Oggetto del Consiglio n. 738 del 15 luglio 1999 - Resoconto
SÉANCE DU 15 JUILLET 1999 (APRÈS-MIDI)
OGGETTO N. 738/XI Dati sulla sperimentazione di un preriscaldatore ecologico per motori diesel predisposto da un artigiano valdostano. (Interpellanza)
Interpellanza Presa visione della delibera di Giunta n. 1927 del 14.6.1999 con la quale si approva uno stanziamento di £. 97.200.000 per l'acquisto di n. 2 autoveicoli elettrici da destinare al trasporto degli operai del comune di Saint Vincent;
Richiamata la L.R. 11/91 relativa a interventi finanziari per incentivare le Amministrazioni Pubbliche a dotarsi di automezzi non inquinanti;
Richiamata l'interpellanza in data 30.11.1998 con la quale si è portato a conoscenza del Consiglio regionale il fatto che un artigiano di Aosta ha messo a punto un preriscaldatore ecologico per i motori diesel, finalizzato a migliorare i rendimenti dei motori ed a ridurre l'inquinamento;
Ricordato come questi dispositivi sono stati installati, e lo sono tutt'ora, su alcuni veicoli di proprietà dell'Amministrazione regionale, a scopo sperimentale;
Riportati il parere del Dirigente del servizio, che ha evidenziato un andamento definito "controverso" di detti dispositivi, che a fronte di un risparmio di carburante avrebbero presentato un aumento del tenore di opacità dei gas di scarico e la volontà, ribadita dall'Assessore, riguardo alla necessità di verificare la funzionalità del dispositivo in questione;
Presa visione della documentazione fornita dallo stesso artigiano dei controlli "Bollino blu" effettuati su alcuni autocarri dotati del dispositivo, documentazione che dimostra un buon livello del tenore di opacità dei gas di scarico, in base ai limiti previsti dalla normativa vigente;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta regionale per conoscere:
1) lo stato attuale della sperimentazione del dispositivo di cui in premessa;
2) se gli impegni presi dall'Amministrazione regionale nei confronti dell'artigiano, come da dichiarazione dell'Assessore ai Lavori Pubblici, Territorio e Ambiente, sono stati onorati;
3) le intenzioni in merito all'utilizzo di detto dispositivo, con l'obiettivo di valorizzare l'inventiva, nel caso risulti vantaggiosa, oltre che ecologica, del cittadino di Aosta;
4) nel caso in cui tale dispositivo risulti efficace, se non si ritiene opportuno verificare l'opportunità di inserirlo tra gli "equipaggiamenti ecologici" incentivati dalla L.R. 11/91, alla stessa stregua dei motori elettrici o alimentati a metano.
F.to: Lanièce - Collé
Presidente La parola al Consigliere Lanièce.
Lanièce (Aut) Nello scorso mese di novembre avevamo discusso in Consiglio regionale l'esistenza e l'utilizzo in via sperimentale da parte dell'Amministrazione regionale di un preriscaldatore ecologico, per i motori diesel, che migliorerebbe il rendimento del motore e ridurrebbe l'inquinamento provocato dallo stesso.
Durante la discussione l'Assessore Vallet aveva letto una dichiarazione del dirigente del servizio dove si diceva che si stavano facendo dei controlli e si esprimevano perplessità sul suo andamento definendolo controverso: a fronte di un risparmio di carburante i preriscaldatori, montati su alcuni autocarri di proprietà regionale, avrebbero presentato un aumento del tenore di opacità dei gas di scarico.
Comunque lo stesso Assessore si era dichiarato disponibile sia a incontrare l'artigiano, sia a porre in essere degli appositi controlli per verificare la potenzialità di quest'invenzione.
Nonostante le perplessità espresse dal dirigente del servizio, il dispositivo in questione ha, in base a dei documenti che ho ricevuto e che penso abbia ricevuto anche l'Assessore, superato i test di legge previsti dalla normativa cosiddetta del "bollino blu". Secondo la documentazione su alcuni autocarri dotati del dispositivo è stata dimostrata la presenza di un buon livello del tenore di opacità dei gas di scarico rispondenti fra l'altro ai limiti previsti dalla normativa vigente.
Questo però non è stato per ora ritenuto sufficiente dall'Amministrazione regionale per comprovare l'effettiva funzionalità di questo preriscaldatore e per questo, prendendo spunto da una delibera del 14 giugno 1999 con la quale vengono concessi al Comune di Saint-Vincent dei contributi per l'acquisto di due autoveicoli elettrici per il trasporto di operai di Saint-Vincent, finanziamento possibile grazie alla legge regionale che favorisce le amministrazioni pubbliche a dotarsi di automezzi non inquinanti, mi sono permesso di ripresentare questo problema per sapere: a che punto si trovi la sperimentazione del dispositivo di cui in premessa, quindi se sono stati fatti dei controlli, dal momento che l'Assessore mi aveva detto allora che nel giro di 5-6 mesi avrebbe fatto dei controlli più approfonditi su questo dispositivo; se gli impegni che l'Amministrazione aveva preso con l'artigiano precedentemente, quando vi era ancora l'Assessore Riccarand, sono stati onorati; quali sono le intenzioni in merito all'utilizzo di questo dispositivo nel caso in cui sia verificata la sua funzionalità, anche perché sarebbe un qualcosa di prestigioso per la nostra Regione valorizzare un'invenzione di un proprio abitante che porterebbe ad una riduzione dei fumi da scarico.
