Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 220 del 27 ottobre 1993 - Resoconto

OGGETTO N. 220/X - Ratifica di deliberazioni adottate dalla Giunta regionale in via d'urgenza.

Oggetto n. 5166 in data 4 giugno 1993: Approvazione di pe­rizia suppletiva, di nuovi prezzi, della proroga alla data di ul­timazione dei lavori e dell'atto di sottomissione del restauro del Castello di Ussel in Comune di Châtillon (V lotto).

Presidente - Se nessuno chiede la parola possiamo passare alla votazione.

Esito della votazione

Presenti, votanti, favorevoli: 29

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 5762 in data 28 giugno 1993: Approvazione della bozza di convenzione con l'ANAS per opere di presidio al collet­tore fognario e di consolidamento del pendio a valle della S.S 26 in Comune di La Salle. Approvazione del progetto. Approvazione ed impegno di spesa.

Presidente - Se nessuno intende prendere la parola possiamo votare.

Esito della votazione

Presenti: 30

Votanti e favorevoli: 24

Astenuti: 6 (Chiarello, Collé, Florio, Marguerettaz, Secondina Squarzino, Marco Viérin).

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 7987 in data 24 settembre 1993: Approvazione del progetto e dell'appalto a licitazione privata dei lavori di co­struzione della piattaforma combinata di trattamento reflui in­dustriali di Saint-Marcel e di depurazione reflui civili.

Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) - Non che abbiamo dei pregiudizi nella costruzione dei depura­tori, ma la situazione a Saint-Marcel ci risulta che sia abba­stanza drammatica perché l'attuale impianto di depurazione sembra insufficiente ed è costituito da due fosse imof e da un percolatore e non soddisfa il fabbisogno della comunità. Questo è gestito da una società privata, ma il grosso problema, e la conferma mi viene dagli stessi gestori, è che ci sono dei pro­blemi costruttivi fin dall'origine e qui possiamo fare una ana­logia con il depuratore di Ussin. Questi famosi problemi co­struttivi dove la progettazione viene fatta in un modo, costa alla collettività e poi il servizio non viene reso tanto che sulle pareti di questo percolatore si formano periodicamente dei fan­ghi di batteri che vengono poi rilasciati nel corso della Dora Baltea e che si dimostrano altamente pericolosi; mi sembra che la stessa magistratura e l'USL abbiano fatto degli interventi sul caso.

Qualche chiarimento da parte dell'Assessore mi sembra neces­sario: innanzitutto si parla di riprogettazione e il nuovo proget­to, si legge in delibera, "supera i contenuti di quello precedente sia in termini dimensionali sia in termini processistici"; sarebbe bene sapere che cosa si intende per "processistici"; non bisogna poi dimenticare che nella stessa zona c'è il centro siero di Saint-Marcel dove ci sono determinate acque di condensa che sono irrisorie da un punto di vista batteriologico, ma i cui reflui con­centrati vengono trattati in un apposito centro che si trova ad Arnad, trasferiti a mezzo di autospurghi. Vogliamo dunque sa­pere se nella nuova piattaforma combinata verranno trattati anche questi reflui concentrati del caseificio. Altro punto: nel piano di risanamento delle acque del 1986 Quart e Brissogne avrebbero dovuto essere allacciate al complesso di depurazione di Aosta, ma adesso figurano nel consorzio di Saint-Marcel e ci chiediamo allora come mai c'è stata questa deroga. Oltrettutto Nus, da un punto di vista orografico è a valle dell'impianto e questo che cosa significa? Che i reflui di Nus verranno pompati fino all'impianto di Saint-Marcel oppure il comprensorio di Nus è solamente servito in parte. Infine una cosa che ci sembra ne­cessaria sulla base di questi difetti di progettazione, di questo costo che comunque sopporta la collettività, l'inserimento di una clausola di responsabilità da parte del progettista perché visto che abbiamo verificato la triste esperienza di Ussin, sa­rebbe forse il caso che questa Amministrazione, questo Consi­glio inserisse una responsabilità da parte di chi progetta, di chi deve dare un servizio che non sempre riesce a dare.

Presidente - La parola per la replica all'Assessore dei lavori pubblici Ferre­ro.

Ferrero (Ass.tec) - Cerco di rispondere facendo un minimo di storia che sta dietro alla delibera che viene oggi portata alla ratifica; cercherò di andare in fretta perché altrimenti prendo troppo tempo. Come il Consiglio sa, nel marzo del 1988 era stato incaricato l'Ingegnere Ziliani di un progetto di impianto di depurazione consortile Brissogne-Nus-Quart-Saint-Marcel e i collettori di collegamento. Questo impianto di depurazione era previsto per il trattamento dei liquami dei comuni e delle fra­zioni a valle di Aosta. La soluzione proposta tiene conto degli impianti di depurazione esistenti ad Aosta-Brissogne-Nus; questo da un punto di vista tecnico-economico in quanto è risul­tato più conveniente convogliare a valle i liquami delle frazioni dei comuni di Brissogne e di Quart anziché realizzare stazioni di sollevamento importanti per permetterne il rilancio all'im­pianto di Aosta. Questo d'altra parte rende meno gravoso il funzionamento dell'impianto stesso di depurazione necessario per il comune di Saint-Marcel proprio perché è caratterizzato dalla presenza di scarichi del caseificio del centro regionale di essiccamento del siero residuo delle lavorazioni lattiero-casea­rie. L'ubicazione prescelta per l'impianto di depurazione era stata individuata in un primo tempo in un'area adiacente al ex Montedison nel comune di Saint-Marcel, un'area di proprietà Enel e vi erano stati all'epoca contatti con l'Enel per una per­muta con altri terreni di proprietà regionale; la permuta ha avuto tuttavia dei problemi in quanto è stata vincolata da parte dell'Enel all'approvazione da parte della Regione di una va­riante di destinazione d'uso del terreno regionale da agricolo ad industriale. Questa variante è stata inserita dal comune di Saint-Marcel in una variante generale al Piano regolatore che è ancora all'esame degli uffici regionali competenti per la quale non è possibile indicare la data di approvazione.

