Oggetto del Consiglio n. 896 del 28 settembre 1994 - Resoconto
OGGETTO N. 896/X - Situazione relativa alle procedure di appalto adottate dall'assessorato dell'industria, commercio e artigianato per i lavori di allestimento di manifestazioni promozionali. (Interpellanza)
Interpellanza - Considerato la grave congiuntura economica che sta attraversando anche la Valle d'Aosta;
Constatato i numerosi dubbi inerenti alle procedure di appalto adottate dall'Assessorato all'Industria e Commercio per i lavori di allestimento;
Rilevato le numerose lamentele da parte delle imprese del settore che intravedono gravi anomalie nelle scelte di affidamento dei lavori inerenti alle manifestazioni promozionali;
i sottoscritti consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per conoscere:
1) se è a conoscenza di tale situazione;
2) quali provvedimenti ha già adottato o intende intraprendere.
F.to: Marco Viérin?Collé?Marguerettaz
Presidente - Ha chiesto la parola il Vicepresidente, Viérin Marco.
Viérin M. (PpVA) - Diciamo che è corsa voce che ci sono delle anomalie su queste procedure, chiaramente chiedevo all'assessore se è a conoscenza di tali situazioni, se queste situazioni sono reali e, in caso affermativo, quali provvedimenti abbia intrapreso in merito a questa questione.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore all'industria, commercio e artigianato, Mafrica.
Mafrica (SV-PDS-GV) - L'illustrazione dell'interpellanza non ha dato elementi, perché parlare di dubbi ed anomalie senza precisarli non consente neanche di valutare le cose.
Per quello che risulta all'assessore, non sono pervenuti reclami formali, vale a dire non ci sono iniziative di ricorsi contro le procedure.
I metodi seguiti: per i lavori più importanti si procede con appalto concorso, invitando tutte le ditte locali; i progetti e le offerte sono esaminati e giudicati da una commissione tecnica che è formata da un architetto designato dall'ordine degli architetti, da un grafico designato dall'associazione dei grafici, e dal dirigente del servizio.
L'appalto è aggiudicato tenendo conto della qualità dell'allestimento, delle sue caratteristiche estetico-funzionali e del prezzo, quindi sono questi fattori che vengono pesati: qualità, caratteristiche estetico-funzionali e prezzo.
Non si ha motivo di ritenere che si siano verificate anomalie nella procedura, le commissioni tecniche sono di volta in volta diverse: per la Foire de Saint-Ours la commissione era costituita dal dott. Jans, da Montrosset, Désandré; per il Marcef Primavera dal dott. Jans, dall'arch. Acerbi, dal grafico Balan; per il Marcef Autunno dall'arch. Merlo, dal dott. Jans e dal grafico Alessi; per la Foire d'Eté dal dott. Jans, dall'arch. Merlo e dal grafico Balan.
É ovvio che, dopo aver per anni lavorato affidando direttamente questi incarichi, trattandosi di allestimenti che hanno anche particolari funzioni tecniche, si può sempre migliorare e rispondendo all'ultima domanda, si potrebbe ipotizzare invece che l'appalto concorso - che si affida sempre al giudizio di una commissione - un'asta pubblica su capitolato, aggiudicando poi sulla base di quel capitolato i lavori per la ditta che fa il prezzo inferiore. Questa potrebbe essere una soluzione più automatica. Però questa soluzione avrebbe l'inconveniente per le imprese locali di dover affrontare anche la concorrenza possibile di imprese esterne, trattandosi poi alla fine di prezzo rispetto ad un capitolato, e in qualche modo non sarebbe in grado di garantire prodotti e servizi ottimali, come invece si cerca sempre di avere sotto il profilo della qualità. Questa è una ipotesi che può essere studiata.
Presidente - Ha chiesto la parola il Vicepresidente, Viérin Marco.
Viérin M. (PpVA) - Da quello che ho capito, l'assessore non ha elementi che facciano pensare a delle anomalie in queste procedure.
Speravo che almeno qualche dato potesse darmelo in più rispetto a quelli che mi ha dato adesso.
Dopo queste voci sono andato a rivedermi gli appalti in merito agli allestimenti effettuati dall'assessorato industria e commercio. Ho guardato gli appalti di quest'ultimo anno, cioè il periodo in cui ho esercitato l'attività di consigliere e ho visto che di appalti per allestimenti ne sono stati fatti sei; gli ultimi cinque sono stati assegnati tutti alla ditta X - non voglio fare nomi, per non essere male interpretato. Non è stato assegnato il primo appalto alla ditta X, perché questa ditta ha iniziato l'attività il 12 luglio 1993, quindi non poteva concorrere al primo.
Da quando questa ditta ha iniziato l'attività, vedi la visura camerale, si è aggiudicata tutti gli appalti dell'industria e commercio in merito all'allestimento. E non si tratta di cifre di poco conto.
Vedendo questa stranezza, mi sono permesso di andare a spulciare le varie delibere; non voglio annoiare il Consiglio, e quindi mi riferirò solo all'appalto più grosso, un appalto per lire 354.600.000 in merito alle manifestazioni estive di artigianato tipico del '94. Vediamo l'iter di questo appalto: la lettera di invito è datata 16 giugno '94, la presentazione delle offerte scadeva il 30 giugno. Due giorni prima della scadenza di presentazione delle offerte viene riapprovato il bando di gara, quindi viene spedita una lettera di invito in data 28 giugno, dando il termine del 15 luglio per la presentazione delle offerte. Questa è una cosa che può anche succedere, e non mi soffermo su questo.
