Oggetto del Consiglio n. 713 del 1° giugno 1994 - Resoconto
OGGETTO N. 713/X - Ordine dei lavori: reiezione di iscrizione all'ordine del giorno di nuovo oggetto.
Presidente - É stata distribuita una richiesta di iscrizione di una risoluzione presentata dal Consigliere Tibaldi ed altri; poi sono state distribuite due proposte di regolamento presentate dall'Assessore Vicquéry.
Ha chiesto la parola il Consigliere Perrin Giuseppe Cesare.
Perrin G.C. (UV) - Je demande la parole pour qu'il y ait cinq minutes de suspension du Conseil, afin que la majorité puisse se réunir et décider sur l'argument.
Président - Comme d'habitude, on accepte la suspension de cinq minutes, demandée par monsieur Perrin.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 17,10 alle ore 17,45.
Presidente - Riprendono i lavori del Consiglio.
Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) - Prima della sospensione della maggioranza volevo illustrare brevemente le ragioni che ci hanno indotto a proporre la risoluzione.
Fermo restando l'obiettivo, la risoluzione mira a creare un dibattito costruttivo, proficuo, scevro di polemiche sterili e di strumentalizzazioni, su un fatto rilevante. Lo spunto viene offerto in maniera lampante da alcuni articoli che sono apparsi su quotidiani di interesse nazionale e che riguardano personaggi del mondo politico valdostano, in particolare il rappresentante della Val d'Aosta a Montecitorio.
Capisco che l'approccio critico e la sensibilità delle diverse forze politiche è differente dinanzi alla questione, però è opportuno parlarne, in quanto il contenuto di questi articoli mi pare che sia, e non solo a mio avviso, puntuale, grave e concordante su diverse questioni. Oltretutto sembra...
Presidente - ...chiedevo di motivare la richiesta dell'iscrizione perché nel contenuto c'entreremo se la risoluzione verrà iscritta.
Tibaldi (LN) - Allora formalizzo velocemente. Chiedo che venga votata l'iscrizione da parte di questo Consiglio della risoluzione presentata, evitando veti aprioristici ed indisponenti come sono stati apposti questa mattina o ieri dal Presidente del Consiglio, ed evitando possibilmente scappatoie procedurali per cercare di eludere una discussione sul tema.
Presidente - Voglio ricordare al Consigliere Tibaldi che nessuno ha mai fatto dei veti aprioristici e che quindi lui sta dicendo una menzogna.
Ha chiesto la parola l'Assessore alla pubblica istruzione, Louvin.
Louvin (UV) - Il est certain que les forces d'opposition ont introduit dans le débat d'aujourd'hui un argument fort délicat. Un argument qui vise à ouvrir un débat sur l'enregistrement de certaines conversations privées, qui ont fait l'objet de publication de la part de quelques journaux, mais il nous appartient, avant d'évaluer la position assumée sur l'ouverture de ce même débat, de faire quelques considérations.
Tout d'abord, nous sommes en présence de documents - dont quelques-uns parmi nous ont eu connaissance seulement il y a quelques jours - dont on ne connaît pas l'authenticité et dont on ignore pour l'instant l'origine, surtout en ce qui concerne l'envoi de certaines lettres anonymes, qui avaient par contenu ces mêmes conversations.
Je tiens à souligner le fait que les journaux, malgré leur grande diffusion, ne sont pas des documents officiels et que par là le contenu de ces mêmes articles ne peut pas être défini comme on l'indique dans la résolution qui nous a été proposée; le contenu de ces articles ne contient pas de déclarations.
Il s'agit, en plus, en l'occurrence de vérifier si ces mêmes diffusions sont à considérer légales, ce sur quoi j'ai personnellement plusieurs perplexités, à partir d'une disposition qui me paraît très claire, l'article 68 de la Constitution elle-même, une constitution qui tant bien que mal a fait l'objet même d'un serment de respect dans cette salle: "Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale o mantenuto in detenzione. Analoga autorizzazione è richiesta per sottoporre i membri del Parlamento ad intercettazioni, in qualsiasi forma di conversazioni o comunicazioni, al sequestro di corrispondenza".
