Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 712 del 1° giugno 1994 - Resoconto

OGGETTO N. 712/X - Presa d'atto della petizione per richiedere la ricostituzione del campeggio "Raggio Verde" sito in località Epinel del Comune di Cogne. (Reiezione di risoluzione. Approvazione di altra risoluzione)

Risoluzione - Visto la relazione a firma dell'Ing. Sergio Ravet.

Considerato che, ad oggi non è stata redatta una relazione che esamini il rapporto costi-benefici per le eventuali soluzioni prospettate.

Considerato che, a monte del campeggio "Raggio Verde", si stanno ultimando i lavori per la realizzazione di un centro polivalente.

Considerato che, l'eventuale completa sospensione dell'attività del campeggio "Raggio Verde", sito in località Epinel nel Comune di Cogne, creerebbe l'aggravarsi della situazione occupazionale locale sia direttamente che indirettamente per l'indotto che la stessa crea.

Impegna

il Governo regionale a:

elaborare una proposta che riprenda la soluzione n. 3 cartografia "D" prospettata sulla relazione dell'Ing. Sergio Ravet integrandola con l'eventuale arretramento dell'argine attuale, in corrispondenza del campeggio "Raggio Verde" garantendo il deflusso della portata di piena. Il tutto integrato da una relazione che evidenzi completamente il rapporto costi-benefici.

F.to: Viérin M. - Marguerettaz - Collé - Tibaldi

Presidente - Ricordo ai colleghi consiglieri che si sta discutendo la petizione per richiedere la ricostituzione del campeggio Raggio Verde, sito in località Epinel del Comune di Cogne.

La discussione generale è riaperta. Chi intende chiedere la parola?

Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici, Ferrero.

Ferrero (Ass.tec.) - Avevo chiesto alla fine della seduta di questa mattina l'interruzione, per vedere, con la Giunta e la maggioranza, un testo da affiancare a quello presentato dal Consigliere Viérin.

Non credo che, a questo punto, sia il caso di riaprire la discussione che abbiamo avuto questa mattina; mi pare che il dibattito di oggi abbia fatto emergere, pur con accenti diversi e con posizioni in parte diverse, una preoccupazione comune al Consiglio: quella di conciliare al più alto grado possibile, da un lato, le esigenze di carattere economico, di carattere turistico, e così via, i legittimi interessi legati al campeggio di Epinel e, dall'altro lato, far fronte ed accettare imperativi e vincoli che derivano dalla sicurezza, dalla salvaguardia, dai rischi che sono legati alle esondazioni, al regime idraulico, e così via. Comunque non voglio insistere sulle cose che già ho avuto modo di dire stamani e che altri hanno ripreso e ribadito.

Il Consigliere Parisi, in particolare, ha introdotto una problematica più generale: quella dei campeggi, di questo particolare aspetto del turismo nella nostra Valle. Ha detto delle cose rimarchevoli e interessanti, di cui la Giunta intende tenere conto, anzi a nome della Giunta dichiaro che la Giunta si impegna in questa materia a condurre le verifiche necessarie delle diverse situazioni, al di là anche di Epinel, ed eventualmente a portare avanti tutte le revisioni, i nuovi indirizzi che risulteranno necessari.

Per quanto riguarda la risoluzione proposta da Viérin, pur condividendo una parte anche qui di carattere più generale che va al di là di Epinel, ovvero questo discorso su costi-benefici che dovrebbe essere qualcosa che sottende a tutti gli interventi regionali non solo in questo settore, non credo che la risoluzione proposta dal Vicepresidente Viérin possa essere accolta, anche perché dà una indicazione troppo specifica sul piano tecnico, quando questa indicazione sul piano tecnico è ancora da approfondire.

