Oggetto del Consiglio n. 2112 del 25 settembre 1996 - Resoconto
SEDUTA POMERIDIANA DEL 25 SETTEMBRE 1996
OGGETTO N. 2112/X Rispetto degli accordi in essere fra l'Amministrazione regionale e la Cogne Acciai Speciali per il mantenimento dell'occupazione. (Interpellanza)
Interpellanza Visto le dichiarazioni dell'Amministratore delegato della COGNE ACCIAI SPECIALI S.p.A. apparse su un quotidiano inerenti la BASSA PROFESSIONALITÀ dei lavorati ed ai quali viene quindi addossata la maggior responsabilità di un prevedibile bilancio in rosso per l'esercizio 1996;
Considerato che l'Assessore Mafrica più volte in Consiglio regionale ha difeso l'operato della C.A.S. S.p.A. proprio per i suoi risultati di bilancio;
Considerato che l'amministrazione regionale ha investito importanti risorse finanziarie per lo stabilimento Ex-Cogne;
Preoccupato che queste dichiarazioni nascondano qualche altro motivo, volendo forse scaricare sui lavoratori carenze ed incapacità di altri;
Preoccupato che tale vicenda sia il preludio all'ennesima crisi dello stabilimento siderurgico di Aosta.
Il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
la Giunta regionale per sapere:
1) Se gli accordi in essere fra L'Amministrazione regionale e la C.A.S. S.p.A. sono stati e vengono rispettati;
2) se l'Assessore all'Industria e Commercio ha incontrato la dirigenza della C.A.S. per chiarire l'accaduto;
3) se l'Amministrazione regionale ritiene che non vi siano all'orizzonte nuovi pericoli per l'occupazione e di conseguenza quali gli intendimenti della stessa al riguardo per il prossimo futuro.
F.to: Marco Viérin
Presidente Ha chiesto la parola il Vicepresidente Viérin Marco. Vicepresidente Viérin, ma lei ha qualcosa con l'Assessore Mafrica?
Viérin M. (PpVA) Non ho chiesto la parola per fatto personale, perché non mi offendo. Quando qualcuno si offende probabilmente è perché sa di assomigliarci!
Bich (fuori microfono)... possiamo solo chiedere chi è Tafazzi?
Viérin M. (PpVA) ... l'Assessore Mafrica sa benissimo che sul discorso occupazionale e industriale la Valle d'Aosta sta agonizzando, quindi è inutile che cerchi di rifugiarsi dietro a delle veline, perché non serve. E qui tocchiamo un altro aspetto, ormai da anni dibattuto in questa sala consiliare.
A seguito delle dichiarazioni dell'amministratore delegato della Cogne Acciai Speciali, apparse su un quotidiano, inerenti la bassa professionalità dei lavoratori, ai quali viene quindi addossata la maggiore responsabilità di un prevedibile bilancio in rosso per l'esercizio '96; considerato che l'Amministrazione regionale ha investito importanti risorse finanziarie per lo stabilimento Cogne; preoccupato che queste dichiarazioni nascondano qualche altro motivo, volendo forse scaricare sui lavoratori carenze e incapacità di altri; che tale vicenda sia il preludio all'ennesima crisi dello stabilimento siderurgico di Aosta, si chiede se gli accordi in essere fra l'Amministrazione regionale e la C.A.S. sono stati o vengono rispettati da entrambe le parti; se l'Assessorato all'industria ha incontrato la dirigenza della C.A.S. per chiedere chiarimenti in merito all'accaduto e capire se l'Amministrazione regionale ritiene che non vi siano all'orizzonte nuovi pericoli per l'occupazione, di conseguenza quali intendimenti della stessa riguardino il prossimo futuro.
Anche qui, caro Assessore, lei non si ricorda mai di cosa ha detto il giorno prima, perché se lei va a prendersi i suoi interventi di tre mesi fa in occasione di dibattiti consiliari, vedrà che lei ha garantito per l'ennesima volta che non c'erano problemi di ogni sorta in quanto sempre negli anni '94-'95 e come era previsto per il '96 c'erano dei forti utili nella società C.A.S. e quando una società ha degli utili non ci si deve preoccupare.
Visto che le affermazioni dell'amministratore delegato sono di segno opposto dopo tre mesi dal suo intervento, vorrei sapere cosa mi dice oggi su questa situazione; spero che non mi dica di nuovo che non ci si deve preoccupare perché i bilanci sono positivi!
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'industria, commercio e artigianato, Mafrica.
Mafrica (GV-PDS-SV) Ribadisco che il Vicepresidente Viérin è un menagramo, perché ha detto che l'industria sta agonizzando. L'industria valdostana risente normalmente, come in tutto il Paese, come in tutto il mondo, delle fasi di crescita e di recessione del mercato; non è l'Assessore che gestisce i mercati, non ha nessuna possibilità di influenza, non ha neanche responsabilità nella gestione delle aziende.
Confermo che il '95 è stato un anno straordinario per l'industria valdostana con la crescita di occupati, con la crescita di fatturato e di investimenti; basta andare a rileggersi, per chi ha la passione di rileggere le cose a mesi di distanza, e vedo che il Vicepresidente Viérin ama rileggere, beato lui che ne ha il tempo, le relazioni dell'Associazione industriali sul '95.
In merito alla questione della Cogne, rispondo alle domande che mi ha fatto nell'interpellanza, non posso rispondere alle domande che mi farà nella replica il Vicepresidente Viérin.
