Oggetto del Consiglio n. 2934 del 8 gennaio 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 2934/XI Interventi per una maggiore funzionalità del comparto sanitario in Valle. (Interrogazione)
Interrogazione Avendo appreso che esiste un malcontento tra i lavoratori del comparto sanità per la presenza di una serie di problemi che da tempo attendono una risposta dallo stesso organo politico, tanto che ancora recentemente è stato dai rappresentanti sindacali sollecitato un incontro in tal senso con l' Assessore regionale alla sanità;
Ritenendo che tali momenti di confronto tra le diverse parti interessate possano esser utili anche per ristabilire condizioni serene di lavoro, il che non può non incidere positivamente anche sulla qualità del servizio offerto all'utente;
Ricordando che sul tavolo delle trattative ci sono problemi come la composizione del Consiglio dei sanitari, i rapporti sindacali con l'Usl, le ricadute che sul comparto sanità avrebbe l'attuazione della gestione privata di servizi all'interno del project financing, eccetera;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore competente per sapere:
1) se è a conoscenza della situazione di malcontento denunciata dagli operatori del comparto sanità;
2) se l'incontro sollecitato dalle organizzazioni sindacali ha avuto luogo;
3) quali sono i problemi posti dalle organizzazioni sindacali che possono essere affrontati a livello politico e quale soluzione intravede.
F.to: Squarzino Secondina - Curtaz
Président La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.
Vicquéry (UV) Inizierei dicendo che non risulta che ci sia uno stato di malcontento fra gli operatori della sanità, come invece viene riportato nell'interrogazione. Al contrario, il recente accordo sindacale siglato fra le organizzazioni sindacali e le RSU del comparto e battezzato "accordo Omnibus", dati i molteplici settori che ha disciplinato e la corposità del documento stesso, approvato con deliberazione del Direttore generale dell'azienda USL in data 7 ottobre 2002, ha ricevuto notevole apprezzamento durante le assemblee sindacali in cui è stato presentato. Organizzazioni sindacali e RSU hanno addirittura espresso elogi nei confronti della direzione.
Ciò detto, rispetto al secondo punto, l'incontro con il sottoscritto è stato richiesto dal Coordinatore delle RSU in data 26 novembre e si è tenuto nella prima data disponibile - e qui la disponibilità non è solo dell'Assessore, ma anche della cosiddetta "controparte" - in data 12 dicembre presso l'Assessorato per discutere di quattro problematiche: "projet financing", indennità di bilinguismo, Consiglio dei sanitari, rapporti sindacali con l'azienda USL. L'invito è stato inoltre esteso ad una delegazione rappresentativa delle organizzazioni sindacali interessate, composta da una decina di persone.
Si è discusso una mattinata sullo stato di avanzamento del "projet financing", che si concluderà a fine gennaio con una pronuncia da parte del gruppo di lavoro rispetto all'interesse pubblico o meno dell'iniziativa; si è trattato dell'indennità di bilinguismo, alla luce della recente intesa raggiunta fra Amministrazione regionale e organizzazioni sindacali sul comparto unico regionale, concordando sulla proposta di rinviare ad una verifica dell'azienda USL l'applicazione degli aumenti contrattuali previsti per l'indennità di bilinguismo al comparto sanità.
Si è altresì convenuto sulla necessità di accertare la fattibilità tecnica amministrativa di modificare la legge regionale n. 5/2000, allo scopo di estendere la rappresentatività in seno al Consiglio dei sanitari di tutti i profili professionali del comparto sanità. L'ipotesi consisterebbe nel prevedere quattro membri eletti dal personale di comparto, anziché gli attuali due, in rappresentanza delle quattro aree aziendali, cioè amministrativa, sanitaria, territoriale e della prevenzione. A questo proposito ho dato la mia disponibilità, a condizione che ci sia una condivisione da parte delle altre organizzazioni sindacali, perché i numeri devono comunque essere rispettati, ma l'argomento è aperto e non c'è nessuna pregiudiziale da parte dell'Assessorato.
