Oggetto del Consiglio n. 362 del 14 dicembre 1993 - Verbale
OGGETTO N. 362/X - IMPEGNO PER IL MANTENIMENTO DELLE QUOTELATTE, A TUTELA DELLE AZIENDE E DEL PATRIMONIO ZOOTECNICO DELLA VALLE D'AOSTA. (Approvazione di risoluzione).
Il Presidente STEVENIN propone di procedere all'esame della risoluzione, presentata dall'Assessore all'Agricoltura, Forestazione e Risorse naturali VALLET e iscritta in via d'urgenza all'ordine del giorno dell'adunanza in corso (oggetto n. 357/X in data 13 dicembre 1993).
Intervengono i Consiglieri LANIECE (che presenta un emendamento), CHIARELLO e PERRIN Carlo e l'Assessore all'Agricoltura, Forestazione e Risorse naturali, VALLET (che presenta emendamenti).
IL CONSIGLIO
- preso atto del ritiro dell'emendamento del Consigliere LANIECE;
- con gli emendamenti presentati dall'Assessore VALLET;
- ad unanimità di voti favorevoli (presenti e votanti: ventinove);
APPROVA
la sottoriportata:
RISOLUZIONE
VISTA la L. n. 468 del 26.11.1992 concernente "Misure urgenti nel settore lattierocaseario";
VISTO il Reg. C.E.E. n. 3950/92 del Consiglio del 28.12.1992 che istituisce il prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari;
VISTO il Reg. C.E.E. n. 537/93 della Commissione del 9.03.1993, che fissa le modalità di applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattierocaseari;
VISTA la Circolare ministeriale n. 16 del 29.10.1993 che prevede, fra l'altro, che venga revocata la quota a determinate categorie di Titolari di Quote Latte per confluire nella riserva nazionale;
VISTO il Programma di abbandono della produzione lattiera in applicazione dell'art. 2, paragrafo 8, della L. n. 468/92;
CONSIDERATO che l'allevamento del bestiame rappresenta una fonte insostituibile di reddito per gli imprenditori agricoli della nostra regione;
CONSIDERATA la necessità di tutelare le aziende ed il patrimonio zootecnico della Valle d'Aosta;
CONSIDERATO il fondamentale ruolo svolto dall'agricoltura ed in particolare dal comparto zootecnico per il mantenimento del territorio e la salvaguardia del patrimonio ambientale delle zone montane;
CONSIDERATA la particolarità del sistema zootecnico della nostra regione che comprende la pratica della monticazione del bestiame in alpeggio nel periodo estivo;
CONSIDERATO che gli alpeggi sono entità indivisibili e che il carico di bestiame monticabile costituisce un dato storicamente definito;
CONSIDERATO che gli alpeggi sono per lo più di proprietà di Comuni, Consorterie ed enti vari e che raramente appartengono allo stesso CONDUTTORE dell'alpeggio;
CONSIDERATO che la normativa vigente sulle QUOTE LATTE prevede che la quota venga assegnata al conduttore dell'azienda (o dell'alpeggio) e non al proprietario dei fondi;
CONSIDERATO il pericolo che l'alpeggio si venga a trovare senza QUOTA LATTE qualora l'affittuario e conduttore dell'alpeggio, lasciando l'alpeggio, porti con sé la quota assegnatagli in base all'attuale normativa;
CONSIDERATO che un alpeggio senza QUOTA LATTE rischia di dover essere abbandonato per l'impossibilità a monticare bovini da latte;
CONSIDERATO inoltre che il programma regionale di RISTRUTTURAZIONE del settore, in riferimento all'obiettivo della DIFESA AMBIENTALE, consente carichi definiti di bestiame all'interno delle diverse tipologie produttive, in particolare Alpeggi e Aziende invernali;
CONSIDERATO che l'applicazione del regime comunitario sulle QUOTE LATTE, se non verrà opportunamente modificato, rischia di penalizzare pesantemente il mantenimento e lo sviluppo dell'agricoltura nelle zone montane;
PRESO ATTO delle azioni di controllo iniziate da questa amministrazione e della volontà della stessa di sottoporre a verifica tutte le entità produttive presenti in Regione;
IL CONSIGLIO REGIONALE
unanime chiede con forza che:
1) non vengano operate le riduzioni obbligatorie delle "QUOTE B" nelle zone montane, come previsto dal Programma di abbandono della produzione;
2) vengano mantenute, nelle zone di montagna, le quote assegnate ai Piani di miglioramento ed ai Giovani Agricoltori di Primo Insediamento definiti dal Reg. C.E.E. n. 797/85 e successive modificazioni;
3) le quote revocate, in base alla Circ. Min. n. 16 del 29.10.1993, a titolari di Quota di zone montane non confluiscano nella Riserva Nazionale ma restino a disposizione delle Regioni che, con propria disciplina, definiscono i criteri di priorità per una successiva riassegnazione;
4) nell'emanando Regolamento di Esecuzione della L. 468/92 del 26.11.1993 concernente "Misure urgenti nel settore lattiero-caseario" sia prevista la facoltà, per la REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA, di assegnare con PROPRIA DISCIPLINA le quote latte alle entità produttive definite come "ALPEGGI" e Aziende invernali, il quantitativo di riferimento dovrà essere calcolato tenendo conto dei parametri regionali di carichi U.B.A./S.A.U.;
5) di trasmettere copia della presente risoluzione a:
- Presidenza Consiglio dei Ministri
- Ministro per il Coordinamento delle politiche agricole, alimentari e forestali
- Parlamentari valdostani
- Capigruppo della Camera e del Senato
- Presidenti Commissioni Agricoltura della Camera e del Senato
- A.I.M.A.
- UNALAT
- Associazioni Produttori delle zone di montagna
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