Oggetto del Consiglio n. 2076 del 24 luglio 1996 - Resoconto
SEDUTA POMERIDIANA DEL 25 LUGLIO 1996
OGGETTO N. 2076/X Disegno di legge: "Approvazione del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 1995".
Articolo 1 (Gestione di competenza: entrate)
1. Le entrate derivanti da tributi propri, dal gettito di tributi erariali o di quote di esso devolute alla Regione, da contributi e assegnazioni dello Stato ed in genere da trasferimenti di fondi dal bilancio statale, da rendite patrimoniali, da utili di Enti o Aziende regionali, da alienazione di beni patrimoniali, da accensioni di mutui, da prestiti e da altre operazioni creditizie e per contabilità speciali, accertate nell'esercizio finanziario 1995 per la competenza propria dell'esercizio stesso, sono riassunte e approvate in
Lire 2.339.349.971.455
delle quali:
Riscosse Lire 1.705.882.925.111
Rimaste da riscuotere Lire 633.467.046.344
Articolo 2 (Gestione di competenza: spese)
1. Le spese correnti, di investimento, per rimborso di mutui e prestiti e per contabilità speciali della Regione, accertate nell'esercizio finanziario 1995 per la competenza propria dell'esercizio stesso, sono riassunte e approvate in
Lire 2.329.382.262.970
delle quali:
Pagate Lire 1.847.352.527.726
Rimaste da pagare Lire 482.029.735.244
Articolo 3 (Gestione di competenza: riassunto entrate e spese)
1. É approvato il seguente riassunto generale delle entrate e delle spese di competenza dell'esercizio finanziario 1995
Entrate Lire 2.339.349.971.455
Spese Lire 2.329.382.262.970
-------------------------------
Avanzo di competenza dell'esercizio Lire 9.967.708.485
finanziario 1995 =================
Articolo 4 (Residui attivi alla chiusura dell'esercizio finanziario)
1. I residui attivi accertati alla chiusura dell'esercizio finanziario 1995 sono riassunti ed approvati in complessive
Lire 818.683.656.829
come segue:
Residui attivi iscritti in conto esercizi precedenti
in carico all'inizio dell'esercizio 1995 Lire 1.050.966.035.040
Minori accertamenti in conto residui attivi
degli esercizi precedenti Lire 36.332.689.506
-------------------------------
Differenza Lire 1.014.633.345.534
Residui attivi riscossi Lire 829.416.735.049
-------------------------------
Residui attivi degli anni precedenti rimasti da
riscuotere al 31 dicembre 1995 Lire 185.216.610.485
Residui attivi accertati in
conto esercizio 1995 (articolo 2) Lire 633.467.046.344
-------------------------------
Totale residui attivi Lire 818.683.656.829
=================
Articolo 5 (Residui passivi alla chiusura dell'esercizio finanziario)
1. I residui passivi accertati alla chiusura dell'esercizio finanziario 1995 sono riassunti ed approvati in complessive
Lire 823.738.359.186
come segue:
Residui passivi iscritti in conto
esercizi precedenti in carico
all'inizio dell'esercizio 1995 Lire 1.012.005.922.274
Residui passivi pagati Lire 537.669.485.575
-------------------------------
Differenza Lire 474.336.436.699
Residui passivi degli esercizi precedenti
riconosciuti insussistenti o perenti
agli effetti amministrativi Lire 132.627.812.757
------------------------------
Residui passivi degli esercizi precedenti
rimasti da pagare al 31 dicembre 1995 Lire 341.708.623.942
Residui passivi accertati
in conto esercizio 1995 (articolo 3) Lire 482.029.735.244
-------------------------------
Totale residui passivi al 31 dicembre 1995 Lire 823.738.359.186
=================
Articolo 6 (Situazione finanziaria)
