Oggetto del Consiglio n. 2008 del 26 giugno 1996 - Resoconto
SEDUTA POMERIDIANA DEL 26 GIUGNO 1996
OGGETTO N. 2008/X Approvazione dell'aggiornamento del "Piano di bacino di traffico della Valle d'Aosta".
Deliberazione Il Consiglio
Richiamata la deliberazione del Consiglio regionale n. 1023/X in data 23 novembre 1994, con cui è stato approvato il Piano di Bacino di Traffico della Valle d'Aosta per il periodo 1° settembre 1995 - 31 agosto 1998;
Richiamati inoltre gli articoli 4, 5 e 6 della legge regionale 15 luglio 1982, n. 32, concernente "Disciplina dei servizi di trasporto collettivo di persone o di cose", che individuano le procedure di approvazione e di modifica del Piano di Bacino del Traffico;
Preso atto che da parte degli enti ed organismi interessati al servizio di trasporto pubblico locale sono pervenute, successivamente all'approvazione del Piano di Bacino di Traffico, numerose richieste di potenziamento dei servizi di trasporto su gomma;
Considerato che per soddisfare le esigenze di mobilità come sopra espresse è necessario modificare il Piano di Bacino di Traffico nella parte in cui stabilisce le percorrenze massime annue sovvenzionabili (par. 3.5.);
Ritenuto opportuno, al fine di tenere conto delle richieste ritenute meritevoli di accoglimento, che le percorrenze annue vengano incrementate del dieci per cento rispetto a quanto previsto nel Piano di Bacino di Traffico a decorrere dal secondo anno di validità del Piano stesso;
Visto il parere del Comitato regionale dei trasporti collettivi in data 27 maggio 1996;
Visto il parere rilasciato dal Dirigente del Servizio della Comunicazione e dei Trasporti, dell'Assessorato dell'Ambiente, Territorio e Trasporti, ai sensi dell'articolo 72 della legge regionale n. 3/1956 e successive modificazioni, e del combinato disposto degli articoli 13 - comma 1 - lett. e) e 59 - comma 2 - della legge regionale n. 45/1995, sulla presente deliberazione;
Visto il parere della IV Commissione consiliare permanente;
Delibera
1) di approvare l'aggiornamento del Piano di Bacino di Traffico della Valle d'Aosta per il periodo 1° settembre 1996 - 31 agosto 1998, nell'allegato che fa parte integrante della presente deliberazione;
2) di sottoporre la presente deliberazione al controllo della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta ai sensi e per gli effetti dell'articolo 8, lettera b, del decreto legislativo 22 aprile 1994, n. 320.
Allegato:
Aggiornamento del piano di bacino di traffico per il periodo 1° settembre 1996 - 31 agosto 1998.
Al fine di rispondere in modo adeguato alle esigenze di mobilità espresse e riscontrate nel corso della prima fase di attuazione del Piano, a decorrere dal 1° settembre 1996 le percorrenze massime sovvenzionabili annualmente dalla Regione per le linee di interesse regionale di cui al paragrafo 3.5. sono aumentate del 10 per cento.
Presidente É aperta la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (Ind) Ripropongo in aula le stesse impressioni che ho già proposto all'Assessore Riccarand in IV Commissione.
Questa delibera, che oggi è integrata del dibattito che si è tenuto presso il Comitato regionale dei trasporti collettivi, liquida in cinque righe quello che è un atto programmatorio di notevole rilievo. Ovvero, in queste cinque righe si prevede che le percorrenze massime sovvenzionabili a decorrere dal 1° settembre 1996 - le quali sono sovvenzionabili annualmente dalla Regione - siano aumentate del 10 percento per le linee di interesse regionale, e nulla di più, per cui - salvo una breve premessa, un rinvio a quello che è stato il piano del bacino di traffico - non sappiamo quali sono le linee che saranno oggetto di questo aumento, né sappiamo quali saranno le società beneficiarie.
Sappiamo solamente, stando a quello che ci aveva riferito l'Assessore, che saranno competenze esplicite della Giunta: il Consiglio deve limitarsi ad approvare questo incremento che in termini monetari, grosso modo arrotondati, equivale a circa 2 miliardi, ma non sappiamo nemmeno quali saranno le aree oggetto di intervento. Sarebbe opportuno, visto che è decorsa anche una settimana circa da quell'incontro, che l'Assessore fosse un po' più preciso e dettagliato su come, dove e quando la Giunta regionale voglia dare attuazione a questo piano del bacino di traffico aggiornato del 10 percento.
C'è però da fare anche un'altra considerazione, che è la seguente. Quando venne presentato il piano di bacino di traffico, Riccarand si autoelogiò dicendo che il suo piano era informato al criterio della razionalità e del risparmio, che vi era un notevole taglio rispetto alle spese degli anni passati.
Ebbene, a distanza di pochi mesi, vediamo che c'è una clamorosa inversione di tendenza: evidentemente la programmazione effettuata dall'Assessorato non è stata sufficientemente elastica, oppure si vuole ritornare a quel "déjà vu" del passato; in poche parole si torna a riallargare queste percorrenze sovvenzionabili secondo criteri che sono già stati adottati anni addietro e che non rispondono a quelle intenzioni buone, o perlomeno accettabili, che erano state manifestate dallo stesso Assessore quando ci presentò il piano del bacino di traffico. Quindi enunciazioni di principio che rischiano di vanificarsi, enunciazioni di principio che non trovano più riscontro nella successiva attività dell'Assessorato.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Voyat.
Voyat (UV) Devo premettere che sono stato un po' deluso e sorpreso dal comportamento dell'Assessore in IV Commissione, per il fatto che non ha voluto - perché non credo che non abbia saputo - dare certe risposte alle domande che gli avevano fatto i commissari. Pertanto ho seguito il consiglio che mi aveva dato l'Assessore Riccarand, quando mi ha suggerito, nel momento in cui gli ho fatto delle domande, di andarmi a leggere le delibere, così avrei saputo tutto. E in effetti adesso so tutto - almeno spero che non ci siano altre delibere che non ho potuto leggere -, pertanto andremo a verificare tutto questo. Forse un piccolo peccato di presunzione da parte di Riccarand, forse l'applicazione di quella tattica che Riccarand addossava ad altri Assessori, quella di dire: non danno i dati ai consiglieri, così i consiglieri non possono discutere e trovare delle "magagne".
In verità il piano dei trasporti è stato poco discusso, in quanto ai consiglieri che avevano richiesto un rinvio di 15 giorni sull'applicazione di un piano che doveva avvenire circa un anno dopo, si è risposto che non c'era il tempo; pertanto non si è potuto approfondire e in effetti, dopo nemmeno un anno di applicazione, si cominciano a vedere le falle.
