Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2948 del 9 gennaio 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 2948/XI Coinvolgimento della Valle d'Aosta nelle "Olimpiadi della neve 2006" e Progetto promozionale "Torcia Olimpica". (Interrogazione e interpellanza)

Interpellanza Appreso che:

- nell'ambito della promozione dei giochi olimpici invernali del 2006 il Comitato organizzatore ha avviato un primo progetto denominato "Torcia olimpica";

- durante la presentazione di tale iniziativa, avvenuta a Torino a fine novembre, è stato illustrato il progetto che verrà presentato nelle regioni italiane attraverso una sorta di staffetta itinerante;

- la cartina geografica del giro escludeva la sola Valle d'Aosta;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per sapere:

1) se sia al corrente di tale progetto promozionale e dei motivi che hanno escluso tra tutte le regioni italiane la sola Valle d'Aosta;

2) se sia intenzione intervenire presso il TOROC, al fine di inserire anche la Valle d'Aosta nel giro promozionale denominato "Torcia olimpica";

3) se siano in atto rapporti con il TOROC, al fine di definire sinergie con la città ospitante i giochi, ed in caso affermativo in cosa esse consistano.

F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi

Interrogazione A conoscenza che la macchina organizzatrice delle "Olimpiadi della neve 2006", che si terranno a Torino, è già partita;

Preso atto del mancato coinvolgimento della Valle d'Aosta in questo grande evento da parte degli organizzatori piemontesi;

Appreso che il primo progetto chiamato "Torcia Olimpica" sarà presentato in tutte le Regioni italiane tramite l'organizzazione di una staffetta itinerante;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

la Giunta regionale per conoscere:

1) se, e quando la fiaccola olimpica transiterà in Valle d'Aosta;

2) come la Valle d'Aosta sarà coinvolta nel grande evento delle olimpiadi invernali nel 2006.

F.to: Beneforti

Presidente Se i colleghi sono d'accordo, propongo di accorpare la discussione del punto n. 17 con il punto n. 5, trattandosi di soggetto analogo, come concordato con i proponenti e l'Assessore.

La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (FI) Non è la prima volta che si affronta l'argomento delle olimpiadi e probabilmente non sarà neppure l'ultima, nel senso che da qui al 2006 ci sarà modo e occasione di valutare o recriminare su ciò che è stato o su ciò che non è stato l'appuntamento olimpico di "Torino 2006". Sicuramente il rapporto della Valle d'Aosta con le olimpiadi invernali non è un rapporto facile per i noti antefatti, che hanno portato i giochi olimpici ad essere ostaggio di strategie, ammesso che così si possano definire, di tipo politico. Ricordiamo tutti il referendum contro la candidatura di "Aosta 1998", rammentiamo tutti ciò che accadde relativamente alla candidatura di Sion, che era antagonista a Torino, quando alcuni componenti del "registro dell'Union Valdôtaine", nell'ambito di un'assemblea del Valais, si posero a favore di quella candidatura, urtando le suscettibilità della vicina Torino, che poi si vide assegnare i giochi.

Sappiamo anche - per ricostruire brevemente la storia - che i primi approcci sostenuti dal Comitato promotore di Torino nei confronti della Regione Valle d'Aosta furono declinati dall'Amministrazione regionale, che non riteneva opportuno dare neppure la propria collaborazione dal punto di vista turistico, sportivo e promozionale ai giochi che Torino rivendicava. I giochi sono stati assegnati, nel 2006 si terranno comunque a Torino. Il circuito olimpico è anche un circuito mediatico, di conseguenza è preceduto da una serie di iniziative di tipo promozionale, sportivo, pre-olimpico, che servono a "scaldare" l'ambiente prima di arrivare all'evento clou, costituito dalle olimpiadi del 2006. Nell'ambito di questi progetti, è stato presentato a Torino, a fine novembre scorso, quel Progetto, che è stato denominato "Torcia olimpica" e che ha il significato di far conoscere la città che ospiterà i giochi e i giochi stessi. Nella presentazione di questo evento collaterale e preliminare alle olimpiadi, risulta assente la Valle d'Aosta, proprio da un punto di vista geografico, nel senso che l'itinerario che la "Torcia olimpica" andrà a fare in giro per tutte le regioni italiane vede, in sede di presentazione, l'esclusione della nostra Regione. Non sappiamo se questo è un caso dovuto forse ad una concezione satellitare della Valle d'Aosta, come appendice geografica al Piemonte, se di conseguenza sia stato un caso fortuito, una pura dimenticanza o se sia il frutto di un risentimento di tipo politico, che risale ai noti fatti testé ricordati dell'evidenziata simpatia alla candidatura di Sion, antagonista a quella di Torino.