1. É accertato ed approvato nell'ammontare di lire 186.429.069.943 l'avanzo di amministrazione alla chiusura dell'esercizio finanziario 1995, risultante come segue:
Variazioni migliorative
Miglioramento della gestione dei residui
passivi Lire 132.627.812.757
Avanzo di amministrazione alla
chiusura dell'esercizio 1994 Lire 80.166.238.207
Miglioramento della gestione
di competenza (articolo 4) Lire 9.967.708.485
Variazioni peggiorative
Peggioramento della gestione dei residui
attivi Lire 36.332.689.506
-------------------------------
Avanzo di amministrazione
alla chiusura dell'esercizio 1995 Lire 186.429.069.943
Articolo 7 (Situazione patrimoniale)
1. La consistenza patrimoniale alla data del 31 dicembre 1995 (articolo 1) è approvata nelle seguenti risultanze finali riassuntive:
Attivo
Beni immobili Lire 548.531.815.768
Beni mobili Lire 85.829.402.904
Crediti diversi Lire 1.341.392.532.287
Fondo cassa Lire 191.483.772.300 Lire 2.167.237.523.259
Passivo
Mutui passivi Lire 102.958.201.711
Debiti diversi Lire 983.852.260.232 Lire 1.086.810.461.943
-------------------------------
Attivo netto patrimoniale
al 31 dicembre 1995 Lire 1.080.427.061.316
Articolo 8 (Approvazione del rendiconto generale: situazioni di cassa, finanziaria e patrimoniale)
1. Il rendiconto generale della Regione Autonoma Valle d'Aosta per l'esercizio finanziario 1995 è approvato nelle seguenti risultanze riassuntive finali:
Situazione di Cassa
Fondo cassa alla chiusura dell'esercizio 1994 Lire 41.206.125.441
Riscossioni nell'esercizio 1995 Lire 2.535.299.660.160
-------------------------------
Totale delle riscossioni Lire 2.576.505.785.601
Pagamenti nell'esercizio 1995 Lire 2.385.022.013.301
-------------------------------
Situazione Finanziaria
Fondo cassa al 31 dicembre 1995 Lire 191.483.772.300
Residui attivi al 31 dicembre 1995 Lire 818.683.656.829
-------------------------------
Totale dell'attivo al 31 dicembre 1995 Lire 1.010.167.429.129
Residui passivi al 31 dicembre 1995 Lire 823.738.359.186
-------------------------------
Avanzo di amministrazione Lire 186.429.069.943
=================
Situazione Patrimoniale
Attivo netto di inventario al 31 dicembre 1994 Lire 796.972.837.635
- Variazioni attive nell'esercizio 1995
in aumento dell'attivo Lire 3.711.061.934.210
in diminuzione del
passivo Lire 748.544.798.732 Lire 4.459.606.732.942
-------------------------------
Totale Lire 5.256.579.570.577
- Variazioni passive nell'esercizio 1995
in diminuzione
dell'attivo Lire 3.604.559.325.748
in aumento del passivo Lire 571.593.183.513 Lire 4.176.152.509.261
-------------------------------
Attivo netto di inventario al 31 dicembre 1995 Lire 1.080.427.061.316
=================
Articolo 9 (Convalida prelievi dal fondo di riserva per le spese impreviste e dal fondo di solidarietà regionale per interventi in occasione del verificarsi di eventi calamitosi)
1. Ai sensi dell'articolo 37 della legge regionale 27 dicembre 1989, n. 90, sono convalidati prelievi di complessive Lire 1.684.188.200 dal capitolo 69360 "Fondo di riserva per spese impreviste", come dai sottoelencati provvedimenti della Giunta regionale:
Numero Data
1053 17 febbraio 1995 2357 23 marzo 1995 2598 31 marzo 1995 3388 28 aprile 1995 4250 26 maggio 1995 4667 09 giugno 1995 5332 30 giugno 1995 5490 07 luglio 1995 5641 14 luglio 1995 6070 28 luglio 1995 6282 04 agosto 1995 6654 25 agosto 1995 6952 1° settembre 1995 7172 8 settembre 1995 7339 15 settembre 1995 7505 22 settembre 1995 7685 29 settembre 1995 8167 13 ottobre 1995 8386 20 ottobre 1995 9053 10 novembre 1995 9950 7 dicembre 1995 10389 22 dicembre 1995 10657 29 dicembre 1995
