Oggetto del Consiglio n. 105 del 29 settembre 1993 - Resoconto
OGGETTO N. 105/X - Progettazione per la ristrutturazione dell'immobile da destinare a centro di riabilitazione per persone affette da disturbi psichici (Interrogazione).
Interrogazione - A conoscenza della delibera della Giunta regionale del 2 giugno 1992 con la quale veniva affidato l'incarico per la progettazione di massima di ristrutturazione del complesso immobiliare denominato "Casa per ferie Baita" sita in Comune di Aosta (Fr. Arpuilles) da destinare a centro di riabilitazione per persone affette da disturbi psichici.
I sottoscritti consiglieri regionali
interrogano
l'Assessore competente per conoscere se il progetto di massima sopra richiamato è stato definito e i tempi entro i quali lo stesso sarà presentato all'esame delle Commissioni consiliari e al Consiglio regionale per l'approvazione definitiva.
F.to: Lanièce-Rini.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale, Vicquéry.
Vicquéry (UV) - Permettetemi una battuta: nella ricerca dei precedenti per dare una risposta a questa interrogazione, ho visto che già il consigliere Beneforti in data 14 gennaio aveva fatto esattamente la stessa interrogazione, per cui semmai gli richiederete i diritti di autore.
Per quanto riguarda questo progetto, è stato presentato dai progettisti in data 31 maggio; abbiamo avuto un incontro tecnico con gli uffici, abbiamo rilevato che è un maxiprogetto perché l'idea del progettista è di demolire le due strutture esistenti, ricostruirne una nuova con un grosso patio, ed è qualcosa che qualunque privato cittadino si rifiuterebbe di fare.
Perché se l'amministrazione pubblica ha acquistato due cave da ristrutturare, ritengo che l'amministrazione pubblica debba andare nella linea di ristrutturare le due cave, non di demolirle e di costruire una costruzione nuova, perché la logica vorrebbe che anche il pubblico denaro sia impiegato bene. Allora sarebbe stato molto più semplice comprare un'area edificabile e realizzarvi sopra una struttura di questo genere.
La mia impostazione è questa; sto discutendo con l'USL come verificare le necessità esatte dei malati psichiatrici che sono ricoverati ora fuori Valle (32) oltre a quelli ricoverati in Valle d'Aosta (67), perché le tipologie dei malati psichiatrici sono molto differenziate l'una dall'altra e non può essere fatto un casermone che diventerebbe un ex manicomio, riprendendo i discorsi della legge 180.
Per cui gli intendimenti sono quelli di esaminare con molta attenzione questo progetto, perché in funzione delle scelte che si faranno avremo assunto una buona iniziativa o una cattiva, perché ripeto che il settore dei malati psichiatrici è molto delicato.
Se i due interroganti sono d'accordo, sono disponibile con loro e con chi lo desidera a vedere in ufficio il progetto di massima che è stato presentato, e vi renderete conto che è tutto da rifare.
Si dà atto che dalle ore 11,15 assume la Presidenza il Vicepresidente Aloisi.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.
Lanièce (DC) - Prendo atto delle affermazioni dell'Assessore. Mi auguro che questo progetto vada avanti il più presto possibile, perché ritengo che sia importante che tutti quanti ci adoperiamo affinché si possa assicurare ai valdostani, affetti da disturbi psichici, un trattamento sanitario efficace ed una assistenza adeguata all'interno della Valle d'Aosta.
- Sappiamo - come diceva anche l'Assessore - che alcuni sono ricoverati presso dei centri fuori Valle, per cui penso che sia opportuno da parte dell'amministrazione regionale adoperarsi il più presto possibile attraverso un progetto, di cui verificheremo la fattibilità, per permettere a queste persone di curarsi all'interno della nostra regione, in modo da venire incontro alle legittime richieste ed esigenze dei familiari.