Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 115 del 29 settembre 1993 - Resoconto

OGGETTO N. 115/X - Trasferimento del terminal bus da piazza Narbonne a Via Carrel. (Interpellanza)

Interpellanza - Viste le numerose dichiarazioni del Sindaco di Aosta rilasciate agli organi di informazione e gli impegni assunti da tempo dai rappresentanti della Regione in merito al trasferimento del ter­minale degli autobus da piazza Narbonne al parcheggio di via Carrel;

Constatato l'urgente recupero di Piazza Narbonne alla pedona­lizzazione in quanto ormai insufficiente a smaltire il servizio degli autobus di linea

i sottoscritti consiglieri regionali

interpellano

la Giunta regionale e gli Assessori competenti per conoscere cosa intendono fare per realizzare il trasferimento sopra richiamato onde risolvere un problema che si trascina da anni, nonostante gli impegni assunti da tempo e mai mantenuti sia dal Comune di Aosta, sia dalla Regione.

F.to: Rini-Lanièce.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Rini.

Rini (DC) - Abbiamo presentato un'interpellanza perché riteniamo che l'annoso problema del trasferimento del terminale degli auto­bus da Piazza Narbonne al parcheggio di via Carrel debba fi­nalmente trovare una soluzione.

Il parcheggio di via Carrel è costato miliardi e dovrebbe servire anche per poter allontanare dal centro-città il caos, il pericolo e l'inquinamento acustico ed atmosferico provocato dagli auto­bus; di conseguenza, dare la possibilità di recuperare piazza Narbonne alla pedonalizzazione, dando inoltre la possibilità di creare sulla stessa un arredo urbano degno di una città turisti­ca.

Impegni che l'Amministrazione regionale e comunale hanno preso a loro tempo sono stati disattesi; per cui, vorremmo capi­re quali sono i motivi che impediscono il trasferimento e, se è intenzione dell'Amministrazione risolvere il problema, quali saranno i tempi.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore all'ambiente, territorio e tra­sporti, Riccarand.

Riccarand (VA) - L'autostazione di via Carrel non è certamente un'opera partico­larmente felice, nè come ideazione nè come risultato. L'unico dato positivo di questa autostazione è rappresentato dalla col­locazione vicino alla stazione ferroviaria, quindi permette una integrazione fra i due mezzi di trasporto; lo spazio però è limi­tato, l'autostazione è vicina ad abitazioni, vicina alle mura ro­mane, in una zona intensamente trafficata e quindi con dei problemi di circolazione che non saranno indifferenti. Sapete com'è la situazione in piazza della stazione: nei giorni di merca­to oltretutto gravita tutto il flusso legato al mercato settimana­le, quindi ci saranno dei grossi problemi, ci sono e ci sono stati anche in questa fase dei problemi di messa a punto dell'auto­stazione.

C'è stata una carenza di progettazione e il progetto non è mai stato sottoposto preventivamente alla Motorizzazione civile, che avrebbe potuto dare delle indicazioni su come fare una se­rie di opere.

Tutta questa situazione ha fatto sì che ci siano stati problemi notevoli per rendere utilizzabile quell'impianto come autosta­zione ed alcuni problemi sono ancora da superare. Tanto per fare un esempio, si è dovuto installare una serie di semafori che dovranno regolare e dare il via libera alla circolazione dei pullman, semafori che dovranno essere manovrati da persona­le; e il personale costa, per cui bisognerà vedere alla fine chi andrà a pagare questi oneri.

Comunque, arrivati a questo punto, questo è un impianto che dovremo cercare di mettere in funzione nonostante tutti i suoi difetti, per cui da parte dell'Assessorato ai trasporti ci si è atti­vati in questa direzione, sviluppando una serie di cose che era­no già sul tappeto.

La situazione attuale è la seguente. Il primo settembre si è svolta la visita di constatazione per l'apertura al pubblico eser­cizio da parte della Motorizzazione civile, con cui sono state ef­fettuate le prove per vedere se l'impianto era in grado di fun­zionare con il tipo di traffico che gli è richiesto. Il verbale di questa visita di constatazione è stato redatto e firmato nella scorsa settimana: non è ancora pervenuto ufficialmente all'As­sessorato, però ne conosciamo i contenuti e, in sostanza, il ver­bale afferma che la stazione può essere aperta al pubblico esercizio subordinatamente ad alcuni adempimenti ulteriori, che consistono in alcuni lavori di non particolare difficoltà. Il lavoro più importante è quello di creare un guardrail con una barriera metallica o in cemento, che divida lungo tutta la lun­ghezza il terminal da via Carrel, per evitare che chi utilizza il terminal scenda su via Carrel sprovvista di marciapiede, quindi con un grosso pericolo per gli utenti. In sostanza deve essere chiuso il passaggio dal terminal a via Carrel.

Ci sono poi una serie di interventi da fare sempre per indirizza­re verso un certo percorso obbligato gli utenti, per difendere la sicurezza e l'incolumità.

Queste sono le prescrizioni della Motorizzazione civile, a cui bi­sogna adeguarsi; l'Assessorato ai lavori pubblici è già stato preavvertito, sta già muovendosi in questa direzione ed io credo che l'esecuzione di questi lavori sia una questione di poche set­timane.

Nel frattempo la Giunta regionale deve provvedere ad altri adempimenti, che sono: l'approvazione di un regolamento di esercizio, il quale ci verrà trasmesso dalla Motorizzazione perché c'è tutto un regolamento che dice come deve funzionare il terminal, quali precauzioni si devono prendere, come deve es­sere regolamentato il traffico e, sulla base delle prescrizioni della Motorizzazione, saremo in grado adesso di approvare il regolamento di esercizio e provvedere all'affidamento per la gestione dell'impianto.

Quindi l'autostazione sarà aperta al pubblico esercizio: la cosa avverrà ormai nell'arco di poche settimane; rimarranno però sul tappeto alcuni problemi strutturali che non sarà facile risolvere.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Rini.

Rini (DC) - Ringrazio l'Assessore, ma devo far notare che sull'argomento sono state fatte già diverse interpellanze e ogni volta l'interpel­lante è stato tranquillizzato dicendogli che il problema era quasi risolto, come nel caso della mozione della DC discussa il 25 marzo 1993, che è stata ritirata in quanto sembrava che il trasferimento sarebbe avvenuto nel giro di alcuni giorni. Sono passati sei mesi e stiamo sentendo più o meno le stesse pro­messe di allora. Speriamo di non dover ritornare sull'argo­mento e invitiamo l'Assessore a seguire il problema con estre­ma attenzione.