Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 845 del 21 luglio 1994 - Resoconto

OGGETTO N. 845/X - Iniziative per interventi regionali di sostegno del circolo culturale sportivo Cogne, di Aosta, ex CRAL Cogne. (Iscrizione e trattazione di risoluzione).

Risoluzione - Il Consiglio regionale

Vista l'incerta situazione in cui opera il Circolo culturale sportivo Cogne-Aosta, ex CRAL Cogne;

Tenuto conto delle assicurazioni dateci in seguito all'interpellanza da noi presentata in Consiglio regionale;

Rilevato che a tutt'oggi ci risulta che l'intervento finanziario promesso non è stato ancora attuato e ciò può comportare come conseguenza la chiusura dello stesso Circolo.

Sottolineata l'importanza sociale del Circolo stesso che opera da più di sessant'anni al servizio della collettività valdostana;

impegna

la Giunta regionale nel più breve tempo possibile a dare risposte concrete e immediate alle istanze presentate dai responsabili del Circolo, ponendo in essere, a tal scopo, degli incontri con gli stessi per giungere ad una soluzione ottimale del problema.

F.to: Chiarello - Lanièce

Presidente - Passiamo alla votazione per l'iscrizione e la trattazione della risoluzione.

Presenti, votanti e favorevoli: 24

Il Consiglio approva all'unanimità

Presidente - La parola al Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) - Non c'è nessuna strumentalizzazione, noi pensavamo che fossero stati presi dei provvedimenti necessari. Ora chiediamo se questi provvedimenti sono stati presi; se il CRAL chiude, allora non ci sono stati i provvedimenti. Si chiede di andare a parlare per risolvere i problemi.

Presidente - La parola al Consigliere Lanièce.

Lanièce (GA) - La scorsa settimana io e il Consigliere Chiarello ci siamo recati alla presentazione del "neonato" Circolo culturale sportivo Cogne e ci è stato sottolineato il fatto che, fino ad oggi, non ci sono state delle assicurazioni da parte della Regione: quindi ci hanno chiesto di farci portatori delle loro istanze. L'ex CRAL opera con fini sociali e chi ha potuto vedere come funziona il Circolo avrà notato che esso dà più di quello che riceve. Quindi la risoluzione chiede che la Giunta dia vita a degli incontri per tener conto di queste istanze soprattutto dal punto di vista finanziario, anche perché sul "piatto" ci sono vari problemi, come ad esempio la ristrutturazione della bocciofila. Forse gli interventi regionali sono già iniziati o stanno per iniziare, e me lo auguro dato che si tratta di tutelare un circolo che ha una grande importanza sociale, un circolo che potrebbe addirittura chiudere.

Presidente - La parola all'Assessore del bilancio e delle finanze, Lévêque.

Lévêque (Ass.tec.) - Sono rimasto sorpreso questa mattina nel leggere sulla stampa le notizie che sono state scritte. Primo, perché il problema del CRAL lo abbiamo seguito sin dall'estate scorsa. Purtroppo intorno al CRAL ci sono una serie di problemi che, solo in parte, sono riconducibili all'Amministrazione.

Il problema dell'adeguamento del Circolo alla sua nuova realtà: esso si pone come un circolo legato ancora alla sua vecchia natura di circolo ricreativo aziendale, e ciò ha generato la necessità allo stesso organismo di rivedere la sua natura, lo statuto, una denominazione: cosa che è stata fatta qualche giorno fa. Ora è curioso che, in sede di presentazione di un "neonato" organismo, uno dei problemi è il fatto che la Regione non ha ancora dato delle risposte. Gli stessi che sembra, dai giornali, abbiano detto questo, negli ultimi 20-30 giorni sono stati ricevuti, e con l'Assessore alle finanze hanno discusso come procedere in futuro, una volta approvato il nuovo statuto.

