Oggetto del Consiglio n. 725 del 15 luglio 1999 - Resoconto
SÉANCE DU 15 JUILLET 1999 (MATIN)
OGGETTO N. 725/XI Notizie in merito al disimpegno della Banca Lombarda S.p.A. dalla propria partecipazione nella BVA S.p.A. e alle prospettive della BVA stessa. (Interrogazioni)
Interrogazione Venuti a conoscenza:
- che il Credito Agrario Bresciano - ora Banca Lombarda - azionista di minoranza di Banca della Valle d'Aosta, di cui la Regione Autonoma Valle d'Aosta detiene la maggioranza del capitale, avrebbe dato disdetta dalla gestione dei molteplici servizi che cura per conto della Banca della Valle d'Aosta;
- che tale decisione sarebbe dovuta al diniego espresso dall'amministrazione regionale alla proposta effettuata dal socio di minoranza il quale richiedeva l'ingresso di BVA nel gruppo Lombardo;
tutto ciò premesso i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore al Bilancio, Finanze e Programmazione per sapere:
1) quali siano le effettive cause della decisione in premessa e se preludono ad una uscita del socio di minoranza da BVA;
2) quali riflessi economici ed operativi comporterà la sospensione dei servizi gestiti dalla Banca Lombarda e come verranno gestiti in futuro;
3) quale sia il parere del Consiglio di amministrazione BVA sulla vicenda;
4) quali scenari si prospettano per BVA.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
Interrogazione Appreso che la Banca Lombarda S.p.A. (già C.A.B.) intenderebbe disimpegnarsi dalla propria partecipazione nella B.V.A. S.p.A.;
Visto il ruolo economico e finanziario rivestito dalla B.V.A. in Valle d'Aosta,
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
Il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore competente per conoscere:
1) se corrisponde al vero la notizia in merito al disimpegno della Banca Lombarda S.p.A.;
2) se è vero, altresì, che la suddetta Banca avrebbe già disdetto i propri servizi obbligando la B.V.A. a rivolgersi verso altri istituti ed Enti;
3) quale futuro si prospetta per la B.V.A. S.p.A. nella Valle d'Aosta.
F.to: Beneforti
Président Est-ce qu'il y a quelques oppositions à ce que l'argument dont au point 10 soit unifié à l'argument dont au point suivant? Je pense qu'il est intéressant d'avoir une réponse unifiée de la part de l'Assesseur Agnesod.
La parole à l'Assesseur au budget, aux finances et à la programmation, Agnesod.
Agnesod (UV) Prima di rispondere in maniera puntuale ai quesiti posti dalle due interrogazioni, che pongono domande precise - soprattutto Frassy si è informato bene o è stato bene informato -, desidero inserire le risposte in un quadro d'informazione più organico, precisando quindi che la BVA, nata nel 1990 con l'obiettivo di calmiere sui tassi e di cogliere le necessità di un mercato regionale piccolo ma di grande potenzialità, mercato su cui operavano soltanto banche nazionali, subì nei suoi primi anni di esistenza una serie di momenti congiunturali difficili, che la portarono in una condizione di difficoltà operativa. Per risanare quest'operazione e ridare slancio all'attività, la Regione nel 1996 ha ricercato sul mercato un partner bancario in grado di assicurare all'azienda un valido supporto operativo e gestionale. In quella fase di ricerca non vennero accolte proposte che, seppure interessanti, prevedevano l'inserimento della BVA in un gruppo bancario, vedi ipotesi Banca Sella. Quindi l'autonomia della BVA era, è e rimane un punto strategico.
Venne avviata la collaborazione con il CAB (Credito agrario bresciano), tenuto conto dei contenuti della proposta, dei piani, dei programmi e dei patti che prevedevano una partecipazione del CAB al capitale sociale della BVA insieme alla Regione. In questo momento la partecipazione del CAB, che poi si è formata in una holding in Banca Lombarda insieme al S. Paolo di Brescia, equivale al 47 percento delle azioni e il 53 è in possesso della Regione.