Je crois que le Conseil a un devoir, celui d'agir dans la légalité et de réfléchir si ce propre débat se fond sur des éléments de légalité.
J'ajouterais une considération qui tient à la qualité même de ce matériel, qui a été diffusé par des méthodes bien connues. On a évoqué le corbeau comme titre à donner à celui qui a été l'auteur de cette diffusion sophistiquée, goutte par goutte, qui risque de provoquer dans notre débat politique, dans notre situation institutionnelle un empoisonnement progressif que j'estime très dangereux pour la collectivité où nous vivons. Il y a le risque d'envenimer le climat et sans vouloir minimiser par là le contenu qui fait l'objet de la résolution, j'exprime un dégoût personnel pour une certaine forme de voyeurisme morbide qui est en train de se répandre. Je trouve cela tout à fait en contraste avec une certaine dignité, qui devrait toujours pouvoir inspirer notre action politique à tous niveaux.
Il y a cependant à remarquer que le débat que l'opposition a voulu engendrer et a voulu soumettre à ce Conseil, est un débat qui sera utile à ce Conseil, dans le fond. Sur l'ensemble de ces questions nous devons nous pencher, nous avons le devoir d'évaluer le danger que notre vie politique ait une dégradation, que certaines décisions soient prises hors des cadres institutionnels; il faut que la plus grande clarté soit faite sur des situations qui actuellement parviennent à notre attention par des biais qui ne sont pas tout à fait partageables.
Nous voulons également, en tant que majorité, que soient renforcées les conditions de transparence de toute décision assumée par le Conseil régional et par le Gouvernement régional.
Nous estimons qu'il doit y avoir une distinction très correcte des responsabilités qui nous reviennent, et surtout des rôles institutionnels que chacun de nous doit jouer dans ses fonctions de conseiller régional et en dehors même de ce Conseil.
Je voudrais adresser une invitation à ce Conseil, qui est celle de ne pas laisser dégénérer le débat, qui est un débat très sérieux, dans une conversation de bistrot; je voudrais qu'il maintient un niveau très correct et c'est sur la base de cette motivation forte et institutionnelle que nous invitons d'abord l'opposition à réfléchir sur le maintien de sa requête de discussion de cet argument par cette forme, avant qu'il soit précédé par un examen préalable du Bureau de la Présidence et de la Conférence des Chefs de groupe. Au cas contraire, nous ne pouvons partager la requête qui a été avancée.
Presidente - Per contro si è espresso l'Assessore Louvin; uno a favore... chi chiede la parola?
Ha chiesto la parola l'Assessore alla pubblica istruzione, Louvin.
Louvin (UV) - Comme il a été demandé un éclaircissement, j'ai demandé que l'examen de cet argument soit précédé par une vérification, au cours des semaines à venir, par le Bureau de la Présidence et par la Conférence des Chefs de groupe sur la légalité de cette procédure et sur les documents qui sont soumis à la discussion de ce Conseil. Au cas contraire, j'ai prononcé un avis contraire à la discussion de cette même résolution.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi, per esprimersi a favore.
Tibaldi (LN) - L'intervento dell'Assessore Louvin era imperniato su due principi fondamentali, quello della legalità e quello della dignità. Sull'autenticità ritengo che non sia nostro compito verificarlo.
Per quanto riguarda la legalità, sono atti processuali che sono stati pubblicati, sono usciti da un contesto giudiziario entro il quale erano contenuti, e se sono stati pubblicati è perché comunque, se vogliamo vederlo sotto l'aspetto processuale, c'è stata l'autorizzazione da parte di un magistrato competente.
