Oggetto del Consiglio n. 744 del 22 giugno 1994 - Resoconto
OGGETTO N. 744/X - Ratifica di deliberazioni adottate dalla Giunta regionale in via d'urgenza.
Presidente - Prima di passare all'esame degli atti amministrativi iscritti all'ordine del giorno, faccio presente che in seguito all'entrata in vigore del D.L. 22 aprile 1994, n. 320 "Norme di attuazione dello Statuto Speciale della Regione Valle d'Aosta" dovranno essere modificate in tutte le deliberazioni che il Consiglio adotterà le formule relative al controllo o al non controllo della Commissione di Coordinamento sugli atti stessi.
A tale rettifica provvederanno gli uffici di Segreteria di questa Presidenza.
Passiamo ora alla ratifica delle deliberazioni.
Oggetto n. 3458 in data 29 aprile 1994: Approvazione del "Documento unico di programmazione (DUP-FESR)" per gli interventi strutturali comunitari nelle zone interessate dalla realizzazione dell'obiettivo n. 2 nella Regione Valle d'Aosta per il triennio 1994/1996 e del suo inoltro ai competenti organi nazionali e comunitari.
Presidente - La parola al Presidente della Giunta, Viérin Dino.
Viérin D. (UV) - Les documents communautaires concernant les dispositions sur les fonds structurels pour la période 1994-1996 ont été publiés au mois de juillet 1993. Parallèlement, à partir de la fin de 1992 jusqu'au mois de décembre 1993, il y a eu une négociation entre la Région, l'Administration centrale de l'Etat, à savoir le ministère du Budget et la Commission de l'Union Européenne pour fixer les zones qui sont intéressées par des phénomènes de crise industrielle, les zones comprises donc dans l'objectif communautaire n° 2, ainsi que les zones rurales caractérisées par un faible développement, l'objectif 5b.
Cette négociation s'est terminée au mois de janvier par l'insertion de 26 communes dans la zone de l'objectif 2 et de 22 communes dans la zone 5b pour la période 1994-1999. Au mois de février la Commission a effectué la répartition des ressources disponibles affectées aux interventions de l'objectif 2, en attribuant à la Vallée d'Aoste pour le triennat 1994-1996 une subvention de 6 millions d'Ecus, 11,4 milliards de lires.
Sur la base des pourcentages qui ont été concertés avec le ministère du Budget et la Commission, à savoir 40 pour cent l'Union européenne et 42 pour cent l'Etat et 18 pour cent la Région, on a quantifié le fonds global pour le programme à 22,5 milliards, dont 7,13 milliards à la charge de la Région. Sur la base de ces décisions on a présenté ce document de programmation qui devait être envoyé à la Commission avant le 30 avril et c'est pour cette raison que le Gouvernement a adopté la décision et la soumet, aujourd'hui, à la ratification de l'Assemblée.
Quelles sont les lignes stratégiques d'intervention de ce programme? Avant tout, récupérer les emplois qui ont été perdus avec la crise de l'industrie, surtout dans la zone de la moyenne et basse Vallée; par la suite, accroître la compétitivité de notre système économique par une amélioration de la qualité des produits et des services, une utilisation plus rationnelle des ressources, une ouverture plus ample vers l'extérieur et, enfin, favoriser le développement d'une culture d'entreprise, promouvoir des services dans les zones intégrées et favoriser une approche organique des problèmes qui sont en liaison avec les objectifs énoncés.
Les interventions qui sont proposées se posent dans une logique de continuité avec les programmes précédents de période 1989-1993, 1989-1991 et 1992-1993 et utilisent les résultats des études qui sont en cours. Notamment, en ce qui concerne la zone de la Cogne et du Fort et de la Commune de Bard, elles donnent un nouvel essort aux initiatives en faveur des petites et moyennes entreprises qui sont du ressort du Centro Sviluppo.