Quindi a nome della Giunta propongo il testo di una risoluzione che vi leggo:

"Vista la petizione presentata in data 17 marzo 1994 per la ricostruzione, nella Fraz. di Epinel in Comune di Cogne, del campeggio "Raggio verde" distrutto dall'alluvione dello scorso settembre;

Considerata l'istruttoria condotta dalla III Commissione consiliare permanente;

Considerati altresì, i pareri tecnici forniti dall'Assessorato ai lavori pubblici e dall'Assessorato all'ambiente in merito alla salvaguardia dell'area alluvionabile di Epinel;

Impegna

la Giunta regionale, per quanto di competenza, ad effettuare gli interventi più adeguati volti a consentire lo svolgimento nell'area in questione di attività compatibili con il grado di rischio della zona".

Il senso di questa proposta a me pare sufficientemente chiaro: significa muoversi nel senso di poter utilizzare l'area di Epinel in funzione del grado di rischio legato al carattere esondabile dell'area. Attualmente questo rischio è estremamente elevato, e come sappiamo può essere limitato e ridotto attraverso interventi adeguati. Quindi il senso della risoluzione è di muoversi per attivare la Regione per la parte che le compete, perché poi ci sono le competenze del Comune ed è un altro discorso, interventi di protezione, di sistemazione idraulica da determinare con un progetto appropriato e non con uno studio di massima come quello che era stato commissionato all'ing. Ravet dai servizi dell'Assessorato, in modo tale - e lo sottolineo - da non pregiudicare la possibilità di utilizzo dell'area, nel senso che la stessa, comunque, anche se non utilizzabile per strutture fisse, possa comunque essere utilizzata, ad esempio per zone attrezzate in servizio, e così via.

La proposta, a nome della Giunta, è pertanto di votare la risoluzione che ho presentato.

Presidente - Si è proceduto a fare le copie della proposta dell'Assessore Ferrero, che è stata illustrata dallo stesso. Qualcuno intende chiedere la parola?

Ha chiesto la parola il Vicepresidente, Viérin Marco.

Viérin M. (PpVA) - Mi stupisce per l'ennesima volta l'agire di questa Giunta, perché quando leggo questa risoluzione alternativa a quella presentata dal sottoscritto e da altri mi viene solo da ridere, perché mi pare proprio che questa maggioranza sui problemi concreti abbia la mania del rinvio. Questa non è altro che la mania del rinvio, l'Assessore Ferrero propone che "la Giunta regionale sia impegnata, per quanto di competenza, ad effettuare gli interventi più adeguati, volti a consentire lo svolgimento nell'area in questione di attività compatibili con il grado di rischio della zona".

In primo luogo, non si dice quali interventi si devono effettuare, si deve ancora decidere in Giunta quali interventi saranno, e poi si parla di attività compatibili con il grado di rischio della zona; quindi non si dice se c'è, per il futuro, una minima idea di mantenere il campeggio, perché si dice "attività compatibili con il grado di rischio della zona", oppure se un domani prevarrà il discorso del grado di rischio. So che questa vicenda pone dei problemi all'interno della maggioranza, perché nella maggioranza non ci sono vedute unanimi al riguardo; però, facendo amministrazione, a volte bisogna che alcune scelte vengano comunque fatte e alcune risposte vengano comunque date, a scapito di giochi politici o di parte.

Nella risoluzione che l'Assessore ci ha presentato non si dice un bel niente, è come se si fosse scritto "impegna" e poi si fosse lasciato il testo in bianco. Deleghe in bianco non ne vogliamo più dare, anche perché la nostra risoluzione era alquanto sensata e chiara, soprattutto perché faceva riferimento ad un lavoro svolto dall'ing. Ravet, il quale ha percepito sicuramente un compenso da parte dell'Amministrazione regionale per fare questo; è stato discusso in III Commissione. La III Commissione, con la frase che ho già detto questa mattina, demandava alla Giunta di esprimere le possibili vie per addivenire ad una soluzione tecnica atta a risolvere il problema in senso positivo. Quindi questa indicazione la Giunta regionale l'aveva già ottenuta alcune settimane fa, la Giunta è venuta qui ed ha detto che la soluzione era quella prevista al punto 2 della relazione tecnica dell'ing. Ravet; poi si è fatta la sospensione, le forze di maggioranza si sono trovate forse in disaccordo e hanno prodotto questa risoluzione che l'Assessore Ferrero presenta, che praticamente non dice niente.

