Oggetto del Consiglio n. 1518 del 25 luglio 1995 - Resoconto
SEDUTA POMERIDIANA DEL 26 LUGLIO 1995
OGGETTO N. 1518/X Disegno di legge: "Istituzione di una tariffa d'uso su strade di competenza comunale e regionale interessate da elevata congestione di traffico veicolare".
Articolo 1 (Finalità)
1. Al fine di garantire il transito in condizioni di sicurezza, il rispetto del limite di carico del territorio interessato, la riduzione della congestione di traffico veicolare ed una migliore tutela dell'ambiente e del paesaggio, i Comuni della Valle d'Aosta possono istituire, sulle strade di propria competenza, una tariffa d'uso per l'ingresso e la circolazione di veicoli a motore in strade definite extraurbane ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), interessate, anche in singoli periodi dell'anno, da consistenti flussi di veicoli a motore.
2. Su richiesta dei Comuni direttamente interessati, la Regione Valle d'Aosta può istituire la tariffa d'uso anche su tratti di strade regionali interessate da fenomeni di congestione veicolare.
Articolo 2 (Viabilità extraurbana)
1. L'istituzione di una tariffa d'uso da parte della Regione e dei Comuni è subordinata all'adozione di un provvedimento in cui la Regione e i Comuni devono:
a) individuare gli interventi per il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza del traffico e per la riduzione dell'inquinamento;
b) stabilire le priorità e i tempi di attuazione degli interventi;
c) determinare, ai fini dell'individuazione della strada o tratto di essa la cui percorrenza si intenda subordinare al pagamento di una tariffa d'uso, il limite di carico del traffico veicolare, ossia il numero massimo di autoveicoli che può essere presente sul territorio servito dalla strada o tratto di essa.
2. Il limite di carico è individuato tenuto conto:
a) delle caratteristiche strutturali e funzionali della strada;
b) della disponibilità di aree di sosta e di parcheggio pubbliche e private e delle relative tariffe, se previste;
c) della vastità e fruibilità del territorio interessato e della disponibilità di percorsi alternativi;
d) dell'esistenza di servizi di trasporto alternativi e della loro tipologia;
e) della presenza di aree naturali protette o di altre forme di tutela paesaggistica e ambientale.
3. Nel caso in cui l'istituzione di una tariffa d'uso non sia sufficiente a contenere la circolazione entro il limite di carico determinato ai sensi del comma 2, il Comune o la Regione, per quanto di propria competenza, adottano altre misure contestuali, fra quelle indicate nel provvedimento di cui al comma 1 al fine del rispetto del limite di carico.
Articolo 3 (Tariffa d'uso)
1. La tariffa d'uso per l'ingresso e la circolazione su talune strade di competenza comunale o regionale è istituita con deliberazione dei competenti organi comunali e regionali e dev'essere:
a) commisurata all'effettivo utilizzo delle strade sottoposte a pedaggio;
b) flessibile per orario, zona, modalità dello spostamento, mezzo di trasporto utilizzato.
2. Il sistema di tariffa d'uso può essere permanente o temporaneo, variabile come ammontare nella giornata o nel periodo di applicazione e rispondente quanto più possibile alle esigenze dell'utenza del trasporto.
3. Non può essere istituita una tariffa d'uso sulle strade o tratti di esse su cui non siano previsti mezzi di trasporto pubblico alternativo.
4. Con i provvedimenti di cui al comma 1 sono individuati:
a) il sistema di riscossione del pagamento;
b) il sistema di vigilanza sul pagamento, anche mediante utilizzo degli ausiliari del traffico;
c) le categorie dei veicoli esentati, tra i quali, in particolare:
1) i veicoli riservati a servizi di polizia e di soccorso di cui all'articolo 373, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada), nonché i veicoli che svolgono servizi di pubblico interesse;
2) i veicoli utilizzati dagli esercenti la professione socio-sanitaria nell'espletamento delle proprie mansioni;
3) gli autobus che svolgono servizio pubblico, e i veicoli con persone di limitata o impedita capacità motoria, adeguatamente individuati;
4) i veicoli dei residenti in Valle d'Aosta, salvo motivata diversa determinazione dell'autorità competente;
5) i veicoli degli operatori economici della zona servita dalla strada o tratto di essa su cui si applica la tariffa d'uso, dei loro fornitori e dipendenti, nonché dei turisti che pernottano nelle strutture ricettive della zona stessa.
Articolo 4 (Destinazione dei proventi)
1. I proventi derivanti dalla tariffa d'uso riscossa relativamente a strade regionali sono introitati al capitolo 500, di nuova istituzione, della parte entrata del bilancio di previsione per l'esercizio 1995 e sui corrispondenti capitoli dei bilanci futuri.
