbia queste grosse disponibilità finanziarie e le gestisca per far sì che in Valle si insedino nuovi stabilimenti produttivi, in realtà poi lascia alle società private le più ampie disponibilità in materia di assunzioni.

Sappiamo benissimo invece, per approfondimenti fatti non solo dal sottoscritto, ma anche da altri colleghi che siedono in quest'aula, che nell'azienda di Cavaglià appartenuta alla medesima società la prassi è quella dell'assunzione a tempo determinato: abbiamo maestranze che sono assunte per un anno e poi sono lasciate a casa per 4-6 mesi, a singhiozzo, in ossequio agli andamenti del mercato. Non possiamo tollerare che in Valle d'Aosta, a fronte delle risorse messe a disposizione di queste industrie, si accetti una simile contrattazione.

Mi pare che gli stessi sindacati siano fortemente preoccupati, forse meno preoccupati quelli locali della FLM, perché sono più addomesticati a quello che è lo schema di potere che vige qui in Valle d'Aosta, più preoccupati quelli del Biellese ove si stanno verificando vicende spiacevoli a livello occupazionale.

Invito l'assessore ad essere più determinato in quella che deve essere la fase di esecuzioni del contratto in tema di assunzioni, e non lasciare ampia discrezionalità ad una società che presenta, larghe zona d'ombra. Il fatto che si punti sul precariato è un primo segnale di debolezza aziendale, che preoccupa soprattutto gli stessi operai dell'ex Conner.

Per quanto riguarda la seconda risposta, questa è fortemente collegata anche a quello che sarà un atto amministrativo che è oggi all'esame del Consiglio, in particolare la delibera 2952 che dovrà essere ratificata più tardi. Qui ci sono forti perplessità: i corsi hanno avuto inizio il primo ottobre, c'è una calendarizzazione abbastanza dettagliata e il primo dubbio nasce dal fatto che i corsi abbiano inizio dopo le assunzioni, anche perché sappiamo - e l'assessore lo ha praticamente confermato - che l'addestramento pratico è fatto da 35 docenti, dei quali la maggior parte sono lavoratori con significativa esperienza aziendale.

Sempre nella stessa convenzione che viene allegata a questa delibera e che si collega alla risposta data dall'assessore si dice che "la società si impegna a reperire idoneo personale per l'espletamento delle attività teoriche e delle attività pratiche previste nel programma allegato"; penso e spero che l'assessore si impegni a fornirci in maniera costante e continuativa quelle che saranno le attività pratiche e teoriche gestite per l'insegnamento e l'addestramento di quelle che sono le maestranze della Zincocelere, anche perché qui mettiamo a disposizione, della società, ben 6 miliardi. Questa cifra, se viene utilizzata per spostare maestranze, come risulta (e questo non è assolutamente falso), da Cavaglià fino a Pont-Saint-Martin per insegnare agli addetti che entreranno a far parte del ciclo produttivo Zincocelere, penso che debba essere valutata anche sotto il profilo dell'utilità.

Ritengo in sostanza che la Regione, nonostante abbia cercato di utilizzare il maggiore acume possibile nel redigere il contratto con la Zincocelere, abbia lasciato ampi spazi di manovra per la società privata. Mi auguro che questi ampi spazi non vadano a profitto esclusivo di una società che viene in Valle, fa una breve esperienza, speculando sulle maestranze e sui loro disagi occupazionali.