Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 730 del 15 luglio 1999 - Resoconto

SÉANCE DU 15 JUILLET 1999 (MATIN)

OGGETTO N. 730/XI Notizie in merito alla convenzione fra la Regione Valle d'Aosta e la società Sorgente Monte Bianco S.p.A. (Interpellanza)

Interpellanza A conoscenza della Convenzione sottoscritta fra la Regione Valle d'Aosta e la Società Sorgente Monte Bianco S.p.A. con sede in Morgex in data 14.6.1988/4.10.1989 e 17.3.1992;

Preso atto delle modifiche apportate alla Convenzione suddetta con la Convenzione stipulata il 12 maggio 1998 (rep. n. 12768);

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Giunta e l'Assessore competente per conoscere:

1) se sono state rispettate le clausole contenute nelle Convenzioni sopra richiamate;

2) se è stata garantita l'occupazione prevista;

3) se sono stati realizzati gli obiettivi per quanto riguarda la fascia di mercato e la rete distributiva che doveva essere raggiunta entro l'estate 1999;

4) quali iniziative l'Amministrazione regionale intende intraprendere per ottenere, qualora si renda necessario, il rispetto delle Convenzioni stipulate tra le parti.

F.to: Beneforti - Curtaz

Président La parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU) A dicembre dello scorso anno l'Assessore Ferraris ci fece pervenire tramite il Presidente della IV Commissione la documentazione concernente le Sorgenti Monte Bianco S.p.A.; sempre in quel periodo fu organizzato da parte del Presidente della IV Commissione un incontro con il direttore dello stabilimento di Morgex, che ci illustrò i progetti e i programmi della società.

Da allora sono trascorsi più o meno sei mesi e le persone di Morgex, preoccupate della situazione che esiste nell'azienda, ci hanno fornito delle notizie sull'incertezza del loro posto di lavoro. Persone interessate ci hanno riferito che l'acqua imbottigliata sembra non abbia il successo di mercato previsto.

Per questo ci siamo sentiti in dovere di presentare quest'interpellanza, per conoscere qual è la situazione reale di questa società, sia agli effetti produttivi sia in modo particolare agli effetti occupazionali. Stando alla convenzione sottoscritta, l'occupazione prevista a regime era di 64 unità lavorative; prevedeva anche che la rete di distribuzione entro l'estate 1999 raggiungesse livelli significativi, e questo lo confermava anche il direttore dell'azienda nell'incontro che ho richiamato. Egli infatti sosteneva che il mercato si sarebbe esteso in Italia del nord, in Toscana, nel Lazio, nelle Marche e negli Abruzzi, entro l'estate 1999. Inoltre il direttore diceva che la vendita era prevista in modo particolare nei supermercati e ipermercati.

Non voglio dilungarmi oltre nell'illustrazione dell'interpellanza, perché mi sembra che sia chiara e precisa nelle sue domande. Mi auguro però che l'Assessore con altrettanta chiarezza ci dica le cose come stanno, in modo che incontrando nuovamente gli amici di Morgex si possa dire loro la verità su come stanno le cose.

In particolare vogliamo sapere se si giustifica ancora, stante la situazione, la presenza di questo stabilimento e quali sono le possibilità di vita dello stabilimento di Morgex, dal momento che, nonostante il tempo trascorso, nessuno o pochi degli impegni previsti nelle convenzioni stipulati fra le parti è stato rispettato.

I dipendenti ci dicono che sono sei, di cui un capo proveniente dalla Francia, tre operai di Morgex, due di fuori Morgex; in pratica sono sei gli operai sui 64 che dovevano essere. Gli addetti alla manutenzione sono tre, di origine francese, mandati dalla società francese, la quale rimette alla gestione dello stabilimento il fatturato per la spesa di questi operai che vengono a fare la manutenzione.

Sembra che ci sia stato anche il tentativo di fare una produzione di bibite, tentativo che come quello delle acque non è decollato o non riesce a decollare. Praticamente in Valle non si vende o si vende pochissimo, e fuori il mercato non assorbe la produzione che viene fatta nello stabilimento.

Di fronte a questa situazione attendiamo la risposta dell'Assessore, riservandoci di replicare. Chiedo che si faccia chiarezza su questa situazione, in modo che nel confronto che avremo si possano dare delle risposte esaurienti.

Président La parole à l'Assesseur à l'industrie, à l'artisanat et à l'énergie, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) In premessa va ricordato che già avevamo detto in quest'aula come l'acqua minerale di Courmayeur fosse un'acqua particolare, nel senso che andava ad occupare un segmento di mercato che attualmente non esiste a livello nazionale. C'è in Francia l'acqua Contrex, ma in Italia questa è una novità. Ovviamente le novità hanno dei momenti d'impatto e di risposta.