2. I proventi derivanti dall'istituzione della tariffa d'uso sono destinati a migliorare la circolazione sulle strade interessate dal provvedimento, la tutela della salute e dell'ambiente, le condizioni di sicurezza e, in particolare:
a) ad adeguare la sede stradale interessata, le opere di protezione e segnalazione, le aree di sosta e i parcheggi di assestamento;
b) a rafforzare i servizi di trasporto pubblico riguardanti il territorio interessato dal provvedimento.
3. Le spese di cui al comma 2 saranno imputate ai capitoli di nuova istituzione 67800, per quanto riguarda la spesa di cui alla lett. a), e 51550, per quanto riguarda la spesa di cui alla lett. b), della parte spesa del bilancio di previsione per l'esercizio 1995 ed ai corrispondenti capitoli dei bilanci che vengono istituiti per memoria.
Articolo 5 (Variazione di bilancio)
1. Al bilancio di previsione della Regione per l'esercizio finanziario 1995 sono istituiti i seguenti capitoli:
a) parte entrata:
programma regionale 1.01
codificazione 1.1.6
cap. 00500 "Proventi derivanti dall'applicazione della tariffa d'uso per la percorrenza di talune strade";
b) parte spesa:
programma regionale 2.2.2.14
codificazione 2.1.1.4.2.2.9.18.10.18
cap. 67800 "Spese per il rafforzamento dei servizi di trasporto pubblico nei territori dove è istituita la tariffa d'uso per la percorrenza di talune strade"
programma regionale 2.2.1.03
codificazione 2.1.2.1.0.3.9.17.06.24
cap. 51550 "Spese per l'adeguamento della sede stradale, delle opere di protezione e di segnalazione, delle aree di sosta e dei parcheggi di attestamento nei territori dove è istituita la tariffa d'uso per la percorrenza di talune strade".
2. La Giunta regionale è autorizzata a provvedere con propri provvedimenti alle variazioni di bilancio derivanti dalla riscossione della tariffa d'uso.
Articolo 6 (Dichiarazione d'urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Presidente Ha chiesto la parola il relatore, Consigliere Dujany.
Dujany (PVA) Si le Conseil retient opportun, je donne par lue ma relation.
Presidente É aperta la discussione generale. Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.
Chiarello (RC) Va bene prenderci per stanchezza, però questa... volevo capire se bisogna pagare anche qui per intervenire...
Presidente ... con l'Assessore Riccarand tutto è possibile.
Chiarello (RC) Me lo aspettavo da qualcun altro, ma non da chi l'ha proposta questa legge, perché che si dica che in Valle d'Aosta c'è un turismo di massa, che bisogna frenare un pochino, e poi si frena non chiudendo certe strade della Valle, che sono sovraffollate o inquinate; si dice che si vuole abbattere l'inquinamento facendo certi ingressi a pagamento, questo non mi convince proprio, perché non capisco perché uno che ha più soldi non inquina, e uno che ha meno soldi non inquina. Sono d'accordissimo che quando si deve combattere l'inquinamento dobbiamo combatterlo tutti, ma allora in quella strada non entra nessuno, solo i mezzi pubblici che saranno a pagamento per tutti uguale.
Questa legge è quello che non avrei voluto vedere nella nostra Regione.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Voyat.
Voyat (UV) Credo che negli uffici della Presidenza del Consiglio l'unico atto presentato prima di questo Consiglio, che non sia stato iscritto d'urgenza sia la mia interrogazione rivolta all'Assessore Riccarand per la questione dei trasporti. Ma la rivedremo a settembre, anche se il problema non sarà risolto; o meglio, sarà risolto secondo l'Assessore Riccarand.
Dico questo, perché mi auguravo che almeno questo disegno di legge fosse rinviato fino a settembre, visto che da quanto avevo sentito c'erano molte perplessità nell'affrontare questo problema.
Rilevo subito un problema di metodo: su una legge di questa portata un membro della Giunta, prima di presentarla in Giunta - almeno secondo la prassi di qualche tempo fa - chiedeva un parere alle forze di maggioranza o quanto meno la collaborazione di alcuni assessori che sono interessati in questo per la formulazione del disegno di legge.
In secondo luogo, e qui devo dare atto che l'Assessore Riccarand è senz'altro il più attivo in questo, vi sono state interminabili conferenze-stampa sulla presentazione di questo disegno di legge, prima della presentazione in Giunta e dopo la presentazione in Giunta, in modo che i consiglieri ne sono stati informati tramite stampa e televisione, così come non voleva un po' di tempo fa l'allora Consigliere Riccarand, che chiedeva che le leggi fossero discusse in commissione e in Consiglio prima di darne pubblicità sulla stampa.
Un disegno di legge di questo genere non interessa un Assessorato solo; dicevo prima che si sarebbe dovuta chiedere la collaborazione dell'Assessorato al turismo, perché questa è una iniziativa che, se vista dal punto di vista dell'ambiente può essere valida - non secondo me e spiegherò il perché - non può, però, essere valida secondo un punto di vista del turismo.
