Oggetto del Consiglio n. 2376 del 20 dicembre 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 2376/XI Mandato alla Giunta regionale e ai Parlamentari valdostani di richiedere modifiche al disegno di legge governativo sull’immigrazione. (Reiezione di mozione)
Mozione Visto che il disegno di legge n. 7/95 "Modifica alla normativa in materia di immigrazione", approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 ottobre scorso, è attualmente all’esame presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato;
Atteso che le norme ivi contenute contrastano con le direttive Ue in corso di approvazione sull’immigrazione di lunga durata e sui ricongiungimenti familiari;
Visto che, come ha sottolineato la Caritas italiana, il disegno di legge:
- legando in modo indissolubile il permesso di soggiorno e la sua durata al possesso di un contratto di lavoro, considera l’immigrato solo come forza lavoro, "ridotto a soggetto utile, solo se, e fino a quando, produce ricchezza";
- restringendo la facoltà del ricongiungimento familiare solo al coniuge e ai figli e abolendo quella nei confronti dei genitori a carico, considera lo straniero utile "come mero fattore di produzione e non come persona umana con legittimi affetti e responsabilità familiari cui rispondere";
Ritenendo che tale disegno di legge non rispecchi i valori di accoglienza e di integrazione che caratterizzano la storia e la cultura della nostra regione né contribuisca a creare quel clima di rispetto cui ogni persona ha diritto, qualunque sia la sua provenienza o il suo credo religioso;
Visto il ruolo positivo che gli immigrati svolgono nella nostra regione, sia nell’ambito dell’imprenditoria, come in quello dell’agricoltura di montagna, o ancora dell’assistenza domiciliare a persone non autosufficienti;
Considerato che vada riconosciuto alle Regioni un ruolo determinante nel definire le quote di ingresso delle persone immigrate;
Il Consiglio regionale
Chiede
Al Presidente della Giunta e ai Parlamentari valdostani:
di adoperarsi, nelle rispettive sedi e sfere di competenza, al fine di far modificare tale disegno di legge, perché:
1) sia riconosciuto un ruolo più determinante alle Regioni nella definizione delle quote di ingresso degli immigrati;
2) siano consentiti ricongiungimenti familiari anche per i genitori o altri familiari a carico dell’immigrato;
3) siano allungati sia i tempi di soggiorno consentiti per trovare un’altra occupazione, in caso di perdita del posto di lavoro, sia la durata del rinnovo del permesso di soggiorno;
4) sia ripristinata la cosiddetta "sponsorizzazione", cioè l’ingresso nel nostro paese su "chiamata" del datore di lavoro.
F.to: Squarzino Secondina - Curtaz – Beneforti
Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU)Vorrei spiegare ai colleghi perché non possiamo rinviare anche questa a gennaio. Ci sono dei motivi contingenti, nel senso che c’è una discussione, attualmente a livello di Commissione Affari costituzionali del Senato, dove si discute questo disegno di legge, che poi sarà portato in aula.
Quindi non abbiamo tempo di pronunciarci su questo disegno di legge, se rimandiamo il tutto a gennaio. Perché il nostro gruppo ha inteso presentare una mozione su questo argomento? Intanto credo che tutti abbiate avuto modo di vedere anche dai giornali come sia stato proposto un disegno di legge, che viene chiamato "Bossi-Fini", tanto per dare loro un nome, e che vuole modificare l’attuale legge sull'immigrazione in senso molto restrittivo.
Dato che in questo Consiglio non c’è nessuna forza politica che si riconosca nei due promotori, Bossi e Fini, e dato che su questo disegno di legge non c’è un accordo pieno della stessa maggioranza di Governo, ma ci sono delle alleanze trasversali per cambiare una serie di impostazioni di questo disegno di legge, abbiamo pensato che poteva essere un risultato raggiungibile quello di far esprimere da questo Consiglio regionale una volontà politica nei confronti dell'impostazione di questo disegno di legge.