Rispetto a quelli che, come diceva anche Tibaldi, erano i meriti di questo piano, che si diceva doveva andare finalmente a regolamentare e soprattutto a ridurre quello spreco di chilometri percorsi dai pullman e di cifre che venivano sovvenzionate a queste società, e allo stesso tempo doveva andare a migliorare il servizio, ebbene, devo ancora verificare il risparmio che abbiamo avuto con l'applicazione di questo piano e il finanziamento alle ferrovie nei confronti di quanto si pagava prima, ma per quanto riguarda il miglioramento sinceramente credo che pochi, oltre all'Assessore Riccarand, possano dire che c'è stato.
Non viaggio sugli autobus, comunque la gente parla e scrive anche sui giornali, dove si possono leggere lettere di reclamo sull'attuale applicazione dei percorsi che è meno conveniente di quella di prima, perché adesso bisogna fare più cambi e in alcuni casi le corse sono cambiate.
C'è la questione poi di certe coincidenze - ho letto sul giornale che le ferrovie presto alcune le faranno - e di orari non rispettati, oggi come ieri, e come - purtroppo io credo - anche domani. L'ultimo fatto che non è però oggi in discussione riguarda le ferrovie, perché oltre a tutto il resto sembra che queste carrozze in alcuni giorni siano addirittura quasi non usufruibili, tanto sono sporche. Mi è stato riferito da gente che conosco molto bene che a volte bisogna tirare fuori un asciugamano e metterlo sui sedili; non sono andato a verificare se è vero o meno, ma questa sarà senz'altro una delle cose che l'Assessore dovrà a mio avviso far presente alle ferrovie.
Venendo a questo 10 percento in più di applicazione del piano, percentuale che qui si dice per linee di interesse regionale, innanzitutto chiedo all'Assessore se questa percentuale che andiamo ad aumentare è solo per le linee di interesse regionale oppure anche per servizi e per esigenze specifiche locali, perché chi come me ha letto il piano, sa benissimo che vi sono linee regionali per 5 milioni e 400 e qualche mila chilometri, ci sono - e qui veniamo al sotterfugio - ulteriori linee per servizi ed esigenze specifiche e locali, e si dice che si può, per questi casi, aumentarli del 10 percento.
Se si va a vedere bene, là dove si parla di linee regionali e poi si parla di linee speciali per studenti, lavoratori e turisti, verrebbe da pensare che la linea speciale non faccia lo stesso tragitto della linea regionale, altrimenti non sarebbe più linea, ma corsa, secondo la dizione italiana corretta, cioè sarebbero delle corse aggiuntive. Io avevo capito in quel momento che il 10 percento in più di queste linee fosse per linee nuove, cioè nel caso di un tratto non coperto dal tragitto regionale, dove non si possono fare ulteriori corse, si istituisce una linea di collegamento, ad esempio Aymavilles - Villeneuve; ecco che questa è una linea, le altre per me erano corse. Quindi secondo me nei 5 milioni e qualcosa ci doveva essere il tutto compreso. Ora capisco perché, a ripetute richieste fatte dal sottoscritto in commissione, l'Assessore non voleva rispondere, e allora abbiamo scoperto le cose che adesso dirò.
Per il sub-bacino alta Valle si prevedono 900mila km annui al massimo, da non superare per le linee regionali, che io credevo comprensivi delle corse per gli studenti, invece no: concessi 930mila, per cui 30mila km in più; costo 3.400 lire/km.
Per il sub-bacino centro Valle il piano prevede 900mila km, concessi 840mila, con un risparmio di 60mila km; poi vedremo che il risparmio non c'è perché qui sono stati tolti 60mila km per una linea data in gestione ad una ditta diversa da quella che ha preso il sub-bacino, costo 3.700 lire/km.
Per il sub-bacino Aosta e cintura, km annui 1,3 milioni, concessi 1,43 milioni, quindi un 10 percento in più, sempre grazie a quel paragrafo che uno può anche interpretare, almeno per come è scritto, in modo diverso; costo - tenetevi forte - 3.980 lire al km. A questo riguardo farò una considerazione dopo su tutta la questione dei costi.
Media Valle, questa è stata appaltata: 450mila km previsti dal piano, appaltati 495mila, il 10 percento in più sempre usufruendo di quel paragrafo di cui dicevo prima, costo 2.850. Qui cominciamo già a vedere che nell'appalto qualcosa in meno c'è, addirittura in certi casi 1.130 lire in meno.
Bassa Valle: 950 km previsti, concessi 870mila, 80mila km in meno, però vedremo che ne sono stati concessi circa 175mila per un'altra linea; costo 3.450 lire/km.
Sub-bacino fondovalle: autorizzati secondo il piano 950mila, concessi 1.045.000, 95mila in più, equivalenti al 10 percento, costo 2.600 lire. Qui sarà bello andare a vedere perché 2.600 lire.
Poi ci sono quelle linee scorporate, per le quali avevamo già fatto un certo discorso soprattutto al momento dell'approvazione della legge n. 11/95, quando questa chiedeva tutta una serie di deleghe all'Assessore, che l'Assessore diceva che avrebbe fatto e aveva anche preso l'impegno di informare la commissione, ma in commissione non lo abbiamo mai visto.
Comunque: estrapolata la linea Ayas-Verrès nella bassa Valle per 175mila km a lire 3.100 al km; Aosta - Cogne estrapolata dal centro Valle 150mila km a lire 3.195, Aosta - Valgrisenche, 60mila km a lire 3.150, questa era l'unica che tutti senz'altro erano d'accordo di estrapolare tra le linee dell'alta Valle per darla alla società Benvenuto. Quindi i 5.450.000 km previsti dal piano sono stati portati a 5.995.000, usufruendo del fatto che, in presenza di ulteriori linee per servizi e per esigenze specifiche locali, le percorrenze massime sovvenzionate per ogni sub-bacino possono essere aumentate del 10 percento. Possono essere, si dice, e lo sono state infatti, ma a mio avviso con una motivazione non logica.
Riprendendo i dati che abbiamo appena visto, notiamo che dove si è fatto l'appalto c'è un certo prezzo, invece nelle trattative private dove c'è tutta una farraginosa procedura, quello che può costare dalle 2.500 fino ad un massimo di 3.000 lire al km lo abbiamo pagato oltre 3mila e in certi casi abbiamo rasentato le 4mila lire.
C'è una cosa che voglio chiedere all'Assessore: non le sembra illogico, Assessore, che nel sub-bacino Aosta e cintura si paghi 3.980 lire al km?