Occorre dire, se vogliamo esprimere una valutazione rispetto a questa scelta, che la stessa è stata positiva e che ha consentito alla BVA di affermarsi con maggiore incisività e penetrazione sul territorio, con un potenziamento del servizio clienti e imprese, e con un'attenta e oculata organizzazione interna della banca. Una valutazione positiva, quindi, e una collaborazione che rimane inalterata: fiducia nel partner e volontà di continuare operando sulla seconda fase dell'accordo, seconda fase che prevede la ricerca congiunta fra i due soci di un terzo soggetto a cui assegnare una quota del 20 percento delle azioni, andando a parificare nel contempo la presenza di Regione e CAB.
Entrando nel merito dei quesiti posti, che intendono entrambi conoscere i rapporti fra Regione e Banca Lombarda in materia di gestione della BVA, occorre premettere che la Banca Lombarda, come dicevo prima, in virtù di accordi parasociali a suo tempo assunti con il CAB, forniva alla BVA quale partner tecnico e in base a specifiche convenzioni una serie di servizi amministrativi ed informatici: elaborazione dati, gestione di contabilità generale, amministrazione del personale, elaborazione dati per la gestione dei conti interbancari e altre cose.
Con l'entrata in vigore del collegato fiscale alla finanziaria del 1999, al mese di maggio del 1999, quindi due mesi fa, tali servizi sono esenti da IVA solo se forniti da imprese del medesimo gruppo. In caso contrario, tutte le forniture dello stesso tipo, ivi compreso pertanto quelle effettuate a favore di imprese del gruppo, sarebbero considerate attività imponibile.
A fronte della prospettiva di assoggettare all'IVA tutti i servizi prestati alle banche del gruppo, con un aggravio complessivo dei costi di circa 20 miliardi a causa dei servizi che avrebbe dovuto prestare alla BVA - di tutto il gruppo della Banca Lombarda l'aggravio sarebbe stato di 20 miliardi nel caso in cui avesse fornito servizi come sta fornendo alla BVA, cioè servizi tecnici -, la Banca Lombarda ha richiesto alla BVA di entrare a far parte del gruppo, salvo la sospensione della fornitura dei predetti servizi.
Le decisioni della Regione al riguardo, in coerenza con le scelte programmatiche presentate in Consiglio nel giugno 1998, al momento dell'insediamento di questa Giunta, non potevano che essere negative, in quanto avallare l'ingresso della BVA nel gruppo Banca Lombarda sarebbe stato in contrasto con l'obiettivo di rafforzare il sistema creditizio valdostano, di cui la BVA è un tassello importante.
Quindi alla prima domanda di Beneforti rispondo che non esiste disimpegno della Banca Lombarda rispetto al progetto BVA, ma è solo una questione tecnica legata al collegato fiscale del maggio 1999; è un collegato fiscale che è stato pubblicato da "Il Sole 24Ore" il 6 maggio 1999 e che pone alcune condizioni obbligatorie per tutte le banche che fanno parte di un gruppo oppure non ne fanno parte, per quanto riguarda la fornitura di servizi tecnici, come quelli che venivano forniti dalla Banca Lombarda alla BVA. Voglio ribadire che è solo una questione tecnica, non ci sono azioni che preludano ad eventuali uscite del socio di minoranza da BVA, e con questo rispondo anche alla prima domanda dei Consiglieri di Forza Italia.
Alla seconda domanda di Beneforti, se è vero che la Banca Lombarda avrebbe già disdetto i propri servizi, rispondo sì, perché i tempi del collegato fiscale emanato dal Governo sono tassativi. Quindi non ci sono possibilità di uscire da questo discorso: o la Banca Lombarda rischiava di perdere 20 miliardi, pagando in più l'IVA per tutte le sue componenti del gruppo, oppure doveva disdettare i servizi informatici che stava prestando in questo momento alla BVA. I tempi sono tassativi, quindi non ci sono possibilità di deroghe.