Nella mozione non vengono indicati chiaramente gli emendamenti che si intendono sostenere. Su "La Repubblica" di ieri si parlava di centinaia di emendamenti preparati, e del fatto che proprio all’interno del Polo ci sono posizioni diverse: lo stesso Follini diceva che sull'immigrazione sono pronti a migliorare il testo, lo stesso Esecutivo ha affermato che non si opporrà ad alcune modifiche sul disegno di legge sull'immigrazione. Per questo motivo è difficile, in questo momento, indicare con chiarezza quali delle centinaia di emendamenti proposti sia utile sostenere; però è possibile, questo sì, indicare le scelte che condividiamo e quale parte della proposta di legge non condividiamo. Per fare questa presentazione della legge, utilizzerei d’emblée alcuni documenti che sono stati presentati dalla Caritas italiana e anche da altre organizzazioni cristiane. Vorrei sottolineare alcuni punti, proprio quelli che abbiamo ripreso nella mozione, perché ce ne sarebbero molti altri ugualmente interessanti, ma credo che questi siano quelli discriminanti e quelli che qualificano una scelta politica sull'immigrazione.
Primo punto, il disegno di legge attuale introduce uno stretto collegamento fra il permesso di soggiorno dello straniero e il contratto di lavoro. "Questo – leggo - proietta un'immagine strumentale dello straniero, che è ridotto a soggetto utile solo se e fino a quando produce ricchezza; infatti, il disegno di legge intende sopprimere l’articolo 23 del testo unico sull'immigrazione, cancellando l’istituto dell’ingresso per inserimento nel mercato del lavoro, precludendo ogni possibilità di immigrazione legale a chi voglia inserirsi in settori a bassa qualificazione, per i quali un rapporto di lavoro non può costituirsi senza una previa conoscenza diretta fra datore di lavoro e lavoratore".
Pensiamo ai nostri immigrati negli alpeggi: credo che sia difficile per i nostri agricoltori poter procedere ad un contratto di lavoro con dei residenti in Marocco o Tunisia, e poi, solo quando hanno perfezionato questo contratto di lavoro, gli immigrati possono venire a lavorare negli alpeggi; mi sembra che questa modalità non rispetta le esigenze reali di lavori di bassa qualificazione. Ancora, bisognerebbe non aumentare la precarietà di questo "status dell’immigrato", perché questa sua precarietà lo esporrebbe a possibili pressioni da parte dei datori di lavoro, eventualmente senza scrupoli, dato che sono stati ridotti, ad esempio a soli sei mesi di soggiorno, i tempi consentiti per trovare un’altra occupazione in caso di perdita di un posto di lavoro.
Chiederei quindi a questo Consiglio di pronunciarsi perché siano allungati i tempi di soggiorno consentiti per trovare un’altra occupazione, in caso di perdita del posto di lavoro, di pronunciarsi, quindi, sulla durata del rinnovo del permesso di soggiorno.
Sempre riguardo al rapporto di lavoro, c’è l’abolizione della prestazione di garanzia per accesso al lavoro, la cosiddetta "sponsorizzazione".
La sponsorizzazione è uno strumento introdotto con la legge sull'immigrazione, su cui è ancora difficile formulare una valutazione strutturata e definita, tuttavia è possibile sostenere che la sua abolizione, abbinata all’irrigidimento delle procedure di ingresso, non potrà favorire l’incontro fra domanda e lavoro.
Può darsi che la proposta fatta nel tempo lungo vada bene ma, oggi come oggi, l’attuale mercato del lavoro richiede urgente flessibilità di risposta e agilità di procedura, non solo, ma addirittura sarebbe interessante rafforzare di più e introdurre la sponsorizzazione da parte di regioni, enti locali, associazioni imprenditoriali, che sono direttamente interessate a che ci siano dei flussi ordinati di lavoratori, capaci di dare risposta a domanda di lavoro non saturata dalla mano d’opera nazionale; quindi, invece di toglierlo, bisognerebbe potenziarlo ulteriormente, perché è uno strumento che consente l’incontro fra domanda e offerta di lavoro, ed è quanto chiediamo al quarto punto, ovvero che sia ripristinata la cosiddetta "sponsorizzazione", cioè l’ingresso nel nostro Paese su chiamata del datore di lavoro.
C’è poi un secondo aspetto che riteniamo non rispettoso dell’immigrato come persona, ed è la restrizione notevole che si vuole fare dei ricongiungimenti familiari. Viene qui abolita la possibilità di richiedere il ricongiungimento per i genitori a carico, qualora esistano altri figli che possono provvedere al loro sostentamento.