Ora, il fatto che questa legge sia stata approvata dalla Giunta senza parlarne con altre forze di maggioranza, alcune tra l'altro neppure presenti in Giunta, è una forzatura, perché chi, preso di sorpresa e sul momento ha votato in Giunta, difficilmente poi vuole smentirsi in Consiglio. Ed altri consiglieri che, presi dalla foga di votare in commissione, come mi è stato detto anche oggi, difficilmente arriveranno in aula e diranno cosa effettivamente ne pensano. Quindi è proprio una questione di forzatura, così come è stato fatto anche per il Piano dei trasporti, quando si chiedeva un rinvio di 15 giorni ed assolutamente non si è voluto concederlo, anche se poi questi 15 giorni non avrebbero comportato difficoltà per la Giunta.
É una legge contro il turismo, e vorrei chiedere alcuni chiarimenti all'articolo 3, dove si parla di tariffa d'uso, là dove si dice che è commisurata all'effettivo utilizzo delle strade sottoposte a pedaggio. Questo cosa vuol dire? Che vado su per un'ora, pago per un'ora; se faccio solo 200 metri pago per questi 200 metri, o come?
Andando avanti, vediamo che le cose cominciano a complicarsi; si dice che non può essere istituita una tariffa d'uso sulle strade, o tratti di esse, su cui non siano previsti mezzi di trasporto pubblico alternativi. Secondo me questa è l'unica soluzione valida ed è l'unica soluzione che già adesso la Regione o i comuni possono fare, ed è questa che è già stata applicata.
Con i provvedimenti di cui all'articolo 1 sono individuati: il sistema di riscossione del pagamento - e questo va bene - il sistema di vigilanza sul pagamento anche mediante utilizzo degli ausiliari del traffico, categorie dei veicoli esentati, tra i quali in particolare le forze dell'ordine, eccetera. Qui bisognerà vedere le modalità di pagamento, quanta gente dovremo pagare perché facciano pagare e quanta gente dovremo pagare perché controllino se hanno pagato.
E ancora: polizia e soccorso credo sia più che logico, veicoli che svolgono servizio di pubblico interesse, anche questo è logico, veicoli utilizzati dagli esercenti la professione socio-sanitaria nell'espletamento delle loro mansioni, e va bene; ma poi seguono, oltre agli autobus che fanno servizio pubblico, che credo non sia da pagare, i veicoli dei residenti in Valle d'Aosta, salvo motivata e diversa motivazione dell'autorità competente. Se tutti i residenti in Valle d'Aosta hanno diritto di transitare senza pagare e poi operatori economici della zona, e poi gli invalidi e altre categorie che senz'altro verranno fuori, mi chiedo a questo punto chi è che paga! Paga il 10 percento di quelli che transitano su quella strada? É questo il modo di risolvere l'inquinamento e il traffico in queste zone? No, credo proprio che questa non sia la soluzione migliore per risolvere l'intasamento e l'inquinamento.
Non ci rendiamo conto forse che, facendo una legge di questo genere, mettiamo in difficoltà i sindaci, perché se ora il sindaco può chiudere la strada e mettere un servizio pubblico per il transito, quando ci sarà questa possibilità, non solo alcune categorie, ma tante categorie chiederanno di applicare questa legge, e spiego il perché. Un proprietario che ha un terreno lungo la strada, che continuamente vede il suo prato invaso da gente che può anche portare dei danni, chiederà al sindaco di applicare almeno questo, credendo che questa sia una soluzione. Difficilmente, oggi come oggi, il privato cittadino anche se proprietario chiede al comune di chiudere interamente la strada, perché può capire che per un suo piccolo interesse non può andare contro quello che è un interesse pubblico, soprattutto afferente al settore del turismo.
É una legge che va, dicevo prima, contro il turismo, ma va anche contro una logica che fino adesso è stata applicata. Vediamo che non solo l'Assessorato al turismo, ma un po' tutti gli assessorati, soprattutto in certi periodi dell'anno, elargiscono contributi a privati, ad enti pubblici, a varie organizzazioni, perché facciano delle manifestazioni per attirare il turismo. Da una parte diamo contributi per far assistere la maggior parte delle volte gratuitamente i turisti a queste manifestazioni, dall'altra invece prendiamo delle iniziative che senz'altro saranno prese come speculazione da parte di altre regioni, che metteranno in difficoltà il nostro turismo.
Quindi, ripeto, è una legge che va contro quello che può essere un principio del turismo e un provvedimento che farà solo discutere, che metterà in difficoltà i vari sindaci senza risolvere il problema.
Detto questo, visto che poi ce ne andremo in vacanza, mi sono riproposto un piccolo pensierino per le mie vacanze, e questo lo dico come singolo consigliere che in tutto questo periodo ha cercato di collaborare al massimo con la maggioranza, ma che si è trovato troppe volte in contrasto con iniziative che venivano prese da parte di qualcuno della Giunta, iniziative che non condivido, iniziative, prese da qualcuno, che non mi possono vedere e considerare in questi casi come uno della maggioranza. Si tratta di comportamenti non leali, l'ultimo lo abbiamo visto anche oggi: troppe volte e troppo volentieri ci sono i consiglieri delle forze di maggioranza che si astengono senza prevenire la maggioranza, senza dire niente in commissione. Si arriva come oggi facendo delle forzature, presentando degli emendamenti, che poi qualcuno che fa parte di alcuni gruppi più disciplinati deve per forza accettare per il buon funzionamento del gruppo e del Consiglio, ma sono delle vere e proprie forzature per la maggioranza.
