Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1209 del 8 marzo 1995 - Resoconto

SEDUTA POMERIDIANA DELL'8 MARZO 1995

OGGETTO N. 1209/X Intendimenti per l'affidamento della conduzione della gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent. (Interpellanza)

Interpellanza Premesso che, nello scorso mese di febbraio, il Commissario straordinario ha presentato il Secondo rapporto relativo al primo semestre di gestione del Casinò di Saint-Vincent, che chiude con una perdita di 3,8 miliardi;

Constatato che dal rapporto del Commissario straordinario emergono:

a) il consistente calo del canone di concessione versato decadalmente all'Amministrazione regionale;

b) l'aumento in progressione geometrica delle perdite nei conti di gestione;

c) l'inarrestabile flessione degli incassi dei giochi francesi;

d) la prospettiva di calo degli incassi dei giochi americani a partire dal mese di giugno del 1995;

e) l'elenco delle manifestazioni in numero elevato, ma povere di capacità di richiamo di clientela e totalmente prive di una logica di mercato;

f) l'assenza totale di strategia di marketing, evidenziata dalla riduzione delle spese per manifestazioni e promozioni;

g) l'incremento dei proventi accessori, inspiegabile nel contesto di incassi in flessione e tale da suscitare qualche preoccupazione;

Considerato che la tipologia di conduzione attuata e la totale assenza di strategia coerenti e coordinate (fatti peraltro segnalati e stigmatizzati da svariate fonti) non possono che dar luogo a un continuo e progressivo deterioramento di introiti, conti di gestione e canone di concessione;

Preoccupati per le possibili ripercussioni negative sul bilancio regionale che, oltre a subire una diminuzione del canone di concessione già previsto in 160 miliardi, rischia di trovarsi gravato dalla necessità di ripianare le perdite della Gestione straordinaria;

Considerato che le perdite di gestione sono da attribuirsi all'eccessiva e ingiustificata onerosità dei contratti di utilizzo delle strutture e dei servizi SITAV e SAAV, oltre che alla flessione degli introiti;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per conoscere

1) se e quando la Giunta regionale intende intervenire per affidare la conduzione della Casa da Gioco a persone dotate di professionalità ed esperienza, oppure se la Giunta intende rinviare ancora ogni decisione rendendosi corresponsabile con l'attuale Commissario straordinario dell'ulteriore e inevitabile peggioramento della situazione;

2) se la Giunta regionale non ritiene di intervenire per inibire al Commissario straordinario di fornire, mediante conferenze e comunicati, dati e informazioni fuorvianti e mistificatori sui reali risultati e sulla qualità della sua conduzione aziendale.

F.to: Tibaldi - Linty

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) Questa interpellanza è stata redatta alcuni giorni fa; ovviamente, dal momento in cui è stata redatta ad arrivare ad oggi, sono maturati alcuni eventi significativi.

Ciò nonostante non è che perda la sua attualità, perché si tratta di una riflessione su quella che è la conduzione aziendale della Casa da gioco di Saint-Vincent.

Questa interpellanza è scaturita dopo che ogni Consigliere della IV Commissione ha esaminato il documento fornito dal Commissario straordinario sul rapporto trimestrale e quindi anche sul rapporto di questo primo semestre dell'andamento della gestione, e nella stessa sono state fatte alcune considerazioni che ora illustrerò brevemente.

C'è una cosa che ritengo significativa. Ho la sensazione che anche in IV Commissione lo stesso Commissario straordinario abbia ammesso la consapevolezza che la gestione, perlomeno per quanto riguarda alcuni fattori, ha delle carenze che non sono di secondo piano, e implicitamente quindi ha ammesso delle responsabilità, o una forma di impotenza nel risolvere o nell'affrontare alcuni problemi. Vediamo quali sono questi punti.

