Oggetto del Consiglio n. 2949 del 9 gennaio 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 2949/XI Modifiche allo statuto della Fondazione Istituto musicale. (Interpellanza)
Interpellanza Visto il Decreto del Presidente della Regione n. 684 del 25 novembre 2002 concernente l'approvazione delle modifiche dello Statuto della Fondazione "Istituto Musicale della Valle d'Aosta";
Considerato che con tali modifiche vengono separati in modo definitivo all'interno della Fondazione le tipologie dei corsi pareggiati da quelli non pareggiati, e che tale separazione si connota immediatamente per un diverso trattamento economico e giuridico;
Constatato che un'ulteriore differenziazione viene a crearsi all'interno dei corsi non pareggiati, perché docenti chiamati a svolgere lo stesso lavoro saranno sottoposti a tipologie diverse di contrattazione e di prestazione economica;
Ritenendo che ad eventuali esigenze di contenimento della spesa sarebbe stato possibile dare risposte diverse, sulla base di proposte avanzate dai docenti stessi nel mese di settembre, prima dell'avvio dell'anno scolastico;
Appreso che i docenti dei corsi non pareggiati avevano avanzato l'interessante proposta di una maggiore prestazione di tre ore settimanali a fronte di una "retribuzione forfetaria da destinare ad un fondo specifico per finanziare materiale didattico, attività collaterali, iniziative promozionali, inerenti ai corsi sperimentali";
la sottoscritta Consigliera regionale
Interpella
l'Assessore competente per sapere:
1) se, e in che modo, ha sostenuto la proposta avanzata dai docenti;
2) in base a quali motivazioni ha dato il nulla osta alle modifiche dello Statuto approvate dalla Fondazione Istituto Musicale;
3) se ha verificato a priori, o se intende verificare a posteriori, con i sindacati della scuola le diverse posizioni occupazionali che si vengono a creare all'interno dei corsi non pareggiati.
F.to: Squarzino Secondina
Presidente La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU) Sono ritornata sull'Istituto musicale perché c'è un fatto nuovo: è stato approvato, il 25 novembre 2002, il nuovo statuto della Fondazione Istituto musicale della Valle d'Aosta. Quello statuto, che era stato prima predisposto nel 2001 dal consiglio di amministrazione e che era stato sbandierato prima ancora che fosse approvato dalla Giunta… questo statuto invece raggiunge il suo obiettivo. Lo statuto è stato visto dall'Assessore Pastoret, che non ha fatto alcuna osservazione, lo ha inviato direttamente al Presidente della Regione, che ha decretato che fosse pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione, in questo caso dando valore di legalità a questo statuto.
Se osserviamo qual è il clou di questo statuto, è il fatto che sono separate in modo definitivo all'interno della Fondazione le due tipologie di corsi, quelli pareggiati e quelli non pareggiati, e che questa separazione fra l'altro si connota subito come per un diverso trattamento economico e giuridico rispetto ai docenti. Leggo direttamente dallo statuto modificato: l'articolo 16, in cui si parla del personale docente dell'Istituto musicale che insegna nei corsi pareggiati, dice che: "Questo personale è assunto in base ai criteri previsti per i conservatori statali di musica…" quindi il riferimento è al conservatorio statale, visto che l'Istituto musicale è pareggiato, e poi conclude dicendo che: "… al personale docente di questi corsi pareggiati si applicano, in materia di trattamento economico e stato giuridico, le stesse disposizioni che sono previste nei conservatori statali di musica per il personale docente". Si fa quindi chiaramente un'equiparazione: corsi pareggiati musicali uguale conservatori, pertanto i docenti dei corsi musicali pareggiati sono equiparati in tutto ai docenti dei conservatori. Quale sorte invece è riconosciuta al personale docente dei corsi non pareggiati?
