Oggetto del Consiglio n. 2310 del 28 novembre 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 2310/XI Lavori di sistemazione della pista dell’Aeroporto Corrado Gex. (Interpellanza)
Interpellanza Richiamata la propria interrogazione "Interventi di sistemazione della pista Corrado Gex di Saint-Christophe", discussa in occasione del Consiglio regionale del 3/10/2001;
Appreso che i lavori che paralizzano lo scalo valdostano, sarebbero ancora fermi alla realizzazione dei canali di drenaggio a bordo pista;
Appreso altresì che i lavori di illuminazione della pista non solo non sarebbero iniziati, ma non sarebbero ancora neppure autorizzati, né dall'ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile), né dall'ENAV (Ente Nazionale Assistenza al volo);
Ritenuto quindi che la chiusura dell'aeroporto si protrarrà ancora per lungo tempo;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per sapere:
1) se corrisponde al vero che l'ENAC e l'ENAV non abbiano ancora autorizzato i lavori di illuminazione della pista;
2) come intende attivarsi per superare i significativi ritardi accumulati (e ulteriormente prevedibili) nell'esecuzione dei lavori in corso;
3) se è soddisfatto di come la Giunta ha gestito e sta gestendo il problema aeroporto.
F.to: Curtaz - Squarzino Secondina
PresidenteGli interpellanti ritengono che non sia necessario illustrare l’interpellanza.
La parola all’Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Lavoyer.
Lavoyer (SA) Alla prima domanda: "se corrisponde al vero che l'ENAC e l'ENAV non abbiano ancora autorizzato i lavori di illuminazione della pista", abbiamo avuto più volte occasione di ribadire che sia l’ENAC che l’ENAV sono state ampiamente informate di tutti i lavori; che vi siano tutte le autorizzazioni necessarie, lo abbiamo anche ribadito in commissione consiliare competente a seguito di un'ampia e articolata audizione sull’argomento?
(interruzione del Consigliere Curtaz, fuori microfono)
? dicevo, sul fatto che vi siano le autorizzazioni da parte dell’ENAC e dell’ENAV, più volte ciò è stato ribadito, in senso positivo, cioè nel senso che ci sono, lo abbiamo anche ribadito in commissione consiliare a seguito di un'ampia e articolata audizione.
Per quanto attiene l’affermazione in premessa: "che i lavori di illuminazione della pista non solo non sarebbero iniziati, ma non sarebbero ancora neppure autorizzati", sono affermazioni, non so se le ha lette sui giornali, ma sono affermazioni che non hanno nessuna attinenza alla realtà dei fatti. Prova ne è che basterebbe andare a guardare i verbali agli atti della Direzione opere edili dell’Assessorato al territorio, in base alla consegna dei lavori relativi all’appalto in questione, che è avvenuto il 18 giugno 2001, all’impresa Troiani e Ciarocchi, per poter procedere all'esecuzione dell’opera nel rispetto del progetto di illuminazione.
Mi pare che su questo argomento si faccia più o meno volutamente tanta confusione su quelli che sono i lavori dell’Aeroporto, su quelle che sono le problematiche relative all’impianto di illuminazione e sugli altri aspetti legati, invece, più alla sicurezza, derivanti da normative e circolari, che sono state emanate dopo gli avvenimenti dell’11 settembre a seguito del tragico incidente di Linate. Cercherò quindi di ripercorrere le tappe fondamentali, brevemente, perché il dossier è talmente corposo e mi pare che in commissione io abbia risposto in modo più che dettagliato su questo argomento.
Vorrei poi chiarire una volta per tutte la differenza fra ENAC e ENAV: il primo è l’ente nazionale e il secondo l’ente regionale. L’Assessorato ha rapporti con l’ENAC, successivamente l’ENAC usufruisce della struttura decentrata per gli adempimenti burocratici del caso. Fatta questa premessa, dobbiamo dire che tutto quanto è comunicato all'ENAC, viene comunicato per conoscenza anche all'ENAV; la prima autorizzazione all’impianto risale comunque al 1994; la lettera di risposta del Ministero dei trasporti sul progetto fa riferimento al 1994 sia ai lavori di allungamento e ristrutturazione della pista, che a quelli dell’impianto di illuminazione.
Sulle problematiche dell’impianto di illuminazione bisogna distinguere quelli che sono gli interventi di creazione di pozzetti, di modificazioni, di scavi per far passare l’impiantistica stessa, e quella che, invece, è la tecnologia relativa ai corpi illuminanti: infatti, l’unico aggiornamento per il quale qualcuno diceva che mancavano le autorizzazioni, che poteva configurarsi come una modifica nel progetto originario, ma che è un aggiornamento tecnologico, è relativo solo ai corpi illuminanti. Anche per quanto attiene a questo tipo di problematica, abbiamo ampie lettere, dove si dice: "visti gli elaborati progettuali e successivi aggiornamenti inviati?", eccetera, eccetera, "? si esprime, per quanto di competenza, parere favorevole alla realizzazione delle opere di cui trattasi".
