Oggetto del Consiglio n. 1211 del 8 marzo 1995 - Resoconto
SEDUTA POMERIDIANA DELL'8 MARZO 1995
OGGETTO N. 1211/X Attuazione della legge regionale recante l'istituzione del Centro di ricerche per la viticoltura di montagna (CERVIM). (Interpellanza)
Interpellanza Vista la legge regionale 28 luglio 1987, n. 56 "Istituzione del Centro di ricerche per la viticoltura di montagna (Cervim)";
Esaminati i documenti contabili degli anni 1993 e 1994, sono emerse le seguenti discordanze:
a) tra le voci di spesa figurano quelle relative al "personale di segreteria" (lire 35 milioni) e "spese per attività di segreteria" (lire 20 milioni), malgrado il personale impiegato dal Cervim venga regolarmente stipendiato dall'Amministrazione regionale, operi in una sede e utilizzi attrezzature pagate dalla medesima;
b) uno studio avente ad oggetto ricerche sulle viticoltura di montagna, effettuato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza (Facoltà di agraria), risulta sia nel documento previsionale del 1994 del Cervim per un importo di lire 30 milioni, sia in una specifica deliberazione della Giunta regionale (n. 4202 del 26 maggio 1994) per una spesa di lire 48 milioni (IVA esclusa);
c) i lavori eseguiti nei vigneti sperimentati di La Salle e Pont Saint-Martin e nell'impianto di coltura varietale di Donnas, nonché la realizzazione di un ricovero di attrezzi agricoli a La Salle, che ammontano a lire 110 milioni come da bilancio di previsione per l'anno 1994, risulterebbero appaltati e pagati direttamente dall'Amministrazione regionale;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per conoscere:
1) se le voci di spesa elencate in premessa sono state liquidate due volte (una volta dal Cervim e un'altra volta dall'Amministrazione regionale);
2) nel qual caso le spese elencate in premessa fossero state pagate solamente dall'Amministrazione regionale, per quale ragione risultano indicate nei documenti di previsione del Cervim;
3) quale differenza sussiste fra lo studio affidato dall'Amministrazione regionale con delibera n. 4202 del 26 maggio 1994 all'Università di Piacenza e lo studio commissionato dal Cervim alla medesima facoltà, anche in considerazione del fatto che le due ricerche sono state realizzate nello stesso anno e sono riferite ad un argomento identico;
4) quali sono le opinioni e gli intendimenti dell'Assessore in merito a questa fumosa vicenda.
F.to: Tibaldi - Linty
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) La prima osservazione che voglio fare è questa: non si tratta di una delibera che concerne l'attuazione di una legge, ma che chiede chiarimenti sulla contabilità del Cervim.
Punto di partenza è una delibera di Giunta, la n. 1448 del 25 febbraio 1994, dove viene approvato un contributo a favore del Cervim per lo stesso anno. Le parti integranti di questa delibera sono alcuni allegati, il bilancio di previsione 1994, la previsione di attività del 1994 e il resoconto dell'attività svolta nel 1993.
Il bilancio di previsione del 1994 contiene voci che a noi sembrano inesistenti, in quanto non sarebbero, uso prudenzialmente il condizionale, di competenza del Cervim. Ad esempio, nel bilancio sono indicate spese per il personale di segreteria e per l'attività di segreteria per un totale di una certa cifra, quando è ampiamente dimostrato dal rendiconto consuntivo del 1993 che il Cervim non ha a carico alcun dipendente e le attrezzature impiegate sono di proprietà della Regione.
Poi ci sono i lavori eseguiti nei vigneti sperimentali di La Salle e di Pont-Saint-Martin, che vengono indicati nel bilancio di previsione del 1994 per un totale anche qui di 85 milioni, che sono stati sostenuti finanziariamente dalla Regione. Tra le numerose deliberazioni, ne ricordo una del marzo 1994 che ha ad oggetto proprio il rifacimento di un vigneto a scopo sperimentale in località Boschi del Comune di Pont-Saint-Martin, mediante esecuzione in economia diretta dei lavori e per un importo complessivo di 39.270.000 lire, IVA compresa.