2. Sono altresì convalidati i prelievi di complessive Lire 5.586.962.000 dal capitolo 37960 "Fondo di solidarietà regionale per interventi in occasione del verificarsi di eventi calamitosi e di eccezionali avversità atmosferiche - Legge regionale 31 luglio 1986, n. 37", come dai sottoindicati provvedimenti della Giunta regionale:
Numero Data
4483 3 giugno 1995
4671 9 giugno 1995
4890 16 giugno 1995
5335 30 giugno 1995
5493 7 luglio 1995
5644 14 luglio 1995
5850 21 luglio 1995
6285 4 agosto 1995
6478 11 agosto 1995
6657 25 agosto 1995
7344 15 settembre 1995
7688 29 settembre 1995
8829 6 novembre 1995
8170 13 ottobre 1995
8829 6 novembre 1995
9423 24 novembre 1995
10166 15 dicembre 1995
10392 22 dicembre 1995
10659 29 dicembre 1995
Articolo 10 (Economie di stanziamento su fondi assegnati dallo Stato)
1. I fondi relativi a trasferimenti dello Stato, di cui alla tabella n. 1 allegata alla presente legge, non impegnati alla scadenza dell'esercizio finanziario 1995, costituiscono economie di spesa e saranno reiscritti sul bilancio di previsione dell'esercizio 1996 con la legge di assestamento del bilancio stesso.
Articolo 11 (Approvazione accertamenti e impegni)
1. Sono approvati i seguenti accertamenti e impegni finali su capitoli di contabilità speciale:
a) Lire 712.183.955.840 sul capitolo 12010 della parte Entrata e sul corrispondente capitolo 72040 della parte Spesa relativi alla compensazione di minori erogazioni statali spettanti alla Regione a qualunque titolo per recupero di assegnazioni concernenti la Finanza locale;
b) Lire 2.742.085.720 sul cap. 13000 della parte Entrata e sul corrispondente capitolo 72500 della parte Spesa relativi alla gestione del fondo per la liquidazione al personale regionale di indennità per la cessazione dal servizio;
c) Lire 3.903.704.589 sul capitolo 13100 della parte Entrata e sul corrispondente capitolo 72540 della parte Spesa relativi alla gestione del fondo per il trattamento previdenziale integrativo regionale al personale direttivo e docente delle scuole materne ed elementari;
d) Lire 4.937.250 sul capitolo 13200 della parte Entrata e sul corrispondente capitolo 72560 della parte Spesa relativi alla gestione del provento dei beni del legato Chenuil Giovanni Delfino;
e) Lire 89.316.770 sul capitolo 13500 della parte Entrata e sul corrispondente capitolo 72660 della parte Spesa relativi alla gestione fondi per conto terzi per istruttoria domande e pratiche varie;
f) Lire 25.649.708 sul capitolo 13550 della parte Entrata e sul corrispondente capitolo 72670 della parte Spesa relativi alla gestione del fondo regionale per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.
Articolo 12 (Disposizioni diverse)
1. Lo stanziamento di cassa relativo al capitolo 43000 è determinato in Lire 464.921.750.
Articolo 13 (Dichiarazione di urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi del terzo comma dell'articolo 31 dello Statuto speciale ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Tabella
(...omissis...)
Stévenin (Président) Je tiens à rappeler que nous sommes en train de discuter les points nn° 22, 23 et 24 à l'ordre du jour. Ce matin on a terminé la discussion générale et donc maintenant je passe la parole à l'Assesseur Lévêque et éventuellement au Conseiller rapporteur.
