Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 783 del 6 luglio 1994 - Resoconto

OGGETTO N. 783/X - Preoccupazioni per il futuro dell'azienda Conner di Pont-Saint-Martin. (Interrogazione)

Interrogazione - Preso visione della lettera inviata a tutti i consiglieri regionali da alcuni dipendenti della Società Conner Peripherals Europe S.p.A.;

Rilevata in tale lettera una certa preoccupazione per il futuro dell'Azienda anche alla luce degli ultimi avvenimenti;

Considerata l'importanza della stessa Società sia dal punto di vista occupazionale che industriale;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l'Assessore competente per conoscere:

1) se ci sono stati degli incontri chiarificatori con la Dirigenza della Società;

2) quali sono le volontà direttive dell'esecutivo regionale in merito a tale problematica.

F.to: Lanièce

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore all'industria, commercio e artigianato, Mafrica.

Mafrica (GV-PDS-SV) - L'interrogazione fa riferimento alla situazione della Conner.

La Conner è un'azienda che produce memorie magnetiche, che è andata molto bene negli anni 1991-92 e che ha avuto difficoltà a partire dal secondo semestre 1993. Alla fine del 1993 sono stati messi in cassa integrazione numerosi lavoratori per una difficoltà del gruppo americano di cui la Conner fa parte.

Cosa è avvenuto nel frattempo? Il 2 giugno c'è stata una lettera dei lavoratori della Conner, a cui fa riferimento il Consigliere Lanièce, con la quale i lavoratori esprimevano preoccupazione per il futuro della loro azienda. In un incontro che è avvenuto il 9 giugno hanno chiarito che non avevano intenzioni polemiche verso altre aziende, o che non volevano mettersi in concorrenza con altri per una guerra fra poveri, ma che volevano esprimere il disagio per la condizione in cui si trovavano.

Già il 6 giugno è avvenuto un incontro fra l'assessorato e la dirigenza aziendale locale, vale a dire l'amministratore delegato della Conner, ing. De Marco. In seguito a questi incontri avuti con i lavoratori e con la dirigenza aziendale, si è verificato questo dato di fatto: la produzione di memorie magnetiche nel 1992 e nel 1993, prima dell'inizio delle difficoltà del gruppo americano, si attestava intorno alle 600mila unità. Con la crisi verificatasi a livello americano in questo mercato c'era stata una redistribuzione delle produzioni fra i diversi stabilimenti e per lo stabilimento valdostano si era stabilito di avere una produzione di 60mila pezzi ogni trimestre. In effetti, nel primo trimestre '94 la produzione è stata ancora di 60mila pezzi; nel secondo trimestre la produzione è salita a 95mila pezzi.

Sono in previsione ulteriori aumenti della produzione nel terzo trimestre fino a 115mila pezzi e nel quarto fino a 150mila; se si raggiungeranno i 150mila pezzi si tornerà alla produzione massima, che era quella che si era avuta negli anni in cui la Conner aveva fatto utili consistenti, al punto che l'investimento regionale in termini di costruzione dello stabilimento, finanziamenti, contributi per i corsi, è stato ripagato completamente dal punto di vista degli stipendi forniti dall'azienda e delle imposte pagate dall'azienda in Valle d'Aosta, cioè l'investimento si è già ripagato.

La situazione ha portato in questi mesi ad un lieve miglioramento, perché c'è stata una ripresa del mercato americano. Il gruppo Conner in America è ritornato in attivo e man mano le quote assegnate allo stabilimento valdostano stanno aumentando.

Per avere comunque una più chiara delineazione del futuro, il Presidente della Giunta e l'assessore hanno scritto all'azionista, chiedendo un incontro con l'azionista americano. La lettera è stata fatta il 17 giugno ed una ulteriore lettera è stata fatta al ministero del commercio estero a tutela degli interessi della Conner per ciò che riguarda i dazi.

I problemi della Conner sostanzialmente sono legati da una parte ad una ancora non completa utilizzazione degli impianti, dall'altra al fatto che la Conner paga dei dazi sui componenti che costituiscono il suo prodotto, mentre non esiste il dazio sul prodotto completo; da parte della Conner c'è la richiesta che se ci sono dazi, valgano sia per i componenti che per il prodotto completo.

Se questa richiesta della Conner in sede comunitaria verrà accolta, le difficoltà della Conner potranno essere superate; comunque già il miglioramento del mercato americano ha trascinato un miglioramento della situazione per cui oggi sono in cassa integrazione una decina di persone rispetto alle 260 complessive.

Bisogna però tener conto che 80 persone sono distaccate temporaneamente dall'azienda di Pont-Saint-Martin presso la Olivetti di Ivrea e saranno richiamate man mano che aumenteranno le produzioni locali.

C'è quindi una situazione di difficoltà, c'è un attivismo notevole da parte della dirigenza locale, c'è la ricerca di contenimento dei costi e di miglioramento della situazione, e qualche spiraglio nell'aumento delle produzioni si è visto.

Attendiamo da parte dell'azionista di poter fissare un incontro, e questo richiederà qualche settimana perché prevede lo spostamento dell'interlocutore da un continente all'altro; crediamo che con questo incontro e con il fatto di seguire costantemente con la dirigenza locale i problemi, si possa avere un miglioramento definitivo che per il momento è parziale.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.

Lanièce (GA) - Prendo atto della risposta dell'Assessore.

Apprendo che sono stati fatti degli incontri chiarificatori con i dipendenti e che adesso c'è la volontà di incontrare il maggior azionista, questa è una cosa positiva anche perché ricordiamo che la Conner rappresenta un punto molto importante sia dal punto di vista occupazionale che dal punto di vista industriale.

Per quanto riguarda il secondo problema, ovviamente questa interrogazione è nata a seguito della lettera che è stata consegnata a tutti i consiglieri regionali, in cui sono evidenziate certe preoccupazioni dei dipendenti della Conner, tenuto conto anche che nell'ultimo Consiglio si è parlato della riconversione della Baltea Disk.

Occorre ricordare che una parte del personale della Conner è distaccata presso un altro stabilimento dove c'è una produzione molto simile a quella che dovrebbe essere oggetto della Baltea Disk riconvertita.

Ovviamente la loro preoccupazione è quella di non capire come mai é stato fatto un investimento da parte della Regione per una azienda che dovrebbe essere alla fine una copia assai simile a alla Conner, mentre la Conner viene lasciata in situazioni disagiate.

Mi auguro che l'assessore si impegni su questa strada, che continui a tenere in considerazione l'importanza industriale e occupazionale della Conner, e quindi che cerchi di venire incontro alle esigenze dei dipendenti, e soprattutto che tenga conto del grave momento di crisi sia occupazionale che industriale che attanaglia l'Italia, l'Europa e il mondo intero.