Anzitutto il nostro giudizio, come si evince dall'interpellanza, non è un giudizio positivo sull'andamento della gestione per due ragioni fondamentali: la prima, il calo degli incassi; la seconda, l'onerosità dei contratti che la gestione ha dovuto e deve tuttora sopportare nei confronti di SITAV. Mi soffermo su quelli che sono gli incassi, che sono in calo significativo soprattutto per quanto concerne i giochi francesi, un calo che potremmo definire quasi precipitoso, perché se andiamo ad analizzare i dati in un arco temporale un po' più ampio, che non è solo riferito allo scorso anno ma fa riferimento anche a qualche anno precedente (ad esempio prendiamo il 1992), vediamo una flessione di qualcosa come 16-17 miliardi. E non mi sembrano pochi, tenendo conto soprattutto che l'apparato dirigenziale della Casa da gioco è rimasto invariato, e questo stesso apparato dirigente è quello che opera la conduzione aziendale anche da quando si è insediato il Commissario straordinario. Addirittura, se facciamo un'analisi anche a livello globale degli introiti e su scala nazionale, possiamo renderci conto di come si sia ridotta la quota di mercato del Casinò di Saint-Vincent. Un settimanale locale (ma non solo) ha fatto riferimento con qualche tono di preoccupazione a questo fenomeno, e a nostro avviso questa sensibile riduzione non può essere trascurata da coloro che sono gli amministratori, da coloro che presiedono o sovrintendono alla gestione straordinaria.

La conduzione ordinaria del Casinò di Saint-Vincent è poco efficiente, burocratizzata, ricca di disagi; ci sono piccoli o grossi episodi, l'ultimo del quale - abbiamo fatto cenno anche stamani in questa sede - è il licenziamento di un dipendente. Ci sono comunque fenomeni e malumori che non sono assolutamente di buon auspicio per quello che sarà il futuro della gestione.

E vengo al canone di concessione versato dalla gestione nei confronti della Regione. Come sapete, il flusso percentuale è decrescente, nel senso che per i primi versamenti le decadi sono più cospicue, perché è prevista una percentuale più alta, del 78 percento, sino ad una certa somma, fino ad arrivare al 70 percento sulle somme che sono successivamente versate. Una forma di consapevolezza anche da parte della Regione della criticità della gestione si è avvertita quando abbiamo saputo in commissione che c'è stato un riaggiornamento di questi valori percentuali, con una calendarizzazione che riparte dal primo gennaio 1995. Questo perché, secondo le informazioni assunte, espresse dallo stesso Assessore, si tratterebbe di una semplice formalità; però la preoccupazione sembra ben più profonda, nel senso che si vuole garantire la sostanza delle entrate che, stante questa gestione, sembrano diminuire.

Vi è poi l'aumento in progressione geometrica dei conti di gestione: dai 700 milioni del primo trimestre ai meno 4 miliardi del semestre globalmente considerato, insomma una perdita di 20 milioni al giorno non mi sembra assolutamente plausibile.

Sono comunque osservazioni che sono diametralmente opposte a quelle fatte dal Commissario nel corso di pubbliche divulgazioni, di interviste o di conferenze-stampa, in quanto a nostro avviso non si tratta di un risparmio da parte della Regione, ma si tratta soprattutto di una perdita della Regione, perché comunque la perdita della gestione verrà ripianata con i soldi pubblici.

Assenza di strategia: è un aspetto che è stato sollevato in una mozione interessante della scorsa seduta; ci auguriamo che quanto prima venga proposta una strategia dalla Giunta regionale per stabilire quali sono i percorsi precisi che si vogliono far intraprendere alla gestione regionale.

Altri fenomeni: sui giochi francesi mi sono già soffermato, vi è la prospettiva di calo degli incassi dei giochi americani, che lì ho indicato dal mese di giugno; non è che si voglia fare la "Cassandra" della situazione, però sappiamo che per determinate ragioni il flusso monetario, che finora è stato compensato soprattutto dalle slot machine, avrà una battuta d'arresto nella prossima estate e oltretutto teniamo presente che questa battuta d'arresto comporterà un riassetto del bilancio che potrà essere addirittura più gravoso nel prossimo semestre. Le slot finora hanno compensato quelle che sono le perdite dei giochi francesi e dei giochi americani, hanno compensato le perdite di quei giochi che normalmente funzionano quando c'è una strategia aziendale.

