Oggetto del Consiglio n. 2376 del 20 dicembre 2001 - Verbale
OGGETTO N. 2376/XI - MANDATO ALLA GIUNTA REGIONALE E AI PARLAMENTARI VALDOSTANI DI RICHIEDERE MODIFICHE AL DISEGNO DI LEGGE GOVERNATIVO SULL’IMMIGRAZIONE. (Reiezione di mozione)
Il Presidente LOUVIN dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri Secondina SQUARZINO, CURTAZ e BENEFORTI e allegata al punto 32 dell'ordine del giorno dell'adunanza.
Illustra il Consigliere Secondina SQUARZINO.
Interviene il Consigliere COTTINO (che chiede una breve sospensione dei lavori).
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Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 17,46 alle ore 18,13.
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Ripresi i lavori, intervengono i Consiglieri LA TORRE, CURTAZ e BENEFORTI.
Prende la parola, per fatto personale, il Consigliere LA TORRE.
Prende la parola il Consigliere COTTINO, che chiede il rinvio dell'oggetto alla prossima adunanza consiliare.
Intervengono il Consigliere CURTAZ (contrario) e l'Assessore alla Sanità, Salute e Politiche Sociali VICQUÉRY (favorevole).
Prende la parola, per mozione d'ordine, il Consigliere LATTANZI (che chiede la sospensione della seduta e una riunione dell'Ufficio di Presidenza).
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Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 18,38 alle ore 18,51.
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Ripresi i lavori, intervengono i Consiglieri LATTANZI e COTTINO (che ritira la proposta di rinvio dell'oggetto).
Il Presidente pone in votazione la mozione.
IL CONSIGLIO
- con voti favorevoli: tre (presenti: ventidue; votanti: tre; astenuti: diciannove, i Consiglieri AGNESOD, BIONAZ, Teresa CHARLES, COMÉ, COTTINO, CUC, FERRARIS, LANIÈCE, LA TORRE, LATTANZI, LOUVIN, MARGUERETTAZ, OTTOZ, PASTORET, PERRIN, PRADUROUX, VALLET, VICQUÉRY e Marco VIÉRIN);
NON APPROVA
la sottoriportata
MOZIONE
VISTO che il disegno di legge n. 7/95 "Modifica alla normativa in materia di immigrazione", approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 ottobre scorso, è attualmente all’esame presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato;
ATTESO che le norme ivi contenute contrastano con le direttive Ue in corso di approvazione sull’immigrazione di lunga durata e sui ricongiungimenti familiari;
VISTO CHE, come ha sottolineato la Caritas italiana , il disegno di legge:
- legando in modo indissolubile il permesso di soggiorno e la sua durata al possesso di un contratto di lavoro, considera l’immigrato solo come forza lavoro, "ridotto a soggetto utile, solo se, e fino a quando, produce ricchezza";
- restringendo la facoltà del ricongiungimento familiare solo al coniuge e ai figli e abolendo quella nei confronti dei genitori a carico, considera lo straniero utile "come mero fattore di produzione e non come persona umana con legittimi affetti e responsabilità familiari cui rispondere";
RITENENDO che tale disegno di legge non rispecchi i valori di accoglienza e di integrazione che caratterizzano la storia e la cultura della nostra regione né contribuisca a creare quel clima di rispetto cui ogni persona ha diritto, qualunque sia la sua provenienza o il suo credo religioso;
VISTO il ruolo positivo che gli immigrati svolgono nella nostra regione, sia nell’ambito dell’imprenditoria, come in quello dell’agricoltura di montagna, o ancora dell’assistenza domiciliare a persone non autosufficienti;
CONSIDERATO che vada riconosciuto alle Regioni un ruolo determinante nel definire le quote di ingresso delle persone immigrate.
Il CONSIGLIO REGIONALE
CHIEDE
AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA E AI PARLAMENTARI VALDOSTANI
di adoperarsi, nelle rispettive sedi e sfere di competenza, al fine di far modificare tale disegno di legge, perché:
1) sia riconosciuto un ruolo più determinante alle Regioni nella definizione delle quote di ingresso degli immigrati;
2) siano consentiti ricongiungimenti familiari anche per i genitori o altri familiari a carico dell’immigrato;
3) siano allungati sia i tempi di soggiorno consentiti per trovare un’altra occupazione, in caso di perdita del posto di lavoro, sia la durata del rinnovo del permesso di soggiorno;
4) sia ripristinata la cosiddetta "sponsorizzazione", cioè l’ingresso nel nostro paese su "chiamata" del datore di lavoro.
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