Oggetto del Consiglio n. 219 del 27 ottobre 1993 - Resoconto
OGGETTO N. 219/X - Attuazione della legge regionale recante interventi a favore degli allevatori per l'abbattimento di animali improduttivi e a fine carriera. (Interpellanza)
Interpellanza - Preso atto della delibera di Giunta n.7308 del 27 agosto 1993 che ha approvato il programma regionale 1993/1994 di bonifica sanitaria da attuarsi con i piani di profilassi e di risanamento degli allevamenti bovini da tubercolosi e dagli allevamenti bovini ed ovini-caprini da brucellosi (settembre 1993/agosto 1994).
Preso atto della delibera di Giunta n.7309 del 27 agosto 1993 che ha approvato il piano regionale per il controllo ed il risanamento degli allevamenti dalla leucosi bovina enzootica nel periodo 1993/94.
Preso atto della delibera di Giunta n.7312 del 27 agosto 1993 che ha approvato le modalità e procedure di valutazione e abbattimento degli animali dichiarati inguaribili in seguito alle operazioni di bonifica sanitaria per la campagna 1993/1994.
Visto che le indennità di abbattimento previste dalle leggi vigenti sono state ridotte notevolmente per la campagna 1993/1994.
Considerato che il settore dell'Agricoltura sta attraversando un periodo poco felice con il conseguente aumento dell'abbandono di tale attività da parte dei giovani.
Tenuto conto dell'importanza che riveste l'agricoltura in Valle d'Aosta soprattutto per la tutela e conservazione del territorio e per l'immagine turistica.
Appurato che ad oggi non si è proceduto ad attuare per la campagna 1993/94 la legge regionale 5 aprile 1991 n.15 recante interventi regionali a favore degli allevatori per l'abbattimento di animali improduttivi e a fine carriera, come fatto per la campagna 1992/93 con delibera di Giunta n.8970 del 05 ottobre 1992.
Ciò premesso, i sottoscritti consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta regionale per conoscere
1) se sono già state sentite le associazioni ed organizzazioni agricole interessate;
2) quali sono i suoi intendimenti ed i tempi per l'attuazione della legge 5 aprile 1991 n.15 per la campagna 1993/94 inerente a "interventi regionali a favore degli allevatori per l'abbattimento di animali improduttivi e fine carriera".
F.to: Viérin Marco - André Lanièce
Presidente - La parola al Vicepresidente Marco Viérin.
Viérin M. (DC) - Era passato parecchio tempo dalla campagna di attuazione della bonifica sanitaria per l'anno 1993-1994 e anche per i piani sulla leucosi bovina e sul discorso della brucellosi e della tbc e visto anche le indennità che sono state fissate per questa campagna e considerato che il settore dell'agricoltura stà attraversando un periodo poco felice con il conseguente aumento dell'abbandono di tale attività soprattutto da parte dei giovani, c'è una grossa preoccupazione in questo ambito tenuto conto dell'importanza che il settore dell'agricoltura riveste in Valle d'Aosta in merito alla tutela e alla salvaguardia del territorio e anche dal punto di vista turistico.
Appurato che alla data di presentazione di questa interpellanza nessun provvedimento era stato preso in merito all'attuazione della legge n.15 del 5 aprile 1991, si chiede se le associazioni interessate erano state sentite e quali erano gli intendimenti della maggioranza; ho saputo che l'ultima Giunta ha fatto la delibera inerente, ma vorrei comunque avere delle delucidazioni da parte dell'Assessore competente.
Presidente - Risponde l'Assessore dell'agricoltura, forestazione e risorse naturali Vallet.
Vallet (UV) - I consiglieri mi chiedono se sono state sentite le associazioni e le organizzazioni agricole interessate e in tal senso devo dire che durante i mesi di agosto e settembre abbiamo avuto degli stretti contatti con l'Arev e in data 1° settembre, congiuntamente con l'Assessore Vicquéry, abbiamo sentito l'associazione agricoltori della Valle d'Aosta che ha in seguito formulato le sue osservazioni con una lettera datata 8 settembre 1993. Con l'Arev il dibattito è stato continuo, abbiamo anche partecipato, sempre con l'Assessore Vicquéry, ad una riunione del Consiglio direttivo dell'associazione in data 24 agosto 1993. Quali sono gli intendimenti? Gli intendimenti sono stati tradotti in pratica con la delibera n. 8501 del 15 ottobre 1993, delibera che si riferisce alla legge regionale dell'aprile 1991 n.15 e al successivo regolamento di applicazione n.1 del 15 luglio 1991. Abbiamo quindi, con questa delibera, definito le procedure per l'attuazione di quanto previsto dalla legge e per l'attuazione di quanto previsto dal regolamento; per quanto riguarda nello specifico la percentuale di animali improduttivi a fine carriera che è possibile eliminare attraverso questo provvedimento, è quella fissata dal regolamento e cioè il 10 percento.
