Oggetto del Consiglio n. 111 del 29 settembre 1993 - Resoconto
OGGETTO N. 111/X - Mantenimento della linea ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier (Interpellanze).
Interpellanza - Venuti a conoscenza dalla Stampa che l'Ente Ferrovie dello Stato, contraddicendo gli indirizzi programmatici e gli interventi conseguentemente assunti per l'ammodernamento della linea Aosta/Pré-Saint-Didier, interventi che hanno comportato pesanti oneri a carico dell'Azienda e l'impraticabilità della tratta per un lungo periodo, ha deciso di smettere la tratta in questione;i consiglieri regionaliinterpellanol'Assessore competente per sapere:1) quali orientamenti strategici intende assumere l'amministrazione regionale per l'eventuale utilizzo di tale linea;2) quali sono gli oneri finanziari a carico della Regione e le condizioni di gestione dell'esercizio nel caso di un intervento diretto;3) come si prevede di inserire l'eventuale salvataggio della linea Aosta/Pré-Saint-Didier nel quadro del piano regionale dei trasporti e nella conseguente definizione del bacino di utenza.F.to: Aloisi-Lavoyer-Bich-Piccolo.
Interpellanza - Premesso che la Regione ha più volte manifestato con il consenso convinto della stragrande maggioranza delle forze politiche, il proprio interesse al mantenimento del tratto ferroviario Aosta/Pré-Saint-Didier;Considerato che la ferrovia Aosta/Pré-Saint-Didier ha subìto negli ultimi anni massicci interventi strutturali con ingenti investimenti;Tenuto conto che in una logica più volte manifestata di una riduzione del trasporto su gomma per una concreta azione di riduzione dell'inquinamento ambientale, la ferrovia assume un ruolo importante;
- Avuto notizia dagli organi di informazione che tale tratto di ferrovia dovrebbe cessare l'attività entro il 30 settembre p.v.;interpellal'Assessore competente per sapere:1) se le notizie diramate dagli organi di informazione rispecchiano la reale situazione;2) quali iniziative la Giunta ha assunto o intende assumere per contrastare un provvedimento che se attuato creerebbe gravi ripercussioni non soltanto di immagine ma anche di carattere socio-economico.F.to: Parisi.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.
Parisi (VAP) - L'interpellanza da me presentata ha preso lo spunto da un articolo apparso sugli organi di stampa, con il quale ancora una volta si paventava - e pare che forse sia realtà - la chiusura del tratto di ferrovia Aosta/Pré-Saint-Didier.
Non sto a ripetere tutto quello che è stato detto in questo Consiglio, le iniziative assunte in merito a questo problema da tantissimi anni. Mi preme invece sapere dall'Assessore quali iniziative sono state prese dopo l'ultimo convegno avvenuto l'anno scorso, nel quale si parlava anche di un incarico dato all'ing. Perotti.
Vorrei sapere se l'ing. Perotti ha consegnato le risultanze dello studio che doveva effettuare e inoltre quali sono stati gli incontri effettuati dall'Assessore, per evitare che questo problema con scadenze cicliche appaia sempre come un qualcosa che ci cade sulla testa.Questo problema - come dicevo nella interpellanza - non è soltanto importante per la rilevanza di carattere economico, ma anche per la rilevanza di carattere ambientale, e siccome più volte in questo Consiglio è stata espressa l'intenzione di ridurre al massimo l'inquinamento atmosferico, quindi di trasferire ove possibile il trasporto da gomma a rotaia, credo che questo problema si possa inserire correttamente in questo tipo di ragionamento.C'è un altro aspetto che riguarda tutte le popolazioni che vivono nell'alta Valle e che almeno nel periodo invernale usufruiscono di questo tratto di ferrovia.L'ultima considerazione che vorrei fare è di carattere economico.
Le ferrovie dello Stato hanno speso negli ultimi tempi circa 16 miliardi per ristrutturare questo tratto di ferrovia; mi parrebbe abbastanza assurdo che, una volta effettuati tutti questi interventi che andavano nel senso del mantenimento di questo tratto di ferrovia - anche se effettivamente presenta dei bilanci deficitari -, adesso si parli di chiusura.Ringrazio fin da adesso l'Assessore per quello che avrà da dire e per le soluzioni che saranno prese in merito a questo problema.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Bich.
