Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 292 del 24 novembre 1993 - Resoconto

OGGETTO N. 292/X - Possibili iniziative per far fronte alla situazione di crisi delle aziende legate al Gruppo Olivetti. (Interrogazione)

Interrogazione - A conoscenza delle ripercussioni sulle aziende valdostane colle­gate al Gruppo Olivetti a seguito della situazione aziendale ve­nutasi a creare per le vicende giudiziarie che hanno colpito l'Ing. Carlo De Benedetti;

A conoscenza, altresì, delle preoccupazioni delle OO.SS. dei la­voratori e dei datori di lavoro per la crisi di mercato che sta at­traversando il settore dell'informatica a livello nazionale ed in­ternazionale;

Viste le dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione dai massimi esponenti dell'Associazione valdostana industriali a seguito degli avvenimenti sopra indicati;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore competente e la Giunta regionale per conoscere quali iniziative ha intrapreso o intende intraprendere per far fronte alla situazione di crisi che si è aperta agli effetti produttivi ed occupazionali nelle aziende valdostane aderenti al Gruppo Oli­vetti.

F.to: Lanièce-Rini-Viérin Marco

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore all'industria, commercio e ar­tigianato, Mafrica.

Mafrica (GV-PDS-SV) - Spero che si tenga conto di quel che dico e che non ci sia già la risposta preordinata prima, altrimenti diventano inutili le ri­sposte alle interrogazioni.

L'interrogazione era partita in concomitanza con le vicende giudiziarie di Carlo De Benedetti. Quelle vicende hanno avuto uno svolgimento che ormai è a conoscenza di tutti e di per sé non mi pare che abbiano arrecato un'influenza particolare sulle vicende, positive o negative, delle aziende valdostane parteci­pate dal Gruppo Olivetti, che hanno problemi industriali pro­pri.

Quindi la vicenda legata a De Benedetti non ha di per sé in­fluenzato la realtà delle aziende valdostane.

Quali sono queste aziende? Le aziende in cui il Gruppo Olivetti è presente in modo significativo sono attualmente tre: la Baltea Disk, l'Ellelis, la Sintax.

La Sintax, che opera nel campo dei settori informatici e che ha 140 miliardi di fatturato, ha già assunto 15 persone, ha l'impe­gno di arrivare all'assunzione di 75 persone nell'arco di 5 anni ed ha già cominciato ad assumere prima ancora che lo stabili­mento fosse costruito.

Sta per andare all'appalto la costruzione dello stabilimento, che è previsto nell'area industriale di Pont-Saint-Martin e che occuperà più di 300 persone. Il progetto è che gradualmente, come è avvenuto per la Conner, i lavoratori provenienti da fuori Valle siano nel tempo sostituiti - oltre 75 - da lavoratori valdostani.

Il settore dei servizi è quello che nel campo informatico non ha subito in questi anni, nonostante la crisi dell'informatica, dei problemi, ma anzi, continua ad avere tassi di sviluppo rilevan­ti, in quanto tende a sostituire servizi oggi eseguiti all'interno delle imprese o dei gruppi con servizi affidati all'esterno ad una azienda specializzata.

La seconda azienda in cui è presente il Gruppo Olivetti è la Baltea Disk, che per il 65 percento è di proprietà azionaria del Gruppo Olivetti e per il 35 percento di Finaosta.

La Baltea Disk, che opera nel settore dei supporti magnetici flessibili, i floppy-disk, per far fronte a difficoltà di mercato dei floppy ha già installato al proprio interno una produzione di bobine inchiostrate per accessori dattilografici ed occupa at­tualmente 89 dipendenti.

Il mercato di questi prodotti, in particolare quello dei supporti magnetici, è un mercato in difficoltà, per cui altre due produ­zioni sono in previsione: una relativa a conduttori ottici da uti­lizzare quali componenti nella tecnologia laser delle stampanti, un'altra (molto interessante e presentata sempre da una azien­da del Gruppo Olivetti, che dovrà trovare spazio all'interno della Baltea Disk) relativa alla riparazione delle piastre elet­troniche. In questo caso si tratta di un servizio che dovrà servi­re l'intera zona europea, vale a dire ad Arnad dovranno venire per le riparazioni delle piastre che attualmente vengono ripara­te da servizi esterni nelle diverse località.

Con queste due attività: quella relativa alle stampanti-laser e quella relativa alle piastre, si può pensare che l'occupazione attuale della Baltea Disk possa essere mantenuta, specializzata e garantita. I progetti hanno ricevuto l'assenso dell'Assessorato all'industria e sono in fase di definizione.

Per quello che riguarda l'Ellelis, questa azienda occupa 82 di­pendenti; negli anni 1991-1992 ha avuto delle difficoltà, nel 1993 ha impostato un programma di rilancio, per cui ha previ­sto una nuova sottoscrizione del capitale sociale e si è in attesa di verificare se i soci, che sono Olivetti al 31 percento, Lys Fu­sion al 35 percento e Finaosta al 34 percento, daranno fiducia a questo piano, per i quali esistono già ordini e che si presenta come un piano credibile.

C'è poi ancora sul territorio valdostano un'azienda, che è la Tecdis, in cui però la presenza Olivetti si è ridotta allo 0,2 per­cento e c'era fino a poco tempo fa una partecipazione Olivetti nella Conner; attualmente la Conner però è completamente posseduta al 100 percento dal Gruppo Conner.

Per ciò che riguarda i problemi di queste due aziende, ci sono delle difficoltà e ci sono dei progetti di rilancio, sui quali c'è un collegamento costante con l'Amministrazione, dei quali il Con­siglio può essere informato man mano che la situazione evolve.

Presidente - Ha chiesto la parola il Vicepresidente del Consiglio, Viérin Marco.

Viérin M. (DC) - Sono interessanti i dati forniti dall'Assessore, ne prendo atto e mi riservo di verificarli in maniera più approfondita, visto che ci sono delle novità rispetto a quello di cui ero a conoscenza.

Parlando direttamente della Baltea Disk, avendo visitato lo stabilimento dopo l'alluvione, bisognerebbe verificare la situa­zione dello stabilimento stesso, altrimenti potremmo avere una situazione analoga a quella che si è verificata a settembre di quest'anno, dove sono avvenute delle cose incresciose che han­no arrecato danni notevoli non solo alla struttura, ma soprat­tutto allo stoccaggio, e la stessa Baltea Disk è andata in crisi perché per tre mesi non ha potuto rifornire i suoi clienti, con il rischio di perdere fette di mercato. Quindi è importantissimo il fatto di verificare come si può ri­solvere, a livello tecnico, l'attuale situazione di quello stabili­mento, soprattutto i seminterrati.

Sulle altre aziende mi riservo di verificare; nel contempo co­munque lancerei un messaggio all'Assessore, perché non lo ha detto, come mai al sottoscritto risulta che anche l'INVA (dove c'è il 40 percento di capitale Olivetti) non versa in condizioni "felici". Chiederei all'Assessore di verificare tale situazione, prima che anche questa azienda, dove la Regione è azionaria al 40 percento, divenga fallimentare. Al riguardo attendo delle ri­sposte nei prossimi consigli.