Si dice che questo personale docente viene assunto secondo le normative previste per il personale docente delle scuole secondarie superiori oppure con contratti di diritto privato. Ora, sarebbe interessante sapere quali sono le scuole secondarie superiori, che prevedono delle normative di assunzione di personale che insegna musica: queste scuole secondarie superiori hanno un orario diverso rispetto ai conservatori, i docenti hanno uno stipendio diverso e anche un trattamento giuridico diverso, quindi si dice che al personale docente dei corsi non pareggiati si applicano, in materia di trattamento economico e stato giuridico, le stesse disposizioni che valgono per i docenti di scuola secondaria superiore. Si aggiunge poi che i docenti, che in questo momento insegnano nei corsi non pareggiati e che hanno il contratto dei conservatori, perdono lo stato giuridico, le regole che disciplinano il loro rapporto di lavoro, ma conservano lo stipendio precedente, ma questa è una norma giuridica universale, che non poteva non essere riconosciuta. Ora, perché questa differenziazione fra le due tipologie di docenti?
Una delle motivazioni, che abbiamo sentito più volte quando in V Commissione sono stati sentiti i responsabili della Fondazione e che l'Assessore stesso ha portato a volte qui in quest'aula, è la seguente: "C'è un problema di tipo economico, le risorse sono poche, visto che per noi della Valle d'Aosta è prioritario il conservatorio", - per preparare quattro o cinque diplomati ogni anno, aggiungo io, che non troveranno lavoro in Valle d'Aosta, perché è impensabile che la Valle d'Aosta riesca ad assorbire questo tipo di personale specializzato - "… visto che è prioritario per noi preparare persone diplomate, mettiamo tutte le risorse in questo settore e quindi ci rimangono pochissime risorse per i corsi non pareggiati. Abbiamo problemi di soldi, per cui dobbiamo assolutamente limitare i soldi nel netto sperimentale e, per limitarli, chiediamo ai docenti di fare più ore di lavoro", cosa per la quale i docenti avevano chiaramente detto di essere disponibili. Lei, Assessore, sicuramente ha ricevuto, il 13 settembre 2002, prima dell'inizio dell'anno scolastico nell'Istituto musicale, una lettera molto chiara in cui i docenti dei corsi non pareggiati, l'intero collegio docenti, dicono: "Capendo che ci sono queste difficoltà, noi docenti dei corsi non pareggiati chiediamo con forza di mantenere il nostro stato giuridico ed economico come per i conservatori, perché sono uguali i requisiti con cui siamo stati selezionati e, al tempo stesso, proponiamo di stipulare un contratto integrativo, per il quale forniamo una prestazione aggiuntiva di 3 ore settimanali da impegnare nei corsi non pareggiati, ma la retribuzione non la vogliamo noi, perché noi siamo già pagati con lo stipendio come docenti dell'Istituto musicale. Chiediamo quindi che questa retribuzione forfetaria sia destinata…" - notate bene - "… a migliorare il lavoro didattico-educativo, cioè a comperare materiale didattico, ad iniziative promozionali, corsi di aggiornamento, cioè ad investire sulla scuola, sugli alunni, sulla formazione, maggiori risorse che mancano dall'altra parte".
C'è stata quindi da parte di questi docenti la volontà di fare delle proposte sotto forma di un contratto integrativo, soluzione questa che poteva venire incontro alle difficoltà economiche esistenti per i corsi non pareggiati; per i corsi pareggiati non ci sono difficoltà economiche, ma per i corsi non pareggiati sempre. Di fronte a questa proposta, che riteniamo interessante, e, visto che quella stessa proposta è stata presentata all'Assessore alla cultura, chiediamo se l'Assessore ha presa in conto, l'ha analizzata, quale valutazione ha dato e se ha sostenuto questa proposta di fronte al consiglio di amministrazione. Visto che questo purtroppo non è stato fatto, chiediamo a posteriori perché non lo ha fatto, pertanto vogliamo sapere quali sono i motivi per cui questa volta ha dato il nulla osta alle modifiche dello statuto approvato dalla fondazione; visto che esiste una difficoltà con il personale, se intende verificare almeno a posteriori - a priori sembra non lo abbia fatto - con i sindacati la situazione delle diverse posizioni occupazionali che si vengono a creare all'interno della Fondazione, in particolare per quanto riguarda i corsi non pareggiati.
Président La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Pastoret.
