Oggetto del Consiglio n. 106 del 29 settembre 1993 - Resoconto
OGGETTO N. 106/X - Ritardi nella liquidazione di contributi per costruzione di tetti in lose (Interrogazione).
Interrogazione - Venuti a conoscenza degli attuali ritardi inerenti la liquidazione dei contributi per la costruzione e la ricostruzione di tetti in lose ? legge regionale 28 febbraio 1990, n. 10.
I sottoscritti consiglieri regionali
interrogano
l'Assessore competente per conoscere:
1) quali sono state le cause che hanno creato l'attuale situazione.
2) quali provvedimenti prenderà l'Amministrazione per supplire a questo inconveniente.
F.to: Viérin Marco-Marguerettaz.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore del turismo, sport e beni culturali, Voyat.
Voyat (UV) - Non starò a ripetere cifre che il Consigliere Viérin conosce bene, in quanto gli abbiamo risposto con una lettera del 2 settembre fornendogli i dati che aveva chiesto.
Per quanto riguarda il primo punto dell'interrogazione, con la legge del 1990 si è ampliato notevolmente il territorio su cui sono previste le provvidenze per i tetti in lose. Il secondo punto che ha portato a questa situazione è che nel 1990 il contributo previsto era di 25mila lire/mq e nel 1993 invece è salito a 67mila lire/mq. É chiaro che l'aumento di contributo per metro quadro ha portato ad una differenza di previsione rispetto al contributo da dare, ormai consolidato, piuttosto grande. Tant'è vero che negli ultimi anni lo stanziamento del bilancio in corso è servito per pagare la rimanente parte del 1992.
Per quanto riguarda il secondo punto dell'interrogazione, è evidente che prima di tutto dovremo prevedere per il bilancio 1994 una quota per coprire il 1993, una quota che deve servire per il 1994, ma la cosa fondamentale sarà quella di revisione della legge, in quanto se si va avanti con queste previsioni per il 1994 non basterebbero 10 miliardi di lire in bilancio per pagare l'arretrato 1993 e le eventuali domande del 1994.
Pertanto già si è parlato in Giunta di vedere una revisione della legge per il 1994, in modo che si possano accorciare i tempi per liquidare i contributi e nello stesso tempo mettere un po' tutti i comuni sullo stesso piano, in modo che non ci siano dei comuni che possano essere compresi nell'assegnazione dei mutui ed altri comuni che hanno solo dei piccoli centri che sarebbero le zone A oppure quelle al di sopra dei 1600 metri. Quindi, dicevo, una revisione della legge e nello stesso tempo un adeguato stanziamento (a seconda di quelle che saranno le disponibilità finanziarie) in bilancio per esaurire il 1993 e la previsione del 1994.
Presidente - Ha chiesto la parola il Vicepresidente del Consiglio, Viérin Marco.
Viérin M. (DC) - La risposta dell'assessore mi ha soddisfatto in parte. La parte più importante per la quale mi ha soddisfatto è quella finale, dove si è detto che la giunta ha già preso in esame la revisione della legge. Direi che questa revisione della legge è importante non solo da un punto di vista finanziario ed economico per le casse della regione, ma è importante per il cittadino stesso, che in questo momento ha dei grossi problemi. Dobbiamo ricordare che questa legge in questo momento obbliga tutti i tetti ad essere costruiti in lose, ad eccezione di alcuni casi deliberati dai rispettivi consigli comunali; però questo iter viene ancora allungato per quei comuni che non hanno ancora il piano regolatore approvato, e sono la maggior parte.
Ringrazio l'assessore per la risposta che mi ha dato con la sua lettera del 2 settembre, ma il sottoscritto aveva pensato di portare questo problema in consiglio per metterlo a conoscenza di tutti i colleghi, proprio perché abbiamo ad oggi una situazione di questo tipo: residui di £. 685 milioni domande già accolte nel 1992, di cui chi ha fatto la propria abitazione ha fatto i suoi calcoli di introitare queste somme per poter pagare le imprese, ed ha dovuto far fronte finanziariamente con altri sistemi.
Per il 1993 sono già state accolte 409 pratiche, per un totale di lire 4.743.000.000; sempre per l'anno 1993 ci sono già 481 domande in fase istruttoria per circa 5 miliardi. Già questo significa alla data del 2 settembre, quindi nei due terzi dell'anno 1993, un impegno di 10 miliardi da parte dell'amministrazione regionale, e se questo dovesse andare avanti arriveremmo ai 15 miliardi solo per il 1993, senza i residui del 1992.
É chiaro che in bilancio erano stati messi 4 miliardi di lire e poi è stata fatta una variazione per un miliardo; però questi 5 miliardi non sono bastati per coprire i residui del 1992, perché il capitolo in bilancio previsto per i tetti in lose come cassa è già saldo a zero. Quindi disporre di 10-15 miliardi di lire ai tetti in lose sul corrente anno dovremo far fronte con una variazione di bilancio di non poco conto.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore del turismo, sport e beni culturali, Voyat.
Voyat (UV) - Il 1992 è tutto pagato, stiamo pagando adesso gennaio e febbraio 1993 con il miliardo stanziato. Le 481 domande non è giusto definirle con 5 miliardi, perché non sappiamo con precisione a quanto ammontano. Anche perché di queste 481 domande in parte sono per la prima istruttoria, per vedere se sono in regola e possono essere accettate, in parte sono quelle su cui dobbiamo fare i sopralluoghi per vedere se hanno i requisiti. Quindi non è che 481 domande siano 5 miliardi, questa è un'interpretazione che dà il Consigliere Viérin, perché nella lettera non c'è scritto.
Inoltre, con il miliardo messo in bilancio stiamo pagando gennaio e febbraio 1993, e il 1992 - ripeto - è tutto pagato.