Quindi un'invenzione molto importante ai fini dell'inquinamento tenuto conto che le normative CEE in materia d'inquinamento sono molto dettagliate e che a partire dal 2002 imporranno delle ulteriori prese di posizione da parte delle amministrazioni pubbliche italiane e degli altri paesi membri.
Inoltre, nel caso in cui sia stata verificata una rispondenza a questi criteri di funzionalità e di diminuzione dell'inquinamento, vorrei sapere se è possibile inserire questo dispositivo nell'ambito della legge n. 11/91 che prevede la possibilità per le stesse amministrazioni pubbliche di potersi dotare di strumenti che producono un minor inquinamento. Ovviamente quest'inserimento è in funzione della verificata riduzione dell'inquinamento a seguito dell'applicazione di questo dispositivo.
Presidente La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Vallet.
Vallet (UV) Innanzitutto un chiarimento per quanto riguarda gli impegni citati al punto 2 dell'interpellanza e la volontà ribadita dall'Assessore citata nelle premesse della stessa.
Considerato che non ho rilasciato agli organi di stampa dichiarazioni su quest'argomento, credo che non si possa fare altro che far riferimento a quanto dichiarato in Consiglio nella seduta del 2 dicembre, dove l'unico impegno che avevo preso era stato quello di sentire l'artigiano tenuto conto che della questione traccia scritta in atti dell'Amministrazione non avevo riscontrato. Contatti che ho avuto: ho incontrato l'artigiano in questione e, rispetto alla fornitura dei 4 dispositivi, ho provveduto a che fossero onorati gli impegni, nel senso che fosse liquidata la fattura di acquisto.
In quell'incontro ho anche cercato di spiegare all'artigiano, ma evidentemente non sono riuscito a farmi capire, che non è l'Amministrazione regionale l'organo competente a sperimentare, valutare e in conclusione a certificare la validità o meno di questo dispositivo e che a questo scopo avrebbe dovuto rivolgersi alle amministrazioni competenti, nella fattispecie al Ministero dei trasporti.
Avremmo comunque, visto che su tre dei quattro autocarri - perché se si ricorda il Consigliere, uno dei quattro era stato nel frattempo venduto -, continuato ad analizzare la situazione per quanto riguarda i consumi e l'opacità dei gas di scarico.
A questo proposito non posso che leggere un paragrafetto della relazione del mio dirigente che sostiene che: "Dall'esame e confronto dei dati l'uso del preriscaldatore non ha sostanzialmente modificato il consumo di gasolio o l'opacità dei gas di scarico che anzi in molti casi presentano un andamento meno favorevole". Questo è quanto scrive ma, ripeto, non vuole essere l'Amministrazione a giudicare positivamente o negativamente o ad emettere un verdetto circa la validità di questo brevetto, non è nelle nostre competenze.
Detto questo, per quanto riguarda la possibilità d'inserire questo tipo di dispositivo tra quelli finanziabili dalla legge n. 11/91, che finanzia l'acquisto di automezzi elettrici o funzionanti a metano, la Direzione dei trasporti sta predisponendo una modifica di questa legge in cui sarà prevista la possibilità di estendere ai veicoli diesel ecologici i contributi di cui abbiamo detto. È evidente però che condizione per poter accedere a questi contributi sarà che questi autoveicoli, ripeto, diesel ecologici siano omologati dal Ministero dei trasporti o, nel caso di parte di autoveicoli e quindi di dispositivi, questi siano approvati dal Ministero dei trasporti italiano o europeo o da altro ente certificatore.
Presidente La parola al Consigliere Lanièce.
Lanièce (Aut) Prendo atto della risposta dell'Assessore. Da una parte l'Assessore giustamente ha ribadito che l'organo competente è il ministero e non l'assessorato, però l'iniziativa era stata rivolta all'Assessore anche perché, quando nel 1996 l'artigiano si era presentato all'Assessore Riccarand, lo stesso Assessore aveva deciso di applicare questi dispositivi su degli autocarri di proprietà dell'Amministrazione regionale.
Fino al 1998 nulla si è saputo, né del pagamento di questi dispositivi, impegno che l'Assessore ha appena detto essere stato onorato, né tantomeno sulla loro efficacia.
Ovviamente farò presente all'artigiano che dovrà rivolgersi al Ministero dei trasporti per poter avere un'omologa della sua invenzione; mi fa piacere che l'Assessore abbia dichiarato che nella legge n. 11, che verrà modificata, verrà inserita la possibilità di concedere interventi finanziari anche per dei mezzi diesel ecologici purché questi dispositivi siano stati omologati a livello di Ministero dei trasporti.
L'unico dubbio che mi rimane di tutta questa vicenda, di cui non faccio sicuramente colpa all'Assessore, è come mai, se dopo tutte queste prove che hanno fatto su questi autocarri con questi dispositivi, l'opacità non è migliorata, ma è peggiorata, non c'è miglioramento nei combustibili, come mai questi dispositivi rimangono applicati.
Fossi io un dirigente, applico un dispositivo, lo lascio fermo per tre anni, verifico che questo peggiora la situazione e lo lascio applicato? È un po' una cosa strana; questo è l'unico dubbio che mi rimane, probabilmente non si vuole valutare più di tanto e allora si dice che non va bene, ma a rigor di logica se un dispositivo non funziona…
(interruzione dell'Assessore Vallet, fuori microfono)
… nessun miglioramento… allora a questo punto non si utilizzano più…
Prendiamo comunque atto della disponibilità, nel caso in cui ci sia l'omologa, d'inserire questi dispositivi nell'ambito della legge n. 11/91.