Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 898 del 28 settembre 1994 - Resoconto

OGGETTO N. 898/X - Iniziative per interventi atti a consentire la ricostituzione del campeggio "Raggio Verde" sito in località Epinel del comune di Cogne. (Interpellanza)

Interpellanza - Richiamata la petizione per richiedere la ricostituzione del campeggio "Raggio verde" sito in località Epinel del Comune di Cogne e discussa nella seduta consiliare del 1° giugno 1994;

Ricordato che il Consiglio ha impegnato la Giunta regionale ad approfondire con urgenza l'argomento onde effettuare gli interventi più adeguati volti a consentire lo svolgimento nell'area in questione di attività compatibili con il grado di rischio della zona;

Appurato che a tutt'oggi nessuna decisione ufficiale è stata adottata;

Visto che sono ormai trascorsi quasi quattro mesi dall'incarico "urgente" affidato dal Consiglio alla Giunta regionale;

i sottoscritti consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per conoscere:

1) quali sono state le motivazioni di questo grave ritardo;

2) quali sono stati gli interventi più adeguati effettuati e quali da effettuare;

3) quali sono le attività compatibili con il grado di rischio della zona.

F.to: Marco Viérin? Collé?Marguerettaz

Presidente - Ha chiesto la parola il Vicepresidente, Viérin Marco.

Viérin M. (PpVA) - Su questo argomento abbiamo discusso in quest'aula circa quattro mesi fa. Forse anticipo chi dovrà rispondermi, che sicuramente mi dirà che l'alluvione di questi giorni ha creato di nuovo altri problemi nella stessa zona. Ma questo è un fatto molto comprensibile, in quanto il letto del torrente era in piano rispetto all'area, la piccola arginatura che c'era un anno fa prima dell'alluvione 1993 non c'era quest'anno, quindi è chiaro che anche con un'alluvione di questo tipo, che non è stata di proporzioni pari a quella dello scorso anno, un'esondazione ci sia stata.

Tanto per togliere in anticipo alcune posizioni, ricordo che sulla questione già quattro mesi fa erano state prospettate tre soluzioni. Avevamo sostenuto una soluzione che prevedesse una via mediata fra quelle che erano proposte, e precisamente tra fare un completo argine golenale, od un argine comune. Quindi avevamo proposto - e su questo anche il Consigliere Borre era concorde - di avere un argine golenale nella parte a monte e un arretramento all'interno del campeggio di un argine artificiale per quello che concerne l'ultimo pezzo del campeggio.

Dico questo per anticipare risposte del tipo: "Guarda cosa è successo l'altro giorno".

É venuta a proposito anche la discussione di questa mattina, perché si dicono tante cose e poi si danno deleghe in bianco per far si che niente venga realizzato. La mia interpellanza ha lo scopo di sapere cosa si può fare su quest'area, di sapere qual è il rischio e se su tali aspetti la Giunta abbia già fatto qualcosa ed in caso affermativo perché non ha informato o la III commissione o il Consiglio. Sono passati quattro mesi e non abbiamo ancora visto niente di tutto questo. Ringrazio ed aspetto una risposta.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) - L'interpellation concerne le réaménagement éventuel du camping Raggio Verde, situé à Epinel dans la commune de Cogne. C'est un thème qui avait déjà été soumis à l'attention du Conseil, suite à une pétition qui avait été présentée toujours au Conseil, sur laquelle il y avait eu un débat et suite à ce débat une résolution avait été approuvée au mois de juin.

En effet le problème est un problème délicat, parce qu'il touche d'une part une zone où il y avait une activité économique et donc, au delà des aspects que je toucherai et qui sont liés aux conditions hydrologiques et aux possibilités d'utiliser cette zone, compte tenu des événements de septembre dernier et - même - de l'autre semaine, il y a également un impact des décisions qui seront prises sur la possibilité de continuer ou non cette activité dans ce lieu.

Compte tenu de ce fait, déjà au mois d'octobre 1993 le gouvernement avait chargé MM. Butera et Leporati d'étudier l'inondation et de définir les modalités d'action, et tout au long du mois d'octobre 1993 les techniciens du service de l'aménagement et de la protection du territoire de l'assessorat des travaux publics ont évalué les dommages causés aux ouvrages d'endiguement de la zone, et au mois de novembre 1993 trois ouvrages urgents en vue de la protection du village ont été reconstruits.