A questo punto ribadisco la validità della nostra proposta, che richiama proprio la relazione dell'ing. Ravet, cioè la soluzione 3 che prevede di sistemare il primo pezzo a monte con arginatura golenale e dal campeggio verso valle con arginatura artificiale, in più, accogliendo quanto detto dall'ing. Ravet sulla sua relazione e dai proprietari interessati del campeggio, che si dichiarano disponibili a spostare verso l'interno del campeggio di alcuni metri l'arginatura attuale cioè quello che è necessario per permettere il deflusso di piena del torrente.

Quindi avevamo integrato, a quello che era l'impegno di elaborare una proposta concreta da parte dell'Amministrazione regionale in merito alla proposta 3, anche il fatto di spostare di quel tanto che bastasse l'argine attuale. In più avevamo chiesto che il tutto venisse supportato da una relazione costi-benefici, cioè costi dell'intervento e benefici che ho già elencato questa mattina e che non sono solo diretti, di tipo occupazionale o di attività commerciali, ma sono anche indiretti: ad esempio il lavoro che questa struttura ha dato e potrebbe ancora dare e il fatto di mantenere la montagna viva e quindi la gente sul posto, e non mantenere la gente in media o alta montagna solo con artifizi vari.

Pertanto non ritireremo la nostra risoluzione, chiederemo che venga posta in votazione; se la maggioranza per un discorso di maggioranza, quindi facendo un discorso politico, vuole per l'ennesima volta portare avanti una risoluzione che non dice niente, si prenderà i suoi dovuti impegni - che non si sa quali saranno - e la popolazione trarrà le sue debite considerazioni. Dispiace che, ancora una volta, su un problema reale si scelga la via politica del nascondersi.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.

Parisi (VAP) - Stamani quando sono intervenuto, mi sono sforzato di fare un discorso più generale per far capire quelle che erano le problematiche riguardanti questo settore. Mi auguro che quanto diceva l'Assessore Ferrero venga messo in atto e che il discorso che oggi stiamo facendo per questo campeggio valga per tutto il settore del turismo all'aria aperta. Oggi è presente l'Assessore al turismo, quindi mi rivolgo a lui, invitandolo ad interessarsi, anche lui, a questo problema perché, trattandosi di un aspetto di quello che è il discorso turismo in senso più generale, credo che il problema vada affrontato nella sua dimensione, anche perché ritengo che sia corretto dare a questi operatori delle certezze.

Poi, a prescindere da quelli che sono tutti gli altri aspetti, sia di carattere urbanistico sia di carattere tecnico, nessuno vuole a tutti i costi far nascere o mantenere i campeggi in zone dove esistono pericoli, credo che sia nelle intenzioni di tutti evitare che ci possano essere pericoli per l'incolumità dell'utenza e dei proprietari stessi, o del privato che investe dei soldi; però ritengo che non si possano dare delle risposte così, non dico superficiali, ma quanto meno che non hanno una scadenza e una concretezza nel tempo.

La risoluzione mi può stare bene; il fatto che si possa scegliere la soluzione seconda, terza o quarta del tecnico che ha fatto il rilievo può essere anche marginale; nella lettera che avevamo fatto come III Commissione ci eravamo sforzati di dire che non ci interessava sapere quale tipo di intervento doveva essere fatto, perché non siamo dei tecnici per stabilire quale tipo di intervento fare. Deleghiamo la Giunta a trovare una soluzione, che può essere quella che veniva indicata dal Consigliere Viérin, come possono essere altre.

A noi interessa, o almeno a me personalmente interessava, che la Giunta desse una risposta in modo comprensibile, tale che questi signori sappiano se in quella zona lì il campeggio, fatti gli accertamenti dovuti, può nascere o meno. Quanto meno bisogna stabilire dei tempi: entro due mesi, entro tre mesi, entro non so quale periodo fare questi accertamenti, per poi comunicare, a fine sopralluogo, il tipo di lavoro che si vuole fare, se si vuole fare l'arginatura, se si vuole fare tutto quanto è previsto per addivenire comunque ad una soluzione.