Poi leggo, sempre sul giornale di oggi, affermazioni virgolettate - quindi o sono state fatte, o chi le ha riportate le ha riportate male - secondo le quali il CRAL non può andare avanti con l'autofinanziamento all'infinito. Ora questo mi fa cadere dalla sedia perché negli ultimi 3 anni la spettabile Amministrazione regionale ha erogato 336 milioni, di cui 40 nel 1991, 113 nel 1992, 88 nel 1993, 74 nel 1994 primo semestre, e allora non si può parlare di autofinanziamento. C'è stato un sostegno corretto, applicando le leggi; a ciò dobbiamo aggiungere l'utilizzo di locali di proprietà regionale del valore di 90-100 milioni all'anno, che va ad aggiungersi al tutto.

A che punto è la situazione? L'intervento, che non è più erogabile come avveniva anni fa, cioè come intervento straordinario, deve essere rapportato ad un piano di attività che l'organismo presenta. Esso non è stato in grado di presentare un programma, non solo perché non si è ancora costituito, ma perché ci sono dei problemi di utilizzo della sede legati alla necessità di mettere a norma un palazzo che è stato costruito alcuni anni or sono, ed inoltre per certi tipi di attività ci vogliono delle norme di sicurezza. In base a questo si sta definendo insieme quali sono gli spazi in cui, senza rischi per nessuno, la Regione può dare in comodato o in affitto all'ex CRAL e quindi, se non ci saranno tutti gli spazi di prima, il CRAL dovrà rifare il piano delle attività, e a quel punto potremo vedere quanto costa e come potrà intervenire la Regione.

Essa potrà o applicare le leggi vigenti in relazione al tipo di attività o, se si tratterà di un contributo sulle spese di gestione, ci dovremo trovare in Consiglio perché questo non si può fare, se non con una legge speciale. Su questo si dovranno fare delle valutazioni politiche, di opportunità, rispetto all'interesse sociale dell'organismo e al fatto che esso non è l'unico che svolge queste attività.

Poi ci sono altri problemi, la bocciofila, il laghetto della pesca sportiva a Chavonne, cose che conosciamo e su cui siamo intervenuti: la messa a norma dell'impianto elettrico del palazzo e della bocciofila è già stata affrontata dagli uffici della Regione. In ultimo, questo tipo di organismo è tanto più significativo quanto più è vero che ha un numero ampio di aderenti. Una riflessione che noi abbiamo posto ai delegati è di far concorrere gli associati alle mutate situazioni; non c'è più l'azienda Cogne. Io credo che con 5000 iscritti, federati, aderenti, l'equivalente di un pranzo in pizzeria consentirebbe di raggiungere quei livelli di tranquillità per il CRAL, nei confronti dei quali l'intervento regionale non sarebbe un problema. Oggi il contributo dei singoli può essere aumentato, quindi questa cosa è stata posta al CRAL. Noi faremo uno sforzo, però lo devono fare anche gli associati nell'interesse dell'ex CRAL. L'impegno era di incontrarsi prima delle ferie, una volta che la questione degli spazi potesse essere chiara, e quindi è stato chiesto espressamente al Presidente del CRAL di formulare un programma e un piano finanziario e, a quel punto, avremmo preso in esame quello che l'Amministrazione può fare per consentire al CRAL di operare, senza creare delle situazioni che non sono compatibili né con le linee che abbiamo seguito finora, né con quello che si può realisticamente fare.

Presidente - La parola al Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) - Se avessi dovuto leggere i giornali non avrei fatto questa cosa, siamo stati attaccati per le intenzioni. Voglio solo dire che, ad esempio, c'è una grossa incertezza sull'area di Chavonne: è della Regione, ma non si sa a chi vada a finire domani. Ho visto delle buone intenzioni da parte della Giunta. Ci sono dei problemi e io chiedo che la Giunta se ne faccia carico; dal giornale il Presidente dice che sono sul punto di chiusura e ci siamo sentiti in dovere di chiedere alla Giunta se ha fatto i passi necessari.