Le slot sono macchinette, sono più facilmente gestibili, attirano con maggiore facilità un certo tipo di clientela, tant'è che abbiamo visto che le presenze sono incrementate notevolmente e, parallelamente a questo incremento di presenze, non c'è stato un corrispondente aumento della quantità del giocato da parte dei singoli clienti: ciò significa quindi il solito impoverimento della clientela e quasi il voler etichettare Saint-Vincent più come sala giochi che non come primo Casinò d'Europa.

Di fronte a questa situazione che non è senz'altro rosea, l'unica iniziativa che vediamo apparire all'orizzonte da parte del Commissario è una forma di autolesionismo, se vogliamo, una riduzione cospicua degli investimenti nel settore delle manifestazioni. Bene o male le manifestazioni sono un momento di richiamo di clientela, costituiscono senz'altro il catalizzatore di un certo tipo di clientela elitaria che viene a Saint-Vincent, gioca, spende e quindi favorisce gli introiti. Questa riduzione può essere vista come un risparmio, come è successo da parte del Commissario, può essere vista come un disinvestimento preoccupante, secondo noi, che rischia ulteriormente di aggravare questa situazione.

Infine, non è un dato di secondaria importanza, l'incremento dei proventi accessori, le mance. É un fenomeno tutt'altro che rientrante nella normalità; durante il mese di ottobre i proventi accessori - anche se, è vero, c'è stata una vincita miliardaria - hanno superato gli introiti spettanti alla competenza della gestione straordinaria, e durante il mese di dicembre sono pressoché identici come valore.

Pertanto penso - ma non solo io lo penso, perché lo stesso Commissario ha ammesso una sorta di impotenza di fronte al problema dei proventi accessori - che qui si debba analizzare per quali ragioni questi proventi sono in forte crescita, come mai si allarga questa forbice fra gli introiti di competenza della gestione (i cosiddetti proventi di gioco) e i proventi accessori che vengono suddivisi fra impiegati e gestione.

Sono tutta una serie di valutazioni che ci portano ad esprimere ancora una volta la nostra preoccupazione al fatto che non ci siano previsioni o prospettive future, fermo restando questi presupposti, rosee, a fronte delle quali con questa interpellanza poniamo alcune domande alla Giunta regionale. In particolare, se non è il caso di intervenire su quella che è la figura di vertice che attualmente conduce la "barca Casinò", qui si suggerisce: se non intende intervenire per affidare la conduzione della Casa da gioco a persone dotate di professionalità ed esperienza, ovviamente una domanda alla cui risposta presteremo attenzione, e soprattutto se non è il caso di evitare di continuare a diffondere informazioni che sono fuorvianti, che costituiscono una lettura deformata di quelli che sono i reali risultati della gestione aziendale. La gestione della Casa da gioco attualmente non si regge sulle proprie gambe, non è autonoma, ma è una gestione assistita, cioè se non interviene la Regione con determinati contributi, assolutamente non si potrebbe dimostrarne l'autonomia, l'efficacia.

Pensiamo anche che nella bozza di convenzione, che era stata fatta nel 1993, quando si doveva avviare la trattativa con SITAV, era prevista l'eliminazione dell'articolo 13, quindi l'eliminazione di certi contributi a sostegno della gestione privata della Casa da gioco. Mi chiedo, se un domani si insedia un privato, a fronte di questi dati quali richieste andrà a fare nei confronti dell'Amministrazione, che è l'ente concedente.

Comunque sentiamo qual è la risposta dell'autorità competente.