Nel gennaio 1991 sono iniziati i lavori di sistemazione idraulica nella stessa zona e questo ha comportato una riduzione dei ter­reni oggetto della permuta, inoltre nel frattempo sono cambiate anche le modalità di realizzazione del nuovo ponte della strada regionale per Saint-Marcel che ora interessa l'area oggetto de­llo scambio. Tutto questo ha portato, all'inizio dell'anno 1992, a vedere se era possibile nell'area del vecchio impianto comunale realizzare l'impianto. Questo sito, all'inizio degli anni '80, era stato individuato come area dove realizzare un impianto biolo­gico a servizio del solo comune di Saint-Marcel; questa soluzio­ne era stata però accantonata in quanto vi erano dei problemi. Nel frattempo queste opere viarie erano state realizzate e ri­mane solo da eseguire la strada lungo la ferrovia per cui non dovrebbero sussistere degli impedimenti. Attualmente è stato incaricato l'ingegnere Ziliani di redigere il progetto esecutivo dell'impianto nel nuovo sito; sono stati sentiti i proprietari dei terreni adiacenti al vecchio impianto che si sono dichiarati in via di principio favorevoli e in maniera ufficiale nel giugno del 1992 è stata avanzata la richiesta di spostamento dell'impianto nel comune di Saint-Marcel, che ha comunicato parere favore­vole nel mese di luglio dell'anno scorso. Nel frattempo si è co­municato all'Enel che la Regione non intendeva più concludere la trattativa per la permuta dei terreni; ora però nel nuovo sito è necessario variare la destinazione urbanistica dei terreni che sono attualmente agricoli quando, come ho detto, il piano rego­latore comunale è in fase di approvazione da parte della Regione.

Sono quindi problemi di tempi in quanto l'iter non è ancora concluso e vi è anche un problema di valutazione di impatto ambientale che rischierebbe di allungare di altri mesi il tempo necessario per il rilascio della concessione edilizia.

Tutto questo ha dunque consigliato di ricercare una nuova strada per non perdere il finanziamento dello Stato; c'è stato un riesame dei tipi di reflui trattati e su questa base è stato possibile configurare l'impianto come piattaforma di trattamen­to di reflui industriali oltre che civili, potendo utilizzare così le procedure previste dalla legge 441 del 1987 sullo smaltimento dei rifiuti. Applicando questa legge è stato possibile indire una conferenza dei servizi e l'approvazione del progetto in questa sede costituisce una variante al piano regolatore e sostituisce la concessione edilizia. Viene anche superata la valutazione di in­compatibilità ambientale che viene sostituita da un parere di compatibilità ambientale che è stato rilasciato dal competente servizio dell'Assessorato all'ambiente. Per quanto riguarda i fi­nanziamenti, la realizzazione dell'impianto è stata finanziata con 3140 milioni dallo Stato e i fondi che sono stati erogati nel luglio del 1991 erano già stati approvati nell'ottobre del 1990. A causa del tempo che è trascorso dal progetto approvato dall'autorità del bacino del Po nel 1988 e a causa delle modifi­che da portare nel nuovo sito il costo totale ha avuto questa lievitazione passando dai 3140 milioni ai 5 miliardi. Qualora vi fossero ancora dei punti da approfondire su questo argomento mi riservo di farlo direttamente con il Consigliere o di fornirle ulteriori risposte nel pomeriggio.

Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) - La cosa che mi interessa di più è quella della clausola di re­sponsabilità; va bene la progettazione, va bene il servizio che questo impianto erogherà al Consorzio dei quattro comuni an­che se comunque non mi ha detto come mai anche il comune di Nus venga incluso in questo piano. Io dico solo di responsabiliz­zare chi costruisce in modo da non incorrere negli errori prece­denti e che hanno penalizzato sia l'Ente pubblico come finan­ziatore sia gli stessi cittadini che sono fruitori del servizio.

Presidente - Possiamo passare alla votazione.

Esito della votazione

Presenti: 28

Votanti e favorevoli: 25

Astenuti: 3 (Bavastro, Linty, Tibaldi)

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 7994 in data 24 settembre 1993: Appalto a lici­tazione privata dei lavori di realizzazione di una cabina elettri­ca di trasformazione presso lo stabile sede dell'Amministra­zione regionale in Piazza Deffeyes ad Aosta. Approvazione ed impegno di spesa.

Presidente - Se nessuno intende prendere la parola possiamo passare alla votazione.

Esito della votazione

Presenti, votanti, favorevoli: 28

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 8178 in data 2 ottobre 1993: Esecuzione in eco­nomia diretta dei maggiori lavori di manutenzione straordina­ria presso lo stabile della scuola media di Châtillon per l'inse­rimento delle classi dell'I.P.R. Approvazione ed impegno di spe­sa.

Presidente - Se nessuno intende intervenire possiamo passare alla votazio­ne.

Esito della votazione

Presenti, votanti, favorevoli: 28

Il Consiglio approva all'unanimità