Poi ci sono alcune brevissime prescrizioni: ad esempio, che le fasce antipolvere abbiano una larghezza minima di 3,5 metri a partire dalla fascia di bordo pista, che venga verificata la portata dei canali di raccolta delle acque meteoriche e delle relative griglie in funzione del carico critico dell’area tipo che opera su detto Aeroporto, che la segnaletica venga eseguita in conformità alle prescrizioni di cui all’annesso 14 della normativa ICAO. Queste sono lettere dell’ENAC, che danno l’autorizzazione; la prima lettera è dell’11 marzo 1994, poi ve ne sono di successive al mese di giugno, al mese di luglio, di agosto, di novembre, fino ad arrivare all’ultima lettera del 22 novembre, questa dell’ENAV visto che abbiamo scritto all’ENAV, per capire come mai dei funzionari dicevano di non aver visto nulla.
Ci risponde l’ENAV: "In merito alla vostra richiesta di ricevere notizie sull’iter procedurale relativo ai progetti di impianto AVL, la informo che gli stessi, come appurato personalmente, sono all’attenzione degli uffici interessati presso la nostra sede centrale. Firmato, il dirigente: Giulio Giovannini". Loro stessi confermano che c’è tutto e ricordo che l’ENAC ha sempre fatto riferimento all’ENAV. L’ultima lettera poi è relativa alla nomina del collaudatore sulle opere in argomento e qui mi collego al secondo punto del quesito, quindi mi pare di aver illustrato ampiamente che sono informati di tutto.
Il secondo punto è quello che chiede: "come intende attivarsi per superare i significativi ritardi accumulati?"; anche qui, bisogna distinguere una volta per tutte quelli che sono i lavori appaltati e quelli che sono i lavori e gli interventi programmati successivamente alle note vicende legate alla sicurezza, da una parte, e alle norme antiterrorismo, dall’altra. Per quanto attiene i lavori, già il 4 ottobre 2001, quindi nel pieno rispetto della tempistica che avevamo previsto di chiusura dell’Aeroporto, che era prevista per l’ultima settimana di agosto e per il mese di settembre, abbiamo richiesto la nomina del collaudatore delle opere in argomento, perché le opere erano ultimate. Le opere per le quali era stato inizialmente chiuso l’Aeroporto, erano state ultimate già il 4 ottobre; prova ne è che adesso, a seguito di quella richiesta, è stato nominato il collaudatore e, in base alla comunicazione ufficiale, pensiamo che a giorni venga il collaudatore e collaudi questi interventi, dopo di che l’Aeroporto, per quanto di competenza, potrà essere riaperto. Quindi abbiamo rispettato in toto i tempi.
Dov’è che sono subentrati ulteriori ritardi che non potevano essere prevedibili? Consigliere Curtaz, qui leggo "ulteriormente prevedibili"; ma se siamo seri, non possiamo dire che questi erano ritardi prevedibili, perché questi sono ritardi che nascono da tre circolari, la prima della Polizia di Stato, Sezione Polizia di frontiera, la circolare della Questura di Aosta trasmessa anche all’Ufficio di Presidenza, del 23 ottobre 2001, dove, a seguito delle note vicende dell’11 settembre e quelle di Linate, ci sono stati degli inasprimenti dal punto di vista delle norme di sicurezza. Il 31 ottobre, successivamente a queste comunicazioni, sono stati fatti immediatamente dei sopralluoghi congiunti con la Polizia di Stato, che faceva riferimento al Ministero dell’interno, e con la Questura, per verificare quali dovevano essere gli interventi da fare. Gli interventi che sono stati previsti sono: completare e sostituire alcuni tratti della recinzione; rinforzare la parte superiore di alcuni tratti con filo spinato; sostituire le serrature di tutti i cancelli perimetrali ed eliminare le catene con lucchetti di chiusura.
Inoltre, i cancelli perimetrali controllati a distanza devono essere sorvegliati da telecamere a circuito chiuso; doveva inoltre essere attivato un sistema per la verifica di accesso attraverso appositi pass per equipaggi, passeggeri, personale dipendente della società di gestione, utenti in generale, ivi compresi i diversi fruitori dell’Aeroporto, Aeroclub, scuola di paracadutismo, Protezione civile, Comando Vigili del fuoco, imprese esecutrici di lavori.