Ma il disegno di legge non specifica le modalità di questa verifica, fra l’altro difficile! Viene pure abolito il ricongiungimento per i parenti entro il terzo grado a carico, inabile al lavoro; quindi viene impedito il ricongiungimento di parenti inabili o handicappati; questa restrizione non farebbe che considerare lo straniero utile solo come fattore di produzione, e non come persona umana con legittimi affetti, con responsabilità familiari di cui rispondere.
Fra l’altro si tratterebbe di una misura in netto contrasto con la proposta di direttiva europea, e finisce anche per pregiudicare il ricongiungimento familiare dei rifugiati riconosciuti. Per tale ragione chiediamo, al secondo punto della mozione, che siano consentiti i ricongiungimenti familiari anche per i genitori o altri familiari a carico dell’immigrato.
Vi è poi un altro problema, che è quello della definizione delle quote nazionali di ingresso. In questo momento le quote di ingresso per l’inserimento nel mercato del lavoro sono stabilite a livello nazionale e le quote stabilite nei due anni scorsi hanno dimostrato che c’è un'assoluta sproporzione fra il numero di domande di sponsorizzazione presentate nelle questure, e il numero degli ingressi consentiti.
Qui si chiede che, dato che sono le regioni che sul territorio sono in grado di meglio conoscere qual è la domanda di lavoro, sia riconosciuto un ruolo più determinante alle regioni nella definizione delle quote di ingresso degli immigrati.
Président La discussion est ouverte.
La parole au Conseiller Cottino.
Cottino (UV) Seulement pour demander une suspension?
(proteste in aula)
? come, l’approviamo così?
Moi je fais la proposition d’une suspension pour une réunion des forces de majorité, si les autres ne sont pas d’accord, ils n’ont qu’à s’opposer à cette requête.
Président La séance est suspendue.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 17,46 alle ore 18,13.
Président La séance reprend.
La parole au Conseiller La Torre.
La Torre (SA) La sospensione è servita per svolgere una riflessione che in questi giorni, per le motivazioni anche legate alle operatività del Consiglio, forse non c’era stato modo di fare. Devo dire che questa sospensione, seppur breve, ha prodotto all’interno della maggioranza un risultato significativo, perché ha permesso di rilanciare la necessità di aprire un dibattito nelle sedi opportune - si era pensato addirittura anche alla commissione - per affrontare in modo serio e impegnato il problema dell'immigrazione. Un problema che attraversa tutta l’Italia e che ha parecchie sfaccettature. Una sfaccettatura può essere quella filosofica e morale, che ci vedrebbe senz’altro tutti d’accordo e che permetterebbe subito, in questo Consiglio, di avere una risoluzione che unisca.
Credo anche che si debba adempiere ad un dovere molto preciso, che è quello di noi amministratori, quello di pensare alle cose come realmente devono essere gestite, con tutti i riflessi che esse hanno.
In tal senso, proprio per poter svolgere un passo proficuo in direzione della soluzione di questi problemi, abbiamo chiesto ai Consiglieri proponenti di valutare questa opportunità che c’è, di poter affrontare all’interno della commissione, per portare realmente in Valle d’Aosta un risultato, che possa essere anche un contributo di civiltà nei confronti di questo grave problema; non so cosa pensa la Consigliera Squarzino.
Noi chiediamo che abbia la cortesia, proprio per permettere che si svolga questo confronto, di ritirare la mozione e di portarla, prima, se possibile, in commissione - qui chiedo al Presidente di permettere di far accedere questa discussione alla commissione competente - e poi, al Consiglio, per poter vedere un risultato utile alla soluzione del problema. In caso contrario non possiamo garantire niente, nel rispetto di tutti i Consiglieri e non essendoci stato un dibattito approfondito.
Président Il s’agit d’une motion d’ordre, requête de renvoi aux commissions de l’argument pour un approfondissement et un examen lors du prochain Conseil.
La parole au Conseiller Curtaz sur la motion d’ordre.
Curtaz (PVA-cU) Voglio solo capire bene questa proposta. Si chiede di votare su una mozione d’ordine di rinvio? Voglio che sia chiara perché è una cosa mai vista!
Presidente No. Il Consigliere La Torre è intervenuto per una mozione d’ordine, chiedendo ai colleghi proponenti di assegnare questa mozione alla commissione per un approfondimento tecnico e perché venga iscritta d’ufficio al prossimo Consiglio regionale. Ho interpretato correttamente?
Curtaz (PVA-cU) Ma questa è una mozione d’ordine, cioè noi saremmo chiamati a votare sulla mozione d’ordine?
