Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2307 del 28 novembre 2001 - Resoconto

OGGETTO N. 2307/XI Ultimazione dei lavori di ristrutturazione dell’Assessorato all’Industria. (Interrogazione)

Interrogazione Premesso:

- che la sede dell’Assessorato all’Industria, Artigianato ed Energia sita in Piazza della Repubblica, a seguito dei lavori di ristrutturazione a suo tempo effettuati, dispone di due piani ad uso autorimessa, dei quali il secondo non è mai stato aperto;

- che nel novembre ’99 l’Assessore alle Opere Pubbliche, rispondendo ad un’interpellanza presentata da Forza Italia sui ritardi e le prospettive di utilizzo del 2° piano interrato, prevedeva l’apertura delle autorimesse in un tempo stimabile in 8-10 mesi;

- che a dicembre 2000, permanendo l’inagibilità del 2° piano interrato, Forza Italia presentava interrogazione per ottenere chiarimenti sulla mancata apertura;

- che l’Assessore alle Opere Pubbliche aveva rimandato al giugno 2000 l’apertura;

Rilevato che a tutt’oggi permane l’inagibilità del 2° piano interrato;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l’Assessore alle Opere Pubbliche per sapere:

1) quali sono i motivi di tale ennesimo ed ulteriore ritardo;

2) quando tale piano dell’autorimessa sarà fruibile;

3) a quanto ammontino i costi sostenuti dall’Amministrazione per i lavori di adeguamento finalizzati a ottenere l’agibilità del 2° piano interrato di tale autorimessa.

F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi

Président La parole à l’Assesseur au territoire, à l’environnement et aux ouvrages publics, Vallet.

Vallet (UV)Ho già avuto modo di rispondere su questo argomento nel mese di dicembre scorso. Ebbi a dire allora che, a seguito di due gare di appalto a licitazione privata andate deserte, avremmo proceduto con l’affidamento dei lavori a trattativa privata, cosa che era stata fatta, e i lavori erano stati aggiudicati all'impresa Gipponi Ernesto in data 6 novembre 2000.

A un anno di distanza, relaziono sulle cose che sono state fatte e quelle che ancora sono da fare. Il Consigliere potrà evincere che non di "colpevole ritardo" si tratta, ma di una serie di concause che hanno dilatato un po' i tempi.

I lavori sono stati aggiudicati definitivamente con provvedimento dirigenziale del 20 dicembre 2000. Al fine di poter iniziare i lavori al più presto, si è proceduto, in data 21 dicembre, quindi il giorno successivo, ad effettuare la consegna dei lavori sotto le riserve di legge, cioè in assenza di contratto.

I lavori sono stati consegnati solo parzialmente, in quanto il primo piano dell’autorimessa era occupato, alcuni locali non erano disponibili e comunque le temperature rigide dell’inverno non consentivano l’intervento sull'intera zona di cantiere. In data 21 febbraio 2000 si è quindi proceduto, sempre sotto le riserve di legge, alla consegna definitiva dei lavori. Il relativo contratto è stato stipulato in data 29 marzo 2001.

In data 9 maggio i lavori sono stati sospesi, in quanto il collegamento dell’impianto antincendio alla rete idrica comunale ha richiesto un'attenta verifica progettuale, per via della presenza in Viale dei Partigiani, di altre utenze quali tubi Enel, Italgas e Telecom; inoltre, hanno dovuto essere apportate modifiche al vano ascensori e queste hanno portato un notevole ritardo per la consegna delle parti meccaniche dell’ascensore. I lavori sono stati ripresi in data 3 settembre 2001 e sono stati sospesi nuovamente in data 8 ottobre 2001, in quanto è stato necessario predisporre una nuova perizia di variante.

Oltre alla consegna parziale, dovuta all'indisponibilità al momento della consegna di tutti i locali, hanno costituito causa dell’allungamento dei tempi alcune questioni. È stato necessario spostare e ricollocare parte dell’archivio cartaceo del catasto che occupava alcuni locali oggetto dell’intervento; si sono riscontrate delle difficoltà all’atto di esecuzione degli scavi per la realizzazione di un nuovo vano ascensore a servizio dei disabili, causate dalla natura incoerente del terreno e dai ridotti spazi operativi; tempi lunghi sono da mettere in relazione alle difficoltà del trasporto del materiale di risulta degli scavi, fatto obbligatoriamente con mezzi di piccola capacità, non potendo l’autocarro, viste le dimensioni, entrare nell’autorimessa interrata.

Ugualmente per la realizzazione delle strutture in cemento armato, non potendo l’autobetoniera entrare nell’autorimessa, si è dovuto procedere mediante l’impasto di tutto il calcestruzzo in sito. Gli allacciamenti alla rete idrica per l’approvvigionamento del sistema antincendio hanno comportato l’intervento su Viale Partigiani di cui dicevo, resosi alquanto impegnativo dalle interferenze con le reti dei sottoservizi interrati, alcuni dei quali non presenti all’atto della progettazione.

Notevole condizionamento e rallentamento nell'esecuzione è stato causato dallo svolgimento dei lavori senza arrestare il traffico veicolare cittadino, come giustamente preteso dal Comune di Aosta.

Siamo comunque in dirittura di arrivo e attualmente, rispondo al punto 2, l’impianto di spegnimento automatico e l’ascensore sono praticamente ultimati. Si è in attesa dei relativi collaudi tecnici propedeutici, del certificato di prevenzione incendi e del certificato di agibilità relativamente al secondo piano interrato; si prevede, pertanto, di rendere fruibile l’autorimessa entro la primavera del prossimo anno.

Per quanto riguarda la terza domanda relativa ai costi, per l’esecuzione dei lavori sono stati impegnati 540 milioni di lire, di cui 405.183.000 per l’esecuzione dei lavori, 134.816.000 per spese tecniche, IVA e imprevisti. L’importo di aggiudicazione dei lavori è stato pari a lire 374.432.000 al netto dell’IVA.

Président La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (FI) Devo prendere per buone le date e le previsioni dell’Assessore, anche perché con questa iniziativa è la terza volta che torniamo sull’argomento.

Devo dire che, per fortuna, non tutti i lavori pubblici hanno questo iter, perché è sorprendente che un progetto datato 1986 non sia ancora arrivato?

(interruzione dell’Assessore Vallet, fuori microfono)

? il progetto è datato 1986, l’incarico e la delibera di Giunta sono del 1986, l’apertura del primo piano è datata 1987 e, dal 1997 ad oggi, c'è stata una serie di gare infruttuose, di riprogettazioni, di perizie suppletive per mettere a norma, non per costruire nulla di più rispetto a quello che era già stato costruito. Esprimiamo comunque, anche questa volta, dello stupore per il modo in cui questa vicenda continua a "trascinarsi", perché questo forse è il verbo che più rende il senso di questa vicenda.

Il fatto che i lavori siano stati sospesi a maggio 2001, che ci sia stata una verifica progettuale, che siano stati sospesi successivamente per gli attacchi dell’acqua, che ci sia stata l’esigenza di una perizia suppletiva, e che alla fine un impianto antincendio e un ascensore abbiano comportato i costi che lei ha riassunto, non possono che lasciarci perplessi! Le scorse volte, purtroppo, le sue previsioni sono state smentite dai fatti!

Ci auguriamo che questa primavera possa essere finalmente messo a regime il secondo piano. Auspichiamo solo che non si voglia fare un'inaugurazione in "pompa magna", perché bisognerà aprirlo in sordina facendo finta di niente!