Oggetto del Consiglio n. 214 del 16 dicembre 1988 - Resoconto
OGGETTO N. 214/IX - NECESSITA' DI UNA SEDE OSPEDALIERA MODERNA, INTERAMENTE DI PROPRIETA' REGIONALE. (Interpellanza).
PRESIDENTE:Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Mafrica e Chenuil:
INTERPELLANZA
APPRESO da notizie diffuse da organi di informazione locale che vi sarebbe un radicale ripensamento da parte dell'U.S.L. rispetto alla possibilità di risolvere i problemi ospedalieri attraverso la ristrutturazione della sede di Viale Ginevra;
RICORDATO che da alcuni anni il Gruppo comunista sostiene l'opportunità di procedere ad un serio esame tecnico e finanziario dell'ipotesi di costruzione di una nuova ed unica sede ospedaliera, interamente di proprietà regionale;
i sottoscritti Consiglieri regionali del gruppo comunista
INTERPELLANO
la Giunta regionale per conoscere i suoi intendimenti rispetto all'esigenza di dotare la popolazione valdostana di una struttura ospedaliera moderna, facilmente accessibile, dotata di tutti i servizi e posti letto necessari.
PRESIDENTE:Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.):Abbiamo già discusso in parte di questo argomento durante l'esame del bilancio di previsione per il 1989; comunque, anche da questa discussione, devo dire che onestamente non è venuta fuori in modo chiaro quale sia l'intenzione di questa Giunta per risolvere i problemi dell'ospedale di Aosta. Da una parte c'è il contenzioso tra Regione e Ordine Mauriziano, che ancora non ha trovato una conclusione; c'è, dall'altra parte, un progetto di ristrutturazione complesso, in parte finanziato con disegni di legge approvati da questo Consiglio, che richiede investimenti per decine di miliardi e che creerebbe, se dovesse essere messo in esecuzione, nuove difficoltà a una struttura che già per essere divisa in tre sedi ha sue proprie difficoltà di funzionamento. Vengono poi da parte del Comitato di gestione delle idee che raccolgono proposte da noi sostenute in questo Consiglio più volte, però su queste proposte non c'è un impegno preciso; non si capisce se si tratta di ipotesi oppure se effettivamente si è presa la direzione per cui si vuole arrivare a una nuova struttura ospedaliera che sia un'unica sede interamente di proprietà della Regione.
Con questa interpellanza noi vorremmo avere in modo ufficiale da parte della Giunta regionale qualche chiarimento sulle sue intenzioni. Si intende perseguire la strada dell'accordo col Mauriziano e quindi successivamente di una ristrutturazione della sede di Viale Ginevra? Si intende prospettare invece la possibilità di una nuova e unica sede ospedaliera? Si andrà - come ha detto invece recentemente il Presidente della Giunta nel corso di un pubblico dibattito - verso un potenziamento della struttura privata per ciò che riguarda la sanità nella nostra Regione, se si darà spazio alle cliniche, eventualmente lasciando nella situazione attuale l'ospedale regionale? Vorremmo avere qualche chiarimento sulle intenzioni in materia di politica ospedaliera da parte di questa Giunta regionale.
PRESIDENTE:Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale, Lanièce, ne ha facoltà.
LANIECE (D.C.):Abbiamo appreso pure noi da quanto hanno pubblicato gli organi di informazione locale che vi sarebbe un dibattito da parte del Comitato di gestione dell'U.S.L. rispetto alla soluzione da dare al problema della sede ospedaliera regionale. Per il momento però non ci sono ancora pervenuti, da parte di tale organo, né pareri in merito, né nuove proposte operative. I competenti organi regionali, i nostri servizi tecnici, sono investiti del problema e lo stanno studiando attentamente. Riteniamo che una soluzione adeguata e tale da rispondere alle aspettative generali debba essere ricercata chiedendo la collaborazione di tutti, operatori del settore, forze politiche, sociali e sindacali, utenti, e attraverso un confronto sereno e costruttivo.
