Oggetto del Consiglio n. 2308 del 28 novembre 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 2308/XI Tempi di attuazione del piano di riqualificazione naturalistica e turistica del comprensorio del Marais nei Comuni di Morgex e La Salle. (Interrogazione)
Interrogazione Premesso:
- che la legge regionale 31 dicembre 1999, n. 47 promuove la valorizzazione del comprensorio del Marais, zona umida situata nei comuni di Morgex e di La Salle, indicando una disponibilità finanziaria di oltre 10 miliardi nel quadriennio 1999-2002;
- che la stessa legge prevede la realizzazione di un accordo di programma tra la Regione e gli enti locali interessati per coordinare le azioni, i tempi e le modalità degli interventi;
- che l’Amministrazione regionale ha bandito infruttuosamente un concorso per la riqualificazione naturalistica e turistica del comprensorio;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l’Assessore delegato per conoscere:
1) quali azioni di cui alla legge 47/1999 sono state - ad oggi - concretamente poste in essere;
2) se è già stato definito il programma da concordare gli enti locali interessati;
3) quale parte delle somme previste ai sensi della legge 47/1999 è già stata utilizzata e per quali interventi;
4) per quali ragioni non sono pervenute proposte di partecipazione alla gara esperita nell’agosto 2000.
F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi
Président La parole à l’Assesseur à l’agriculture et aux ressources naturelles, Perrin.
Perrin (UV) Rispondo puntualmente alle domande. Il 29 ottobre scorso è stato approvato un nuovo appalto di servizio - sempre con concorso di progettazione - per la progettazione preliminare e studio di prefattibilità ambientale, indagini geologiche e idrogeologiche preliminari e studio naturalistico storico-geografico. In applicazione della legge citata dal gruppo di Forza Italia, la Giunta regionale, il 7 agosto 2000, aveva approvato l’indizione di un appalto di servizio mediante procedura aperta per la progettazione preliminare e lo studio di impatto ambientale, e per la riqualificazione naturalistica e turistica della zona umida del Marais. Com’è risaputo, l’esperimento di gara è risultato infruttuoso in quanto non sono pervenute proposte. Su questa questione tornerò più avanti.
Per quanto riguarda il programma degli interventi, questo era stato definito con gli enti locali già in fase di predisposizione della legge n. 47/1999 almeno per quelle che sono le linee essenziali. Erano stati infatti concordati la riqualificazione complessiva dell’area attraverso l’ampliamento della riserva naturale, la creazione di un ecomuseo e di una serie di strutture di visita e fruizione, per arrivare infine alla realizzazione di un centro di ricerca sulla biologia alpina. Gli enti locali, in tutta questa fase, sono stati costantemente informati sulle iniziative avviate: ad esempio, per il concorso di progettazione e sul suo esito.
Attualmente la somma impegnata è di 530 milioni e corrisponde all’impegno assunto all’atto dell’ultimo esperimento di gara.
Per rispondere alla 4° domanda, proporrei una breve cronistoria per illustrarvi le vicissitudini legate alla prima gara di appalto e alla mancata partecipazione al concorso di progettazione. Il bando del concorso di progettazione veniva pubblicato il 2 gennaio 2001. Il 22 febbraio 2001 gli ordini professionali della Valle d’Aosta richiedevano di modificare il bando.
Il 27 febbraio, sempre del 2001, il Coordinatore delle risorse naturali comunicava agli ordini che avrebbe verificato la congruità delle richieste. Il 15 marzo il Coordinatore rispondeva agli ordini professionali, ribadendo la regolarità del bando, tesi sostenuta anche a fronte di un parere legale appositamente acquisito.
Da notare che la variazione delle regole in corso di validità del bando avrebbe potuto causare reazioni lecite di coloro che già avessero intrapreso le operazioni di progettazione. Il 19 marzo 2001 gli ordini professionali diffidano i propri iscritti dal partecipare al concorso di progettazione. Il 22 maggio lo studio legale Garancini, sentito in merito, confermava la piena corrispondenza del bando alle disposizioni di legge.