Presidente Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) Je sais gré à M. Tibaldi, parce qu'avec ses initiatives il nous permet, à chaque séance du Conseil, d'examiner le problème du Casino de Saint-Vincent et d'avoir ainsi une mise à jour continue de ce problème.

Je lui sais gré ensuite, parce qu'avec ses initiatives il nous permet également d'éclaircir certains problèmes et d'éviter que l'on ajoute de la confusion ultérieure à un problème qui est très complexe.

En effet, pour ce qui est du problème de la maison de jeu on pourrait imaginer deux attitudes: une que l'on peut définir triomphaliste, et l'autre que l'on peut définir catastrophique. Nous avons toujours évité de tomber dans ces deux excès, mais force nous est de constater que M. Tibaldi, lui, par contre, a épousé la thèse catastrophique. On pourrait le définir, pour ne pas vouloir hypothéquer le futur, je ne dis pas la "Cassandra" du Casino, mais le "Gino Bartali" du Casino, parce qu'il n'y a pas une chose qui aille: tout est à refaire, tout va pour le pire.

Il me semble par contre que nous nous sommes posés vis-à-vis de ce problème, avec un sens réel des choses, en définissant clairement, il y a presque une année, les objectifs à atteindre. Ces objectifs, qui s'insèrent dans une stratégie claire, mais qui n'est peut-être pas suffisamment claire pour ceux qui ne veulent pas voir, prévoient également une application graduelle dans un seul intérêt, qui est celui de la maison de jeu et celui qui sauvegarde toutes les possibilités de l'Administration régionale.

Par contre, j'ai parfois le doute qu'il y ait une volonté précise de provoquer une perte de crédibilité de la gestion extraordinaire et de son commissaire, avec peut-être d'autres objectifs, légitimes sur le plan politique, mais que nous ne pouvons pas partager, parce que si ces hypothèses se confirmaient, évidemment le résultat serait un seul: un affaiblissement du pouvoir contractuel de l'Administration régionale, qui, au moment où elle devra s'asseoir autour d'une table pour négocier avec celui qui aura la gestion de la maison de jeu, se trouvera dans une position très faible.

Alors qui a cet intérêt, ou, si nous voulons le dire dans un autre sens, cui prodest toutes ces initiatives? Ici on veut créer parfois une certaine confusion et on a un peu l'impression qu'on veuille travailler pour le roi de Prusse, et c'est dans ce sens qu'encore une fois je remercie M. Tibaldi, parce qu'aujourd'hui on a, une fois de plus, la possibilité d'examiner les mêmes choses mais de fournir des éléments qui pourraient éclaircir cette situation et éviter que l'on confonde les différentes choses.

J'ai regardé l'interview que plusieurs conseillers ont donnée à RAI 3 pour ce qui est de l'audition par la IVème Commission du Commissaire Arrigoni, et là encore ceux qui écoutent, s'il n'y a pas de précision, peuvent se faire une idée fausse sur certaines affirmations; par exemple, M. Bich, qui était tracassé, a dit publiquement: "Un eccessivo gonfiamento degli organici": je ne sais pas s'il se rapportait à une situation précédente du Billia, qui ne nous concerne pas. Parce que pour ce qui est de la gestion extraordinaire de la maison de jeu de Saint-Vincent il n'y a pas eu de recrutement au cours de ces derniers mois, il n'y a aucune politique clientéliste, à laquelle dans d'autres périodes on était peut-être habitué. Ce sont des données qui sont là, qui peuvent être facilement examinées et qui sont là pour démontrer que les objectifs que nous nous sommes posés sont en train d'être réalisés et qu'il faut donc éviter qu'il y ait des éléments ultérieurs de confusion à cet égard, si vraiment nous avons comme seul intérêt la maison de jeu et l'Administration régionale. Si, par contre, les intérêts sont autres, alors on modifie le jugement et le sens des actions prend d'autres perspectives.