Lévêque (Ass.tec.) Grazie Presidente, grazie anche agli intervenuti stamattina che, con le considerazioni che hanno svolto e con i quesiti che in alcuni casi hanno posto, mi consentono di dare alcune precisazioni ancora su questi tre documenti.
Mi fa piacere, intanto, prendere atto della quasi concorde osservazione svolta dagli intervenuti sul fatto che il consuntivo che siamo chiamati oggi ad approvare riflette un andamento dell'azienda Regione ulteriormente migliorativo rispetto agli anni passati, con dei segnali di miglioramento complessivamente nella gestione dei diversi ambiti di risorse, sia per quanto riguarda quelli di competenza, che per quanto riguarda quelli a cosiddetta "valenza differita".
Credo che ci siano un paio di considerazioni svolte più direttamente forse dal Consigliere Tibaldi, in modo più sfumato da Linty, su cui però è importante che, come Consiglio regionale, abbiamo contezza maggiore. É il dato politico più importante che secondo me è da evidenziare, ed è quello legato alla struttura del bilancio, alla struttura del consuntivo e a quella delle nostre entrate. Credo che vada letta con molta attenzione la tabella che c'è a pagina 3 della relazione al primo disegno di legge, quello relativo alle entrate, su cui inviterei tutti a riflettere.
Abbiamo una voce al titolo II, che significa: "entrate derivanti da contributi e assegnazioni dello Stato", che è pari a 254 miliardi. La troviamo lì per un puro rispetto di adempimento contabile in relazione al bilancio di previsione del '95 fatto nel '94. Di questi 254 miliardi sotto la voce "trasferimenti" ve ne sono 225 che sono costituiti dai contributi sanitari, che a partire da quest'anno sono considerati a tutti gli effetti tributi propri; non sono trasferimenti, sono risorse che i nostri cittadini pagano a titolo di contributo sanitario. Ripeto, sono qui per motivi contabili: su un capitolo erano quando nel '94 abbiamo fatto il bilancio, sullo stesso capitolo abbiamo dovuto lasciarle in sede di consuntivo, ma nel frattempo è successo un fatto importante: ci è stata riconosciuta dallo Stato la piena disponibilità di queste risorse, in quanto sono risorse a tutti gli effetti nostre per finanziare un servizio che è a nostro carico.
Esaminando la struttura delle entrate alla voce "trasferimenti", che è l'unica voce estranea alla produzione locale delle entrate perché al titolo I parliamo di tributi propri oppure di quota di tributi versati dalla comunità, al titolo III e IV vi sono entrate derivanti da cessioni, alienazioni, operazioni patrimoniali che sempre attengono all'attività della Regione e quindi della comunità valdostana, per cui l'unico esterno - come dicevo - anche se indirettamente alla capacità di produrre entrate, è il titolo II, ma se da questo titolo togliamo 225 miliardi, scopriamo che di fondi trasferiti, di fondi terzi rispetto a quanti è capace di produrne il sistema locale, abbiamo trenta miliardi su 1589, in percentuale meno del 2 percento. Su questo dato bisogna riflettere, pur tenendo conto che nel titolo I nelle compartecipazioni c'è il trasferimento sostitutivo dell'IVA da importazioni, che però ci è stato riconosciuto non solo con una legge ordinaria, ma ci è stato riconosciuto all'interno della norma di attuazione come un trasferimento motivato e dovuto, tant'è che si è riconosciuto con la blindatura che per toccarlo ci vuole l'assenso. E ci è stato riconosciuto in ragione delle rilevanti competenze che abbiamo e a cui facciamo fronte direttamente con risorse di questa comunità del bilancio regionale. Quindi, secondo me, questo dato è molto importante averlo presente; poi i giudizi su come sono le destinazioni di spesa, gli interventi di politica economica, gli interventi di politica di spesa, l'efficacia dell'Amministrazione, sono dei giudizi che legittimamente attengono al diverso modo di vedere delle diverse forze politiche, ma una consapevolezza come Consiglio che su una strada che stanno cercando di percorrere anche le altre regioni, quella dei tributi propri più delle compartecipazioni per avere garanzie di programmazione delle risorse, per avere autonomia di gestione del proprio bilancio e delle proprie entrate, la consapevolezza di questo fatto e della positiva impostazione dell'ordinamento finanziario nostro credo che vada fatta propria da ogni consigliere.