Primo, perché è un percorso tutto in pianura; è vero che il trasporto urbano costa più caro dell'extraurbano, ma il trasporto urbano ad Aosta è fatto con le navette, non è fatto con costi che sono considerati alti, cioè con un pullman, e il costo urbano, se lo chiede ad uno specialista, è più caro, ma non molto di più di un trasporto in montagna, come può essere quello della media Valle, che è andato in appalto con lire 2.850 al km.
Bisogna forse analizzare queste cose e bisognerebbe forse anche controllare un po' di più, perché trovo che è illogico pagare pullman e navette che trasportano aria, non c'è nessuno; sarà bene andare a verificare queste cose. Perché è vero che l'Assessore Riccarand, quando era Consigliere, accusava la Regione di avere troppi soldi, ma non è un buon motivo che questi soldi, perché oggi lui è Assessore, li debba sprecare.
Allora ci vuole, Assessore, un comportamento più corretto. Le navette costano meno dei pullman, le navette devono fare i percorsi che devono fare, ma possibilmente con gente a bordo; questo vale anche per i pullman fuori. Evidentemente con un costo di tremila e oltre al km si trasporta, ripeto, aria, anche se non ci sono tremilacentocinquanta o tremilaquattro-tremilacinquecento lire al km, ce ne sono molti che viaggerebbero anche vuoti.
Una cosa le voglio chiedere ancora, Assessore. Di questo 10 percento che lei ci chiede di assegnare, sarà in grado di dirci, se non oggi almeno in commissione, quanto per ogni sub-bacino potrà o dovrà essere assegnato per le linee regionali e quanto invece per quelle che voi chiamate linee o corse speciali? A quel punto si potrà fare un calcolo fra i costi delle linee regionali e quelli delle linee speciali.
Ho fatto poi tutti i calcoli bacino per bacino, anche quelli estrapolati, e il costo di 20.301.400.000 lire, che è il costo dei vari contratti e convenzioni, è suddiviso in questo modo: SAVDA che ha tre sub-bacini più una linea estrapolata, lire 8.223.250.000; SVAP che ha un sub-bacino, quello più grosso, e una linea estrapolata, lire 6.170.650.000; VITA, lire 3.001.500.000; SADEM, lire 2.717.000.000; BENVENUTO, lire 189.000.000. Noi le avevamo anche chiesto se con l'applicazione di questo 10 percento in più c'era bisogno di fare variazioni finanziarie, lei aveva risposto di no, e su questo ha senz'altro ragione perché sul bilancio sono stati previsti - visto che lei l'altro giorno non lo sapeva - 21 miliardi, quindi con l'applicazione di queste linee, almeno quelle speciali e locali partiranno solo da settembre, le altre non credo che partano prima del 1° agosto, con quello che ha ancora a residuo senz'altro riuscirà a coprire. Questo vuol dire che lei, Assessore, sapeva benissimo lo scorso anno a settembre, quando si è formato il bilancio, che il costo era di 20,301 miliardi; io penso, da cattivo, che lei abbia messo 21 miliardi non solo perché era previsto l'anno precedente ancora, ma perché sapeva già che alcune richieste sarebbero state fatte e lei ben volentieri le avrebbe concesse.
Al momento della discussione della legge n. 11/95 c'erano state alcune mie raccomandazioni non prese in considerazione da parte dell'Assessore; una era quella di venire in commissione a relazionare, pertanto mi ero preoccupato - visto che molto volentieri la gente parlava dell'applicazione di questo piano - di presentare un'interrogazione con risposta scritta. Ne avevo presentata una con dieci punti, mi è stata respinta perché i punti erano troppi, allora ho dovuto riassumerli in quattro, e questo forse ha dato la possibilità all'Assessore di rispondere in modo non completo; ora andiamo a vedere.
Primo quesito: quali sono state - chiedevo - le varie offerte iniziali e finali per ogni linea o sub-bacino, a quale costo definitivo sono state assegnate. E qui andiamo a ridere.
Risposta: sub-bacino alta Valle, SAVDA 3.750 lire al km offerta iniziale, offerta finale 3.400 lire; VITA, offerta unica 3.240 lire. Noi sappiamo che non era solo il prezzo che doveva determinare l'affidamento dei sub-bacini, ma c'era tutta una serie di requisiti che si dovevano presentare.
So per certo che in alcuni casi alcune ditte non avevano i requisiti e sono state scartate, ma, si ricordi, Assessore, che i requisiti le ditte li avevano; pertanto lei se la vedrà in altra sede perché so che è stato presentato un esposto.
Sub-bacino centro Valle: SAVDA 3.850 lire/km offerta iniziale, 3.700 lire/km offerta finale; VITA 3.600 offerta unica. A questo punto un Assessore serio avrebbe chiamato la ditta e le avrebbe detto: questo fa un prezzo inferiore, tu quanto fai? A questo punto io avrei fatto risparmiare la Regione.
Sub-bacino bassa Valle: offerta unica SADEM 3.100 lire/km; VITA 3.450, assegnato alla VITA per 3.450. Andiamo a fare gli interessi evidentemente... quando era più facile quello che lei, Assessore, sa e di cui al limite parleremo dopo.
Bacino fondovalle: SADEM, offerta iniziale 3.100 lire/km, offerta intermedia 2.800 lire/km, offerta finale 2.600 lire, sono le stesse offerte che aveva fatto la società VITA, per cui io avrei chiamato anche qui la VITA e le avrei chiesto: ma non fai qualcosa in meno, così facciamo calare di nuovo anche l'altro?
Sub-bacino Aosta e cintura: offerta unica, prima offerta, offerta iniziale 4.085 lire; forse qualcuno ha pensato: fino a 3.990 arriviamo, ma se passiamo le 4.000 lire come facciamo ad accusare gli assessori precedenti che strapagavano queste corse? Teniamoci allora anche noi sotto le 4.000 lire. E così l'hanno chiamato e l'offerta finale è stata quella di 3.980 lire, con un risparmio di 105 lire/km.
Valgrisenche: offerta iniziale lire 3.200, l'hanno chiamato ed hanno concordato per 3.150 lire. Il fatto è che solo in certi casi si chiamava qualcuno, in altri casi nessuno.
Linea Aosta - Cogne: c'è un'offerta a 3.195, ed è quella che poi ha vinto; VITA, 3.300 lire/km.
Linea Ayas - Verrès: SAVDA 3.100 lire; VITA 3.180, e quindi giustamente è stata affidata a SAVDA.