Il sito destinato a vigneto sperimentale è lo stesso che è stato indicato nella previsione di attività del Cervim per il 1994, e che costituisce parte integrante della delibera di cui dicevo prima, che è stata da voi approvata nel febbraio 1994.
Quindi questa Giunta regionale nel mese di marzo, secondo l'elenco delle delibere di cui siamo in possesso, avrebbe finanziato, o meglio: ha finanziato, perché le delibere sono chiare, un'attività che aveva ritenuto nel mese di febbraio di competenza del Cervim, in quanto esplicitamente citata nel documento di previsione di spesa di questo ente. Poi, la stessa delibera registra una sorta di presenza tripla della stessa persona nel suo procedimento formativo: c'è un soggetto che è allo stesso tempo proponente di questa iniziativa, che è stata inserita nel bilancio di previsione del Cervim del 1994, in quanto è direttore dello stesso ente, e direttore dei lavori in economia diretta effettuati nel vigneto, e colui che ha rilasciato il parere favorevole alla sua approvazione in quanto dirigente di un determinato servizio, il Satessa.
Lo stesso procedimento è stato utilizzato per un altro vigneto sperimentale, quello di La Salle, dove c'è un vitigno (il Blanc de Morgex), che viene ripreso sia nel rendiconto consuntivo del 1993 del Cervim, sia in un'altra delibera di Giunta, che poi ha finanziato i lavori.
Un ulteriore punto, qui indicato in maniera abbastanza analitica nella interpellanza, concerne una ricerca sulla viticoltura di montagna, che figura in questo bilancio previsionale del 1994 del Cervim (oltretutto anche in quello del 1993) e - cosa alquanto bizzarra - figura anche in una delibera di Giunta, la n. 4202 del 26 maggio 1994, che ne prevede il finanziamento per una cifra pari a 57 milioni di lire.
Per quanto riguarda questo caso si osserva quanto segue: primo, questa delibera di Giunta affida la ricerca alla medesima università, che qui è indicata nell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza (Facoltà di agraria); secondo, è importante ricordare che voi come Giunta avete già approvato, con quella delibera del febbraio 1994, di cui ho parlato in partenza, l'erogazione di un contributo annuo a favore del Cervim per far fronte ad una serie di interventi che sono specificamente indicati nei documenti contabili, che fanno parte integrante della medesima delibera. E qui, ancora una volta, una voce di questo bilancio di competenza del Cervim viene sovvenzionata direttamente dalla Regione. Vorremmo sapere, se è possibile: si tratta forse di un'altra ricerca che porta casualmente lo stesso titolo, che è stata compiuta però sugli stessi vigneti e nello stesso periodo dell'anno?
Quindi noi abbiamo posto una serie di domande, che sono abbastanza chiare, alle quali speriamo vengano fornite altrettante risposte chiare. Dopo di che prenderemo atto di quanto detto dall'Assessore.
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'agricoltura, forestazione e risorse naturali, Vallet.
Vallet (UV) S'il est vrai que les demandes sont claires, il est d'autant plus vrai qu'elles sont présentées d'une façon qui m'oblige à faire remarquer que cette fois encore M. Tibaldi n'a pas mâché ses mots pour illustrer son initiative.
Je regrette fortement devoir constater que c'est la quatrième fois que des thèmes traités avec tant d'éloquence par M. Tibaldi, ont été l'objet d'une acquisition de la part de la magistrature.
Il est évident que ce type d'attitude n'a rien à voir avec la politique et je veux dénoncer avec force ce comportement.
Se servir du parquet pour atteindre des buts politiques, ne peut conduire qu'à la négation de la politique; se servir des médias pour faire soupçonner l'activité de l'Administration avec une intentionnelle déformation des faits réels, tout ça démontre que les arguments politiques manquent à M. Tibaldi, vu qu'il doit recourir à ce type d'initiative.
Je veux ajouter que si M. Tibaldi imagine de me mettre en difficulté avec ses initiatives, il se trompe de gros, dans le sens que je suis à même de répondre ponctuellement, pour démontrer que mon action administrative est ponctuelle et correcte.
Les choses sont bien plus simples de comme le Conseiller peut croire, et surtout ne sont pas fumeuses.