Ma per venire alle domande poste, la prima questione chiede se sono state rispettate le clausole contenute nelle convenzioni. Le convenzioni prevedevano innanzitutto - mi dilungherò un po' in queste cose, ma credo che valga la pena fare il punto della situazione vista l'importanza della questione - che la sede della società fosse in Valle d'Aosta, e questo punto è stato mantenuto. Il capitale della società doveva, dalla stipula dell'ultima convenzione del 1998, essere aumentato a 6 miliardi; oggi il capitale della società è di 14,365 miliardi, quindi questa parte della convenzione è stata rispettata.

Per quanto riguarda l'occupazione la convenzione prevedeva 46 unità entro 6 mesi dall'inizio dell'attività produttiva, 12 unità entro 24 mesi e 6 unità entro 36 mesi.

Qual è oggi la situazione? Le 46 unità erano legate a un volume produttivo di 150 milioni di litri all'anno, (ad oggi, come dirò dopo, la produzione è inferiore); in ogni caso attualmente sono occupati nella sede di Morgex - i dati che ho sono differenti da quelli che forniva Beneforti prima - 14 dipendenti, tutti residenti in Valle, ivi compreso questo signore francese che lavora all'interno dello stabilimento. Sotto questo aspetto, vista la libera circolazione della mano d'opera all'interno dell'Unione Europea, non possiamo intervenire; comunque, al di là di questo signore, l'occupazione è di 14 addetti, tutti residenti in Valle d'Aosta. Per quanto riguarda i venditori, invece, ci troviamo in una situazione di ulteriori 7 addetti e questi, per ovvi motivi, non sono residenti in Valle. Quindi i residenti in Valle, su un'occupazione di 21 addetti, sono 14.

L'aspetto dell'occupazione è quello che presenta disparità fra quanto scritto nella convenzione e quanto si è verificato oggi. C'è da dire che il dato delle 46 unità a 6 mesi dall'inizio dell'attività era un dato della convenzione del 1992; come sapete la vicenda delle acque delle Sorgenti Monte Bianco è stata molto travagliata: le prime convenzioni risalgono a parecchi anni fa, e comunque il dato occupazionale era un dato del 1992 parametrato su una produzione di 150 milioni di litri all'anno.

Oggi la situazione è diversa. Le ipotesi per il 1999 parlano di 6 milioni di litri di acqua minerale di Courmayeur e di 4 milioni di litri per bevande analcoliche, quindi una produzione di 10 milioni di litri quest'anno contro i 150 che dicevo prima. Nel 2000 ci sarà un aumento a 20 milioni di litri per quanto riguarda l'acqua minerale di Courmayeur e ci sarà un'ulteriore novità, perché come avevo già detto quando avevamo parlato di questa questione, la società è in attesa di un'autorizzazione ministeriale per l'utilizzo di un'acqua oligominerale, (tipo di acqua che è maggiormente utilizzato nel mercato italiano) acqua che viene captata in Val Veny e che è denominata acqua Monte Bianco.

Al momento le informazioni che vengono dall'azienda dicono che la produzione di quest'acqua potrà essere avviata negli ultimi mesi dell'anno e il lancio avverrà nel primo trimestre del 2000. Questo comporterà un incremento di volumi; incremento che dovrà esserci anche nel 2001 con 25 milioni di litri di acqua a Courmayeur, 35 milioni di litri di acqua del Monte Bianco e 12 milioni per quanto riguarda le bevande analcoliche.

Sul lato dell'occupazione ci troviamo pertanto in una situazione diversa fra quanto scritto nella convenzione e quanto si sta realizzando, a causa della difficoltà di aggressione del mercato che la società ha trovato.

Per quanto riguarda gli investimenti, la società si era impegnata a investire per 47 miliardi: gli interventi riguardavano le strutture dello stabilimento, la captazione della fonte Iula Dolonne, l'adduzione allo stabilimento, quindi la condotta d'acqua che doveva portare l'acqua dalla fonte Iula allo stabilimento; tutto ciò è già stato fatto mentre sono in fase di completamento la captazione in Val Veny e l'adduzione con le strutture che già ci sono a Dolonne per portare l'acqua sempre a Morgex.

Rispetto a un piano di investimenti per 47 miliardi attualmente sono stati investiti dalla società 40 miliardi, quindi mi pare che l'impegno da questo punto di vista sia significativo.

La convenzione prevedeva anche che, per le necessità di produzione di beni o prestazioni di servizi, a parità di prezzo e condizioni, la società facesse riferimento ad aziende operanti in Valle d'Aosta, e questo per ovvie ricadute occupazionali.

Gli investimenti di cui si parlava prima sono stati commissionati per un valore di 26 miliardi a ditte operanti in Valle; per quanto riguarda i trasporti, la vigilanza, le consulenze, formazione ed altre attrezzature dello stabilimento, ci si è rivolti a ditte valdostane.

Per quanto riguarda gli impegni della Regione, la stessa si era impegnata ad erogare dei finanziamenti tramite Finaosta (mutuo fino a 35 miliardi); attualmente di questo mutuo sono stati erogati all'azienda 16 miliardi…

(interruzione del Consigliere Beneforti, fuori microfono)

… no, gli ultimi risalgono alla fine dell'anno scorso. L'ultima comunicazione che ho io risale al novembre 1998. In ogni caso le cifre sono queste: 16 miliardi di utilizzo a fronte di 35 di disponibilità.