Fatta questa piccola analisi, si sapeva che non si poteva assegnare solo sulla base finanziaria, ed ecco il quesito n. 2: quali erano i requisiti richiesti alle società e quali erano i criteri di valutazione, i singoli dati forniti dalle società sui vari requisiti, il numero dei dipendenti delle varie società divise in sub-bacino e quello totale. Dirò già che per quanto riguarda il numero dei dipendenti, alcuni hanno risposto, alcuni no, altri hanno risposto dando tutti i dati di tutti i dipendenti che hanno, altri ancora hanno fatto solo una dichiarazione dicendo: 40 dipendenti, 18 a Pont-Saint-Martin, 2 a Gressoney, 20 a Torino. Va be'...
Quando poi chiedo chi ha verificato la presentazione dei requisiti, mi si risponde che la verifica è avvenuta in base a quanto sappiamo come ufficio.
Vediamo i requisiti: idoneità tecnica e finanziaria del richiedente in relazione alla tipologia dei servizi, presenza di richieste di soggetti che abbiano già esercitato regolarmente linee nell'ambito della rete, personale che può essere messo a disposizione e luogo di residenza (alcuni, Assessore, a me non li ha dati, a meno che non li abbia tenuti nel cassetto, vada a controllare), corrispettivo della prestazione del servizio, disponibilità a sottoscrivere il contratto di servizio. Per quanto riguarda il sub-bacino affidato con procedura ristretta, la concessione è stata assegnata sulla base dell'offerta più vantaggiosa, questo è logico e normale.
Però, in merito ai requisiti e ai criteri, si dice: ai fini dell'assegnazione tanto nell'uno quanto nell'altro caso si è attribuito un peso preponderante al preesistente e regolare esercizio di linee nell'ambito della rete, in quanto l'aver esercito o esercire le linee nell'ambito della rete assicura continuità e stabilità ai servizi. Questo criterio può anche andare bene, però il tutto sta in questa parola "preponderante" perché tutti questi requisiti andavano bene al 60 percento, cioè il fatto di aver fatto le linee per primi, il fatto di avere i mezzi, il fatto di avere i garage in Valle d'Aosta, contavano per il 60 percento, il prezzo per il 40 percento. É chiaro che chi aveva già i pullman, il personale - ed io ripeto che non li ho visti tutti - poteva fare l'offerta che voleva, alla faccia del risparmio.
Veniamo al quesito n. 3 in cui chiedevo se tutte le dichiarazioni e la fornitura dei dati sono state controllate e verificate dall'amministrazione regionale. Se negativo, sapere perché, se positivo quali i risultati delle verifiche; se i responsabili del servizio erano d'accordo sul metodo usato e sui risultati ottenuti; se ci sono ditte che hanno sede legale e/o fiscale fuori dalla Valle d'Aosta; se ci sono ditte che hanno pendenze con l'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta o altri enti pubblici.
La risposta a questo quesito è stata la seguente: le dichiarazioni e i dati forniti dalle imprese sono stati ritenuti attendibili sulla base delle conoscenze dell'Assessorato. Cosa vuol dire? Che questa impresa vi ha presentato una piantina e voi non verificate se la piantina del garage è quella? E se annesso al garage c'è anche l'autorimessa per i pullman o il lavaggio? Basta che lo dicano loro? Nella risposta quindi non si dice che qualcuno è andato a verificare, se qualcuno è andato al collocamento o a verificare sul libro del personale se i dipendenti sono 40, 50 o 60 e dove sono residenti.
In quanto alla valutazione del responsabile del servizio sul metodo usato e sui risultati ottenuti, si allega copia dei pareri di legittimità inseriti nelle proposte di deliberazione. Qui prendo la prima, perché più o meno sono tutte uguali. Leggo: "Parere di legittimità del dirigente di Assessorato, si rileva quanto segue: 1) la motivazione relativa alla scelta delle singole linee da estrapolare nell'ambito del sub-bacino individuato appare insufficiente e per certi versi perplessa; 2) la deliberazione di concessione non contiene tutte le condizioni che regolano la concessione stessa; ciò consegue in particolare all'approvazione dello schema di contratto di servizio anziché del testo, come previsto all'articolo 24, comma 4, legge regionale 32/82, come modificata dalla legge regionale 11/95, che sembra alludere al contenuto del contratto; 3) si esprimono dubbi in ordine al significato attribuito alla locuzione "sentito il Comitato regionale dei trasporti collettivi" di cui all'articolo 7, comma 4, della legge regionale 32/82; la norma infatti, ove letta in connessione con l'articolo 6 della legge regionale 32/82, potrebbe significare che il comitato esprime un parere e non che formula una presa d'atto, nel qual caso il parere sarebbe espresso in mancanza della valida costituzione del comitato non essendoci la presenza della maggioranza dei membri richiesta dall'articolo 7 della legge regionale 32/82".
Più o meno i pareri vengono espressi dal funzionario con questi dubbi.
Continuando: "Quanto, infine, alle pendenze delle imprese si rileva quanto segue: la Giunta regionale con deliberazione eccetera ha disposto il fermo amministrativo dei crediti ad eccezione di quelli vantati per il servizio di noleggio della ditta BENVENUTO per l'erogazione indebita di contributi, fino alla concorrenza del credito alla regione di lire 304 milioni".
Altro punto: "La società VITA ha presentato ricorso al TAR per l'annullamento delle deliberazioni n. 6197 e 6201 del 28 luglio '95, affidamento concessione Ayas-Verrès e sub-bacino fondovalle". Per ripicca evidentemente dall'altra parte: "La società SADEM ha presentato ricorso al TAR per l'annullamento della deliberazione 6202 del 28 luglio '95, affidamento concessione sub-bacino bassa Valle".
Avevo chiesto se c'erano delle pendenze con altre amministrazioni pubbliche; a me risultava al tempo in cui ho ricevuto questa risposta che la SADEM aveva dei problemi con la Regione Piemonte, tant'è vero che c'era una delibera che era stata pubblicata, dove si procedeva alla sospensione dei finanziamenti.
Poi c'è il fatto della sede legale e/o fiscale: si sa bene che la sede legale è una cosa, la sede fiscale è un'altra, a noi quella che interessa di più è senz'altro la sede fiscale. Per non rispondere completamente come si fa? Si dà una mezza risposta, ovvero si dice: "In ordine alla sede legale delle imprese, la società SADEM S.p.A. ha sede legale in Torino e sedi secondarie in Aosta e Pont-Saint-Martin". Ciò significa che non ha la sede fiscale in Valle d'Aosta, e questo non dovrebbe essere un merito per l'assegnazione di certe linee e per chiederle tre volte di ribassare il prezzo per prendere un trasporto che poteva benissimo prendere qualcun altro.