Sappiamo che il Gruppo comunista del Consiglio regionale sostiene, come ricordato dagli interpellanti, l'opportunità di procedere ad un serio esame tecnico e finanziario dell'ipotesi di costruzione di una nuova ed unica sede ospedaliera interamente di proprietà regionale. Terremo debito conto di questa proposta assieme a qualunque altra che ci verrà presentata, al fine di soddisfare l'esigenza sentita da tutti, e da noi per primi, di dare alla popolazione valdostana una struttura ospedaliera moderna ed efficiente.
A nostro avviso, l'esame delle problematiche relative alle strutture ospedaliere regionali deve avvenire nelle sedi istituzionali e attraverso le istanze tecniche, organizzative, sanitarie, politiche, sociali e sindacali, attivando opportuni canali di consultazione. Sarà premura della Giunta regionale tenere il Consiglio regionale tempestivamente al corrente dell'evoluzione della questione e di proporre in questa sede i necessari provvedimenti da adottare.
Volevo ricordare che comunque la soluzione e il dibattito concreto di questo problema si potranno avviare solo nel momento che si sarà risolto il problema del Mauriziano, perché parlare di una nuova struttura ospedaliera senza avere risolto il problema del Mauriziano vuol dire creare una piccola struttura di 3-400 posti letto, che non verrebbe certamente a risolvere il problema ospedaliero, ma verrebbe a complicarlo perché avremmo poi tre sedi ospedaliere. Quindi il discorso alla base di tutto è che per concretizzare bisogna risolvere il problema del Mauriziano; cioè la Regione deve per forza acquisire l'ospedale Mauriziano come proprietà per poter poi avviare un dibattito sicuro, su delle basi sicure, per decidere se continuare ad ampliare il complesso ospedaliero di Viale Ginevra o di provvedere a una nuova costruzione.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare Consigliere Mafrica, ne ha facoltà
MAFRICA (P.C.I.):Se si deve dire, dalla risposta dell'Assessore, che ha precisato qual è la scelta, credo che sia difficile. L'Assessore ha detto: "C'è disponibilità a esaminare diverse possibili soluzioni, che vanno viste dal punto di vista tecnico e finanziario e ci sono organi che devono fare delle proposte e dare dei pareri". Non c'è stata quindi una risposta, non c'è stato un chiarimento rispetto alle richieste della nostra interpellanza: c'è stata una disponibilità, se ho ben inteso, a un confronto che preveda tra le soluzioni possibili anche quella che noi sosteniamo di un'unica nuova sede interamente di proprietà regionale.
Devo dire che comunque non mi risultano ancora molto chiari i rapporti tra la Giunta e il Comitato di gestione, perché l'Assessore non può dire che ha letto dai giornali alcune ipotesi fatte nel Comitato di gestione: il Comitato di gestione ha fatto una determinata scelta politica, si è costruito un certo schieramento politico e io credo che i canali di comunicazione istituzionali e politici tra la Giunta e il Comitato di gestione siano numerosi.
Quindi noi, nel sollecitare la Giunta perché si esaminino nelle sedi dovute, coinvolgendo gli operatori, le forze politiche, le organizzazioni sindacali, tutti quanti sono interessati a questo problema, si arrivi comunque a quantificare le soluzioni, a verificare le possibili sedi, chiediamo che questo impegno per esaminare soluzioni diverse, tra cui quella che noi riteniamo la più opportuna, faccia dei passi in avanti. Quello che non vorremmo è che si rimanesse per molto tempo ancora in una situazione di ambiguità, per cui contemporaneamente si giochi su più tavoli: una parte delle forze politiche di maggioranza magari sostiene un'ipotesi, un'altra parte ne sostiene un'altra, e la decisione non viene presa e non si fa nulla di concreto in direzione della soluzione del problema.
Quindi noi siamo disponibili al confronto, siamo d'accordo sul fatto che si esamini dal punto di vista tecnico e finanziario, però chiediamo che poi si debbano fare dei passi in avanti in una direzione o nell'altra. Non è possibile rimanere ancora molto a lungo in uno stato di incertezza.