Un altro comportamento è quello che alcune di queste forze vanno a dire in giro, perché se la scelta è una scelta felice, evidentemente quello è il risultato della loro presenza in maggioranza, della loro presenza in Giunta, ed è grazie a loro che si fanno queste cose; se invece la scelta è infelice, evidentemente il demerito è degli altri e quindi sono gli altri che poi ne dovrebbero sopportare le conseguenze.
Pensierino per le mie vacanze: cosa fare per migliorare? Ritengo che sia dovere, anche da parte di qualcuno, di verificare il proprio comportamento nei confronti della maggioranza e nei confronti dei colleghi consiglieri.
Presidente Ha chiesto la parola il Vicepresidente Viérin Marco.
Viérin M. (PpVA) Penso che alcuni argomenti li abbia già anticipati il collega Voyat. Sicuramente uno è la forzatura; noi nell'ultima riunione della I Commissione abbiamo chiesto l'audizione del Sindaco Ruffier e se perplessità vi erano nel convocarlo, visto che aveva già partecipato ad altre due commissioni consiliari permanenti, dopo l'audizione queste perplessità sono venute a mancare. Leggo le testuali parole che il Sindaco ci ha detto in quell'appuntamento di lunedì scorso: "Non è questa la soluzione migliore per limitare il traffico".
É una legge che metterà sicuramente in difficoltà i sindaci, e sono d'accordo con quanto diceva il collega Voyat, e quindi non voglio far perdere del tempo nel ripetermi.
E' chiaro che c'è stata una forzatura anche del Piano dei trasporti, spero che non ci sia la forzatura sul nuovo disegno di legge che è stato presentato per una tassa sul transito dei TIR sotto il tunnel del Monte Bianco, quando dall'altra parte diamo delle sovvenzioni per il transito di questi articolati a certe società.
Non è questa la soluzione, lo dicono anche fra le righe i due relatori; il Consigliere Borre dice che il presente disegno di legge non risolve certamente questo grave problema, il collega Dujany dice "en concluant il faut bien reconnaître, pour amour de la vérité, que les buts théoriques qui soutiennent la loi sont énormément plus élevés en rapport aux solutions concrètes qu'on propose, qui sont modestes".
Si dice che eventualmente è una legge che rimarrà nel cassetto; invece è una legge che non rimarrà nel cassetto, purtroppo, perché i casi che Voyat ha sollevato si verificheranno di certo. Si verificheranno non solo da parte di chi ha il prato vicino alla strada, ma anche da qualche persona che forse ha una attività di un certo tipo in cima a questa strada ed ha tutta la convenienza di far andare a piedi gli altri.
Oltretutto questo problema potrebbe portarci a riesaminare o a chiederci di riesaminare tutto il discorso delle strade poderali, e questo riaprirebbe alcune questioni che forse sarebbe meglio evitare.
Un risultato lo abbiamo avuto: quello di essere stati derisi dalla stampa - non mi metto qui a riprendere gli articoli - grazie anche a queste conferenze-stampa che avvengono in maniera molto sollecita, prima ancora che la legge venga in Consiglio; per carità, i voti della maggioranza non mancheranno mai, però molte volte si potrebbe avere la correttezza di aspettare che questa aula deliberi in merito a certi provvedimenti e poi darne ufficialità.
I problemi per i comuni: sono stato sindaco, ci sono colleghi che sono stati sindaci, amministratori locali, e posso dire che i problemi per i comuni saranno enormi. Sono problemi che ho elencato a Ruffier e che Ruffier in maniera molto corretta non ha potuto smentire.
Il problema del personale: sappiamo che il personale degli enti locali è quello che è, sappiamo che se verrà istituita una tassa di questo genere ci dovranno essere vigili al servizio per controllare se uno ha pagato o per far pagare; mi chiedo chi farà questo servizio e di conseguenza quali saranno i costi. Bisognerà mettere delle navette e stabilire il prezzo da far pagare per le navette, perché se la navetta costa 6-7000 lire, pensate ad una famiglia di 4 persone che dovrà pagare quasi 30mila lire tanto vale che paghi la tassa con l'auto. A questo punto vorrei capire quale decongestione vado a fare in quel sito.
Ma anche se tutto questo quadrasse, e uso il condizionale perché è impossibile, il comune dovrà sicuramente - per evitare, anziché decongestionare il paese, di congestionarlo, - fare dei parcheggi. Quindi, sicuramente non decongestioneremo niente, ma sarà una scelta del comune se decongestionare le valli o il paese.