Si tratta ora di procedere alla ricerca sul mercato dei servizi di una società a cui assegnare l'attività di elaborazione dati; ricerca da effettuare ovviamente anche con il socio Banca Lombarda. In questo momento è prematuro valutare se e quali riflessi economici si potranno avere da quest'operazione; potrebbe esserci un aumento dell'IVA, perché in questo momento la BVA paga alla Banca Lombarda queste prestazioni.
Nel momento in cui ricerchiamo e individuiamo insieme una società di servizi a cui affidare questo tipo di servizi, potranno esserci dei riflessi economici, e ripeto che potranno esserci, ma in questo momento non sono quantificabili.
In riferimento alla terza domanda dei Consiglieri di Forza Italia, emerge in sostanza dagli interventi dei consiglieri di BVA che sarebbe stato meglio e più comodo per tutti se questa norma governativa non fosse mai uscita.
Ora, come dichiarato dal Presidente, dal Vicepresidente e dal rappresentante di nomina della Banca Lombarda, occorre insieme procedere alla ricerca e all'individuazione di una società di servizi che possa assicurare un soddisfacente livello di prestazioni, ed è ciò che in questo momento stanno facendo. Quindi stanno lavorando in questo senso; BVA comunque deve svolgere un suo ruolo e ne ha le potenzialità: su questo esiste la convinzione di entrambi i soci. In Valle d'Aosta esiste, e i due soci ne sono convinti, uno spazio per BVA, per far crescere e consolidare l'obiettivo politico della costituzione di un polo creditizio finanziario locale. Di questo si dice che se ne parla da anni, ed è vero, ma occorre anche rilevare che molti passi sono stati concretamente compiuti in un ambiente difficile, su un terreno che va ad inserirsi in un contesto d'interessi piuttosto rilevanti.
Con l'Assocrédit Valdôtain è stato avviato un percorso; dobbiamo concluderlo e le premesse ci sono, gli spazi anche e le difficoltà pure, ce ne rendiamo conto.
Ma l'obiettivo che questa maggioranza si è data in sede programmatica è la costituzione del polo creditizio e finanziario locale e in questo senso opereremo, cercando di fare in modo che sempre più il denaro del risparmiatore valdostano venga reinvestito in Valle e che il sostegno alle nostre imprese possa tradursi in nuove occasioni di sviluppo della nostra economia, ispirandosi a criteri di efficienza e di redditività.
Président La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (FI) Ho ascoltato con attenzione la risposta alla nostra interrogazione data dall'Assessore, e dopo la premessa e la ricostruzione storica di quella che è stata e di quella che è BVA, pensavo che la risposta, partendo da così lontano, fosse approfondita.
Devo dire che per certi versi la parte più approfondita è la parte storica, che conosciamo tutti; quelli che sono invece i problemi sul tappeto e che sono i problemi oggetto di quest'interrogazione penso che siano stati trattati in maniera superficiale dalla risposta dell'Assessore…
(interruzione dell'Assessore Agnesod, fuori microfono)
… difatti la preoccupazione nostra sta proprio in questi termini, perché i trascorsi di BVA, e l'Assessore li ha sunteggiati, erano trascorsi di grossa preoccupazione dal punto di vista del coinvolgimento delle finanze regionali e dei risparmi dei Valdostani.
C'è stato un momento in cui sulla piazza regionale le voci che giravano in riferimento al futuro di BVA non erano delle più tranquillizzanti; c'era stato addirittura un momento in cui la gente andava a ritirare i propri risparmi agli sportelli di BVA, perché la voce che girava a seguito di quei noti "terremoti", che ci sono stati anche nell'economia valdostana a seguito di "Tangentopoli" e "Mani Pulite", aveva creato in BVA una situazione di pesante dissesto e l'alternativa era se la Regione Valle d'Aosta dovesse intervenire pesantemente o se i poteri risparmiatori dovessero pagare le scelte di una politica finanziaria, che più che politica finanziaria era una politica-politica, nel senso che aveva privilegiato il credito a cordate che erano individuabili in certi settori della politica, piuttosto che aver privilegiato il credito a scelte di carattere economico e di carattere finanziario.