Il y a donc trois axes d'intervention: l'axe n° 1, concernant l'environnement et le réaménagement des sites; n° 2, le développement des petites e moyennes entreprises et n° 3 les interventions de soutien aux activités économiques. Le document prévoit le montant des financements: 15 milliards pour l'intervention n° 1 qui se rapporte à l'aire de la Cogne, 1,5 milliards pour le n° 2 pour financer les actions en faveur des petites et moyennes entreprises et, enfin, l'axe n° 3 avec 12 milliards pour la restructuration des différents bâtiments du Fort de Bard.
Les interventions concernant la formation professionnelle sont indiquées dans ce document, mais les financements afférents et qui concernent les objectifs n° 3 et n° 4 seront définis successivement. Et ce afin de séparer les interventions concernant les activités de formation par rapport à l'objectif n° 2 pour les infrastructures.
Je crois qu'il s'agit d'un document qui se pose des objectifs et qui permet à notre Région de bénéficier des financements de la Communauté et de l'Etat afin de donner cours aux interventions qui sont prévues.
Presidente - La parola al Vicepresidente, Viérin Marco.
Viérin M. (PpVA) - Io volevo solo chiedere dei chiarimenti in merito all'area Cogne, in quanto c'è un aspetto che riguarda quel sito su cui gradiremmo avere dei chiarimenti.
Presidente - La parola all'Assessore dell'industria, commercio e artigianato, Mafrica.
Mafrica (GV-PDS-SV) - Per ciò che riguarda l'area Cogne esistono tre tipi di problemi. Il primo, riguarda l'acquisizione delle aree e delle centrali: la legge approvata prevedeva di dare mandato a Finaosta di acquisire attraverso una o più società le aree e le centrali. In applicazione di questa legge entrata in vigore l'8 giugno, il 10 giugno la Giunta ha dato mandato a Finaosta con la Cogne liquidazione, con ILVA gestioni patrimoniali, con ILVA in liquidazione e con ILVA centrali elettriche, per procedere all'acquisizione.
La Finaosta ha predisposto alcuni orientamenti per i contratti e il termine è il 31 dicembre 1994; è augurabile che queste procedure complesse che porteranno ad una spesa totale di 150 miliardi si possano considerare definite.
Il secondo tipo di interventi riguarda l'infrastrutturazione dell'area e i 15 miliardi previsti nel documento hanno finalità che si riferiscono alla riconversione strutturale dell'area, la cartina allegata individua una zona a sud e a est del Buthier che dovrà essere destinata a nuove attività produttive. In questo programma sono compresi due tipi di interventi: la ristrutturazione viabile interna e i primi interventi di risanamento. Quindi sono fondi destinati a riordinare l'area.
Un terzo tipo di problema riguarda gli investimenti della Cogne Acciai speciali: siccome alcuni impianti si trovano in aree che la Cogne deve liberare, verrà presentato un disegno di legge che finanzierà i costi del trasferimento all'area destinata ancora ad attività siderurgica; quindi si tratta di non confondere i 150 miliardi per l'acquisto delle aree e delle centrali, con questi fondi per la riorganizzazione dell'area e altri che andranno all'azienda, ma solo per il trasferimento degli impianti, per esempio di alcuni capannoni che si vedono nell'area sud-est, nell'area a nord-est e nord-ovest.
In questo senso, rientrano nei finanziamenti della Comunità perché favoriscono un disegno della Regione che è quello di avere delle aree liberate. Io ho fatto un quadro generale della situazione, se ci sono altre domande posso rispondere, se no si può fare un'altra riunione della IV Commissione che ha tutti i documenti.
Presidente - Per dichiarazione di voto. La parola al Vicepresidente, Viérin Marco.
Viérin M. (PpVA) - Noi voteremo comunque il provvedimento perché è un progetto importante per avere delle disponibilità dalla Comunità; d'altra parte la mia domanda era specifica sulla Cogne perché è vero che in questi 15 miliardi si prevede il finanziamento della viabilità e una parte di intervento per la bonifica delle aree, però già in Commissione, forse la IV, avevo fatto delle domande e risposte non erano venute, come oggi non vengono.