Sicuramente non voterò questa legge, mi riservo alla fine del dibattito di decidere se fare una dichiarazione di astensione o di voto contrario; come avevo detto in commissione all'Assessore Riccarand, se questa legge passa, ci vorranno 20-25 giorni per l'esame del Coordinamento, arriveremo a fine agosto; la stagione di settembre mi sembra che non sia quella di maggior congestionamento del traffico nelle valli laterali, pertanto si poteva avere anche il buon gusto di aspettare almeno settembre per meglio approfondire questa legge. Ripeto che mi riservo di intervenire successivamente.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.
Marguerettaz (PpVA) Proprio oggi nella pausa del pranzo ho incontrato un amico che opera nel commercio e si lamentava del formidabile calo di turismo che secondo lui sta avvenendo nella città di Aosta rispetto allo scorso luglio. La cosa mi stupiva, perché invece penso che ci siano delle situazioni - fra cui la lira debole - che dovrebbero favorire una ripresa del turismo nella nostra Valle.
Mi chiedevo come mai, poi ho avuto anche io - pur non essendo in maggioranza - una illuminazione dello Spirito Santo e mi sono detto: ma vuoi vedere che c'è anche un certo tipo di politica per il turismo, che nella nostra regione non è che stia andando nella direzione giusta?
Abbiamo un vizio, non so come dire, ma un po' tutti questo... andare sui giornali, sulle televisioni fa piacere a tutti, chi più chi meno, solo che tante volte non si calcola il riflesso che certe posizioni possono avere, non solo nei propri personali confronti, ma nei confronti della comunità.
Mi è venuto in mente un esempio. Parlando in questi giorni con i colleghi svizzeri del Vallese, mi dicevano come ad esempio per quanto riguarda la questione della chiusura della parte italiana della strada per il Colle del Gran San Bernardo, i giornali svizzeri abbiano dato notizia di questo in maniera giornalisticamente approssimativa - ma purtroppo questo succede sovente - e della chiusura di questa strada ne ha risentito anche il transito attraverso il tunnel, perché l'informazione che è giunta ai cittadini svizzeri era: "il Gran San Bernardo è chiuso".
Per certi versi la questione che stiamo dibattendo ha avuto un riflesso simile. L'Assessore Riccarand, giustamente, già molti mesi fa aveva avuto occasione di rilasciare interviste anche a giornali di tiratura nazionale e si vede che i nostri giornalisti non sono migliori di quelli svizzeri, anche qui hanno fatto un po' di confusione nel dare la notizia. Ho qui una pagina di un settimanale che credo abbia una discreta tiratura a livello nazionale, dove c'è questa intervista all'Assessore Riccarand, il cui titolo è il seguente: "É giusto farci pagare un pedaggio per andare in Valle d'Aosta"? Sappiamo quanta gente si limita alla lettura del titolo, credo che un lettore più distratto abbia dedotto che per andare in Valle d'Aosta ci fanno pagare, mentre un lettore più attento avrà cercato di darsi delle ragioni. Forse qualcuno - mi sono detto - avrà pensato che si trattava del pedaggio del battello per andare "all'isola Valle d'Aosta" che vediamo in televisione e quindi non si sarà scandalizzato più di tanto.
Scherzi a parte, qua vogliamo che vengano questi turisti ed allora: sulle strade interpoderali non si può andare, nei parchi e nelle aree protette non si può andare con la macchina, adesso si chiedono i pedaggi per andare in determinati posti, ebbene credo che lo spazio per l'auto in Valle d'Aosta si riduca, così come si riduce per i TIR, ma lì vedremo che c'è qualche discrepanza che non fa funzionare tutto bene.
Non ho bisogno di prendere riflessioni su questa cosa, a differenza di prima che davo questa chance al collega Vicquéry, sono nettamente contrario a questo disegno di legge anche perché - qui permettetemi una riflessione ad alta voce - sono convinto che se questa Amministrazione regionale fosse stata guidata da un monocolore unionista, questo disegno di legge in questa aula non lo avremmo certamente visto.
E allora cosa devo dire? Il pensierino che Voyat ha fatto per sé io spero che diventi durante l'estate un po' il compito a casa, come si dà a scuola; abbiamo un mese e mezzo di vacanza, allora il compitino per le vacanze affidato ad ogni consigliere di buona volontà è: "Ma stiamo andando nella giusta direzione"?
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore al turismo, sport e beni culturali, Agnesod.
Agnesod (UV) Volevo solo dare una risposta a Marguerettaz, ma non sul disegno di legge, perché non è di mia competenza. Anche se lo abbiamo votato, ed è un disegno di legge che è stato anche visto dai sindaci - e credo che i sindaci siano in grado di fare la politica del turismo, come hanno dimostrato in questi anni -, voglio dire a Marguerettaz, che dice che in Valle d'Aosta il turismo sta andando così così, rispetto a questo ci sono dei dati che non vanno in questa direzione. Prima di tutto "l'isola" è stato uno spot che ha avuto un successo notevole, è stato quinto in graduatoria nazionale malgrado le tre settimane di esposizione, malgrado che in Valle d'Aosta ci sia stato un attacco da tutte le parti, senza riuscire a capire bene cosa significava.