Abbiamo definito meglio che il provvedimento si riferisce ai capi di sesso femminile presenti nell'allevamento da almeno un anno ad eccezione delle vacche di primo parto vitellate in azienda; questo passaggio è stato definito e discusso con l'associazione allevatori. Per ogni capo eliminato l'allevatore deve produrre una dichiarazione di responsabilità sulle cause di improduttività o di fine carriera, questo perché il provvedimento deve inserirsi in quella che era la volontà del Consiglio regionale che aveva approvato la legge nel 1991, volontà che era quella di andare incontro all'allevatore che, dopo aver condotto durante l'annata agraria la sua azienda da buon padre di famiglia, si ritrova nelle condizioni di dover eliminare alcuni capi perché diventati improduttivi o perché a fine carriera. Questo per fare rientrare il provvedimento nel giusto alveo perché questo non deve essere il mercato alternativo; qui non si tratta di creare un nuovo mercato, ma di aiutare chi si trova nella necessità di dover eliminare dei capi.
La delibera definisce anche i parametri con cui vengono indennizzati questi capi e tenuto conto del fatto che il regolamento di applicazione all'articolo 3 recita: "che il contributo non può superare il 70 percento del valore massimo determinato annualmente con determinazione della Giunta relativamente agli animali dichiarati inguaribili a seguito dell'operazione di bonifica sanitaria." I parametri che sono stati definiti si rapportano ad un 70 percento dei valori massimi previsti per la categoria "ordinario"; questo per un ragionamento abbastanza semplice che è quello di dire che difficilmente un capo improduttivo o a fine carriera può essere assimilato ad un animale di tipo "super". La delibera definisce anche che i capi da abbattere devono essere marchiati a fuoco sulla groppa sinistra al momento della valutazione. Tale delibera è attualmente alla Commissione di coordinamento che dovrà esaminarla per porvi il visto tenuto conto che, pur essendo delibera applicativa di legge e di regolamento, stabilisce dei parametri di valutazione e deve quindi essere sottoposta al visto.
Dal punto di vista più generale direi che questa definizione del problema risponde ad alcune logiche: la prima è quella di mettere in discussione o comunque mettere mano a tutto il discorso che concerne le contribuzioni nel settore agricolo-zootecnico cercando di separare quelli che sono gli aspetti sanitari da quelli che sono gli aspetti contributivi, tenendo ben presente la necessità di legare sempre più l'allevamento all'uso del territorio con un'altra logica che corrisponde a delle buone regole di amministrazione che è quella di predisporre misure ed interventi e di quantificarli sulla base delle reali disponibilità finanziarie dell'Amministrazione tenuto conto del fatto che il mondo agricolo in questo momento si lamenta soprattutto del fatto che rispetto agli indennizzi previsti e quindi ai diritti l'Amministrazione non è in grado di far fronte dal punto di vista della cassa. Per quanto riguarda il pagamento del premio concesso per le stalle ufficialmente indenni relativo alla campagna 1991-1992, abbiamo potuto disporre la liquidazione solo del 36 percento dell'indennità dovuta e questo per carenza di fondi. Per quanto concerne poi gli animali improduttivi abbiamo potuto provvedere al pagamento dell'indennità previste solo a tutto gennaio 1993 perché sono finiti i fondi; questo per dire che forse è meglio definire a livelli minori i tetti contributivi, ma garantire comunque il pagamento corretto in termini accettabili che non possono essere sicuramente quelli dei 12 mesi o dei 18 mesi.
Presidente - La parola al Vicepresidente Viérin Marco per la replica.
Viérin M. (DC) - Io concordo su una cosa detta dall'Assessore e cioè che è giusto che si vada sempre di più verso un contributo all'agricoltura che sia legato al territorio perché, coma ho già detto nella prefazione, è importante che il territorio venga vissuto in maniera diretta dalla gente. Questo compito in Valle d'Aosta deve essere assegnato al mondo agricolo; è chiaro che la nostra agricoltura non può sostenersi da sola perché ha costi di produzione ben diversi da quelli delle aree di pianura e di collina ed è quindi prioritario questo fatto.