Bich (APA) - Avrei voluto dire le stesse cose che ha detto il collega Parisi, pertanto volendo esentare codesta spettabile assemblea di una ripetizione pedissequa degli argomenti, lascio la parola all'Assessore.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore all'ambiente, territorio e trasporti, Riccarand.
Riccarand (VA) - Effettivamente le ferrovie dello Stato hanno comunicato durante l'estate l'intenzione di sospendere il servizio ferroviario sulla tratta Aosta/Pré-Saint-Didier.La motivazione di tale volontà delle ferrovie dello Stato è essenzialmente di carattere economico: lamentano un deficit elevato sulla tratta, quantificabile annualmente in 4,2 miliardi.
La soppressione del servizio ferroviario sulla Aosta/Pré-Saint-Didier è tuttavia inaccettabile, perché rappresenterebbe la rinuncia a fare della ferrovia uno strumento importante per il trasporto locale all'interno della nostra Regione.
Sul ruolo del trasporto ferroviario c'è un preciso orientamento contenuto nella proposta di piano territoriale paesistico, che prevede un potenziamento del ruolo della ferrovia anche come strumento di trasporto locale, e lo stesso programma di questa maggioranza prevede un rafforzamento dell'impegno del ruolo del trasporto su rotaia della ferrovia.
L'Assessorato ai trasporti ha quindi ripreso durante l'estate i contatti con le ferrovie dello Stato, riprendendo il filo di una trattativa che era già stata avviata alla fine della scorsa legislatura dalla Giunta Lanivi e dall'Assessore Nicco, che aveva portato a delineare un primo protocollo di intesa, su cui si stava ancora discutendo.
La ripresa di tale trattativa ha permesso intanto di evitare la sospensione del funzionamento della linea, sospensione che le ferrovie volevano far decorrere dall'inizio dell'orario invernale, cioè dal 26 settembre, ed ha portato alla definizione di uno schema di contratto di servizio il quale deve essere messo a punto e verrà poi portato all'esame del Consiglio regionale. Questo contratto di servizio prevede un intervento finanziario a carico della Regione a favore delle ferrovie dello Stato, e da parte delle ferrovie dello Stato una serie di impegni che riguardano sia la tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, sia un discorso complessivo sulla ferrovia in Valle d'Aosta. Si configurerebbe cioè come un accordo complessivo di carattere triennale fra la Regione Valle d'Aosta e le ferrovie per un potenziamento complessivo della ferrovia, che prevede il mantenimento in esercizio della Aosta/Pré-Saint-Didier, il mantenimento a certi livelli del traffico sull'Aosta/Chivasso, interventi strutturali sui passaggi a livello e sulle tecnologie, e una serie di accordi su una serie di punti importanti, compresi anche momenti di elaborazione comune fra Regione e ferrovie dello Stato, per dei progetti di ulteriore potenziamento qualitativo e quantitativo del servizio ferroviario.Questa è al momento la situazione. Le ferrovie hanno accettato di evitare di sospendere il servizio, proprio perché c'è una trattativa in corso e c'è una volontà da parte della Regione di intervenire in modo significativo su questo strumento di trasporto. L'orientamento strategico quindi è quello di non chiudere la tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, anzi di potenziare il servizio ferroviario complessivo con interventi che sono di carattere strutturale e tecnologico, con interventi che vanno nella direzione di incentivare ed agevolare l'utenza ferroviaria, con interventi che sono anche di carattere urbanistico, nel senso che vanno fatte scelte di tipo urbanistico le quali consentano alla ferrovia di avere un ruolo significativo e più importante nella nostra Regione.
Il Consigliere Parisi chiede una informazione specifica rispetto allo studio che era stato affidato all'ing. Perotti. Questo studio è stato consegnato nel mese di aprile, si tratta della prima parte di questa analisi finalizzata al potenziamento della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier. Adesso l'ing. Perotti sta redigendo la fase conclusiva dello studio, che entro la fine dell'anno sarà consegnato e che costituirà uno degli elementi di riflessione su cui poi si articolerà il dibattito successivo.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.