L'organizzazione mondiale del turismo, la rivista internazionale, parla degli arrivi in Italia nel 1994 per tipo di turismo e fa la variazione rispetto al 1993, e la Valle d'Aosta si trova con una percentuale di aumento del 5,5 percento per il movimento degli italiani, con Alto Adige più 0,7 percento, Piemonte meno 10,2 percento, Trentino più 2,9 percento, Veneto montano 1,7 percento, poi seguono tutte le località arte e affari, località balneari e località termali, per una media dell'1,8 percento di aumento.
Per quanto riguarda il 1995, i primi cinque mesi abbiamo avuto un aumento complessivo del 16,4 percento in termini di arrivi e del 17,7 percento in termini di presenze, questo a fronte di una situazione complessiva, quindi compreso il turismo arte e affari, balneare, termale, turismo montano, e poi ci sono tutti i dati litorale per litorale, località per località, del 3,3 percento in termini di arrivi e del 3,3 percento in termini di presenze. Quindi in Valle d'Aosta siamo arrivati a 16,4 in termini di arrivi e a 17,7 in termini di presenze. Questo qui poi è stato anche rilasciato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche qua non è la Giunta regionale che lo dice: Dipartimento del turismo e Bollettino del turismo, anno secondo, numero sei del giugno 1995.
Di fronte a questi dati credo valga la pena fare una riflessione, ma al contrario di quella che è stata espressa.
Presidente Il Consigliere Marguerettaz deve selezionare la gente con cui va a pranzo, perché è un pessimo informatore...
Se nessuno chiede la parola, dichiaro chiusa la discussione generale.
Ha chiesto la parola l'Assessore all'ambiente, territorio e trasporti, Riccarand.
Riccarand (VA) Credo anzitutto sul metodo di dover dare due risposte.
Intanto, non c'è stata nessuna forzatura rispetto ai tempi di questo disegno di legge, che è stato approvato dalla Giunta regionale all'inizio del mese di maggio, e quindi sono tre mesi che è all'esame delle commissioni; è stato esaminato da tre commissioni, sono stati accettati i confronti a tutti i livelli, sono state accettate tutte quelle osservazioni che tendevano a migliorare il disegno di legge e a renderlo maggiormente attuabile. Quindi non c'è mai stato il minimo tentativo di forzare i tempi di discussione di questo disegno di legge, che anzi sono stati molto più lunghi di altri provvedimenti. Così come non c'è stata mai nessuna iniziativa per fare conferenze-stampa, perché non è mai stata fatta nessuna conferenza-stampa su questo disegno di legge, e del resto non è una abitudine neanche della Giunta di fare conferenze-stampa sui disegni di legge che vengono approvati.
É chiaro che se ci sono state delle domande e delle interviste, si è cercato di dare delle risposte e delle spiegazioni su un provvedimento, ma non ci sono mai state né conferenze-stampa, né è mai stato detto che questo era un provvedimento che si dava già per approvato, perché essendo un provvedimento che ha degli aspetti delicati, si sapeva che doveva essere sottoposto ad un esame attento e che doveva ancora essere modificato in itinere.
Per quanto riguarda il contenuto, credo che si possano tranquillamente respingere le due affermazioni negative che sono state fatte in quest'aula, e la prima è che si tratta di un provvedimento contro il turismo. Direi che è esattamente il contrario, questo è un provvedimento che guarda al futuro turistico della nostra regione; siamo una regione che ha degli elementi di attrazione naturale storico-archeologica enormi, abbiamo solo bisogno di tener curato il nostro territorio, di saper offrire qualcosa di diverso dall'ambiente cittadino e urbano da cui provengono gran parte dei turisti che vengono in Valle d'Aosta, i quali cercano un ambiente meno congestionato, meno sporco e meno inquinato della città, meno macchine, meno TIR, meno rumore, meno inquinamento.
Questo disegno di legge ha dietro di sé non solo delle riflessioni puntuali su certe situazioni, ma anche una indagine sul campo fatta per diversi mesi l'anno scorso nella zona di Courmayeur da un'agenzia specializzata, da cui veniva fuori alla fine che chi frequenta la zona di Courmayeur, la Valdigne, in particolare la Val Vény e la Val Ferret, chiede in primo luogo un ambiente più tranquillo, quindi meno automobili, meno inquinamento, chiede questo.
Allora si tratta di dotarsi degli strumenti che consentono di fare questo, sapendo che non è facile, che non esiste la bacchetta magica, che tutti gli strumenti devono essere usati in modo molto ponderato, che non esiste lo strumento risolutivo, ma che vanno abbinati i diversi interventi.