É vero, Marco Viérin richiamava che alti sono ancora i valori dei residui e il giudizio si può condividere; va sicuramente dato atto che passare da 1000 miliardi a 800 miliardi vuol dire in un esercizio operare una riduzione dei residui attivi e passivi accertati del 20 percento, il che non può che indicare una maggiore capacità di operare dell'Amministrazione, specie quando si parla della riduzione dei residui passivi che dipendono da noi, mentre i residui attivi purtroppo spesso dipendono da terzi.
Sui residui perenti vorrei fare solo un piccolo chiarimento. Quelli che sono contabilizzati sono quelli accertati, quindi i residui perenti sono residui che sono stati per legge tolti e mandati in perenzione. E non sono una stima o un di cui, sono tutti e sono evidenziati in 160... adesso, a memoria, non mi ricordo.
Quella che invece è una stima è la loro copertura sul fronte dei fondi di riserva, che può essere 160 se si vuole coprirli interamente, oppure meno se si ritiene che, dato il tipo di progressione dei lavori a cui si riferiscono questi residui, non sia ipotizzabile pensare di dovervi far fronte interamente nell'esercizio. Questo è stato fatto avendo in rapporto 160 miliardi di residui perenti e avendo un fondo che con questa variazione dovrebbe essere intorno agli 80 miliardi, quindi con una probabilità che il 50 percento di questi residui possa essere chiamato alla riscossione nel corso del '96.
Riguardo alle considerazioni fatte dal Consigliere Lanièce, soprattutto in relazione alle previsioni delle entrate, mi rendo perfettamente conto e condivido che, andando nel dettaglio dei capitoli, vi siano alcune voci di entrata in cui le previsioni sono state migliorate, alcune che invece in sede di accertamento sono state inferiori, ma non è accettabile pensare di chiamare le entrate dell'allora bilancio di previsione del '95 alla luce dei risultati del consuntivo come previsioni gonfiate. Questo potrebbe essere vero qualora complessivamente le entrate previste allora non fossero state raggiunte in sede di consuntivo, invece noi abbiamo le entrate a consuntivo che hanno superato le entrate previste; poi vi sono alcune oscillazioni in alcune voci, per esempio qualcuno faceva notare che l'IRPEG è andata peggio di quello che era previsto, malgrado ci sia stata una situazione di ripresa economica nel '95 di cui hanno beneficiato l'IRPEF e l'IVA, ma questo è evidente, è un fatto quasi meccanico. Le IRPEG sono le imposte delle società che si pagano dopo aver fatto il bilancio e il bilancio del '95 - ammesso che il '95 sia anno buono - si fa nel maggio del '96, quindi la tassa sul buon '95 la troveremo probabilmente sul consuntivo del '96. L'IRPEG del '95 consuntivo si riflette ancora sui conti delle imprese del '94, quindi questo décalage è con tutta probabilità da attribuire a questo tipo di andamento.
Sulle spese correnti e sulle spese di investimento vorrei solo far riflettere - come ho già detto in sede di previsionale - che spese correnti non è uguale a spese di funzionamento: esistono tutta una serie di spese correnti che sono spese che sostengono gli investimenti; ad esempio tutti i contributi per l'abbattimento degli interessi su mutui ad imprese industriali, commerciali e artigiane, a cooperative, eccetera, sono contabilmente delle spese correnti, sono nella realtà l'equivalente di spese di investimento perché sono dei contributi che diamo per finanziamenti su cui interveniamo per agevolare il tasso.