Sul quesito n. 4, sul perché delle estrapolazioni di certe linee, non sto a dilungarmi, comunque trovo strano che una ditta che fa i trasporti nel sub-bacino dell'alta Valle e nel centro Valle, vada a fare anche una linea Verrès-Ayas, estrapolata da un bacino che non è per il momento dei più ricchi, avendo avuto un'assegnazione in meno dei 900mila previsti perché doveva essere data ad un'altra società.
Poi la perplessità su questo lei la conosce meglio di me, perché anche in Giunta ci sono state discussioni e in alcuni casi anche delle piccole assenze.
Per arrivare ad una conclusione, caro Assessore, le dico già che la delibera l'ho votata in commissione e la voto anche in Consiglio, perché non vorrei che un domani - e non ritengo che sia giusto - degli utenti della Valle d'Aosta possano pagare per errori suoi: il fatto di essersi voluto presentare in quel momento come un salvatore, dicendo che avrebbe fatto risparmiare, e invece la cosa non è stata così. Quindi è giusto che, se un errore c'è stato allora di valutazione, venga corretto oggi, dopo un anno di applicazione del piano.
Comunque le voglio dire, Assessore, che io da lei in questo caso mi aspettavo di più, ma molto di più, soprattutto memore di quanto lei ci aveva insegnato in passato, di come predicava dai banchi dell'opposizione, accusando i membri della Giunta di essere tutti corrotti e corruttori, gente che sprecava. Oggi vediamo invece, Assessore, che amministrare è molto più difficile, non sempre le cose fatte danno l'impressione giusta, quindi a volte si può anche venire criticati.
Non si può dire che lei abbia fatto l'interesse dell'Amministrazione regionale, sarebbe bene un domani andare a vedere - perché è l'unico calcolo che non ho fatto - quanto si sarebbe risparmiato prendendo la migliore offerta. E anche se qualcuno rimaneva senza sub-bacino, pazienza: hai voluto fare il furbo? Allora stai fuori. Perché ne vuoi approfittare? Per il fatto che tu hai gestito prima, adesso puoi imporre il prezzo che vuoi e l'Assessore accetta? No, caro signore, questo non è l'interesse degli utenti come non è l'interesse dell'amministrazione, la cosa è ben diversa. E visto che di soldi non è che la Regione ne abbia così tanti come qualcuno crede, e se anche ne avesse tanti non sono dell'Assessore, ma dell'Amministrazione, pertanto non ha il diritto di distribuirli come crede lui, ma si deve attenere a certe regole. Perché vi giuro che ho pensato: se queste cose le avesse fatto un Assessore dell'Union Valdôtaine, chissà cosa succedeva! Vi prego di pensare un attimo a cosa sarebbe successo.
Per prima cosa sarebbe già intervenuto qualcun altro nella discussione, perché in passato quando c'era da discutere di alcune cose, come della biblioteca, del piazzale Carrel, delle Porte Pretoriane, non è che si discutesse in Consiglio: qui si discuteva poco, si discuteva in altre sedi!
Mi sono chiesto: ma se fosse stato un qualunque Assessore dell'Union Valdôtaine, cosa sarebbe successo, agendo in questo modo?
Io riconosco nella persona di Elio Riccarand una grande capacità, una grande intelligenza, una grande caparbietà, che a volte può essere anche un merito, non solo un demerito, ma in questo caso devo dire che mi ha deluso, e mi ha deluso profondamente, perché tutti si aspettavano dopo le elezioni che Riccarand mantenesse quello che diceva quando era all'opposizione, cioè che, una volta Assessore, si sarebbe comportato diversamente. Ho già avuto altre occasioni di dissociarmi dalle scelte fatte dall'Assessore, ho cercato di spiegare le mie ragioni, a volte ho cercato di prendere tempo per vedere se era possibile correggere qualcosa; niente da fare. In modo caparbio è andato avanti.
Sinceramente, Assessore, quello che ho scoperto e quello che ho detto lei evidentemente lo può giustificare: lei, un altro forse non avrebbe potuto ma lei lo può giustificare, dicendo che si tratta di una trattativa privata. Io valuto più il fatto che tu abbia prestato quel servizio per vent'anni, per cui chiedimi quel che vuoi, te lo lascio fare per altri trent'anni, chi se ne frega, i soldi non sono mica miei.
Allora, quello che le sto per dire, Assessore Riccarand, è di questo tenore: io ho avuto fiducia in lei ed io l'ho votata, e non sono come quelli dell'opposizione che non possono dire: "Io ho avuto fiducia in lei", io invece glielo dico. Ma quella fiducia che le ho dato allora, oggi, viste le cose, con il suo comportamento, che poi ho visto non è solo nella nostra commissione, ma soprattutto nell'applicazione di questo piano, quella fiducia in lei si è molto, molto ridotta. Non è una revoca, ma ci siamo molto vicini.
Si dà atto che, dalle ore 18,46 alle ore 19,00, presiede il Vicepresidente Viérin.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Bich.
Bich (APA) Per fare una proposta, perché l'intervento fatto dal collega Voyat ha toccato punti molto delicati, secondo me da valutare per intero nella loro complessità e anche nella loro gravità.
Prima di votare il provvedimento chiederei - e non è il solito escamotage per rinviare il piano - che si ridiscuta e si riveda questo aspetto, sentite poi le contro-tesi dell'Assessore.
Vogliamo ragionare a bocce ferme su questo. Adesso sentiamo quanto dice l'Assessore, però le valutazioni a mio avviso dovrebbero essere fatte anche a bocce ferme su quanto è stato espresso dal Consigliere Voyat, perché al sottoscritto che opera all'interno della IV Commissione, che si interessa di questa specifica competenza amministrativa, questi aspetti sono sfuggiti.
Quindi, sentita la replica dell'Assessore, mi farò parte diligente per chiedere una sospensione non tanto della seduta quanto dell'iter amministrativo.
Presidente Nessun altro chiede di intervenire?
Ha chiesto la parola l'Assessore all'ambiente, territorio e trasporti, Riccarand.
Riccarand (VA) Come il Consiglio sa, il piano di bacino di traffico è stato predisposto ed approvato dal Consiglio regionale nel 1994, era uno strumento di programmazione previsto da una legge regionale del 1982, che non era mai stato realizzato e che ha determinato una grave situazione nel settore dei trasporti pubblici in Valle d'Aosta, tant'è vero che ancora oggi ci sono delle vicende giudiziarie che coinvolgono la gestione del servizio dei trasporti negli anni '80 e ci sono ancora conti da chiudere rispetto alla gestione e ai contributi regionali sia per quanto riguarda l'esercizio sia per quanto riguarda l'investimento per l'interno periodo che va dal 1982 fino al 1992. Era uno strumento essenziale per poter dare ordine all'organizzazione dei trasporti e per poter svolgere una funzione programmatoria da parte della Regione.
