Oggetto del Consiglio n. 109 del 29 settembre 1993 - Resoconto
OGGETTO N. 109/X - Presenza in Châtillon di due punti vendita di prodotti lattiero-caseari da parte delle società cooperative (Interpellanza).
Interpellanza - Premesso che la Giunta della Regione Autonoma della Valle d'Aosta con delibera n. 6974 del 20 agosto 1993 approvava il contributo di Lire 93.240.000 da concedere alla Cooperativa Valle del Marmore con sede in Valtournenche per l'acquisto di un immobile sito in Châtillon da destinare a punto vendita dei prodotti lattiero?caseari ed autorizzava, altresì, la succitata cooperativa a contrarre un mutuo con tasso agevolato per un importo massimo di Lire 30milioni;
Rilevato che a Châtillon, via della Rimembranza n. 10, nell'ambito di una struttura di proprietà regionale, esercita, da anni, la stessa attività di produzione e di punto vendita la Cooperativa Latte Châtillon a.r.l. (che raggruppa soci di Antey, Châtillon, Pontey, St. Vincent e la Magdeleine) che pone in vendita latte, formaggi, burro e derivati dai latticini;
Preso atto che le due cooperative succitate operano in Châtillon con sedi di vendita che distano 150 mt. l'una dall'altra e che la Cooperativa del Marmore a.r.l. con sede in Valtournenche dispone ed opera già con punti vendita in Valtournenche (sede pure di produzione) ed in Antey St. André;
Considerato che la nascita di due punti vendita nell'ambito del Co-mune di Châtillon comporta il radicarsi di una attività concor-renziale fra le succitate cooperative in sede di commercializzazione dei loro prodotti in un momento di crisi generale e di settore;
il sottoscritto Consigliere regionale
interpella
l'Assessore competente per sapere:
a) quale significato abbia l'essere presente, come R.A.V.A:, con una struttura propria di vendita in Châtillon, concessa nella disponibilità della Cooperativa Latte Châtillon a.r.l. Ia cui attività commerciale viene messa ora in concorrenza con l'attività commerciale della Cooperativa del Marmore a.r.l., allorquando sussiste un indirizzo regionale tendente ad incentivare e finanziare l'istituzione di cooperative sul territorio così da garantire la loro presenza con punti vendita;
b) quale significato abbia il finanziare come Regione l'acquisto di strutture immobiliari costituenti nuovi punti vendita che vanno ad operare in comuni in cui risultino già presenti altri punti vendita della stessa specie e natura;
c) se tale scelta amministrativa non rischi di creare la proliferazione di punti vendita sul territorio (con spreco di denaro pubblico) i cui costi sarebbero, come nel nostro caso, in gran parte posti a carico della pubblica amministrazione così da favorire una "guerra commerciale" fra cooperative per permettere l'integrale vendita dei propri prodotti in sedi diverse da quelle operative di produzione allorquando ci si trovi in presenza di una altra cooperativa già operativa in loco;
d) se esiste nella presente pratica l'impegno scritto da parte della cooperativa del Marmore a.r.l., preliminare al deliberato, diretto a non distogliere l'immobile, gli impianti e le attrezzature dall'uso cui sono destinati per un periodo di almeno venti anni decorrenti dal collaudo delle opere e se non appare una forzatura interpretativa, autorizzare, altresì, un mutuo a tasso agevolato per l'acquisto di un immobile allorché la norma lo ammetta esclusivamente per l'esecuzione di opere di miglioramento fondiario.
F.to: Dujany.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Dujany.
Dujany (PVA) - L'interpellanza prende spunto dalla delibera di giunta n. 6974 del 20 agosto '93, che prevede un contributo di 93.240.000 lire da concedere alla cooperativa Valle del Marmore, per l'acquisto di un immobile sito in Châtillon da destinare a punto vendita dei prodotti lattiero-caseari della cooperativa stessa. Oltre a questo, autorizza la contrazione di mutuo per un importo massimo di lire 30 milioni.
L'interpellanza parte dal fatto che questa cooperativa ha sede di produzione in quel di Valtournenche, agisce già sul territorio con una sede di vendita in Valtournenche e con una sede distaccata in Antey, e verrebbe in questo modo, tramite questo finanziamento della giunta regionale, ad avere una propria sede operativa in Châtillon, là dove già opera una cooperativa (la cooperativa di latte di Châtillon), fra l'altro nell'ambito di una struttura di proprietà regionale, che è stata concessa alla cooperativa stessa, sia per la produzione che quale punto vendita dei propri prodotti.
Questo è il fatto, quindi ci si chiedeva che senso aveva per la pubblica amministrazione andare a finanziare un'iniziativa nell'ambito di un comune là dove risulta già operativa una cooperativa, che vende gli stessi prodotti, in un momento di crisi generale e di settore. In particolare l'interpellanza, rivolta all'Assessore all'agricoltura, chiedeva che senso aveva porre in concorrenza queste due cooperative in un momento di difficoltà anche finanziaria e di vendita delle stesse, e quale significato aveva per la regione, finanziare l'acquisto di strutture immobiliari costituenti nuovo punto vendita, là dove erano già presenti altri punti vendita della stessa natura e specie.
Questo è il problema di facciata, che potrebbe anche essere preso come un problema di campanile.
In realtà dietro abbiamo un problema ben più importante, che non appare dalla delibera, che è una forte tensione che si respira fra operatori di cooperative e di caseifici in questo momento, di cui si sta già interessando la magistratura e di cui anche gli organi di informazione hanno parlato. Mi chiedo se in questo contesto di sfondo molto più importante non sia compito dell'amministrazione regionale di sedare queste tensioni anche tribali, cercando di ricomporre un modus vivendi accettabile fra operatori economici di settore.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore all'agricoltura, forestazione e risorse naturali, Vallet.