Presidente - La parola al Presidente della Giunta, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) - Nous avons déjà eu l'occasion d'aborder ce thème lors de l'examen d'une interpellation qui avait été présentée par MM. Lanièce et Chiarello. Je crois donc que nous pouvons faire référence aux engagements que nous avons pris lors de cette discussion, sans qu'il soit nécessaire de réaffirmer, comme il a par ailleurs été fait aujourd'hui, la valeur de cette association.

Je suis ici pour confirmer, sur la base du compte rendu qui a été présenté par l'assesseur, que nous maintenons nos engagements. Je ne vois pas en quoi il faut engager ultérieurement le Gouvernement pour donner des réponses immédiates en plus de ce que nous sommes déjà en train de faire. Quand on avait abordé ce problème, il y avait eu un examen de la situation et, par la suite, il devait y avoir des engagements de la part de l'Administration et de la part des responsables de l'association. On avait posé une question: "La validité de cette association étant hors de cause, est-ce que, quand elle sera constituée légalement, elle doit être considérée à part, vis-à-vis de toute autre association, ou bien on doit l'insérer avec les mêmes critères et en exigeant les mêmes obligations?"

Je crois que le Conseil avait donné une réponse dans le sens que, oui, il faut en soutenir l'action sur la base d'un programme d'activité, sur la base d'un jugement sur les actions proposées et sur la base des lois en vigueur. Il y avait donc eu un engagement pour les subventions et on ne peut dire que nous n'ayons pas maintenu notre engagement: à part les années précédentes, mais au cours du premier semestre 1994 il y a eu une attribution de subventions pour permettre au CRAL Cogne de continuer son activité. Il y a eu un autre engagement vis-à-vis des structures, engagement maintenu, et pour la disponibilité des locaux, il n'y a pas eu l'éloignement du CRAL pour Chavonne car l'intervention de l'Administration a permis la continuité de l'activité pour des banalités, par exemple le courant électrique.

Il y a aussi un projet d'intervention au sujet de la disponibilité des locaux et on peut déjà leur assurer le premier étage et le sous sol. Pour les autres problèmes le respect des dispositions impose des interventions, mais il y aura un temps d'exécution, et nous avons concerté, de façon à ne pas fermer totalement l'immeuble, d'abord le premier étage et puis on pourra affecter au CRAL les autres étages. Donc, de ce point de vue, nous avons été étonnés de la teneur des déclarations des responsables du CRAL, surtout vu que nous continuons à avoir avec eux des entretiens. Mais on ne peut agir avant que l'association même ne soit constituée et elle s'est constituée avant-hier; elle présentera un programme d'activité et, sur cette base, nous lui donnerons les subventions nécessaires au fonctionnement. Mais il est important, et je veux souligner ce qui a été affirmé par M. Lévêque, à savoir quelle est la participation financière que l'on demande aux associés, parce qu'on ne peut imaginer que ce soit exclusivement l'Administration régionale ou les collectivités locales à financer le fonctionnement d'une association sportive et récréative.

Voilà donc un des thèmes, celui des frais de fonctionnement de l'association, qui doivent être discutés avec les responsables. Il me semble donc qu'au-delà de la sollicitude, les engagements demandé,nous les avons déjà pris; nous aurons ces jours prochains une réunion avec les responsables de cette association et partant je peux prier les signataires de cette résolution de bien vouloir la retirer, car l'objectif a été atteint.

Nous sommes disponibles en septembre à procéder à un examen général de la situation au sein d'une commission, au Conseil, même pour vérifier comment les problèmes ont été résolus; c'est que cette association vient de se constituer et que l'on doit définir ensemble tous ces aspects.

Presidente - La parola al Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) - Le risposte sono soddisfacenti e, dato che non era strumentale, sentito che ci sono degli incontri previsti, noi ritiriamo la risoluzione.

Presidente - Il Consiglio prende atto.

La I Commissione si riunisce immediatamente; inoltre, tutti i colleghi sono pregati di ritirare all'ufficio gruppi i plichi con la convocazione del Consiglio regionale.

La seduta è tolta.

L'adunanza termina alle ore 11,34.