Oggetto del Consiglio n. 1520 del 25 luglio 1995 - Verbale

OGGETTO N. 1520/X - APPELLO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA PER LA PACE NELL'EX JUGOSLAVIA (Approvazione di risoluzione).

Il Vicepresidente ALOISI propone di procedere all'esame delle risoluzioni, presentate rispettivamente dal Consigliere CHIARELLO e dai Consiglieri COLLE', Giuseppe Cesare PERRIN, PICCOLO, FERRARIS, LANIECE, TIBALDI, Secondina SQUARZINO, ALOISI e DUJANY, iscritte in via d'urgenza all'ordine del giorno dell'adunanza in corso (oggetto n. 1484/X). Dà atto dell'avvenuto ritiro della risoluzione presentata dal Consigliere CHIARELLO.

Illustra Secondina SQUARZINO.

Intervengono i Consiglieri DUJANY e Giuseppe Cesare PERRIN.

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Si dà atto che i lavori sono sospesi dalle ore 21,18 alle 21,21.

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Si dà atto che alle ore 21,21, riassume la presidenza il Presidente STEVENIN.

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Prendono la parola, i Consiglieri MARGUERETTAZ, CHIARELLO, Secondina SQUARZINO e VOYAT.

IL CONSIGLIO

- con voti favorevoli: ventisei (presenti: ventisette; votanti: ventisei; astenuto uno, il Consigliere CHIARELLO);

APPROVA

la sottoriportata:

RISOLUZIONE

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Di fronte al massacro quotidiano di inermi ed innocenti che avviene nella terra della ex-Yugoslavia;

Di fronte alle stragi e alle operazioni della cosiddetta "pulizia etnica" che non rispettano né i diritti delle persone né quelli delle comunità storiche e religiose;

Considerato che, come la storia di altri conflitti ha dimostrato, la soluzione vada ricercata in un accordo negoziato che sia capace di riconoscere tutti gli stati sorti dalla dissoluzione della ex-Yugoslavia e all'interno di ogni stato i diritti civili e politici delle minoranze etniche e religiose;

Considerato che tale obiettivo sia raggiungibile solo se la comunità internazionale e, in particolare, l'Unione Europea e l'ONU supereranno le troppe divisioni che hanno indebolito finora la loro azione e adotteranno con determinazione una comune azione;

Ritenendo che non si possa assistere impotenti di fronte a tale tragedia della coscienza umana e delle relazioni civili tra persone e popoli, come è stato sottolineato con forza dal Presidente della Repubblica e dallo stesso Pontefice durante il suo soggiorno nella nostra Regione,

Facendo proprio l'ordine del giorno approvato a Saint-Vincent dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni;

tutto ciò premesso

chiede

al Presidente della Giunta, anche in quanto membro del Comitato delle Regioni, e ai Parlamentari valdostani di farsi portavoce di questa volontà di pace del Consiglio perché siano sostenute in tutte le sedi più opportune le seguenti proposte:

- che L'ONU non riduca o evacui i caschi blu la cui presenza va invece rafforzata mettendo a loro disposizione tutti gli strumenti e le risorse necessarie, dando applicazione alla Risoluzione 836 delle Nazioni Unite - che prevede il diritto di difesa - ed utilizzando tutti gli strumenti efficaci e idonei ad assolvere al mandato di pace;

- che vengano accresciute le misure di sorveglianza e di controllo sulle frontiere dei paesi in conflitto per permettere una più rigorosa e coerente applicazione dell'embargo e delle sanzioni;

- che la Comunità internazionale ed i singoli Stati si impegnino attivamente per perseguire i responsabili dei crimini contro la pace, i crimini contro l'umanità e i crimini di guerra commessi nel territorio della ex-Yugoslavia, assicurando condizioni di effettività al Tribunale Internazionale presieduto dal Prof. Antonio Cassese;

- che il Governo di Belgrado riconosca i confini internazionali della Croazia, interrompa ogni supporto ai dirigenti serbi di Pale e riconosca esplicitamente il diritto della Bosnia-Herzegovina ad esistere come stato sovrano e negli attuali confini, come condizione indispensabile perché possa decollare un negoziato tra le parti;

- che l'Unione Europea dia un segno visibile di solidarietà con Sarajevo con l'adesione simbolica della Bosnia-Herzegovina all'Unione Europea;

aderisce

- alle iniziative indette in tutta Italia il 26 luglio 1995 per la giornata nazionale di mobilitazione e di solidarietà "Pace nei Balcani";

- all'Appello "Noi Popoli delle Nazioni Unite" ed alla marcia "Perugia-Assisi" favorendo anche la partecipazione a questa iniziativa di rappresentanti dei popoli dell'ex-Yugoslavia;

invita

tutti i Comuni della Regione a fare altrettanto in modo da integrare la delegazione ufficiale del Consiglio con quelle degli altri Comuni della Regione Valle d'Aosta;

rinnova

la sua volontà di dare un concreto supporto agli aiuti umanitari che anche dalla nostra Regione sono organizzati per queste zone di guerra per alleviare le sofferenze e favorire la ricostruzione delle città e la convivenza tra le diverse popolazioni.

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