Dalla piantina allegata parrebbe che l'intervento per le infrastrutture sia posto in maniera longitudinale alla Dora e quindi creerebbe dei problemi: prima dovremmo definire quali aree sono necessarie per fare l'accorpamento e quali devono essere libere per dar modo alla Regione di fare scelte alternative.
Quindi nel piano non vi è un'idea chiara su dove andrà a insediarsi la Cogne Acciai speciali; potremmo avere una situazione sì compatta ma longitudinale, e se così fosse, non sarebbe una situazione logica per poter utilizzare le aree restanti perché quelle di minor pregio sono lungo la Dora.
Quindi anche la Cogne dovrà compattare in maniera conveniente per far sì che la Regione possa poi utilizzare il rimanente, in modo più logico e produttivo. Quindi noi voteremo a favore ma ribadiamo queste motivazioni in maniera ferma.
Presidente - Passiamo alla votazione della ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti, votanti e favorevoli: 30
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 3829 in data 13 maggio 1994: Approvazione in sanatoria di perizia di variante e suppletiva dei lavori di ammodernamento della SR n. 24 di Rhêmes nel capoluogo di Rhêmes-Notre-Dame, tratto compreso tra le progressive km. 14+700 e km. 15+020. Approvazione, finanziamento e impegno di spesa.
Presidente - La parola al Consigliere Marguerettaz.
Marguerettaz (PpVA) - Solo per chiedere all'Assessore se è possibile una breve relazione su questo punto.
Presidente - La parola all'Assessore dei lavori pubblici, Ferrero.
Ferrero (Ass.tec.) - La delibera ha sufficienti elementi per chiarire il problema e viene portata in Consiglio in quanto la perizia di variante è di 115.000.000 circa, che rappresentano il 15 percento dell'importo contrattuale, però eccedono la somma a disposizione dell'Amministrazione per la metà. Tra l'altro questa delibera va alla Commissione di controllo e si riferisce a lavori appaltati nel novembre del 1991, alla società Sogema; si tratta di circa 300 metri e l'importo era di 746 milioni con ribasso del 7,9 percento.
C'è stata una richiesta del Presidente della Giunta nel 1992, reiterata recentemente dal Sindaco del Comune di Rhêmes nel febbraio del 1994 per alcune opere che non erano state previste nel progetto; in particolare si tratta di 4 accessi carrai per fondi agricoli. La delibera è in sanatoria in quanto una parte dei lavori è già stata eseguita e mi sembra una delibera del tutto trasparente.
Presidente - La parola al Consigliere Chiarello.
Chiarello (RC) - Io voterò contro perché mi sa tanto della vecchia maniera di pagare a più stralci, di non prevedere opere fin dall'inizio.
Presidente - Passiamo alla votazione della ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti: 29
Votanti:24
Favorevoli: 23
Contrario: 1
Astenuti: 5 (Bavastro, Collé, Linty, Marguerettaz e Tibaldi)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 3994 in data 20 maggio 1994: Concessione, ai sensi della legge regionale 31/1992, di un contributo di lire 10.000.000 al Comitato regionale ACSI nelle spese previste per l'organizzazione delle fasi finali nazionali di pallavolo giovanile femminile. Approvazione e impegno di spesa.
Presidente - Passiamo alla votazione della ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti, votanti e favorevoli: 32
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 4029 in data 20 maggio 1994: Approvazione della prosecuzione, per il periodo gennaio-giugno 1994, dei corsi biennali di qualificazione per elettromeccanici in convenzione con la Società Cogne Acciai speciali S.r.l. Approvazione, impegno di spesa e trasferimento di fondi.
Presidente - La parola al Vicepresidente, Viérin Marco.