Il Consigliere chiede se l'Assessore ha incontrato la dirigenza della C.A.S.; non si capisce perché dovrei incontrare la dirigenza della C.A.S., visto che appena nell'intervento di prima ha detto che per avere notizie sulle aziende non bisogna rivolgersi alle aziende, ma ad altri imprenditori, magari concorrenti di quell'azienda, che hanno tutti i motivi per dire quello che non corrisponde al vero. Comunque ho incontrato l'amministratore delegato, nonché l'azionista della C.A.S..
Con la seconda domanda chiede se gli accordi in essere fra l'Amministrazione regionale e la C.A.S. vengono rispettati; nelle premesse si fa riferimento a dichiarazioni in merito alle produzioni e alla professionalità degli addetti dell'amministratore delegato.
Per chi segue con attenzione l'andamento del settore industriale, sicuramente non è elemento sconosciuto che in questo momento che l'acciaio è in una fase di ristagno. L'amministratore delegato ha confermato per l'azienda che opera in Valle come per tutte le aziende che operano in Italia una fase di flessione degli ordini nel '96; il primo semestre ha fatto registrare una lieve perdita, c'è la possibilità di una perdita più sensibile se non ci saranno nei mesi che mancano inversioni di tendenza nel mercato dell'acciaio. La flessione secondo Federacciai è stata nel primo semestre del 6,7 percento nel settore degli acciai cosiddetti lunghi e dell'11,7 percento nel settore dei piani, fattore dovuto al forte stoccaggio fatto da parte delle imprese che utilizzano l'acciaio nel corso del '95.
Rispetto alla questione della bassa presunta professionalità dei lavoratori, è una questione che riguarda principalmente l'azienda e le organizzazioni sindacali, che peraltro hanno doverosamente risposto. Non condivido l'opinione che il personale della Cogne sia di bassa professionalità, perché questo personale nel corso del '94 e del '95, con un numero di addetti ridotto a meno di due terzi del personale del '93, ha prodotto quantità e fatturati e utili per l'azienda di tutto rispetto.
Quello che posso dire come amministratore è che siamo disponibili, se ci sono attività che necessitano di riqualificazione professionale, se per la nuova colata continua occorre un corso particolare, se per l'uso di un nuovo sistema di laminazione occorre una professionalità differente, cosa comprensibile, ad attuare dei corsi di formazione professionale.
Quanto al rispetto degli accordi, la C.A.S. ha superato il primo elemento di suo impegno, che era il livello di 800 assunzioni da fare di lavoratori ex Cogne. Questo livello è stato superato, sono state fatte anche ulteriori assunzioni di personale non proveniente dalla Cogne e da questo punto di vista l'accordo è rispettato. Sono anche stati fatti significativi investimenti per la laminazione: con un unico forno si serve oggi il treno di laminazione a barre e il treno di laminazione per la vergella; è stata ristrutturata con investimenti significativi la colata continua, è in corso con l'impegno della C.A.S. e di Vallée d'Aoste Structure la liberazione delle aree. La Regione ha anche adempiuto ai suoi impegni: l'acquisizione delle aree, il finanziamento di 25 miliardi per finanziare la liberazione delle aree, è in corso di acquisizione a Pontey l'area necessaria per la discarica di tipo B, per cui esistono già i progetti esecutivi; rimane con la C.A.S. - e questa può essere materia di discussione - ancora il problema dell'energia elettrica.
La C.A.S. non ha richiesto, com'era nelle sue possibilità, l'acquisizione di una quota di azioni della Compagnie Générale Valdôtaine des Eaux, né ha aderito, come era nelle sue possibilità, al consorzio che si sta facendo fra le imprese valdostane per l'utilizzo dell'energia elettrica di proprietà della suddetta Compagnie. Su questo è possibile che nei prossimi mesi ci sia un confronto e che il confronto porti a discussioni fra Regione e azienda. Devo dire al riguardo che c'è la disponibilità a questo confronto e c'è la disponibilità a rispettare quanto previsto dalla convenzione, nel quadro complessivo delle esigenze delle industrie della nostra regione, nel quadro delle norme comunitarie e dei programmi di sviluppo della Compagnie Valdôtaine des Eaux.
Mi pare di aver risposto alle domande dell'interpellanza, mi auguro che non me ne vengano poste di ulteriori nella replica.
Presidente Ha chiesto la parola il Vicepresidente Viérin Marco.
Viérin M. (PpVA) Innanzitutto, Assessore, un chiarimento. Lei ha fatto giustamente rilevare che io contesto quando lei si appoggia a dei consulenti di parte, ma la domanda che ho posto nell'interpellanza - la esplicito perché forse non l'ha letta bene - precisa che lo scopo dell'incontro con la dirigenza della C.A.S. era quello di chiarire l'accaduto, a seguito delle interviste rilasciate. Quindi l'incontro doveva servire a confermare se la situazione era in quel senso o meno, e non certo per chiedere dei consigli.
In merito al settore dell'acciaio che è in recessione, condivido e le do atto che se non altro questa volta è stato sincero. Altrettanto sul discorso dell'energia elettrica posso dire che è stato sincero perché questo è un problema in essere, so che non c'è stato ancora questo accordo, ma non vorrei che fosse uno dei fatti per cui si abbiano poi delle lievitazioni dei costi di produzione, con aumento dei costi fissi dell'azienda, e pertanto l'azienda diventi sempre meno competitiva.
Prendo atto che lei mi garantisce che nei prossimi mesi, spero entro fine anno, ci sarà questo ulteriore incontro per chiarire questa vicenda ancora in sospeso; prendo anche atto che l'amministratore delegato ha dichiarato che questo sarà un anno deficitario per l'azienda. Le dico solo, Assessore, per chiudere una volta tanto questo nostro scambio di titoli, che in tutte queste vicende per essere Tafazzi bisogna averli, probabilmente qualcun altro non ce li ha!