Il piano è stato predisposto rapidamente, è stato approvato dal Consiglio regionale, certamente non dal Consigliere Voyat - che non l'ha votato - ma è stato approvato dalla maggioranza del Consiglio; ha permesso una riorganizzazione dei servizi di trasporto pubblico nella nostra regione significativa ed importante, andando a razionalizzare un settore in cui la confusione era grave; ha permesso di integrare finalmente i trasporti di gomma con i trasporti su ferro, realizzando un sistema di trasporti che non era più basato su linee a sé stanti, ma su un concetto di trasporti a rete; ha introdotto il concetto dei sub-bacini, quindi di un concessionario solo per ogni sub-bacino per arrivare ad una migliore gestione dei servizi all'interno del sub-bacino e ad una migliore conflittualità fra le varie società concessionarie, anche se sia il piano di bacino sia la legge che poi è derivata dal piano di bacino hanno previsto un'applicazione graduale e intelligente di questo concetto dei sub-bacino, prevedendo la possibilità di estrapolare alcune linee proprio perché ci fosse un passaggio graduale da una situazione pregressa alla situazione nuova che si stava determinando.
Non solo, il piano di bacino di traffico ha posto le basi per delle modifiche legislative fatte poi dal Consiglio regionale con interventi che hanno modificato sia la normativa sui contributi in conto investimenti, sia la normativa sui contributi di esercizio, andando ad eliminare il vecchio sistema dei contributi sulla base dei costi standard e introducendo invece il criterio dei contratti di servizio, ed ha introdotto una procedura di individuazione del concessionario attraverso una procedura di gara, facendo cioè questa trasformazione legislativa e normativa che pone la Regione Valle d'Aosta all'avanguardia fra tutte le regioni d'Italia, perché nessuno ancora ha questo sistema.
Allo stesso tempo pone la regione Valle d'Aosta in una situazione di coerenza totale nei confronti dei nuovi orientamenti che ci sono a livello europeo ed anche nella legislazione italiana, tant'è vero che la legge finanziaria '96 ha previsto l'introduzione del sistema dei contratti di servizio in tutti i settori di gestione del servizio di autolinee su gomma, non solo, ma anche per quanto riguarda la gestione delle ferrovie di interesse locale e regionale che verranno trasferite alla competenza della Regione.
Quindi, noi ci siamo non solo dotati di strumenti di programmazione e di strumenti legislativi in grado di governare bene il settore, ma ci siamo posti anche in una situazione per poter recepire senza alcuna difficoltà i nuovi orientamenti della normativa a livello nazionale, che sono in corso di attuazione e che creeranno delle grosse difficoltà in tutte le regioni italiane.
Noi siamo adesso a circa due anni dalla predisposizione e dall'approvazione del piano di bacino di traffico e devo dire che non solo quello non è un piano che è finito in un cassetto, è stato un piano che è stato applicato con estrema coerenza e, a sentire alcune società concessionarie, addirittura con ferocia, nel senso che ha avuto una applicazione estremamente coerente. E tutte le tappe, tutti gli strumenti che erano previsti dal piano di bacino di traffico hanno avuto concreta attuazione, anche se i tempi erano molto stretti, le decisioni da prendere notevoli e il passaggio molto difficile.
Non mi sorprendo affatto che l'anno scorso, quando si è trattato di avviare una procedura che era completamente nuova, quella delle gare: sia la gara di appalto per il bacino della media Valle, sia la procedura negoziata per gli altri bacini, ci siano state difficoltà da parte degli uffici, da parte delle società concessionarie, momenti di incertezza e di interrogativi anche all'interno della stessa Giunta e all'interno del Consiglio regionale. Io credo però che abbiamo governato molto bene quella situazione, siamo riusciti a portare in porto l'aggiudicazione su basi nuove e con metodi nuovi, che poi si presteranno anche a delle osservazioni e a dei rilievi, ma che sicuramente hanno fatto l'interesse dell'Amministrazione dal punto di vista finanziario e dal punto di vista della buona organizzazione dei servizi, ed hanno fatto l'interesse della cittadinanza nel senso che siamo riusciti non solo a garantire i vecchi servizi, ma ad attivare molti più servizi senza aumentare il livello di spesa, anzi contenendo tale livello.
A due anni di distanza dall'approvazione del piano di bacino di traffico devo dire che l'impalcatura di quel piano è tuttora valida, non c'è niente che dobbiamo cambiare, e come vedete la proposta di modifica si limita a cinque righe perché di tutto quello che contiene il piano, che riguarda autolinee, ferrovie, integrazioni, problemi trasportistici all'interno della città di Aosta, vari settori normativi eccetera, rimane tutto valido; abbiamo delle richieste rispetto alle quali la Giunta ha ritenuto opportuno dare delle risposte positive, perché sono richieste di trasporto della comunità valdostana.
Abbiamo 23 richieste che ci vengono dai comuni e dalle istituzioni scolastiche, che riguardano tutti i sub-bacini in cui è divisa la Valle d'Aosta, che non sono tutte allo stesso livello di importanza e di significato e quindi non tutte dovranno essere recepite, ma alcune sono sicuramente importanti, perché si tratta di dare delle risposte ad esigenze di trasporto, soprattutto ripeto a livello studentesco, scuola media superiore, ma non solo. Per poter dare queste risposte abbiamo bisogno di innalzare i parametri previsti dal piano di bacino di traffico del 10 percento. Questo 10 percento, l'ho detto molto chiaramente, non è che sarà utilizzato tutto, sarà utilizzato là dove e nella misura in cui ci sarà la necessità di utilizzarlo; chiaramente qualsiasi variazione che verrà fatta comporta un atto deliberativo, che va a modificare un contratto che è in essere con una società concessionaria, quindi è un atto deliberativo pubblico che può essere visto da tutti i consiglieri sia in commissione sia in altra sede competente. Il semplice oggetto di questo piano di bacino è dare una risposta ad alcune di queste richieste, che sono motivate e che sono nell'interesse della cittadinanza.
Non credo che ci sia molto altro da aggiungere; le cose che sono state dette dal Consigliere Tibaldi riguardano una domanda specifica sulle linee che verranno potenziate, ma non è con il piano di bacino di traffico che abbiamo detto se facevamo due o tre corse nella valle di Champorcher o nella valle di Gressoney, perché quello era un momento di programmazione come lo è questo, in cui andiamo a dire che abbiamo la possibilità di fare dei chilometri in più. Poi, con successivi atti si va ad esaminare là dove c'è la richiesta, però questo atto è fondamentale per poter dire: dal primo settembre potremo fare qualcosa in più, altrimenti non lo potremo fare. Quindi questo è un atto di programmazione, che non va confuso con le scelte concrete rispetto alle quali in qualsiasi momento la Giunta e il sottoscritto sono disponibili a spiegare perché si va a fare determinate scelte; ci sono delle richieste che a mio avviso sono molto importanti, quindi dovremo sicuramente coglierle, altre sono meno significative, quindi spiegheremo perché non è opportuno andare ad accoglierle.