È stato fatto un sopralluogo congiunto, successivamente sono stati presentati degli schemi, senza chiamarli progetti, degli interventi e, in base a questa documentazione, l’8 novembre il Ministero dell’interno rispondeva dicendo: "In riferimento alle richieste di parere sulle proposte di intervento che ci sono state sottoposte, si esprime parere favorevole con le seguenti precisazioni: provvedere al ripristino della recinzione?" cioè tutte le precisazioni in base a quanto era stato previsto.
Questi lavori già sono stati avviati, sono in fase di realizzazione, quindi non sono lavori complessi dal punto di vista dell'entità, sono dei microinterventi che comunque richiedono tempo, soprattutto per quanto attiene la problematica della sorveglianza con telecamere fisse, che prevede un impianto tecnologicamente complesso nella realizzazione, però, in tempi brevissimi, anche questi ulteriori lavori saranno ultimati.
Per riassumere, per quanto attiene la chiusura dell’Aeroporto relativa ai lavori dell’appalto, già il 4 ottobre questi lavori erano ultimati ed avevamo fatto richiesta al collaudatore per venire a fare il relativo sopralluogo. Gli ulteriori ritardi dell’apertura sono legati a questi interventi, che non potevano essere prevedibili, ma non interessano solo l’Aeroporto di Aosta, interessano tutti gli aeroporti! Come l’interpellante sa, anche aeroporti importanti hanno dovuto chiudere per mettersi a norma in questo senso.
Per rispondere all’ultimo quesito, non c’è nulla da rimproverare all'azione amministrativa della Giunta in questo senso. Anzi, devo fare anche i complimenti alle strutture dell’Assessorato per come si stanno muovendo con la massima attenzione, solerzia e impegno su questo argomento.
PresidenteLa parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (PVA-cU) Devo esprimere un po' di disagio personale, perché credo che l’Assessore dica il vero quando lamenta che su questo tema c’è confusione, però ho l’impressione che ad alimentare una certa confusione siano anche le risposte che vengono date dall’Assessore in quest’aula a proposito di questa tematica. Faccio alcuni esempi.
Lei, Assessore, ha elencato tutta una serie di impegni, di lettere, di lavori, che non hanno attinenza gli uni con gli altri. Noi abbiamo fatto un'interpellanza che riguardava le problematiche specifiche dell'illuminazione e quindi anche le ultime opere, che sono riferite alle esigenze determinate dagli eventi dell’11 settembre e dell’incidente di Linate concordate con la Questura, sono tutte cose che non hanno niente a che fare con le opere di illuminazione?
(interruzione dell’Assessore Lavoyer, fuori microfono)
? sì, proprio a proposito delle opere di illuminazione, però anche qui, se non ho capito male - perché forse è un mio problema di comprensione - a proposito delle opere di illuminazione, alla domanda specifica: "se corrisponde al vero che l'ENAC e l'ENAV non abbiano ancora autorizzato i lavori di illuminazione della pista", l’Assessore mi ha detto che è tutto autorizzato ed è tutto a posto.
Me lo sono fatto ripetere, perché a me risultava che non fosse così. Ma non potendo avere accesso alle fonti dirette, mi sono limitato a fare quello che fa qualsiasi cittadino, cioè a leggere i giornali. Allora se diversi giornali, anche attraverso giornalisti di una certa serietà e prestigio, riprendono temi relativi all’illuminazione dicendo che non ci sono le autorizzazioni, ho chiesto che venisse ripetuta la risposta perché non avevo inteso bene. Dopo di che, nel corso della lunga risposta dell’Assessore è stato detto che per quanto riguarda la tecnologia dei corpi illuminanti - per me è difficile addentrarmi su questi problemi tecnici - l’autorizzazione non ci sarebbe, sarebbe stata richiesta, ci sarebbero delle cose?
(interruzione dell’Assessore Lavoyer, fuori microfono)
? allora io non ho capito, l’ho premesso, allora il 19 novembre anche su questo ultimo punto ci sarebbe stato un parere favorevole. Ne prendiamo atto! Ancora, quando ci si riferiva alla prevedibilità, non si fa riferimento agli eventi che sono successi, ma si fa riferimento a quanto avverrà da oggi in poi, e qui non possiamo più dire che è imprevedibile perché ormai i fatti sono successi e le richieste che sono state avanzate a vari livelli di maggiore attenzione ai fini della sicurezza, sono dati ormai acquisiti! La prevedibilità quindi si riferisce al futuro ed è per questo che si chiedeva se ci saranno, oltre ai ritardi accumulati, altri ritardi oggi prevedibili in riferimento alle opere nuove da fare! Prendo atto che l’Assessore è soddisfatto di come la Giunta ed egli stesso stanno portando avanti questo problema.
Penso che non possiamo esprimere analoga soddisfazione, soprattutto non la possono esprimere quegli utenti, invero forse pochi, che ormai da mesi non possono utilizzare l’Aeroporto valdostano.