Presidente Non è formulata sotto forma di richiesta, è una proposta che vi ha fatto!
Curtaz (PVA-cU) Era solo per chiarire il passaggio procedurale. Noi non accogliamo questa proposta che ci viene da un Capogruppo della maggioranza.
Non l'accogliamo perché la maggioranza ci chiede un ulteriore approfondimento, attesa una "pretesa" complessità della materia, complessità di cui non ho motivo di dubitare, però voglio far presente che questo punto è all’ordine del giorno da almeno dieci giorni! Noi siamo abituati ad un Consiglio dove, come minoranza, dobbiamo in continuazione subire i "suppletivi" che arrivano 48 ore prima della seduta. Su un punto all’ordine del giorno, che dobbiamo obbligatoriamente chiedere di iscrivere 15 giorni prima del Consiglio, ci si dice che la maggioranza non è preparata? A questa cosa non crediamo, la richiesta di rinvio è una richiesta determinata da problemi politici all’interno della maggioranza e allora ciascuno si prenda le sue responsabilità! Non possiamo, come proponenti di questa mozione, aderire a una richiesta che ha, a nostro avviso, l’unico scopo di superare dei problemi politici su questa materia all’interno della maggioranza: quindi chiediamo che ci sia la discussione.
La discussione, Consigliere La Torre, non deve avvenire altrove; questo è il luogo della discussione, è qui che dobbiamo discutere questa materia e poi ognuno si prenderà la responsabilità politica di votare a favore o contro questa mozione, oppure di astenersi, con le conseguenze che il voto ha, per ciascuno di noi, nei confronti dell'opinione pubblica e della propria forza politica!
Président J’ai enregistré une proposition du Conseiller La Torre, qui a été rejetée. Est-ce que quelqu’un formalise la requête de renvoi?
La parole au Conseiller Beneforti.
Beneforti (PVA-cU) Noi vogliamo che sia messa in votazione la mozione. Chi vuol votare a favore vota, chi vuol votare contro vota contro! È da 15 giorni che l’argomento è all’ordine del giorno, e non avete trovato il tempo di dedicarvi un momento, per discutere un problema importante come quello dell'immigrazione, che viene sottoposto a tutti, dalla società civile, alla Caritas, alle ACLI, alle organizzazioni sindacali? O questa povera gente che arriva, va bene solo per gli alpeggi o solo in montagna? Perché ci sono, li abbiamo anche in casa, li utilizziamo, e mi auguro che venga riservato loro un trattamento migliore di quello che è loro riservato altrove.
Ne abbiamo bisogno anche noi di quelle braccia, non si può più fare "l’usa e getta", come qualcuno vorrebbe fare! Credo di no! Vi sono tanti discorsi su questa povera gente, che viene qui a cercare il lavoro, ma io credo che bisogna avere rispetto non tanto verso di noi, che abbiamo presentato questa mozione, quanto verso l’argomento che viene affrontato.
Se non la volete votare, non votatela! E salta fuori il Consigliere La Torre che peraltro non c’è mai in Consiglio regionale che interviene all’ultimo momento e tira fuori il coniglio dal cappello! La Torre, lei deve stare qua: discuta pure di tutti i problemi, li affronti tutti, siamo qui per discutere, ma non venga all’ultimo momento in Consiglio ad insegnarci come si fa a discutere su un problema.
L'oggetto è da 15 giorni che è all’ordine del giorno, quindi lo potevate affrontare molto bene! Poiché sono stati presentati degli emendamenti alla legge n. 40/98, chiediamo, a chi va a rappresentare la Valle d’Aosta in Parlamento e alla Conferenza Stato-Regioni, di portare e sostenere quegli emendamenti che sono interessanti per la nostra regione: non lo richiediamo solo a livello parlamentare, ma anche a livello di "Conferenza delle Regioni", dato che se ne discute anche in quella sede.
Questo si chiede: di sostenere degli emendamenti che toccano anche noi. Quanta gente dalla Valle d’Aosta è emigrata e ha trovato accoglienza: e noi, oggi, questa gente che viene da noi, la vogliamo respingere? Chiediamo solo questo: che i nostri rappresentanti che partecipano alla Conferenza Stato-Regioni, così come i nostri Parlamentari in Parlamento, sostengano i suddetti emendamenti.
