Oggetto del Consiglio n. 1141 del 25 gennaio 1995 - Resoconto
SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 25 GENNAIO 1995
OGGETTO N. 1141/X Affidamento a trattativa privata per l'incarico per la realizzazione di un corso di formazione per educatori ambientali. (Interpellanza)
Interpellanza Vista la delibera di Giunta n. 8631 del 28 ottobre 1994 con la quale si è affidato alla società di servizi NON STOP S.a.s. di Aosta l'incarico a trattativa privata per la realizzazione e la conduzione di un corso di formazione per educatori ambientali;
Venuti a conoscenza che i criteri adottati per la selezione dei partecipanti al corso suddetto hanno suscitato diverse e motivate perplessità nei candidati, che hanno espresso il loro stupore per le metodologie applicate e le domande poste nei test attitudinali, forse più adatte per l'indagine psicologica di soggetti mentalmente disturbati;
Constatato che la società NON STOP ha gestito un analogo corso di formazione professionale (operatori congressuali) con risultati alquanto scadenti, non avendo assicurato l'adeguata preparazione dei pochi partecipanti e soprattutto non avendo loro garantito l'occupazione al termine dell'azione formativa, dimostrando quindi di non avere sufficiente competenza ed esperienza professionale nel settore,
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
L'Assessore competente per conoscere:
1) sulla base di quali presupposti e di quali elementi di valutazione la Giunta regionale ha affidato l'incarico alla società NON STOP S.a.s. di gestire il suddetto corso di formazione;
2) per quali ragioni l'Amministrazione regionale non ha esperito un bando di concorso pubblico che avrebbe così permesso di individuare un ente maggiormente qualificato sotto il profilo professionale e in grado di garantire una serie e completa azione formativa dei partecipanti;
3) se non ritiene opportuno proporre la sospensione della deliberazione di cui in premessa e provvedere a una scelta più congrua ai risultati che si vogliono conseguire con un simile strumento formativo.
F.to: Lanièce - Tibaldi
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.
Lanièce (GA) Premetto che questa interpellanza, che succede ad una precedente interrogazione, è nata non per un accanimento personale contro questa ditta "Non Stop" S.a.s. di Aosta, o della sua rappresentante che non conosco, ma per capire meglio come si è giunti alla formazione e all'emanazione della deliberazione n. 8631 e anche per avere alcune risposte visto i rilievi che sono giunti da varie lettere di protesta in relazione alla suddetta selezione svoltasi per l'ammissione al corso per educatori ambientali. Mi auguro quindi che l'Assessore sappia darmi le dovute risposte ai quesiti e agli interrogativi da me postigli e che vado ad enunciare.
La domanda principale è quella che riguarda le prospettive effettive di occupazione che vi sono per le persone che partecipano a questo corso, tenuto conto del costo complessivo che si aggira sui 200 milioni. É vero che la maggior parte del costo è coperta dai fondi CEE, ma si tratta sempre comunque di un investimento di 200 milioni che potevano essere utilizzati, se non vi sono dei risultati concreti, per altre iniziative.
Di cosa si tratta effettivamente, cioè che cos'è la professione di educatore ambientale? Molte delle persone che mi hanno mandato queste lettere dicono che hanno fatto un corso ma ancora oggi non sanno cosa significhi la professione di educatore ambientale. Volevo poi sapere se lo stesso Assessore ha visionato il test di selezione che è stato presentato alle 80 persone che si sono presentate e dove sono state fatte alcune domande tipo: "Incontrate difficoltà nell'alzarvi presto al mattino?", "Se dovreste scegliere preferireste essere un vescovo o un colonnello?", oppure: "Autovalutazione della propria personalità: esprimi un punteggio oscillante tra gli estremi di due aggettivi opposti: freddo, caldo, duro, mite". Tutte domande che effettivamente non so quanto siano attinenti allo svolgimento della professione di educatore ambientale e quindi chiediamo se questo testo è stato visionato dall'Assessorato, anche perché alcune domande mi lasciano un po' perplesso e quindi volevo avere delle delucidazioni in merito.
Volevo poi sapere se è anche vero che le persone partecipanti alla selezione sono state avvisate solamente due giorni prima della prova scritta mediante telefono o telegramma. Come vedete sono delle domande che mi sono state poste tramite delle lettere di protesta e a cui spero l'Assessore voglia dare alcune risposte anche perché è evidente che, senza far polemica con la società che si è occupata del corso, essendo stata una scelta dell'Assessorato, spetta allo stesso fare un lavoro di controllo e verificare se tutte le cose sono state fatte per bene anche per evitare che i cittadini si possono lamentare con l'Amministrazione regionale, e non di certo con la società, per l'organizzazione "un pò strana" di questo corso. Mi auguro quindi di avere delle risposte dettagliate da parte dell'Assessore per poter poi replicare.