Venant à la réponse ponctuelle aux questions posées, la rubrique des dépenses, dont vous avez eu liste préalablement, n'a pas été l'objet d'un double versement. Le programme d'activité et la prévision des dépenses du Cervim sont justement des documents de prévision, qui présentent donc une prévision des activités et les dépenses nécessaires pour faire ces activités.
Autre chose sont les financements, qui sont délibérés en début d'année pour l'exercice en cours, en tenant compte de la prévision des activités et du budget disponible, et ne sont accordées qu'après que le bilan et donc le compte rendu de l'année précédente aient été déposés auprès de l'Assessorat.
Si M. Tibaldi veut consulter les comptes, il s'apercevra qu'il n'existe aucun double quant aux démarches en ce domaine de l'Assessorat.
Les prévisions des activités et des dépenses des années 1993 et 1994 ont été particulièrement larges, vu qu'elles comprenaient aussi des activités qui visaient à faire connaître l'activité potentielle du Cervim après d'autres administrations régionales et organismes territoriaux, qui avaient été contactés afin d'en obtenir l'adhésion aussi financière.
Les dépenses prévues tournaient autour de 5-600 millions de lires, alors que le montant accordé a été pour 1993 de 125 millions de lires, plus 125 millions, et pour l'année 1994 de quelque chose de plus que 125 millions, prévus par la loi régionale.
Etaient prévues également des activités qui - on le savait - n'auraient pas été réalisées, mais qui potentiellement auraient pu l'être, si le Cervim aurait eu un budget suffisamment ample pour les faire.
Il est vrai que certaines activités du Centre ont été soutenues par l'Administration régionale; par exemple, le concours international des vins de montagne de 1993 a été réalisé en coïncidence avec l'exposition des vins à appellation d'origine contrôlée de la Vallée d'Aoste, et une partie des dépenses a été soutenue par l'Administration régionale. En 1994 ce même concours a été inséré parmi les manifestations à charge commune de SITAV et Région et s'est déroulé à Saint-Vincent.
Le service de secrétariat en 1993 a été mis sur pied grâce au conseil d'experts payés par le Cervim, et en 1994 ce même service a été assuré en partie par l'Administration régionale et en partie de la même façon qu'en 1993.
Quant à la convention avec l'Université, au début de 1994 elle entrait dans le cadre des activités prévues par le Centre, mais par la suite c'est directement l'Administration régionale qui l'a assumée, compte tenu du fait que le budget du Centre ne le permettait pas.
En synthèse, étant donné la disponibilité restreinte du Cervim, en considérant l'importance que nous attribuons à l'activité du Centre même, en considérant aussi que ce genre d'activités rentre à plein titre dans les compétences du service d'assistance technique, l'Administration a côtoyé l'activité du même Centre, en se chargeant de certaines activités. Et c'est ce que nous avons intention de faire encore dans cette période de transition, et j'expliquerais après pourquoi je parle d'une période de transition.
Alors, MM. Tibaldi et Linty, peuvent, s'ils le veulent, me contester le bien-fondé et l'opportunité de ce choix, d'avoir voulu soutenir ces activités, et sur ça je pense que tout avis sont légitimes, mais ils ne peuvent pas faire de conjectures gratuites quant aux aspects administratifs, sur la base de simples hypothèses. Il aurait suffi lire à fond et comprendre ce qui est écrit dans les délibérations et dans les rapports.
Pour apporter une réponse précise à la quatrième question, je me vois obligé d'anticiper certains points de la discussion qui aura lieu à l'occasion de la présentation, à ce Conseil, du projet de loi portant modifications à la loi constitutive du Cervim. En effet, le Centre, qui a été constitué en 1987, dans le but de sauvegarder la viticulture de montagne sur des versants à forte déclivité, pour atteindre un tel objectif, il aurait simplement suffi de constituer ou de renforcer un service régional préposé à cet effet, vu que les attributions de l'Assessorat prévues par la loi visent déjà à telle finalité. On a préféré au contraire, à l'époque, réaliser un Centre autonome d'ambition internationale, sur proposition de l'Office international du Vin, pleinement conscients du fait qu'une viticulture difficile voire héroïque comme celle valdôtaine sous certains aspects, pour pouvoir survivre dans les temps face à la crise viticole européenne et mondiale, provoquée par la baisse considérable de la consommation et de la production, n'aurait pu s'en sortir qu'en restant au pas avec le progrès technologique et la recherche.