Il 7 giugno 2001, giorno di apertura delle buste, si dichiarava la gara "infruttuosa" per l’assenza di progetti. Con deliberazione n. 3983 del 29 ottobre 2001 la Giunta provvedeva poi, come ricordato in premessa, ad approvare il nuovo appalto di servizio. È in corso l’approvazione del provvedimento dirigenziale di approvazione del bando di gara.
Alla mancata presentazione di progetti al primo bando - bando che era stato studiato ed esaminato da un gruppo di lavoro e che aveva anche l’obiettivo di sollecitare la concorrenza fra studi professionali, per ottenere il massimo di suggestioni e anche di ipotesi di realizzazione di questi lavori, ritenendo la valorizzazione del Marais un’opera meritevole di uno sforzo progettuale particolare - ha contribuito sicuramente la diffida alla partecipazione che gli ordini professionali hanno dato nei confronti dei propri iscritti, sostenendo che i costi da sopportare da parte di eventuali aderenti al progetto sarebbero stati troppo elevati e che questo avrebbe scoraggiato soprattutto i professionisti locali ad intraprendere questo tipo di progettazione.
In questo senso la diffida ha interessato marginalmente anche i direttivi nazionali degli Ordini degli ingegneri e degli architetti.
Président La parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (FI) Sono ormai diversi anni che si parla insistentemente di riqualificazione dell'importante area naturalistica che si trova nella Valdigne, denominata "Marais". La Regione Valle d’Aosta con la legge n. 47/99, che è la legge alla quale si fa riferimento, ha previsto un intervento per la riqualificazione di questo sito, finalità che devono essere condivise con gli enti locali, come poco fa ribadiva anche l’Assessore Perrin, e nella fattispecie con la comunità montana e con i due comuni sui quali insiste questa zona umida, cioè i Comuni di Morgex e di La Salle.
Questa interrogazione vuole fare il punto della situazione su quello che è l’iter dei lavori. Apprendiamo, con un certo rammarico, che purtroppo questa legge, dalle finalità assolutamente condivisibili, ha subito ritardo dovuto al bando che è stato dichiarato infruttuoso come ha spiegato l’Assessore, sulla base dei rapporti che ci sono stati fra gli uffici competenti della Regione e l’Ordine professionale degli ingegneri.
Con un impegno di spesa di circa 10 miliardi, la legge n. 47/99 fissa, in maniera esplicita, gli obiettivi che si vogliono conseguire nel quadriennio 1999-2002 e in particolare "attività di ricerca scientifica nell’ambito della biologia alpina", "fruizione turistico-naturalistica" e "riqualificazione dello stabilimento ittico regionale".
Si capisce che il programma è piuttosto ambizioso, ed è giusto che sia così. Purtroppo però è da anni che ci si perde dietro "tante parole", adesso dietro "tante procedure" e di fatto non si è ancora arrivati ad alcun risultato concreto!
Ci auguriamo che il bando che è stato indetto con delibera di Giunta il 29 ottobre scorso non risulti nuovamente infruttuoso e, di conseguenza, ci sia l’apporto professionale necessario per ridisegnare il nuovo assetto turistico-naturalistico di questa importante area della Valdigne; anche perché facendo una rapida ricerca delle iniziative professionali che si sono avute in passato relativamente all’area del Marais, abbiamo visto che ce ne sono alcune di rilievo.
Ciò vuol dire che sono già stati spesi soldi dalle pubbliche amministrazioni (mi riferisco in particolare a quella regionale), per far sì che quest’area non sia abbandonata a sé stessa ma venga riqualificata secondo un criterio di tutela e valorizzazione naturalistica e ambientale.
Prendiamo atto della risposta, Assessore, la ringraziamo per le puntualizzazioni che ci ha dato in merito soprattutto alle discordanze inerenti all’appalto e ci riserviamo di verificare se a certe iniziative dell’Amministrazione conseguiranno fatti concreti.