L'ho già detto stamani, mi pare che così neanche a coloro che in qualche modo sono interessati a questo problema si dà una risposta, perché come potranno sapere questi signori quando questa situazione sarà risolta e in che modo?

A questo punto, fatti gli accertamenti, sarebbe più logico dire: guardate, a seguito degli accertamenti che abbiamo fatto, non è più possibile che il campeggio nasca nella zona di Epinel. In questo modo questi signori avrebbero la possibilità di indirizzarsi da un'altra parte o comunque assumere un altro atteggiamento.

Di conseguenza invito l'Assessore a stabilire dei tempi per la risposta, perché nella risoluzione si dice "...ad effettuare gli interventi...", ma quando? Una risposta quando è che si intende darla?

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Borre.

Borre (UV) - Come ho già detto stamani, non condivido l'impostazione della risoluzione dell'Assessore, perché non dà una risposta al problema. Non posso neanche condividere quella del Consigliere Viérin, perché non è compito del Consiglio indicare qual è la soluzione.

Stiamo trattando un argomento molto pericoloso, perché è un principio che andiamo a stabilire, quindi rischiamo di bloccare quasi tutta la Valle d'Aosta nei suoi settori dove gli uffici possono dichiarare a rischio.

Non mi accontento del parere degli uffici, e poiché si danno degli incarichi a volte per dei problemi marginali, chiedo che si abbia, anche in questa occasione, la volontà di dare un incarico che vada a definire la fattibilità o meno di interventi economici ancora in quella zona.

Pertanto la parte deliberativa la vedrei così: "Impegna la Giunta regionale affinché affidi un incarico esecutivo che definisca la fattibilità o meno di interventi adeguati a consentire lo svolgimento nell'area in questione di attività economiche". Su un problema così importante non sta a noi decidere, dietro due semplici riunioni di commissione e con relazioni degli uffici più o meno approfondite, che lì non si deve fare più niente, tranne che prati o campi di patate.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) - In qualità di sottoscrittore della risoluzione presentata questa mattina dalla minoranza, ritengo che la risoluzione parallela presentata dall'Assessore sia una classica risposta in politichese innanzi a dei problemi che sono stati segnalati, con puntualità e con precisione, da una petizione firmata da più di mille persone.

Il dispositivo di questa risoluzione è indefinito e impreciso a fronte di una soluzione che può essere o meno condivisibile, ma che comunque è precisa ed è quella avanzata dalla minoranza; inoltre, come hanno detto giustamente coloro che sono intervenuti prima di me, non ci sono scadenze, non ci sono limiti temporali, non ci sono obiettivi che hanno un termine prefissato. Quindi questa risoluzione ha tutti i presupposti per rimanere lettera morta, per rimanere nero su bianco, per rimanere semplicemente carta, e non affrontare, nella concretezza, il problema nel suo insieme.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Florio.

Florio (VA) - Contesto nel modo più assoluto il ragionamento fatto da Borre e da altri consiglieri. Non si tratta di una risoluzione che non pone dei traguardi e che non pone degli obiettivi di ordine politico-amministrativo. Anzi, per la prima volta e positivamente, compare il rapporto fra l'esigenza di insediare in certe zone attività di tipo economico generalmente intese con il grado di rischio della zona stessa. Questa è una grossa novità ed è una novità positiva.

Si tratterà di vedere dopo se l'interesse economico dell'investimento che si vuole realizzare in quella zona da parte di privati o di enti pubblici sarà in grado di giustificare comunque il rischio che si vuole correre, l'eventuale investimento e la misura dello stesso necessaria per diminuire il grado di rischio. Ma subordinare tutto alla necessità di effettuare investimenti di tipo economico in qualsiasi zona alla necessità che questi investimenti debbano essere comunque fatti, è una scelta che è stata fatta nel passato per decenni ed è una scelta perdente, che è costata e costa a questa Regione decine e decine di miliardi ogni anno. Ed è una scelta che non deve essere più perseguita.