Ci sono poi affermazioni dell'Assessore sulle quali non concordo completamente. Parliamo di carenza di fondi quando solo in questo Consiglio regionale abbiamo già approvato un certo numero di leggi che hanno già impegnato finanziariamente presenti e futuri bilanci senza dare risposta alla questione di come il problema finanziario verrà affrontato per dare risposta a queste leggi. Si era detto che prima di fare nuove leggi di impegno finanziario sarebbe stato necessario vedere come sistemare o adeguare le vecchie leggi. Questo non è stato fatto ed è perciò chiaro che ci avviciniamo sempre di più verso una legiferazione che non tiene conto delle disponibilità finanziarie.
Sul discorso dei parametri direi che in tutti i settori abbiamo avuto una diminuzione in percentuale ed è chiaro che anche nell'agricoltura si doveva arrivare ad un ridimensionamento dei contributi; da quello che però mi risulta è che se si è trovato un accordo, anche sensato, sul fatto che le associazioni di categoria hanno dato il loro assenso in merito ai parametri della campagna di bonifica sanitaria e quindi dobbiamo dare atto a queste associazioni di agricoltori e di allevatori del fatto che loro stessi hanno tenuto conto della difficile situazione finanziaria e mi pare che le riduzioni si aggirino intorno al 20-25 percento. Questo significa che anche il mondo agricolo è sensibile a questi problemi dei quali però noi non dobbiamo approfittare perché è difficile trovare delle categorie che accettano tagli così cospicui. Non si può quindi dire che gli agricoltori o gli allevatori siano, come si vuol far credere all'opinione pubblica, dei "ladri" perché gente che ha approfittato dell'Amministrazione pubblica ce n'è in tutti i settori. È chiaro che in tutte le categoria esistono persone che possono nuocere all'immagine della stessa, ma è comunque sbagliato generalizzare.
Posso però dire che sull'applicazione della legge n.15 del 1991 le categoria non hanno dato il loro assenso visto che queste hanno detto che avrebbero accettato la riduzione di cappello, ma che per le leggi che si rifacevano a quella sulla campagna di bonifica sanitaria, si sarebbero dovute applicare le percentuali di sempre e per il parametro della legge che riguarda gli animali improduttivi o a fine carriera era del 70 percento. Se però quest'ultima legge è finalizzata all'abbattimento di animali improduttivi a fine carriera vuol dire che sono animali che non servono più all'azienda. E allora non possono prendere i 2.100.000, previsti dalla legge come massimo, sulle vacche dalla prima lattazione alla quinta lattazione perché queste sono vacche che l'allevatore non necessariamente deve eliminare a meno che non abbiano un incidente; per questo d'altro canto non ha bisogno di accedere alla legge 15 perché c'è già la legge 30 del 1984 n.35 che prevede il rimborso dell'80 percento in caso di incidente in riferimento ai dati previsti dalla tabella di bonifica sanitaria.
Io consiglierei alla Giunta di trovare un accordo con le associazioni di categoria proprio perché queste associazioni hanno dimostrato, fuori dalle logiche di appartenenza, un buon senso. Io chiudo dicendo che in questo settore i giovani che ci lavorano hanno fatto dei debiti e adesso si trovano con delle rate da pagare e con dei mutui da rimborsare e non sanno in che maniera farlo; questa situazione creerà, se non sarà considerata con la giusta attenzione, un fallimento di molte aziende agricole, soprattutto fra le nuove, gestite da giovani. Bisogna individuare dei settori primari e finalizzare i nostri interventi in tal senso e se vogliamo arrivare ad una situazione dove un domani dovremo assumere molti dipendenti nel corpo forestale per far fronte a queste esigenze dico che faremmo un discorso molto pericoloso. Chiedo dunque che la Giunta riveda questa sua posizione in merito alla tabella di applicazione della legge per abbattimento animali improduttivi o a fine carriera e visto che questa maggioranza rappresenta la continuazione di quella passata, io voglio ricordare che proprio su questa legge, quando le categoria agricole non l'avevano chiesto, la passata maggioranza aveva portato a 2.940.000 l'importo massimo; prima ho sentito parlare di iter populista, ma io credo che anche l'iter passato sia stato populista e chiedo che si applichi la percentuale del 70 percento riferita alle tabelle della campagna di bonifica sanitaria. Spero che ciò che ho detto venga preso in considerazione perché non è un problema di maggioranza o di minoranza, ma della Valle d'Aosta, del settore agricolo che è vitale per noi tutti.