Viérin M. (PpVA) - Questa delibera mi pone varie perplessità. Innanzitutto leggo nell'introduzione la situazione che abbiamo: gli allievi frequentanti il primo anno sono 9 e il termine previsto della formazione sarà giugno 1995; gli allievi del secondo corso sono 10 e il corso termina a giugno 1994. Poi ai punti b, c, d, si dice che le attrezzature, il complesso immobiliare e tutto quanto, non sono di proprietà regionale, ma sono o della Cogne in liquidazione o della Cogne Acciai speciali.
Mi stupisco subito dopo quando vedo le prospettive che si vogliono perseguire, delle prospettive che non esistono in quanto, e leggo: "Si informa che nessuno degli allievi qualificato al termine dell'intervento formativo ha la possibilità di essere assunto presso la Cogne, la quale ha evidenziato che il piano di riorganizzazione aziendale non prevede la prosecuzione dell'attività del centro di formazione e la società intende affidare, per il futuro, la formazione a società esterne".
Questo mi fa pensare: primo, quali sono i rapporti fra la Cogne Acciai speciali e la Regione; secondo, che non vi è né l'assunzione degli allievi, né il mantenimento dello stesso centro. Nella deliberazione si decide di approvare la prosecuzione per i corsi biennali di qualificazione per gli elettromeccanici limitatamente al periodo gennaio-giugno 1994, cioè si decide solo di finire il quadrimestre, rinviando a successiva deliberazione.
É inutile che si rinvii, perché se la Cogne ha già detto che non darà più attuazione a questi corsi neanche se pagati all'80 percento dal pubblico, vuol dire che la Regione si accolla l'onere completo per far almeno terminare quelli del primo corso.
Inoltre so che altri 14 allievi hanno fatto domanda per partecipare in futuro, quindi è sbagliato prolungare le speranze che sono inesistenti di questi 19 allievi più gli altri 14, spendendo in questi mesi 258 milioni, di cui l'80 percento sono a carico della Regione.
Io direi che i soldi vanno spesi se c'è un minimo di prospettiva per il conseguimento del diploma e poi per avere un posto di lavoro. Inoltre, nella convenzione, all'articolo 7 vedo una cosa oscena, cioè vedo che noi approviamo una convenzione che dice: "La presente ha effetto fino al termine dell'attività formativa prevista", quindi solo questo semestre e si dà già atto che si mette una pietra sopra a queste attività formative.
E in più si dice che la Regione può risolvere la convenzione in caso di inadempienza degli obblighi assunti, quindi si dà la possibilità all'azienda di recedere non assumendo gli obblighi. Anche questa postilla cade in contraddizione col fatto che la Giunta ha approvato la delibera quando il corso è praticamente finito. Noi dobbiamo approvare una delibera quando il tempo della convenzione è già scaduto, o sta per scadere.
Presidente - La parola al Consigliere Marguerettaz.
Marguerettaz (PpVA) - Ho già avuto modo di esprimere grosse riserve su questa delibera quando essa è stata presentata in V Commissione. Potrei riassumere dicendo che, avendo avuto un trascorso di amministratore presso un comune, una delibera di questo genere si sarebbe fermata al primo ufficio del dirigente chiamato a dover verificare l'attendibilità della delibera stessa.
Florio, anche tu, non puoi non rilevare delle enormi incongruenze che poi si riducono ad una: la delibera avrebbe una sua logica se fosse presentata così come è stata presentata la delibera precedente dell'Assessore Ferrero, vale a dire che preso atto di una situazione, si va a sanare. Invece, in questa delibera, sembra che noi oggi ci apprestiamo a votare un atto che da domani entra in vigore; in realtà, fra un settimana il corso scade. Allora vorrei sottolineare che si stabilisce nella prima parte della delibera che alla liquidazione della spesa si provvede secondo le modalità previste dall'allegata bozza di convenzione.