É l'altro il tipo di ragionamento che deve essere fatto, e questa risoluzione va in quel senso.

Presidente - Ha chiesto la parola il Vicepresidente, Viérin Marco.

Viérin M. (PpVA) - Ringrazio Borre per il suo intervento, perché è rimasto sulla linea di questa mattina, quindi è rimasto coerente con quanto ha detto.

Per quanto riguarda il Consigliere Parisi non ho capito bene se c'è stato da parte sua un cambio di rotta, oppure sono intervenuti altri fattori.

Come avevamo già detto stamani, abbiamo presentato la nostra risoluzione precisando anche di essere disponibili a modificare qualcosa, perché non è che si voglia tenere tutto il testo come presentato e non si voglia rivedere niente. Il problema è che non si accetta una sostituzione della nostra risoluzione, o una risoluzione chiamata "tampone" con delega in bianco, dove non viene detto niente.

Evidentemente, qualcuno non ha capito il nostro spirito, che era quello di tenere un comportamento diverso da quello politico su un argomento di questo tipo, che per la sua natura richiede l'attenzione di tutti i consiglieri non sotto l'aspetto politico, ma sotto l'aspetto prettamente amministrativo. Quindi dico ufficialmente a Borre che siamo disposti a rivedere con le forze politiche presenti in Consiglio un adeguamento del testo della nostra risoluzione, per cui se lo stesso Borre intende formalizzare una risoluzione alternativa, possiamo vedere se su quel testo possiamo concordare.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.

Parisi (VAP) - Non voglio far polemica con il Consigliere Viérin, non credo neanche però che lui abbia capito molto di quello che ho detto. Forse mi sono spiegato male io, però non è la prima volta. É inutile fare i difensori d'ufficio, quando poi non si conosce neanche la materia del contendere.

Stamani ho detto che potrebbe essere quella la soluzione; siccome non sono un tecnico e siccome mi pare che la lettera che è stata inviata al Presidente del Consiglio e al Presidente della Giunta fosse soltanto quella di fare uno studio per verificare quelli che potevano essere gli interventi, a questo punto non so valutare quello che ha scritto il sig. Ravet - che non conosco - che può essere un tecnico abilitato a stabilire la soluzione del problema di Epinel, come potrebbe anche non essere l'unica persona che possa stabilire esattamente come è la situazione. Allora, nella lettera che abbiamo inviato, chiedevamo soltanto di approfondire la questione. Quindi non si tratta di cambiare né rotta né tanto meno di dire delle cose diverse.

Faccio presente al Consigliere Viérin che sono almeno trent'anni che difendo, a livello generale, tutta quella che è l'attività del campeggio in Valle d'Aosta, e forse sono stato l'unico a sostenere la necessità che questo settore vada razionalizzato ed organizzato meglio. Quindi non aspetto che mi dica esattamente il Consigliere Viérin quello che devo o non devo fare; credo di aver agito sempre in maniera oculata.

Il mio invito all'Assessore era altrettanto chiaro ed era quello di precisare meglio la risoluzione che si voleva presentare, precisando anche i tempi entro i quali si volevano dare queste risposte. Ritengo che questo mio intervento abbia chiarito fino in fondo qual è il mio pensiero in proposito.

Presidente - Voglio ricordare al collega Parisi che già nella precedente legislatura avevamo discusso all'interno di questo stesso Consiglio della razionalizzazione dei campeggi, dell'esigenza di un intervento generale.

Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) - Per quanto riguarda questa risoluzione l'unica cosa che manca è il tempo in cui questa Giunta dovrebbe prendere certe decisioni; aggiungerei un tempo che sia un tempo accettabile, non troppo lungo né per chi aspetta né per chi deve progettare.