Si dà atto che alle ore 10,27 assume la Presidenza il Vicepresidente Viérin Marco.
Presidente La parola all'Assessore dell'ambiente, territorio e trasporti, Riccarand.
Riccarand (VA) Per quanto riguarda le prospettive occupazionali, io avevo già risposto ad una precedente interrogazione del Consigliere Lanièce in cui si chiariva che questo corso, come altri evidentemente, non può dare la garanzia del posto di lavoro, però sono corsi fatti tenendo conto delle nuove possibilità di occupazione che si attuano all'interno delle società in certi settori nuovi rispetto alle occupazioni tradizionali. É chiaro che nel settore dell'educazione ambientale si sono sviluppate in questi ultimi anni delle opportunità di lavoro che prima non esistevano, e questo per una iniziativa diretta dell'Amministrazione regionale nel senso che oggi vengono fatti dei corsi di educazione ambientale, promossi dalla Regione nella scuola dell'obbligo, che utilizzano prevalentemente delle cooperative che si sono appositamente costituite per fare questo tipo di intervento.
Inoltre esistono degli interventi che vengono chiamati "Campi natura" e che vengono fatti durante l'estate sempre su iniziativa dell'Assessorato, e anche questi richiedono del personale che abbia una competenza specifica di conoscenza dell'ambiente e infine esiste, più in generale, un'attività di informazione e educazione ambientale che si sta sviluppando a vari livelli, legata alla fruizione dei parchi, delle riserve naturali e di tutti quei settori di carattere ambientale che sempre più stanno diventando in Valle d'Aosta, come del resto in Italia e in Europa, dei settori interessanti dal punto di vista occupazionale.
É all'interno di questo contesto che già da vari anni l'Ufficio didattica ambientale dell'Assessorato sottolinea la necessità di arrivare a fare un corso di approfondimento di come si fa educazione ambientale e quindi degli aspetti didattici, contenutistici e psicologici che si devono tenere presente quando ci si rivolge a categorie di persone di un certo tipo, soprattutto ragazzi; quindi come ci si può preparare meglio per fornire una educazione all'ambiente sotto l'aspetto del paesaggio, della vegetazione, della fauna selvatica, della geologia.
Questa è la prospettiva occupazionale; in questo settore ci sarà progressivamente un ampliamento e quindi è bene che ci siano persone che abbiano una competenza sempre migliore e precisa. I contenuti sono quelli detti e se il Consigliere Lanièce è interessato possiamo fornirgli copia del progetto presentato al Servizio studi, programmi e progetti e alla Comunità Europea perché esso è stato vagliato sia a livello di Servizio studi, sia a livello di Comunità, ed è stato ritenuto valido nella sua impostazione, nelle sue finalità e quindi è stato finanziato e approvato.
Va sottolineato che già nella fase di messa a punto del progetto l'Ufficio didattica si è avvalso della collaborazione di questa agenzia "Non Stop" la quale aveva già fatto in precedenza delle esperienze di corsi di formazione, conosceva una serie di meccanismi, ed era in grado di fornire una collaborazione nella messa a punto del progetto. Il progetto è stato definito, approvato, selezionato ed inserito nella programmazione annuale dei corsi professionali da parte dell'Amministrazione regionale e poi si è trattato di passare alla sua applicazione. É chiaro che in questo ultimo momento il nostro Assessorato, non potendo gestire il corso direttamente in toto, si è avvalso, per tutta una serie di aspetti organizzativi e gestionali, di un supporto rappresentato da questa società che già aveva collaborato alla messa a punto del progetto. Quindi la gestione è affidata a questa società, ma il controllo del corso nelle sue finalità e nella sua impostazione spetta all'Assessorato, e c'è una persona specificatamente incaricata, come da progetto, a seguire tutto quanto. Non solo, ma questo progetto si muove sulla base del programma approvato, tutta l'impostazione del percorso didattico è già stata definita e deve muoversi, all'interno di quell'ottica, anche la scelta dei docenti che è fatta dagli uffici dell'Assessorato e poi la società provvede a ripartirli sulla base dei moduli che sono stati presentati.