So anch'io che questa gente che viene da fuori, a qualcuno, a La Torre, può non interessare che viva o non viva; a lui interessa più il Casinò, questo lo sappiamo, ci lavora, è logico, dove si guadagna va bene tutto, dove non si guadagna non va bene! Bisogna però pensare anche a chi sta peggio di noi, caro La Torre! Lei, ogni tanto, ha qualche rigurgito socialista, ma poi se ne dimentica subito! Se fosse stato un "buon socialista", si ricorderebbe di queste situazioni e se le porrebbe in modo diverso da come se le pone! Noi, che invece sentiamo questi problemi, li poniamo e cerchiamo di sostenerli. Se volete votare contro, votate contro! Ognuno voterà secondo coscienza!
PresidenteLa parola al Consigliere La Torre per fatto personale.
La Torre (SA) Intanto, forse, alcune volte in Consiglio probabilmente non ci sono, però quelli che sono presenti mi dicono anche che lei tante volte c’è, ma dorme! Quindi qualche volta?
Presidente ? collega, il fatto personale non sta nella risposta da dare sui comportamenti altrui, ma nel chiarimento delle proprie parole o dei propri comportamenti.
La Torre (SA) Ha ragione, chiedo scusa, non volevo dire questa cosa. Ogni tanto si risveglia, e come diceva giustamente lei, riscopre un problema, a dieci giorni da Natale, e lo presenta come se lei lo scoprisse per primo; poi, mettendolo evidentemente all’attenzione di tutti, su tale problema pretenderebbe un voto conclusivo, problema che attraversa il Paese da qualche anno e che tocca decine di migliaia di persone, se non milioni! E lei a fronte di una proposta onesta, corretta, che chiede di affrontare tale tematica, permettendo a tutti di dire la propria opinione, rispettosi gli uni degli altri?
(interruzione del Consigliere Beneforti, fuori microfono)
? certo che questa è l’aula, ma per fare un discorso compiuto all’interno di quest’aula non si può arrivare con un compitino di quattro righe e dire: "prendere o lasciare", perché questo è strumentalizzare il problema degli immigrati, così come si strumentalizzano i problemi dei silicotici! Allora, se uno si diverte a venire a far politica per strumentalizzare, possiamo farlo! Vorrà da dire che d'ora in avanti seguiremo con più attenzione i suoi interventi e man mano andremo a valutare le parole che dice!
Se lei volesse veramente lavorare perché i problemi si risolvano, quando vengono fatte delle offerte politicamente corrette, di discutere seriamente nelle sedi opportune, per arrivare a delle conclusioni all’interno di quest’aula, che sicuramente è sovrana - e quindi è quest’aula che dovrà votare -, non rifiuterebbe questi percorsi politici corretti per arrivare alle soluzioni; io ho l’impressione che lei faccia solo strumentalizzazione!
Noi le rispondiamo per correttezza e anche per fatto personale, però devo dire che il suo gioco è un gioco che veramente si esaurisce nelle parole che usa. Finite le sue parole, non lascia traccia!
Président La parole au Conseiller Cottino.
Cottino (UV) Credo che se ci fosse stata ancora la necessità di dimostrare che "forse" era meglio il rinvio, questo battibecco lo dimostra ampiamente. Volevo però chiedere - ed è questo il senso del mio intervento -, in modo formale, il rinvio di questa mozione, ma non perché questo non sia un problema sentito; è sicuramente un problema sentito, effettivamente se così non fosse non riterremmo necessario chiedere il rinvio.
Infatti non abbiamo chiesto il "ritiro", abbiamo chiesto il "rinvio", in modo da poter avere del tempo per approfondire e predisporre un documento più completo e preciso rispetto a quello che ci è stato consegnato.
Dire che è un "problema urgente", è davvero, permettetemi di dirlo, un "falso problema", perché questo disegno di legge è arrivato in Senato alla fine di novembre, non è ancora arrivato alla Camera, e immaginare che prima del prossimo Consiglio regionale sia votato in Parlamento è quantomeno una forzatura! Non abbiamo la necessità di prendere lezioni di falsa bonarietà, né di fare discorsi retorici o provocatori.
Abbiamo però il diritto di approfondire un discorso che, non neghiamo, forse, per quanto riguarda la maggioranza, sia una cosiddetta "ciambella forse non riuscita con il buco", nel senso che non abbiamo fatto in tempo ad approfondirlo come avremmo voluto, per tutta una serie di cause che non sto qui ad illustrare. Rimane il fatto che, sulla base di questi ragionamenti seri e concreti e degli impegni che prendiamo, chiediamo di rinviare questo punto al prossimo Consiglio.