La finanza locale e la sua riforma non la troviamo ancora in questo consuntivo, la troveremo invece nel consuntivo di quest'anno. Però mi sento di non condividere quanto da qualcuno detto sui principi che hanno ispirato quella riforma contrari ai concetti di federalismo e di federalismo solidale, perché quella riforma risponde proprio a due elementi fondamentali. Sull'aspetto fiscale dobbiamo tenere conto che non abbiamo la facoltà di introdurre imposte e tasse per enti locali o per noi stessi, se non in limiti molto precisi, ma i due principi cardine del federalismo sono la sussidiarietà, cioè quello che può essere fatto dal livello più basso non deve essere fatto dal livello superiore e la conseguente responsabilità. Con la riforma che abbiamo fatto, pur con la limitazione di competenze, abbiamo assegnato maggiori responsabilità ai comuni e alle comunità montane e maggiore autonomia di spesa, sapendo loro programmare meglio quelle che saranno le risorse che hanno nel triennio, con questo corresponsabilizzandoli in relazione alla dinamica del sistema economico. Qui abbiamo un consuntivo, come dicevo stamani, in cui l'IRPEF, che è la base della finanza locale, passa da 270 a 294 miliardi, sono 24 miliardi in più, il cui 90 percento - circa 20-21 miliardi - saranno attribuiti alle risorse della finanza locale: metà come trasferimento automatico, l'altra metà attraverso il FOSPI e le leggi di settore. Questo mi pare un dato importante per i comuni che oggi si mettono a pensare ai bilanci per i prossimi anni e sanno da dove si parte e quale di questa torta è da loro autonomamente impostabile come programmi di spesa e quale sarà invece soggetta ai vincoli della programmazione.
Credo di poter considerare esauriti i punti su cui centrare la replica, con un accento particolare a quanto detto all'inizio sulla struttura delle nostre entrate e sul grado di autoproduzione delle stesse: i trasferimenti non raggiungono il 2 percento del totale delle entrate.
Mi permetto di fare una precisazione, più agli uffici, scusandomi con i consiglieri; c'è un piccolo errore su una tabella, anzi sulle tabelle da pagina 16 a pagina 19 dell'allegato del primo disegno di legge, in cui sono tutti giusti i numeri, ma all'inizio l'intestazione è rimasta il 1994, mentre è da correggere ovviamente in 1995.
Presidente Si passa all'esame dell'articolato. Pongo in votazione l'articolo 1:
Presenti: 30
Votanti: 28
Favorevoli: 23
Contrari: 5
Astenuti: 2 (Chiarello e Linty)
Presidente Pongo in votazione l'articolo 2:
Presenti e votanti: 30
Favorevoli: 23
Contrari: 7
Presidente Pongo in votazione l'articolo 3:
Presenti e votanti: 30
Favorevoli: 23
Contrari: 7
Presidente Pongo in votazione l'articolo 4:
Presenti e votanti: 30
Favorevoli: 23
Contrari: 7
Presidente Pongo in votazione l'articolo 5:
Presenti e votanti: 30
Favorevoli: 23
Contrari: 7
Presidente Pongo in votazione l'articolo 6:
Presenti e votanti: 30
Favorevoli: 23
Contrari: 7
Presidente Pongo in votazione l'articolo 7:
Presenti e votanti: 30
Favorevoli: 23
Contrari: 7
Presidente Pongo in votazione l'articolo 8:
Presenti e votanti: 30
Favorevoli: 23
Contrari: 7
Presidente Pongo in votazione l'articolo 9:
Presenti e votanti: 30
Favorevoli: 23
Contrari: 7
Presidente Pongo in votazione l'articolo 10:
Presenti e votanti: 30
Favorevoli: 23
Contrari: 7
Presidente Pongo in votazione l'articolo 11:
Presenti e votanti: 30
Favorevoli: 23
Contrari: 7
Presidente Pongo in votazione l'articolo 12:
Presenti e votanti: 30
Favorevoli: 23
Contrari: 7
Presidente Pongo in votazione l'articolo 13:
Presenti e votanti: 30
Favorevoli: 23
Contrari: 7
Presidente Pongo in votazione la tabella:
Presenti e votanti: 30
Favorevoli: 23
Contrari: 7
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello per dichiarazione di voto.