Vallet (UV) - Partendo dalle ultime considerazioni che ha fatto il consigliere Dujany, mi sento di poter dire che sicuramente non è oggi e non è questo il momento per intavolare una discussione sulle linee programmatiche di politica agricola, è evidente che però in quest'ottica è necessario porsi al di sopra di quelle che possono essere le logiche di cortile, e comunque è necessario sgomberare il campo da personalismi.
Ammettendo a finanziamento la domanda presentata dalla cooperativa del Marmore, la Giunta ha valutato che in un comune come quello di Châtillon preoccuparsi della presenza di due punti vendita di prodotti lattiero-caseari potrebbe avere un senso, se le due iniziative mirassero alla stessa clientela. Così non appare, in quanto è evidente che il nuovo punto vendita mira ad una clientela diversa, che è una clientela sicuramente di passaggio, una clientela diciamo turistica.
In tema di concorrenza credo anche che una libera e seria concorrenza andrà a tutelare anche i diritti dei consumatori.
Le valutazioni commerciali che sono state fatte dalle cooperative del Marmore e di Châtillon, quando è stato loro offerto l'acquisto di questi locali, sono state evidentemente diverse. Credo che la cooperativa del Marmore abbia ragionato in una logica corretta, commerciale, intesa a incrementare la propria capacità di penetrazione sul mercato andando alla ricerca di nuovi potenziali utenti, mirando ad incrementare le vendite dei prodotti agricoli valdostani, che forzatamente non produce lei, ma che può commercializzare.
Credo quindi che il significato di finanziare parzialmente come regione l'acquisto di strutture immobiliari da destinare a punti vendita rientri in questa logica.
Voglio ricordare che, a dimostrazione della validità economica dell'operazione, la regione ha erogato un contributo che ha ammesso una spesa ben inferiore al costo sopportato dalla cooperativa per l'acquisto, documentato evidentemente dall'atto notarile. Questa scelta non è sicuramente intesa a far proliferare punti vendita, ma rientra in un ragionamento di tipo commerciale, che abbiamo giudicato corretto, fatto dalla cooperativa del Marmore.
La cooperativa si è impegnata nella domanda, come previsto dalla legge, a non distogliere l'oggetto del finanziamento per un periodo di venti anni. Voglio segnalare anche che il finanziamento di cui parliamo rientra nelle provvidenze previste dall'articolo 17, comma 1, punto 2, della legge 30 e successive modificazioni, pertanto può beneficiare del contributo a fondo perso del 70 percento e del contributo integrativo in conto interessi, così come previsto dall'articolo 19.
Voglio ancora fare due considerazioni di carattere generale, che credo possano servire a motivare meglio il perché dell'accoglimento da parte della giunta di questa richiesta di finanziamento. Siamo consci che il settore lattiero-caseario dovrà subire una profonda trasformazione e razionalizzazione, gli indirizzi sono già stati definiti nelle linee programmatiche approvate dalla Giunta regionale precedente nel mese di marzo di quest'anno, dove tra le problematiche affrontate viene considerato indispensabile che ad ogni imprenditore agricolo, sia esso privato, cooperativistico o altro, sia attribuito e consolidato uno specifico ruolo professionale; ciò al fine di affermare il principio che dalla produzione alla vendita tutti gli operatori del settore siano cointeressati e responsabilizzati. Inoltre, le linee di distribuzione e vendita dei prodotti, punto debole dell'intero settore agricolo, dovranno essere razionalizzate. Il tutto dovrà servire a diminuire percentualmente il costo gestionale in rapporto alla quantità di prodotto venduto, aumentando quindi la capacità distributiva e di penetrazione sul mercato, anche attraverso l'offerta di una più ampia e diversificata gamma di prodotti.
Credo quindi che in questa logica un punto in più nel comune di Châtillon non potrà che andare nella direzione individuata, apportando benefici a tutti gli operatori agricoli presenti nel settore produttivo lattiero-caseario.
Proprio prendendo atto delle forti tensioni che esistono nel settore in questo momento, credo di poter dire che i risultati economici previsti da questa riorganizzazione si dovranno raggiungere quanto prima, e sicuramente i tempi di questa riorganizzazione e i tempi di raccolta di questi frutti potranno abbreviarsi se politicamente si riuscirà a lavorare anche sul piano umano, cercando di uscire da quelle logiche che prima definivo forse campanilistiche, forse limitate, o dalle logiche dei facili personalismi.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Dujany.
Dujany (PVA) - Ringrazio l'Assessore per i chiarimenti apportati. Riconosco che il finanziamento in questione rientra pienamente nella legge regionale 30/84. Mi fa piacere che l'Assessore riconosca pure una esigenza generale di superamento dell'attuale situazione di tensione che sussiste fra gli operatori del settore.
Ho presentato questa interpellanza, perché ritenevo che questo tipo di scelta amministrativa potesse contribuire a creare un'ulteriore tensione; infatti non mi stupirebbe che qualche altra cooperativa per ritorsione richiedesse l'istituzione di nuove sedi, magari là dove operano concorrenzialmente altre cooperative cosiddette "non amiche". Quindi l'attenzione era portata proprio sul fatto di fare in modo che l'amministrazione regionale, in un momento come questo, tendesse sempre più a far selezionare la spesa pubblica, al di là del fatto che una legge permette un certo intervento, e che dall'altra parte ci fosse la preoccupazione di ricercare di ricomporre quel tessuto sociale indispensabile per la Valle d'Aosta e per la nostra stessa economia.