Or, l'étude hydrologique globale du torrent Grand Eyvia dans la commune de Cogne, réalisée aux fins de la sauvegarde et de la sécurité publique, a démontré que la zone d'Epinel est particulièrement exposée au débordement des eaux.

Par conséquent tout réaménagement doit être attentivement évalué, compte tenu de l'avis négatif exprimé par le service de protection de l'environnement de l'assessorat de l'environnement, du territoire et des transports.

Sur la base de ces éléments, au mois de juin dernier, suite à la discussion de la pétition qui a été présentée par les personnes intéressées à titre divers au réaménagement de cette zone, le Conseil a approuvé une résolution et l'engagement pris, je veux le citer: "Il Consiglio impegna la Giunta regionale per quanto di competenza ad approfondire lo studio già avviato e con urgenza ad effettuare gli interventi più adeguati, volti a consentire lo svolgimento nell'area in questione di attività compatibili con il grado di rischio della zona". Le 14 juillet l'assessorat des travaux publics a adressé un courrier signé par le dirigeant, ingénieur en chef et par l'asseseur aux travaux publics, à la commune de Cogne, à ce sujet, sur la base des requêtes qui avaient été formulées par les propriétaires de l'activité économique qui étaient installés dans cette zone. Et là il y a des précisions, il y a des éclaircissements qui tiennent compte des différentes hypothèses formulées par l'ingénieur Ravet et il y a également des conclusions. Et ces conclusions ne sont pas positives.

En effet, dans ce courrier l'on communique que, dans l'attente de la détermination pour chaque zone, du degré de risque par rapport au débordement du torrent et aux fins de la sauvegarde et de la sécurité publique, l'utilisation de la zone en question pour des structures destinées à l'accueil des personnes est impossible. Il y a là toute une analyse, l'on prend en considération les différentes hypothèses et le service compétent des travaux publics établit cette condition.

Sont au contraire autorisés l'aménagement d'équipements destinés aux activités récréatives et sportives, ainsi que la remise en état du site, toute modification de son aspect altimétrique étant exclue.

Or, l'assessorat des travaux publics continue à approfondir par l'intermédiaire d'experts et dans le cadre de cette étude général sur l'inondation, l'étude hydrologique de la zone, selon la résolution du conseil régional, afin de définir le degré de risque et les activités compatibles, mais il y a déjà cet avis préliminaire qui, pour l'instant, exclut toute possibilité d'intervention. A moins qu'il n'y ait, et je crois que les événements des derniers jours le prouvent aussi, d'autres possibilités - avec l'accord des propriétaires concernés - de déplacement de cette zone. Mais pour l'instant, sur la base des études faites par les responsables, l'on exclut toute possibilité d'accueillir sur ce site des personnes. Le courrier qui a été adressé à la commune de Cogne,a apporté ces précisions.

Le fait que la semaine dernière encore une fois cette zone ait en à subir par une inondation démontre, au-delà de toute autre considération, le degré élevé de risque de cette zone et qu'il n'est pas possible pour l'instant d'assurer les conditions de sécurité susceptibles d'autoriser une activité telle celle qui était présente auparavant sur cette zone. Et je veux citer encore une fois l'avis technique des bureaux: "Non è comunque possibile garantire in maniera assoluta la sicurezza, anche con opere imponenti ed onerose, sia per costruzioni che in particolare per le successive manutenzioni non solo delle difese arginali, ma anche e soprattutto dell'alveo e delle zone prospicienti, piste di fondo e sovrastante versante, che puntualmente vengono danneggiate anche in conseguenza della dinamica fluviale, influenzata dall'effetto combinato dovuto alla presenza concomitante di varie cause, fra cui il trasporto solido e le attuali arginature".

Presidente - Ha chiesto la parola il Vicepresidente, Viérin Marco.