Pastoret (UV) La modification des statuts de l'Institut musical, qui a été approuvée par le conseil d'administration, est conforme aux dispositions en vigueur, dispositions qui d'ailleurs prévoient aussi que reviennent au conseil d'administration le droit et la possibilité de modifier les statuts. De plus, la modification cette fois applique ce qui est prévu dans la loi portant: "mesures régionales destinées à une fondation chargée de la mise en valeur et de la divulgation du patrimoine musical traditionnel, ainsi que du développement et de la diffusion de la culture musicale en Vallée d'Aoste", loi qui a été approuvée par ce Conseil en 1992 et qui prévoit au 1er alinéa de l'article 2 ce qui suit: "La fondation devra avoir pour but d'étude la mise en valeur et la divulgation du patrimoine musical de la tradition valdôtaine, ainsi que le développement et la diffusion en Vallée d'Aoste de l'art et de la culture musicale en général. Lesdits buts seront poursuivis entre autres par l'organisation et la gestion de cours au niveau de professionnels et d'amateurs, comportant la participation des élèves à l'organisation d'activités de divulgation et cetera".
Le conseil d'administration, sur la base de ces énoncés, face à l'existence formellement acquise désormais de cours au niveau de professionnels - pareggiati - et d'amateurs et aussi sur ce qui appert du rapport que l'Inspecteur Barbera nous avait rédigé, a pris donc acte de ces éléments, a modifié ces statuts, qui portent les modifications nécessaires au respect des principes de la loi n° 8/1992 que je viens de citer. C'est pourquoi, en plus du contrôle de légalité, aux sens des dispositions en vigueur en matière de reconnaissance et de modification des personnes juridiques, l'Assessorat a transmis son avis favorable à la Présidence de la Région sur la base des indications fournies - comme je le disais tout à l'heure et qui nous ont confirmés dans cette conviction - par l'étude de M. Barbera, mentionnée dans le document que je vous avais dans le temps soumis.
Cela dit, je voudrais aussi remarquer que l'interpellation n'est pas si précise quand elle affirme qu'il y a des différences de type économique entre les enseignants des deux filières et encore. En effet, les nouveaux statuts établissent pour les nouveaux enseignants un salaire correspondant à celui des enseignants des secondaires pour 18 heures d'enseignement hebdomadaires, ce qui s'applique en genre aux enseignants de musique des lycées de musique, mais pour les enseignants en service à la date d'entrée en vigueur des nouveaux statuts ils prévoient encore une rétribution accrue et douze heures d'enseignement. La collègue a cité l'article 16, qui se réfère aux enseignants des cours reconnus; à l'article 19 on dit que: "L'assunzione di personale docente di corsi non pareggiati viene predisposta secondo la normativa in vigore per il personale docente delle scuole secondarie superiori oppure mediante la stipula di un contratto di diritto privato a tempo determinato…" - et cela évidemment pour les enseignants qui sont pris pour une période limitée de temps - "… al personale docente di cui al comma 1 si applicano le disposizioni in materia di trattamento economico e stato giuridico del personale docente delle scuole secondarie superiori. Il personale dei corsi non pareggiati, assunto a tempo indeterminato al momento dell'entrata in vigore del presente statuto, conserva il trattamento economico già acquisito".
On respecte donc ces droits, qui avaient été déjà acquis et qui sont déjà cités autre part et qui avaient empêché, là oui, d'approuver les statuts, parce que dans l'autre approbation des statuts on mettait en discussion la conservation de ces droits. Cette fois les modifications ont fait en sorte que les droits des enseignants en service sont conservés, tandis que les nouveaux embauchés seront censés fournir une disponibilité horaire compatible avec les exigences des usagers, en pouvant admettre donc par la suite aux cours un nombre accru d'élèves merci à une majeure disponibilité d'heures d'enseignement. Je voudrais rappeler qu'actuellement les enseignants, qui oeuvrent dans les cours non reconnus, fournissent une prestation de douze heures d'enseignement hebdomadaire, avec une correspondance économique accrue par rapport aux enseignants des écoles secondaires.