Parisi (VAP) - Ringrazio l'Assessore per la risposta che ha dato all'interpellanza. Mi sembra di capire che la cosa è ancora tutta in movimento e che verrà definita a seguito della consegna di questo studio fatto dall'ing. Perotti e da questo Comitato Regione-ferrovie dello Stato, che dovrebbe tracciare le linee future per quello che sarà lo sfruttamento non solo del tratto di ferrovia Aosta/Pré-Saint-Didier ma anche della linea Aosta/Chivasso.
Invito l'Assessore, anche tramite il supporto dell'apposita commissione, ad inserire altresì, in questa problematica, il discorso della smilitarizzazione, che ormai è oggetto di discussione e di confronto già da anni. L'anno prossimo scadrà la convenzione; è un argomento che può essere affrontato nel contesto generale del trasporto su rotaia, in quanto questo argomento attiene poi al discorso occupazionale, che sarebbe decurtato se il tratto di ferrovia Aosta/Pré-Saint-Didier dovesse essere chiuso. Cosa già avvenuta in passato nel momento in cui la ferrovia era stata chiusa per fare i lavori.
- Credo che ci sia stata già una decurtazione di unità lavorative, non vorrei che la situazione, già così grave per l'occupazione, si dovesse ulteriormente aggravare.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Bich.
Bich (APA) - Su questo argomento lo scorso anno si tenne un pregevole convegno anche sull'utilizzo della ferrovia Torino/Chivas-so/Ivrea/Aosta/Pré-Saint-Didier. In quella occasione furono sviscerate un po' tutte le argomentazioni sull'utilizzo della linea; in particolare, si cercò di accendere un faro sull'utilizzo del tratto Aosta/Pré-Saint-Didier. Ricordo che, fra le varie ipotesi, ce n'era una esattamente capovolta rispetto a quella che ha annunciato adesso l'Assessore. Ed era quella dell'utilizzo misto della linea Aosta/Pré-Saint-Didier e Aosta/Saint-Vincent o Verrès, in modo che la linea potesse essere utilizzata sia con convogli specifici della ferrovia, sia anche a mo' di métro leggero, destinato ad un particolare di traffico legato a certe ore giornaliere, soprattutto alla mobilità pendolaristica della popolazione. Questa soluzione veniva ad alleggerire il traffico su gomma e quindi ad essere sostitutiva, perché strategicamente dovremo dire se il potenziamento della ferrovia vuol essere integrativo del traffico su gomma oppure deve essere in parte sostitutivo del traffico su gomma, almeno nelle tratte che si sovrappongono, anche per una economia di scala sull'intervento stesso.
Siamo usciti con questa interpellanza per capire qual era l'orientamento strategico; volevamo cioè capire se la gestione della linea sarà della Regione o se, viceversa, sarà concordata con convenzione con le ferrovie dello Stato però, di fatto, effettuata dalle ferrovie dello Stato con gli stessi mezzi di cui dispone attualmente. E in questo ultimo caso l'utilizzo del métro leggero è impossibile. L'aggiornamento tecnologico vuole senz'altro immettere su questa linea un sistema rotabile diverso, perché le caratteristiche del métro leggero sono completamente diverse: accelerazione fatta in un certo modo, fermate ogni scadenza ben precisa, e via dicendo.
Ricordo che quanto si parlò del piano intercomunale, si pose l'accento su questo aspetto, ma in questo caso se si vuole utilizzare come métro leggero è indispensabile che la Regione sia l'utilizzatrice e l'organizzatrice del sistema di trasporto sulla linea stessa. Quindi è una visione un po' diversa, anzi assolutamente capovolta rispetto a quella che esprimeva l'Assessore.
Non so se nello studio dato all'ing. Perotti è contemplata anche una ipotesi del genere o meno; se l'Assessore ci darà un aggiornamento nella commissione competente, avremo gradimento di sentire questi interventi.