Viérin M. (PpVA) - Tutte le considerazioni che ha fatto il Presidente della Giunta in merito alle varie ricerche e relazioni dell'anno '93 hanno sì un certo senso, però quella che ne ha di più e che oggi non posso prendere in esame, perché mai ricevuta, è quella del 14 luglio. Questo perché anzitutto la relazione è stata inviata dai lavori pubblici al comune di Cogne, e trovo strano che, se non altro, visto quello che si era detto in commissione e in Consiglio, questa relazione tecnica non sia stata inviata perlomeno alla III commissione, se non ai consiglieri interessati.

E se la Giunta si è limitata solo, tramite l'assessorato ai lavori pubblici, ad avere questa relazione, secondo me ha fatto poche cose, perché io semplice consigliere regionale mi prendo l'altra relazione dell'aprile '94, a firma dell'ing. Sergio Ravet, quindi un altro tecnico, relazione che era già venuta in Consiglio la volta scorsa, e leggo testualmente: "Soluzione D, o meglio terza soluzione. Stesso intervento proposto in precedenza a protezione della spalla sinistra del ponte, destra orografica; dal ponte fino alla sezione sei si propone la realizzazione di un argine spondale con le stesse caratteristiche proposte per la soluzione uno.

Dalla sezione sei fino alla sezione dieci, cioè verso Cogne, si propone la realizzazione di un argine golenale: questo tipo di intervento configura la realizzazione di un'area di laminazione a monte del campeggio, cui si dovrà dare una livelletta compresa fra il 2 e il 3 per cento. Per ottenere ciò, è necessario a monte della sezione dieci realizzare una serie di briglie in corrispondenza dei cambi di livelletta. Questa tipologia presuppone interventi di manutenzione costanti, al fine di evitare fenomeni di pensilismo nell'area di laminazione, dovuti al notevole trasporto solido con oneri elevati per l'amministrazione regionale". Dell'onere elevato per l'amministrazione regionale si era parlato per dire che insieme a quella relazione, che la Giunta ha fatto redigere tramite l'Assessorato dei Lavori Pubblici, si doveva affrontare e verificare anche la soluzione tre, approntando eventualmente un rapporto costi/benefici, e si è parlato di un rapporto costo/benefici anche soprattutto per quei benefici indiretti, su cui non sto a ripetermi, quindi attività tipo ristorazione, bar, alberghi, la presenza comunque della popolazione ad Epinel e di mantenere la montagna viva.

Quindi l'incarico che secondo il sottoscritto aveva avuto la Giunta, e giustamente il presidente lo ha ricorda+to poc'anzi, è molto chiaro, ma lo rileggo a questo punto: impegna la Giunta regionale per quanto di competenza ad approfondire lo studio. Se l'approfondimento dello studio è dire che non si può fare niente, quando si è detto in maniera molto chiara che su eventuali soluzioni come prospettate dall'ing. Sergio Ravet, volevamo e vogliamo capire, quanto costa e quali sono i costi e i benefici di questo intervento, questo non è stato fatto!

Continua il dispositivo: lo studio già avviato - lo studio già avviato è quello dell'ing. Sergio Ravet - e con urgenza ad effettuare gli interventi più adeguati, volti a consentire lo svolgimento nell'area in questione di attività compatibili con il grado di rischio della zona. A mio avviso il problema stà nel lavoro che la Giunta ha fatto svolgere all'assessorato ai lavori pubblici, consegnato il 14 luglio, di cui oltretutto vengo a conoscenza oggi perché ribadisco che è stata una scorrettezza non trasmetterlo almeno in III commissione. Ma quello studio è uno studio ex novo, non è un approfondimento di quello di Sergio Ravet, mentre nel mandato che il Consiglio aveva dato alla Giunta era detto in maniera chiara che si doveva approfondire lo studio di Sergio Ravet, e fra quelle indicate c'è anche la soluzione tre, dove si doveva analizzare un discorso di costi e benefici sull'eventuale soluzione di metà argine golenale e metà argine normale.

Chiederei al presidente della Giunta se a breve termine potesse darci una relazione anche sul rapporto costi/benefici in merito alla soluzione tre prospettata dall'ing. Sergio Ravet quattro mesi fa e direttamente anche in III commissione.

Si dà atto che alle ore 18,24 riassume la Presidenza il Presidente Stévenin.