Les nouveaux embauchés avec cette modification seront censés fournir 18 heures d'enseignement par semaine, ils auront un salaire tout à fait égal à celui de leurs collègues des écoles du même degré (licei musicali e scuole secondarie). Dans ce cas donc il faut constater que le conseil d'administration, par sa décision, vient de satisfaire aux intérêts de l'institut, aux intérêts de la Région, qui, au cours de ces dernières années, a toujours débloqué des sommes accrues pour assurer le paiement des heures supplémentaires dans les cours non reconnus et pour pouvoir répondre à la demande des usagers. Je voudrais rappeler en passant, Madame, que vous n'avez jamais voté les variations budgétaires nécessaires à assurer cette somme accrue pour faire fonctionner les cours, mais je voudrais venir aux questions que vous avez posées.
La première: j'ai encouragé même dans les moments les plus difficiles le dialogue et la confrontation entre les parties, notamment entre les enseignants des cours non reconnus et le Bureau de la Présidence de la fondation et j'ai correctement soutenu souvent les requêtes du personnel enseignant et, dans ce cas, ce personnel a offert, comme vous l'avez rappelé, la disponibilité à fournir des heures supplémentaires. Cela pour le moment n'a rien à voir avec les modifications des statuts, c'est une chose tout à fait différente. Pour ce qui est de cette première question, j'ai reçu ce courrier au mois de septembre 2002 et, compte tenu que les cours devaient partir, il était nécessaire pour le conseil d'administration de faire démarrer ces cours, mais le conseil d'administration a répondu sur ma sollicitation qu'il avait intention de rencontrer les organisations syndicales, confirmant la nécessité d'avoir des garanties sur la période à moyen et long terme, puisqu'on ne peut pas faire une proposition d'une augmentation d'horaire pour une année, faire embaucher des usagers et puis ne pas leur donner des réponses sur la longue période, car vous savez que moyennement les élèves restent dans l'institut de 5 à 8 ans, donc il faut garantir ce prolongement d'horaire pour une période assez longue. Cela pour assurer une stabilité opérationnelle aux choix effectués en termes de réponses à fournir à la demande des utilisateurs.
Le fait que cette requête soit arrivée au mois de septembre a empêché de prendre une décision pour l'année courante, c'est un engagement que le conseil d'administration a pris pour l'année à venir, pour aborder ce thème sur la base de la disponibilité que les enseignants avaient offerte. Il est donc certain qu'un accord, sur la base des propositions présentées par les enseignants, de ma part il est souhaitable, il me paraît qu'il le soit aussi par le conseil d'administration, compte tenu que cela permettrait de réduire la nécessité de recourir à d'autres recrutements. Là je suis heureux de constater que vous partagez, Mme la Conseillère, ce point de vue, puisque cette intervention, qui se mettra en place à partir de la prochaine année, permettra de diminuer l'embauche de nouveaux enseignants à l'intérieur de l'Institut musical, en faisant recours à des horaires supplémentaires de la part de ceux qui sont en service.
Deuxième question: comme je l'ai précisé maintes fois, la reconnaissance de certains cours au sein de la fondation implique en elle la modification des statuts, qui s'avèrent inadaptés aux exigences de la nouvelle réalité scolaire, avec maintenant des cours professionnels et amateurs, comme cela est prévu dans la loi de constitution de la fondation. Ces innovations sont la conclusion logique des procédures entamées dans les années '60 et ont demandé la redéfinition indispensable et nécessaire des rapports entre la fondation et l'Assessorat de l'éducation. Vous le savez d'ailleurs qu'un travail important d'approfondissement de la réalité musicale valdôtaine s'est rendu nécessaire, afin de fournir aux organes compétents tous les éléments utiles, permettant d'aborder les différentes problématiques de secteurs hautement spécialisés… tout comme la modification des statuts devant donc s'adapter à la nouvelle réalité du conservatoire, d'ailleurs c'est aussi sur la base des modifications intervenues que l'Assessorat a donné son avis favorable et ces modifications sont conformes à ce qu'aussi M. Barbera avait préconisé dans son étude. Le document que vous avez lu a mis en évidence des points essentiels de la question, la Fondation de l'Institut musical est l'organisme de gestion de l'institut, reconnu par l'Etat, et il est réglementé par les dispositions en vigueur en matière de conservatoires. L'Institut musical reconnu est désormais un véritable conservatoire, qui doit avoir une organisation à lui et doit être soumis au contrôle de la Surintendance aux études et dont l'activité des enseignants doit être conforme à celle des enseignants des conservatoires du reste du territoire national. Les cours non reconnus sont prévus, ils continueront à exister dans l'Institut musical, mais ils doivent avoir une place distincte et autonome au sein de la fondation et cela dans le respect de ce qui avait déjà été préconisé par la loi n° 8/1992. Voilà pourquoi nous avons donné un avis favorable à ces statuts, parce que cette fois la modification des statuts ne mettait pas en discussion le rôle et les fonctions des enseignants et surtout ne mettait pas en discussion les droits acquis dans le temps par tous les enseignants de l'institut.