Però non riesco a capire questa paura della frase, cioè qui è scritto: "...lo svolgimento nell'area in questione di attività compatibili con il grado di rischio della zona". Perché? Si dava già per scontato che non è una attività economica? Allora se lo diamo già per scontato, vogliamo bypassare... cioè vogliamo farla diventare un'attività economica per forza? Qui non si dice che non deve diventare un'attività economica; da quello che gli studi diranno, se può diventare area di attività economica lo potrà diventare.

Se è una zona a rischio, non riesco a capire come mai vogliamo continuare a legiferare che le zone a rischio devono diventare anche aree di attività economica.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore al turismo, sport e beni culturali, Agnesod.

Agnesod (UV) - Voglio intervenire non tanto sul caso specifico riguardante questo campeggio, bensì rispondendo a quelle osservazioni che erano state fatte questa mattina e, in parte, oggi pomeriggio dal Consigliere Parisi e da altri.

In linea generale cosa s'intende per la politica dei campeggi nel settore del turismo? Questo è un settore non secondario, è una scelta politica che va fatta, è una parte importante della nostra economia turistica; dobbiamo tener conto però del territorio difficile, dello spazio esiguo che abbiamo nella nostra regione. Quindi la localizzazione va fatta anzitutto dai comuni, con i piani regolatori comunali e, in linea generale, dalla Regione.

Non tanto nel caso specifico ma, in linea generale, dobbiamo tenere in considerazione il fatto che il settore dei campeggi nell'economia turistica non è secondario; quindi se vogliamo salvaguardare questo, dobbiamo fare uno sforzo generale di salvaguardia anche del territorio per cercare di porre in essere un settore turistico completo, che comprenda anche questa parte dei campeggi.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici, Ferrero.

Ferrero (Ass.tec.) - Per raccogliere alcune indicazioni che sono emerse, che secondo me erano implicite nella discussione che abbiamo avuto e nelle cose che ho detto come Assessore, credo che si potrebbe qualificare il dispositivo con due elementi: uno, quello del tempo, nel senso di arrivare rapidamente alla definizione di queste compatibilità degli interventi da fare; l'altro, approfondire lo studio già eseguito in termini di progetto, che deve diventare un progetto esecutivo, senza il quale, tra l'altro, non è possibile fare alcun intervento. Uno studio che abbia anche questa dimensione costi-benefici, per utilizzare questa espressione.

Quindi proporrei, per rafforzare il dispositivo, questa modifica: "Impegna la Giunta regionale per quanto di competenza ad approfondire lo studio già avviato e, con urgenza ad effettuare gli interventi più adeguati volti a consentire lo svolgimento nell'area in questione di attività compatibili con il grado di rischio della zona". Cioè introdurre questi due elementi: l'aspetto dello studio e quello dell'urgenza.

Consigliere Borre, sono d'accordo che ci va lo studio e, in termini di progetto esecutivo, è anche uno studio di fattibilità economica; sono d'accordo che c'è un elemento di urgenza: è inutile dire un mese o due mesi.

Il resto rischia di modificare l'impostazione che, per quanto mi riguarda e per quanto riguarda la Giunta, si vuole dare a questo problema.

Presidente - Leggo il testo così emendato della risoluzione proposta dall'Assessore Ferrero nel dispositivo:

Emendamento - "Impegna la Giunta regionale per quanto di competenza ad approfondire lo studio già avviato e, con urgenza ad effettuare gli interventi più adeguati volti a consentire lo svolgimento nell'area in questione di attività compatibili con il grado di rischio della zona".

Quindi viene introdotto il concetto dell'approfondimento dello studio e il concetto della urgenza.

Se capisco bene cosa vuol dire l'Assessore, se viene eliminato il grado di rischio, c'è la disponibilità ad effettuare nell'area in questione le attività compatibili, vale a dire in questo senso viene inteso il campeggio, perché questa è una risoluzione finalizzata al campeggio. Questo è lo spirito della risoluzione.