Président Question suspensive formalisée, un orateur à faveur et un contre.
La parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (PVA-cU)Sono contento che il Consigliere Cottino abbia saputo cogliere al balzo il suggerimento del Presidente del Consiglio, che ogni tanto dovrebbe fare il Presidente e non il Capogruppo della maggioranza ma, in assenza del Presidente della Giunta, il clima è quello di una maggioranza un po’ in difficoltà! Il nostro gruppo non la voterà nemmeno questa proposta, ve la lasciamo votare, perché se l'opposizione non può più neanche decidere, in questo Consiglio, di presentare una mozione e di discuterla con i tempi decisi da chi propone, questo Consiglio possiamo abolirlo! Voi con questo atto mettete il "bavaglio" a quel poco di opposizione che c’è ancora nella nostra regione e che c’è ancora in quest’aula! Volete metterci il bavaglio? Fatelo! Ve ne prendete la responsabilità!
Non siete voi a decidere quando questa mozione deve essere discussa, c’è un regolamento che prevede la presentazione 15 giorni prima della seduta. La maggioranza fa sempre quello che vuole rispetto alle tempistiche degli ordini del giorno, per noi c’è questo limite dei 15 giorni; prendiamo atto che mentre il dibattito in Italia e in Europa su questo tema è vivo, tutti i giornali dedicano pagine e pagine, tutti i giorni, a questo problema, prendiamo atto che nessun Consigliere della maggioranza ha avuto tempo finora di pensare a "questo problema" e obbliga noi a decidere sui tempi che fanno comodo alla maggioranza, che con questa iniziativa maschera le difficoltà al suo interno!
Se questa proposta di rinvio viene mantenuta, il nostro gruppo abbandonerà l’aula, cercherà di informare l’opinione pubblica su come viene applicato il Regolamento in quest’aula, su come viene utilizzato il Regolamento e sulla considerazione che la maggioranza ha dei lavori di questo Consiglio e della dignità del Consigliere! Mi stupisco ancora di più che una iniziativa di questo genere venga accolta da Consiglieri che, fino a un anno fa, dicevano le nostre stesse cose, quando stavano sui banchi dell'opposizione. Mi riferisco a voi, consiglieri della "Stella Alpina" adesso vedremo come votate e quanto sarete coraggiosi, perché queste cose che sto dicendo le dicevate voi!
In quest’aula non si può più fare opposizione, abbiamo già pochissimi strumenti; se poi quando gli strumenti vengono utilizzati non possono neanche essere sviluppati, né le questioni possono essere dibattute, non sappiamo più a cosa serve fare il Consigliere regionale e a cosa serve questo Consiglio regionale! Altro che centralità dell’aula, che ho sentito invocata dal Consigliere La Torre: qui l’aula è proprio calpestata da questa vostra iniziativa!
La maggioranza si arroga anche il potere di decidere i tempi di una iniziativa della minoranza, per il solo fatto che ha i voti? Ma questo è un problema di democrazia enorme! Ho finito.
Président La parole à l’Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry, à faveur de la motion d’ordre de M. Cottino.
Vicquéry (UV) Ovviamente per intervenire a favore di questa posizione, ma per chiarire anche che il problema non va banalizzato o strumentalizzato.
Il problema è serio, siamo noi i primi a difendere le classi sociali deboli, siamo noi i primi a sostenerle anche economicamente in Valle d’Aosta, Consigliere Beneforti! Le nostre perplessità non derivano da posizioni strumentali, così come invece è avvenuto a livello di Conferenza Stato-Regioni, dove la Destra e la Sinistra si sono spaccate in due su un argomento specifico, che è quello fondamentale del ruolo maggiore delle regioni nei permessi di soggiorno e di ingresso!
Le nostre perplessità derivano dal fatto che il disegno di legge di cui si parla è un disegno di legge "in itinere", che, come giustamente diceva Curtaz, giorno dopo giorno, porta novità. Sui giornali di oggi registriamo una cosiddetta "apertura" da parte della Lega, del proponente Bossi, assieme al Vicepresidente del Consiglio Fini, sull’aspetto della cosiddetta "sanatoria", che non verrebbe più chiamata sanatoria ma verrebbe chiamata regolarizzazione.