Chiarello (RC) Faccio la dichiarazione di voto e cerco di spiegare come mai voto contro questo bilancio.
Come ha detto stamani qualche collega, anch'io devo ammettere che il bilancio è abbastanza ben fatto, però è quello che dovrebbe esserci scritto fra le righe che vorrei analizzare.
Come ha detto Viérin stamani, quando andiamo ad analizzare, in base alle spese che si sono sostenute, i risultati sull'occupazione, non abbiamo dei risultati... dicevo, tecnicamente ben fatto, qualcuno ride, ma non so il perché, ho detto che tecnicamente devo riconoscere che è ben fatto, anzi devo dire che le richieste che avevo fatto negli anni precedenti che il bilancio fosse più leggibile, sono state prese in considerazione nel redigere il consuntivo.
Continuo a dire che bisognerebbe capire se i soldi che abbiamo utilizzato hanno creato quello che si voleva creare; guardando i dati sull'occupazione ad esempio non sempre è stato così. Mi sembra che da dati forniti non da Rifondazione Comunista ma da organismi regionali si evidenzi che la disoccupazione in questa Valle sta aumentando.
Ma una cosa mi sta più a cuore in questo momento, ed è il problema della casa e degli affitti. Mentre in tutte le altre regioni italiane il CIPE ha bloccato fino al gennaio '97 l'aumento degli affitti dell'edilizia popolare, in Valle d'Aosta con un avanzo di 40 miliardi circa abbiamo aumentato i prezzi degli affitti dal 1° gennaio '96, neanche dal 1° aprile, come dicevano certe leggi. Devo dire che anche questa regione aveva fatto ricorso contro lo Stato per gli aumenti previsti dal CIPE, ma mentre altre regioni non hanno aumentato gli affitti, questa regione con un avanzo di cassa di questo tipo ha proceduto con gli aumenti. La politica della casa non mi sembra che sia stata efficace, nonostante ci siano questi soldi.
Dico questo perché la Regione Lazio, che ha fatto lo stesso ricorso della Regione Valle d'Aosta, e dove c'è un assessore del mio partito in un governo di Centro-Sinistra, ha stabilito che il prezzo degli affitti non può superare il 10 percento di quello che uno percepisce. Qui non si è arrivati a questa determinazione, nonostante che qualche soldo ce l'abbiamo, probabilmente anche in più della Regione Lazio.
Un ultimo problema che volevo proporre mi è stato sollecitato proprio in questi ultimi giorni: abbiamo obbligato delle famiglie in certe zone della nostra regione - dove ritengo non fosse necessario imporre tale obbligo - a fare i tetti in lose. Ci sono diverse persone in Valle d'Aosta che stanno aspettando i soldi per i tetti in lose, mi aspettavo di vedere una revisione da parte della Giunta sui soldi che dovrebbero essere predisposti a questo scopo, ma questa variazione non l'ho vista. Se obblighiamo la gente a mettere i tetti in lose, possiamo discutere sulla validità o meno di metterli in certe zone ed io sono disposto a discutere, però bisogna dare un aiuto a quelli a cui imponiamo tale obbligo.
Questi sono tre punti per i quali non mi sento di votare a favore di questo bilancio; potrei elencarne altri, ma anche per quanto riguarda la politica della casa, quando ne discutiamo in campagna elettorale tutti sono d'accordo, ma quando c'è da aumentare gli affitti siamo i primi, e poi avanziamo sempre qualcosa nella cassa della Regione.
Presidente Pongo in votazione la legge nel suo complesso:
Presenti e votanti: 32
Favorevoli: 25
Contrari: 7
Il Consiglio approva