Ma andando avanti, abbiamo che un'altra ditta che aveva concorso su questo secondo e definitivo bando di gara aveva chiesto dei chiarimenti in merito allo stesso.
A questo punto i chiarimenti sono stati dati dagli uffici con una lettera del primo luglio, dove si rispondeva a tutte le richieste di chiarimenti su quell'appalto e che la commissione non ha tenuto conto all'atto della scelta ed allora ecco che è importante ricordarsi di questa lettera.
Si riunisce la commissione e si va ad aggiudicare l'appalto...no chiedo scusa..., ho saltato un punto: siamo arrivati alla lettera di chiarimenti, che è stata fatta da parte del servizio competente; il 15 luglio, alle ore 12, scadeva il termine per la presentazione delle offerte, sempre il 15 luglio alle 14,30 la Giunta regionale proroga i termini della presentazione delle offerte. Quindi la Giunta regionale con propria delibera 5659 del 15 luglio, due ore e mezzo dopo il tempo di scadenza, proroga la scadenza dei termini di offerta, giustificando che bisogna invitare due nuove ditte che ne avevano fatto richiesta. Al che vorrei capire come fa una Giunta regionale ad invitare due nuove ditte quando è già stato chiuso il termine per la presentazione delle offerte. Questo è il primo problema!
Quando leggo la delibera 5659 o non sono capace a leggerla oppure devo concludere che è successo qualcosa: perché si prorogano i termini con la motivazione di invitare due ditte in più e la proroga è di due giorni con un sabato e una domenica in mezzo, quindi praticamente si proroga il termine della presentazione delle offerte da venerdì a mezzogiorno a lunedì a mezzogiorno, con la motivazione di invitare due ditte perché hanno richiesto di partecipare. É chiaro che queste due ditte non hanno potuto partecipare, perché vorrei capire come fa l'assessorato ad avvisare queste due ditte e come fanno queste a fare l'offerta per lunedì a mezzogiorno. É matematicamente impossibile, e questo è un nocciolo importante di questo esempio di appalto.
Dopo di che arriviamo all'apertura delle buste e al famoso verbale. Prendo il verbale, dove si vede che si danno dei punteggi. Si entra sul merito tecnico, tenuto conto che il fatturato e il numero dei dipendenti sono equivalenti, e qui c'è un errore. Ho telefonato all'INPS e mi sono accorto che la ditta X aveva un impiegato e tre dipendenti a quella data, la ditta che aveva avuto un punteggio inferiore aveva tre impiegati più sei dipendenti. A questo punto ci sono nove dipendenti nella ditta a cui è stato assegnato un punteggio minore e quattro dipendenti nella ditta a cui è stato assegnato un punteggio maggiore.
Si arriva al punto 2, non entro nel merito del punteggio dato dalla commissione sulla qualità, voglio entrare nel merito nelle cose documentabili. Sulle caratteristiche estetico-funzionali stessa cosa, mi rimetto al giudizio della commissione. C'è poi il discorso del prezzo: la ditta che ha vinto l'appalto ha fatto un prezzo superiore di 30 milioni e la ditta scartata ha fatto un prezzo di 30 milioni inferiore. Inoltre la ditta scartata, da quel che risulta, aveva fatto un'offerta di attrezzatura più consona eventualmente se si voleva fare uno stand migliore, e anche qui è stato tenuto conto in maniera minimale sui 30 milioni di differenza, mentre si sarebbe dovuto dare un punteggio maggiormente differenziato.
Arrivo al punto 5, dove la commissione rileva che la ditta scartata garantisce la recinzione per una spinta di 120 kg, ma ritiene che questa garanzia di spinta non sia troppo interessante ed assegna alla ditta 0,10 di punteggio. Vado a vedere il bando e su tutte e due i bandi c'è una clausola al punto f), pagina 4: "si dovrà provvedere alla posa di una recinzione a griglia sul perimetro esterno della zona espositiva, con altezza di almeno un metro dal suolo.
La recinzione non dovrà oscurare la vista dell'esposizione e dovrà essere in grado di contenere una spinta di 120 kg". Quindi la ditta che non aveva dato questa garanzia, doveva essere già scartata, mentre è quella che ha vinto.
Altra cosa. Sulla lettera di chiarimenti dati dagli uffici, prot. 3268 del primo luglio, punto 6, si dice: la proiezione esterna, come specificatamente richiesto al punto f) - quello che ho letto prima -, è ritenuta necessaria, altrimenti in caso contrario non sarebbe stata indicata.
Si è pertanto, con quella lettera, che la recinzione era necessaria, ma la commissione valuta solo per un discorso di punteggio questa caratteristica quando doveva chiaramente escludere la ditta che si è aggiudicata l'appalto, perché non dava queste garanzie di 120 kg. di portata.
Quindi qui abbiamo alcune cose che non vanno, caro assessore. Non siamo qui per fare nomi e per fare esternazioni di altro genere, ma le chiederei vivamente se si potesse interessare di questa cosa, perché se non altro ci sono dei tasselli che non quadrano per tutto quello che ho detto prima e per tutto quello che ho detto specificatamente per il bando di appalto in merito a quella manifestazione che è la manifestazione estiva di artigianato tipico, delibera 5927.
Aggiungo un'altra cosa. Il funzionario che segue questi bandi di gara è nello stesso stato di famiglia del proprietario della ditta che si è aggiudicata sempre questi appalti.
Spero di essere stato capito; se l'assessore ritiene di utilizzare la mia documentazione, gliela fornisco stasera o domani, o quando meglio riterrà opportuno, però chiederei che vi fosse una verifica su questa delibera specifica e che l'assessore ci relazionasse non oggi, ma nel prossimo Consiglio del 5 ottobre.