Par conséquent, à l'origine le Cervim, institué par loi régionale, avait des objectifs locaux, rejoignant dans le futur ceux d'autres zones héroïques, et depuis la phase initiale de son lancement il a toujours été en parfaite symbiose avec les activités de l'Assessorat.
Actuellement, on aimerait passer d'une phase commune de recherche et d'enquête dans le cadre de la viticulture de montagne, à une phase où les régions de montagne élaboreraient elles-mêmes un projet global à moyen terme, à présenter à Bruxelles, qui serait voué à la recherche, à l'ajustement des structures agraires, à la promotion du développement rural, au réaménagement du territoire et à la protection de l'environnement.
Dans le dessein de rendre opérationnelle cette deuxième phase, les régions concernées ont été convoquées, pour participer en première personne à la préparation du projet global. Dans un même temps ces mêmes régions seront plus intensément impliquées dans la gestion du Cervim, en y contribuant financièrement et en participant directement au conseil d'administration. Nous avons, d'or et déjà, la disponibilité en ce sens du Trentino, Calabria et Campania.
Le Ministère pour la coordination des politiques communautaires, en la personne du Chef du cabinet, M. Morandi, a lui aussi participé au congrès organisé par le conseil scientifique aux Cinque Terre, aussi qu'au successif organisé à Saint-Vincent à septembre 1994.
Les assesseurs présents au congrès de Saint-Vincent, au mois de septembre 1994, à titre de représentants de 9 régions italiennes, ainsi que le délégué suisse, ont eux-mêmes exprimé leur propre intention d'adhérer moyennant finance au Cervim. Il s'agit évidemment de donner un poids politique plus consistent aux revendications des réalités productives similaires entre elles et présentant les mêmes problèmes.
Nous avons travaillé pendant 18 mois pour faire connaître l'activité et le potentiel du Centre auprès des autres régions; les modifications à la loi instituant du Cervim, nécessaires pour permettre la participation directe d'autres régions au Centre et donc à sa gestion, ont été soumises à l'examen de la coordination des assesseurs à l'agriculture, qui nous a fait parvenir les remarques le 9 février dernier, et le projet de loi portant modifications à la loi sera d'ici très peu à la discussion de ce Conseil.
Je termine en remerciant MM. Tibaldi et Linty pour l'apport d'image tout à fait gratuit et pour la contribution apporté à la bonne réussite de la cause.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) É stata una risposta interessante, perché a mio avviso non è che abbia fornito molta chiarezza per quanto riguarda il tema amministrativo che veniva sottoposto all'attenzione del Consiglio. A mio avviso, anzi, è venuto fuori che questa transitorietà a distanza di diversi anni non è certo un fenomeno di chiarezza.
Abbiamo appreso, tuttavia, per ammissione dello stesso Assessore, che c'è una sorta di compensazione su attività svolte dal Cervim, compensazione finanziaria effettuata dalla Regione, cosa che dai documenti - che sono talmente chiari, stando a quanto dice l'Assessore - assolutamente non si evince.
Comunque, se posso non dichiararmi soddisfatto della risposta che ho ottenuto, d'altro canto non ho nemmeno la voglia di raccogliere la provocazione che l'Assessore ha lanciato con un attacco di basso profilo alla persona del sottoscritto. Lo voglio tranquillizzare per il semplice fatto che l'interpellanza, come lui ben sa, è un'iniziativa che serve a conoscere gli intendimenti della Giunta su determinate questioni. Ebbene, il gruppo consiliare della Lega si è limitato a questo.
Se poi, parallelamente, ci sono in corso inchieste o attività di altre autorità che non risiedono in questo Palazzo, mi spiace, Assessore, deluderla, ma non dipende assolutamente dalla nostra volontà.
Qui noi abbiamo avanzato un problema, che mi pare sia stato recepito dall'Assessore come una questione pruriginosa, fastidiosa: ne prendo semplicemente atto. Ripeto, le risposte a mio avviso non mi sembrano chiare, però le illazioni gratuite questa volta non mi sento assolutamente di averle fatte io, ma le ho ricevute semplicemente da lei. Comunque grazie.