Troisième question: je dois rappeler que la fondation est une institution autonome du point de vu du contrat, des relations syndicales et que ce contrat et ces relations syndicales dépendent de cet organisme en tant qu'employeur: c'est la fondation qui embauche les enseignants, ce n'est pas l'Assesseur. Les rencontres avec les organisations syndicales donc continueront à être faites, comme dans le passé, entre le conseil d'administration et les organisations syndicales ne s'agissant pas d'une matière de compétence de l'Administration régionale.
Je veux encore remarquer qu'après une lecture des nouveaux statuts, il n'appert pas de distinction entre les enseignants en service en fonction des cours reconnus et ceux des cours non reconnus, chacun a conservé les droit qu'il avait acquis dans le temps. J'avais déjà rappelé que les nouvelles conditions se référant au personnel enseignant dans les écoles de la Région ne concernent pas le personnel en fonction, soit des cours reconnus, soit des cours non reconnus, et les personnes déjà embauchées continueront donc à être assimilées aux enseignants des conservatoires pour ce qui est de la rétribution et de l'horaire d'enseignement, fixé à douze heures par semaine. Je crois franchement que vous devez partager avec moi le fait que les nouveaux recrutements soient rationalisés, ce qui permettra dans le futur une plus grande disponibilité horaire, des frais limités et de ce fait tout usager de l'institut pourra bien tirer des bénéfices.
Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU) La ringrazio per la risposta dettagliata che mi è stata fornita. Le confesso che mi è difficile continuare questo dibattito, un assolo fra me e lei con questo brusio di fondo: è come se si stesse creando un nuovo concerto in cui ci sono due voci di assolo, la mia e quella dell'Assessore, e poi c'è un'orchestra di fondo che accompagna, peccato che non sempre i vari rumori sono coordinati… Prima di iniziare a rispondere con argomentazioni al suo lungo intervento, mi permetta la battuta: rifiuto il fatto che lei pretenda che io chieda a tutto il Consiglio e al Presidente della Regione di isolare nel bilancio, da tutte le voci presenti nel bilancio, solo quella che riguarda l'Istituto musicale. Se lei la prossima volta chiede di isolare solo il budget positivo di tutto l'Istituto musicale da tutto il resto del bilancio, sono d'accordo a votare quello, ma lei non può pensare che, per votare favorevolmente ad una voce, io dica "sì" a un bilancio che non condivido complessivamente.
Voglio solo sottolineare che con questo ultimo atto dell'Assessore si è completato un disegno che l'Assessore, che il consiglio di amministrazione avevano, espresso in modo chiaro durante le riunioni in commissione, cioè quello di separare nettamente le due tipologie di corsi, quelli pareggiati e quelli non pareggiati: ai primi, tutte le garanzie professionali, giuridiche ed economiche, ai secondi la precarietà, stipendi diversi dai colleghi…
(interruzione dell'Assessore Pastoret, fuori microfono)
… sì, i nuovi… o lei dà per scontato che non ci saranno mai nuovi docenti assunti nei corsi non pareggiati oppure questi avranno stipendio economico diverso… lo dice chiaramente lo statuto, poi uno stato giuridico diverso: lei non può dirmi che lo stato giuridico degli insegnanti delle scuole superiori sia uguale a quello dei conservatori, è diverso; quindi sono proprio su piani diversi, così facendo, non è che si rispetti la legge… ma è lo statuto che crea questa distinzione. La legge parla di corsi professionali e amatoriali, ma non dice che quelli professionali sono più importanti e gli amatoriali sono meno importanti; è lo statuto che introduce questa distinzione, nulla impedirebbe che ci fosse uno stesso trattamento giuridico ed economico per le due tipologie di corsi per gli insegnanti.