Fra i vari interventi utilizzabili in determinate situazioni, su determinate strade, in determinate località e in determinati periodi dell'anno, esiste anche quello di limitare l'accesso in certe strade che sono congestionate, chiudendo totalmente la strada, ma anche prevedendo anche la cosiddetta tariffa d'uso. Che poi è uno strumento previsto dal Codice della strada italiano, articolo 7, nelle zone a traffico limitato è possibile consentire l'ingresso facendo pagare una tariffa d'uso, ma è uno strumento che adesso non è applicabile perché sono mancate le direttive di applicazione del codice della strada. Quindi, usando le competenze che abbiamo come Regione Valle d'Aosta, siccome abbiamo competenza primaria in materia di strade e di tutela del paesaggio, si tratta di mettere con una legge a disposizione uno strumento; poi starà al singolo comune di valutare se nel proprio territorio esiste o meno l'opportunità di usare questo strumento.
Noi abbiamo solo previsto la possibilità di introdurre questo strumento, e quindi neanche si può dire che è un disegno di legge fatto contro i sindaci e contro i comuni, perché anzi andiamo a dare uno strumento lasciando ampia discrezionalità alle amministrazioni comunali di decidere tutto quanto al periodo, al tipo di organizzazione e a tutto quanto. Si tratta però, siccome non si può fare questo con un atto amministrativo da parte del singolo comune, di consentirlo con un provvedimento legislativo. Questo è il compito della Regione e questo è quello che mettiamo a disposizione degli enti locali della Valle d'Aosta.
Presidente Per dichiarazione di voto ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.
Chiarello (RC) Non mi sono dilungato prima, però sentendo le altre dichiarazioni devo fare una dichiarazione di voto.
Le dichiarazioni di Agnesod mi vedono favorevolissimo, cioè da una parte gridiamo all'aumento del turismo come una vittoria, dall'altra parte blocchiamo le strade in modo che venga solo un turismo di élite, e vorrà dire che questo 17 percento non ci sarà più; dobbiamo solo fare una scelta: o turismo di élite oppure no.
Ho detto prima che se blocchiamo le strade, le blocchiamo per tutti, non è che sono a favore dell'inquinamento.
I sindaci che sono stati qui nominati hanno detto che la legge non risolve niente, e - a quanto ho capito in commissione - non hanno una grossa volontà di applicare questa legge. Se è una legge di principio, va bene, votiamola come legge di principio. Io voterò contro.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) Ho ascoltato il dibattito che ha dato notevoli spunti, sui quali fare riflessioni, e di carattere politico ed anche di carattere turistico ambientale, visto che questa normativa toccherà sia il settore dell'ambiente, sia quello del turismo.
In una cosa sono d'accordo con Riccarand: che i turisti che vengono in Valle d'Aosta vengono per cercare un ambiente più tranquillo. Di questo bisogna dargliene atto, però questa è la scoperta dell'acqua calda perché è ovvio che chi si sposta dalle grandi metropoli del nord o arriva dall'estero per passare una vacanza tranquilla in montagna, è ovvio che cerca quel momento di relax per ritonificarsi e per poi tornare nella quotidianità di tutto l'anno.
Non è altrettanto condivisibile lo strumento che la Giunta regionale pensa di adottare con l'approvazione di questo disegno di legge, per cercare di andare nella direzione di soddisfare questa esigenza turistica che è di tipo qualitativo, cioè l'ambiente sano, l'ambiente ideale per trascorrere le proprie vacanze.
Perché non è una scelta ideale? Per il semplice fatto che questo strumento è inutile e non persegue quella finalità che si proponevano gli estensori di creare una tariffa antinquinamento. Ed è inutile, come da più interventi è stato ribadito, perché a disposizione dei sindaci gli strumenti esistono già: le limitazioni o i divieti di transito lungo le strade o le limitazioni dei parcheggi sono già strumenti previsti da altre norme in materia, strumenti che possono essere utilizzati da qualsiasi sindaco per cercare di decongestionare un traffico che ha superato determinati livelli di guardia.
Condividendo le opinioni di tutti coloro che hanno avanzato perplessità nei confronti di questo disegno di legge, penso che alla fine questa legge sia solo un cattivo biglietto da visita per la Valle d'Aosta. Si potrà far vanto dei risultati che ha appena citato l'Assessore, ma non per questo si deve dilapidare queste nuove ricchezze che vengono verso la nostra regione con una iniziativa legislativa di questo tipo.
Non vorrei che questo disegno di legge si riducesse ad una proposta propagandistica, che viene fatta da un determinato gruppo politico che potrà sempre avanzare la sua paternità di fronte a chiunque, e che di fatto però rimanga una proposta nel cassetto.
Giustamente prima qualcuno diceva: rimane nel cassetto eventualmente; no, non siamo d'accordo: rimane nel cassetto purtroppo, ci sono già altri strumenti.
Questo disegno di legge è inutile, non è una tariffa antinquinamento come qualcuno vuol far credere, per cui il nostro voto sarà fermamente contrario.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Voyat.