Se poi andiamo a vedere la bozza per quanto concerne l'erogazione, si dice che avverrà nella misura del 30 percento a titolo di acconto, entro 15 giorni dall'avvenuto inizio dell'attività che risale al primo gennaio scorso. Quindi avremmo già dovuto erogare il 30 percento. Inoltre si dice: "...in misura del 40 percento durante lo svolgimento dell'attività".
Quindi quando noi assumiamo questa convenzione avremmo già dovuto erogare il 70 percento della contribuzione prevista. C'è un'altra questione più grave che riguarda il controllo della Regione sul servizio, perché noi oggi deliberiamo di affidare il controllo sull'utilizzo dei finanziamenti al personale dell'Ufficio formazione dell'Assessorato dell'industria, ora, senza mettere in discussione che il controllo sia avvenuto.
Bisogna dire che, da un punto di vista formale, non possiamo pensare - ad una settimana dalla scadenza - di affidare, oggi, il controllo dei finanziamenti. Non è sulla sostanza che ho delle osservazioni, la mia preoccupazione è su come questa delibera è stata redatta e fortunatamente non deve andare al controllo del Coordinamento perché avrei dei seri dubbi che potesse passare.
Presidente - La parola all'Assessore dell'industria, commercio e artigianato, Mafrica.
Mafrica (GV-PDS-SV) - Io capisco che ci siano osservazioni da fare ed è il compito dell'opposizione; credo di dover dire che sono formali e non sostanziali e cerco di motivare la risposta.
Noi avevamo previsto già nel piano del 1992 e poi del 1993 i corsi di cui trattasi perché il corso che è giunto al secondo anno, ha fatto il primo anno nel 1992-1993 e fa il secondo nel 1993-1994, quindi una parte di corsi era finanziata nel programma del 1992 e una in quello del 1993. Per i corsi erano state fatte con la Cogne di allora le convenzioni perfettamente identiche a quelle riportate oggi.
Nel frattempo è successo che si è passati dalla Cogne alla Cogne Acciai speciali che è entrata nel possesso dei suoi beni solo nel febbraio del 1994 e ha presentato i programmi a fine aprile. I corsi erano iniziati con la vecchia gestione e non credo che sarebbe stato razionale interromperli il primo gennaio, quindi i corsi sono continuati in attesa di chiarire la situazione con la nuova società e cioè se intendeva o meno farsi carico di quel 20 percento di spese dei piani precedenti.
Quando abbiamo deliberato era perché avevamo ottenuto da parte della società la disponibilità a farsi carico di impegni che provenivano dalla vecchia gestione. La società si è limitata a far fronte agli impegni fino a giugno perché erano attività in corso; sul resto, si è riservata di discutere. Come mai si dice che la società non si fa carico di una parte delle spese? C'è da dire che la scuola Cogne è stata ed è un'attività formativa di carattere più generale e che tutti i ragazzi che escono da questi corsi sono i più richiesti.
Non si sono avuti problemi, tant'è che nuovi ragazzi hanno chiesto di poter frequentare questi corsi e non credo con l'aspirazione di finire alla Cogne, ma con l'intento di avere una formazione da spendere in tutto il settore industriale. Quindi l'utilità sta nel fatto che la gente continua a venire, nonostante conosca benissimo le difficoltà che ci sono.
Quindi non appena abbiamo avuto la disponibilità da parte dell'azienda, abbiamo presentato la delibera che è identica a quella precedente, quindi è chiaro che ci possano essere delle apparenti contraddizioni formali, ma si continuano gli impegni e i controlli già presi.
Io credo che sarebbe stata opportuna una sanatoria se, non avendo ricevuto una risposta positiva, anche l'ulteriore 20 percento fosse gravato sui fondi regionali. Di fatto c'è una continuità che viene riconosciuta da chi subentra e il dirigente ha ritenuto che fosse l'impostazione più corretta.