C'è da precisare che, ai sensi del nuovo Codice di procedura penale, è sempre ammessa la pubblicazione di atti che non sono coperti dal segreto, e trattandosi di atti che non erano coperti dal segreto in quanto determinate indagini sono terminate, qualcuno avrà avuto l'autorizzazione anche di pubblicarli e di renderli di dominio pubblico. Quindi, se vogliamo, sono passati da una sfera privata ad una sfera pubblica.
Il contenuto di questi atti, come ho detto prima, ha dei riflessi notevoli a livello regionale; quindi è su questo contenuto, ma non sul contenuto tanto degli atti che sono usciti dalle aule giudiziarie e sono arrivati nelle redazioni dei giornali, quanto su quello che è stato pubblicato puntualmente, in maniera concorde, da diverse testate giornalistiche.
Quindi non vorrei soffermarmi tanto sul fatto del verbale di Polizia giudiziaria che è uscito da un luogo ed è arrivato a disposizione di altre persone che ne hanno fatto l'uso che tutti abbiamo visto. Mi vorrei soffermare su una serie di pubblicazioni che sono state da tutti viste, commentate e, se vogliamo, hanno creato forti perplessità su quel degrado della politica - che giustamente ha accennato l'Assessore Louvin - e che preoccupa non solo lui, ma tutti, qui dentro, e soprattutto i Valdostani.
Quanto alla dignità, mi fa piacere che venga fatto un appello alla dignità: la dignità nel discutere la questione, trattandosi di questione delicata, di riferimenti personali che sono specifici e che forse dovrebbero essere trattati secondo determinate cautele. Ma prima di fare riferimento alla dignità dei consiglieri, forse bisognerebbe vedere la dignità che è stata utilizzata da certe persone che sono citate in questi articoli, quanta dignità hanno avuto queste persone di considerare la funzione politica. Se bisogna fare una sorta di appunto, prima facciamolo a chi merita questo appunto. Penso che qua dentro abbiamo tutti la coscienza di saper trattare tale questione sotto un profilo istituzionale, come auspica l'Assessore, e di saper dare il proprio contributo in maniera costruttiva, possibilmente senza cadere in polemiche sterili, inutili, o in facili strumentalizzazioni.
Per quanto riguarda la proposta finale fatta dall'Assessore, penso che la minoranza sia concorde nel tenere ferma la proposta di questa risoluzione, perché non è archiviandola, cestinandola o congelandola per un certo periodo di tempo, che si riesce a risolvere il problema o la questione; non è nascondendosi dietro il problema, come prima ha detto qualcuno, che si possono affrontare questi delicati argomenti, questi delicati rapporti che devono esserci fra un rappresentante valdostano a Roma e un organo istituzionale qual è appunto il Consiglio regionale.
A nome della minoranza, rifiuto senz'altro la reiezione della nostra proposta e mi riservo di approfondire la proposta collaterale che è stata fatta dall'Assessore. Mi auguro solo una cosa, visto che anche a livello di Conferenza dei Capigruppo sono emerse alcune differenziazioni. Mi sembra che qualcuno, forse con maggior spirito costruttivo e collaborativo, ritenesse in quella sede di comunque approfondire, dibattere, dialogare su questi fatti; non vorrei che questo loro impegno morale e politico venisse meno proprio in detto momento.
Mi sembra che sia assolutamente inutile, assurdo e improcrastinabile demandare la trattazione dell'argomento a data successiva.
Presidente - Si passa alla votazione dell'iscrizione della risoluzione presentata dal Consigliere Tibaldi e da altri, ricordando che la maggioranza richiesta per l'iscrizione è di 24.
Presenti: 34
Votanti: 18
Favorevoli: 18
Astenuti: 16 (Agnesod, Bionaz, Borre, Dujany, Lanivi, Louvin, Mostacchi, Parisi, Perrin C., Perrin G.C., Perron, Rini, Stévenin, Vallet, Vicquéry e Voyat)
Il Consiglio non approva