Voyat (UV) Per dichiarazione di voto. Non parteciperò alla votazione e quindi mi assenterò dall'aula, ma credo che non ci sia peggior sordo di chi non voglia sentire, perché sul fatto di come è uscita la notizia di questa legge ho sentito ad una televisione locale che sarebbe stata presentata in Giunta una iniziativa di questo genere, quindi prima della presentazione della Giunta.
Le interviste all'Assessore sono state fatte quando è stata presentata in Giunta, i consiglieri l'hanno avuta almeno un mese dopo. Quello che era prima uno dei cavalli di battaglia del Consigliere Riccarand, che si lamentava che le discussioni non venivano più fatte in aula, ma fuori dall'aula, per cui uno era obbligato a sapere le notizie dai giornali, questo vale anche per noi. Giustamente l'Assessore Riccarand è uno che sa fare pubblicità, perché è uno dei pochi che fa conferenze-stampa ed informa, forse al momento sbagliato, dice un consigliere regionale.
Ritorno a quanto detto: non è facendo pagare il 10 percento aelle macchine che andranno su queste strade che si risolve il problema, perché o la strada la si chiude, oppure, se si mette un certo numero di macchine che possono entrare, pagano tutte, meno la polizia, i pullman e chi va per lavoro. E questa possibilità c'è già oggi, perché facendo questa legge, tutti chiederanno ai sindaci di applicare la legge e saranno loro fra l'incudine e il martello. E quando i turisti si lamenteranno, saranno loro il parafulmine, saranno loro che si prenderanno le invettive, insieme ai presidenti delle aziende.
Era meglio lasciare le cose come stavano attualmente, per cui se un comune voleva, chiudeva e metteva un servizio a pagamento, perché questo è solo aggravare le responsabilità dei sindaci. Quando noi abbiamo messo tutte queste possibilità di deroghe a chi deve pagare, ci sarà pochissima gente che paga e sarà uno strumento da parte di altre regioni e da parte di qualcuno che ha tutto l'interesse di strumentalizzare la situazione, così come è già avvenuto.
La cosa che ripeto è questa: Agnesod, tu non puoi dire che questo è di competenza dell'Assessorato dell'ambiente, perché questo tocca il tuo settore; qui dovevi essere tu il primo a dire: no, secondo una certa linea di turismo, questo non si deve fare.
Presidente Ha chiesto la parola il Vicepresidente Viérin Marco.
Viérin M. (PpVA) Il nostro gruppo voterà contro questo provvedimento per le seguenti motivazioni. É uno strumento inutile, lo hanno detto tutti, forse tanti, più di quelli che ci si aspettava, si aumenterà solo la burocrazia, e io dico ancora una volta che non dobbiamo cercare di prenderci in giro, perché anche se verrà data applicazione a questa legge, la congestione del traffico i sindaci dovranno farla all'interno del nucleo del proprio paese, perché sappiamo bene che questi paesi sono sprovvisti di parcheggi ed è inutile che ci giriamo intorno a questo problema, ce lo hanno detto i sindaci in audizione. Oltretutto i sindaci hanno strumenti molto più efficaci, perché se vietano l'accesso ad una strada, lo vietano per tutti, ad eccezione di qualcuno che abita in quel luogo.
L'unico risultato che otterremo approvando questa legge, sarà quello di dare una immagine esterna secondo cui la nostra Valle è aperta solo ai ricchi, qualcuno ci giocherà sopra; ma se anche così fosse, se, pensiamo che i ricchi lascino maggior denaro ai nostri concittadini, sbagliamo, sicuramente i ricchi non vanno al bar o al piccolo ristorante o all'albergo ad una o a due stelle o alle trattorie, vanno solo in alcuni alberghi. Quindi non è una scelta che agevolerà il nostro comparto turistico.
Si dà atto che il Consigliere Voyat si allontana dall'aula e non partecipa al voto.
Presidente Si passa all'esame dell'articolato. Pongo in votazione l'articolo 1 con l'emendamento della II Commissione.
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 21
Contrari: 7
Astenuti: 1 (Aloisi)
Presidente Pongo in votazione l'articolo 2 con l'emendamento della II Commissione.
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 21
Contrari: 7
Astenuti: 1 (Aloisi)
Presidente Pongo in votazione l'articolo 3.
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 21
Contrari: 7
Astenuti: 1 (Aloisi)
Presidente Pongo in votazione l'articolo 4.
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 21
Contrari: 7
Astenuti: 1 (Aloisi)
Presidente Pongo in votazione l'articolo 5.
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 21
Contrari: 7
Astenuti: 1 (Aloisi)
Presidente Pongo in votazione l'articolo 6.
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 21
Contrari: 7
Astenuti: 1 (Aloisi)
Presidente Pongo in votazione la legge nel suo complesso.
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 21
Contrari: 7
Astenuti: 1 (Aloisi)
Il Consiglio approva