Non sappiamo se la Giunta sia al corrente di questo fatto, anche se ampiamente recensito dalla stampa di settore e dalla stampa più in generale. Vorremmo sapere se la Giunta ha ritenuto di intervenire presso il Comitato olimpico, affinché, nei momenti della propaganda, anche la Valle d'Aosta venisse coinvolta. Dico questo richiamandomi ad alcune dichiarazioni fatte da colleghi, che avevano avuto modo in passato, in questa legislatura, di esprimersi su quella che sarebbe stata l'interessante sinergia da sviluppare con "Torino 2006". Potrei ricordare le dichiarazioni fatte dall'allora Assessore Lavoyer, il quale sosteneva che era importante, stando a soli 100 chilometri da Torino, sviluppare una serie di sinergie, peraltro mai ben definite; potrei richiamarmi alle dichiarazioni di un attento osservatore degli avvenimenti sportivi, qual è il collega Ottoz, che, pur evidenziando l'interesse per l'evento olimpico, partiva da una constatazione di tipo negativo, dicendo che era una grande occasione persa per la Valle d'Aosta.

Ci domandiamo se siano in atto dei rapporti, o se sia intenzione della Giunta di attuali nel caso non siano in atto, con il TOROC o con quelli che sono gli organizzatori degli eventi olimpici, al fine di attivare delle sinergie. Sinergie che possono essere di tipo meramente turistico - come ospitalità che può essere data agli atleti, alla stampa, agli sponsor nelle nostre strutture alberghiere -, o sinergie ai fini degli eventi di tipo sportivo, essendo notorie le difficoltà che la Regione Piemonte, l'Agenzia delle olimpiadi, il TOROC stesso stanno attraversando per portare a compimento gli impianti necessari allo svolgimento delle olimpiadi del 2006, tenendo presente che il termine per l'ultimazione degli impianti non è il 2006, ma è antecedente, il 2004, perché in questi impianti devono essere effettuati tutta una serie di collaudi e prestazioni preliminari. Ci piacerebbe capire se da quel lontano 1998 la posizione di questa maggioranza, in particolare quella "dell'Union Valdôtaine", sia cambiata, ossia se si riesca a guardare con maggiore serenità all'evento olimpico o se, invece, l'evento olimpico rimanga quel "demone", che era stato oggetto di un feroce scontro politico, che riteniamo abbia fatto perdere una grossa occasione alla Valle d'Aosta. Queste sono le domande che poniamo con l'interpellanza e, in base alle risposte, ci riserviamo alcune ulteriori valutazioni.

Président La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Cerise.

Cerise (UV) Pour dire que les bureaux de l'Assessorat du tourisme ne sont pas informés sur aucun projet définitif concernant le parcours du flambeau des jeux olympiques d'hiver en 2006. D'après les Responsables du TOROC, qui ont été contactés, ledit projet, qui devra être soumis à l'approbation du CIO, est en cours d'élaboration. Ce projet prévoit que le flambeau olympique traverse toutes les régions italiennes, notamment les régions alpines. Dès que le parcours aura été établi et vérifié, ainsi que soumis au contrôle du CIO, les Dirigeants du TOROC contacteront les administrations locales, afin de présenter ledit projet et d'en définir les détails et les types de collaboration. Nous assurons d'ores et déjà notre complète collaboration quant à la réalisation du Projet "Flambeau olympique" et pour assurer au Val d'Aoste d'être présent dans ce parcours.