Per quanto riguarda le osservazioni fatte dal Consigliere Voyat, a me dispiace che il consigliere non sia rimasto soddisfatto di come sono stati assegnati alle varie concessionarie i sub-bacini, ma io non dovevo fare le cose che piacevano al Consigliere Voyat. Io ho fatto le cose che ritenevo essere nell'interesse dell'amministrazione regionale della Valle d'Aosta e nell'interesse della cittadinanza. Che poi queste non coincidano con i desiderata del Consigliere Voyat, mi dispiace, ma io non posso farci niente. Credo di aver operato nella direzione corretta e sono pronto a confermare, anche se ovviamente lì c'è stato tutto un bailamme, ci sono alcune società concessionarie che non erano d'accordo e hanno fatto ricorso. Purtroppo è una situazione di conflittualità che abbiamo ereditato e che non sono stato certo io ad alimentare anzi farò tutto il possibile per ridurre questo livello di conflittualità, ma è una realtà che purtroppo deriva da impostazioni ben precise e da comportamenti ben precisi che sono stati messi in atto in passato.
Ho più volte dato risposta al Consigliere Voyat alle domande che mi ha posto, ho dato risposta ad una interrogazione con risposta scritta con alcuni chili di carta in cui c'erano tutti i dati; mi sento ripetere tutte le volte le stesse cose, non è che sia necessario tutte le volte andare a ripetere. Si è svolta una determinata procedura, ci sono tutti gli atti e chiunque li può vedere e sono state date tutte le documentazioni in questo senso. Credo che quello che è stato fatto con il piano di bacino di traffico è sicuramente utile, è stato fatto un grosso passo avanti, la proposta che oggi facciamo è quella di avere la possibilità di dare risposte ancora migliori alle esigenze della popolazione valdostana, in particolare alla popolazione studentesca, quindi non posso che confermare la proposta che è stata presentata alla maggioranza e al Consiglio.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Voyat.
Voyat (UV) Per fatto personale. Voglio precisare, Assessore Riccarand, che il Consigliere Voyat non ha alcun interesse particolare, sia chiaro; forse le è scappato, ma deve fare attenzione. L'Assessore deve capire che il Consigliere Voyat non ha alcun interesse particolare nel fatto dell'assegnazione, nemmeno il fatto che mi sia piaciuto o no. Io le ho contestato dei fatti, che hanno delle rilevanze economiche per la regione; per il resto, se lei le assegnava tutte ad uno a 4.000 lire, o a questo o all'altro, le ripeto, non è che io avessi avuto un interesse.
Il mio unico interesse oggi come in passato e spero in futuro è quello dell'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta. É chiaro, Assessore?
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Borre.
Borre (UV) Mi era parso di capire dall'intervento del Consigliere Voyat che questa discussione, svoltasi qui, si poteva tranquillamente evitare se l'Assessore in commissione e nella riunione di maggioranza avesse dato spiegazione a tutta una serie di quesiti che ha posto adesso il Consigliere Voyat, mettendo anche noi in leggero imbarazzo di fronte a questa delibera.
Mi aspettavo, da come era partita la risposta dell'Assessore, una spiegazione a questi quesiti, non una voglia di vendicarsi di una richiesta, perché la sua risposta finale, Assessore, non è corretta per niente in quanto nessuno di noi qui ha capito che Voyat volesse difendere qualcuno. Voyat voleva dei dati e lei doveva rispondere con dei dati...
Riccarand (fuori microfono) ... i dati glieli ho già dati...
Borre (UV) ... lei poteva dire tranquillamente che glieli aveva dati in commissione o che glieli aveva dati in riunione di maggioranza; ci è stato detto che non li ha dati, quindi gradivamo sentirli qui, non sentire un'accusa ad un consigliere che si permette di chiedere dei dati. A volte nascono delle incomprensioni, che poi danno la possibilità alla stampa di dire che c'è malumore all'interno della maggioranza. Sono questi i comportamenti che noi non gradiamo e non vorremmo più che ci fossero. Abbiamo le varie fasi di incontro, dove possiamo chiarirci, e quando veniamo qui cerchiamo di comportarci ognuno per il proprio ruolo.
Presidente Se nessuno chiede più di intervenire in sede di discussione generale, dichiaro chiusa la discussione generale.
Per dichiarazione di voto ha chiesto la parola il Consigliere Bich.
Bich (APA) Non è un atto di sciacallismo... quando nasce un po' di dialettica, si dice sempre che si vuole sfruttare la situazione; qui non c'è niente da sfruttare. C'è una posizione dell'Assessore che è molto chiara e precisa, che ha ripetuto in commissione, che però coinvolge degli aspetti generali; poi c'è una presa di posizione del Consigliere Voyat, espressa oggi in un intervento lungo, molto articolato, dove ha preso in esame verbali, una quantità di carte, l'Assessore dice chili, e dove si evidenzia - diceva il Consigliere Voyat - un aspetto economico in cui l'amministrazione ha avuto una lesione dei propri interessi.
Ora, nessuno di noi ha una memoria tale, e poi l'Assessore non ha risposto sulle argomentazioni addotte dal Consigliere Voyat in modo da mettere dinanzi alla ponderabilità degli argomenti e permettere di decidere se proseguire nella procedura e arrivare alla votazione del provvedimento; si è arrivati invece ad una posizione di assoluto stallo perché Voyat ha sostenuto una tesi in cui l'amministrazione, nell'assegnazione delle concessioni per le linee di sub-bacino, non ha fatto quanto era necessario per ottenere il massimo dell'interesse.
Quindi, dinanzi ad una situazione del genere non posso che sottolineare la mia astensione per la successiva votazione. La mia dichiarazione di voto va in quella direzione, ma questo perché c'è da restare perplessi su delle argomentazioni pesanti, che secondo me hanno dei rilievi non solo politico-amministrativi, ma anche di altro tipo. Se la trattativa è stata svolta come ha detto Voyat, secondo me non è corretta. Caro mio, è difficile qualche volta stare sull'incudine e non sempre fare il martello: quante volte siamo stati noi incudine e ci siamo sentiti dire queste cose da te?
Riccarand (fuori microfono) ... non c'è nessun problema, quando vuoi.
