Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 784 del 6 luglio 1994 - Resoconto

OGGETTO N. 784/X - Costruzione di un nuovo ponte sulla Dora in Donnas per il collegamento delle frazioni in sponda orografica destra. (Interpellanza)

Interpellanza - Visti i disagi sopportati da tutti coloro che devono più volte al giorno attraversare l'attuale ponte che attraversa la Dora in Comune di Donnas;

Venuto a conoscenza che vi sarebbe un documento dell'ANAS che minaccerebbe la chiusura dell'accesso al ponte sopra menzionato in seguito ad un ulteriore incidente che dovesse verificarsi a causa del flusso di traffico che si incrocia tra statale e ponte stesso;

Tenuto conto delle numerose lamentele provenienti dagli abitanti delle frazioni dell'inverso del Comune di Donnas.

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per sapere:

1) quali sono i motivi del ritardo nella costruzione del nuovo ponte di Donnas, tenuto conto delle assicurazioni avute e facendo presente che è ormai da parecchi anni che di questo problema si discute;

2) quali siano al momento le previsioni in merito alla costruzione del ponte in oggetto.

F.to: Chiarello

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) - Questo per gli abitanti delle frazioni dell'envers di Donnas è un problema annoso, si è aggravato da diversi anni quando l'area industriale è stata identificata nella zona destra della sponda orografica della Dora. E un'altra di quelle cose di cui si parla da anni, sarà anche perché il finanziamento è alto, ma finora non si è giunti ad alcuna soluzione.

Ho fatto questa interpellanza perché chiedendo prima in Comune al progettista, non ero arrivato ad una risposta soddisfacente; è un anno che chiedo, sembra che questo progetto sia ormai al traguardo, ma poi dopo sorge sempre un impedimento.

Vorrei avere, anche perché vengono diverse lamentele che ormai sono quasi impossibilitate a transitare sul ponte esistente, dall'assessore una risposta chiara sulla costruzione di questo ponte.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici, Ferrero.

Ferrero (Ass.tec.) - Ringrazio anch'io il Consigliere Chiarello, come ha fatto già il presidente in occasione di una precedente interrogazione, che mi ha consentito di prendere conoscenza quanto meno di una questione che è senz'altro importante, una delle molte questioni importanti, che richiede sicuramente un intervento, una diversa marcia di attuazione.

Qui non entrerò nei dettagli di carattere più tecnico-amministrativo, ma fornisco a Chiarello un minimo di documentazione aggiornata necessaria per dargli delle risposte più puntuali. Il problema riguarda l'innesto sulla statale 26, il progetto è stato consegnato alla fine del '90, nel giugno del '93 è stato dato un incarico dall'assessorato ai lavori pubblici allo stesso progettista per integrare il progetto esecutivo, aggiornarlo ed adeguarlo, sia sotto il profilo della compatibilità ambientale, che delle nuove normative.

A questo punto, e l'arco di tempo a cui mi riferisco è l'ultimo anno, a partire dal giugno scorso, in questa fase di predisposizione delle ultime varianti dello svincolo sulla 26, l'attuale dirigenza ANAS di Aosta non ha più ritenuto valide le soluzioni progettuali previste per lo sbocco sulla 26. Ha richiesto una corsia supplementare di decelerazione e di innesto, quindi l'allargamento della sede stradale, il conseguente spostamento del marciapiede, comportante l'abbattimento del muro di cinta della casa parrocchiale di Donnas.

Tutto questo ha portato al parere negativo, dato nel marzo 1994, della Sovrintendenza alle Belle Arti.

Attualmente il progettista sta predisponendo una nuova, mi auguro ultima e definitiva, soluzione che sia in grado di mediare le esigenze ambientali, in questo caso le esigenze di tutela artistica e le esigenze di sicurezza richieste dall'Anas.

Devo dire che le interpellanze servono non solo a sollevare dei problemi reali, ma anche a smuovere qualcosa perché mi è stato segnalato che il 28 giugno - faccio presente che l'interpellanza è stata trasmessa il 23 giugno - c'è stato un sopralluogo fra gli uffici dell'assessorato, il progettista, i responsabili Anas, per analizzare in dettaglio la variante dello svincolo predisposta secondo le indicazioni concordate.

A questo punto, una volta aggiornato il progetto alle ultime richieste dell'Anas, il progetto verrà sottoposto all'approvazione delle Belle Arti, uffici con i quali sono già state concordate alcune ben definite scelte progettuali.

Dati questi elementi di conoscenza, vorrei risollevare brevissimamente un problema di carattere più generale, riflettendo sulla difficoltà di realizzare un'opera di questa natura e di questa importanza, scelta dall'amministrazione come un'opera da fare.

Questo visto accanto ad altre analoghe, anche se diverse, situazioni che abbiamo purtroppo in Valle, porta a riflettere che molto si è fatto in Valle nel settore delle opere pubbliche come in altri settori negli anni passati e in questi ultimi anni; c'è oggi un problema che ci dobbiamo porre e possiamo pensare con una qualche disonestà intellettuale e quindi con una efficacia per quanto riguarda le soluzioni, che all'improvviso ci sia una caduta drastica di efficienza e di capacità di intervento dell'amministrazione, quindi un accumulo di ritardie di inefficienze.

Certamente noi siamo in questo settore da qualche mese o negli ultimissimi anni in una situazione tutta nuova sotto profili rilevanti, che hanno incidenza sulla capacità di intervento delle pubbliche amministrazioni, però mi chiedo se in realtà il caso sollevato dal Consigliere Chiarello, come altri che vengono periodicamente sollevati o quanto meno che esistono, non pongono il problema di un diverso approccio - si direbbe con linguaggio "paludato" - a questa materia così delicata e così decisiva.

Mi chiedo cioè se non è necessario, proprio per raggiungere una maggiore efficienza, avere una maggiore capacità di selezione e una maggiore determinazione nel perseguire gli obiettivi che si sono scelti; una volta questo si chiamava capacità di programmare il proprio intervento. Credo che tutto porti a dire che questa deve essere la questione, insieme ad uno snellimento delle procedure, ma che questa deve essere la carta da giocare: dare, a maggior ragione oggi, una maggior capacità di selezione e di programmazione degli interventi, di modo che ciò che si inizia, lo si inizi a ragion veduta e lo si porti a termine, a ciò che i cantieri che si aprono un giorno (possibilmente non in tempi biblici) possano essere chiusi.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) - Le ultime cose che ha detto l'assessore sono condivisibili appieno. Quello che volevo far presente è questo. Ho fatto questa interpellanza anche un po' provocatoriamente, perché mi risulta che la burocrazia di cui parlava l'assessore è una delle cose che hanno bloccato questa costruzione, come altre, come diceva l'assessore; i Beni Culturali per dare una risposta ad una domanda hanno impiegato dei mesi.

Su queste opere, quando sono state scelte con criterio come ha detto l'assessore, la burocrazia non dovrebbe ritardarle. Bisognerebbe veramente che la macchina regionale andasse di pari passo con quello che vuole la società.