Sur ce thème, afin d'éviter qu'il y ait une lecture partielle des différentes données, je voudrais profiter de l'occasion pour éclaircir et citer des documents officiels quant aux affirmations qui ont été faites et qui sont à la base de l'interpellation, avant de répondre ponctuellement aux deux questions qui ont été posées.

L'interpellation s'appuie sur des constatations ponctuelles, limitées au premier semestre de gestion extraordinaire du casino, qui peuvent, en raison justement de leur qualité, mener à des résultats trompeurs. Les données purement mathématiques et temporellement limitées qui ne sont pas interprétées d'une manière systématique et une analyse que je considère du point de vue méthodologique erronée ne peuvent qu'entraîner des demi-vérités sinon des résultats faux, susceptibles d'être manipulés et transformés en polémique stérile.

Avant de répondre aux deux questions posées par l'interpellation, il convient d'apporter quelques précisions à propos des constatations sur lesquelles se base cette interpellation.

Au sujet du point a), concernant la baisse de la redevance versée chaque 10 jours à l'Administration régionale, il est à préciser que cette redevance toujours versée régulièrement à l'échéance prévue, est conforme aux modalités et aux pourcentages établis par la convention SITAV, aux termes de l'article 2 de la loi régionale n° 88/93. Les pourcentages sont donc 78 pour cent jusqu'à 5 milliards; 76 pour cent de 5 à 10 milliards; 72 pour cent de 10 à 25; 70 pour cent de 25 à 50; par la suite, dès qu'on dépasse les 50, on procède par tranches, pour les 5 premiers milliards le pourcentage remonte à 72,5 pour cent, pour les 10 milliards suivant à 70 pour cent et l'on continue par tranches de 15 milliards.

Etant donné que la gestion extraordinaire a appliqué les pourcentages initiaux aussi bien au premier juillet 1994 qu'au premier juillet 1995, il en est découlé pour la Région un bénéfice financier, accru, entre autres, (bien qu'indirectement) par la suppression du versement du fonds-risques, du financement direct des manifestations, et du remboursement du coût du personnel. A cet égard, donc, et je cite du rapport de M. Arrigoni, il est vrai que si nous considérons le dernier trimestre "la quota di spettanza della Regione Valle d'Aosta, versata con gli esborsi decadali, è stata di 33.984 milioni contro 35.457 milioni del corrispondente periodo del 1993, con un decremento del 4,2 percento". Mais le même rapport, si nous considérons le semestre dans sa globalité, dit: "la quota di spettanza della Regione Valle d'Aosta, versata con gli esborsi decadali, è stata di 71.915 milioni contro 70.920 milioni del corrispondente periodo del 1993, con un incremento dell'1,4 percento".

De même, si nous voulons avoir une situation au 5 mars "gli introiti globali di gioco sono in crescita: 43,9 miliardi contro 42,5 nel 1994. Altrettanto le quote regionali, 29 miliardi contro 28,4 precedenti (...) crescono i clienti, soprattutto i clienti nuovi nell'ambito dei singoli giochi", après il y a cette dichotomie, qui est réelle et qui a été mise en évidence, entre les jeux traditionnels et les jeux américains.

Pour ce qui est du point b), augmentation des pertes dans les comptes de gestion, les 724 milliards du premier trimestre, les 3000 du deuxième trimestre, donc un montant global de 3800 milliards et quelque, voilà des données réelles du point de vue financier, mais qui ne peuvent être considérées à elles seules. Il est à préciser que les coûts de gestion sont inférieurs à ceux des années précédentes et que la perte signalée dans les comptes de gestion dérive du manque de comptabilisation des subventions régionales.