Si è discusso, infine, in presenza del Direttore generale dell'azienda, di come articolare nell'immediato futuro i rapporti sindacali con le organizzazioni sindacali, perché su questo versante pare esserci una difficoltà di sinergie, una difficoltà di rapporti. A me pare importante che si sia addivenuti alla firma di questo accordo decentrato, che è un po' il "vademecum" dei rapporti sindacali, ma questo non inficia tutto quanto rimane; anzi, devono essere instaurati rapporti di corretta collaborazione, le organizzazioni sindacali devono essere sentite, la concertazione è un principio in cui crediamo; ma la concertazione, come si sa, significa che alla fine, in mancanza di accordo, la direzione generale ovviamente deve decidere. Sotto questo punto di vista ribadisco la mia disponibilità a discutere gli argomenti che sono di competenza dell'Amministrazione regionale, mi riferisco all'indennità di bilinguismo e al problema legato alla nomina del Consiglio dei sanitari.
Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU) L'Assessore ha iniziato rivendicando il fatto che nell'iniziativa era stato usato un termine improprio: "malcontento", e ha ricordato che è stato firmato un accordo sindacale, per cui non c'erano motivi di malcontento. Nel corso della sua risposta, poi, anche lui ha parlato di "difficoltà di rapporti fra organizzazioni sindacali e direzione aziendale", ha parlato di "necessità di corretta collaborazione, di concertazione", dando per scontato che ci siano motivi reali di malcontento. Se questi non ci fossero, non sarebbe necessario evidenziare che esistono difficoltà di rapporti fra azienda e sindacati. Non ho parlato di malcontento rispetto all'esito contrattuale, ma abbiamo parlato di un malcontento rispetto alla presenza di una serie di problemi, quelli che poi lei ha elencato. Su alcuni di questi problemi torneremo molto velocemente, in particolare sul problema del Consiglio dei sanitari, della rappresentanza di questo personale nel Consiglio dei sanitari, perché su questo argomento lei, Assessore, continua ad avere una posizione che non è quella coerente con la legge, come già avevamo avuto modo di dire allorquando, nella precedente iniziativa del 22 maggio, avevo posto questo problema. Lei allora aveva detto che per poter modificare la legge regionale doveva esserci un'intesa fra le organizzazioni sindacali, perché qualcuno rinunci per lasciar posto ai logopedisti, perché di fatto non può non esserci pariteticità fra medici da un lato e personale del comparto dall'altra!
Adesso lei dice che è disposto a mettere più personale di comparto, ma che deve esserci l'accordo anche da parte dei medici. La sua posizione è chiara, Assessore, ma non è soddisfacente. Lei sa bene che c'è una sentenza della Regione Lombardia, che ha dato ragione a queste professioni sanitarie, e ha dichiarato che queste devono essere presenti nel Consiglio dei sanitari, nel senso che ci deve essere un'integrazione di queste categorie, non una sostituzione con altre! Prendo atto della sua risposta, che è ancora una risposta - a parole! - di grande apertura e disponibilità a risolvere i problemi mentre, di fatto, lei sa che questa soluzione non andrà avanti! Io la sfido allora, in tempi brevi, a portare qui, in Consiglio, una modifica di questa legge: solo allora avremo la certezza che questo avverrà! Già il 22 maggio lei aveva detto che era possibile agire in quel modo se c'era l'accordo, ma dal 22 maggio 2002 all'8 gennaio 2003 lei non ha fatto un passo per questo! Se io preparassi la legge, lei per primo direbbe: "non può farlo perché ci vuole l'accordo dei sindacati"; certo che la preparo e sono sicura che lei la boccerà! La prendo in parola allora: io la preparo, ma lei si deve impegnare a votarla e non a ridire che occorre l'accordo con i sindacati!
In secondo luogo, ci sono diversi problemi che riguardano questo personale. Il problema del bilinguismo dipende da lei, e siamo d'accordo, ma poi c'è tutto il problema che riguarda il personale nel caso in cui il "projet financing" arrivasse in porto. Se non c'è anche su questo aspetto una chiarezza sulle conseguenze di questo progetto sui servizi e sul personale, il personale ne è sicuramente danneggiato! La prego quindi di riprendere in mano questi problemi e di non aspettare che ci sia un'altra lettera dei sindacati, in cui le ricordano, dopo alcuni mesi, che quei problemi non sono stati risolti!