Invece vorrei dare una risposta rispetto al futuro: bisognerà fare altre convenzioni, perché questo pezzo di finanziamento è fatto rispetto a tali spese perché non era possibile nel 1993 finanziare tutto. Gli impegni presi della Cogne Acciai speciali sono relativi a questo e non è escluso che si possa fare un accordo e il giudizio positivo dato verso questo tipo di corsi fa sì che possa essere presa in considerazione l'ipotesi di una gestione diretta da parte della Regione.
Quindi la delibera ha fatto fronte ad un subentro di proprietari. Dal punto di vista formale, abbiamo presentato la stessa convenzione che, per continuità, diventava difficile modificare. Rispetto ai corsi ci faremo carico di decidere se continuare in gestione convenzionata con l'azienda o direttamente noi, attraverso una struttura regionale.
Presidente - La parola al Vicepresidente, Viérin Marco.
Viérin M. (PpVA) - Per quanto detto noi ci asterremo, perché le motivazioni non sono chiare e quindi riteniamo valide le nostre perplessità; è vero che tutto si può fare e tutto si può ricuperare con la Cogne Acciai speciali, però io leggo che: "La Cogne Acciai speciali ha evidenziato che il piano di ristrutturazione non prevede la prosecuzione dell'attività del centro di formazione e che la società intende affidare la formazione a strutture esterne"; quindi, per questa motivazione, noi non possiamo votare la delibera perché non ci sono le garanzie di risolvere i problemi degli allievi che stanno per finire o che vogliono cominciare il corso, né per la prosecuzione della formazione.
Presidente - Passiamo alla votazione della ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 23
Astenuti: 6 (Bavastro, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Tibaldi e Viérin M.)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 4150 in data 26 maggio 1994: Concessione, ai sensi della legge regionale 31/92, di un contributo di lire 12.500.000 alla U.S. SCS Calcio, nelle spese previste per l'organizzazione del torneo internazionale di calcio giovanile "Trofeo Cirillo Blanc" in programma a Sarre il 28 e 29 maggio 1994. Approvazione e impegno di spesa.
Presidente - Passiamo alla votazione della ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti, votanti e favorevoli: 27
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 4396 in data 3 giugno 1994: Liquidazione del saldo del finanziamento previsto dall'articolo 3, comma 2, della legge regionale 26 maggio 1993, n. 56 a favore del Liceo linguistico di Courmayeur per l'anno scolastico 1993/94. Approvazione e impegno di spesa.
Presidente - Passiamo alla votazione della ratifica della deliberazione in oggetto.
Presenti, votanti e favorevoli: 27
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 4457 in data 3 giugno 1994: Modificazione di deliberazione della Giunta regionale n. 2998 del 15 aprile 1994, recante il conferimento a Finaosta S.p.A. dell'incarico per l'esecuzione lavori in opificio concesso a Balteadisk S.p.A. e autorizzazione a Finaosta S.p.A. a trasferimento partecipazione azionaria dalla gestione speciale alla gestione ordinaria prevista dalla legge regionale 26 giugno 1982, n. 16.
Presidente - La parola al Consigliere Lanièce.
Lanièce (GA) - Vorrei chiedere dei chiarimenti all'Assessore competente.
Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) - Sono necessari alcuni chiarimenti anche per noi. Di Balteadisk si è parlato e qui si tratta di trasferire una partecipazione azionaria e commutarla in gestione ordinaria. Sarebbe interessante sapere quali sono le motivazioni che hanno portato a questa scelta.
Presidente - La parola all'Assessore dell'industria, commercio e artigianato, Mafrica.
Mafrica (GV-PDS-SV) - Avevo già detto, in occasione del precedente Consiglio, che c'è una proposta che diventa sempre più interessante dal punto di vista degli occupati di riconversione dell'attività della Balteadisk.