Bich (APA) Ma non "quando vuoi", io non ho da dire niente; ho solo da dire, Riccarand, se vuoi avere almeno il mio voto personale favorevole su questo argomento, devi dare una risposta esauriente su quanto ha chiesto Voyat. Diversamente non me la sento assolutamente di dare compimento alla procedura amministrativa. Questo non per rompere le scatole, non per girare il coltello nella piaga, ma perché qualunque amministratore che abbia un senso dell'interesse generale, non può che fare un intervento come ho fatto io, non vedo altra possibilità. E così avrebbe fatto qualsiasi altro soggetto appartenente alla minoranza, anzi la minoranza a questo punto doveva addirittura evidenziare ancora di più questa posizione.
Tutto lì, lo voglio dire perché mi sento molto libero in queste azioni e siccome in passato ho patito parecchio quando questi atteggiamenti venivano rivolti per cose molto, molto più irrilevanti nei confronti del sottoscritto, allora i comportamenti secondo me devono essere coerenti. La coerenza si vede anche da queste cose.
Presidente Ha chiesto la parola il Vicepresidente Marco Viérin.
Viérin M. (PpVA) Visto che il collega Bich ha tirato in ballo la minoranza, vorrei solo ribadire che la minoranza su questo aspetto ha già tenuto banco nel famoso anno 1994, e lì la minoranza ha evidenziato molte cose, fra cui anche quelle evidenziate dal collega Voyat. Per cui oggi è inutile che il sottoscritto prenda la parola, per ricordare tutto quello che è stato evidenziato in quella seduta. Ho solo da ribadire a nome del gruppo dei Popolari della Valle d'Aosta quanto detto in quelle occasioni.
Posso aggiungere questo oggi: quanto affermato da noi e sottolineato anche con forza si sta purtroppo pian piano avverando, cioè i costi alla fine non saranno minori di prima, gli inconvenienti e i problemi per coloro che devono utilizzare i mezzi di trasporto pubblici sono ad oggi più o meno gli stessi di quelli del passato, anzi soprattutto gli anziani devono trasferirsi spesso e malvolentieri da un punto all'altro della città oppure devono cambiare tre navette o due autobus anziché fare un'unica corsa, senza bisogno di trasferimenti, perché finché lo si fa in estate va bene, ma quando lo si fa in inverno per un anziano scendere e risalire su un altro pullman presumo non abbia senso, l'ho detto allora, lo ribadisco.
Volevo fare un'ultima battuta al Consigliere Borre, il quale spiegava perché ogni tanto i mass media mettono il punto interrogativo sulla rissosità di questa maggioranza. Il Consigliere Borre non si può davvero preoccupare, anche perché come sappiamo la carta stampata soprattutto e anche la tivù pubblica - lo dico qui perché non c'è la possibilità spesso di farlo in altra sede - non è sicuramente a favore di altre forze che non siano quelle della maggioranza.
Presidente Vicepresidente Viérin, la dichiarazione di voto, grazie.
Viérin M. (PpVA) L'ho detto prima: facciamo la stessa cosa che abbiamo fatto allora, ci asteniamo.
Presidente Non mi ricordo cosa ha fatto nel '94!
Viérin M. (PpVA) Lei deve studiare di più: ci asteniamo.
Presidente La ringrazio. Dopo la lezione che ci ha dato, prendo atto che devo studiare di più.
Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.
Chiarello (RC) Stavo ad ascoltare bene questa maggioranza, che fa anche opposizione, e mi ero quasi incantato perché vedo che c'è tutto nella maggioranza; oltretutto, essendo nella cabina del manovratore vedo che Voyat ha tutti i dati in mano. Non volevo deludere Voyat, speravo che l'Assessore avesse dato veramente una risposta a qualche richiesta. La risposta richiedeva almeno un'ora di tempo, però avrebbe portato un po' di chiarezza; mi risulta che non è stata data alcuna risposta esaustiva, neppure in commissione.
Ho anche detto all'Assessore che probabilmente non mi è neanche arrivata la convocazione per il comitato regionale dei trasporti collettivi; non ne sono sicuro ma quando non posso andare, dico mea culpa. Adesso dico che non l'ho ricevuta, quando l'Assessore mi farà capire che ha ragione lui, che l'ho ricevuta, abbasserò la testa.
Probabilmente non facciamo opposizione o cosa, ma su questo punto penso che l'opposizione ci sia stata ed anche valida, e se l'Assessore aveva voglia di rispondere, rispondeva. Ma siccome qui, nonostante la domanda, Voyat ha detto che voterà favorevolmente lo stesso, vuol dire che l'opposizione la faremo noi e ci asterremo.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Perrin Joseph César.
Perrin G.C. (UV) Uniquement pour une très brève déclaration de vote. M. Voyat a soulevé une série de problèmes, auxquels l'Assesseur n'a pas voulu donner de réponse, non seulement mais nous considérons que c'est malhonnête de sa part essayer de renverser les situations à travers des accusations. Nous espérons que cette attitude ne doive pas se reproduire dans le futur et que l'Assesseur veuille effectivement donner toutes les justifications - il en a certainement - dans les jours prochains à qui lui a posé les questions.
Mais les problèmes soulevés par M. Voyat ne concernent pas cette délibération, c'est chose différente. L'Union Valdôtaine est d'accord pour cette modification du plan de bassin de trafic et donc notre vote est favorable, parce qu'il s'agit là d'une tentative d'amélioration du plan et, je le répète, la délibération ne concerne pas les problèmes soulevés par M. Voyat.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Voyat.
Voyat (UV) Ripeto quanto ho già detto all'inizio, cioè che voto a favore, ma vorrei anche dire a Chiarello che forse lui di amministrazione ne sa poco, perché se uno pensa che fare l'opposizione voglia solo dire astenersi e votare contro, per me quello è uno che ha capito poco.
Tu hai detto: "ha fatto opposizione e poi vota a favore"; io non è che faccio opposizione, io le cose le discuto sia che mi trovi all'opposizione o in maggioranza. Tu non credere che anche all'interno della maggioranza non ci sia discussione, quando si permette, perché quando si permette la facciamo ai gruppi, la facciamo in commissione e la facciamo in maggioranza. Se, poi, nei gruppi, in maggioranza e in commissione non la si può fare, la si fa in Consiglio.
Specifico ancora che non è che faccia opposizione; ho solo specificato alcune cose.
Presidente Pongo in votazione il punto 14.2:
Presenti: 31
Votanti e favorevoli: 22
Astenuti: 9 (Aloisi, Bich, Chiarello, Collé, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Tibaldi e Viérin M.)
Il Consiglio approva