A noter que les coûts de gestion comprennent les frais d'accueil et également les coûts à reverser aux sociétés du groupe SITAV. Voilà également quelques précisions sur la base des données qui nous ont été fournies par la gestion extraordinaire: "Perdita di periodo, si tratta di un dato incontrovertibile, in quanto nella situazione piuttosto rigida e venendo a mancare i contributi regionali, non è possibile ottenere un risultato positivo. Due considerazioni: la spesa per ospitabilità è assolutamente confrontabile con quella del 1994 e 1993 senza eccessi o regalie; inoltre dall'analisi dei bilanci SITAV e SISER si evince che sia nell'anno 1992 che nel 1993 il reddito operativo era di gran lunga inferiore ai contributi regionali, oppure - che è lo stesso - l'utile di bilancio era dato dai contributi, senza dei quali vi sarebbe stata una perdita operativa. Fondo assegni, manifestazioni, articolo 13".

L'article 13 au cours des dernières années, à lui seul 16-17 milliards. "La gestione straordinaria si trova proprio in questa situazione, in quanto essendo priva dei contributi ed operando in base alla convenzione precedente, produce una perdita operativa. D'altro canto" et là également M. Tibaldi l'a cité, mais l'a cité seulement d'une façon partielle, parce qu'il a fait référence à l'ébauche de convention qu'on avait présentée au Conseil et qui prévoyait l'élimination de l'article 13, mais il a évité de dire que l'élimination de l'article 13 était compensée par une baisse des pourcentages en faveur de la Région.

Le pourcentage était descendu à 60 pour cent, tandis que maintenant on a éliminé l'article 13 et on a laissé le même pourcentage, "la misura delle percentuali a cui raffrontare le decadi è stata stabilita nella ottica della sussistenza dei contributi regionali, mancando i quali - vedasi la proposta di nuova convenzione con la SITAV - salgono inevitabilmente le percentuali a favore del gestore".

Sur ce point spécifique je voulais également citer les pages 21 et 22 du rapport: "Nel rendiconto sull'andamento economico della gestione straordinaria non sono stati iscritti fra i proventi i contributi regionali di competenza del semestre luglio-dicembre 1994, secondo quanto previsto dalle precedenti convenzioni di concessione; per maggiore chiarezza evidenziamo l'ammontare dei contributi maturati" e il montante dei contributi regionali in conto esercizio, qu'on aurait dû verser, s'élève à 13.376 millions, ce qui nous amène à tirer le conclusions, qui sont tirées également par le commissaire: "il semestre 1994 della gestione straordinaria ha presentato un risultato al netto dei contributi regionali di una perdita di 3.853 milioni". Mais force nous est de compléter, on ne peut se limiter à cet aspect: "Considerando il minor onere sostenuto dalla Regione autonoma Valle d'Aosta secondo i consueti parametri della convenzione ex SITAV, pari a 13.376 milioni, si desume che le casse regionali hanno conseguito un risparmio finanziario pari a 9.523 milioni, che rappresenta l'effettivo risultato positivo della gestione".

La baisse des jeux français, qui est signalée au point c) de l'interpellation, est sans doute une donnée incontestable, mais elle ne peut découler uniquement de la capacité ou de l'incapacité de gestion. Elle s'explique aussi par d'autres éléments, par exemples de nouvelles habitudes de la clientèle, compte tenu aussi de la situation socio-économique actuelle, un phénomène notamment qui est en train de se produire, un phénomène que d'autres maisons de jeu ont constaté, qui se traduit par une augmentation du nombre des joueurs, alors que le mises individuelles se révèlent sensiblement réduites par rapport au passé.

De ce point de vue, il y a eu des initiatives qui ont été prises, il y a un plan de développement qui a été présenté, il y a des hypothèses d'une nouvelle organisation, qui est toujours vue dans cette optique et je me réfère à l'interpellation du Conseil précédent, c'est-à-dire dans une optique de chasse aux sorcières, et donc là également il y a des initiatives que l'on ne veut pas considérer.