Esiste un problema di tempi e, per fare fronte a questo problema, si vanno via via trovando soluzioni che possono rendere possibili gli interventi perché come è ben noto ai consiglieri i tempi di intervento, soprattutto in materia di lavori da parte dell'Amministrazione regionale, spesso non sono compatibili con i mutamenti richiesti dalle attività industriali.
Con la precedente delibera avevamo già assegnato a Finaosta il compito di fare direttamente i lavori per recuperare sui tempi perché i tempi di Finaosta sono più rapidi dal punto di vista procedurale rispetto a quelli della Regione.
Con questa deliberazione si trasforma per l'esecuzione di quei lavori previsti l'intervento in contributo, vale a dire: invece di spendere i fondi che si erano previsti con la precedente deliberazione di circa 7 miliardi si dà il 40 percento di quella somma in veste di contributo, perché vengano eseguiti direttamente dalla società i lavori che rimarranno di proprietà regionale.
Questo dovrebbe dunque portare all'accelerazione dei tempi e per la Regione, per questi lavori, ci sarebbe una minore spesa: da oltre 7 miliardi si scenderebbe a 2 miliardi e 600.
Il passaggio dalla forma speciale alla forma ordinaria dipende dal fatto che è più agevole operare per gli interventi necessari di sostegno finanziario in gestione ordinaria rispetto alla gestione speciale e c'è una disponibilità della Finanziaria ad operare nell'ambito delle sue competenze, perché giudica valido il progetto di riconversione industriale di cui si tratta.
In sostanza, la Finanziaria regionale ha due tipi di intervento: può agire per mandato della Regione oppure agire direttamente in gestione ordinaria.
Nell'ultimo caso, è lei a verificare gli interventi di sostegno all'iniziativa che viene ritenuta valida e che è anche in continua evoluzione. Posso anche dire che il problema è stato affrontato fino ad un certo punto; adesso verificheremo se occorrono ulteriori interventi per rendere possibile questa iniziativa industriale che può dare un rilevante numero di occupati nella zona di Arnad.
Presidente - É aperta la discussione generale. La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) - Spero di aver capito bene. Qui, sostanzialmente, mi pare che si operi una sostituzione. Questa delibera sostituisce una delibera precedente e i lavori che prima erano preventivati ad un costo globale di 7 miliardi adesso costeranno solamente 2,6 miliardi.
Ma se questa delibera opera una sostituzione mi chiedo come mai non viene citata la caducazione e la decadenza della precedente delibera. Volevo poi sapere se la partecipazione del 35 percento della Regione in Balteadisk viene meno.
Presidente - Ci sono altri interventi? Se non ci sono dichiaro scusa la discussione generale e passo la parola all'Assessore dell'industria, commercio e artigianato, Mafrica.
Mafrica (GV-PDS-SV) - Viene modificata la precedente delibera e quindi la modificazione trasforma il tipo di intervento, non le finalità, non il tipo di lavori necessari. Con la modifica credo quindi che tutto sia formalmente apposto. Rispetto alla partecipazione, posso dire che la partecipazione precedente era in gestione speciale; qui la partecipazione diventa ordinaria, della Finaosta, nella stessa percentuale, cosa che consente alla Finaosta di intervenire fino al 15 percento del suo capitale sociale in interventi di sostegno autonomi all'iniziativa.
Siccome questa iniziativa è rilevante, è possibile in gestione ordinaria avere dei mutui che favoriscano il decollo dell'iniziativa e che vengano assunti autonomamente dalla Finanziaria regionale.
Presidente - Se non ci sono dichiarazioni di voto pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto. I colleghi sono pregati di votare.
Presenti: 29
Votanti: 24
Favorevoli: 24
Astenuti: 5 (Bavastro, Lanièce, Marguerettaz, Tibaldi, Viérin M.)
Il Consiglio approva.
Presidente - Avendo esaurita la ratifica delle deliberazioni dichiaro chiusa la seduta. I lavori del Consiglio riprenderanno alle ore 16,00.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 12,57