Oggetto del Consiglio n. 897 del 28 settembre 1994 - Resoconto
OGGETTO N. 897/X - Notizie sulla presenza in Valle d'Aosta della criminalità organizzata di stampo mafioso. (Interpellanza)
Interpellanza - Considerato che la presenza della criminalità organizzata in molte attività finanziarie e immobiliari, aventi sede nella regione, era già stata accertata lo scorso anno dalla Commissione Antimafia;
Alla luce delle recenti indagini condotte dal Dipartimento Investigativo Antimafia di Reggio Calabria. che sembrerebbero confermare il radicamento del fenomeno criminale in Valle d'Aosta;
Ipotizzate dai medesimi organi di inchiesta, possibili complicità e connivenze della malavita organizzata con aree ed esponenti politici locali;
Preoccupati dell'inquietante presenza e della crescente espansione di eventi di criminalità organizzata che sono indice di uno stato di vera e propria emergenza mafiosa in Valle d'Aosta;
Essendo il Presidente della Giunta regionale l'autorità che fa le veci del Prefetto e quindi colui che sovrintende al mantenimento dell'ordine pubblico in Valle d'Aosta;
i sottoscritti consiglieri regionali
interpellano
il Presidente della Giunta regionale per conoscere:
1) quali dati possiede sulla diffusione della criminalità organizzata e di stampo mafioso in Valle d'Aosta e quale giudizio esprime sulle dimensioni del fenomeno;
2) quali concrete iniziative intende assumere per frenarne lo sviluppo.
F to: Tibaldi - Bavastro
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) - Il documento che presentiamo oggi è sufficientemente chiaro, non necessita di illustrazioni particolari. Sia in premessa, che nelle richieste che abbiamo formulato, siamo stati sufficientemente precisi; quindi attendiamo le doverose risposte del Presidente della Giunta.
Prima di lasciare la parola al Presidente, vorrei fare alcune brevissime premesse.
La prima: non si intende assolutamente - con questa interpellanza - speculare su sventure, su situazioni giudiziarie personali, ma non vogliamo assolutamente neppure continuare a considerare in maniera superficiale il problema. Questa mattina con forse un eccesso di demagogia è stato detto: "Riscopriamo i vecchi valori dei Valdostani". Va bene, nessuno vuole nasconderli o non riscoprirli. Però cerchiamo insieme di tutelare e di salvaguardare quella che è la sicurezza pubblica in Valle d'Aosta. Se a qualcuno dà fastidio il fatto che sia stato, nei giorni scorsi, qui un sottosegretario, poco importa; a qualcun altro potrebbe dare fastidio invece la presenza di determinati soggetti in Valle d'Aosta.
Quindi non vorrei che la questione fosse affrontata con le solite parole, cioè risolviamo tutto "a tarallucci e vino", magari in una cena. Cerchiamo, invece, di affrontare seriamente il problema senza punzecchiature di diversa natura fra gli uni e gli altri. Il problema c'è, abbiamo una crosta superficiale di benessere e di ricchezza; sotto, ci sono larghe situazioni di disagio sociale, alcune più conosciute, alcune meno conosciute, altre ancora sconosciute. Questa interpellanza può essere la prima, anzi sarà la prima di una serie di iniziative politiche che intendiamo portare avanti, perché il problema comunque deve essere affrontato, e quindi invitiamo cortesemente il Presidente della Giunta a darci le risposte alle domande che abbiamo posto.
Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Viérin Dino.
Viérin D. (UV) - Je sais gré aux conseillers Tibaldi et Bavastro qui ont présenté cette interpellation sur un thème si important et si délicat, qui concerne la communauté valdôtaine tout entière. En effet, je dois informer le Conseil que déjà début septembre, à savoir le 8 septembre, donc avant la présentation de cette interpellation, j'avais convoqué le Comité chargé de l'ordre et de la sécurité publique: c'est un comité composé par le questeur, le commandant des carabiniers, le commandant de la brigade des financiers et moi-même, avec la participation selon les sujets qui sont inscrits à l'ordre du jour des responsables de la police de la route ou des responsables de la magistrature, afin de réunir tous les responsables de l'ordre et de la sécurité publique du Val d'Aoste.
Entre autres, la question de la présence en Vallée d'Aoste de structures logistiques de la criminalité organisée, la mafia en général, avait été inscrite à l'ordre du jour de la réunion et a donc été examinée par le comité.
En effet personne n'est sans savoir que M. Martino d'Aoste a été arrêté dans le cadre de l'opération de la D.I.A.. Connu dans le milieu valdôtain sous le nom de "Martin Pesca" il est accusé d'être le point d'appui logistique local des accusés par contumace de "l'ndrangheta", qui serait à la recherche en Vallée d'Aoste d'attaches pour le contrôle des marchés publics ainsi que d'activités économiques pour le blanchiment de l'argent.
Tout en réaffirmant que la Vallée d'Aoste n'est toujours pas une région mafieuse dans l'acception commune du terme, en cette occasion le questeur a fait remarquer qu'il y a, au Val d'Aoste, des conditions qui peuvent attirer la criminalité de l'extérieur et pour le bien-être diffus dans la région et pour la présence de la maison de jeu de Saint-Vincent, qui représente un point à risque, et de la prison de Brissogne. La criminalité de l'extérieur est donc tentée de chercher en Vallée d'Aoste aussi les appuis nécessaires à ses activités illicites.
Donc, tout en tenant compte des nécessités liées au secret de l'instruction et aux enquêtes en cours, je peux dire qu'à l'heure actuelle les enquêtes continuent avec la discrétion la plus totale, pour éviter d'impliquer entre autres, dans l'affaire, des personnes qui pourraient par la suite se révéler tout à fait étrangères à la question.
Quant aux complicités présumées et aux connivences éventuelles de la criminalité organisée avec des milieux et des hommes politiques valdôtains, il me paraît, pour le moment, bien hasardeux de formuler des hypothèses, dont il serait trop facile par ailleurs de se servir à ses propres fins. J'estime partant qu'il est de notre devoir et qu'il serait correct d'attendre les résultats des enquêtes en cours.
Je suis d'ores et déjà disponible à fournir tout éclaircissement qui s'avérerait nécessaire à cet égard.
Pour terminer, je peux réaffirmer que tous les responsables des différentes forces de l'ordre continuent l'oeuvre de contrôle et de surveillance, afin d'éviter que ces hypothèses se produisent.
Presidente - Il Consigliere Tibaldi non intende prendere la parola. Passiamo al punto 20 all'ordine del giorno.