Pour ce qui est des perspectives de diminution des recettes des jeux américains à partir du mois de juin 1995, évidemment M. Tibaldi dispose d'éléments de prévision que nous ne connaissons pas et, donc, il est difficile d'exprimer un avis sur quelque chose qui devra se produire d'ici au mois de juin 1995. S'il est vrai qu'une diminution pourrait être constatée par rapport aux recettes du deuxième semestre 1994, car pendant cette période une augmentation sensible des recettes a été enregistrée du fait de l'introduction de certaines modifications opérationnelles qui se sont révélées efficaces, il n'en est pas moins vrai que les jeux américains continuent à témoigner d'une stabilité, voire d'un certain essor.

Quant aux dernières remarques, concernant l'organisation des manifestations, auxquelles on reproche de manquer d'attrait et d'être dépourvues de logique du marché, la gestion extraordinaire estime que cette appréciation est purement subjective. Elle précise, par ailleurs, que des accords et stratégies visant à retrouver une clientèle aujourd'hui boudeuse sont à l'étude. De ce point de vue des cas, comme tout dernièrement le cas Governale, ne vont pas dans la bonne direction.

Quant à cette absence de stratégie de marketing mise en lumière par la compression des dépenses destinées aux manifestations, il y a quelques contradictions avec les points précédents e) et b), mais en tout cas il convient de signaler que la compression des dépenses destinées aux manifestations est aussi conditionnée dans un certain sens, parce que la gestion extraordinaire ne peut compter sur l'ancien bénéfice du budget SITAV-Région pour les manifestations, et aussi parce que d'autres ressources doivent être affectées aux dépenses fixes découlant de la gestion du Grand Hôtel Billia, considéré comme un bien fonctionnel et instrumental de la maison de jeu.

Pour ce qui est de l'augmentation des revenus accessoires, dans un contexte de recettes en cours de diminution, ce phénomène fait l'objet de la plus grande attention, même - si nous voulons toujours procéder par des comparaisons sur la base des statistiques - si des situations analogues anomales ont déjà été constatées à maintes reprises par le passé et se sont ensuite normalisées. Etant donné que jusqu'ici il n'y a aucune preuve concrète d'illégalité aux tables de jeux, on croit possible, et les premiers rapports qui nous ont été envoyés font état d'une telle possibilité, déceler les raisons de l'augmentation du rapport pourboire et recettes de jeux dans le changement de la clientèle, moins encline à dépenser, et dans la forte concentration des joueurs, qui non seulement effectuent des mises moins importantes, mais ralentissent le jeu.

Pour conclure cette partie, il est à souligner que les données globales des comptes de la Région ont enregistré pour 1993 des recettes se chiffrant à 140 milliards et des recettes de 145 milliards pour 1994. Il y a également les données des premiers mois, alors que pour ce qui est des contrats d'utilisation des structures et services SITAV et SAAV, la nouvelle détermination pour la période jusqu'au 31 décembre 1995 est en cours, c'est le problème (auquel M. Tibaldi faisait référence) de la rediscussion, comme il était convenu, des contrats de service, réglementant l'utilisation et de l'Hôtel Billia et des autres biens immatériels qui sont indispensables pour un fonctionnement correct de la maison de jeu et pour assurer sa rentabilité. Là, également, pour ce qui est des prévisions et des retombées sur le budget, toujours la gestion communique que "in ragione d'anno ritengo che nel 1995 si potrebbe giungere ad un risultato positivo anche in mancanza di contributi regionali, per questi motivi: incremento degli introiti a seguito dell'assunzione della gestione dei bar e Club 33 (à partir du premier avril c'est un fait qui sera réalisé), riduzione dei costi per ospitalità con la stipulazione del contratto annuale (c'est chose également faite), risparmio di costi software e collegati (là également dans quelques jours nous serons à même d'annoncer les nouvelles conditions de fonctionnement du software de la maison de jeu). Questi interventi dovrebbero migliorare i conti e quindi tutto questo dovrebbe portare..." comme je le disais, sur la base de 1995, même sans l'intervention des subventions régionales, à des résultats positifs de la gestion extraordinaire.