Condividiamo il giudizio positivo che l'Assessore ha dato sul CAB, e proprio in virtù di tale giudizio positivo riteniamo che sia molto preoccupante la situazione attuale, perché quando l'Assessore dice, rispondendo al punto 2 che chiede come verranno gestiti in futuro i servizi, che è prematuro dirlo, vorrei soltanto ricordare a me, ma anche all'Assessore, in base ad alcuni appunti che mi sono fatto, che i servizi che sta gestendo la Banca Lombarda sono il cuore della BVA: elaborazione dati, intermediazione dei titoli mobiliari, gestione di tesoreria, gestione di contabilità, segnalazione di vigilanza alla Banca d'Italia, elaborazione accentrata degli incarichi, pagamento e gestione dei conti interbancari, approvvigionamento economale, gestione immobiliare, consulenza, gestione del personale, e poi ce ne sarebbero probabilmente ancora tanti altri. Ma questo per dire che questi servizi sono la BVA, perciò non si può dire che è prematuro; nel momento in cui c'è una disdetta, mi sembra che la disdetta sia a tempi brevi, non so se sia a fine anno…
(interruzione dell'Assessore Agnesod, fuori microfono)
… ma la disdetta ha termine a tempi brevi… a novembre, a fine anno, ecco. Non si può dire che è prematuro sapere come andremo a gestire questi servizi, perché questi servizi al 30 novembre, se non li gestisce nessuno, la BVA penso che allo stato attuale non sia in grado più di essere operativa. Altro che polo bancario unico e polo bancario valdostano!
Sul polo bancario, Assessore, esprimiamo una fortissima preoccupazione, perché se nell'utopia della politica ci può essere lo spazio per il polo bancario valdostano, non dimentichiamo quali sono le dimensioni dell'economia e della disponibilità di risorse umane che ci sono nella nostra regione.
Penso che anche l'Assessore alle finanze abbia avuto modo di leggere e di approfondire quello che accade in giro nel mondo, in Europa, in Italia: le banche si aggregano, si uniscono; si fondono grossi gruppi bancari, pensiamo al S. Paolo, alla CRT, al Credito Italiano. E ora sentire dire che il futuro della BVA è fra le banche rurali, Finaosta e la BVA mi viene da ridere, perché l'Assocredito è sicuramente una bella invenzione, che non penso sia risolutiva di quelli che possono essere i problemi della gestione BVA.
La terza risposta non c'è stata e questo mi stupisce più di quanto non mi stupiscano le risposte poco puntuali sugli altri punti, perché se è difficile sapere qual è il futuro di BVA, se è difficile sapere quali sono gli scenari di BVA, Assessore, è difficile che lei non sappia quali sono i pareri e i giudizi del Consiglio di amministrazione, anche perché in quel Consiglio di amministrazione ci sono nomine che sono state fatte da quest'Amministrazione. E quando lei mi dice che il Consiglio di amministrazione ha detto che sarebbe stato bello se non ci fosse stata la finanziaria, questa non è una risposta, o perlomeno non è una risposta responsabile. Perché bastava che lei convocasse il Consiglio di amministrazione, per sapere quella che era l'opinione del Consiglio di amministrazione.
Considerato che successivamente alla presentazione dell'interrogazione è uscita una lettera finanziaria di BVA, nella quale il Consiglio di amministrazione si esprime in maniera molto chiara sulla preoccupazione e sul ruolo positivo che il CAB svolge all'interno di BVA, dire che…
Président Conseiller Frassy, je vous invite à conclure.