Il Vicepresidente Viérin ritira la sua risoluzione? Intende mantenerla? Va bene, noi votiamo.

Pongo in votazione la risoluzione proposta dal Vicepresidente, Viérin Marco.

Presenti: 34

Votanti: 7

Favorevoli: 7

Astenuti: 27 (Agnesod, Aloisi, Bich, Bionaz, Borre, Chenuil, Chiarello, Dujany, Ferraris, Florio, Lanivi, Lavoyer, Louvin, Mafrica, Mostacchi, Parisi, Perrin C., Perrin G.C., Perron, Piccolo, Riccarand, Rini, Squarzino, Stévenin, Vallet, Vicquéry e Voyat)

Il Consiglio non approva

Presidente - Passiamo alla votazione della risoluzione proposta dall'Assessore Ferrero, emendata nei due punti che ho ricordato, il cui testo recita:

Risoluzione - Vista la petizione presentata in data 17 marzo 1994 per la ricostruzione, nella Fraz. di Epinel in Comune di Cogne, del campeggio "Raggio verde" distrutto dall'alluvione dello scorso settembre;

Considerata l'istruttoria condotta dalla III Commissione consiliare permanente;

Considerati altresì, i pareri tecnici forniti dall'Assessorato ai lavori pubblici e dall'Assessorato all'ambiente in merito alla salvaguardia dell'area alluvionabile di Epinel;

Impegna

la Giunta regionale per quanto di competenza ad approfondire lo studio già avviato e, con urgenza ad effettuare gli interventi più adeguati volti a consentire lo svolgimento nell'area in questione di attività compatibili con il grado di rischio della zona.

F.to: Ferrero

Ha chiesto la parola il Vicepresidente, Viérin Marco.

Viérin M. (PpVA) - Siamo obbligati a fare una dichiarazione di voto su questa proposta, che non abbiamo capito se è una proposta della Giunta, o dell'Assessore Ferrero, o della maggioranza... ah, dell'Assessore Ferrero a nome della Giunta.

Volevo solo dire del perché non voteremo questa risoluzione. Innanzitutto c'è il solito discorso - che cova ormai da parecchio tempo in questa sala - del nascondersi dietro i problemi, quindi di rimandare, quindi di lasciare deleghe in bianco, in modo che poi non si sa chi ha avuto la delega: se la Giunta, se l'Assessore o chi per esso.

La seconda motivazione è il discorso dei tempi: Parisi parlava di tempi, qui si mette l'urgenza, ma non vedo nessuna data.

Altro problema. Qui si dice di dare un altro incarico, noi abbiamo chiesto di elaborare proposte già date in via di massima dall'ing. Ravet perché questo signore ha avuto un incarico a suo tempo...

(...interruzione dell'Assessore Ferrero...)

...chiedo scusa all'Assessore Ferrero, lo ringrazierei se mi lasciasse parlare. Questa relazione dell'ing. Ravet, che consta di ben quasi 30 pagine, analizza le varie possibilità e dà delle indicazioni su ogni possibilità analizzata, quindi dice già cosa è fattibile in quella zona e il grado di rischio della zona, lo dice già qui; a noi, oggi, spettava il dovere di optare per un tipo di soluzione e di dare incarico di fare un progetto più approfondito su quel tipo di soluzione. Di conseguenza, la Giunta non ha ottemperato a quanto doveva ottemperare, perché oggi doveva arrivare con una risposta chiara su questo argomento, cosa che non è avvenuta. Così perderemo un altro mese, fra un mese saremo di nuovo qua a fare i giochetti delle parti.

A queste cose non ci stiamo, quindi non voteremo questa risoluzione per i motivi che ho già espresso poc'anzi.

Presidente - Pongo in votazione la risoluzione presentata dall'Assessore Ferrero a nome della Giunta, con gli emendamenti che ho letto.

Presenti: 34

Votanti: 26

Favorevoli: 25

Contrari: 1

Astenuti: 8 (Bavastro, Collé, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Parisi, Tibaldi e Viérin M.)

Il Consiglio approva