Il ressort de ce que je viens de dire qu'un parallèle correct entre l'activité de la gestion extraordinaire et celle des gestions SITAV-SISER précédentes ne peut avoir lieu, si l'on ne tient pas compte des changements qui sont intervenus entre-temps dans le rapport Région - gestion du Casino.

Cela dit, par rapport à l'interpellation en question il faut rappeler que la gestion extraordinaire a été créée à partir du premier juillet 1994 exclusivement pour la période nécessaire à une nouvelle concession de la gestion de la maison de jeu et ce, dans l'attente de la décision définitive des tribunaux saisis de l'annulation de la délibération du Conseil régional du 4 novembre 1993.

Or, étant donné qu'il n'existe aucun motif de révocation des fonctions du commissaire extraordinaire actuel, la gestion extraordinaire devrait oeuvrer jusqu'à ce que la Région ne puisse, en vertu de l'arrêt du Conseil d'Etat, procéder à de nouveaux marchés pour la gestion de la maison de jeu.

Il est enfin à rappeler que nous ne croyons pas devoir intervenir vis-à-vis du commissaire extraordinaire, en nous prononçant sur les communiqués émanant de celui-ci. Quand nous parlons d'une autonomie de gestion, nous y croyons; nous ne pouvons pas considérer le commissaire extraordinaire comme un employé de l'Administration régionale ou quelqu'un, auquel on puisse dire ce qu'il doit faire ou ce qu'il ne doit pas faire dans l'exercice de ses compétences. Surtout, il y aurait là contradiction: au cours du Conseil précédent l'on nous reprochait parce que l'on intervenait lourdement dans des décisions qui étaient de ressort du commissaire extraordinaire, et là le tout s'insérait un peu dans cette chasse à l'Unioniste qui a été déclenchée; aujourd'hui, par contre, on nous sollicite d'intervenir. Nous pensons qu'il y a là quelque contradiction du fait qu'aux termes de l'article 2 de la loi régionale n° 88/93 que nous avons tous votée, la gestion extraordinaire est une personne morale de droit privé dotée d'une autonomie administrative et comptable, et que le contrôle que nous exerçons en tant que Gouvernement s'effectue aux termes de l'article 9 de la loi sur l'activité gestionnaire et non pas sur les déclarations faites par le commissaire extraordinaire ou sur ses conférences de presse.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) Per una breve replica, perché è necessaria. Anzitutto ringrazio il Presidente perché ha affrontato con puntualità tutte le argomentazioni che erano state esposte nella interpellanza. Naturalmente ha fornito una sua versione dei fatti, una sua visione dell'andamento gestionale della Casa da gioco, che secondo lui è, non dico diametralmente, ma di gran lunga diverso da quello che più volte e ancora oggi ho sostenuto.

É importante perché, visto che riflessioni che sono qui indicate o che sono state approfondite nel corso della illustrazione sono tacciate di contraddizioni e di parzialità, oggi prendiamo atto delle sue dichiarazioni, poi si vedrà se le contraddizioni e le parzialità risiedono in quello che è stato detto dal sottoscritto, o in quello che è stato affermato dal Presidente della Giunta.

Una cosa che ho notato però è un certo fastidio nell'affrontare questo tema. Qui non si vuole fare né catastrofismo (non voglio essere assolutamente una "Cassandra", anche perché non sarei in grado di esserlo), ma si vuole solamente denunciare una sorta di immobilismo che si registra da più parti nei confronti della gestione della Casa da gioco. La confusione, il fatto di depistare il reale interesse pubblico per interessi di altro tipo, non sono assolutamente il filo conduttore di queste iniziative, piuttosto potrebbero risiedere altrove.

In ogni caso prendo volentieri atto di quanto detto dal Presidente, dagli eventi che si verificheranno e ai quali tutti assisteremo vedremo se contraddizioni e parzialità stanno da una parte oppure dall'altra.