Frassy (FI) Chiudo esprimendo la nostra totale insoddisfazione per la risposta data dall'Assessore, esprimendo la nostra totale e grave preoccupazione per quelli che sono gli scenari di BVA che l'Assessore non ha designato in maniera compiuta, ma che proprio a fronte di questa mancanza di risposte lasciano aperti troppi punti interrogativi!
Président La parole au Conseiller Beneforti.
Beneforti (PVA-cU) Prendo atto della risposta dell'Assessore e devo dire che non mi dichiaro certamente soddisfatto per le risposte che ha voluto darmi.
Appare chiaro dalle risposte che ci ha dato l'Assessore che quanto era a nostra conoscenza corrispondeva al vero; il distacco della Banca Lombarda dalla BVA è ormai avvenuto, anche se ha ancora qualche mese di tempo. E i motivi di questo distacco ci erano noti! Ma il problema non è tanto il distacco della Banca Lombarda, perché possiamo trovare chi fa i servizi, e quelle spese che diceva l'Assessore, mi pare 20 miliardi di IVA, si dovranno sempre pagare. Se non le paga la Banca Lombarda, quello che farà i servizi dovrà essere… come no?
(interruzione dell'Assessore Agnesod, fuori microfono)
… vede, se l'Assessore fosse stato più chiaro nel dare le risposte, non ci avrebbe messo nelle condizioni di sbagliare, perché da come ha posto il discorso dei 20 miliardi, abbia pazienza, Assessore, si rilegga quello che ci ha detto e poi si accorge che non potevamo capire diversamente.
Dicevo che non ci preoccupa tanto il distacco della Banca Lombarda, quanto il futuro della BVA, perché nonostante tutto poteva e può svolgere un ruolo importante nella vita economico- finanziaria e produttiva della nostra regione.
È triste constatare che la Banca valdostana per vivere abbia dovuto ricorrere ad altre banche, anziché essere autonoma. Non si è data i servizi che erano necessari per essere autonoma. Non voglio fare sempre polemiche, sembra che le voglia fare a dispetto, ma questa della BVA è un'ulteriore dimostrazione che non siamo stati ancora una volta capaci di gestire una nostra struttura, come non siamo stati capaci di gestirne altre. Non abbiamo dimostrato la capacità di saper gestire i risparmi dei Valdostani, questa è la verità; si è guardato più a istituire l'ente per qualche tornaconto politico, che nell'interesse della nostra collettività.
Quando nel 1990 è nata questa banca, avevamo tutti una grande ambizione, perché l'ho approvata anch'io in quegli anni la sua nascita; era l'ambizione di mettere insieme i risparmi della nostra gente. Guarda caso, non è che allora fosse l'unico ente, c'erano già le casse rurali, caro Agnesod, alcune delle quali insieme alla Banca regionale potevano gestire i risparmi dei Valdostani, in modo che non dovessero uscire dalla Regione per essere reinvestiti in Valle d'Aosta nell'interesse della comunità valdostana.
Ricordo l'impegno dell'Assessore alle finanze in carica allora; egli affermò quando la banca fu istituita che in ogni comune della Valle doveva essere aperto uno sportello della BVA. Dopo dieci anni non solo questo non è avvenuto, ma non siamo stati capaci nemmeno di far decollare una sede centrale, perché non abbiamo dato a questo ente l'autonomia che doveva avere fino dall'inizio, così come hanno autonomia le casse rurali che si gestiscono.
Diciamo francamente: guardiamo al futuro e cerchiamo di rimediare agli errori che abbiamo commesso, cerchiamo di rivedere il modo con cui si sono nominati i comitati di gestione della Banca regionale e stiamo attenti di non andare sempre e comunque alla ricerca di personaggi amici o meno amici, o di rappresentanti di forze politiche, perché quando si ha la gestione di una banca, si deve avere anche una preparazione tecnica più che politica!