Pour ce qui est du troisième point de l'interpellation et aussi pour ce qui est des demandes que le Conseiller Frassy a posées, je peux dire que nous ne pouvons fournir aucune indication quant à l'éventuel accord de collaboration avec le TOROC pour l'organisation des jeux olympiques d'hiver 2006.

Pour ce qui est du deuxième point de l'interrogation, je veux souligner que rien n'a changé par rapport aux communications de la part du Président de la Région sur cet argument. Les jeux olympiques sont confiés à la ville de Turin et non pas à notre Région. C'est évident que nous sommes disponibles, si appelés de la part des organisateurs, à toute forme de collaboration, en tenant compte de la position prise par la communauté valdôtaine sur ce sujet: l'évaluation attentive du rapport coûts-bénéfices des éventuelles interventions nécessaires et l'appréciation de la part des communautés locales et des opérateurs privés aux propositions de collaboration. Je voudrais à ce sujet rappeler que, en date 21 mars 2002, le Président de la Région avait proposé une collaboration - la lettre a été adressée au Ministre de la fonction publique, Frattini, e anche al Presidente del Comitato organizzatore delle XX Olimpiadi invernali di Torino e al Presidente della Regione Piemonte, Ghigo -, dans cette lettre on se disait disponibles à toute sorte de collaboration et aussi pour des infrastructures, notamment pour la piste de bob; jusqu'à maintenant nous n'avons jamais eu de réponse.

Président La parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU) Prendo atto della risposta dell'Assessore, ma non sono per niente soddisfatto!

Abbiamo presentato questa interrogazione dopo aver letto alcune notizie sulle olimpiadi su un quotidiano e su altri giornali piemontesi; siamo venuti a conoscenza che la macchina organizzativa delle olimpiadi della neve del 2006 era già partita. Abbiamo appreso che la Valle d'Aosta, rispetto ad altre regioni, è stata tenuta lontana da queste olimpiadi, tant'è vero che è stata esclusa dal primo progetto previsto per il 2003, quello denominato "Torcia olimpica", che sarà presentato in tutte le regioni tramite una sorta di staffetta itinerante: nella cartina presentata al pubblico, nonostante la vicinanza con il Piemonte, non risulta la nostra Regione… Questo io l'ho letto, se vuole, le faccio vedere i giornali sui quali è apparsa la notizia…

(interruzione dell'Assessore Cerise, fuori microfono)

… Ci siamo chiesti, a proposito di queste olimpiadi, perché neppure una piccola "occasione", come la fiaccola olimpica, passerà in Valle d'Aosta. È stata una scelta operata in considerazione dei comportamenti della Valle d'Aosta o una semplice dimenticanza? Nessuno ha dato una risposta a questi giornali e anche quelli locali, sempre attenti a molti avvenimenti, non hanno trattato di questa dimenticanza nei confronti della Valle d'Aosta da parte del Comitato olimpico di Torino. Se ne parla oggi perché il gruppo di "Forza Italia" ha presentato l'interpellanza in discussione e noi questa interrogazione; per questo motivo ci siamo permessi di presentarla!

È vero che mancano tre anni al 2006, ma a Torino, come in altre zone sciistiche, ci si sta muovendo per rispettare l'impegno preso. I Piemontesi sono attenti, sia per essere pronti a rispondere alla sfida che li coinvolge, sia per ottenere il pieno supporto a questa iniziativa da parte di quanti del settore pubblico e di quello privato lo possono dare e noi cosa abbiamo fatto o intendiamo fare? Ho sentito dall'Assessore che, a suo tempo, il nostro Presidente ha offerto la collaborazione alla Regione Piemonte e ha scritto ai Ministeri competenti, ma non ci si può limitare a scrivere una lettera in queste occasioni! Vogliamo approfondire in modo diverso il motivo per cui avviene l'esclusione della nostra Regione oppure accettiamo di essere tenuti lontano dall'evento? Bisogna cercare invece di essere coinvolti, nell'interesse turistico, sportivo, economico della Regione! Mi ricordo, in occasione della nomina del Vicepresidente del Comitato organizzatore, la valdostana Evelina Christillin, di aver sentito qualcuno in questo ambiente, come nel CONI, vantarsi di essere amico della nostra concittadina; non mi sembra, nonostante questo, che siamo stati tenuti nella dovuta considerazione! È necessario non dormire oltre, pertanto! Occorre svegliarsi ed approfondire le motivazioni di questa esclusione, che da molti è ritenuta ingiustificata.