Per affrontare la situazione legata alla campagna promozionale, perché poi è questo l'elemento di pubblicità dell'acqua, le spese che verranno o sono già state sostenute dalla società sono per il 1999 di 4,5 miliardi, per il 2000 per l'acqua minerale Courmayeur e Monte Bianco si spenderanno 9 miliardi, per il 2001 sempre per l'acqua minerale Courmayeur e Monte Bianco si spenderanno più di 12 miliardi; mi pare che questo sia un intervento significativo.

Le attività che oggi sono state già realizzate per la pubblicizzazione dell'acqua hanno riguardato la sponsorizzazione delle settimane della moda a Milano, ottobre 1998 e marzo 1999; una campagna di affissione in Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Veneto, fatta nel dicembre 1998 e febbraio 1999; una campagna stampa su testate salutistiche femminili che è iniziata nel maggio 1999 ed è ancora in corso, e poi annunci su quotidiani in collaborazione con alcuni distributori in Toscana, cosa che si è realizzata nel mese di aprile 1999.

In ogni caso ci sono attività di promozione presso i punti vendita nei supermercati e ipermercati, dove è presente il prodotto, che vengono fatte attraverso la presenza di hostess.

Per quanto riguarda la distribuzione, altra questione posta dall'interpellanza, l'azienda intendeva distribuire l'acqua nei supermercati e negli ipermercati; oggi il prodotto, secondo stime dell'azienda, è stato fornito a 2000 supermercati (pari al 35 percento dei supermercati esistenti a livello nazionale) e in 80 ipermercati (pari al 40 percento degli ipermercati a livello nazionale).

La struttura commerciale oggi è operativa in Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Toscana e Lazio. È in fase di completamento invece in Emilia, Marche, Umbria, Puglia, Sicilia. Questa verrà collegata anche alla pubblicizzazione dell'acqua Monte Bianco.

Per concludere, il prodotto dell'acqua di Courmayeur ha rappresentato un'assoluta novità per il mercato italiano, e si può dire che l'attività d'inserimento del prodotto sta andando avanti nella rete distributiva, anche se la risposta è più lenta di quanto non si attendesse l'azienda nei suoi piani di vendita. Questo ha comportato una riduzione dei volumi di vendita ipotizzati.

I piani di espansione per quanto riguarda la distribuzione stanno andando avanti e mi pare anche che l'intervento pubblicitario, fondamentale in un settore come questo, con una spesa considerevole dimostri la volontà dell'azienda di lavorare in questo settore, quindi certezze non ce ne sono in alcun caso; questo riguarda tutte le attività umane e soprattutto le attività industriali. Ma credo che, rispetto all'acqua di Courmayeur e all'acqua del Monte Bianco, tenuto conto soprattutto del fatto che alle spalle di questa società c'è la Castel che è diventato il primo produttore di acque minerali a livello francese, ci sia una volontà dell'azienda di andare avanti. Queste sono le informazioni che abbiamo ad oggi.

Président La parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU) Ringrazio l'Assessore per la relazione dettagliata che ha presentato in risposta alla nostra interpellanza; gli sarei grato se ci potesse fornire i dati che ha letto per fare una valutazione più approfondita.

Dobbiamo prendere atto che qualcosa si è inceppato, se a fronte di una produzione prevista di 150 milioni di litri siamo oggi a 6 milioni di litri; proprio questa mancanza di produzione ha preoccupato e preoccupa gli addetti ai lavori dello stabilimento, che sono quelli che poi ci hanno riferito la situazione e che si domandano in questa situazione quanto ancora si andrà avanti…

(interruzione dell'Assessore Ferraris, fuori microfono)

… io bevo più volentieri il Chianti, Assessore, che l'acqua… acqua toscana…

La preoccupazione di chi ci lavora nasce anche dal fatto che, volendo la ditta effettuare altre produzioni come quelle delle bibite, né l'una né l'altra vanno avanti. Mi auguro che il tempo porti fortuna. C'era uno slogan che diceva: "L'acqua di Courmayeur è un'ideale compagna per garantirti una vita snella". Si vede che pochi hanno creduto che garantisca una vita snella, in modo particolare le donne, sia valdostane che di fuori Valle, visti i livelli di vendita! Mi auguro che la gente cominci a crederci che quest'acqua rende una vita snella!

Fra qualche tempo torneremo sull'argomento e vedremo quali sono i risultati. Chiedo sempre agli Assessori di seguire le situazioni per non dovere affrontare i problemi quando precipitano, perché allora siamo obbligati a trovare soluzioni affrettate che non risolvono poi il problema nella maniera idonea.

Invito l'Assessore a seguire la vicenda, preannunciando che in seguito ci risentiremo. Gli chiedo di fornirmi i dati, per riferire alle persone che hanno parlato con noi qual è il parere della Regione.