É chiaro che essendo state presentate più domande di quelli che erano i posti disponibili è stata effettuata una selezione, come del resto era prevista, e questa selezione è avvenuta sulla base di due test attitudinali e di un colloquio, esattamente come prevedeva il progetto che già indicava il tipo di test che sarebbe stato effettuato. Si tratta di test che accertano se si ha o no una certa attitudine per fare un certo lavoro di formazione. A deciderlo sono persone preparate, nel caso particolare uno psicologo di Milano, che si chiama Silvio Bellini, che da 10 anni collabora con l'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta e con la Regione Lombardia e, se il Consigliere Lanièce lo desidera, posso fornirgli un curriculum che dimostra che questa persona è sicuramente qualificata e competente. Dopodiché certe domande possono anche suscitare degli interrogativi, ma evidentemente le stesse vanno inquadrate all'interno di un esame complessivo al cui termine si vuole capire le attitudini delle persone selezionate. In base a questi test e in base ad un colloquio sono state selezionate le 20 domande.
Debbo dire che né io, né i nostri uffici hanno ricevuto né verbalmente, né per iscritto nessuna lamentela per quanto riguarda gli esami di selezione; quindi, per quanto mi concerne e concerne l'Assessorato, non abbiamo ricevuto lamentele e posso garantire che nella Commissione c'erano il Dirigente del servizio, delle persone indicate dall'Assessorato e dalle cooperative, e posso assicurare che la selezione è avvenuta nella massima correttezza, anche se certe domande possono far sorridere perché queste fanno parte di una certa tecnica che non sto a giudicare.
Sulle modalità di selezione si è seguita quest'impostazione e, per quanto riguarda l'impostazione di tutto il corso, è chiaro che il controllo è a capo dell'Assessorato che non controlla il contenuto delle singole domande del test - che non ho visto ma sul quale non avrei certamente saputo pronunciarmi perché è una questione tecnica - ma tutta quanta l'impostazione del programma, i docenti e le scelte che devono essere conformi al progetto approvato e sono sotto la sorveglianza diretta dell'Amministrazione regionale, che è quella che deve garantire il buon funzionamento del corso e credo che ci sono tutte la condizioni perché questo avvenga.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) Mi sembra che dalle risposte dell'Assessore non siano state esaudite le nostre domande che erano più puntuali e facevano leva su alcune considerazioni che non sono di secondaria importanza. Nessuno vuole con quest'interpellanza mettere in dubbio gli obiettivi pregevoli che sono quelli della tutela dell'ambiente e della formazione di persone che abbiano una certa consapevolezza della salvaguardia degli aspetti naturali. Qui si vuole mettere in discussione il metodo e l'impostazione di corsi di questo tipo. Non è il primo, lo abbiamo anche evidenziato nell'interpellanza, non si tratta di fare dei riferimenti a persone, come diceva il Consigliere Lanièce, ma si tratta di verificare la congruità e l'efficacia di metodi di questo tipo.
Prima cosa: mi sembra che quest'integrazione pubblico-privato e la compartecipazione dell'Ufficio didattico dell'Assessorato con questa società sia alquanto confusa. Non è emerso dalle parole dell'Assessore quali sono i confini, i limiti e le competenze dei rispettivi compiti. Questo, secondo me, è il primo aspetto preoccupante, non ha avuto una risposta esauriente e permette, dietro questa forma di confusione e di non puntuale definizione di compiti e di responsabilità, di sprecare soldi pubblici.
Poi l'Assessore ha fatto riferimento alla garanzia dei posti di lavoro e alla competenza delle persone che sono preposte all'insegnamento degli allievi che verranno formati. Io mi chiedo se l'Assessore ha verificato quali sono stati i risultati conseguiti da esperienze simili e se, in particolare, ha verificato quale è stato il risultato di un corso di formazione che si è concluso da poco e che riguardava la formazione di operatori congressuali dove comunque si prevedeva l'assicurazione dell'occupazione presso enti, imprese o società dei partecipanti risultati qualificati al termine dell'azione formativa. Questo obiettivo non è stato assolutamente perseguito e questa è una ragione in più che secondo noi bisogna sottolineare, perché dimostra la scarsa professionalità e competenza di società di questo tipo a gestire simili corsi di formazione.
Nessuno mette in dubbio la validità di iniziative di questo tipo, ma si mette piuttosto in dubbio la validità di strumenti o di metodi che vengono perseguiti. Quindi insufficiente verifica dei risultati e scarsa attenzione da parte dell'Assessorato di quelle che possono essere le valide risultanze degli obiettivi da perseguire. Io penso che sia questa un'interpellanza che debba creare un momento di riflessione da parte non solamente dell'Assessore Riccarand, che in questo caso è stato il destinatario dell'interpellanza, ma anche di altri assessori che qualora volessero intraprendere iniziative di questo tipo, li invito - penso anche Lanièce sia concorde -a valutare più attentamente strumenti che siano più idonei e professionalmente più qualificati.