È un tema delicatissimo quello della regolarizzazione, su cui noi siamo molto attenti, perché non vi è ombra di dubbio che anche in Valle d’Aosta c’è del sommerso su questo versante, non c’è ombra di dubbio che uno degli obiettivi di questa maggioranza è far uscire allo scoperto il sommerso, ma per fare questo è di tutta evidenza che lo strumento legislativo è fondamentale; una cosa è una sanatoria generalizzata, altra cosa è una regolarizzazione!
Noi vogliamo, non essendoci alcuna premura per l’approvazione di questo disegno di legge in Parlamento, vogliamo approfondire con voi queste tematiche. Non è una chiusura è, al contrario, una posizione di serietà a fronte di un problema a cui teniamo profondamente.
Président Je vois que d’autres conseillers souhaitent intervenir, en application de l’article 60, je donne la parole à un orateur par groupe.
La parole au Vice-président Lattanzi pour le groupe Forza Italia.
Lattanzi (FI) Chiedo una convocazione dell’Ufficio di Presidenza, perché ritengo anomalo e irregolare lo svolgimento di questa discussione. Sotto l’aspetto politico credo che sia legittima la richiesta della maggioranza di invitare la minoranza o chi presenta una mozione a ritirarla; ritengo che sia illegittimo costringerli a non dibattere o a ritirare la mozione!
Credo che loro abbiano il dovere di presentare una mozione, hanno il diritto di ritirarla, ma non hanno l’obbligo di farlo! Chiedo quindi una sospensione per capire a che punto siamo del Regolamento, perché non mi risulta che esista questa posizione!
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 18,38 alle ore 18,51.
Président La parole au Vice-président Lattanzi.
Lattanzi (FI) Volevo rendere edotta l’aula che in Ufficio di Presidenza si è dibattuto sull'interpretazione del Regolamento e, alla luce di questo dibattito, che è stato fra l’altro molto franco e sereno, si è deciso di portare le interpretazioni dei vari articoli che si occupano di questo argomento in Commissione Regolamento, per poter meglio sviluppare il ragionamento. Alla luce di questo approfondimento, chiedo al Consigliere Cottino di ritirare la richiesta di sospensione e di poter andare avanti con i lavori del Consiglio.
Président La parole au Conseiller Cottino.
Cottino (UV) Devo ammettere che non ho molto capito perché chiede questo, visto che io ho lanciato un messaggio molto preciso all’Ufficio di Presidenza. Comunque, al di là di tali questioni, noi non abbiamo alcuna difficoltà a dire che sui quattro punti che interessano questa mozione non abbiamo un perfetto sincronismo all’interno della maggioranza, perché ognuno di noi ha una testa, ognuno di noi fa delle valutazioni, ma non siamo contrari tanto per essere contrari! Avevamo la necessità, lo abbiamo detto e ridetto, di approfondire e ci eravamo presi degli impegni, e questo era lo spirito!
Evidentemente lo spirito è stato travisato, si è pensato che volessimo imbavagliare la minoranza; siccome non era questa la nostra volontà né questo lo spirito con cui ho chiesto il rinvio formale di questa mozione, ritiro la richiesta di rinvio e ne approfitto subito per dichiarare che ci asterremo.
Ci asterremo non tanto sui contenuti della mozione, che parecchi di noi sarebbero stati disponibili a votare soprattutto per quanto riguarda, ad esempio, il primo punto, ma perché non ci avete dato la possibilità di fare l'approfondimento da noi richiesto. Dopo di che ci impegniamo, noi, a presentare al prossimo Consiglio una risoluzione su questo argomento.
Président Nous sommes en discussion générale, nous revenons par conséquent à la discussion générale.
Si personne demande la parole, je soumets au vote la motion:
Conseillers présents: 22
Votants: 3
Pour: 3
Abstentions: 19 (Agnesod, Bionaz, Charles Teresa, Comé, Cottino, Cuc, Ferraris, Lanièce, La Torre, Lattanzi, Louvin, Marguerettaz, Ottoz, Pastoret, Perrin, Praduroux, Vallet, Vicquéry e Viérin M.)
Le Conseil n’approuve pas.
Sur ce point les travaux du Conseil sont terminés. Bonnes fêtes et bonne fin d’année à tout le monde.
La séance est levée.