Le chiedo inoltre, Assessore, che questo argomento venga portato all'attenzione della commissione competente, per poterlo approfondire e per concertare la linea che la nostra Regione vorrà sostenere; anche se mi rendo conto che le olimpiadi sono a Torino, noi dobbiamo cercare di non esserne esclusi definitivamente!

Presidente La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (FI) Il nostro gruppo esprime insoddisfazione per la risposta che il neo Assessore al turismo ha fornito all'interpellanza. Non sappiamo se la risposta su cui esprimiamo insoddisfazione sia carente in quanto l'Assessore non è ancora entrato nel pieno "possesso" della materia a lui delegata, però è evidente che la risposta dell'Assessore è una risposta datata: è datata al marzo 2002, a una lettera che conosciamo tutti, perché era stata oggetto di un'iniziativa dei gruppi di minoranza. Il fatto stesso che lei abbia voluto attualizzare quella risposta, dicendo che c'è un'offerta formale - si tratta della lettera del marzo 2002, scritta dal Presidente della Regione -, ci preoccupa, perché sappiamo bene che ci sono tanti modi per conseguire dei risultati: in certi casi è necessario dare delle risposte formali o comunque fare dei passi formali nei quali non ci si crede; in altri, quando si crede a ciò che si sostiene, non ci si ferma a una lettera formale, ma si attivano una serie di rapporti politici e personali, si attivano tutta una serie di contatti e di sinergie finalizzate a conseguire l'obiettivo.

Devo dire che, se mi dovessi mettere per un attimo nei panni del Presidente della Regione Piemonte, Ghigo, effettivamente non sarei così ben disposto nei confronti di questa Regione, che sull'argomento olimpico ha fatto tutto, meno che dare disponibilità e appoggio alla candidatura di Torino; non solo, ma ha anche rifiutato quello che era un discorso di sinergie nel momento in cui quella candidatura era destinata ad arrivare ad esito positivo. Inviterei perciò l'Assessore a non fermarsi alla lettera del marzo 2002 e a svolgere un ruolo più propositivo, anche perché non dimentichiamo che Torino forse è la prima grande città metropolitana ad avere avuto in assegnazione la sede dei giochi olimpici invernali. Questo significa che, per necessità evidente di infrastrutturazioni, i giochi non si svolgono a Torino, ma si svolgono in tutte quelle vallate laterali piemontesi che dal centro della sede olimpica distano intorno ai 50-60 e anche 100 chilometri. Mi riferisco a Cesana, che dovrebbe essere il luogo dello svolgimento delle gare di skeleton, slittino e bob.

Noi abbiamo la possibilità - e mi riferisco soprattutto alle problematiche turistiche recettive - di dare delle risposte a una Regione, che non ha l'infrastrutturazione recettiva che ha la Valle d'Aosta. In questo caso, al di là di quelli che possono essere i problemi dell'infrastrutturazione sportiva, parliamo di cose che già abbiamo e sulle quali sarebbe opportuno prendere - forse con un po' di umiltà, Assessore - dei contatti diretti e personali con gli organizzatori, con i suoi omologhi a livello politico, per verificare in quale maniera ci sia la possibilità di fare ciò che il suo predecessore scriveva o meglio faceva scrivere su "La Stampa" di martedì 22 gennaio 1999: "Per la Valle d'Aosta può essere una grande opportunità in quanto avvenimenti di questo genere spesso hanno favorito più le località limitrofe, piuttosto che le sedi effettive".

Penso che sia giunto il momento di passare dalle dichiarazioni ai fatti concreti perciò, nel ribadire l'insoddisfazione alla risposta fornita, auspichiamo che lei possa portare dei fatti concreti all'esame politico di questa aula, dove si possa apprezzare la volontà politica di superare quei rapporti tesi, che c'erano stati nel recente passato sulla vicenda olimpica e con il comitato che aveva sostenuto le olimpiadi in quel di Torino.