Una delle soluzioni che gli insegnanti avevano prospettato, ma che nessuno ha preso in considerazione, era proprio quella di docenti, che operassero sulle due tipologie di corsi; questo avrebbe consentito anche una cosa importante all'Istituto musicale, cioè che il docente poteva seguire l'alunno nei suoi passaggi da un corso amatoriale ad uno pareggiato o da un corso pareggiato ad uno non pareggiato. Lei forse non sa che alcuni alunni di corsi pareggiati, non riuscendo a far fronte a questo carico di impegno, se ne vanno, ma non possono andare agli amatoriali perché non possono continuare il rapporto con il proprio docente. Imparare a suonare uno strumento non è come imparare a leggere o a scrivere, è molto di più! Il rapporto con il docente è fondamentale! Il fatto grave emerso è che questo disegno si è completato senza che le parti interessate, i docenti, siano stati coinvolti: non è stato sentito il Collegio dei docenti, non sono stati sentiti i sindacati. Lei dice che ci deve essere l'autonomia della Fondazione ma, è molto grave che la Giunta, che in tutte le occasioni sbandiera il patto sociale, l'importanza del rapporto con le parti sociali, non si preoccupi dell'esistenza di questo patto, di questa concertazione con i sindacati!
Non chiedo a lei di andare a contrattare, ma lei deve garantire che questo accada, è lei che ha preso questo impegno con i sindacati, non la Fondazione, e, invece, lei questo non lo ha fatto. È molto grave, Assessore, ed è talmente grave che addirittura lei non si è accorto che, mentre il precedente regolamento prevedeva che: "Il consiglio di amministrazione…" - articolo 8, 1° comma, lettera l) - "… adotta a maggioranza un apposito regolamento, sentiti i sindacati", nel nuovo regolamento questo non c'è più e lei ha avallato il fatto che questo inciso sia stato tolto.
La cosa ancora più grave è che, quando questo regolamento nuovo è stato preparato, valeva ancora il precedente, con l'espressione "sentite le organizzazioni sindacali". Questa concertazione invece non c'è stata ed è molto grave perché, politicamente, questo è un impegno al quale lei è venuto meno.
Checché lei cerchi di dire, infatti, si introducono norme giuridiche e trattamenti economici differenziati fra questi docenti, eppure sono docenti a cui si chiedono gli stessi requisiti, le stesse competenze, però per gli uni c'è un trattamento economico e giuridico come per i conservatori, per gli altri, quelli dei corsi non pareggiati - quelli vecchi, chiamiamoli "ex" -, c'è un trattamento economico come per i conservatori perché la legge lo prevede, ma un trattamento giuridico diverso, per i nuovi - se di nuovi arriveranno, ma lei parla come se questi non arrivassero - ci sarà un trattamento economico e giuridico totalmente diverso e tutto questo è avvenuto senza che i sindacati fossero presenti.
Lei ha detto che quest'anno non c'è stato tempo, ma che per il prossimo anno scolastico la Fondazione sicuramente prenderà in esame la proposta che hanno fatto gli insegnanti su questa ora in più. Attenzione, gli insegnanti non hanno chiesto un accordo che magari è temporaneo, gli insegnanti hanno parlato molto chiaramente di un contratto integrativo! Ora, il contratto integrativo ha una sua definizione ben chiara, non è un accordo, e questa è la strada maestra! Si ricordi, Assessore, che in altri casi la Giunta regionale ha intrapreso questa strada maestra: quando c'è stato da definire il personale della "Fondation de l'Institut agricole", si è passati attraverso questa strada, addirittura con una legge che consentisse una diversa contrattazione di lavoro. Questa era la strada da seguire: un contratto integrativo, che invece lei non ha voluto, e questo mi dispiace proprio…
(nuova interruzione dell'Assessore Pastoret, fuori microfono)
… ma certo che è compito suo, per l'Institut agricole è stata la Giunta a predisporre la legge.