Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2935 del 8 gennaio 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 2935/XI Realizzazione di un ponte in località Borgofranco sulla linea ferroviaria Aosta/Chivasso. (Interro­gazione)

Interrogazione Richiamate le precedenti iniziative del proprio gruppo relativamente alla ritardata riapertura della linea ferroviaria Aosta/Chivasso;

Preso atto che la linea è stata finalmente riaperta grazie alla posa in opera di un ponte "provvisorio" sulla Dora Baltea, nei pressi di Borgofranco (TO);

Osservato che l'ipotesi della costruzione di un ponte "provvisorio" era già stata avanzata dalle forze politiche più attente alla tematica in esame, fin dai mesi successivi agli eventi alluvionali dell'ottobre 2000;

Ricordato che a tale ipotesi si contrappose quella della soluzione "definitiva", ancor oggi da realizzare;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l'Assessore competente per sapere:

1) in quanto tempo è stato montato il ponte "provvisorio" di Borgofranco, che ha permesso la riapertura della linea ferrovia Aosta/Chivasso;

2) quali sono le ragioni che hanno impedito in precedenza la realizzazione di detto ponte;

3) quando verrà verosimilmente realizzato il ponte "definitivo".

F.to: Curtaz

Président La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Cerise.

Cerise (UV) In data 31 dicembre, abbiamo provveduto a chiedere a "Rete Ferroviaria Italiana" di Torino di fare il punto della situazione, che è oggetto dell'interpellanza. Per quanto riguarda i tempi di costruzione del ponte, lo stesso è stato montato in tre settimane o poco più, forse un mese con l'avvitamento dei bulloni; le opere necessarie alla posa del ponte hanno però avuto ben altre vicissitudini. Infatti la posa del ponte, sia esso provvisorio con queste strutture metalliche, sia esso definitivo, necessitava di opere di appoggio sia spondali che centrali. In merito Rete Ferroviaria Italiana si esprime così: "La cattiva esecuzione della ditta appaltatrice delle opere di fondazione del ponte e delle vicende giudiziarie, hanno costretto questa società a procedere alla risoluzione del contratto di appalto e al riappalto delle stesse, fatti che hanno conseguentemente protratto i tempi per avere la piena disponibilità delle opere. A dilatare i tempi…" - qui veniamo al secondo appalto - "… hanno contribuito le varie piene del fiume Dora Baltea, che si sono verificate nel 2002 rendendo necessario di ripristinare il cantiere in più occasioni".

Va però ricordato che questa Amministrazione, nel mese di settembre, sia al fine di accelerare l'ultimazione delle opere e tenuto conto dell'esito non soddisfacente degli interventi finora eseguiti, in capo a "Rete Ferroviaria Italiana" di Torino, che è la società competente in merito, si era rivolta direttamente ai vertici delle società del gruppo "Ferrovie dello Stato" con una pesante lettera di protesta in data 24 settembre 2002. La lettera è stata inviata al Presidente della società di "Rete Ferroviaria Italiana", Giorgio Bernini, all'Amministratore delegato, Mauro Moretti, al Presidente di "Ferrovie dello Stato", Giancarlo Cimoli, e altri responsabili, e sono stati interessati del problema anche i due Parlamentari valdostani.

Per quanto riguarda la costruzione del ponte definitivo non ho avuto una risposta certa alla mia richiesta, quindi non sono in grado di darvi con certezza delle date. Vi posso però dire che sono programmati, a brevissimo tempo, degli incontri sia con "Rete Ferroviaria Italiana", sia con l'altra società, "Trenitalia", per vedere se riusciamo a fare il punto della situazione. In quella sede riproporrò il quesito, chiedendo di avere delle risposte precise su questo argomento; quello che abbiamo avuto, in termini di assicurazione, è che le strutture messe in opera attualmente dovrebbero, fatto salvo un brevissimo periodo di assestamento, consentire ai treni di viaggiare su di esse ad una velocità pressoché regolare.

Président La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU) Ringrazio l'Assessore per la sua risposta che è stata sintetica, ma con il merito, quantomeno, di essere chiara. Di questa vicenda abbiamo parlato numerose volte, anche con accenni polemici, con l'Assessore che lo ha preceduto, perché abbiamo ritenuto che in tutta questa vicenda ci sia stata da parte dell'Amministrazione regionale una sottovalutazione del problema e una insignificanza di iniziative, limitate all'invio delle solite lettere; conoscevamo già anche quest'ultima, perché è stata la risposta ad una delle tante iniziative che avevamo fatto. La questione del ponte è significativa su come questa vicenda sia stata mal gestita. Adesso non voglio polemizzare, né riferirmi all'Amministrazione regionale piuttosto che al Governo nazionale, piuttosto che a "Trenitalia", però quando anche in quest'aula abbiamo iniziato a discutere nel post-alluvione della linea ferroviaria e dei grossi interventi, è subito stato chiaro che uno dei problemi nodali della ricostruzione era questo benedetto ponte! Già allora avanzammo la proposta di un ponte provvisorio fatto dal "Genio ferrovieri", perché da persone di buon senso ci chiedevamo: quando il "Genio ferrovieri" - che sono poi i militari delle ferrovie - va a ricostruire delle strade e dei ponti nelle zone di guerra, non ci può mettere due anni, ci metterà qualche settimana! Perché allora non facciamo questa operazione anche al ponte sulla Dora Baltea, in modo da consentire una conclusione dei lavori più rapida?

A questa proposta - che ricordo di aver fatto umilmente in quest'aula - veniva risposto che bisognava fare un ponte definitivo, perché era assurdo fare un ponte provvisorio quando ci sarebbe stato il ponte definitivo!

Ora, capisco quanto mi ha chiarito l'Assessore, che quel ponte provvisorio non poteva essere fatto in due o tre settimane perché i lavori di consolidamento, di fondamenta, eccetera, devono possedere delle caratteristiche strutturali particolari; però, sicuramente, se si fosse avviata una trattativa per fare immediatamente il ponte provvisorio - come veniva suggerito - credo di poter affermare che avremmo da tempo aperta la ferrovia Aosta-Chivasso! Abbiamo perso dei mesi, forse addirittura più di un anno, perché si è seguita questa idea del ponte definitivo. Ponte definitivo che oggi, a due anni e tre mesi dall'alluvione non c'è, e l'Assessore ci ha garantito che farà i passi opportuni, per capire quando verrà realizzato.

Un'altra cosa che non faceva parte dell'interrogazione, ma che sarebbe interessante da chiedere a "Trenitalia" - e che qui mi permetto di suggerire all'Assessore - è se la costruzione di questo nuovo ponte interferirà con il ponte provvisorio e quindi con il transito dei treni: mi auguro di no!

La morale di questa storia, che non è una favola, ma è una brutta vicenda, è che la Valle d'Aosta ha avuto per un certo periodo un'assenza di collegamento ferroviario per delle scelte sbagliate. Non mi interessa capire se ha più sbagliato l'Amministrazione regionale, il Ministero dei trasporti o "Trenitalia"! Ci sono state scelte sbagliate, che l'utenza valdostana ha pagato pesantemente e che continua a pagare, ma questo lo vedremo al punto 14 dell'ordine del giorno, quando ci sarà da discutere un'altra interrogazione del nostro gruppo.